CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2020
464.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-04934 Moretto: Per una rapida approvazione del cosiddetto «decreto FER2» al fine di assicurare tempi certi alle imprese impegnate sul fronte delle energie rinnovabili con particolare riguardo a quelle del settore geotermico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Com'è noto, con il question time di cui si discute l'Onorevole interrogante nel premette i vantaggi, anche ambientali, dell'energia geotermica chiede di conoscere i tempi di adozione dello schema di decreto ministeriale Fer2, riguardante l'incentivazione delle rinnovabili che hanno i maggiori costi tra cui, appunto, la geotermia.
  In premessa, vorrei evidenziare come il peso quantitativo della geotermia sul bilancio energetico è limitato dalla disponibilità delle risorse, più che dalle politiche di incentivazione del Governo. A differenza di altre tecnologie che offrono maggiori possibilità di localizzazione e quindi di sviluppo di nuovi impianti, per la geotermia il potenziale esiste ma è necessariamente limitato per i motivi prima accennati.
  Un ulteriore aspetto che va considerato e che incide sulla reale possibilità di sviluppo di tale tecnologia è dato dalle procedure autorizzative, che sono particolarmente complesse e spesso caratterizzate da difficoltà di accettazione da parte dei territori, oltre che dai tempi lunghi di sviluppo dell'investimento.
  Il rilievo preponderante del tema autorizzativo è desumibile anche dal documento «Assessment of the final national energy and climate plan of Italy» pubblicato dalla CE nei giorni scorsi.
  La Commissione, nello specifico, se da un lato ha valutato come ambiziosi gli obiettivi sulle fonti rinnovabili, dall'altro ha evidenziato come le politiche e le misure di sviluppo dovrebbero incentrarsi sulla semplificazione dei procedimenti autorizzativi di impianti di nuova costruzione e la promozione degli interventi di ammodernamento e potenziamento degli impianti esistenti, e dunque in coerenza con i citati interventi contenuti del decreto Semplificazioni e le previsioni del disegno di legge di delega per il recepimento della direttiva.
  Nel contesto nazionale, assume inoltre rilievo il tema del mantenimento e dell'aggiornamento tecnologico degli impianti esistenti (quasi interamente concentrati in Toscana).
  Il Ministero dello sviluppo economico nel 2019, ha sviluppato un approfondito lavoro di confronto tecnico con gli operatori e le Amministrazioni pubbliche direttamente interessate, con l'obiettivo di verificare come sostenere, attraverso la normativa di settore e la politica di incentivazione, lo sviluppo della geotermia a emissioni nulle, ma anche, il rifacimento e il miglioramento ambientale degli impianti geotermici esistenti. Oggi queste possibilità sono infatti disponibili, per cui è sembrato doveroso perseguire anche questo obiettivo, tra l'altro condiviso dalla Regione Toscana che ha anche adottato una legge in materia e che dovrà definire il regime concessorio per gli impianti in questione.
  Lo schema di decreto FER2 è stato quindi definito alla luce delle risultanze di questo confronto, oltre che integrato nei mesi successivi con la regolamentazione degli incentivi per le altre fonti, tra cui in particolare biogas e biomasse, in confronto con i Ministeri concertanti (ambiente e politiche agricole).
  Nel frattempo, sono pervenute talune richieste specifiche degli operatori della geotermia che rimettono in discussione alcune soluzioni tecnologiche già definite nel 2019, proponendo altre soluzioni tecnologiche, sempre con l'obiettivo di migliorare l'impatto ambientale degli impianti esistenti, e sono in corso le dovute valutazioni. Pag. 102
  Salvo quindi l'opportunità di una consultazione pubblica, dopo l'acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e di ARERA, si potrà notificare alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato, tema che mi riservo di sviluppare maggiormente nella risposta dell'Onorevole Zucconi incentrata esclusivamente su questo specifico argomento.

