CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2022
839.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc. XXV, n. 5.

PROPOSTA DI RISOLUZIONE CONCLUSIVA FORMULATA DAI RELATORI

  Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,

   esaminata la Deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata il 15 giugno 2022, in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), nonché la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXVI, n. 5);

   richiamate le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui alla citata Deliberazione, svolte il 26 luglio 2022 davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché gli ulteriori approfondimenti istruttori svolti dalle medesime Commissioni;

   ricordate le misure contenute nel decreto-legge 25 febbraio 2022, n.14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, in ragione della gravità della crisi internazionale determinata dalla invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, in deroga alla legge n. 145 del 2016;

   premesso che:

    si deve ancora una volta evidenziare il ritardo, pari a quasi sei mesi, con il quale la Deliberazione è sottoposta all'esame ed all'autorizzazione parlamentare, situazione che impedisce al Parlamento di deliberare tempestivamente sulle missioni internazionali, nuove o da proseguire, e che pone il Parlamento di fronte ad uno stato di fatto irreversibile, su cui non è possibile incidere retroattivamente;

    occorre, quindi, che in sede governativa siano assunte tutte le misure e gli aggiustamenti necessari per far sì che, in particolare, la presentazione della Deliberazione e della Relazione analitica avvenga nei tempi stabiliti dalla legge e in modo da assicurare al Parlamento l'esercizio del proprio ruolo di attore protagonista del procedimento autorizzatorio delle missioni internazionali;

    il contesto internazionale in cui l'Italia si colloca è caratterizzato da una rapida quanto imprevedibile evoluzione degli equilibri geopolitici, che sono stati influenzati negli ultimi mesi anche da eventi drammatici che hanno segnato una discontinuità all'interno di uno scenario globale già caratterizzato da tendenze non rassicuranti;

    dopo la grave crisi pandemica, l'invasione russa dell'Ucraina, avviata il 24 febbraio 2022, è destinata a produrre ripercussioni sistemiche sul piano della sicurezza di Pag. 17ampia portata, ancora non del tutto valutabili nella loro portata e che hanno già alterato l'ordine mondiale. Essa ha segnato un momento di cesura, che impone un deciso rafforzamento della postura di deterrenza e difesa alleata, soprattutto a fini di rassicurazione degli alleati dell'Europa centrale e orientale;

    considerata la crescente imprevedibilità e rischiosità del contesto internazionale, le missioni e operazioni all'estero rappresentano un elemento cardine della politica estera e di difesa, funzionale alla rilevanza politica e strategica dell'Italia e alla salvaguardia dei nostri prioritari interessi nazionali;

    l'Italia ha la pietra angolare della sua postura internazionale nella saldezza della sua appartenenza all'Unione europea e all'Alleanza Atlantica e nel suo sostegno al multilateralismo fondato sul diritto internazionale e imperniato sul sistema delle Nazioni Unite;

    in tale contesto l'Italia ha contribuito alla elaborazione della «Bussola Strategica», adottata dal Consiglio europeo nel marzo del 2022, e del nuovo «Concetto Strategico» della NATO, approvato il 29 giugno 2022 dal Vertice dei Capi di Stato e di Governo alleati a Madrid, ed è attivamente impegnata in entrambi i processi con proposte volte a rafforzare il peso della UE e della NATO nel mutevole contesto internazionale, oltre che ad approfondire ulteriormente la loro reciproca cooperazione all'insegna della complementarietà;

    in questo contesto generale, la nostra azione, volta a salvaguardare l'interesse nazionale e a garantire la protezione dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, si esplicita attraverso la realizzazione di missioni militari e civili, in sede bilaterale e multilaterale, a tutela della pace e della sicurezza e con l'obiettivo di promuovere i fondamentali valori di democrazia, libertà e Stato di diritto con una attenzione strategica prioritaria rivolta alla regione del Mediterraneo allargato e ai Balcani Occidentali, i cui equilibri sono profondamenti toccati dal conflitto russo-ucraino e dalle conseguenti crisi energetica ed alimentare;

    pertanto, in continuità di impegno con gli anni precedenti e con gli aggiustamenti dettati dalle evoluzioni in corso, e sfruttando la possibilità di riorientare gli sforzi a seguito del ripiegamento dall'Afghanistan al termine della Mission Resolute Support, lo Strumento Militare nazionale sarà impiegato per far fronte all'arco di crescente instabilità che pervade la regione euro-mediterranea;

    va in questa direzione il ruolo guida che l'Italia intende continuare a svolgere attraverso l'assunzione del Comando della Missione NATO in Iraq (NMI) e la riassunzione del Comando della Missione NATO in Kosovo (KFOR), importanti opportunità per rafforzare la percezione del contributo di assoluto rilievo che l'Italia assicura alle operazioni dell'Alleanza e, per questa via, il nostro impegno in termini di burden sharing in ambito NATO;

    per il raggiungimento di queste finalità risulta sempre più importante, che la partecipazione di personale militare alle operazioni di pace all'estero contempli anche compiti di addestramento e di collaborazione con le autorità locali e si svolga in sinergia con i diversi attori che nei vari teatri operativi sono impegnati nella risoluzione delle problematiche di carattere economico e sociale dei Paesi coinvolti;

    con specifico riguardo al Mediterraneo e al Medio Oriente, il nostro Paese continua a sostenere con convinzione il processo di stabilizzazione in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite per promuovere il dialogo intra-libico, così come definito anche nell'ambito del Processo di Berlino, e prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria ma anche nel continente africano;

    l'avvio della partecipazione dell'Italia alla missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» risponde ad esigenze connesse all'interesse nazionale, considerata la valenza strategica dell'amicizia tra Italia e Qatar, ed assume straordinaria importanza in ragione del complesso ambiente geopolitico in cui il Qatar è inserito;

