CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 dicembre 2020
500.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Risoluzione n. 7-00588 Ehm: Sulla revoca e sulla sospensione delle licenze all'esportazione di armamenti destinati a Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen.

Risoluzione n. 7-00589 Quartapelle Procopio: Sulla sospensione delle licenze per l'esportazione di armamenti destinati a Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

   La III Commissione,

   premesso che:

    dal marzo 2015 è in corso un conflitto armato in Yemen tra la coalizione internazionale guidata dall'Arabia Saudita e le forze dell'alleanza militare composta dal gruppo armato Houthi, seguìto da forti tensioni e scontri tra le forze del Governo legittimo e dalle milizie del Southern Transitional Council, movimento con chiari connotati autonomisti;

    a causa della guerra nello Stato yemenita la popolazione è vittima di una crisi umanitaria di livello epocale: ad oggi più di 24 milioni di persone su una popolazione totale di 28 milioni dipendono in toto da aiuti umanitari. La pandemia di COVID-19 va ad aggiungersi alla più grave epidemia di colera di sempre in un Paese dove metà degli ospedali sono stati distrutti e i pochi in funzione non hanno mezzi e personale per rispondere ai crescenti bisogni di cure;

    secondo quanto affermato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA), in Yemen si è di fronte alla «peggiore crisi umanitaria del pianeta»;

    in particolare, i bambini e le donne pagano il prezzo più alto dopo più di cinque anni di guerra: secondo recenti dati, nel Paese due milioni di minori sotto i cinque anni ed un milione di donne in stato interessante patiscono quotidianamente fame e malnutrizione;

    considerata la drammatica situazione, già evidenziata nella risoluzione approvata dal Parlamento europeo il 4 ottobre 2018, nella quale si esortano «tutti gli Stati membri dell'UE ad astenersi dal vendere armi e attrezzature militari all'Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e a qualsiasi membro della coalizione internazionale, nonché al governo yemenita e ad altre parti del conflitto»;

   considerato che i più recenti dati dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) mostrano che l'Unione europea a 28 è il secondo esportatore di armi sia all'Arabia Saudita che agli Emirati Arabi Uniti e che in taluni casi, come riferito dalle organizzazioni non governative, le armi esportate verso tali Paesi sono state utilizzate nello Yemen;

    vista la posizione del Parlamento europeo, chiarita con l'approvazione della risoluzione del 17 settembre 2020 sull'esportazione di armi e in applicazione della posizione comune 2008/944/PESC;

    i governi di Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Paesi Bassi e Svezia hanno disposto l'adozione di misure restrittive concernenti le loro esportazioni di armi verso i Paesi membri della coalizione a guida saudita coinvolti nel conflitto yemenita;

   considerato che la Camera dei deputati ha approvato il 26 giugno 2019 una mozione in cui impegna il Governo: «a valutare l'avvio e la realizzazione di iniziative finalizzate alla futura adozione, da parte dell'Unione europea, di un embargo Pag. 51mirato alla vendita di armamenti verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, prevedendo al contempo consultazioni con gli altri Stati membri dei consorzi internazionali in relazione ai programmi di coproduzione industriale intergovernativi attualmente in essere» e «a continuare ad assicurare un'applicazione rigorosa delle disposizioni della legge 9 luglio 1990, n. 185, e, ad adottare gli atti necessari a sospendere le esportazioni di bombe d'aereo e missili che possono essere utilizzati per colpire la popolazione civile, così come la loro componentistica verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace con lo Yemen»;

    tenuto conto che il Governo italiano ha adottato, a fine luglio 2019, gli atti necessari per consentire all'Autorità nazionale per le autorizzazioni dei materiali di armamento (UAMA) la sospensione di tutte le licenze relative all'esportazione di bombe d'aereo e loro componenti che possano essere utilizzate dall'Arabia Saudita o dagli Emirati Arabi Uniti nel conflitto in Yemen;

    tale provvedimento deciso dal Governo italiano ha durata di 18 mesi e scadrà a fine gennaio 2021,

impegna il Governo:

   ad adottare gli atti necessari per revocare le licenze in essere, relative alle esportazioni verso i Paesi dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti di bombe d'aereo e missili, che possono essere utilizzate per colpire la popolazione civile, e della loro componentistica;

   a mantenere la sospensione della concessione di nuove licenze per i medesimi materiali e Paesi e a valutare la possibilità di estendere tale sospensione anche ad altre tipologie di armamenti, sino a quando non vi saranno sviluppi concreti nel processo di pace;

   a valutare la possibilità di adottare mirate misure sospensive nei confronti di ogni altro Paese attivamente coinvolto nel conflitto in Yemen;

   a proseguire, con i partner internazionali, nell'azione umanitaria coordinata sotto la guida delle Nazioni Unite per alleviare le sofferenze della popolazione e a valutare la possibilità di ulteriori iniziative in ambito umanitario e sanitario a sostegno del Piano di risposta umanitario delle Nazioni Unite alla crisi dello Yemen;

   ad operare uno sforzo politico e diplomatico in sede multilaterale per rilanciare il processo politico e raggiungere una soluzione diplomatica e multilaterale del conflitto in corso in Yemen, attraverso un maggiore sostegno dei negoziati di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite e dell'Inviato Speciale per lo Yemen Martin Griffiths e di un intervento immediato per garantire il cessate il fuoco, come più volte auspicato dallo stesso;

   a sostenere in sede di Consiglio dell'Unione europea ogni iniziativa politica volta anche a rafforzare le capacità degli Stati membri di continuare ad attuare procedure rigorose per monitorare il rispetto degli embarghi sulle armi da parte di tutti gli Stati membri;

   a sostenere, anche nel ruolo di membro eletto del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, la prosecuzione di indagini efficaci e indipendenti sulle violazioni e sui crimini commessi in Yemen dalle parti in conflitto.
(8-00096) «Ehm, Quartapelle Procopio».