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ALLEGATO 2

5-04935 Zucconi: Sui tempi di adozione e sul contenuto recato dal cosiddetto «decreto FER2» relativo a fonti di energia rinnovabili innovative.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli interroganti, con l'atto in parola chiedono di conoscere i contenuti ma soprattutto i tempi del cosiddetto «decreto ministeriale Fer2».
  Nel ribadire quanto già affermato nella risposta all'atto dell'Onorevole Moretto e in linea con quanto già lì osservato, rappresento che il Ministero dello sviluppo economico in qualità di amministrazione procedente, ha aggiornato lo schema di decreto alle disposizioni legislative intervenute, a fine 2019, in materia di biogas e biomasse e ha avviato il confronto con i Ministeri dell'ambiente e delle politiche agricole, chiamati a esprimere il proprio concerto. Questo aggiornamento era necessario per mantenere coerenza alla politica di incentivazione ed evitare disomogeneità tra i vari strumenti e categorie di impianti.
  La bozza di decreto è quindi stata trasmessa agli uffici dei Ministeri concertanti e, dopo alcuni mesi di confronto tecnico, si è arrivati a convergere su molteplici questioni riguardanti in particolare biomasse e biogas, di precipuo interesse del Ministero delle politiche agricole.
  Nel frattempo, sono pervenute talune richieste specifiche degli operatori della geotermia che rimettono in discussione alcune soluzioni tecnologiche già definite nel 2019, come già anticipato.
  Si conta pertanto, già nelle prossime settimane, di procedere all'acquisizione dei pareri della Conferenza unificata e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), nonché ad una consultazione pubblica. Successivamente, lo schema di decreto – come anticipato – sarà notificato alla Commissione Europea per la verifica di compatibilità con le regole sugli aiuti di Stato.

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ALLEGATO 3

5-04936 Benamati: Sulle interlocuzioni in corso tra il Ministero dello sviluppo economico e i Ministeri competenti in vista del rafforzamento della formazione connessa all'attività d'impresa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Si concorda con gli Onorevoli interroganti sull'estrema rilevanza della formazione connessa all'attività d'impresa. Per questo motivo obiettivo del Ministero dello sviluppo economico e del Governo nel suo insieme è quello di potenziare il sistema degli Istituti Tecnici Superiori (ITS), favorendone la distribuzione sul territorio ed elevando la qualità della loro offerta formativa.
  Sulla formazione professionalizzante erogata dagli ITS, l'azione del Ministero dello sviluppo economico è rivolta in due direttive d'azione specifiche.
  La prima, volta a monitorare il sistema della formazione professionalizzante, e degli ITS in particolare, al fine di rilevare lo stato della formazione sulle tecnologie abilitanti il paradigma 4.0 e sulle tecnologie in forte crescita, quali quelle legate all'Intelligenza Artificiale o agli utilizzi della Blockchain.
  La seconda, attraverso le misure previste dalla Legge di Bilancio 2020, volte a potenziare la pratica laboratoriale, elemento discriminante e di successo per gli Istituti Tecnici Superiori in termini di occupabilità dei ragazzi.
  La Legge di Bilancio 2020 ha previsto infatti un incremento delle quote di finanziamento utilizzabili per la realizzazione o il rafforzamento di laboratori, anche in remoto, e all'individuazione di nuovi ambiti di azione per il sistema, quali quelli volti alla formazione a favore delle imprese, così come previsto dalle nuove norme sul credito d'imposta formazione 4.0.
  Particolare attenzione è rivolta poi al potenziamento formativo sulle nuove tecnologie e le nuove frontiere dell'Internet of Things, della Cybersecurity e dell'analisi dei Big Data.
  Su queste linee direttrici sono state da tempo avviate interlocuzioni con il Ministero dell'istruzione e con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, finalizzate a sviluppare sinergie per rispondere alla sfida che ci attende sul terreno delle competenze legate alle nuove tecnologie.
  Sul punto, si segnala che è di prossima adozione il decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'istruzione, per la ripartizione di 15 milioni di Euro a favore degli ITS per investimenti in conto capitale non inferiori a euro 400.000, dedicati alla infrastrutturazione di sedi e laboratori coerenti con i processi di innovazione tecnologica 4.0 (articolo 1, comma 412, della Legge di Bilancio 2020).
  È in corso, altresì, tra i due Ministeri un confronto sul progetto «Incentivare le Imprese Italiane a investire in Competenze», che si pone l'obiettivo di sostenere le aziende italiane, e in particolare le PMI delle Regioni meno sviluppate, ad incrementare o acquisire le competenze tecnico-scientifiche, digitali, gestionali e finanziarie necessarie per far fronte in modo competitivo alle sfide derivanti dalla transizione industriale.
  Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico e Unioncamere hanno costituito l'Atlante digitale 4.0 e il portale «Atlante-i4.0», che dall'8 luglio 2020 è online. Si tratta del primo portale nazionale contenente la mappa delle 600 strutture italiane che offrono servizi e tecnologie per l'innovazione e la digitalizzazione delle imprese, e nasce anche per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di figure altamente specializzate nelle tecnologie avanzate. Per questo motivo, l'Atlante digitale presenta anche la mappatura di tutti i 104 Istituti Tecnici Superiori (ITS) presenti in Italia, con lo scopo di fornire competenze qualificate e avvicinare la domanda e l'offerta di lavoro 4.0.

