CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 settembre 2019
243.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02746 Murelli: Iniziative per l'estensione dell'indennizzo di cui all'articolo 1 del decreto legislativo n. 207 del 1996 ai soggetti che hanno cessato l'attività commerciale negli anni 2017 e 2018.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione posta dall'Onorevole interrogante, riferita all'esclusione di coloro che hanno cessato la propria attività commerciale nel biennio 2017-2018 dall'ambito di applicazione soggettivo dell'indennizzo previsto dall'articolo 1, commi 283 e 284, della legge di bilancio 2019 (legge 30 dicembre 2018, n. 145), rappresento quanto segue.
  Tengo anzitutto a rassicurare circa il fatto che la vicenda dei lavoratori autonomi, costretti a terminare la propria attività commerciale senza aver maturato i requisiti per conseguire la pensione di vecchiaia, è oggetto di attenzione anche da parte di questo Esecutivo.
  Come noto la consapevolezza dell'impatto negativo, determinato dallo stato di crisi che ha interessato il Paese, ha indotto a rendere strutturale, con la legge di bilancio 2019, l'indennizzo in riferimento.
  Dal 1o gennaio 2019 è stato quindi stabilizzato il predetto indennizzo unitamente all'obbligo di versamento, per gli iscritti alla relativa gestione pensionistica, del contributo aggiuntivo dello 0,09 per cento destinato, in parte, al Fondo che finanzia l'indennizzo stesso.
  Essendo divenuto misura strutturale verrà sempre garantita in futuro la fruizione del beneficio in parola.
  Ma voglio ulteriormente rassicurare l'Onorevole interrogante circa l'intendimento di questo Esecutivo.
  A riguardo desidero rammentare che quando nella seduta dello scorso 25 luglio il Sottosegretario delegato ha affermato che il quesito posto valeva ad attirare l'attenzione sul tema, ha parlato a nome del Governo in carica.
  La circostanza che l'attuale maggioranza sia diversa da quella che componeva il Governo lo scorso luglio non varia la prospettiva.
  Vi è senz'altro noto che l'attuale partner di governo ha analogamente invitato lo scorso agosto ad assumere iniziative – cito testualmente l'interrogazione dell'Onorevole Serracchiani n. 5-02310 del 19 giugno 2019 – «volte a superare la condizione che attualmente impedisce l'accesso all'indennizzo per la cessazione di attività commerciale prima del 1o gennaio 2019».
  Credo che questo dovrebbe poter rassicurare a sufficienza circa il fatto che non vi è motivo di temere alcun mutamento di rotta rispetto a quanto dichiarato.

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ALLEGATO 2

5-02747 Rizzetto: Situazione occupazionale presso lo stabilimento Whirlpool di Napoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla nota vicenda Whirlpool, ed in particolare alla annunciata cessione dello stabilimento di Napoli, questo Governo non può che condividere la preoccupazione manifestata dall'interrogante nei riguardi dei lavoratori coinvolti.
  E, d'altra parte, non può qui che essere respinta l'accusa rivolta all'ex Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio di inerzia nel monitorare la situazione.
  Deve evidenziarsi, infatti, che le aziende del gruppo Whirlpool, dopo aver beneficiato, nel corso del quinquennio dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 148 del 2015 (di riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro) di diversi interventi di integrazione salariale straordinaria, hanno sottoscritto, in data 25 ottobre 2018, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un verbale di accordo quadro, relativo ad un piano industriale da implementare negli anni 2019-2021.
  A seguito di ciò, in data 10 dicembre 2018, sono stati stipulati presso il Ministero del Lavoro accordi di solidarietà, per il periodo dal 1o gennaio 2019 al 6 aprile 2020, riferiti ai lavoratori dipendenti delle aziende Whirlpool Emea e Whirlpool Italia, a seguito dei quali è stata autorizzata la concessione del trattamento di integrazione salariale in favore di n. 3.783 unità lavorative di Whirpool Emea e di n. 353 unità lavorative di Whirlpool Italia, distribuite su varie sedi del territorio nazionale.
  In forza del citato accordo quadro del 25 ottobre 2018, la Whirlpool R&D, avendo utilizzato tutto il periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) disponibile ai sensi del decreto legislativo n. 148 del 2015, ha stipulato presso il Ministero del Lavoro un accordo per la proroga cosiddetta «complessa» del contratto di solidarietà, ai sensi dell'articolo 22-bis del citato decreto n. 148 del 2015, per il periodo dal 1o gennaio al 31 dicembre 2019.
  Con nuovo decreto del 1o agosto 2019 è stata autorizzata, in deroga agli articoli 4, commi 1 e 22, comma 2, del decreto legislativo n. 148 del 2015, la corresponsione della proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 37 lavoratori impiegati presso l'unità di Biandronno (Varese), per il periodo dal 1o gennaio 2019 al 31 dicembre 2019.
  La Regione Campania, interpellata per un contributo per l'odierna risposta, ha d'altra parte evidenziato che nel tempo l'azienda, pur lamentando di non aver raggiunto i propri obiettivi di crescita, ha continuato a dare rassicurazioni sul rispetto dei livelli di occupazione previsti.
  Negli incontri tenutisi, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, fra il giugno e il settembre 2019, la discussione si è concentrata sulla crisi del sito napoletano. La Regione Campania ha riferito di aver offerto ogni possibile sostegno ai fini del mantenimento del sito produttivo di cui oggi si discute.
  Nell'ultima riunione del 17 settembre 2019, il Governo ha infine ribadito la volontà di rispettare l'accordo dell'ottobre 2018, evidenziando tuttavia la mancata comunicazione, da parte dell'azienda, dei dati che avrebbero permesso di comprendere Pag. 80le motivazioni alla base della crisi del sito di Napoli e rendendosi comunque disponibile a mettere in campo ulteriori strumenti di sostegno alla società per la salvaguardia del sito.
  La società ha tuttavia insistito nell'affermare che gli incentivi non rappresentano la soluzione e ha comunicato la volontà di procedere ad una riconversione industriale per la fabbricazione di nuovi prodotti, con la cessione di ramo d'azienda alla Passive Refrigeration Solution, società svizzera che opera nella refrigerazione passiva.
  Merita qui evidenziare che, allo stato, le iniziative già assunte dal Ministro pro tempore Di Maio hanno determinato, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la sospensione in via cautelare delle procedure di erogazione e pagamento in favore della società Whirlpool Emea S.p.A., relative alle misure agevolative di competenza.
  Quanto all'invito di adozione in via d'urgenza dei provvedimenti che utilizzino le risorse del Fondo per il contrasto alle delocalizzazioni, va evidenziato che le relative risorse sono state destinate dall'ultima legge di bilancio (articolo 1, comma 121, legge n. 145 del 2018) alle finalità di riordino del sistema del venture capital e sono, quindi, confluite nel Fondo Nazionale Innovazione istituito, su iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico. Gli strumenti di intervento utilizzabili andranno, pertanto, verificati alla luce dell'evolversi del confronto presso il tavolo di crisi e delle soluzioni individuate.