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    grande importanza riveste anche la partecipazione italiana alla nuova missione militare di formazione dell'Unione europea in Mozambico (EUTM Mozambico) allo scopo di formare e sostenere le Forze armate mozambicane nella protezione della popolazione civile e nel ripristino della sicurezza e della protezione nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, esposta a minaccia terroristica;

    per quanto riguarda, invece, il continente africano, nel corso del 2022 prosegue l'impegno della Difesa in Sahel, nell'area che comprende il Mali, il Niger e il Burkina Faso, integrando attività multilaterali, di coalizione e di carattere bilaterale, nell'ottica della massimizzazione dell'efficacia del nostro contributo alla lotta al terrorismo e all'attività delle organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani, armi e droga e alla stabilizzazione del quadrante, nonché nel Golfo di Guinea a protezione degli interessi nazionali in un'area di crescente importanza per l'approvvigionamento energetico e la libera circolazione del traffico mercantile e tra le più instabili e insicure del pianeta;

    con riguardo, invece, al rafforzamento del fianco sud-orientale dell'Alleanza Atlantica, in risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, finalizzato a rafforzare i meccanismi di deterrenza e le posizioni di difesa della NATO prevedendo lo schieramento di Battlegroup multinazionali in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, ciascuno guidato da una Framework Nation e complementare alle forze dei Paesi ospitanti, analogamente ai meccanismi già sperimentati nei Paesi del nord-est dell'Alleanza stessa, l'Italia vi contribuisce con un proprio cospicuo contingente assumendo il ruolo di Framework Nation del dispositivo multinazionale in Bulgaria;

    si esprime l'auspicio affinché il nostro Paese, in linea con gli indirizzi parlamentari approvati, nella giusta ponderazione tra equilibri regionali e globali e in un'ottica di assunzione crescente di responsabilità geopolitiche, prosegua nell'impegno avviato – anche nel quadro della Strategia UE – nella regione dell'Indo Pacifico, a favore della preservazione del principio di libertà di navigazione dei mari, della resilienza delle catene di approvvigionamento, nonché di soluzioni negoziali, inclusive e condivise alle tensioni regionali, ivi inclusi il fallimento di processi democratici avviati (Myanmar), il rischio di proliferazione nucleare (Corea del Nord) e l'innalzamento di tensione nello Stretto di Taiwan;

    si evidenzia, altresì, il significativo contributo dato dal personale femminile presente nei diversi teatri operativi, in linea con la risoluzione n. 1325 e seguenti delle Nazioni Unite su «Donne, Pace e Sicurezza», che per la prima volta menzionano il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole e fissano tra i vari obiettivi l'adozione di una «prospettiva di genere» e una maggiore partecipazione delle donne nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza;

    si segnala che il fabbisogno complessivo è individuato dalla Deliberazione delle missioni in euro 1.629.583.978 per le proroghe, a cui devono aggiungersi 51.623.377 euro quale fabbisogno finanziario delle tre nuove missioni;

    nell'ambito dello sforzo profuso negli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, si attesta che le risorse programmate per il 2022 ammontano ad un totale di 408.691.229 euro, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente;

    considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (di cui alle Schede da 48/2022 a 51/2022), anche per il 2022 e in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e sull'Africa, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionali e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e più esposti al fenomeno delle migrazioni irregolari, con un'attenzione prioritaria al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in particolare delle persone più vulnerabili;

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    considerato che, a fronte dell'incremento e dell'evoluzione delle minacce espresse nello spazio cibernetico da attori statuali e non statuali, appare essenziale che il sistema Paese sia dotato di un diversificato novero di strumenti sotto il profilo sia della resilienza di reti e sistemi (affidata dal D.L. n. 82/2021 all'Agenzia per la cybersicurezza) che dal law enforcement, (di competenza delle Forze di Polizia), cui si aggiunga una capacità di deterrenza, intesa come la idoneità a dissuadere potenziali soggetti ostili dal perpetrare azioni dannose per il timore delle conseguenze negative sui propri asset, in particolare, su quelli attraverso i quali è commesso l'attacco. Nel quadro del perseguimento di tali finalità e tenuto conto delle peculiarità delle azioni e delle operazioni che si svolgono nello spazio cibernetico, appare necessario adeguare gli strumenti a disposizione dell'attività di intelligence, a tutela della sicurezza della Repubblica e in favore degli interessi politici, militari, economici, industriali e scientifici del Paese, come previsti dalla legge 3 agosto 2007, n.124. In particolare, ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della Difesa per azioni da qualificarsi quali operazioni militari secondo l'ordinamento interno e il diritto internazionale, occorre introdurre con apposita statuizione normativa la possibilità per le Agenzie di Intelligence, come già previsto nei principali Paesi partner, di porre in essere interventi di difesa proattiva e di reazione ad attacchi informatici perpetrati nei confronti di infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso azioni simmetriche di neutralizzazione della sorgente ostile (Computer Network Defence- CND), in collaborazione con la Difesa. Nello specifico, la norma, muovendosi nel quadro generale già delineato dal sistema delle garanzie funzionali previsto per le attività di intelligence, dovrà configurare presupposti, condizioni, modalità di esecuzione e garanzie, specificamente modellate sulle esigenze dell'ambiente cyber;