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ALLEGATO 4

5-04937 Saltamartini: Sulla richiesta di avvio della procedura autorizzativa presso la Commissione europea afferente alla patrimonializzazione dei Confidi con contributi pubblici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Gli Onorevoli Interroganti fanno riferimento al sistema dei confidi, considerato un anello fondamentale per fornire liquidità alle imprese, duramente colpite dalla crisi generata dall'epidemia Covid-19, tuttora in corso.
  In particolare, si rinvia al decreto legge 8 aprile 2020, n. 23, con il quale è stata prevista, previa notifica alla CE, la facoltà per i consorzi di garanzia collettiva dei fidi (confidi), di imputare al fondo consortile, al capitale sociale o ad apposita riserva – con delibera assembleare da adottarsi entro 180 giorni dall'approvazione del bilancio – i fondi rischi e gli altri fondi o riserve patrimoniali costituiti da contributi pubblici esistenti alla data del 31 dicembre 2019, ad esclusione di quelli derivanti dalle attribuzioni annuali di cui alla legge 7 marzo 1996, n. 108 (fondi anti-usura).
  Tale facoltà coinvolge, per espressa previsione della norma stessa, tutti i contributi pubblici detenuti dai confidi alla data del 31 dicembre 2019. La formulazione della norma in termini generali comporta, pertanto, la necessità di procedere alla preventiva identificazione nel concreto delle tipologie di contributi pubblici potenzialmente oggetto della facoltà prevista dalla disposizione normativa, mediante specifiche analisi dei dati disponibili. Infatti, il sistema dei confidi detiene e gestisce, a vario titolo, risorse pubbliche di diversa natura quali fondi statali, fondi regionali, fondi delle camere di commercio e fondi dell'Unione europea.
  In considerazione della specifica attività svolta dai confidi, l'attribuzione al patrimonio netto degli stessi, senza vincoli di destinazione, delle risorse pubbliche, inoltre, coinvolge profili di compatibilità con le norme e gli orientamenti europei in materia di aiuti di Stato agli intermediari finanziari.
  La norma in argomento potrebbe impattare, tra le altre, su una misura di aiuto di competenza del MiSE attuata per il tramite dei confidi, istituita dal decreto del 3 gennaio 2017 del MiSE, di concerto con il MEF, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 1, comma 54, della legge n. 147/2013.
  I citati profili meritano dunque un'attenta valutazione, da svolgersi in collaborazione con il MEF e con il supporto delle Autorità deputate alla vigilanza sui confidi (Banca d'Italia e Organismo di vigilanza sui confidi minori ex articolo 112 del TUB), necessario ad acquisire gli elementi di fatto ai fini del contraddittorio che si instaurerà con l'Esecutivo dell'Unione sul tema.
  Sul punto, specifico che il MISE ha curato la notifica alla CE della misura agevolativa, sul presupposto che si tratta di una misura di garanzia in favore delle piccole e medie imprese, attuata per il tramite dei confidi.
  Infatti, il ruolo assunto dai confidi è quello di gestori di fondi pubblici, non essendo previsto alcun tipo di apporto diretto al capitale dei predetti organismi di garanzia delle risorse pubbliche ad essi assegnate. Dette risorse pubbliche, difatti, sono restituite al MISE, decorsi i sette anni previsti per la gestione, al netto delle perdite eventualmente subite.
  La norma di legge in discussione non prevede, di fatto, un aiuto alle imprese, bensì costituisce un aiuto ai confidi e, pertanto, la prevista notifica alla CE concerne profili di compatibilità alla normativa dell'Unione europea sugli aiuti di Stato in favore di soggetti che svolgono attività di intermediazione finanziaria.

