FRONTESPIZIO

RELAZIONE

PROGETTO DI LEGGE
                        Articolo 1

XVIII LEGISLATURA

CAMERA DEI DEPUTATI

N. 2704

PROPOSTA DI LEGGE

d'iniziativa dei deputati
VANESSA CATTOI, MOLINARI, BINELLI, COMAROLI, FRASSINI, GARAVAGLIA, LOSS, LUCCHINI, SUTTO, BAZZARO, BIANCHI, BILLI, BITONCI, CAFFARATTO, COVOLO, DE ANGELIS, DURIGON, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, GAVA, GIACOMETTI, GOLINELLI, GUIDESI, IEZZI, PATASSINI, PATELLI, PETTAZZI, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RIBOLLA, VALLOTTO, VINCI, ZOFFILI, ZORDAN

Modifica all'articolo 37 della legge 23 luglio 2009, n. 99, concernente l'istituzione del Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell'idrogeno presso l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA)

Presentata il 6 ottobre 2020

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  Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge è volta a istituire un nuovo Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell'idrogeno presso l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
  A seguito del processo di riorganizzazione messo in atto nell'ultimo biennio con l'obiettivo di razionalizzare le attività dell'Agenzia e, al contempo, di ottimizzare l'efficienza amministrativa e di ridurre la spesa, la struttura dell'ENEA si basa in primo luogo su quattro macrostrutture tecniche, che coincidono con le linee programmatiche prioritarie della stessa Agenzia e nelle quali è impegnato il 75 per cento del personale.
  Queste strutture sono rappresentate dai quattro Dipartimenti: tecnologie energetiche e fonti rinnovabili, fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare, sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali ed efficienza energetica, che hanno il compito di realizzare sia i risultati scientifici che i margini finanziari, consentendo all'Agenzia di conseguire l'equilibrio economico-finanziario attraverso le entrate che permettono i finanziamenti dei programmi di attività. Oltre a sviluppare attività di ricerca e servizi negli ambiti dettati dal loro mandato, le quattro strutture tecniche attuano progetti interdipartimentali volti a favorire l'interdisciplinarietà delle attività di ricerca e a potenziare la qualità dell'offerta dell'ENEA.
  Tenuto conto delle nuove linee guida del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima e degli obiettivi dell'Unione europea in materia di decarbonizzazione fissati per il 2030 e per il 2050, occorre investire in progetti sempre più ambiziosi in termini di sostenibilità e potenziare da subito l'operatività dell'ENEA nel campo delle energie rinnovabili: per fare questo è indispensabile istituire un nuovo Dipartimento che contribuisca a diversificare nel medio-lungo termine le fonti di energia alternativa – riducendo le emissioni e la dipendenza energetica da materiali fossili – e che promuova in modo specifico la produzione e l'utilizzo dell'idrogeno verde.
  Oggi più che mai è necessario promuovere le attività di studio, di analisi e di ricerca nella filiera dell'idrogeno, sostenendo lo sviluppo e la qualificazione di tecnologie, la progettazione e la realizzazione di impianti prototipali e la fornitura di servizi tecnici avanzati, al fine di incentivare la produzione di idrogeno verde, la realizzazione di infrastrutture di rifornimento e l'utilizzo anche nel settore della mobilità collettiva di questa strategica fonte energetica.
  L'obiettivo deve essere, quindi, la creazione di una struttura che valorizzi l'idrogeno verde dalla produzione alla logistica e agli usi finali, secondo asset di valore presenti in varie aree del nostro Paese e in particolare nel contesto alpino. Al riguardo, una delle più interessanti sfide per la transizione verde è stata lanciata dalla provincia autonoma di Trento che ha proposto, con un progetto pilota, l'introduzione dell'idrogeno prodotto dall'energia idroelettrica come vettore, con impatti positivi nell'area nord-est del Veneto sia per le ferrovie (Valsugana, Trento-Bassano del Grappa) che per il trasferimento della produzione di idrogeno (Valle dell'Adige, Bolzano-Trento-Verona). In particolare, il progetto mira a realizzare un impianto pilota per la produzione di idrogeno sfruttando risorse energetiche rinnovabili primarie nel territorio trentino, quali quelle idroelettriche e fluviali, e predisponendo un piano logistico per l'utilizzo dell'idrogeno nei trasporti locali attraverso le reti del gas: l'obiettivo è, infatti, l'elettrificazione parziale della linea ferroviaria della Valsugana (fino a Borgo/Primolano) garantendone la prosecuzione fino a Bassano attraverso treni ibridi a idrogeno da impiegare nella tratta non elettrificata in sostituzione dei rotabili alimentati a diesel. Il territorio trentino non pone particolari barriere o limitazioni al trasporto via trailer, considerando le arterie stradali che ne collegano le valli e le principali città; pertanto si punta alla realizzazione delle infrastrutture di rifornimento di idrogeno per i treni ad alimentazione bimodale (idrogeno/catenaria) e alla sperimentazione di micro-cogeneratori nel contesto di una comunità energetica montana con la possibilità di estendere il rifornimento a idrogeno ed elettrico anche al trasporto pubblico locale e per la mobilità leggera a idrogeno (700 bar).
  Sarebbe fondamentale, in vista della grande opportunità di rilancio del sistema Paese attraverso l'utilizzo del Recovery Fund, inserire tra i progetti pilota da finanziare anche quello promosso dalla provincia autonoma di Trento e avviare, con l'istituzione del nuovo Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell'idrogeno presso l'ENEA, una mirata attività di progettazione, di realizzazione e di gestione delle apparecchiature, degli impianti e dei sistemi complessi finalizzati alla sperimentazione di tecnologie avanzate per l'utilizzo di idrogeno verde. In questo modo si potrebbero sviluppare prodotti di ricerca e brevetti negli impianti sperimentali con prospettive di commercializzazione e al contempo fornire studi, prototipi e sistemi di simulazione dei dati al fine non solo di promuovere la produzione e l'impiego dell'idrogeno come fonte energetica alternativa, ma anche e soprattutto di rilanciare una filiera produttiva importante, in termini sia economici che occupazionali, anche in un'ottica di future partnership con stakeholders internazionali.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.

  1. Dopo il comma 8 dell'articolo 37 della legge 23 luglio 2009, n. 99, è inserito il seguente:

   «8-bis. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, da adottare entro il 30 giugno 2021, presso l'ENEA è istituito il Dipartimento per la promozione e lo sviluppo della filiera dell'idrogeno, articolato in tre divisioni che svolgono attività di ricerca, di servizi e di realizzazione di progetti volti a potenziare la qualità dell'offerta dell'ENEA nelle seguenti materie:

   a) produzione di idrogeno verde;

   b) gestione della logistica per l'utilizzo dell'idrogeno nei trasporti pubblici locali attraverso le reti di distribuzione del gas, per il raggiungimento degli obiettivi dell'Unione europea in materia di decarbonizzazione fissati per l'anno 2030 e per l'anno 2050;

   c) realizzazione delle infrastrutture di rifornimento di idrogeno e di sperimentazione di micro-cogeneratori a pila a combustibile, in relazione all'elettrificazione parziale anche di eventuali linee ferroviarie, prevedendo l'utilizzo di treni ibridi a idrogeno per le tratte non elettrificate in sostituzione dei rotabili alimentati a diesel».

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