    ritenuto, altresì, necessario un intervento normativo che corrisponda ad esigenze operative di impiego del personale delle Agenzie, per le quali si rende necessario rafforzare gli ordinari strumenti giuridici-operativi previsti per fornire idonea copertura al personale medesimo. Tale esigenza è particolarmente avvertita per le operazioni svolte in territorio estero, dove, peraltro, occorre confrontarsi con differenti quadri normativi di riferimento. In particolare, la previsione legislativa che si intende proporre è volta ad integrare e completare il quadro normativo di riferimento che, per quanto attiene al profilo dell'identità di copertura, attualmente disciplina in maniera compiuta soltanto la possibilità di dissimulare l'identità e le qualità personali del dipendente chiamato a svolgere attività operativa. Con l'intervento che si propone, si intende, pertanto, rendere più robusta la disciplina relativa alle modalità di copertura, soprattutto per le attività info-operative svolte all'estero, anche attraverso la possibilità di assistere la storia di copertura del predetto personale degli Organismi con la creazione di profili di impiego presso realtà datoriali pubbliche o private. La modifica legislativa potrà poi essere completata rimettendo ad un intervento di natura regolamentare la disciplina di maggior dettaglio, per quanto concerne le specifiche modalità e procedure per il ricorso alle peculiari forme di impiego del predetto personale nell'ambito dello svolgimento delle citate attività info-operative,

   autorizzano, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 della Relazione analitica Doc. XXVI n.5, di seguito riportate:

  Europa

  NATO Joint Enterprise nei Balcani (personale militare) (scheda n. 1/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo (personale militare) (scheda n. 2/2022);
  EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (personale militare) (scheda n. 3/2022);
  United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (personale militare) (scheda n. 4/2022);
  NATO Sea Guardian (personale militare) (scheda n. 5/2022);
  EUNAVFOR MED operazione Irini (personale militare) (scheda n. 6/2022);Pag. 20
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo EULEX Kosovo (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 42/2022);
  United Nations Mission in Kosovo UNMIK (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 43/2022);
  Missione di cooperazione nei Paesi dell'area balcanica e missione di cooperazione bilaterale denominata «missione di assistenza alla polizia albanese» (personale della Polizia di Stato e Guardia di finanza) (scheda n. 44/2022);

  Asia

  United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL (personale militare) (scheda n. 7/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi – MIBIL (personale militare) (scheda n. 8/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022);
  Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (personale militare) (scheda n. 10/2022);
  NATO Mission in Iraq (NM-I) (personale militare) (scheda n. 11/2022);
  European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq EUAM Iraq (personale militare) (scheda n. 12/2022);
  United Nations Military Observer Group in India and Pakistan UNMOGIP (personale militare) (scheda n. 13/2022);
  personale impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (personale militare incluso il personale del Corpo militare volontario della Croce Rossa) (scheda n. 14/2022);
  European Union Police Mission for the Palestinian Territories – EUPOL COPPS (personale della Polizia di Stato e del Ministero della Giustizia) (scheda n. 45/2022);

  Africa

  United Nations Support Mission in Lybia UNSMIL (personale militare) (scheda n. 15/2022);
  Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (personale militare) (scheda n. 16/2022);
  Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (personale militare) (scheda n. 17/2022);
  United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali MINUSMA (personale militare) (scheda n. 18/2022);
  EUTM Mali (personale militare) (scheda n. 19/2022);
  EUCAP Sahel Mali (personale militare) (scheda n. 20/2022);
  EUCAP Sahel Niger (personale militare) (scheda n. 21/2022);
  Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (personale militare) (scheda n. 22/2022);
  Task Force TAKUBA di contrasto alla minaccia terroristica nel Sahel (personale militare) (scheda n. 23/2022);
  United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara MINURSO (personale militare) (scheda n. 24/2022);
  Multinational Force and Observers in Egitto MFO (personale militare) (scheda n. 25/2022);
  European Union Training Mission Repubblica Centrafricana EUTM RCA (personale militare) (scheda n. 26/2022);
  Missione antipirateria Atalanta (personale militare) (scheda n. 27/2022);
  EUTM Somalia (personale militare) (scheda n. 28/2022);
  EUCAP Somalia (personale militare) (scheda n. 29/2022);
  United Nations Assistance Mission in Somalia UNSOM (personale militare) (scheda 30/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (personale militare) (scheda n. 31/2022);
  Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (personale militare) (scheda n. 32/2022);
  European Union Border Assistance Mission in Lybia – EUBAM LIBYA (personale Pag. 21della Polizia di Stato, Guardia di finanza e del Ministero della giustizia) (scheda n. 46/2022);
  Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (personale della Guardia di finanza) (scheda n. 47/2022);

  Potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO

  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale (operazione Mare Sicuro), comprensivo del supporto alla Marina libica richiesto dal Consiglio presidenziale – Governo di accordo nazionale libico (GNA) (personale militare) (scheda n. 33/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (personale militare) (scheda n. 34/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz, nell'ambito dell'iniziativa multinazionale europea denominata European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz EMASOH (personale militare) (scheda n. 35/2022);
  NATO Implementation of the Enhancement of the Framework for the South nelle regioni lungo il Fianco Sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 36/2022).
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 37/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 39/2022).

  Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 40/2022)
  Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate (scheda n. 41/2022);

  Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione

  Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 48/2022);
  Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda n. 49/2022);
  Partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 50/2022);
  Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 51/2022);

   e autorizzano, altresì, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022 la partecipazione dell'Italia alle seguenti nuove missioni, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), di seguito riportate:

   Asia

   Missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» (personale militare) (scheda n. 14-bis/2022);

  Africa

  EUTM Mozambico (personale militare) (scheda n. 28-bis/2022);

   nonché, per il periodo 1° aprile – 31 dicembre 2022:

  Potenziamento dispositivi nazionali e della Nato

  Potenziamento della presenza della NATO nell'area sudest dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38-bis/2022).

Battilocchio, Pagani.

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ALLEGATO 2

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Scheda 9/2022

  Dopo la «Missione bilaterale di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022)», aggiungere la seguente: Missione EUBAM Rafah in Palestina (personale militare).

  Conseguentemente, dopo il dodicesimo punto della premessa, aggiungere i seguenti: «i Paesi del Medio Oriente si trovano al centro di importanti crisi geopolitiche internazionali: la questione israelo-palestinese, in particolare, è ritornata con forza al centro dell'agenda internazionale con il conflitto di Gaza del maggio 2021, e la profonda crisi economica, sociale e politica che sta attraversando il Libano rappresentano rilevanti fattori di instabilità a livello sia regionale sia globale, con riflessi importanti sul piano migratorio e della sicurezza sugli stessi Paesi europei;

   l'attività in Palestina è ritenuta cruciale per la stabilizzazione locale e regionale, al fine di dotare le forze di sicurezza locali delle capacità necessarie al controllo autonomo del territorio, oltre che utile a incrementare il quadro informativo nazionale relativo all'area d'operazione e alle dinamiche regionali;».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 9/2022.01. Suriano, Benedetti, Ehm, Sarli.

Scheda 15/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 15/2022.1. Suriano, Benedetti, Ehm, Sarli.

Scheda 16/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 16/2022.1. Sarli, Benedetti, Suriano, Ehm.

Scheda 46/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sostituire il dodicesimo punto della premessa con il seguente: «con specifico riguardo al Medio Oriente, il nostro Paese prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria, ma anche nel continente africano».
Doc. XXVI, n. 5/scheda 46/2022.1. Benedetti, Suriano, Ehm, Sarli.

Pag. 23

Scheda 33/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente sopprimere le schede 34/2022, 35/2022, 36/2022, 37/2022, 38/2022, 39/2022.

  Conseguentemente, sopprimere il settimo, l'ottavo e il decimo punto della premessa.
Doc. XXVI, n. 5/Scheda 33/2022.1. Benedetti, Suriano, Ehm, Sarli.

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ALLEGATO 3

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc. XXV, n. 5.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

Scheda 14-bis/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sopprimere il tredicesimo punto della premessa.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.1. Corda.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.2. Cabras.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.3. Ehm, Suriano, Benedetti, Sarli.

  Aggiungere, in fine, le seguenti parole: «impegnando il Governo a ridurre di almeno il 50 per cento la consistenza massima del contingente nazionale messo a disposizione con la conseguente riduzione degli oneri necessari a finanziare la missione».
Doc. XXV, n. 5/scheda 14-bis/2022.4. Corda.

Scheda 38-bis/2022

  Sopprimerla.

  Conseguentemente, sopprimere il sedicesimo punto della premessa.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.1. Corda.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.2. Cabras.
*Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.3. Ehm, Suriano, Benedetti, Sarli.

  Aggiungere, in fine, le seguenti parole: «impegnando il Governo a finalizzare un percorso di mediazione per la risoluzione della crisi russo-ucraina e per la cessazione immediata del conflitto e a vincolare il contributo del contingente nazionale impiegato soltanto in attività difensive e di supporto della NATO».
Doc. XXV, n. 5/scheda 38-bis/2022.4. Corda.

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ALLEGATO 4

Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022. Doc XXVI, n. 5.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022. Doc. XXV, n. 5.

RISOLUZIONE CONCLUSIVA APPROVATA DALLE COMMISSIONI RIUNITE III E IV

   Le Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) della Camera dei deputati,

   esaminata la Deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata il 15 giugno 2022, in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2022, adottata il 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), nonché la Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all'anno 2021, anche al fine della relativa proroga per l'anno 2022, deliberata nello stesso Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXVI, n. 5);

   richiamate le comunicazioni del Governo sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, di cui alla citata Deliberazione, svolte il 26 luglio 2022 davanti alle Commissioni riunite affari esteri e difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nonché gli ulteriori approfondimenti istruttori svolti dalle medesime Commissioni;

   ricordate le misure contenute nel decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, in ragione della gravità della crisi internazionale determinata dalla invasione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa, in deroga alla legge n. 145 del 2016;

   premesso che:

    si deve ancora una volta evidenziare il ritardo, pari a quasi sei mesi, con il quale la Deliberazione è sottoposta all'esame ed all'autorizzazione parlamentare, situazione che impedisce al Parlamento di deliberare tempestivamente sulle missioni internazionali, nuove o da proseguire, e che pone il Parlamento di fronte ad uno stato di fatto irreversibile, su cui non è possibile incidere retroattivamente;

    occorre, quindi, che in sede governativa siano assunte tutte le misure e gli aggiustamenti necessari per far sì che, in particolare, la presentazione della Deliberazione e della Relazione analitica avvenga nei tempi stabiliti dalla legge e in modo da assicurare al Parlamento l'esercizio del proprio ruolo di attore protagonista del procedimento autorizzatorio delle missioni internazionali;

    il contesto internazionale in cui l'Italia si colloca è caratterizzato da una rapida quanto imprevedibile evoluzione degli equilibri geopolitici, che sono stati influenzati negli ultimi mesi anche da eventi drammatici che hanno segnato una discontinuità all'interno di uno scenario globale già caratterizzato da tendenze non rassicuranti;

    dopo la grave crisi pandemica, l'invasione russa dell'Ucraina, avviata il 24 Pag. 26febbraio 2022, è destinata a produrre ripercussioni sistemiche sul piano della sicurezza di ampia portata, ancora non del tutto valutabili nella loro portata e che hanno già alterato l'ordine mondiale. Essa ha segnato un momento di cesura, che impone un deciso rafforzamento della postura di deterrenza e difesa alleata, soprattutto a fini di rassicurazione degli alleati dell'Europa centrale e orientale;

    considerata la crescente imprevedibilità e rischiosità del contesto internazionale, le missioni e operazioni all'estero rappresentano un elemento cardine della politica estera e di difesa, funzionale alla rilevanza politica e strategica dell'Italia e alla salvaguardia dei nostri prioritari interessi nazionali;

    l'Italia ha la pietra angolare della sua postura internazionale nella saldezza della sua appartenenza all'Unione europea e all'Alleanza Atlantica e nel suo sostegno al multilateralismo fondato sul diritto internazionale e imperniato sul sistema delle Nazioni Unite;

    in tale contesto l'Italia ha contribuito alla elaborazione della «Bussola Strategica», adottata dal Consiglio europeo nel marzo del 2022, e del nuovo «Concetto Strategico» della NATO, approvato il 29 giugno 2022 dal Vertice dei Capi di Stato e di Governo alleati a Madrid, ed è attivamente impegnata in entrambi i processi con proposte volte a rafforzare il peso della UE e della NATO nel mutevole contesto internazionale, oltre che ad approfondire ulteriormente la loro reciproca cooperazione all'insegna della complementarietà;

    in questo contesto generale, la nostra azione, volta a salvaguardare l'interesse nazionale e a garantire la protezione dei nostri cittadini e delle nostre cittadine, si esplicita attraverso la realizzazione di missioni militari e civili, in sede bilaterale e multilaterale, a tutela della pace e della sicurezza e con l'obiettivo di promuovere i fondamentali valori di democrazia, libertà e Stato di diritto con una attenzione strategica prioritaria rivolta alla regione del Mediterraneo allargato e ai Balcani Occidentali, i cui equilibri sono profondamenti toccati dal conflitto russo-ucraino e dalle conseguenti crisi energetica ed alimentare;

    pertanto, in continuità di impegno con gli anni precedenti e con gli aggiustamenti dettati dalle evoluzioni in corso, e sfruttando la possibilità di riorientare gli sforzi a seguito del ripiegamento dall'Afghanistan al termine della Mission Resolute Support, lo Strumento Militare nazionale sarà impiegato per far fronte all'arco di crescente instabilità che pervade la regione euro-mediterranea;

    va in questa direzione il ruolo guida che l'Italia intende continuare a svolgere attraverso l'assunzione del Comando della Missione NATO in Iraq (NMI) e la riassunzione del Comando della Missione NATO in Kosovo (KFOR), importanti opportunità per rafforzare la percezione del contributo di assoluto rilievo che l'Italia assicura alle operazioni dell'Alleanza e, per questa via, il nostro impegno in termini di burden sharing in ambito NATO;

    per il raggiungimento di queste finalità risulta sempre più importante, che la partecipazione di personale militare alle operazioni di pace all'estero contempli anche compiti di addestramento e di collaborazione con le autorità locali e si svolga in sinergia con i diversi attori che nei vari teatri operativi sono impegnati nella risoluzione delle problematiche di carattere economico e sociale dei Paesi coinvolti;

    con specifico riguardo al Mediterraneo e al Medio Oriente, il nostro Paese continua a sostenere con convinzione il processo di stabilizzazione in Libia sotto l'egida delle Nazioni Unite per promuovere il dialogo intra-libico, così come definito anche nell'ambito del Processo di Berlino, e prosegue nell'impegno contro Daesh ed il terrorismo di matrice fondamentalista, attivo in Iraq e Siria ma anche nel continente africano;

    l'avvio della partecipazione dell'Italia alla missione bilaterale di supporto Pag. 27alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» risponde ad esigenze connesse all'interesse nazionale, considerata la valenza strategica dell'amicizia tra Italia e Qatar, ed assume straordinaria importanza in ragione del complesso ambiente geopolitico in cui il Qatar è inserito;

    grande importanza riveste anche la partecipazione italiana alla nuova missione militare di formazione dell'Unione europea in Mozambico (EUTM Mozambico) allo scopo di formare e sostenere le Forze armate mozambicane nella protezione della popolazione civile e nel ripristino della sicurezza e della protezione nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, esposta a minaccia terroristica;

    per quanto riguarda, invece, il continente africano, nel corso del 2022 prosegue l'impegno della Difesa in Sahel, nell'area che comprende il Mali, il Niger e il Burkina Faso, integrando attività multilaterali, di coalizione e di carattere bilaterale, nell'ottica della massimizzazione dell'efficacia del nostro contributo alla lotta al terrorismo e all'attività delle organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani, armi e droga e alla stabilizzazione del quadrante, nonché nel Golfo di Guinea a protezione degli interessi nazionali in un'area di crescente importanza per l'approvvigionamento energetico e la libera circolazione del traffico mercantile e tra le più instabili e insicure del pianeta;

    con riguardo, invece, al rafforzamento del fianco sud-orientale dell'Alleanza Atlantica, in risposta all'invasione su larga scala dell'Ucraina da parte della Russia, finalizzato a rafforzare i meccanismi di deterrenza e le posizioni di difesa della NATO prevedendo lo schieramento di Battlegroup multinazionali in Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria, ciascuno guidato da una Framework Nation e complementare alle forze dei Paesi ospitanti, analogamente ai meccanismi già sperimentati nei Paesi del nord-est dell'Alleanza stessa, l'Italia vi contribuisce con un proprio cospicuo contingente assumendo il ruolo di Framework Nation del dispositivo multinazionale in Bulgaria;

    si esprime l'auspicio affinché il nostro Paese, in linea con gli indirizzi parlamentari approvati, nella giusta ponderazione tra equilibri regionali e globali e in un'ottica di assunzione crescente di responsabilità geopolitiche, prosegua nell'impegno avviato – anche nel quadro della Strategia UE – nella regione dell'Indo Pacifico, a favore della preservazione del principio di libertà di navigazione dei mari, della resilienza delle catene di approvvigionamento, nonché di soluzioni negoziali, inclusive e condivise alle tensioni regionali, ivi inclusi il fallimento di processi democratici avviati (Myanmar), il rischio di proliferazione nucleare (Corea del Nord) e l'innalzamento di tensione nello Stretto di Taiwan;

    si evidenzia, altresì, il significativo contributo dato dal personale femminile presente nei diversi teatri operativi, in linea con la risoluzione n. 1325 e seguenti delle Nazioni Unite su «Donne, Pace e Sicurezza», che per la prima volta menzionano il contributo delle stesse nella risoluzione dei conflitti per una pace durevole e fissano tra i vari obiettivi l'adozione di una «prospettiva di genere» e una maggiore partecipazione delle donne nei processi di mantenimento della pace e della sicurezza;

    si segnala che il fabbisogno complessivo è individuato dalla Deliberazione delle missioni in euro 1.629.583.978 per le proroghe, a cui devono aggiungersi 51.623.377 euro quale fabbisogno finanziario delle tre nuove missioni;

    nell'ambito dello sforzo profuso negli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, si attesta che le risorse programmate per il 2022 ammontano ad un totale di 408.691.229 euro, con un significativo aumento rispetto all'anno precedente;

    considerato che gli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione (di Pag. 28cui alle Schede da 48/2022 a 51/2022), anche per il 2022 e in continuità con il recente passato, sono incentrati soprattutto sull'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e sull'Africa, con una tipologia di azioni finalizzate a rafforzare la sicurezza e la stabilità regionali e a sostenere i Paesi maggiormente impegnati nella lotta al terrorismo e al contrasto dei traffici illegali e più esposti al fenomeno delle migrazioni irregolari, con un'attenzione prioritaria al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali in particolare delle persone più vulnerabili;

    considerato che, a fronte dell'incremento e dell'evoluzione delle minacce espresse nello spazio cibernetico da attori statuali e non statuali, appare essenziale che il sistema Paese sia dotato di un diversificato novero di strumenti sotto il profilo sia della resilienza di reti e sistemi (affidata dal decreto-legge 14 giugno 2021, n. 82, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2021, n. 109, all'Agenzia per la cybersicurezza) che del law enforcement, (di competenza delle Forze di Polizia), cui si aggiunga una capacità di deterrenza, intesa come la idoneità a dissuadere potenziali soggetti ostili dal perpetrare azioni dannose per il timore delle conseguenze negative sui propri asset, in particolare, su quelli attraverso i quali è commesso l'attacco. Nel quadro del perseguimento di tali finalità e tenuto conto delle peculiarità delle azioni e delle operazioni che si svolgono nello spazio cibernetico, appare necessario adeguare gli strumenti a disposizione dell'attività di intelligence, a tutela della sicurezza della Repubblica e in favore degli interessi politici, militari, economici, industriali e scientifici del Paese, come previsti dalla legge 3 agosto 2007, n.124. In particolare, ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della Difesa per azioni da qualificarsi quali operazioni militari secondo l'ordinamento interno e il diritto internazionale e ferme restando le prerogative dell'Amministrazione della pubblica sicurezza in materia di prevenzione e repressione dei reati, nonché quelle del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale in materia di cyber diplomacy, occorre introdurre con apposita statuizione normativa la possibilità per le Agenzie di Intelligence, come già previsto nei principali Paesi partner, di porre in essere interventi di difesa proattiva e di reazione ad attacchi informatici perpetrati nei confronti di infrastrutture critiche nazionali, anche attraverso azioni simmetriche di neutralizzazione della sorgente ostile (Computer Network Defence- CND), in collaborazione con la Difesa. Nello specifico, la norma, muovendosi nel quadro generale già delineato dal sistema delle garanzie funzionali previsto per le attività di intelligence, dovrà configurare presupposti, condizioni, modalità di esecuzione e garanzie, specificamente modellate sulle esigenze dell'ambiente cyber;

    ritenuto, altresì, necessario un intervento normativo che corrisponda ad esigenze operative di impiego del personale delle Agenzie, per le quali si rende necessario rafforzare gli ordinari strumenti giuridici-operativi previsti per fornire idonea copertura al personale medesimo. Tale esigenza è particolarmente avvertita per le operazioni svolte in territorio estero, dove, peraltro, occorre confrontarsi con differenti quadri normativi di riferimento. In particolare, la previsione legislativa che si intende proporre è volta ad integrare e completare il quadro normativo di riferimento che, per quanto attiene al profilo dell'identità di copertura, attualmente disciplina in maniera compiuta soltanto la possibilità di dissimulare l'identità e le qualità personali del dipendente chiamato a svolgere attività operativa. Con l'intervento che si propone, si intende, pertanto, rendere più robusta la disciplina relativa alle modalità di copertura, soprattutto per le attività info-operative svolte all'estero, anche attraverso la possibilità di assistere la storia di copertura del predetto personale degli Organismi con la creazione di profili di impiego presso realtà datoriali pubbliche o private. La modifica legislativa potrà poi essere completata rimettendo ad un intervento di natura regolamentare, da adottare d'intesa con le Amministrazioni che Pag. 29fanno parte del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, la disciplina di maggior dettaglio, per quanto concerne le specifiche modalità e procedure per il ricorso alle peculiari forme di impiego del predetto personale nell'ambito dello svolgimento delle citate attività info-operative;

   autorizzano, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, la prosecuzione delle missioni internazionali in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno ai processi di pace e di stabilizzazione, di cui ai punti 4.1, 4.2 e 4.3 della Relazione analitica Doc. XXVI n.5, di seguito riportate:

  Europa

  NATO Joint Enterprise nei Balcani (personale militare) (scheda n. 1/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo – EULEX Kosovo (personale militare) (scheda n. 2/2022);
  EUFOR ALTHEA in Bosnia Erzegovina (personale militare) (scheda n. 3/2022);
  United Nations Peacekeeping Force in Cyprus – UNFICYP (personale militare) (scheda n. 4/2022);
  NATO Sea Guardian (personale militare) (scheda n. 5/2022);
  EUNAVFOR MED operazione Irini (personale militare) (scheda n. 6/2022);
  European Union Rule of Law Mission in Kosovo EULEX Kosovo (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 42/2022);
  United Nations Mission in Kosovo UNMIK (personale della Polizia di Stato) (scheda n. 43/2022);
  Missione di cooperazione nei Paesi dell'area balcanica e missione di cooperazione bilaterale denominata «missione di assistenza alla polizia albanese» (personale della Polizia di Stato e Guardia di finanza) (scheda n. 44/2022);

  Asia

  United Nations Interim Force in Lebanon UNIFIL (personale militare) (scheda n. 7/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi – MIBIL (personale militare) (scheda n. 8/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle Forze di sicurezza palestinesi (personale militare) (scheda n. 9/2022);
  Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh (personale militare) (scheda n. 10/2022);
  NATO Mission in Iraq (NM-I) (personale militare) (scheda n. 11/2022);
  European Union Advisory Mission in support of Security Sector Reform in Iraq EUAM Iraq (personale militare) (scheda n. 12/2022);
  United Nations Military Observer Group in India and Pakistan UNMOGIP (personale militare) (scheda n. 13/2022);
  personale impiegato negli Emirati Arabi Uniti, in Kuwait, in Bahrain, in Qatar e a Tampa per le esigenze connesse con le missioni internazionali in Medio Oriente e Asia (personale militare incluso il personale del Corpo militare volontario della Croce Rossa) (scheda n. 14/2022);
  European Union Police Mission for the Palestinian Territories – EUPOL COPPS (personale della Polizia di Stato e del Ministero della Giustizia) (scheda n. 45/2022);

  Africa

  United Nations Support Mission in Lybia UNSMIL (personale militare) (scheda n. 15/2022);
  Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (personale militare) (scheda n. 16/2022);
  Missione bilaterale di cooperazione in Tunisia (personale militare) (scheda n. 17/2022);
  United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali MINUSMA (personale militare) (scheda n. 18/2022);
  EUTM Mali (personale militare) (scheda n. 19/2022);
  EUCAP Sahel Mali (personale militare) (scheda n. 20/2022);
  EUCAP Sahel Niger (personale militare) (scheda n. 21/2022);Pag. 30
  Missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (personale militare) (scheda n. 22/2022);
  Task Force TAKUBA di contrasto alla minaccia terroristica nel Sahel (personale militare) (scheda n. 23/2022);
  United Nations Mission for the Referendum in Western Sahara MINURSO (personale militare) (scheda n. 24/2022);
  Multinational Force and Observers in Egitto MFO (personale militare) (scheda n. 25/2022);
  European Union Training Mission Repubblica Centrafricana EUTM RCA (personale militare) (scheda n. 26/2022);
  Missione antipirateria Atalanta (personale militare) (scheda n. 27/2022);
  EUTM Somalia (personale militare) (scheda n. 28/2022);
  EUCAP Somalia (personale militare) (scheda n. 29/2022);
  United Nations Assistance Mission in Somalia UNSOM (personale militare) (scheda 30/2022);
  Missione bilaterale di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane, dei funzionari yemeniti e delle forze armate gibutiane (personale militare) (scheda n. 31/2022);
  Personale impiegato presso la base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti per le esigenze connesse con le missioni internazionali nell'area del Corno d'Africa e zone limitrofe (personale militare) (scheda n. 32/2022);
  European Union Border Assistance Mission in Lybia – EUBAM LIBYA (personale della Polizia di Stato, Guardia di finanza e del Ministero della giustizia) (scheda n. 46/2022);
  Missione bilaterale di assistenza nei confronti delle Istituzioni libiche preposte al controllo dei confini marittimi (personale della Guardia di finanza) (scheda n. 47/2022);

  Potenziamento di dispositivi nazionali e della NATO

  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale (operazione Mare Sicuro), comprensivo del supporto alla Marina libica richiesto dal Consiglio presidenziale – Governo di accordo nazionale libico (GNA) (personale militare) (scheda n. 33/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nel Golfo di Guinea (personale militare) (scheda n. 34/2022);
  Potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz, nell'ambito dell'iniziativa multinazionale europea denominata European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz EMASOH (personale militare) (scheda n. 35/2022);
  NATO Implementation of the Enhancement of the Framework for the South nelle regioni lungo il Fianco Sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 36/2022).
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 37/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO per la sorveglianza navale dell'area sud dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38/2022);
  Potenziamento del dispositivo NATO Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell'Alleanza (scheda n. 39/2022).

  Esigenze comuni a più teatri operativi delle Forze armate (scheda n. 40/2022)
  Supporto info-operativo a protezione del personale delle Forze armate (scheda n. 41/2022);

  Interventi di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione

  Iniziative di cooperazione allo sviluppo e di sminamento umanitario (scheda n. 48/2022);
  Interventi di sostegno ai processi di pace, stabilizzazione e rafforzamento della sicurezza (scheda n. 49/2022);
  Partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per la pace e la sicurezza (scheda n. 50/2022);Pag. 31
  Interventi operativi di emergenza e di sicurezza (scheda n. 51/2022);

   e autorizzano, altresì, per il periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022 la partecipazione dell'Italia alle seguenti nuove missioni, di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 15 giugno 2022 (Doc. XXV, n. 5), di seguito riportate:

   Asia

   Missione bilaterale di supporto alle Forze armate del Qatar in occasione dei «Mondiali di calcio 2022» (personale militare) (scheda n. 14-bis/2022);

  Africa

  EUTM Mozambico (personale militare) (scheda n. 28-bis/2022);

   nonché, per il periodo 1° aprile – 31 dicembre 2022:

  Potenziamento dispositivi nazionali e della Nato

  Potenziamento della presenza della NATO nell'area sudest dell'Alleanza (personale militare) (scheda n. 38-bis/2022).
(8-00175) «Battilocchio, Pagani».