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ALLEGATO 5

5-04938 Barelli: Sui ritardi nell'erogazione del contributo destinato ai soggetti esercenti attività commerciali in località ad alta densità turistica colpiti dall'emergenza sanitaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come già sottolineato in occasione della risposta all'interrogazione già fornita in questa sede il 7 ottobre 2020, il Governo è consapevole del fatto che il settore ricettivo-turistico è uno dei settori che maggiormente ha pagato e sta pagando la crisi dovuta all'attuale allerta pandemica.
  A riguardo, proprio l'articolo 59 del decreto Agosto (decreto-legge n. 104 del 2020) ha previsto un «Contributo a fondo perduto per attività economiche e commerciali nei centri storici». L'erogazione di tale contributo, che – com'è noto – terrà conto della diminuzione del fatturato subita alla luce del corrispondente periodo del 2019, è rimessa ad un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate, competente in materia. Sul punto, il MiSE ha sentito il Ministero dell'economia e delle finanze, anche al fine di sollecitare l'adozione del provvedimento, e quest'ultimo ha riferito che è in corso di emanazione il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate per dare attuazione alla disposizione normativa in argomento.
  Per quanto riguarda la procedura web per la trasmissione delle istanze per il riconoscimento del contributo, il Ministero dell'economia e delle finanze segnala che è prevista l'apertura della stessa nella seconda metà del mese di novembre (quindi a circa un mese dalla conversione in legge del decreto-legge n. 104).
  Resta fermo che, nell'ambito di competenza, si conviene con l'Onorevole interrogante sulla necessità di risposte pronte e immediate alle imprese in questo momento.
  Oltre al contributo a fondo perduto in parola, si ricordano le altre misure messe in campo dal Governo a sostegno del settore ricettivo-turistico. Si fa riferimento, in particolare a:

   l'attribuzione di un codice ATECO specifico nell'ambito di ciascuna attività economica operante nelle aree ad alta densità turistica;

   il credito d'imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda per il 60 per cento dell'ammontare mensile del canone di locazione per i mesi di aprile, maggio e giugno, credito d'imposta utilizzabile anche in compensazione e cedibile al locatore in luogo del pagamento del canone, ovvero ad altri soggetti terzi, inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con possibilità di successive cessioni (articoli 28 e 122 del decreto Rilancio);

   l'esonero del pagamento di tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico (Tosap-Cosap) in favore di bar ristoranti, discoteche e altri pubblici esercizi. Con il decreto Agosto, questo esonero è stato poi prorogato fino al 31 dicembre 2020 per le attività di ristorazione e somministrazione di bevande, esercitate su sede fissa;

   semplificazioni burocratiche per il rilascio di nuove concessioni di suolo pubblico o per l'ampliamento di quelle già concesse;

   la cosiddetta tax credit vacanze, introdotta anch'essa dal decreto Rilancio, nonché l'istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), di un «Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali», con una dotazione di 210 milioni di euro per l'anno 2020.

  Ricordo, inoltre, le misure di sostegno alle imprese, trasversali agli specifici settori Pag. 107produttivi. Tralasciando gli interventi posti in essere con i precedenti decreti-legge, il solo decreto Rilancio ha previsto:

   12 miliardi per il pagamento dei debiti commerciali degli enti locali, delle Regioni e delle Province autonome nei confronti delle imprese;

   6 miliardi per contributi a fondo perduto a favore di società e imprese individuali con ricavi fino a 5 milioni di euro, erogati dall'Agenzia delle Entrate e parametrati al calo del fatturato sul mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese del 2019, superiore al 33 per cento;

   4 miliardi per cancellare definitivamente il saldo 2019 e l'acconto 2020 dell'Irap di giugno e luglio per tutte le imprese con fatturato annuo fino a 250 milioni di euro;

   4 miliardi per rifinanziare il Fondo di Garanzia per le Pmi, che si aggiungono alle risorse già stanziate nei decreti Cura Italia e Liquidità per arrivare ad un ammontare complessivo di circa 7 miliardi;

   600 milioni per ridurre nel 2020 i costi fissi delle bollette elettriche per le utenze non domestiche in bassa tensione.