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ALLEGATO 3

5-02748 Gribaudo: Prospettive occupazionali dei dipendenti del gruppo UBI Banca.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto di sindacato ispettivo in esame gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda adottare al fine di accertare il destino di circa 200 dipendenti del gruppo UBI Banca, per i quali il Cda ha deliberato, lo scorso luglio, il passaggio a due società americane, affinché non siano oggetto di operazioni aziendali tese a diminuire i loro diritti e a far perdere loro l'impiego attuale.
  Tengo in primo luogo ad evidenziare l'assoluta sensibilità di questo Governo rispetto alle crisi occupazionali che interessano i lavoratori italiani.
  Ogni vicenda aziendale che impatta sul lavoro delle persone impiegate impegna questo Governo alla ricerca di ogni possibile soluzione, a tutela e a salvaguardia dell'occupazione e dei posti di lavoro.
  Con specifico riguardo alla questione sottoposta dagli Onorevoli interroganti, si evidenzia che interpellata, la Regione Piemonte ha rappresentato che il 13 settembre 2019 si è svolta un'assemblea dei lavoratori del Polo Ubi Ubis di Cuneo per discutere sulla decisione dell'istituto di credito di esternalizzare le attività inerenti gli Uffici Bonifici e Assegni della sede piemontese che coinvolge circa 40 lavoratori.
  L'assemblea è stata seguita da un breve presidio sindacale sotto la sede della Fondazione CRC a Cuneo, importante azionista del Gruppo Ubi.
  Nel corso dell'incontro sarebbe emerso che il gruppo UBI, per la prima volta, cede dei rami d'azienda ad una società esterna. Tale novità ha destato molta preoccupazione per il futuro dei lavoratori coinvolti i quali chiedono tutele occupazionali e garanzie.
  La Regione ha evidenziato che l'Assessorato al Lavoro sta seguendo con attenzione la vicenda ed ha già calendarizzato un incontro per il prossimo 26 settembre.
  Sarà cura di questo Governo verificare gli esiti di questa interlocuzione, al fine di acquisire ogni elemento utile, nella prospettiva di ricercare la soluzione alla problematica che sta interessando 200 lavoratori italiani.
  Così come il Governo, sin da ora, manifesta il fermo proposito di promuovere, nell'ambito delle sue competenze, ogni iniziativa utile ad un confronto che veda il coinvolgimento dei vertici del settore creditizio e delle parti sociali, al fine di comprendere nel dettaglio quali siano gli intendimenti dei responsabili del gruppo bancario in questione sul personale interessato nell'operazione di esternalizzazione.
  Per concludere, posso quindi assicurare che l'attenzione del Governo nei confronti della problematica esposta dagli Onorevoli interroganti resterà alta.