CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 settembre 2018
52.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 5 settembre 2018.

Audizione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Atto n. 36).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 12.45.

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Audizione del Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Bruno Frattasi, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, al decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (Atto n. 36).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 14.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 5 settembre 2018. — Presidenza del vicepresidente Gianluca VINCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Luigi Gaetti.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca VINCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Ricorda altresì che, secondo l'articolo 135-ter, comma 4, primo periodo, del Regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto. Dopo la risposta del Governo, l'interrogante ha diritto di replicare per non più di due minuti.

  Francesco Paolo SISTO (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiese se sia possibile assicurare la pubblicità della presente seduta anche attraverso la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati.

  Gianluca VINCI, presidente, fa presente che non sussistono i tempi tecnici per assicurare la trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati di tale seduta, posto che, in base alla costante prassi applicativa è necessario che richieste di questa natura siano preventivamente avanzate in tempi compatibili con le esigenze tecniche per la diffusione sulla web-tv.

5-00370 Sisto ed altri: Motivazioni della revoca del servizio di tutela personale nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio.
5-00371 Prisco ed altri: Annullamento del provvedimento di revoca del servizio di tutela personale nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio.

  Gianluca VINCI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Giovanni DONZELLI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo se il Ministro interrogato sia a conoscenza del provvedimento di revoca della scorta nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio e se, acquisite tutte le informazioni necessarie, intenda annullare immediatamente tale provvedimento e restituire la scorta ad una importante personalità che si batte a difesa dei cittadini.

  Francesco Paolo SISTO (FI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo se il Ministro interrogato intenda fornire le motivazioni che hanno portato alla revoca del servizio di tutela nei confronti del Colonnello Sergio Di Caprio e se intenda intervenire al fine di evitare la revoca dello stesso. Giudica paradossale che il Governo, a fronte di un numero elevato di misure di protezione, adottate spesso inutilmente, decida di risparmiare risorse proprio in questa occasione, in cui invece la scorta appare necessaria.

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  Il Sottosegretario Luigi GAETTI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Giovanni DONZELLI (FdI), replicando, si dichiara molto amareggiato dalla risposta del rappresentante del Governo, che appare non esauriente, non motivata e connotata da meri tecnicismi. Si chiede come sia possibile parlare di assenza di segnali di pericolo a base della mancata adozione delle misure di protezione in questione, tenuto conto dell'attività svolta dal colonnello De Caprio, in considerazione della quale non dovrebbero esservi dubbi circa l'assunzione di tali misure. Rileva, infatti, che il colonnello, nella sua lunga carriera nell'Arma dei Carabinieri, si è sempre distinto in brillanti operazioni i cui esiti positivi hanno dato lustro allo Stato, tra le quali è certamente meritevole di menzione la cattura di Totò Riina, nonché la vicenda dell'Unità militare Combattente CRIMOR, da De Caprio voluta e diretta.
  Si chiede pertanto se non vi sia la volontà di colpire il colonnello De Caprio, oltre che per alcun sue presunte intemperanze caratteriali, anche alla luce delle sue importanti inchieste, che potrebbero aver disturbato alcuni settori dell'amministrazione, nonché taluni esponenti delle istituzioni facenti parte del precedente Governo. Giudica dunque grave e preoccupante la revoca del servizio di tutela personale nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio, nonché la mancanza di volontà del Governo di approfondire il tema.

  Francesco Paolo SISTO (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, risposta che, a suo avviso, rappresenta un esempio negativo di burocrazia da esorcizzare. Fa notare che non si può giustificare la revoca del servizio di tutela personale nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio con motivazioni puramente burocratiche e procedurali, attraverso una risposta, priva di valutazioni politiche, che definisce inaccettabile in tale contesto. Osserva che la mafia va combattuta, non solo con l'inasprimento delle sanzioni penali, ma anche con misure concrete – come quelle che si dovrebbero prendere nel caso in questione – volte a salvaguardare coloro che si battono con forza contro le organizzazioni criminali. Dichiara dunque la propria indignazione per la revoca del servizio di tutela personale nei confronti del Colonnello Sergio De Caprio, giudicando grave che, in presenza di un numero elevato di scorte, spesso inutili, si decida di revocare proprio quella tesa a tutelare un uomo che combatte la mafia, la quale non fornisce certo avvisi prima di colpire i suoi avversari.

5-00369 Elisa Tripodi ed altri: Misure per il contrasto alle organizzazioni di tipo mafioso nella Regione Valle d'Aosta.

  Elisa TRIPODI illustra la sua interrogazione, chiedendo al Governo se, per quanto di competenza, non ritenga opportuno individuare gli strumenti più adeguati per far fronte alle difficoltà degli inquirenti nel contrasto alle organizzazioni di tipo mafioso in Valle D'Aosta, anche tenendo conto della specificità statutaria, che vede la figura del presidente della Regione svolgere anche le funzioni di prefetto.

  Il Sottosegretario Luigi GAETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elisa TRIPODI, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta, pur esprimendo, a titolo personale, perplessità sulla previsione statutaria che attribuisce al Presidente della Regione Valle d'Aosta le funzioni di prefetto, in quanto in tal modo il medesimo soggetto risulta titolare di compiti sia di indirizzo politico sia di natura su tematiche di pubblica sicurezza.

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5-00372 Migliore ed altri: Problematiche relative alla circolare del Ministero dell'interno con la quale si forniscono indicazioni circa i provvedimenti di sgombero di immobili occupati.

  Gennaro MIGLIORE (PD) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per salvaguardare, nell'ambito della corretta concertazione istituzionale, il principio della necessaria individuazione di soluzioni abitative alternative prima dell'esecuzione delle eventuali procedure di sgombero di immobili occupati.

  Il Sottosegretario Luigi GAETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gennaro MIGLIORE (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Rileva infatti come sia singolare la scelta del Governo di promuovere la concertazione con gli enti locali soltanto dopo l'emanazione della circolare richiamata nell'interrogazione e osserva come non si sia data una risposta esauriente ai dubbi di legittimità, avanzati dagli interroganti, concernenti l'incidenza della circolare stessa sulle previsioni contenute in un atto legislativo, vale a dire il decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14. Stigmatizza quindi l'assenza di ogni valutazione, da parte del Governo, circa l'impatto, anche sotto il profilo dell'ordine pubblico, delle iniziative assunte per gli sgomberi degli immobili occupati, e rileva al riguardo come il Governo medesimo non disponga di informazioni e dati concernenti le occupazioni senza titolo di immobili, con particolare riferimento alle condizioni sociali delle persone coinvolte.
  Nel ribadire come la risposta del Governo non vada incontro alle preoccupazioni espresse dagli amministratori locali, i quali sono chiamati a gestire tali complesse problematiche, osserva conclusivamente come anche in questo caso venga perseguita una politica di annunci, mentre sarebbe stata opportuna una linea di continuità rispetto alle scelte compiute in materia dal precedente Governo.

5-00373 Gebhard e Magi: Criteri in base ai quali individuare alcuni migranti sbarcati dalla nave Diciotti da trasferire in Albania.

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD), illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario, la quale chiede di conoscere con quali criteri e procedure si intendono individuare, tra gli oltre cento migranti sbarcati dalla nave Diciotti, quelli da trasferire in Albania nel rispetto della Costituzione italiana, della normativa nazionale e delle convenzioni internazionali in materia di asilo.

  Il Sottosegretario Luigi GAETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che ritiene abbia sostanzialmente eluso i quesiti posti. Fa notare come l'Albania, al momento, non sia Stato membro dell'Unione europea e il suo sistema normativo in materia di protezione internazionale non sia conforme al sistema comune europeo di asilo. Non giudica pertanto soddisfacenti quelle argomentazioni che fanno leva sulla candidatura di quel Paese all'adesione all'Unione europea o sul fatto che esso aderisca ad altre convenzioni internazionali. Giudica grave e preoccupante la vicenda dei migranti trattenuti sulla nave Diciotti, in occasione della quale ritiene sia sia stata stravolta anche la normativa italiana in materia.
  Ritiene quindi che anche i cittadini, a prescindere dalla loro inclinazione politica, dovrebbero essere preoccupati dal fatto che il Governo favorisca l'avvio di una prassi così pericolosa, suscettibile di violare lo stato di diritto in tema di libertà fondamentali

  Gianluca VINCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

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