  Infine, voglio sottolineare che proprio in queste ore il Governo sta lavorando ad un nuovo provvedimento urgente, il cosiddetto decreto-legge Ristori, proprio al fine di aiutare tutte le categorie di imprese, incluse quelle del settore turistico-ricreativo, che stanno scontando i danni derivanti dalla prima ondata della Pandemia e che rischiano di essere colpite anche da questa seconda. Anche in tal caso, l'impegno sarà massimo per garantire ristori efficaci ed in tempi rapidi.

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ALLEGATO 6

5-04939 Sut: Sulla mancata revoca da parte del GSE dei provvedimenti di decadenza dei titoli di efficienza energetica per progetti già ammessi agli incentivi e successivamente annullati.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto in discussione pone l'attenzione sui titoli di Efficienza energetica (TEE o certificati bianchi), volti a incentivare in molti settori l'efficienza energetica negli usi finali. A riconoscere e certificare il risparmio di energia conseguito è il Gestore dei servizi energetici, a cui è affidata la gestione del meccanismo dei certificati bianchi.
  In particolare, gli Onorevoli Interroganti rimandano al decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 («Semplificazioni») con il quale si interviene sull'articolo 42 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 sulla promozione dell'energia da fonti rinnovabili, affrontando il tema dei poteri di controllo e sanzionatori del Gestore dei servizi energetici sugli incentivi per le rinnovabili.
  Come noto, le modifiche apportate dall'articolo 56 del decreto Semplificazioni consentono agli operatori economici titolari di progetti già ammessi, ma successivamente annullati con provvedimenti del GSE, intervenuti dopo il termine generale di 18 mesi per l'esercizio del potere di autotutela, di riavere ammessi i propri progetti al meccanismo dei TEE. Tali innovazioni sono state confermate dalle recenti ordinanze cautelari del Consiglio di Stato, richiamate dagli Interroganti nelle premesse.
  È opportuno innanzitutto rilevare che il Gestore dei servizi energetici effettua i controlli per la verifica della corretta esecuzione tecnica, nonché amministrativa degli interventi progettuali che hanno ottenuto i Certificati Bianchi, sulla base di un programma annuale di verifiche approvato dal Ministero dello sviluppo economico che prevede controlli documentali e in situ.
  Tale attività è ritenuta necessaria al fine di assicurare che le risorse prelevate per mezzo delle tariffe dell'energia, con le quali sono coperti i costi di funzionamento del meccanismo, siano impiegate con efficacia rispetto all'obiettivo che lo strumento di promozione si pone, ovvero il conseguimento dei target di efficienza energetica nazionali.
  Nell'anno 2019, le attività di controllo in questione hanno interessato 25 interventi incentivati ai sensi del decreto ministeriale 28 dicembre 2012, di cui 12 hanno previsto un sopralluogo. Tuttavia, tale attività è stata prevalentemente orientata alla chiusura delle istruttorie aperte negli anni precedenti, a seguito dei numerosissimi procedimenti che hanno interessato la modalità di riconoscimento tramite schede standard. Nel solo corso del 2019 sono stati conclusi 5.425 procedimenti, di cui il 97 per cento con esito negativo che hanno condotto alla decadenza del benefìcio.
  Con riferimento alla disciplina introdotta dal richiamato decreto-legge Semplificazioni in materia di attività di verifica e controllo, si rappresenta che il Gestore sta definendo l'opportuno adeguamento delle proprie modalità operative a seguito del mutato quadro normativo.
  Si informa, inoltre, che allo stato attuale il GSE ha ricevuto 64 istanze di annullamento dei provvedimenti di decadenza aventi impatto su 988 pratiche, di cui 930 riguardano schede standard. Il Gestore ha comunque assicurato che provvederà ad evadere le richieste pervenute entro i 60 giorni previsti dalla norma.
  In conclusione, tengo a rappresentare che il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, dedicherà la dovuta attenzione al processo in corso, affinché si raggiungano gli obiettivi attesi nei tempi previsti, nel pieno rispetto delle necessità degli operatori del settore dell'efficienza energetica.

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ALLEGATO 7

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018. C. 2413 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018» (C. 2413 Governo);

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 8

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017. C. 2414 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017» (C. 2414 Governo);

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 9

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016. C. 2416 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1° aprile 2016» (C. 2416 Governo);

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 10

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020. C. 2670 Governo.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, relativamente alle parti di propria competenza, il disegno di legge recante: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020 (C. 2670 Governo);

   delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE