Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Bilancio
Titolo: Legge di bilancio 2019 - II Sezione Bilancio
Riferimenti: AC N.1334/XVIII
Serie: Progetti di legge   Numero: 58/Sezione II
Data: 08/11/2018
Organi della Camera: V Bilancio

LEGGE DI BILANCIO 2019 – sezione ii – bilancio

Stati di previsione

analisi del bilancio dello stato

 

a.c. 1334

 

Novembre 2018

 

 

 

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Dossier n. 78 Sezione II

 

 

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Progetti di legge n. 78 Sezione II

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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INDICE

 

1. La disciplina contabile della sezione II. 3

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2019-2021. 11

§  2.1. La formazione delle dotazioni di bilancio a legislazione vigente. 12

-      2.1.1 Le rimodulazioni 13

-      2.1.2 Le previsioni a legislazione vigente. 17

§  2.2. Le previsioni del bilancio integrato in termini di
competenza a seguito della manovra. 20

-      2.2.1 Analisi delle entrate finali 22

-      2.2.2 Analisi delle spese finali 25

§  2.3. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II 29

§  2.4. Le spese finali dei Ministeri 36

§  2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni 38

3. Stati di previsione. 47

§  Stato di previsione dell’entrata (Tabella n. 1 - Articolo 91) 47

§  Ministero dell’economia e delle finanze
(Tabella n. 2 - Articolo 92) 52

§  Ministero dello sviluppo economico (Tabella n. 3 - Articolo 93) 67

§  Ministero del lavoro e delle politiche sociali
(Tabella n. 4 - Articolo 94) 78

§  Ministero della Giustizia (Tabella n. 5 - Articolo 95) 83

§  Ministero degli Affari esteri e della
cooperazione internazionale (Tabella n. 6 - Articolo 96) 88

§  Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
(Tabella n. 7 - Articolo 97) 94

§  Ministero dell’interno (Tabella n. 8 - Articolo 98) 100

§  Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
(Tabella n. 9 - Articolo 99) 111

§  Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(Tabella n. 10 - Articolo 100) 115

§  Ministero della Difesa (Tabella n. 11 - Articolo 101) 127

§  Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali
e del turismo (Tabella n. 12 - Articolo 102) 137

§  Ministero per i beni e le attività culturali
(Tabella n. 13 - Articolo 103) 146

§  Ministero della salute (Tabella n. 14 - Articolo 104) 153

APPENDICE – Rapporto annuale sulle spese fiscali (2018) 159

 


1. La disciplina contabile della sezione II

La parte contabile della legge di bilancio, recata dalla Sezione II del provvedimento, contiene il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative.

Si ricorda, infatti, che a seguito della riforma operata nel 2016, la parte contabile del bilancio – che nella passata concezione del bilancio come legge meramente formale si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare[1] - contenuta nella Sezione II è venuta ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente - attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni - sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione[2].

L’articolo 21, comma 1-sexies, della legge n. 196/2009 stabilisce che le previsioni di entrata e di spesa contenute nella Sezione II:

§  sono formate sulla base della legislazione vigente, la quale tiene conto dell'aggiornamento delle previsioni relative alle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno e delle rimodulazioni che interessano anche i fattori legislativi[3];

§  evidenziano, per ciascuna unità di voto, gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione. In tal modo, la Sezione II fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni c.d. “integrate” riguardo alle scelte allocative contenute nei programmi di spesa, che costituiscono l’unità di voto.

 

La presentazione alle Camere del disegno di legge di bilancio è stabilita entro il termine del 20 ottobre di ogni anno (art. 7, L. n. 196).

Nel caso in cui il bilancio non sia approvato entro il 31 dicembre, la Costituzione prevede la concessione al Governo dell’esercizio provvisorio. La normativa contabile conferma che l’esercizio provvisorio del bilancio può essere concesso soltanto per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi (articolo 32).

1. Le unità di voto parlamentare

In base alla disciplina contabile (art. 21, co. 7, L. 196), le unità di voto sono individuate:

a)  per le entrate, con riferimento alla tipologia;

A titolo esemplificativo, le voci che costituiscono l’unità di voto sono rappresentate, per le entrate tributarie, dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (ad es. imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (ad es. proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).

b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.

La classificazione del bilancio per missioni e programmi è volta a mettere in evidenza la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, anche al fine di rendere più agevole l’attività di verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica. A tal fine, la riforma ha stabilito anche una piena corrispondenza tra le risorse e il livello amministrativo/responsabile con la previsione dell’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa.

Per quanto concerne i contenuti dell’unità di voto, essa deve indicare:

§  l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;

§  l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;

§  le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare sia le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative all’anno cui il bilancio si riferisce, sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.

Soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.

Le spese del bilancio dello Stato sono classificate – superata la precedente ripartizione in "rimodulabili" e "non rimodulabili" - a seconda della natura dell'autorizzazione di spesa sottostante cui si collega il grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa, e precisamente in:

§  oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);

§  fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;

§  spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.

La quota delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata, per ciascun programma, in appositi allegati agli stati di previsione della spesa.

La distinzione della spesa nelle tre categorie consente di individuare il livello di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina della flessibilità del bilancio (cfr. paragrafo seguente).

2. La flessibilità degli stanziamenti di bilancio da fattore legislativo

Con la c.d. flessibilità di bilancio si è data la possibilità alle amministrazioni di incidere sulle dotazioni finanziarie di spesa relative ai fattori legislativi - anche in via non compensativa, purché all’interno di ciascuno stato di previsione - per poter modulare le risorse loro assegnate secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.

In particolare, l’articolo 23, comma 3, consente, con la Sezione II, in ciascuno stato di previsione, per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi programmati di finanza pubblica:

a)    la rimodulazione in via compensativa delle dotazioni finanziarie relative a fattori legislativi anche tra missioni diverse, fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale).

Rientrano nelle rimodulazioni compensative quelle effettuate sulle autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale ai sensi di quanto previsto dall'articolo 30, comma 2, della legge n. 196 (rimodulazione delle quote annuali nel rispetto del vincolo finanziario complessivo ovvero reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio, cfr. successivo Box), nonché per l’adeguamento delle dotazioni di competenza e di cassa al Cronoprogramma dei pagamenti (c.d. rimodulazione orizzontale): si tratta delle rimodulazioni che coinvolgono una singola autorizzazione di spesa e trovano compensazione nell’ambito del periodo pluriennale di riferimento;

b)    il rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione delle dotazioni finanziarie di spesa di parte corrente e in conto capitale previste a legislazione vigente relative ai fattori legislativi, per un periodo temporale anche pluriennale[4].

È prevista esplicita evidenza contabile delle variazioni relative ai fattori legislativi di spesa, in appositi allegati conoscitivi ai singoli stati di previsione della spesa del bilancio, che vengono aggiornati all'atto del passaggio dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento.

 

In relazione alle leggi pluriennali di spesa in conto capitale, l’articolo 30 commi 1 e 2 della legge di contabilità (come da ultimo modificati dal D.Lgs. n. 116/2018, che ha completato la riforma della struttura del bilancio dello Stato in attuazione dell’articolo 40, comma 1, della legge n. 196/2009) consente, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio:

a)     la facoltà di rimodulazione delle quote annuali ai sensi dell’articolo 23, comma 1-ter, fermo restando l’ammontare complessivo autorizzato dalla legge, o, nel caso di spese a carattere permanente, di quelli autorizzati dalla legge nel triennio di riferimento del bilancio di previsione, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, al fine di adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi pagamenti.    

-     Le autorizzazioni in ordine alle quali è esercitabile tale facoltà sono soltanto quelle individuate con riferimento alle autorizzazioni di spesa pluriennali in conto capitale oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell’allegato alla Nota di aggiornamento al DEF;

b)     per le autorizzazioni di spesa in conto capitale a carattere non permanente, la facoltà della reiscrizione nella competenza degli esercizi successivi delle somme non impegnate alla chiusura dell'esercizio.

-      La medesima facoltà di reiscrizione è esercitabile dall’Amministrazione anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, della legge di contabilità.

In apposito allegato al ddl di bilancio viene data esplicita evidenza delle rimodulazioni orizzontali proposte delle leggi pluriennali di spesa in conto capitale e delle reiscrizioni nella competenza degli esercizi successivi delle somme stanziate e non impegnate risultanti dall’ultimo Rendiconto.

 

Il comma 1-ter dell’articolo 23 della legge di contabilità (introdotto dall’art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 93/2016, attuativo della delega in materia di potenziamento del bilancio di cassa), entrato in vigore dal 1° gennaio 2017, stabilisce che, ai fini della predisposizione delle proposte da parte dei responsabili della gestione dei programmi, le previsioni pluriennali di competenza e di cassa iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (detto Cronoprogramma), recante dettagliate indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio, distinguendosi la quota della dotazione di cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle somme da iscrivere in conto competenza. È altresì stabilito che le dotazioni di competenza in ciascun anno si adeguino a tale piano, fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla normativa vigente.

Ciò al fine di rafforzare concretamente l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e anche della previsione dei residui presunti, introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le risultanze del cronoprogramma dei pagamenti.

4. Classificazione delle entrate e delle spese

Ai sensi dell’articolo 25 della legge di contabilità, la classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione:

a)   titoli, a secondo della loro natura:

-  titolo I:   entrate tributarie;

-  titolo II:  entrate extra-tributarie;

-  titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;

-  titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti.

I primi tre titoli rappresentano le entrate finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al mercato finanziario;

b)   ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad alcuni esercizi;

c)    tipologia di entrata, ai fini dell’approvazione parlamentare e dell’accertamento dei cespiti;

d)   categorie, secondo la natura dei cespiti;

e)    unità elementari di bilancio, ai fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere suddivise in articoli.

 

La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:

a)   missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;

b)   programmi, ossia le unità di voto parlamentare, quali aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni;

c)    unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione – attualmente i capitoli - eventualmente ripartite in articoli (corrispondenti agli attuali piani di gestione).

Con il D.Lgs. n. 90/2016 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni, quali ulteriore articolazione dei programmi, volte a specificare ulteriormente la finalità della spesa. Al momento, esse rivestono carattere meramente conoscitivo, ad integrazione della classificazione per capitoli.

Le azioni sono rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dello Stato nella sua interezza.

 

Le azioni - individuate con il D.P.C.M. 14 ottobre 2016 ed adottate a partire dall’esercizio finanziario 2017 in via sperimentale per valutarne l'efficacia e per consentire l'adeguamento dei sistemi informativi - sono destinate, in prospettiva, a costituire le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.

Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base agli esiti di una Relazione sull'efficacia delle azioni, predisposta annualmente dalla Ragioneria generale dello Stato, sentita la Corte dei Conti. La Prima Relazione è stata presentata al Parlamento il 12 ottobre 2018 (Doc. XXVII, n. 2). Con successivo D.P.C.M. sarà individuato l'esercizio finanziario a partire dal quale le azioni costituiranno le unità elementari del bilancio.

Fino ad allora, le unità elementari di bilancio continueranno ad essere rappresentate dai capitoli, secondo l’oggetto della spesa; ed i programmi di spesa manterranno la suddivisione in macroaggregati per spese di funzionamento (interventi, trattamenti di quiescenza, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente o in conto capitale).

Le spese del bilancio dello Stato sono inoltre esposte secondo le tradizionali classificazioni economica e funzionale.

La legge di contabilità prevede che tali classificazioni si conformino ai criteri adottati in contabilità nazionale per i conti del settore della pubblica amministrazione. È pertanto prevista la presentazione, in allegato allo stato di previsione del Ministero dell’economia, di un quadro contabile da cui risultino le categorie in cui viene classificata la spesa secondo l'analisi economica e le classi, fino al terzo livello della classificazione COFOG (comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento delle politiche pubbliche), in cui viene ripartita la spesa secondo l'analisi funzionale. In appendice a tale quadro contabile sono previsti appositi prospetti illustrativi degli incroci tra i diversi criteri di classificazione. È richiesto altresì, in apposito prospetto, il raccordo tra le classi COFOG e le missioni e i programmi di spesa, nonché tra il bilancio dello Stato e il sistema di contabilità nazionale.

Tutti i suddetti prospetti devono essere aggiornati dopo l’approvazione della legge di bilancio.

5. La struttura della Sezione II del bilancio di previsione

La Sezione II del disegno di legge di bilancio è costituita da:

§  lo stato di previsione dell’entrata;

§  gli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri;

§  il quadro generale riassuntivo, con riferimento al triennio.

Ciascuno stato di previsione della spesa, riporta i seguenti Allegati:

§  Rimodulazioni compensative di spese per fattori legislativi e per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art.23 c.3, lett.a);

§  Rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni previste a legislazione vigente (art.23 c.3, lett.b);

§  Dettaglio oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno (art. 21, c.4);

§  Reiscrizione somme non impegnate (art. 30 c.2).

 

L’articolo 21 dispone l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo.

 

Ciascuno stato di previsione della spesa è inoltre corredato, nelle singole Tabelle allegate al ddl di bilancio, dei seguenti elementi informativi:

§  la nota integrativa, che contiene gli elementi informativi riferiti alle entrate e alle spese, il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni sottostanti, indicando per ciascuna azione le risorse finanziarie per il triennio con riguardo alle categorie economiche di spesa, i relativi riferimenti legislativi e i criteri di formulazione delle previsioni; il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, e i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi, con riferimento;

§  per ogni programma, l'elenco delle unità elementari di bilancio e dei relativi stanziamenti;

§  per ogni programma un riepilogo delle dotazioni secondo l'analisi economica e funzionale;

§  il budget dei costi della relativa amministrazione.

Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio.

L’art. 5, comma 1, lett. c), della legge 163/2016 (che ha aggiunto il comma 4-octies nell'art. 33 della legge di contabilità) ha previsto l’aggiornamento del budget dei costi anche sulla base del disegno di legge di assestamento.

Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.

 

L’articolo 21 dispone inoltre:

§  la predisposizione della nota di variazioni in caso di variazioni apportate al disegno di legge di bilancio (I e II sezione) nel corso della discussione parlamentare;

§  l’approvazione, con apposite norme, dei fondi di riserva, iscritti nell’ambito del MEF: Fondo di riserva per le spese obbligatorie, Fondi speciali per la reiscrizione in bilancio di residui passivi perenti delle spese correnti e in conto capitale, Fondo di riserva per le spese impreviste e Fondo di riserva per le autorizzazioni di cassa;

§  la fissazione, con apposita norma, dell'importo massimo di emissione di titoli dello Stato, in Italia e all'estero, al netto di quelli da rimborsare, in relazione alla indicazione del fabbisogno del settore statale;

§  l’annessione agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri, secondo le rispettive competenze, degli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria.

Si ricorda, infine, che alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, le unità di voto parlamentare sono ripartite in unità elementari di bilancio (capitoli) ai fini della gestione e della rendicontazione.


 

2. Analisi del Bilancio dello Stato per il 2019-2021

Il disegno di legge del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2019 e del bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (A.C.1334) è presentato nei prospetti deliberativi per unità di voto - in coerenza con le disposizioni della legge n. 196/2009, come modificata dalla legge n. 163 del 2016, dai decreti legislativi n. 90 e n. 93 del 2016 e dai successivi decreti correttivi n. 29 e n. 116 del 2018 - integrando le risorse disponibili in bilancio a legislazione vigente con gli effetti delle modifiche proposte dal medesimo disegno di legge di bilancio, al fine di dare evidenza contabile alla manovra complessivamente operata per effetto delle innovazioni normative della Sezione I e delle variazioni (finanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di entrate e di spese disposte da norme preesistenti) esercitabili con la Sezione II.

In particolare, i prospetti deliberativi della Sezione II riportano:

§  le previsioni a legislazione vigente, che includono l’aggiornamento delle previsioni per le spese per oneri inderogabili e fabbisogno nonché le rimodulazioni compensative di spese relative a fattori legislativi e per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (verticali ed orizzontali) proposte dalle amministrazioni in sede di formazione del bilancio per finalità di efficientamento della spesa;

§  le proposte di modifica della legislazione vigente (rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni) che non richiedono la previsione di una specifica disposizione normativa, effettuate con la Sezione II;

§  gli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative introdotte con la Sezione I del disegno di legge di bilancio, esposti separatamente.

Le previsioni complessive del disegno di legge di bilancio – il c.d. bilancio integrato – sono determinate come somma degli stanziamenti previsti in Sezione II e degli effetti finanziari della Sezione I.

 

I prospetti deliberativi del disegno di legge di bilancio 2019-2021 sono impostati secondo la struttura contabile per Missioni e Programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa, con l’indicazione sotto ciascun Programma, a titolo meramente conoscitivo, delle azioni che lo compongono. Le azioni sono anche rappresentate in un apposito prospetto dell’atto deliberativo, collocato dopo i quadri generali riassuntivi, che riporta, a scopo solo conoscitivo, il bilancio per Missione, Programma e Azione dell’intero bilancio dello Stato.

Nel complesso, il bilancio per il 2019 conferma la struttura dello scorso esercizio, con 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali della spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, e 176 programmi di spesa, che costituiscono le unità di voto parlamentare, con l’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa[5].

Le azioni sottostanti i programmi di spesa sono 713, ovvero 574 al netto di quelle che rappresentano le spese per il personale del programma.

 

La Relazione illustrativa al disegno di legge precisa che rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 tiene conto del riordino delle attribuzioni in materia di turismo disposto con il D.L. 12 luglio 2018, n. 86, che trasferisce a partire dal 2019 le competenze sulle politiche del turismo e le relative funzioni precedentemente esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (ora Ministero per i beni e le attività culturali) al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ora Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo).

2.1. La formazione delle dotazioni di bilancio a legislazione vigente

La relazione illustrativa al ddl di bilancio 2019 sottolinea che la determinazione degli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente, presentata nei prospetti deliberativi, tiene conto degli interventi di contenimento della spesa operati negli esercizi precedenti e degli effetti dei provvedimenti disposti dal Governo nel corso del 2018.

Non sono compresi nella legislazione vigente gli effetti del D.L. n. 119/2018 recante disposizioni urgenti in materia fiscale che concorrono, invece, alla manovra.

La Relazione precisa, altresì, che le previsioni tengono conto dell’entrata in vigore dal 1° gennaio 2019 delle innovazioni introdotte dai decreti legislativi correttivi della legge di contabilità n. 196/2009, che hanno completato la riforma della struttura del bilancio dello Stato.

Le innovazioni riguardano, in particolare:

§  il nuovo meccanismo di registrazione contabile degli impegni di spesa, di accertamento potenziato dell’entrata e del cronoprogramma in fase di previsione, volti a potenziare la fase di cassa del bilancio (cfr. Riquadro II.1, pag. 25-27, A.C. 1334).

§  -   Secondo il nuovo meccanismo l’assunzione dell’impegno, e quindi la registrazione contabile, avviene non più nell’anno in cui è stata giuridicamente perfezionata l’obbligazione ma in quello in cui essa diviene esigibile, assicurando così una maggiore attenzione al momento in cui le risorse sono effettivamente incassate ed erogate rispetto a quello in cui sorge l’obbligazione attiva o passiva. L’obiettivo è di rafforzare la previsione e gestione degli andamenti di finanza pubblica, con particolare riferimento al fabbisogno e al debito pubblico, come anche richiesto dall’evoluzione delle regole fiscali sovranazionali.

§  il completamento del percorso di soppressione delle gestioni a contabilità speciali e la riformulazione dei principi contabili generali effettuata tramite il D.Lgs. correttivo n. 116 del 2018 (cfr. Riquadro II.2, pag. 27-28, A.C. 1334).

 

Relativamente alle misure adottate nel corso del 2018, la Relazione illustrativa del disegno di legge evidenzia alcuni decreti legge i quali, pur non avendo determinato modifiche significative al saldo netto da finanziare, hanno comunque fornito, secondo il Governo, un effetto di ricomposizione della spesa nel triennio 2019-2021:

§  misure in favore dei territori colpiti dal sisma Centro Italia (D.L: n. 55/2018);

§  il D.L. 12 luglio 2018, n. 87 per la dignità dei lavoratori e delle imprese;

§  il D.L. 28 settembre 2018, n. 109 per la città di Genova e la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti;

§  il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica.

2.1.1 Le rimodulazioni

Le dotazioni di bilancio a legislazione vigente sono comprensive delle rimodulazioni proposte dalle Amministrazioni in sede di formazione del bilancio, sulla base della flessibilità concessa dalla normativa vigente, di cui all’articolo 23, comma 3, lettera a), della legge di contabilità.

Essa consente di rimodulare le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti.

Laddove le rimodulazioni compensative riguardano dotazioni finanziarie riconducibili al fattore legislativo, la normativa ne prevede apposita evidenza contabile, oltre che nelle apposite colonne del bilancio da deliberare, in appositi allegati a ciascuno stato di previsione della spesa.

 

Si rileva che la flessibilità in formazione è stata esercitata in misura più estesa rispetto al passato, ma in misura limitata rispetto al totale della spesa potenzialmente interessata (pari a circa il 4% delle dotazioni finanziarie previste per i fattori legislativi a legislazione vigente).

Le rimodulazioni in senso “verticale”, ossia variazioni compensative nell’anno tra spese predeterminate da leggi vigenti (fattori legislativi), hanno determinato una riallocazione complessiva della spesa pari a 1,9 milioni di euro nel 2019 che ha interessato principalmente il Ministero dei beni culturali (80% delle variazioni effettuate) per consentire il ripiano dei pignoramenti di alcuni conti di tesoreria a seguito di esecuzione di sentenze contro l’amministrazione e per spese di restauro.

Tabella 1 - Rimodulazioni compensative verticali di spese per fattori legislativi per Ministero (art. 23, co 3, lett. a)

(importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ verticale

2019

2020

2021

Totale rimodulazioni triennio

sviluppo economico

0,04

-

-

0,04

lavoro

0,02

0,02

0,02

0,06

interno

0,4

0,2

0,2

0,7

infrastrutture e trasporti

 

10,0

 

10,0

beni culturali

1,4

 

 

1,4

totale rimodulazioni verticali

1,9

10,2

0,2

12,3

Fonte: A.C. 1334, Tomo I, pag. 31.

Le rimodulazioni in senso “orizzontale” ovvero tra esercizi finanziari diversi, hanno avuto un impatto più rilevante, soprattutto sugli stanziamenti in conto capitale per effetto degli adeguamenti al cronoprogramma. La rimodulazione pluriennale degli stanziamenti è stata di 2,2 miliardi di euro che sono stati posticipati dal 2019 agli esercizi finanziari successivi e, in particolare, al 2020 (+534 milioni) e al 2021 (+1,9 miliardi).

Una quota significativa delle rimodulazioni ha interessato il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha spostato in avanti circa 1,8 miliardi di stanziamenti di competenza del Fondo per gli investimenti dell'ANAS dal 2019 agli anni 2020 e 2021, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma).

Tabella 2 - Flessibilità orizzontale (inclusi adeguamenti al cronoprogramma e rimodulazioni di leggi pluriennali) (art. 23, co 3, lett. a, art. 30, co. 2)

 (importi in milioni di euro)

 

Flessibilita’ orizzontale

2019

2020

2021

Anni successivi

economia e finanze

56,7

-1.345,2

1.411,4

-122,9

sviluppo economico

-41,4

56,5

155,4

-170,5

giustizia

-10

 

 

10

interno

-81,8

65,1

 

16,7

infrastrutture e trasporti

-1.885,7

1.728

157,7

 

difesa

-169,6

79,9

206,9

-117,3

salute

-50

-50

-16,7

116,7

totale rimodulazioni orizzontali

-2.181,7

534,3

1.914,7

-267,3

Fonte: A.C. 1334, Tomo I, pag. 31.

 

Le restanti rimodulazioni di tipo orizzontale, sono state effettuate:

§  dal Ministero dell’economia e delle finanze, che ha rimodulato gli oneri derivanti dalla partecipazione dell'Italia a istituzioni finanziarie internazionali per la cancellazione del debito dei paesi poveri anticipando una quota di risorse finanziarie pari a circa 57 milioni nel 2019 e spostando risorse finanziarie per circa 1,4 miliardi di euro dal 2020 al 2021 in materia di edilizia sanitaria pubblica per adeguare le previsioni di spesa agli effettivi fabbisogni finanziari manifestati dalle regioni;

§  dal Ministero dello sviluppo economico, che ha previsto un anticipo dei contributi relativi al programma FREMM al 2020 (58 milioni) e al 2021 (114 milioni) ed altri interventi minori;

§  dal Ministero della giustizia, che ha rimodulato in avanti (oltre il triennio 2019-2021) 10 milioni di spese del 2019 relative alla progettazione, alla ristrutturazione, all'ampliamento ed alla messa in sicurezza delle strutture giudiziarie ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia;

§  dal Ministero dell’interno, che ha operato un posticipo dal 2019 al 2020 di alcune spese prevalentemente in conto capitale riguardanti caserme, questure ed altre sedi demaniali nonché alcuni interventi in materia di digitalizzazione dei sistemi di controllo, telecomunicazione e gestione dei dispositivi strumentali di soccorso in mobilità;

§  dal Ministero della difesa, che ha posticipato al 2020 e negli anni successivi interventi per spese di investimento nel settore della difesa per complessivi 170 milioni di euro;

§  dal Ministero della salute, che ha rimodulato le spese di ricerca finalizzata in campo biomedico e sanitario nel triennio 2019-2021 per complessivi 120 milioni di euro.

 

Con il disegno di legge di bilancio per il 2019-2021, le amministrazioni centrali hanno altresì potuto esercitare la facoltà, con riferimento alle sole autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti, di reiscrizione, con la legge di bilancio, delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio nella competenza degli esercizi finanziari successivi, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti (art. 30, co. 2).

Nel complesso, l’esercizio di questa nuova facoltà, esercitata soltanto da 6 Ministeri, ha prodotto 65,5 milioni di euro di stanziamenti non impegnati in conto competenza 2018 che sono stati reiscritti per la maggior parte nella competenza dell’esercizio 2019.

Le autorizzazioni legislative per le quali è stata esercitata tale facoltà sono evidenziate in apposito allegato a ciascuno stato di previsione della spesa.

 

La medesima facoltà di reiscrizione è esercitabile dall’Amministrazione anche per i residui di stanziamento provenienti dagli esercizi precedenti a quello consuntivato, così come previsto dall’art. 34-ter, comma 1, secondo periodo, della legge di contabilità.

In merito, l’art. 34-ter della legge n. 196/2009, prevede che, contestualmente all'accertamento dei residui, le Amministrazioni possono provvedere al riaccertamento della sussistenza delle ragioni che giustificano la permanenza nelle scritture contabili delle partite debitorie iscritte nel Conto del patrimonio quali residui passivi perenti.

Con il Rendiconto 2017, il riaccertamento ha determinato l’eliminazione dei residui passivi perenti non più dovuti, mediante apposite scritture nel Conto del patrimonio, per un importo di 2.508 milioni di euro (rispetto ai 5.266 milioni dello scorso esercizio). Tali somme potranno essere reiscritte, del tutto o in parte, con la legge di bilancio 2019-2021 in appositi fondi da istituire negli stati di previsione dei Ministeri interessati.

Nel triennio 2019-2021 l’iscrizione di fondi in conseguenza del menzionato riaccertamento ha determinato un incremento degli stanziamenti a legislazione vigente pari a circa 250,2 milioni di euro nel 2019, 268,8 milioni nel 2020 e 225,3 milioni nel 2021, in linea con quanto già scontato nelle previsione a legislazione vigente del Documento e di economia e finanza e relativa Nota di aggiornamento.

 

In ultima analisi, va ricordato che, ai sensi dell’articolo 23, comma 1-bis, della legge n. 196/2009, le Amministrazioni hanno proceduto, in sede di formazione del bilancio, ad iscrivere negli stati di previsione della spesa - e in quello di entrata - gli importi relativi a quote di proventi che si prevede di incassare nel medesimo esercizio quali entrate finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività.

La procedura, cosiddetta “stabilizzazione delle riassegnazioni”, rende disponibili già a inizio anno, gli stanziamenti corrispondenti a entrate finalizzate per legge i cui versamenti hanno assunto un carattere stabile e monitorabile nel tempo, favorendo l’operatività delle strutture e riducendo il carico amministrativo delle variazioni di bilancio da adottare in corso d’esercizio.

Come lo scorso anno, la stabilizzazione delle riassegnazioni ha riguardato tutti i Ministeri, a eccezione del Ministero degli esteri e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per i quali i proventi riassegnabili non sono sufficientemente determinabili o presentano carattere di aleatorietà. Nel complesso, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 include la stabilizzazione di proventi finalizzati per legge che si prevede di incassare, per un ammontare di circa 1.470 milioni in entrata per ciascun anno e 1.424 milioni di euro in uscita per il 2019, come esposto nella tabella seguente:

Tabella 3 - Entrate riassegnabili stabilizzate in previsione di spesa 2019-2021

 (importi in milioni di euro)

 

IMPORTI STABILIZZATI

2019

2020

2021

economia e finanze

1.096,7

1.096,7

1.096,7

sviluppo economico

55,5

55,5

55,5

giustizia

5,6

5,6

5,6

istruzione, universita’ e ricerca

1,5

1,5

1,5

interno

66,4

66,4

66,4

ambiente

29,7

29,7

29,7

infrastrutture e trasporti

59,3

59,4

59,4

difesa

67,5

67,5

67,5

politiche agricole

5,2

5,2

5,2

beni culturali

27,6

27,6

27,6

salute

8,9

8,9

8,9

TOTALE

1.424

1.424

1.424

Fonte: A.C. 1334, Tomo I, pag. 34.

2.1.2 Le previsioni a legislazione vigente

Le previsioni di entrata e di spesa a legislazione vigente - comprensive delle rimodulazioni compensative delle dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi nonché all'adeguamento al piano finanziario dei pagamenti di cui si è detto al paragrafo precedente - evidenziano i seguenti importi per gli anni 2019-2021:

Tabella 4 - Previsioni a legislazione vigente 2019-2021

(valori in milioni di euro)

 

Ass, 2018

2019

2020

2021

 

Competenza

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Competenza

Cassa

Entrate finali
- di cui entrate tributarie

578.490
504.693

586.151
518.898

543.655
491.647

601.666
536.071

229.210
508.771

607.443
544.818

565.011
517.538

Spese finali

622.333

626.036

622.849

630.444

619.702

621.026

622.170

Saldo netto da finanziare

-43.843

-39.885

-119.194

-28.779

-84.267

-13.583

-65.892

Risparmio pubblico

3.701

4.861

-67.971

19.544

-40.215

22.690

-29.655

Ricorso al mercato

-268.103

-271.394

-350.703

-257.688

-313.177

-258.419

-310.728

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 24 )

 

In termini di competenza, per il 2019, a legislazione vigente, il saldo netto da finanziare - corrispondente alla differenza tra le entrate finali e le spese finali – presenta un disavanzo di 39,9 miliardi di euro, in miglioramento rispetto al dato assestato 2018, per circa 4 miliardi.

Nel successivo biennio, per effetto dell’incremento atteso delle entrate tributarie (che passano dai 504,7 miliardi del 2018 ai 544,8 miliardi nel 2021, grazie alla previsione favorevole del quadro macroeconomico di riferimento, nonché agli effetti dei provvedimenti legislativi approvati negli esercizi precedenti) si evidenzia un ulteriore miglioramento del saldo netto da finanziare, che si attesta a 28,8 miliardi nel 2020 e a 13,6 miliardi nel 2021.

 

Anche in termini di cassa, il saldo netto da finanziare, mostra un miglioramento nel triennio 2019-2021, segnando un disavanzo di oltre 119,2 miliardi di euro nel 2019, di 84,3 miliardi nel 2020 e di 65,9 miliardi nel 2021.

La differenza rispetto al corrispondente saldo in termini di competenza dipende essenzialmente dal fisiologico scostamento tra i valori degli accertamenti di entrata e i corrispondenti incassi. Infatti, la differenza tra i due saldi, pari a circa 79,3 miliardi nel 2019, è attribuibile per circa 42,5 miliardi alle entrate finali, ed in particolare agli scostamenti tra degli accertamenti e degli incassi. Dal lato delle spese si registra una maggiore dotazione di cassa per circa 36,8 miliardi nelle spese finali. Una quota rilevante di questa differenza deriva dalle maggiori dotazioni di cassa per la compartecipazione IVA delle Regioni, ai fini del ripiano dei sospesi di Tesoreria (11,9 miliardi), dal Fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa (6,5 miliardi) e da previsioni di cassa superiori nell’ambito della spesa in conto capitale per maggiori contributi a Regioni (1 miliardo) principalmente per l’edilizia scolastica e per maggiori investimenti fissi lordi (1,6 miliardi) per lo smaltimento dei relativi residui passivi.

 

Anche gli altri saldi evidenziano a legislazione vigente un miglioramento nel triennio. In particolare, il risparmio pubblico (pari alla differenza tra entrate tributarie ed extra-tributarie e le spese correnti) mostra valori positivi e crescenti, con 4,8 miliardi nel 2019, 19,5 miliardi nel 2020 e 22,7 miliardi nel 2021.

Il miglioramento atteso è spiegato – illustra la Relazione alla II Sezione - dall’incremento previsto per le entrate tributarie.

Nel confronto con le previsioni assestate per il 2018, infatti, le entrate finali attese a legislazione vigente per il 2019 presentano una variazione positiva di 7,6 miliardi, determinata dall’incremento stimato per le entrate tributarie (+14,3 miliardi in termini di competenza) in parte compensato dalla riduzione delle entrate extra tributarie per circa 6,6 miliardi. Le entrate di natura tributaria, in particolare, mostrano a legislazione vigente un andamento in crescita nell’intero arco del triennio (circa 519 miliardi nel 2019, 536 miliardi nel 2020 e circa 545 miliardi nel 2021).

Dal lato della spesa, le previsioni per spese finali di competenza si attestano a circa 626 miliardi nel 2019, con un incremento (+3,7 miliardi) rispetto alle previsioni assestate 2018. Esse risultano in aumento per il 2020 (630,4 miliardi) per poi scendere a 621 miliardi nel 2021. Considerando le uscite correnti al netto degli interessi, esse  sono previste in diminuzione nel triennio, pari a 501 miliardi nel 2019, a 497,3 miliardi nel 2020 e 494,6 miliardi nel 2021.

Si ricorda infine che sono incluse nei saldi del bilancio dello Stato le voci di entrata e di spesa relative alle regolazioni contabili e debitorie[6]. Tali voci trovano esplicitazione, ai fini del raccordo con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica nella nota tecnico illustrativa al disegno di legge di bilancio.

2.2. Le previsioni del bilancio integrato in termini di competenza a seguito della manovra

A seguito della riforma della legge di contabilità, il bilancio dello Stato presenta le previsioni di entrata e di spesa  integrando le risorse previste a legislazione vigente – illustrate nel paragrafo precedente - con gli effetti della manovra finanziaria, attuata dal Governo attraverso:

§  le innovazioni normative della Sezione I;

§  le variazioni contabili della Sezione II, effettuate mediante rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di leggi di spesa (cfr. il paragrafo successivo, relativo all’Analisi della manovra effettuata con la Sezione II).

Nell’ambito della Sezione II sono contabilizzati anche gli effetti del D.L. n. 119/2018, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria”, che concorrono all’andamento dei saldi e al finanziamento degli interventi disposti con la manovra del ddl di bilancio in esame.

Nella Tavola seguente sono esposte le previsioni “integrate” del disegno di legge di bilancio per il 2019 e per il biennio successivo, poste a raffronto, in termini di competenza, con le previsioni iniziali e quelle assestate del bilancio per il 2018.

Tabella 5 - Previsioni entrate e spese finali integrate 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Bilancio 2018

Assestato emendato
2018

bilancio integrato 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

bilancio integrato
2020

bilancio integrato
2021

Tributarie

508.312

504.693

512.627

4.315

531.814

540.826

Extratributarie

68.637

71.509

63.074

-5.563

60.849

60.367

Entrate per alienazione e ammort. beni patrimoniali

2.513

2.288

2.259

-254

2.251

2.258

Entrate finali

579.462

578.490

577.960

-1.502

594.914

603.451

Spese correnti

575.507

572.501

593.645

18.138

597.367

598.252

- Interessi

78.491

75.324

78.897

406

82.553

87.876

- Spese correnti netto interessi

497.016

497.177

514.748

17.732

514.814

510.376

Spese conto capitale

49.048

49.832

52.194

3.146

52.590

48.794

Spese finali

624.554

622.333

645.839

21.285

649.956

647.046

Rimborso prestiti

227.816

224.260

231.508

3.692

228.909

244.836

Saldo netto da finanziare

-45.092

-43.843

-67.879

-22.787

-55.043

-43.595

Risparmio pubblico

1.443

3.701

-17.944

-19.387

-4.704

2.941

Ricorso al mercato

-272.908

-268.103

-299.387

-26.479

-283.952

-288.430

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 6)

 

Si ricorda che il provvedimento di manovra fissa l’obiettivo di indebitamento netto nominale – come ricorda la Relazione illustrativa - ad un livello pari al -2,4 per cento del PIL nel 2019, al -2,1 per cento del PIL per il 2020 e a -1,8 per cento del PIL per il 2021.

In coerenza con tali obiettivi programmatici di deficit, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato è determinato nel limite massimo di -68,5 miliardi nel 2019, -56,5 miliardi nel 2020 e -45,5 miliardi nel 2021, in termini di competenza.

Rispetto alla legislazione vigente, in termini di competenza, i provvedimenti della manovra (ddl di bilancio e decreto n. 119/2018) comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di quasi 28 miliardi nel 2019, di 26,2 miliardi nel 2020 e di 30 miliardi nel 2021.

Ciò è dovuto all’effetto congiunto dell’attesa riduzione delle entrate finali e dell’atteso aumento delle spese finali rispetto alla legislazione vigente per tutto il triennio, per effetto delle disposizioni adottate.

In particolare, nel 2019 si prevede una riduzione delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente per un importo pari a circa 8,2 miliardi (da circa 586,2 miliardi a legislazione vigente a circa 578 miliardi). Anche per il 2020 si prevede una diminuzione delle entrate finali di 6,8 miliardi rispetto alla legislazione vigente, e per il 2021 di 4 miliardi.

Le spese finali sono attese in aumento rispetto all’andamento tendenziale a legislazione vigente in tutto il triennio: circa 19,8 miliardi nel 2019 (da 626 miliardi a legislazione vigente a 645,8 miliardi), di 19,5 miliardi nel 2020 e di 26 miliardi nel 2021.

Tabella 6 – Effetti della manovra

(valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

BLV

manovra

bilancio integrato

Entrate finali

586.151

-8.191

577.960

601.666

-6.752

594.914

607.443

-3.992

603.451

Spese finali

626.036

19.803

645.839

630.444

19.512

649.956

621.026

26.020

647.046

Saldo netto da finanziare

-39.885

-27.994

-67.879

-28.779

-26.264

-55.043

-13.583

-30.012

-43.595

Fonte: rielaborazione dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 6 e pag. 24)

 

Nell’ambito del triennio, il saldo netto da finanziare migliora, scendendo da -67,9 miliardi del 2019 a -55 miliardi nel 2020 per arrivare a -43,6 miliardi nel 2021, in termini di competenza. Tale risultato deriva principalmente dal progressivo incremento nel triennio delle entrate finali che, integrate con gli effetti finanziari della manovra, passano dai 578 miliardi del 2019 ai 594,9 miliardi nel 2020, per arrivare a 603,5 miliardi nel 2021. Va tuttavia segnalato che tale incremento delle entrate nel triennio è in realtà interamente riconducibile all’evoluzione prevista a legislazione vigente, visto che la manovra determina al contrario, per ciascun anno del triennio, una contrazione delle entrate.

Le spese finali nel bilancio integrato presentano, nel triennio di riferimento, un andamento altalenante, aumentando dai 645,8 miliardi del 2019 ai 650 miliardi del 2020, per poi scendere a 647 miliardi nel 2021.

2.2.1 Analisi delle entrate finali

Per quanto riguarda le entrate – le cui previsioni sono state elaborate secondo i criteri indicati nella Nota integrativa allo Stato di previsione dell’entrata - la tabella seguente espone, per il triennio di riferimento, l’andamento delle entrate finali, disaggregate per titolo, a legislazione vigente e nel bilancio integrato. Vengono riportati, per ogni anno del triennio, gli effetti del decreto-legge fiscale (n. 119 del 2018) e della manovra del disegno di legge di bilancio (effettuata in Sezione I).

Tabella 7 - Entrate finali. Previsioni 2019-2021

 (valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

BIL integr.

BLV

DL 119

Eff.
Sez. I

BIL integr.

entrate tributarie

518.989

428

-6.790

512.627

536.071

1.504

-5.760

531.814

544.818

2.053

-6.046

540.826

Entrate Extratributarie

64.902

0

-1.828

63.074

63.344

0

-2.496

60.849

60.366

0

1

60.367

entrate per alienazioni ecc.

2.259

0

0

2.259

2.251

0

0

2.251

2.258

0

0

2.258

Entrate finali

586.151

428

-8.619

577.960

601.666

1.503

-8.255

594.914

607.443

2.053

-6.045

603.451

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 14 )

 

Nel bilancio a legislazione vigente, in termini di competenza, le previsioni relative alle entrate finali del bilancio dello Stato ammontano a circa 586,2 miliardi nel 2019, a 601,7 miliardi nel 2020 e a 607,4 miliardi nell’ultimo anno del triennio di previsione.

Rispetto al bilancio a legislazione vigente, i provvedimenti di manovra determinano cumulativamente, per le entrate finali, una riduzione per un importo pari a circa 8,2 miliardi nel 2019, di 6,8 miliardi nel 2020 e di circa 4 miliardi nel 2021.

Le previsioni di competenza integrate delle entrate finali per il 2019 risultano, infatti, pari a 578 miliardi, così ripartite:

§  512,6 miliardi per le entrate tributarie,

§  63,1 miliardi per le entrate extra-tributarie,

§  2,3 miliardi per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Il D.L. n. 119/2018 comporta maggiori entrate tributarie per tutto il triennio, in relazione soprattutto alle disposizioni che prevedono l’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi all’agenzia delle entrate (da cui si stimano maggiori entrate, di competenza e di cassa, pari a 336 milioni di euro per il 2019, 1.356 milioni di euro per il 2020 e 1.912 milioni di euro per il 2021) e alla definizione agevolata dei processi verbali di constatazione e delle controversie tributarie (con effetti positivi di gettito in termini di competenza e cassa pari a 126 milioni per il 2019 e a 168 milioni in ciascuno degli anni 2020 e 2021). Per una descrizione più dettagliata delle misure del D.L. n. 119/2018 si rinvia alla scheda di lettura sullo stato di previsione dell’entrata.

 

Di contro, la Sezione I comporta minori entrate, sia tributarie che extratributarie, per tutto il triennio.

Per quanto concerne le entrate tributarie, si segnalano in particolare le seguenti disposizioni con effetti negativi sul gettito:

§  l’integrale sterilizzazione per il 2019 dell’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti (che determina una perdita di gettito pari a circa 12.613 milioni nel medesimo esercizio) nonché la parziale sterilizzazione degli incrementi previsti per gli anni successivi, con effetti in termini di minori entrate per complessivi 5.646 milioni nel 2020 e per circa 4.150 milioni dal 2021;

§  la modifica del regime fiscale forfetario agevolato introdotto dalla legge di stabilità 2015, che comporta una perdita di gettito attesa per 154 milioni nel 2019, 1.239 milioni nel 2020 e 873 milioni nel 2021;

§  la proroga delle detrazioni fiscali per le spese relative ad interventi di ristrutturazioni edilizie, di riqualificazione energetica, per l’acquisto di mobili, nonché per interventi di sistemazione a verde con effetti finanziari positivi nel 2019 per circa 52 milioni, negativi per circa 507 milioni e 954 milioni rispettivamente nel 2020 e nel 2021;

§  la proroga e la rimodulazione dell’iper-ammortamento, , da cui si stimano minori entrate per 368 milioni nel 2020 e 728 milioni nel 2021;

§  la tassazione agevolata al 15% sulla parte di reddito corrispondente agli utili investiti per l’acquisto di beni materiali strumentali nonché per l’incremento dell’occupazione a tempo determinato ed indeterminato, dalla quale sono stimati effetti negativi di gettito per circa 1.948 milioni nel 2020 e per 1.808 milioni nel 2021.

La diminuzione del gettito derivante dalle citate disposizioni è in parte contenuta da alcune norme della prima sezione che comportano effetti positivi sul gettito, che sono riepilogate nella scheda di lettura sullo stato di previsione dell’entrata.

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali di Sezione I riguardano:

§  la ridefinizione delle modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica da parte delle regioni a statuto ordinario, che determinano minori versamenti in entrata, stimati in milioni 2.496 in ciascuno degli anni 2019 e 2020;

§  nel 2019, il versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse, pari a 500 milioni, per la parziale dotazione del Fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie.

 

Considerando le entrate per categorie economiche, la tabella che segue evidenzia come, con riferimento alle entrate tributarie, la variazione negativa rispetto alle previsioni a legislazione vigente per il 2019 sia dovuta in gran parte alle prospettive di diminuzione degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari (-11,3 miliardi), mitigate dalle previsioni di aumento del gettito per le imposte sul patrimonio e sul reddito (+4,7 miliardi circa), in entrambi i casi attribuibili ad interventi di Sezione I.

Tabella 8 - Entrate finali per categorie

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2018

BIL.

2019

BLV

Manovra

Di cui:
DL 119

Di cui:
Sez I

Bilancio integrato
SezI+SezII

I - Imposte sul patrimonio e sul reddito

264.345

265.701

4.714

76

4.638

270.415

II - Tasse e imposte sugli affari

183.818

192.242

-11.307

352

-11.659

180.935

III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane

35.075

35.600

-141

0

-141

35.459

IV - Monopoli

10.777

10.938

133

0

133

11.071

V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

14.297

14.508

239

0

239

14.747

Totale entrate tributarie

508.312

518.989

-6.362

428

-6.790

512.627

VI - Proventi speciali

858

891

0

0

0

891

VII - Proventi dei servizi pubblici minori

27.709

23.209

640

0

640

23.849

VIII – Proventi dei beni dello Stato

264

263

0

0

0

263

IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

1.565

1.315

0

0

0

1.315

X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

4.988

4.990

0

0

0

4.990

XI - Recuperi, rimborsi e contributi

30.452

31.193

-2.468

0

-2.468

28.725

XII - Partite che si compensano nella spesa

2.801

3.041

0

0

0

3.041

Totale entrate extratributarie

68.637

64.902

-1.828

0

-1.828

63.074

Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc.

2.513

2.259

0

0

0

2.259

ENTRATE FINALI

579.462

586.151

-8.191

428

-8.619

577.960

Fonte: rielaborazione su dati  ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 ),Tomo I, pag. 14 e Tomo II pag. 307-309.

 

 

Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2019 integrato con gli effetti della manovra il gettito IRPEF viene indicato in quasi 200 miliardi (+4,7 miliardi rispetto alle previsioni a legislazione vigente), il gettito IRES in 41 miliardi (+3 miliardi), mentre quello IVA è indicato in 156 miliardi (-12 miliardi, a causa dello sblocco delle clausole di salvaguardia).

Tabella 9 - Previsioni delle principali imposte

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

IMPOSTE

2018

2019

BIL

BLV

Manovra

Di cui:
DL 119

Di cui:
Sez I

Bilancio integrato
SezI+SezII

Entrate tributarie, di cui:

508.312

518.989

-6.362

428

-6.790

512.627

Entrate ricorrenti:

505.879

516.914

-6.755

376

-7.131

510.159

1 – Imposta sui redditi

196.044

195.283

4.676

16

4.660

199.959

2 – Imposta sul reddito delle società

41.406

38.041

2.999

8

2.991

41.040

3 - Imposte sostitutive

14.935

16.844

-6

0

-6

16.838

4 - Altre imposte dirette

10.275

14.479

-3.349

0

-3.349

11.130

5 – IVA

160.849

168.087

-12.117

352

-12.469

155.970

6 - Registro, bollo e sostitutive

11.829

12.960

-22

0

-22

12.938

7 - Accisa e imposta erariale oli minerali

27.307

27.345

-141

0

-141

27.204

8 - Accisa e imposta erariale su altri prodotti

7.693

8.228

0

0

0

8.228

9 - Imposte sui generi di monopolio

10.776

10.937

133

0

133

11.070

10 - Lotto

7.547

7.575

0

0

0

7.575

11 - Imposte gravanti sui giochi

6.377

6.540

239

0

239

6.779

12 - Lotterie ed altri giochi

335

351

0

0

0

351

13 –Altre imposte indirette

10.506

10.246

832

0

832

11.078

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 ),Tomo III, Stato di previsione dell’entrata, pagg. 5-8.

 

2.2.2 Analisi delle spese finali

Per quanto riguarda le spese finali, esse presentano nel bilancio integrato per il triennio 2019-2021 un andamento crescente nei primi anni (in aumento dai 645,8 miliardi del 2019 ai 650 miliardi nel 2020), con una riduzione a 647 miliardi nel 2021.

La tabella seguente presenta l’andamento nel triennio 2019-2021 delle spese correnti, in conto capitale e finali a legislazione vigente e a bilancio integrato, al fine di valutare gli effetti della manovra operata con le innovazioni legislative della Sezione I, con le variazioni della Sezione II e con il D.L. n. 119/2018.

Tabella 10 - Spese finali. Previsioni 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

BLV

Manovra

BIL integr.

 

Eff.
Sez.
II

dl 119

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 119

Eff. Sez. I

Eff.
Sez.
II

DL 119

Eff. Sez. I

Spese finali

626.036

548

428

18.826

645.839

630.444

-812

1.503

18.821

649.956

621.026

5.145

2.053

18.821

647.046

Spese correnti

579.031

207

391

14.016

593.645

579.871

1.753

1.308

14.435

597.367

582.495

2.316

0

13.441

598.252

Spese c/capitale

47.005

341

37

4.810

52.194

50.574

-2.565

195

4.386

52.590

38.531

2.830

2.053

5.380

48.794

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334) – Tomo I, pag. 18 e pag. 314 (Allegato 3). Tomo II pagg. 281-290.

 

Per l’esercizio finanziario 2019, gli effetti finanziari della manovra determinano un aumento delle spese finali di 19,8 miliardi rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente, quasi interamente attribuibili (+18,8 miliardi) alla manovra di Sezione I del disegno di legge di bilancio.

L’impatto della manovra operata con le riprogrammazioni ed i rifinanziamenti/definanziamenti della Sezione II determina maggiori spese per 548 milioni di euro nel 2019, che derivano da 2,6 miliardi di rifinanziamenti, a cui vanno sottratti 1,3 miliardi di definanziamenti e 790 milioni di riprogrammazioni. Tra i definanziamenti operati con la Sezione II sono ricomprese le misure di razionalizzazione della spesa (spending review) operate dai Ministeri. Infine, il D.L. n. 119/2018 comporta maggiori spese finali per 428 milioni.

Nel complesso, la manovra ha inciso, nel 2019, soprattutto sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa 14,6 miliardi, ma anche sulle spese in conto capitale, con un incremento di 5,2 miliardi.

Nel triennio, infatti, le spese correnti presentano un andamento crescente, partendo dai 593,6 miliardi di euro per l’anno 2019, a 597,4 miliardi per il 2020, per arrivare a 598,3 miliardi per il 2021. Quelle in conto capitale, dopo una sostanziale stabilità nel primo biennio (52,2 miliardi nel 2019 e 52,6 miliardi nel 2020), scendono a 48,8 miliardi nel 2021.

Nell’ambito della spesa corrente, tra i principali interventi della Sezione I del ddl di bilancio vi rientrano quelli in materia di lavoro, previdenza e assistenza. In particolare, si prevede l’istituzione di un fondo finalizzato all’introduzione delle pensioni e del reddito di cittadinanza (articolo 21, comma 1), con una dotazione di 9 miliardi annui dal 2019, per circa 2,2 miliardi finanziata mediante riduzione del fondo per la lotta alla povertà. Un ulteriore fondo, con una dotazione di 6,7 miliardi nel 2019 e 7 miliardi a decorrere dal 2020, è destinato a finanziare l’introduzione di ulteriori modalità di pensionamento anticipato (articolo 21, comma 2). In ambito sociale, si segnalano in Sezione II il rifinanziamento del Fondo per le non autosufficienze (per 100 milioni dal 2019), del Fondo per le politiche sociali (per 120 milioni dal 2019) e dell’assistenza agli alunni disabili (per 75 milioni dal 2019).

Nel settore del pubblico impiego, sono stanziate nuove risorse per i rinnovi contrattuali del triennio 2019-2021 del personale dipendente delle amministrazioni statali (articolo 34), con 0,7 miliardi nel 2019, 1 miliardo nel 2020 e 1,3 miliardi a decorrere dal 2021, e per le assunzioni di personale del settore statale (articolo 28, comma 1), con 130 milioni nel 2019, 320 milioni nel 2020 e 420 milioni nel 2021

Sono rifinanziate, in Sezione II, per il 2020, le missioni internazionali di pace (1,45 miliardi).

Sul versante della spesa in conto capitale si segnalano le risorse destinate al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato (articolo 15) e degli enti territoriali (articolo 16), complessivamente 5,9 miliardi nel 2019, 6,5 miliardi nel 2020 e 5,4 miliardi nel 2021. Una quota del fondo dedicato agli investimenti degli enti territoriali finanzia lo “sblocco” degli avanzi di amministrazione a favore delle spese di investimento e, per l’anno 2019 e 2020, l’azzeramento del concorso alla finanza pubblica delle regioni a statuto ordinario.

Altri interventi riguardano: il rifinanziamento in Sezione II del Fondo emergenze nazionali (60 milioni nel 2019 e 100 milioni dal 2020) e per la prevenzione del rischio sismico (50 milioni dal 2019), nonché del Fondo per lo sviluppo e la coesione (800 milioni annui dal 2019 al 2023). In Sezione prima viene finanziato il Fondo per il ristoro dei  risparmiatori che hanno subito un danno ingiusto a seguito dell’acquisto di strumenti finanziari emessi dalle banche sottoposte ad azione di risoluzione (articolo 38), per 525 milioni in ciascun anno del triennio.

 

Per quanto riguarda l’impatto della manovra effettuata con la Sezione II del ddl di bilancio, si evidenzia che sono stati effettuati rifinanziamenti delle dotazioni di bilancio per 2,6 miliardi nel 2018, 4,2 miliardi nel 2020 e 1,7 miliardi nel 2021, definanziamenti per 1,3 miliardi nel 2019 e 0,6 miliardi per ciascun anno nel biennio 2020-2021. Le riprogrammazioni incidono in senso negativo sulle spese per 0,8 miliardi nel 2019, 4,3 miliardi nel 2020 e in senso positivo nel 2021 per 4,1 miliardi. Tra i definanziamenti operati con la Sezione II sono ricomprese le misure di razionalizzazione della spesa (spending review), operate riducendo di oltre 0,4 miliardi la spesa corrente annua, e di oltre 0,2 miliardi la spesa annua in conto capitale.

Per una analisi dettagliata dei rifinanziamenti e definanziamenti disposti con la sezione II, si rinvia al successivo § 2.3.

 

La tavola che segue illustra, inoltre, le spese finali del bilancio dello Stato per il 2019, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando gli effetti della manovra rispetto al dato a legislazione vigente.

Tabella 11 - Spese finali per categorie

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

CATEGORIE

2018

2019

Diff.
Bil. 2019/
Bil 2018

BIL

BLV

Effetti SEZ II
+ DL 119

BIL
SEZ II

SEZ I

Bilancio integrato

Redditi da lavoro dipendente

91.704

92.428

-5

92.423

987

93.410

1.706

Consumi intermedi

12.718

12.835

-70

12.765

41

12.806

88

Imposte pagate sulla produzione

4.848

4.977

1

4.978

3

4.980

132

Trasferimenti correnti ad AP

263.182

262.521

73

262.594

-457

262.136

-1.046

Trasferimenti correnti a famiglie e ISP

17.133

17.898

-6

17.892

-2.618

15.274

-1.859

Trasferimenti correnti a imprese

8.357

10.010

33

10.043

113

10.156

1.799

Trasferimenti all'estero

1.442

1.596

0

1.596

-35

1.561

119

Risorse proprie CEE

17.850

18.350

-15

18.335

0

18.335

485

Interessi passivi e redditi da capitale

78.491

78.890

-7

78.883

13

78.897

406

Poste correttive e compensative

71.536

71.504

-24

71.480

50

71.530

-6

Ammortamenti

1.105

1.105

0

1.105

0

1.105

0

Altre uscite correnti

7.142

6.916

619

7.535

15.918

23.453

16.311

Totale Spese Correnti

575.507

579.031

598

579.629

14.016

593.645

18.138

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

5.089

5.278

14

5.292

-65

5.227

138

Contributi investimenti ad AP

21.531

18.407

1.160

19.567

491

20.058

-1.473

Contributi agli investimenti ad imprese

12.861

12.117

-1.788

10.329

-10

10.319

-2.542

Contributi investimenti a famiglie e ISP

84

250

0

250

5

255

171

Contributi agli investimenti a estero

485

465

0

465

0

465

-20

Altri trasferimenti in conto capitale

5.810

8.367

-8

8.359

4.259

12.618

6.808

Acquisizioni di attività finanziarie

3.188

2.121

1.000

3.121

130

3.251

63

Totale spese Conto Capitale

49.048

47.005

378

47.383

4.810

52.194

3.146

Totale Spese Finali

624.554

626.036

976

627.012

18.826

645.839

21.285

Fonte: rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334) – Tomo I, pag. 18 e Tomo II pag. 298, 302, 306.


 

2.3. Analisi della manovra effettuata con la Sezione II

Come previsto dell’articolo 23, comma 3, lettera b), della legge di contabilità, con la Sezione II del disegno di legge di bilancio possono essere effettuate variazioni quantitative della legislazione vigente, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti, che costituiscono parte della manovra di finanza pubblica.

Si tratta della parte della manovra che non necessita di innovazioni legislative, relativamente a:

§  rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni degli stanziamenti di bilancio, per un periodo temporale anche pluriennale, relativi ad autorizzazioni di spesa (inglobando, di fatto, i contenuti delle preesistenti tabelle C, D, E della legge di stabilità);

§  risorse per soddisfare eventuali esigenze indifferibili.

Alle autorizzazioni legislative di spesa che vengono modificate con la Sezione II è data evidenza contabile in appositi allegati conoscitivi al disegno di legge di bilancio, per ciascun Ministero e per ciascun programma, con i corrispondenti importi, nonché riepilogate nell’apposito allegato alla Relazione tecnica (Tomo I, pag. 315).

 

Nel complesso - come già accennato nel paragrafo precedente - con la Sezione II sono stati effettuati:

§  rifinanziamenti per complessivi 2.600 milioni nel 2019, 4.186 milioni nel 2019, 1.666 milioni nel 2020 a 32.581 miliardi per il 2022 e annualità successive;

§  definanziamenti per circa 1.262 milioni per il 2019 (di cui 658 milioni per spending review), a 648 milioni per il 2020 e a 611 milioni per il 2021.

§  Nei definanziamenti sono ricompresi i risparmi di spesa (c.d. spending review) della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri, quale contributo delle Amministrazioni centrali al raggiungimento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica.

§  le riprogrammazioni delle autorizzazioni pluriennali di spesa (che riguardano in tutto solo quattro disposizioni normative, di cui due relative alle Ferrovie dello Stato), determinando una riduzione di 790 milioni nel 2019 e di 4.350 milioni nel 2020, che sono state posticipate agli anni successivi, con conseguente incremento di 4.090 milioni nel 2021 e di 1.050 milioni nel 2022 e anni seguenti.

 

L’art. 21, comma 12-ter, della legge n. 196/2009, prevede che nella Relazione tecnica al ddl di bilancio sia allegato, a fini conoscitivi, un prospetto riassuntivo degli effetti finanziari sui saldi di finanza pubblica derivanti dalle riprogrammazioni e dalle variazioni quantitative (de-finanziamenti e rifinanziamenti) disposte nella II Sezione.

 

Come esposto nel prospetto, considerando anche l’importo delle riprogrammazioni, l’impatto delle variazioni apportate con la Sezione II determina maggiori spese per 548,9 milioni nel 2019, minori spese per 812,5 milioni nel 2020 e maggiori spese 5.145,1 milioni nel 2021.

Nella Sezione II sono altresì contabilizzati gli effetti del D.L. n. 119/2018, che comporta maggiori spese per 428 milioni di euro nel 2019, 1.500 milioni nel 2020 e oltre 2.053 milioni nel 2021[7].

Considerando anche gli effetti del decreto legge, la Sezione II determina nel suo complesso, dal punto di vista contabile, un aumento delle spese finali di 976 milioni di euro nel 2019, di 691 milioni nel 2020, nonché un aumento di spesa di 7.198 milioni nel 2021.

Nelle successive tavole sono riportate le voci di spesa oggetto di rifinanziamento, definanziamento o riprogrammazione nella Sezione II del disegno di legge, suddivise per Ministero.

Tabella 12 - Rifinanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

RIFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

2022
e ss.

Anno terminale

Economia e finanze

 

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato (L. 538/1993, art. 4)

1541

100,0

-

-

-

2019

Caregiver familiare (DL 86/2018, art. 3, c. 4)

2090

-

-

5,0

5,0

A regime

Fondo politiche per la famiglia (DL 223/2006, art. 19, c. 1)

2102

100,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Fondo attuazione direttive UE (L. 234/2012, art. 41-bis)

2815

75,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Fondo missioni internazionali di pace (L. 145/2016, art. 4, c. 1)

3006

-

1.450,0

-

-

2020

Fondo ISPE (DL 282/2004, art. 10, c. 5)

3075

60,0

80,0

-

39,9

A regime

Partecipazione organismi internazionali (L. 228/2012, art. 1 c. 170)

7175

1.000,0

1.000,0

-

-

2020

Fondo emergenze nazionali - FEN (DL 93/2013, art. 10, c. 1)

7441

60,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Prevenzione rischio sismico (DL 39/2009, art. 10/bis, c. 5/bis)

7459

50,0

50,0

50,0

50,0

A regime

Fondo attuazione politiche UE (L. 183/1987, art. 5)

7493

-

-

-

30.000,0

2026

Fondo sviluppo e coesione (L. 147/2013, art. 1, c. 6)

8000

800,0

800,0

800,0

1.600,0

2023

Rifinanziamento sisma Centro Italia (L. 232/2016, art. 1, c. 362 p. B)

8006

-

-

-

200,0

2022

Lavoro e politiche sociali

 

 

 

 

 

 

Fondo non autosufficienze (L. 296/2006, art. 1, c. 1264)

3538

100,0

100,0

100,0

100,0

A regime

Fondo politiche sociali (L.328/2000, art. 20, c. 8)

3671

120,0

120,0

120,0

120,0

A regime

Istruzione, università e ricerca

 

 

 

 

 

 

Assistenza alunni disabili (L. 205/2017, art. 1, c. 70)

2836

75,0

75,0

75,0

-

2021

Fondo università (L. 537/199,3 art. 5, c. 1)

1694

-

100,0

100,0

100,0

A regime

Interno

 

 

 

 

 

 

Ripiano debiti pregressi - Gestione TETRA (L. 289/2002, art. 61, c. 1/bis, p. A)

7506

25,0

25,0

25,0

25,0

2022

Ripiano debiti pregressi volontari dei Vigili del fuoco

vari

5,0

-

-

-

2019

Difesa

 

 

 

 

 

 

Ripiano debiti pregressi utenze Difesa (D.Lgs. 66/2010, art. 564)

1231

-

50,0

50,0

-

2021

Politiche agricole alimentari forestali e turismo

 

 

 

 

 

 

Interventi nel settore agricolo (L. 499/1999, art. 4)

7810

20,0

20,0

20,0

20,0

A regime

Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (L. 388/2000, art. 145, c. 17, p. 1)

6823

1,0

1,0

1,0

1,0

A regime

Salute

 

 

 

 

 

 

Fondo finanziamento attività ricerca (D.Lgs. 502/1992, art. 12, c. 2, p. A/ter)

3398

10,0

15,0

20,0

20,0

A regime

TOTALE RIFINANZIAMENTI

 

2.601,0

4.186,0

1.666,0

 32.580,9

 

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.

Come risulta evidente dalla Tabella, i rifinanziamenti di maggiore impatto riguardano tre autorizzazioni di spesa:

§  1 miliardo sia per il 2019 che per il 2020 per la partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali, autorizzata dall’articolo 1, comma 170, della legge  n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013);

§  30 miliardi per il 2022 e annualità successive (fino al 2026) al Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE), le cui risorse sono destinate al cofinanziamento degli interventi comunitari nelle aree obiettivo dei fondi strutturali. Contestualmente viene operata anche una riprogrammazione delle risorse (cfr infra la relativa tabella);

§  4 miliardi, nella misura di 800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023, in dotazione al Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC).

 

Nella successiva tabella sono riportati i definanziamenti operati con la Sezione II di importo non inferiore a 1 milione di euro.

Per quelli di importo inferiore al milione di euro (in alcuni casi si tratta di importi pari anche a 51-52 euro) si rinvia agli allegati conoscitivi dei singoli stati di previsione.

Tabella 13 - Definanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

DEFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Fondo Guardia di finanza

4299

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Rimborsi IVA

3810

-23,3

-27,3

-26,7

-26,7

Accorpamento Agenzie fiscali e AAMS

3920

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Finanziamento Agenzia delle entrate

3890

-35,0

-35,0

-35,0

-35,0

Finanziamento Agenzia del Demanio

3901 3920

-7,0

-7,0

-7,0

-7,0

Interessi su somme anticipate dalla Cassa Depositi e Prestiti sul Fondo rotativo progettualità (D.L. n. 67/1997, art. 1-bis)

2313

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'Unione europea

2751

-15,0

-27,0

-1,0

-

Contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese

1900

-63,0

-15,0

-15,0

-

Credito di imposta IRAP su agevolazione ACE

7819

-60,0

-60,0

-60,0

-60,0

Trasferimenti FS

 

-600

 

 

 

Tariffe agevolate per prodotti editoriali

1496

-2,6

-3,1

-2,9

-2,9

Riqualificazione aree urbane (L. n. 190/2014, art. 1, co. 434)

2099

-2,7

-4,4

-7,2

-

Fondo nazionale per il servizio civile

2185

-4,1

-4,4

-3,2

-3,2

Spese per il funzionamento delle Commissioni tributarie, della Commissione tributaria centrale

1268

-2,7

-4,7

-5,3

-5,3

Provvigioni per collocamento prestiti emessi dallo Stato sul mercato interno e compenso per Banca d'Italia

2247

-

-10,0

-10,0

-10,0

Spese per il servizio di pagamento, compensi ed ogni altro onere relativo all'emissione ed alla gestione dei prestiti

2242

-

-5,0

-5,0

-5,0

Spese per lo sviluppo del sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato

1228 7016

-2,5

-2,4

-2,4

-2,3

Sistema della Tesoreria unica

1322

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Fondo aggregazione acquisti beni e servizi

1263

-2,1

-2,1

-2,1

-2,1

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

3051

-37,3

-26,3

-52,3

-48,2

Fondo canoni di locazione

3070

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Sviluppo economico

 

 

 

 

 

ENEA

7630

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

7041

-40,8

-42,8

-42,8

-30,7

Lavoro e politiche sociali

 

 

 

 

 

Oneri connessi ai trattamenti CIG e ai contratti di solidarietà per dipendenti dei partiti politici (D.L. 149/2013, art. 16, co. 2)

2235

-7,0

-7,0

-7,0

-7,0

Rifinanziamento degli ammortizzatori sociali – Istituzione fondo (L. n. 190/2014, art. 1, co. 107)

1250

-

-51,9

-27,3

-

Spese per la gestione e il funzionamento dei sistemi informativi per il lavoro

1746

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo lavoratori autonomi (L. n. 208/2015, art. 1, co. 204)

4324

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore

5247

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Registro unico nazionale del Terzo settore

8060

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1080

-5,0

-7,0

-7,0

-7,0

Giustizia

 

 

 

 

 

Fondo per la riforma del processo penale

1773

-10,0

-10,0

-10,0

-13,0

Spese per gestione e funzionamento del sistema informativo

1501

-5,0

-5,0

-5,0

-5,0

Spese relative al personale comandato non gestito da Noi PA da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici

1455

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Fondo per recupero efficienza sistema giudiziario

1536

-4,2

-4,1

-3,8

-3,8

Spese per gli uffici giudiziari (L. n. 190/2014, art. 1, co. 526)

1550

-10,0

-10,0

-10,0

-10,0

Spese di giustizia per l'intercettazione di conversazioni e comunicazioni.

1363

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1112

-3,0

-3,0

-3,0

-

Istruzione, università e ricerca

 

 

 

 

 

Rimborso visite fiscali (Scuola primaria)

1214

-4,2

-4,2

-4,2

-4,2

Quota aggiuntiva previdenza complementare (Scuola primaria)

1243 2343

-6,6

-6,6

-6,6

-6,6

Rimborso visite fiscali (Scuola secondaria)

1217

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Quota aggiuntiva previdenza complementare (Scuola secondaria)

2443 2543

-3,4

-3,4

-3,4

-3,4

Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche

1194

-13,5

-

-

-

Interno

 

 

 

 

 

Contributi alle Province per l’esercizio delle funzioni fondamentali

1389

-1,7

-

-

-

Somme da destinare ai comuni per interventi riferiti ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio

7235

-2,6

-

-

-

Fondo per il finanziamento degli interventi a favore degli enti territoriali

1392 e ss

-8,4

-

-

-

Sospensione esenzione IMU terreni agricoli

1368

-2,9

-

-

-

Contributo per il finanziamento delle funzioni di viabilità ed edilizia scolastica (2 voci)

1383

-4,1

-

-

-

Polizia di Stato

vari

-2,0

-

-

-

Riorganizzazione del Ministero (D.Lgs n. 300/1999, art. 14, co. 2)

vari

-1,5

-

-

-

Arma dei Carabinieri

vari

-1,3

-

-

-

Vigili del fuoco

vari

-1,0

-

-

-

Missioni internazionali di pace delle forze di polizia

2352

-1,7

-

-

-

Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo politico

2352

-1,8

-

-

-

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1086 7621

-13,0

-

-

-

Ambiente e tutela del territorio e del mare

 

 

 

 

 

Convenzione sui cambiamenti climatici

2211

-2,0

-2,5

-4,3

-4,3

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

7131

-3,0

-2,8

-

-

Infrastrutture e trasporti

 

 

 

 

 

Spese per mezzi operativi e strumentali delle Capitanerie di porto

2176

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Spese del Dipartimento dei trasporti

1233 1235

-3,7

1,0

1,0

1,0

Contributo all’ENAC

1923

-4,0

-4,0

-4,0

-4,0

Quadruplicamento della linea ferroviaria Lucca Pistoia

7564

-5,0

-

-

-

Fondo rottamazione carri merci

7303

-4,0

-4,0

-

-

Tratta Andora - Finale Ligure

7563

-15,0

-15,0

-15,0

-15,0

Mobilità fiere

7415

-2,6

-2,6

-

-

Trasporto pubblico locale

1314

-27,4

-50,0

-50,0

-50,0

Esecuzione nuove opere costruzione e ristrutturazione porti

7261

-2,0

-2,0

-2,0

-2,0

Competitività dei porti ed efficienza del trasferimento ferroviario all'interno dei sistemi portuali

7600

-3,0

-3,0

-3,0

-3,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1414 7191

-55,3

-47,5

-42,5

-212,5

Politiche agricole alimentari forestali e turismo

 

 

 

 

 

Ricerca in agricoltura

2084

-1,0

-1,0

-1,0

-1,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1425 7005

-7,0

-7,0

-7,0

-

Beni e attività culturali

 

 

 

 

 

Piano strategico “Grandi progetti beni culturali”

8098

-9,4

-9,4

-9,4

-9,4

Salute

 

 

 

 

 

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1084 7051

-37,0

-39,0

-39,0

-33,4

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.

 

Tra i definanziamenti – che per il 2019 ammontano a 1.262 milioni, di cui 823 milioni relativi alla spesa in conto capitale – rileva la riduzione di 600 milioni dei trasferimenti alle Ferrovie dello Stato.

L’ulteriore quota di riduzioni, pari a 658 milioni, (di cui 435 milioni di parte corrente e 223 milioni in conto capitale) incide sulla spesa dei ministeri, per interventi di spending review.

La spending review incide sui singoli ministeri nella seguente misura: Economia e finanze per 290,8 milioni; Sviluppo economico per 42,9 milioni; Lavoro per 17,2 milioni; Giustizia per 47,2 milioni; Istruzione per 30,1 milioni; Interno per 50 milioni; Ambiente per 7 milioni; Infrastrutture e trasporti per 126,7 milioni; Politiche agricole per 9,5 milioni; Salute per 37 milioni.

 

La tavola che segue riporta le riprogrammazioni, che riguardano soltanto il Ministero dell’economia:

Tabella 14 - Riprogrammazioni

(dati di competenza, valori in milioni di euro)


RIPROGRAMMAZIONI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato S.p.A. (D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 1, p. B)

7122

-600,0

300,0

300,0

-

Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato S.p.A. (L. n. 266/2005, art, 1, co. 86)

7122

-540,0

300,0

140,0

100,0

Fondo attuazione politiche UE

7493

-

-4.950,0

4.000,0

950,0

Rifinanziamento sisma Centro Italia

8006

350,0

-

-350,0

-

TOTALE RIPROGRAMMAZIONI

 

-790,0

-4.350,0

4.090,0

1.050,0

Fonte: Rielaborazione su dati ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 –Tomo I, Allegato, pag. 315 e seg.

 

Per quanto riguarda le riprogrammazioni si osserva quanto segue:

§  per il Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE) viene ridotto di 4.950 milioni nel 2020, con riferimento alla quota prevista a legislazione vigente per tale anno, che risulta spostata per 4 miliardi al 2021 e per 950 milioni al 2022. Si ricorda peraltro che su tale voce è altresì effettuato un rifinanziamento di 30 miliardi per il 2022 e annualità successive;

§  per quel che concerne i contributi alle Ferrovie dello Stato S.p.A., la riprogrammazione riguarda i 600 milioni autorizzati per il 2019 ai sensi dal D.L. n. 185 del 2008, che sono posticipati per 300 milioni al 2020 e per altri 300 milioni al 2021, nonché i 540 milioni autorizzati dall’articolo 1, comma 86, della legge n. 266/2005 che vengono trasferiti per 300 milioni al 2020, per 140 milioni al 2021 e per 100 milioni al 2022. Per tale autorizzazione di spesa viene altresì disposto un definanziamento di 600 milioni per il 2019;

§  per gli interventi di ricostruzione conseguenti al sisma che ha colpito il Centro Italia vengono anticipati al 2019 350 milioni stanziati per il 2021.


 

2.4. Le spese finali dei Ministeri

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, nella tabella seguente è illustrato l’impatto complessivo della manovra sugli stati di previsione dei Ministeri, attuata con la I e con la II Sezione.

Nella tabella sono altresì evidenziati gli effetti finanziari derivanti dalle rimodulazioni.

Tabella 15 - Analisi delle spese finali per Ministero

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

 

Legge di bilancio

BLV

Sez. II

Effetti Sez. I

bilancio integrato AC 1334

 

di cui: Rimodul.

Rifinanz.
Definanz.
Riprogr.

DDL bilancio Sez. II
AC 1334

Economia e finanze

358.533

360.625

57

991

361.673

4.895

366.569

Spese correnti

330.456

331.106

-

498

331.604

615

332.220

Spese in c/capitale

28.077

29.519

57

493

30.069

4.280

34.349

Sviluppo economico

5.192

4.211

-41

-43

4.128

320

4.448

Spese correnti

633

695

-1

-1

693

60

753

Spese in c/capitale

4.559

3.516

-40

-42

3.435

260

3.695

Lavoro

125.710

125.607

-

204

125.811

13.682

139.493

Spese correnti

125.654

125.549

-

206

125.755

13.682

139.437

Spese in c/capitale

56

58

-

-2

56

-

56

Giustizia

8.258

8.605

-10

-47

8.548

17

8.565

Spese correnti

7.932

8.181

-

-47

8.134

17

8.151

Spese in c/capitale

326

424

-10

-

414

-

414

Affari esteri

2.609

2.771

-

-

2.771

-37

2.733

Spese correnti

2.581

2.740

-

-

2.740

-37

2.702

Spese in c/capitale

28

31

-

-

31

-

31

Istruzione

57.248

59.271

-

45

59.316

28

59.344

Spese correnti

54.139

55.932

-

45

55.977

28

56.005

Spese in c/capitale

3.109

3.339

-

-

3.339

-

3.339

Interno

24.392

24.532

-82

-20

24.430

-157

24.273

Spese correnti

23.456

23.352

-1

-33

23.318

-407

22.911

Spese in c/capitale

936

1.180

-81

13

1.112

250

1.362

Ambiente

869

837

-

1

830

-

830

Spese correnti

355

357

-

-3

354

-

354

Spese in c/capitale

514

480

-

4

476

-

476

Infrastrutture  e trasporti

15.059

13.892

-1.886

-127

11.880

131

12.011

Spese correnti

7.120

7.017

-2

-45

6.971

81

7.052

Spese in c/capitale

7.939

6.875

-1.884

-82

4.909

50

4.959

Difesa

20.969

21.680

-170

-

21.511

-85

21.425

Spese correnti

18.485

19.401

-

-

19.401

-

19.401

Spese in c/capitale

2.484

2.279

-170

-

2.110

-85

2.025

Politiche agricole

849

911

-

12

923

4

927

Spese correnti

607

654

-

-3

651

-1

650

Spese in c/capitale

242

257

-

15

272

5

277

Beni culturali

2.395

2.733

-

-4

2.729

-22

2.707

Spese correnti

1.680

1.644

-

-4

1.640

-22

1.618

Spese in c/capitale

715

1.089

-

-

1.089

-

1.089

Salute

2.441

2.540

-50

-27

2.463

50

2.513

Spese correnti

2.379

2.457

-50

-15

2.392

-

2.392

Spese in c/capitale

62

83

-

-12

71

50

121

SPESE FINALI

624.524

628.215

-2.182

976

627.013

18.826

645.838

Spese correnti

575.477

579.085

-54

598

579.629

14.016

593.645

Spese in c/capitale

49.047

49.130

-2.128

378

47.383

4.810

52.193

Fonte: quadri generali riassuntivi Tomo II (A.C. 1334).

 

A livello complessivo del bilancio dello Stato si evince che, rispetto alla legislazione vigente (senza considerare le rimodulazioni), la manovra ha inciso sul 2019 per 19,8 miliardi di euro. Degli oltre 18,8 miliardi di incremento delle spese finali attribuibili alla Sezione I, oltre il 74 per cento riguardano le spese correnti, e il restante 26 per cento le spese in conto capitale. La Sezione II incide sulle spese finali del bilancio dello stato in aumento di 976 milioni di euro (attribuibili a 598 milioni di incremento di spesa corrente e 378 milioni di incremento di spese in conto capitale).

Rispetto alle previsioni di spesa a legislazione vigente per il 2019, nel bilancio integrato le spese finali del bilancio dello Stato incrementano di 3 punti percentuali, e ad aumentare sono soprattutto le spese in conto capitale (+6 per cento rispetto alle spese in conto capitale a legislazione vigente).

Le spese finali aumentano per quasi tutti i Ministeri, fatta eccezione per alcuni che scontano riduzioni: il Ministero dei trasporti (-1.118 milioni), il Ministero dell’interno (-259 milioni) e il Ministero della difesa (-255 milioni).

Per un’analisi di dettaglio delle variazioni delle spese dei Ministeri, si rinvia alle schede di lettura degli articoli riguardanti l’approvazione dei rispettivi stati di previsione.


 

2.5. Analisi delle spese complessive per Missioni

Il disegno di legge di bilancio 2019-2021 conferma, come già detto, l’articolazione in 34 missioni della struttura contabile, con 176 programmi (un programma in più rispetto al 2018) che si ricorda costituiscono le unità di voto parlamentare.

Le azioni (713) sono rappresentate in un prospetto dell'atto deliberativo, seppure a soli fini conoscitivi. Sempre a fini conoscitivi, la tabella per unità di voto di ciascuno stato di previsione della spesa riporta l'articolazione in azioni di ogni unità di voto.

 

La Relazione illustrativa al disegno di legge precisa che rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 tiene conto del riordino delle attribuzioni in materia di turismo disposto con il D.L. 12 luglio 2018, n. 86, che trasferisce a partire dal 2019 le competenze sulle politiche del turismo e le relative funzioni precedentemente esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (ora Ministero per i beni e le attività culturali) al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (ora Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo).

Nel d.d.l. di bilancio è presente una appendice dedicata alla “Struttura per missioni e programmi del bilancio dello Stato” (A.C. 1334, tomo I, pag. 59 e ss.), nella quale sono esposte le modifiche alla struttura.

 

La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie delle missioni del bilancio per il 2019, sia a legislazione vigente (BLV) che a bilancio integrato (A.C. 1334) a raffronto con gli stanziamenti previsti nel bilancio assestato riclassificato 2018.

Tabella 16 - Spesa per missioni, confronto tra bilancio a legislazione vigente (BLV) 2019, bilancio integrato 2019 (A.C. 1334) e assestamento 2018

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

Missione

2018

Differenza 2018/ 2019 (BLV)

2019

Assestato Riclassificato

A.C. 1334

Variazione assoluta

%

BLV

Manovra

Bilancio integrato

1. Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

2.263

-24

-1,1

2.239

40

2.279

2. Amministrazione generale e supporto alla rappresentanza generale di Governo e dello Stato sul territorio

581

25

4,3

606

0

606

3. Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

117.844

1.188

1,0

119.032

-560

118.472

4. L'Italia in Europa e nel mondo

25.289

-190

-0,8

25.099

1.023

26.122

5. Difesa e sicurezza del territorio

20.814

29

0,1

20.843

-85

20.758

6. Giustizia

8.736

38

0,4

8.774

-24

8.750

7. Ordine pubblico e sicurezza

11.219

-46

-0,4

11.173

15

11.187

8. Soccorso civile

6.393

-516

-8,1

5.877

905

6.782

9. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca

838

-42

-5,0

796

22

818

10. Energia e diversificazione delle fonti energetiche

331

-121

-36,6

210

-16

194

11. Competitività e sviluppo delle imprese

24.860

160

0,6

25.020

157

25.177

12. Regolazione dei mercati

17

26

153

43

0

43

13. Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

13.392

78

0,6

13.470

-1.577

11.893

14. Infrastrutture pubbliche e logistica

6.015

-2.536

-42,2

3.479

0

3.479

15. Comunicazioni

588

123

20,9

711

-3

709

16. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo

257

-83

-32,3

174

90

264

17. Ricerca e innovazione

3.030

322

10,6

3.352

10

3.362

18. Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente

1.236

-44

-3,6

1.192

-4

1.188

19. Casa e assetto urbanistico

330

36

10,9

366

-3

363

20. Tutela della salute

2.234

-98

-4,4

2.136

50

2.186

21. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.349

304

12,9

2.653

-26

2.627

22. Istruzione scolastica

46.611

1.631

3,5

48.242

75

48.317

23. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

8.245

68

0,8

8.313

-2

8.311

24. Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

33.979

1.002

2,9

34.981

7.115

42.096

25. Politiche previdenziali

92.871

-178

-0,2

92.693

6.877

99.570

26. Politiche per il lavoro

10.618

-118

-1,1

10.500

-8

10.492

27. Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti

3.666

97

2,6

3.763

-401

3.362

28. Sviluppo e riequilibrio territoriale

5.125

485

9,5

5.610

800

6.410

29. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica

88.337

1.509

1,7

89.846

530

90.376

30. Giovani e sport

810

-100

-12,3

710

25

735

31. Turismo

44

0

0,0

44

1

45

32. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

4.459

-1.065

-23,9

3.394

-179

3.215

33. Fondi da ripartire

9.354

-187

-2,0

9.167

4.944

14.111

34. Debito pubblico

293.860

9.175

3,1

303.035

14

303.049

Totale

846.592

10.952

1,3

857.544

19.803

877.347

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo I, pag. 16).

Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione al netto della missione Debito pubblico del disegno di legge di bilancio integrato per il 2019 (A.C. 1334).

Tale missione incide sulle spese complessive del bilancio dello Stato per circa il 34,7%.

Nel grafico si evince come oltre l’80% della spesa complessiva dello Stato, calcolata al netto della missione “debito pubblico”, è allocata su 8 missioni.

Figura 1 - Incidenza percentuale degli stanziamenti per Missione – Bilancio integrato 2019*

* Non è stata considerata la Missione "34. Debito pubblico".

Fonte: elaborazione su ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 134– Tomo I, pag. 16).

Per il 2019, gli effetti della manovra sulle spese complessive ammontano a maggiori spese per circa 19,8 miliardi di euro, determinati per 18.826 milioni dall’articolato (Sezione I) e per 549 milioni da rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni. La restante quota pari a 428 milioni[8] è imputabile alle maggiori spese determinate dal D.L. n. 119/2018, i cui effetti contabili sono già scontati nella Sezione II.

Le missioni su cui insistono, per l'anno 2019, gli effetti di maggiore rilievo, in termini assoluti, tra gli stanziamenti di bilancio a legislazione vigente e quelli del bilancio integrato sono:

§  la Missione 3 “Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali”, che evidenzia un aumento significativo a legislazione vigente rispetto al 2018 di 1,2 miliardi, relativo – illustra la Relazione - ai rimborsi della quota capitale per i mutui assunti a carico dello Stato da Infrastrutture S.p.A. per il finanziamento degli investimenti per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità "Torino- Milano-Napoli" (+930 milioni) e al concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, per il ripiano dei sospesi della Tesoreria nei confronti delle Regioni a statuto ordinario, per la compartecipazione all’IVA (circa 900 milioni in più rispetto alle previsioni iniziali e assestate 2018). Su tale missione tuttavia la manovra determina una riduzione di 560 milioni, dovuta principalmente al programma “Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria” (757 milioni);

§  la Missione 4 “L’Italia in Europa e nel mondo” che presenta un rifinanziamento di 1 miliardo quale partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali dovuto alla manovra;

§  la Missione 8 “Soccorso Civile”, che evidenziava una riduzione di 516 milioni a legislazione vigente rispetto al 2018, presenta, con la manovra un aumento di 905 milioni, di cui 350 milioni quale anticipo al 2019 delle risorse previste per il 2021 relativi alla ricostruzione pubblica nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 e un rifinanziamento di 50 milioni per il fondo per la prevenzione del rischio. La Sezione I (art. 79, co. 3) autorizza uno stanziamento di 360 milioni per la proroga al 31 dicembre 2019 dello stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi dall'agosto del 2016.

§  la Missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto” presenta in manovra riduzioni di 1,6 miliardi, quale effetto dei definanziamenti e riprogrammazione delle risorse destinate agli investimenti di Ferrovie dello Stato (-1.740 milioni) compensate da un finanziamento di 100 milioni a Ferrovie per l’esercizio dell’infrastruttura e l’obbligo di servizio pubblico via mare (quota di parte corrente);

§  la Missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica” evidenzia una riduzione di 2,5 miliardi a legislazione vigente rispetto al 2018 (-42%), relativo al Fondo per gli investimenti dell’ANAS. Su tale fondo è intervenuta tra l’altro una rimodulazione compensativa che, in base agli aggiornamenti sul cronoprogramma degli interventi nuovi e già previsti, sposta circa 1,5 miliardi dal 2019 al 2020;

§  la Missione 22 “Istruzione scolastica” vede a legislazione vigente un aumento di 1,6 miliardi degli stanziamenti di competenza rispetto al 2018 (+3,5%). L’aumento riguarda principalmente il Programma 22.1 “Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica” in relazione alle risorse stanziate sul Fondo per l’autonomia scolastica (+100 milioni) e sul Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa (circa 700 milioni);

§  la Missione 24 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia” registra a legislazione vigente un aumento di 1 miliardo (+3%) rispetto alle previsioni 2018, in gran parte riconducibile al programma 24.12 “Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva”. Tra le voci di spesa interessate dagli incrementi più rilevanti si segnala il Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale (+486 milioni secondo un’evoluzione crescente che rispecchia la programmazione pluriennale del bilancio 2018), le stime del fabbisogno relativo agli oneri derivanti dalla contribuzione figurativa a favore dei genitori e familiari di persone disabili (+350 milioni) e alle pensioni sociali, gli assegni sociali ed altri vitalizi (+400 milioni) alla luce delle risultanze sulla spesa effettiva erogata dall’INPS. La missione 24 vede aumentare gli stanziamenti anche in manovra di 7 miliardi a seguito dell’istituzione del Fondo per il reddito di cittadinanza (9 miliardi), a cui si contrappone una diminuzione del Fondo povertà (-2,2 miliardi);

§  la missione 25 “Politiche previdenziali” risulta incrementata dalla manovra di circa 6,9 miliardi, di cui 6,7 miliardi riferibili al nuovo Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l’introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l’assunzione di lavoratori giovani;

§  la Missione 28 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” presenta in manovra un incremento di 800 milioni del Fondo per lo sviluppo e la coesione (nell’ambito di un rifinanziamento di 4 miliardi fino al 2023);

§  la Missione 29 “Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica” presenta a legislazione vigente un aumento di 1,5 miliardi (+1,7%) rispetto al 2018, che deriva per 1,4 miliardi dai maggiori interessi sui conti di tesoreria;

·       la Missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, comune a tutti i Ministeri, vede una diminuzione a legislazione vigente di circa il 24% rispetto al 2018 (-1 miliardo). Ciò riflette principalmente il fatto che alcuni fondi hanno ricevuto risorse in sede di assestamento, in particolare il Fondo alimentato dalle risorse derivanti dal riaccertamento dei residui passivi perenti del Ministero dell’interno (500 milioni) e il Fondo da ripartire per provvedere alle maggiori esigenze per acquisto di beni e servizi del Ministero della difesa (circa 300 milioni). Vengono meno, inoltre, anche le somme stanziate in assestamento per il ripianamento dei debito pregressi per le forniture eseguite dall'Istituto poligrafico e zecca dello Stato (-500 milioni). Al netto delle variazioni di assestamento, la Missione incrementa i propri stanziamenti del 6 per cento circa, principalmente in relazione alle quantificazione delle risorse rinvenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti, a seguito della verifica della sussistenza delle relative partite debitorie, da ripartire in corso d’esercizio tra i programmi di spesa dell'amministrazione.

§  La Missione 33 Fondi da ripartire” presenta un incremento delle risorse conseguenti alle misure riportate nella II sezione per 403 milioni e da quelle contenute nell’articolato nella misura di 4.541 milioni.

 

 


 

Stati di previsione

 

 


3. Stati di previsione

Stato di previsione dell’entrata
(Tabella n. 1 - Articolo 91)

 

 

L’articolo 91 definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno 2019, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertati, riscossi e versati nelle casse dello Stato, in virtù di leggi, decreti, regolamenti e di ogni altro titolo, come risultante dallo stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1), annesso al ddl di bilancio nei seguenti importi:

 

Entrate finali per gli anni 2019-2021

 (valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

competenza

cassa

competenza

cassa

competenza

cassa

Entrate Tributarie

519.417

492.107

537.574

510.875

546.872

520.359

Entrate Extratributarie

64.902

49.780

63.344

48.345

60.366

45.408

Alienazione e ammort. beni patrimoniali 

2.259

2.214

2.251

 

2.206

2.258

 

       2.213

Entrate finali

586.578

544.101

603.169

561.426

609.496

567.980

 

Come si evince dalla tabella, le entrate finali di competenza sono pari a 586.578 milioni nel 2019, 603.169 milioni nel 2020 e 609.496 milioni nel 2021, mentre le entrate finali di cassa sono pari a 544.101 milioni nel 2019, 561.426 milioni nel 2020 e 567.980 milioni nel 2021.

 

Le entrate previste dal disegno di legge di bilancio nella Sezione II comprendono le variazioni relative agli effetti del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, in materia fiscale e finanziaria, che determinano, per le entrate finali, in termini di competenza ed in termini di cassa, un incremento rispettivamente pari a 428 milioni e 446 milioni per il 2019, 1.503 milioni e 2.216 milioni per il 2020, 2.053 milioni e 2.970 milioni per il 2021.

Con riferimento alle entrate tributarie, le disposizioni introdotte con il predetto provvedimento determinano effetti positivi in termini di competenza ed in termini di cassa, rispettivamente pari a 428 milioni e 460 milioni per il 2019, 1.504 milioni e 2.105 milioni per il 2020, 2.053 e 2.821 milioni per il 2021; per le entrate extra-tributarie si scontano effetti in termini di sola cassa, in riduzione per 13 milioni nel 2019, in aumento per 111 milioni e 148 milioni nel 2020 e nel 2021.

 

In particolare, gli effetti sono ascrivibili alle seguenti principali misure:

§  la definizione agevolata dei processi verbali di constatazione e delle controversie tributarie, con effetti positivi di gettito in termini di competenza e cassa pari a 126 milioni per il 2019 e a 168 milioni in ciascuno degli anni 2020 e 2021;

§  la nuova definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione (c.d. rottamazione-ter) che prevede l’estensione ai ruoli consegnati dal 1°ottobre 2017 al 31dicembre 2017, nonché la nuova possibilità per definire in via agevolata i debiti residui riferiti ai carichi affidati dal 1° gennaio 2000 al 30 settembre 2017 per i soggetti che non hanno aderito alla definizione di cui all’articolo 1 del decreto-legge n. 148/2017 (c.d. rottamazione-bis), il differimento dei termini di pagamento delle somme dovute in relazione ai piani di pagamento conseguenti alle dichiarazioni di adesione alla definizione agevolata prevista dal citato articolo 1del decreto-legge n. 148/2017 e, infine, lo stralcio dei carichi di importo residuo fino a 1.000 euro, affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, con effetti complessivamente stimati, solo in termini di cassa afferendo a riscossioni di ruoli pregressi, in riduzione per 2 milioni di euro nell’anno 2019, in aumento per 688 milioni e per 890 milioni rispettivamente nel 2020 e nel 2021;

§  la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione fino al 31 dicembre 2017 con riferimento alle risorse proprie tradizionali dell’Unione europea (dazi doganali e imposta sul valore aggiunto all’importazione) con effetti di maggior gettito solo in termini di cassa (afferendo a riscossione di ruoli pregressi) pari a circa 21 milioni di euro per l’anno 2019, 24 milioni per il 2020 e 26 milioni per il 2021;

§  l’introduzione dell’obbligo generalizzato di memorizzazione e di trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti con volume d’affari superiore a 400 mila euro a partire dal 1° luglio 2019 e per tutti gli altri soggetti a partire dal 1° gennaio 2020, da cui si stimano maggiori entrate, di competenza e di cassa, pari a 336 milioni di euro per il 2019, 1.356 milioni di euro per il 2020 e 1.912 milioni di euro per il 2021, derivanti sia dal recupero di Iva da omessa dichiarazione e da maggiore efficienza nei controlli, sia dalle maggiori entrate da imposte dirette, ivi incluse quelle connesse al riconoscimento di un credito di imposta forfettario pari al 50% della spesa sostenuta per l’acquisto, la sostituzione o l’adeguamento dei nuovi misuratori fiscali;

§  la possibilità per il Gruppo Bancario Cooperativo di accedere all’istituto del Gruppo Iva introdotto con l’articolo 1, comma 24, della L. 232 del 2016, da cui derivano minori entrate, di competenza e di cassa, pari a circa 35 milioni nel 2019, 20 milioni nel 2020 e 26 milioni nel 2021.

 

Le previsioni di entrata per il triennio 2019-2021, di competenza e cassa, integrate con gli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni contenute nella Sezione I del disegno di legge di bilancio 2019 risultano pari a 577.960 milioni, così ripartite: 512.627 milioni per le entrate tributarie, 63.074 milioni per le entrate extra-tributarie e 2.259 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti. Quelle di cassa risultano pari a milioni 535.483 così ripartite: 485.317 milioni per le entrate tributarie, 47.952 milioni per le entrate extra-tributarie e 2.214 milioni per le entrate da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti.

 

Disegno di legge di bilancio integrato per il triennio 2019-2021

(valori in milioni di euro)

 

2019

2020

2021

 

competenza

cassa

competenza

cassa

competenza

cassa

Entrate Tributarie

512.627

485.317

531.814

505.116

540.826

514.313

Entrate Extratributarie

63.074

47.952

60.849

45.849

60.367

45.408

Alienazione ammort. beni patrimoniali 

2.259

2.214

2.251

 

2.206

2.258

 

       2.213

Entrate finali

577.960

535.483

594.914

553.171

603.451

561.935

 

 

Rispetto alle previsioni della Sezione II, le entrate finali per il 2019 registrano, quindi, una diminuzione complessiva di 8.619 milioni, risultante dalla riduzione stimata per le entrate tributarie, per 6.790 milioni, e dalla riduzione prevista per le entrate extra tributarie, per 1.828 milioni. Per il 2020 la riduzione attesa delle entrate finali è pari a 8.255 milioni, derivante dalla diminuzione sia delle entrate tributarie (-5.760 milioni), sia delle entrate extra-tributarie (-2.496 milioni). Le variazioni introdotte con la Sezione I per l’ultimo esercizio del triennio di previsione, determinano una riduzione delle entrate finali per 6.045 milioni, ascrivibili quasi interamente al comparto tributario (-6.046 milioni).

 

Tra le principali misure adottate con la Sezione I sono da evidenziare, in particolare per le entrate tributarie:

§  l’integrale sterilizzazione per il 2019 dell’aumento delle aliquote IVA e delle accise sui carburanti, determinando una perdita di gettito pari a circa 12.613 milioni nel medesimo esercizio, nonché la parziale sterilizzazione degli incrementi previsti per gli anni successivi, con effetti in termini di minori entrate per complessivi 5.646 milioni nel 2020 e per circa 4.150 milioni dal 2021;

§  la modifica del regime fiscale forfetario agevolato introdotto dalla legge di stabilità 2015, con l’innalzamento della soglia dei compensi e dei ricavi a 65.000 euro e l’eliminazione del limite di 5.000 euro di spesa sostenuta per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi erogati ai collaboratori, e del limite di 20.000 euro del costo dei beni strumentali, con una perdita di gettito attesa per 154 milioni nel 2019, 1.239 milioni nel 2020 e 873 milioni nel 2021;

§  la proroga delle detrazioni fiscali per le spese relative ad interventi di ristrutturazioni edilizie, di riqualificazione energetica, per l’acquisto di mobili, nonché per interventi di sistemazione a verde con effetti finanziari positivi nel 2019 per circa 52 milioni, negativi per circa 507 milioni e 954 milioni rispettivamente nel 2020 e nel 2021;

§  la proroga e la rimodulazione dell’iper-ammortamento, con modifica delle agevolazioni previste dall’art. 1, commi 9 e 10, della legge 232/2016 per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale, da cui si stimano minori entrate per 368 milioni nel 2020 e 728 milioni nel 2021;

§  la tassazione agevolata al 15% sulla parte di reddito corrispondente agli utili investiti per l’acquisto di beni materiali strumentali, ad esclusione degli immobili e veicoli non strumentali, nonché per l’incremento dell’occupazione a tempo determinato ed indeterminato, dalla quale sono stimati effetti negativi di gettito per circa 1.948 milioni nel 2020 e per 1.808 milioni nel 2021;

§  la proroga della rideterminazione del valore di acquisto dei terreni a destinazione agricola ed edificatoria e delle partecipazioni in società non quotate, dalla quale si stimano maggiori entrate pari a 341 milioni per il 2019 e 185 milioni per gli anni 2020 e 2021;

§  l’aumento di 0,5 punti del prelievo erariale unico sugli apparecchi da gioco dal 2019 con effetti positivi di gettito pari a 239 milioni nel 2019 e 238 milioni dal 2020;

§  l’abrogazione dell’IRI (Imposta sul Reddito di Impresa) introdotta dall’articolo 1, comma 547, lettera b), della legge n. 232 del 2016, con effetti in termini di maggiori entrate pari a1.776 milioni per il 2019 e di oltre 1.000 milioni dal 2020;

§  il differimento in dieci esercizi successivi della deducibilità delle perdite su crediti e altre attività finanziarie determinate dalla rilevazione del Fondo perdite attese conseguente alla prima applicazione del principio contabile internazionale dell’IFRS9, dal quale sono stimati effetti positivi per 1.006 milioni nel 2019 e negativi per 112 milioni a decorrere dal 2020;

§  la deducibilità delle quote pregresse di ammortamento relative al valore dell’avviamento e di altri beni immateriali, con effetti positivi stimati in 1.045 milioni nell’anno 2019, e in 747 milioni e 533 milioni in ciascuno dei due esercizi successivi;

§  l’abrogazione della normativa in materia di aiuto alla crescita economica (ACE), di cui all’articolo 1 del DL 201/2011 e alla legge di bilancio 2017, articolo 1, ai commi da 549 a 553, dalla quale derivano effetti positivi di gettito nel 2020 per circa 2.145 milioni e nel 2021 per 1.226 milioni.

 

Per le entrate extra-tributarie, gli interventi principali riguardano:

§  la ridefinizione delle modalità di realizzazione del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica da parte delle regioni a statuto ordinario, che determinano minori versamenti in entrata, stimati in milioni 2.496 in ciascuno degli anni 2019 e 2020;

§  nel 2019, il versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse, pari a 500 milioni, provenienti dalla contabilità speciale di cui all’articolo 7-quinquies, comma 7, del D.L. 5/2009, per la parziale dotazione del Fondo di ristoro per i risparmiatori danneggiati dalle recenti crisi bancarie.


 

Ministero dell’economia e delle finanze
(Tabella n. 2 - Articolo 92)

 

 

L’articolo 92 del disegno di legge di bilancio autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’economia e delle finanze, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 2).

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2019-2021

Il disegno di legge di bilancio 2019-2024 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, in termini di competenza, pari a 366.568 milioni, come si evince dalla tabella che segue:

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

330.456

332.219

1.763

337.883

340.625

Spese in c/capitale

28.077

34.349

6.272

31.893

33.709

SPESE FINALI

358.533

366.568

8.035

369.776

374.334

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’economia e delle finanze, ammontano a 383.623 milioni, di cui 355.597 milioni di parte corrente e 283.640 milioni in conto capitale.

 

Rispetto alla legge di bilancio per il 2018, il disegno di legge di bilancio 2018-2020 espone per il Ministero nel triennio di riferimento un andamento crescente, pari complessivamente a 15.801 milioni .

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il ddl di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018 che, in termini assoluti, è pari a 8.035 milioni  (2,2 per cento). Tale aumento deriva per 1.763 milioni delle spese correnti e di 6.272 delle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’economia e delle finanze autorizzati per il 2019 dal d.d.l. di bilancio rappresentano, in termini di competenza il 56,9 % della spesa finale del bilancio statale.

 

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze (Tabella 2) espone, a legislazione vigente (LV), una dotazione complessiva (cioè comprensiva anche del titolo III) di competenza per l'anno 2019 di 591.748  milioni.

Rispetto alle spese finali (360.625 milioni) la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del d.d.l. di bilancio determina complessivamente, rispetto alla legislazione vigente, un aumento delle spese finali di 1.048 milioni, di cui 498 milioni relativi alla spesa corrente e 550 milioni a quella in conto capitale per 171 milioni, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, valori in milioni )

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

330.456

324.647

331.106

498

331.604

615

332.220

Spese in c/capitale

28.077

28.355

29.519

550

30.069

4.280

34.349

SPESE FINALI

358.533

353.002

360.625

1.048

361.673

4.895

366.569

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni, rifinanziamenti e definanziamenti determinati con la Sezione II ammontano a 991 milioni, di cui 798 milioni di parte corrente e 493 milioni in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 4.895 milioni, di cui 615 milioni di parte corrente e 4.280 milioni in conto capitale.

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.


 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

89.146

88.337

89.846

-

-74

89.771

604

90.375

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

106.928

106.382

108.440

-

-2

108.438

-757

107.680

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

23.369

22.420

22.357

57

1.060

23.474

-

23.474

4

Difesa e sicurezza del territorio (5)

996

275

997

-

-

997

-

997

5

Ordine pubblico e sicurezza (7)

2.238

2.298

2.328

-

-

2.328

-

2.328

6

Soccorso civile (8)

3.666

4.089

3.560

-

460

4.020

421

4.442

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

19.650

19.813

21.327

-

-87

21.240

-

21.240

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

4.961

5.048

5.410

-

-1.640

3.770

-

3.770

9

Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

306

306

625

-

-

625

-

625

10

Comunicazioni (15)

477

501

538

-

-3

535

-

535

11

Ricerca e innovazione (17)

214

214

355

-

-

355

-

355

12

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

1

1

1

-

-

1

-

1

13

Casa e assetto urbanistico (19)

60

60

170

-

-3

167

-

167

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.144

1.149

1.152

-

95

1.247

-

1.247

15

Politiche previdenziali (25)

11.464

11.465

11.465

-

-

11.465

-

11.465

16

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1.088

1.055

1.088

-

-

1.088

-

1.088

17

Organi costituzionali, a rilevan-za costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.221

2.263

2.239

-

-

2.239

40

2.279

18

Giovani e sport (30)

802

810

710

-

-6

705

30

735

19

Giustizia (6)

388

409

405

-

-3

402

6

408

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

4.903

5.125

5.610

-

800

6.410

-

6.410

21

Debito pubblico (34)

299.687

293.860

303.035

-

-

303.035

13

303.048

22

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

858

1.556

922

-

-11

911

-4

907

23

Fondi da ripartire (33)

11.309

9.354

9.167

-

403

9.570

4.541

14.112

 

TOTALE MINISTERO

585.876

576.790

591.748

57

991

592.796

4.896

597.692

N.B. Tra parentesi la numerazione generale della Missione.

                     

Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle i cui programmi hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.

I  valori sono espressi in milioni di euro.

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Politiche economiche-finanzia-rie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

89.146

88.337

89.846

-

-74

89.771

604

90.375

1.1

Regolazione e coordinamento del sistema della fiscalità (29.1)

856

890

881

-

-

881

4

885

1.2

Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni agli obblighi fiscali (29.3)

2.820

2.933

2.840

-

-3

2.837

-

2.837

1.3

Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario (29.4)

181

181

156

-

-

156

500

656

1.8

Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato (29.10)

6.958

6.908

6.490

-

-47

6.443

100

6.543

 

Nel programma 1.3 “Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario” risulta incrementata di 495,5 milioni per ciascuna annualità del triennio la dotazione del cap. 7604 relativo al “Fondo di ristoro finanziario in favore dei risparmiatori” in conseguenza di quanto disposto dall’articolo 38: conseguentemente il cap. 7604 viene ad avere una dotazione di 520,5 milioni per ciascuna annualità del triennio.

 

Nel programma 1.8 “Accertamento e riscossione delle entrate e gestione dei beni immobiliari dello Stato” sono presenti definanziamenti a regime di 35 milioni delle somme occorrenti per far fronte agli oneri di gestione all’Agenzia delle entrate (cap. 3890) e di 10 milioni di quelle per gli oneri di gestione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli (cap. 3920).

Contestualmente si determina un incremento di 100 milioni, in conseguenza dell’autorizzazione di spesa – prevista dall’articolo 15, comma 5 - con decorrenza dal 2019, in favore dell’Agenzia del Demanio per gli oneri connessi all’istituzione, al funzionamento e all’attività della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche di cui all’articolo 17.

 

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali

Nell’ambito dello stato di previsione del MEF il programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, che rappresenta circa il 68% della Missione “Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali”, reca le risorse dirette alla tutela dei livelli essenziali di assistenza e contributi per talune strutture sanitarie private.

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

2

Relazione finanziarie con le autonomie territoriali (3)

106.928

106.382

108.440

-

-2

108.438

-757

107.680

2.4

Concorso dello Stato al finan-ziamento della spesa sanitaria (3.6)

73.289

73.582

74.052

-

-

74.052

-757

73.295

 

Al primo obiettivo sono ascritti stanziamenti (capp. 2862, 2700 e 2701) per un totale di competenza pari a 73.216 milioni nel 2019, pari al 98,8% del valore dell’intero programma.

La manovra di bilancio determina una riduzione di 757 milioni del Programma  relativo al “Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria”.

I capitoli interessati al finanziamento del fabbisogno sanitario sono i seguenti:

§  cap. 2862: somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA che, a legislazione vigente, è pari a 67.131 milioni; tali risorse vengono ridotte per effetto di interventi di Sez. I per un importo complessivo di 790 milioni, attestandosi ad uno stanziamento di bilancio integrato pari a 66.341 milioni;

§  il cap. 2700: Fondo sanitario nazionale, che si presenta con un importo a legislazione vigente pari a 6.442,5 milioni di euro e che, per effetto di interventi di Sez. I, viene aumentato di 32,5 milioni nel 2019, attestandosi pertanto ad un livello di 6.475 milioni;

Si sottolinea che tali effetti di Sez. I derivano dalla somma algebrica tra le diverse variazioni delle entrate per IVA, IRAP e Addizionale regionale IRPEF di cui al prospetto riepilogativo degli effetti finanziari del presente ddl bilancio (il cui saldo complessivo si ripercuote positivamente sulle risorse a copertura della spesa sanitaria regionale) e la riduzione dell’incremento del fabbisogno sanitario nazionale a carico dello Stato (art. 40 AC 1334) rispetto alla stima più elevata già scontata nei tendenziali di spesa.

§  cap. 2701: finanziamento del FSN in relazione alle minori entrate dell’IRAP e dell’addizionale regionale all’IRPEF che non subisce variazioni determinate dal presente disegno di legge, attestandosi ad un livello di 400 milioni di euro.

Questo stanziamento rappresenta una nuova stima in diminuzione di 100 milioni rispetto al livello di 500 milioni - definito dalla legge di bilancio 2018 anche per l’anno successivo -, relativo al più ridotto finanziamento che si prevede lo Stato debba erogare per compensare il minor gettito regionale derivante da entrate IRAP e addizionale regionale IRPEF.

L’Italia in Europa e nel mondo

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

3

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

23.369

22.420

22.357

57

1.060

23.474

-

23.474

3.1

Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE (4.10)

22.733

21.784

21.668

-

60

21.728

-

21.728

3.2

Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

636

636

689

57

1.000

1.746

-

1.746

 

Nell’ambito del programma relativo alla “Partecipazione italiana alle politiche di bilancio in ambito UE” viene ridotto di 15 milioni per il 2019 l’ammontare delle somme da versare per il finanziamento del bilancio dell'Unione europea a titolo di risorse proprie basate sul RNL e sull'imposta sul valore aggiunto (cap. 2751).

Viene invece rifinanziato per 75 milioni nel 2019 (e per 100 milioni sia nel 2020 che nel 2021) il Fondo per il recepimento della normativa europea (cap. 2815).

Nel programma “Politica economica e finanziaria in ambito internazionale” viene disposto un rifinanziamento di miliardo sia per il 2019 che per il 2020 sul cap. 7175 relativo alla partecipazione a banche e fondi di organismi internazionali, da ultimo autorizzata dall’articolo 1, comma 170, della legge  n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013).

 

Inoltre, a seguito di una rimodulazione compensativa di spese per fattori legislativi e adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (art. 23, c. 3, lett.a; art. 30, c. 1) la dotazione del cap. 7182 relativo alla oneri derivanti dalla partecipazione dell'Italia a istituzioni finanziarie internazionali per la cancellazione del debito dei paesi poveri.

Anche se non impatta contabilmente sull’esercizio 2018, si segnala che la manovra di bilancio in Seconda Sezione impatta notevolmente sul Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie (c.d. Fondo IGRUE), attraverso una riduzione di 4.950 milioni della quota prevista a legislazione vigente per il 2020, che viene spostata per 4 miliardi al 2021 e per 950 milioni al 2022 (la dotazione per il 2019 è confermata in 2,6 miliardi). Contestualmente viene disposto  un rifinanziamento di 30 miliardi per il 2022 e annualità successive (fino al 2026).

Conseguentemente il Fondo IGRUE risulta così dotato:

 

(in euro)

2019

2020

2021 e ss

2022 e ss

BLV

2.600.000.000

6.950.000.000

0

0

Riduzione / Rifinanziamento

-

-

-

30.000.000.000

Riprogrammazione

-

-4.950.000.000

4.000.000.000

950.000.000

Totale esposto in Allegato

2.600.000.000

2.000.000.000

4.000.000.000

30.950.000.000

Soccorso civile

La Missione 8 “Soccorso civile” presenta, rispetto ai dati della legge di bilancio 2018, un leggero decremento a legislazione vigente di 106 milioni di euro, pari al 2,9%.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente si registra, invece, un consistente aumento della missione per 881,5 milioni (pari al 24,8%), di cui 460 milioni nella Sezione II, e 421,5 milioni per gli effetti finanziari del disegno di legge di bilancio 2019, indicati nella Sezione I, imputabile ai programmi 8.4 “Interventi per calamità pubbliche“ e 8.5 “Protezione civile”.

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

6

Soccorso civile (8)

3.666

4.089

3.560

-

460

4.020

421

4.442

6.1

Interventi per pubbliche calamità (8.4)

2.803

3.176

2.781

-

400

3.181

61

3.242

6.2

Protezione civile (8.5)

863

913

780

-

60

840

360

1.200

 

 

Nello specifico, gli interventi della Sezione II, che incidono per il programma 8.4, prevedono una riprogrammazione dal 2021 al 2019 di 350 milioni per il cap. 8006 per la ricostruzione pubblica nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 (legge di bilancio 2017- legge n. 232 del 2016, art. 1 c. 362) e un rifinanziamento di 50 milioni per il cap. 7459 per il fondo per la prevenzione del rischio sismico (DL n. 39 del 2009 art. 10, comma  5-bis, sisma Abruzzo).

Per il programma 8.5, è previsto un rifinanziamento pari a 60 milioni che vanno al cap. 7441 per il fondo per le emergenze nazionali (DL n. 93 del 2013 art. 10 c. 1).

 Nella Sezione I per il programma 8.4 è previsto uno stanziamento pari a 61,5 milioni a favore del citato cap. 8006, come disposto dall’art. 79, comma 4 del disegno di legge di bilancio 2019, per gli effetti determinati dalla proroga fino al 31 dicembre 2020 del termine della gestione straordinaria finalizzata alla ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi dall'agosto del 2016.

Per il programma 8.5 è previsto uno stanziamento di 360 milioni per il citato cap. 7441, disposto dall’art. 79, comma 3 del disegno di legge di bilancio 2019, per la proroga al 31 dicembre 2019 dello stato di emergenza per i territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi dall'agosto del 2016.

Competitività e sviluppo delle imprese

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

7

Competitività e sviluppo delle imprese (11)

19.650

19.813

21.327

-

-87

21.240

-

21.240

7.1

Incentivi alle imprese per interventi di sostegno

1.954

2.114

2.399

-

-63

2.336

-

2.336

7.2

Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità

17.696

17.699

18.928

-

-24

18.905

-1

18.904

 

Nel programma “Incentivi alle imprese per interventi di sostegno” lo stanziamento del cap. 1900 relativo ai “contributi in conto interessi da corrispondere alla Cassa depositi e prestiti sui finanziamenti a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese, nonché' rimborso delle relative spese di gestione” viene ridotto di 63 milioni nel 2019.

Nel programma “Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità” è presente il nuovo capitolo 7788 relativo al credito di imposta per la memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi previsto dal D.L. n. 119/2018, con una dotazione di 36,3 milioni per il 2019 e di 195,5 milioni per il 2020. Viene inoltre disposto un definanziamento delle risorse destinate al credito d'imposta fruito dai soggetti Ires e Irpef, nell'ambito della disciplina "ACE - aiuto alla crescita economica", per la riduzione dell'imposta regionale sulle attività produttive (cap. 7819).

 

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto

La Missione 8 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”(13), per la parte iscritta nello stato di previsione del MEF (si ricorda che una parte è afferente al Ministero delle infrastrutture e trasporti, al quale si rinvia), reca uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente di 3.770,2 milioni, in diminuzione rispetto alla legge di bilancio 2018, nella quale il programma recava uno stanziamento di 4.960,1 milioni.

Nel programma 13.8 del MEF la quasi totalità della spesa è rappresentata dall'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario, ed è pari a circa 3.765,8 milioni per il 2019, con una riduzione per complessivi 1.640 milioni, come evidenziato nella tabella seguente.

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

8

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

4.961

5.048

5.410

-

-1.640

3.770

-

3.770

8.1

Sostegno allo sviluppo del trasporto (13.8)

4.961

5.048

5.410

-

-1.640

3.770

-

3.770

 

Per quanto riguarda i successivi anni 2020 e 2021 gli stanziamenti del programma 13.8 ammontano a 6.820,2 milioni per il 2020 (con un rifinanziamento di 600 milioni) e a 5.450,1 milioni per il 2021 (con un rifinanziamento di 440 milioni).

Per quanto riguarda il definanziamento complessivo di 1.640 milioni per il 2019 per i contratti di programma e di servizio, esso deriva da un definanziamento di 1.740 milioni sul cap. 7122 (contributo in conto impianti a Ferrovie per gli investimenti), e da un finanziamento di 100 milioni sul cap. 1541 (somme a Ferrovie per l’esercizio dell’infrastruttura e l’obbligo di servizio pubblico via mare).

In particolare, la variazione in negativo di 1.740 milioni sul cap. 7122 per il 2019 è dovuta a:

§  una riprogrammazione per -600 milioni spostati dal 2019 agli anni 2020 e 2021 (cap. 7122/1);

§  ad una riprogrammazione di -540 milioni spostati sui successivi anni 2020, 2021 e 2022 e successivi (cap. 7122/2);

§  un definanziamento di 600 milioni come contributo sul (cap. 7122/2).

 

 


RIPROGRAMMAZIONI

Cap

2019

2020

2021

2022

Economia e finanze

 

 

 

 

 

Trasferimenti Ferrovie dello Stato S.p.A. (D.L. n. 185/2008, art. 18, co. 1, p. B)

7122

-600,0

300,0

300,0

-

Contributo in conto impianti a Ferrovie dello Stato S.p.A. (L. n. 266/2005, art, 1, co. 86)

7122

-540,0

300,0

140,0

100,0

 

Si ricorda che l’articolo 21 del decreto-legge n. 119 del 2018 ha assegnato a Rete ferroviaria italiana un contributo pari a 600 milioni per il finanziamento del contratto di programma - parte investimenti 2017 - 2021.

Casa e assetto urbanistico

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

13

Casa e assetto urbanistico (19)

60.0

60

170,0

0

-2,7

167,3

0

167,3

13.1

Edilizia abitativa e politiche territoriali (19.1)

60.0

60

170,0

0

-2,7

167,3

0

167,3

 

La Missione 19 “Casa e assetto urbanistico”, presenta a legislazione vigente una dotazione pari a 170 milioni di euro, aumentata di 110 milioni rispetto al dato della legge di bilancio 2018 (60 milioni di euro), che nel disegno di legge di bilancio 2019 subisce un definanziamento di 2,7 milioni nella Sezione II.

Le risorse sono allocate complessivamente nel Programma 19.1 “Edilizia abitativa e politiche territoriali”, in cui sono previsti 70 milioni per il Fondo di garanzia prima casa per la concessione di mutui ipotecari (cap. 7077) e 97,3 milioni per il fondo per l'attuazione del piano nazionale per la riqualificazione e rigenerazione delle aree urbane degradate (cap. 2099).

 

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

14

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

1.144

1.149

1.152

-

95

1.247

-

1.247

14.1

Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio (24.5)

140

140

163

-

96

259

1

260

Viene disposto un rifinanziamento di 100 milioni a decorrere dal 2019 delle risorse destinate alle politiche di sostegno alla famiglia.

 

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

17

Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei ministri (1)

2.221

2.263

2.239

-

-

2.239

40

2.279

17.2

Presidenza del Consiglio dei Ministri (1.3)

480

521

497

-

-

497

40

537

 

In particolare, il programma Presidenza del Consiglio dei ministri registra un incremento di 40 milioni di euro, dovuto ai seguenti interventi di sezione I:

§  istituzione di una struttura di missione temporanea per il supporto alle attività del Presidente del Consiglio relative al coordinamento delle politiche del Governo e dell’indirizzo politico e amministrativo dei ministri in materia di investimenti pubblici e privati (“InvestItalia”), per la quale è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro a decorrere dal 2019 (articolo 18);

§  rifinanziamento del Fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano, incrementando di 5 milioni di euro le risorse stanziate per l’anno 2019 e per l’anno 2020 (da 5 a 10 milioni per il 2019 e da 10 a 15 milioni per il 2020), ed assegnando 15 milioni di euro per l’anno 2021 (articolo 76);

§  finanziamento del Fondo nazionale per la montagna (cap.7469) per un importo di 10 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 (articolo 77).


 

Giovani e sport

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

18

Giovani e sport (30)

802

810

710

-

-6

705

30

735

18.2

Incentivazione e sostegno alla gioventù (30.2)

189

189

162

-

-4

157

30

187

 

Nell’ambito della Missione 18 “Giovani e sport”, l’articolo 37 incrementa il Fondo per le Politiche giovanili di 30 milioni annui a decorrere dall’anno 2019 (cap. 2106), che vanno ad aggiungersi ai 7,3 milioni presenti a legislazione vigente.

Sviluppo e riequilibrio territoriale

Nella Missione 20 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000).

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

20

Sviluppo e riequilibrio territoriale (28)

4.903

5.125

5.610

-

800

6.410

-

6.410

20.1

Sostegno politiche nazionali e comunitarie per la crescita ed il superamento squilibri socio-economici territoriali (28.4)

4.903

5.125

5.610

-

800

6.410

-

6.410

 

Il d.d.l. di bilancio dispone in Seconda Sezione un rifinanziamento complessivo del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) per 4 miliardi, nella misura di 800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023 (anno terminale del rifinanziamento).

Conseguentemente la dotazione del Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000) risulta pari a 6,4 miliardi nel 2019, a 6,8 miliardi nel 2020, a 7 miliardi nel 2021 e a 26,9 miliardi nel 2022 e annualità successive.

 

Si precisa inoltre che in termini di cassa le autorizzazioni risultano assai inferiori rispetto al dato di competenza: nel d.d.l di bilancio ammontano a 2,1 miliardi per il 2019, a 3 miliardi per il 2020 e a circa 4,5 miliardi per il 2021.

Ciò è dovuto al fatto che l’incremento determinato dal rifinanziamento di  800 milioni per ciascuna annualità dal 2019 al 2023 opera solo in termini di competenza; peraltro per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa per il 2019 viene disposta una riduzione di 500 milioni rispetto alla legislazione vigente, che slittano per 300 milioni al 2022 e per 200 milioni al 2023.

 

Si segnala infine che il d.d.l. di bilancio 2019 indica residui presunti sul cap. 8000/MEF al 1° gennaio 2019 pari a circa 21,5 miliardi.

Fondi da ripartire

(valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

23

Fondi da ripartire (33)

11.309

9.354

9.167

-

403

9.570

4.541

14.112

23.1

Fondi da assegnare (33.1)

6.103

6.077

4.004

-

403

4.407

4.141

8.548

23.2

Fondi di riserva e speciali

5.206

3.277

5.163

-

-

5.163

400

5.563

 

La Missione 23 “Fondi da ripartire” presenta un incremento delle risorse conseguenti alle misure riportate nella Seconda sezione per 403 milioni e da quelle contenute nell’articolato nella misura di 4.541 milioni

Le maggiori risorse indicate nella Seconda Sezione riguardano un rifinanziamento del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (c.d. FISPE) per 60 milioni nel 2019 ed 80 milioni nel 2021 (cap. 3075), nonché dall’iscrizione in bilancio delle maggiori risorse destinate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale (390 milioni per il 2019, 1.641 milioni nel 2020 e 2.472 milioni nel 2072) ai sensi dell’articolo 26, comma 1, del D.L. n. 119/2018 (cap. 3833). Tuttavia tali risorse vengono utilizzate a copertura parziale degli oneri recati dalla presente manovra di bilancio, in quanto l’articolo 57, comma 1, dispone la soppressione  del citato comma 1 dell’articolo 26.

Un ulteriore definanziamento riguarda il Fondo per il riaccertamento dei residui passivi perenti (cap. 3051) nella misura di 37,3 milioni per il 2019.

 

Per quanto riguarda l’articolato del d.d.l., al netto della suesposta riduzione del Fondo per riduzione della pressione fiscale, le maggiori risorse riguardano:

§  il Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili in corso di gestione (cap. 3076) con maggiori risorse per 250 milioni e di 400 milioni annui a decorrere del 2020 ai sensi dell’articolo 90, comma 2;

§  il Fondo per l’attuazione del programma di Governo (cap. 3080) previsto dall’articolo 55, dotato di 185 milioni per il 2019 e 430 milioni a decorrere dal 2020 ;

§  il Fondo da ripartire per le spese derivanti dalle assunzioni straordinarie nelle forze di polizia con una dotazione di 23 milioni nel 2019, di 71 milioni nel 2020 e di 126 nel 2021 (cap. 3053) disposte dall’articolo 30;

§  il Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle assunzioni di personale a tempo indeterminato per le Amministrazioni dello Stato (cap. 3056), incrementato di 130 milioni nel 2019, di 320 milioni nel 2020 e di 420 milioni nel 2021, ai sensi dell’articolo 28;

§  il Fondo da ripartire per il finanziamento del rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del paese (cap. 7557) previsto dall’articolo 15 con una dotazione di 2.900 milioni per il 2019 (il fondo presenta risorse sino al 2033);

§  il Fondo da ripartire per il finanziamento del rilancio degli investimenti degli enti territoriali per lo sviluppo infrastrutturale del Paese previsto dall’articolo 16, le cui risorse ancora disponibili (sono utilizzate a copertura degli oneri recati da varie norme del d.d.l. di bilancio) ammontano per il 2019 a 254 milioni (cap. 7558);

§  il Fondo da ripartire per l'attuazione dei contratti del personale delle amministrazioni statali, ivi compreso il personale militare e quello dei Corpi di polizia (cap. 3027) che dispone per il 2019 di maggiori risorse pari a 790 milioni ai sensi dell’articolo 34.

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue:

(importi in milioni di euro)

ECONOMIA E FINANZE

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

3 L’Italia in Europa e nel mondo (4)

3.2 - Politica economica e finanziaria in ambito internazionale (4.11)

LF n. 244/2007 art 3 co 373

CANCELLAZIONE DEBITO PAESI POVERI

(Cap-pg: 7182/1)

107

57

80

30

86

36

9 Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

9.1 Opere pubbliche e infrastrutture (14.8)

L n.448/1998 art 50 co 1 punto C

EDILIZIA SANITARIA PUBBLICA

(Cap-pg: 7464/1)

475

-

1.000

-1.375

2.400

1.375

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 101)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 20 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità). 

 (importi in milioni di euro)

ECONOMIA

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

1. Politiche economico-finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica (29)

1.2 Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali (29.3)

LS n. 147/2013 art  co 109

CONTRIBUTO AMMODERNAMENTO CORPO GUARDIA DI FINANZA

(Cap-pg: 7851/1)

1,1

1,1

 

 

1.6 Analisi, monitoraggio e controllo della finanza pubblica e politiche di bilancio (29.7)

LS n. 190/2014 art 1 co 188

REALIZZAZIONE E ADEGUAMENTO APPLICATIVI INFORMATICI PER LE SCRITTURE CONTABILI

(Cap-pg: 7460/8)

5,4

2,2

2,7

0,5

3. L’Italia nell’Europa e nel mondo (4)

3.2 Politica economica e finanziaria in ambito internazionale

DL n. 201/2011 art 7 co 3

BANCHE MULTILATERALI DI SVILUPPO

(Cap-pg: 7179/1)

13,1

13,1

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 147-148)


 

Ministero dello sviluppo economico
(Tabella n. 3 - Articolo 93)

 

 

L’articolo 93 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dello sviluppo economico, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 3).

Il comma 2 dell’articolo dispone che le somme impegnate in relazione agli interventi di sostegno nelle aree di crisi siderurgica di cui all’articolo 1 del D.L. 410/1993 (L. n. 513/1993), resesi disponibili a seguito dei provvedimenti di revoca, siano versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate, nell’anno finanziario 2019, con decreti del Ministero dell’economia e finanze, allo stato di previsione del MISE ai fini di cui al medesimo articolo 1 del D.L n. 410/1993[9].

Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2019-2021

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE), spese finali, in termini di competenza, pari a 4.447,5 milioni di euro nel 2019, a 4.407,9 milioni di euro per il 2020 e 3.885,1 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

663,1

752,8

89,7

588,7

526,1

Spese in c/capitale

4.559,0

3.694,7

-864,3

3.819,2

3.359,0

SPESE FINALI

5.222,2

4.447,5

-774,6

4.407,90

3.885,1

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,8

0,7

-0,1

0,7

0,6

Rimborso passività finanziarie

379,5

296,6

-83,5

240,8

170,7

SPESE COMPLESSIVE

5.601,7

4.744,0

-858,2

4.648,7

4.055,8

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 4.705,8 milioni di euro nel 2019, a 4.410,8 milioni di euro nel 2020 e a 3.891,0 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MISE, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in diminuzione rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 774,6 milioni di euro (- 14,8 per cento).

Tale differenza negativa deriva dagli effetti congiunti di un lieve aumento delle spese di parte corrente pari a 89,7 milioni di euro e di una sensibile riduzione delle spese di parte capitale pari a 864,3 milioni di euro.

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione della spesa del Ministero dello sviluppo economico (Tabella 3 del DDL), espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 4.211,9 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 235,7 milioni di euro, di cui 57,9 milioni di spesa in conto corrente e 177,8 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

(dati di competenza, in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni
assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

663,1

760,6

694,9

-2

692,9

59,9

752,8

Spese in c/capitale

4.559,0

4.716,7

3.517,0

-82,2

3.434,7

260,0

3.694,7

SPESE FINALI

5.222,2

5.477,2

4.211,9

-84,2

4127,6

319,9

4.447,5

 

In particolare, i principali effetti finanziari della manovra sono ascrivibili alla Sezione I che determina un incremento della spesa pari a circa 319,9 milioni di euro, prevalentemente di conto capitale (per gli specifici interventi di Sez. I, cfr. par. successivo).

Gli interventi di Sez. II determinano invece effetti negativi pari a 84,2 milioni di euro, ascrivibili prevalentemente a rimodulazioni orizzontali (cfr. infra).

Il DDL di bilancio integrato con gli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 4.447,5 milioni per il 2019.

Gli stanziamenti si attestano allo 0,7 % della spesa finale del bilancio statale.

 

Dunque, il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2019, rispetto alla legge di bilancio 2018, la netta prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono l’83,1% delle spese finali del Ministero (rispetto all’87,3% della legge di bilancio 2018).

 

Le spese di conto capitale, pari come detto a circa 3.694,7 milioni di euro per il 2019, sono per la quasi totalità spese per investimenti (3.624,3 milioni di euro), in buona parte allocate (a titolo di contributi agli investimenti alle imprese) nel programma 11.5 della Missione 11 Competitività e sviluppo delle imprese (2.757,8 milioni, cfr. paragrafo successivo) e destinate (per 2,4 miliardi di euro circa) all’azione “Interventi per l’innovazione del sistema produttivo del settore dell’aerospazio, della sicurezza e della difesa”, sostanzialmente gestiti dal Ministero della difesa.

 

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente indica le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La denominazione e il numero delle missioni (7) e dei programmi di spesa (17) iscritti nello stato di previsione del MiSE non variano rispetto allo scorso esercizio finanziario.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Relativamente alle modifiche di Sezione II, si evidenzia che gli importi esposti nella colonna denominata “Variaz. art. 23, co.3, lett. b)” includono anche gli effetti finanziari del decreto-legge n. 119/2018 (cd. “D.L. fiscale”).

 

(dati di competenza, in milioni di euro)

Missione/Programma

CDR

2018

2019

legge di bilancio

ASS.

BLV
(A)

Modifiche sez. II
(b)

DDL sez.ii

(C=a+b)

effetti sez. I

(d)

Dlb integrato sez I+Sez II
(e=c+d)

Rimodul
art.23,co.3, lett.a)
art.30, co.1

variazioni
art.23,co.3, lett.b)

1. Competitività e sviluppo delle imprese (11)

Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo (11.5)
di cui:

Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le PMI

3.549,2

3.552,7

3.215,4

-40,0

 

3.175.4

- 78,0

3.097,4

- rimborso passività finanziarie

 

379,5

379,5

269,6

 

 

296,6

 

296,6

Vigilanza sugli enti, sul sistema cooperativo e sulle gestioni commissariali (11.6)

Direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo e le gestioni commissariali

330,0

330,0

20,4

 

-0,6

19,8

 

19,8

Incentivazione del sistema produttivo (11.7)

Direzione generale per gli incentivi alle imprese

1.025,4

1.095,8

435,0

 

 

435,0

323,0

758,0

Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10)

Direzione generale per la lotta alla contraffazione - ufficio italiano brevetti e marchi

50,2

67,9

60,7

 

-0,5

60,2

0

60,2

Coordinamento azione amministrativa, attuazione di indirizzi e programmi per favorire competitività e sviluppo delle imprese, dei servizi di comunicazione e del settore energetico (11.11),

di cui:

Segretariato generale

1,2

1,1

1,2

 

 

1,2

 

1,2

SPESA COMPLESSIVA MISSIONE 11

 

4.956,0

5.047,5

3.732,7

-40,0

-1,1

3.691,6

245,0

3.936,6

SPESA FINALE
MISSIONE 11

(spesa complessiva-rimborso passività)

 

4.576,5

4.668,0

3.463,1

-40,0

-1,1

3.395,0

245,0

3.640,0

In % su spesa finale
MISE

 

87,6

85,2

81,7

 

 

 

 

81,8

2. Regolazione dei mercati (12)

Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e tutela dei consumatori (12.4)

Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

16,2

16,8

42,7

 

 

42,7

 

42,7

SPESA FINALE
MISSIONE 12

 

16,2

16,8

42,7

 

 

42,7

 

42,7

In % su spesa finale
MISE

 

0,3

0,3

1,0

 

 

 

 

1,0

3. Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

Politica commerciale in ambito internazionale (16.4)

Direzione generale per la politica commerciale internazionale

5,8

5,9

5,7

 

 

5,7

 

5,7

Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy (16.5)

Direzione generale per le politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi

248,8

251,1

170,0

-1,4

 

168,5

90

258,5

SPESA FINALE MISSIONE 16

 

254,6

257,0

175,7

-1,4

0

174,2

90

264,2

In % su spesa finale
MISE

 

4,9

4,7

4,1

 

 

 

 

5,9

4. Energia e diversificazione delle fonti energetiche (10)

Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico (10.6)

Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le infrastrutture energetiche

25,7

32,7

26,0

 

 

26,0

 

26,0

Regolamentazione del settore elettrico, nucleare, delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo sviluppo sostenibile (10.7)

Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l'efficienza energetica, il nucleare

161,8

285,1

173,3

 

-1,0

172,3

-15,1

157,2

Innovazione, regolamentazione tecnica, gestione e controllo delle risorse del sottosuolo (10.8)

Direzione generale per la sicurezza, anche ambientale, delle attività minerarie ed energetiche – Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le risorse georisorse

12,7

13,3

11,3

 

-0,04

11,3

 

11,3

SPESA FINALE MISSIONE 10

 

200,2

331,1

210,6

 

-1,04

209,6

-15,1

194,5

In % su spesa finale
MISE

 

3,8

6,0

5,0

 

 

 

 

4,4

5. Comunicazioni (15)

Pianificazione, regolamentazione, vigilanza e controllo delle comunicazioni elettroniche e radiodiffusione, riduzione inquinamento elettromagnetico (15.5)

Direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico

10,7

11,9

11,2

 

 

11,2

 

11,2

Servizi di Comunicazione Elettronica, di Radiodiffusione e Postali (15.8)

Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali

28,4

31,6

120,6

 

 

120,6

 

120,6

Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati e sui prodotti (15.9)

Direzione generale per le attività territoriali

42,4

43,2

41,8

 

 

41,8

 

41,8

SPESA FINALE MISSIONE 15

 

81,5

86,7

173,6

 

 

173,6

 

173,6

In % su spesa finale
MISE

 

1,6

1,6

4,1

 

 

 

 

3,9

6. Ricerca e innovazione (17)

Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle comunicazioni e della società dell'informazione (17.18)

Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione

8,5

9,0

8,8

 

 

8,8

 

8,8

SPESA FINALE MISSIONE 17

 

8,5

9,0

8,8

 

 

8,8

 

8,8

In % su spesa finale
MISE

 

0,2

0,2

0,2

 

 

 

 

0,2

7. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

Indirizzo politico (32.2)

Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro

38,2

39,1

117,3

 

-41

76,5

 

76,5

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

Direzione generale per le risorse, l'organizzazione e il bilancio

46,3

69,8

47,2

 

 

47,2

 

47,2

SPESA FINALE MISSIONE 32

 

84,5

108,9

164,5

 

-41

123,7

 

123,7

In % su spesa finale
MISE

 

1,6

2,0

3,9

 

 

 

 

2,8

SPESA COMPLESSIVA MISE

 

5.601,6

5.857,0

4.508,5

-41,4

-43,1

4.424,2

319,9

4.744,1

SPESA FINALE MISE

 

5.222,0

5.477,5

4.239,0

-41,4

-43,1

4.127,6

319,9

4.447,5

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 7 missioni, la più consistente delle quali è la Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” (n. 11), condivisa con il Ministero dell'economia e finanze. Tale Missione reca a BLV 2019 spese complessive pari a 3.732,7 milioni di euro. In termini di spese finali (spese complessive – rimborso di passività finanziarie del Ministero interamente iscritte sulla missione in questione) le spese finali ammontano a 3.463,1 milioni di euro, pari a circa l’81,7 % delle spese finali del Ministero.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della Missione (11) sono pari a disegno di legge di bilancio integrato per il 2019 a 3.640,0 milioni di euro, l’81,8 % delle spese del Ministero.

Dunque, rispetto alla dotazione a legislazione vigente (3.463,1 milioni di euro) tale Missione registra un incremento di 203,9 milioni di euro, che riguarda principalmente le missioni ed i programmi di seguito esposti.

Il Programma (11.5) “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo” – reca a BLV 2019 spese complessive di 3.215,4 milioni di euro.

Sul Programma 11.5 è interamente iscritto il rimborso delle passività finanziarie del Ministero, per cui – al netto di tale rimborso (pari a 269,6 milioni per il 2019) le spese finali del Programma sono pari a 2.945,8 milioni di euro.

Il Programma in questione subisce una riduzione di 118 milioni di euro. Tale riduzione è ascrivibile, per 78 milioni di euro per il 2019, ad un intervento, contenuto in Sez. I, di riprogrammazione al 2025 di spese per investimenti (pari appunto a 78 milioni) concernenti i programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico di cui all’art. 4, comma 3, della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft (EFA) e lo sviluppo di unità navali della classe FREMM (di cui all’art. 1, comma 95, della legge n. 266/2005 e ss. mod.).

L’ulteriore riduzione del programma, per complessivi 40 milioni di euro per il 2019, è ascrivibile ad interventi di Sezione II, che consistono in rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. a) e art. 30, co. 2 della legge di contabilità nazionale. In particolare, la rimodulazione ha riguardato:

§  gli stanziamenti pluriennali concernenti gli interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico di cui all’articolo 3, lettera a), della legge n. 808/1985, con una riduzione di 40 milioni di euro per l’anno 2019, ed un conseguente incremento di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2021 (cap. 7423/pg.2);

§  gli stanziamenti pluriennali per il proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM, con un’anticipazione di relative risorse per 29,3 milioni all’anno 2021 ed una conseguente riduzione di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2022 e successivi (cap. 7485/pg.4);

§  gli stanziamenti affluiti nello stato di previsione del MISE (cap. 7485/pg.9), in sede di riparto del Fondo investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’articolo 1, comma 140 della legge di bilancio 2017 (Legge 232/2016 e D.P.C.M. 21 luglio 2017) e anch’essi destinati al proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM. La rimodulazione ha comportato un anticipo al 2020 di 58 milioni di euro e al 2021 di 84,4 milioni, delle risorse già stanziate per gli anni 2022 e seguenti.

Il Programma (11.7) “Incentivazione del sistema produttivo” – che a BLV 2019 reca uno stanziamento di 435 milioni di euro - registra un incremento di 323 milioni di euro ascrivibile interamente ad interventi di Sezione I. In particolare, l’incremento delle risorse del Programma (11.7) è ascrivibile alle seguenti misure:

§  l’istituzione di un Fondo, con una dotazione pari a 25 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 finalizzato ad agevolare l’inserimento nelle PMI dei cd. manager per l’innovazione, ai sensi dell’art. 19, comma 23 (cap. di nuova istituzione 2316/MISE);

§  il finanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, della zona franca urbana della Città Metropolitana di Genova, ai sensi dell’art. 79, comma 6 (cap. di nuova istituzione 2315/MISE);

§  lo stanziamento di 5 milioni per il 2019 e di 75 milioni per ciascun anno del biennio 2020-2021 per il finanziamento dello strumento dei contratti di sviluppo, ai sensi dell’art. 19, comma 3 (cap. 7343/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo di sostegno al Venture Capital con una con una dotazione di 30 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 e di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025, per finanziare la sottoscrizione da parte dello Stato tramite il MISE, di quote o azioni, comprese quelle di classe speciale, di fondi di Venture Capital, ai sensi dell’art. 19, comma 10 (cap. di nuova istituzione 7344/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, con una dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, ai sensi dell’art. 19, comma 20 (cap. di nuova istituzione 7346/MISE);

§  l’istituzione di un Fondo con un a dotazione di 50 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020, 60 milioni per il 2021 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, finalizzato all'erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell'IPCEI - Importante Progetto Di Interesse Comune Europeo Sulla Microelettronica, ai sensi dell’art. 19, comma 4(cap. di nuova istituzione 7348/MISE);

§  l’incremento di 100 milioni per l’anno 2019 e di 50 milioni per l’anno 2020 della dotazione del Fondo crescita sostenibile per il finanziamento degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva delle aree di crisi industriale complessa e delle aree di crisi non complessa, ai sensi dell’art. 19, comma 5 (cap.7483/MISE);

§  il rifinanziamento di 48 milioni di euro per il 2019, di 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020-2023 e di 48 milioni di euro per il 2024 della cd. Nuova Sabatini, misura di sostegno volta alla concessione alle micro, piccole e medie imprese di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti “Industria 4.0”, ai sensi dell’articolo 19,comma 1 (cap. 7489/MISE).

La Missione Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (16), reca a legislazione vigente 2019 uno stanziamento di 175,7 milioni di euro. La manovra interviene esclusivamente sul Programma “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy” (16.5). In particolare, la Sezione II del Disegno di legge determina limitate modifiche pari ad un decremento di 1,4 milioni di euro per il 2019, determinato da un’operazione di rimodulazione compensativa orizzontale dell’autorizzazione di spesa concernente il contributo per l’Associazione delle camere di commercio italiane all’estero.

La Sezione I del disegno di legge, interviene, all’articolo 19, comma 2, con un rifinanziamento del Piano straordinario per il Made in Italy, di cui all’art. 30 del D.L. n. 133/2014, in misura pari a 90 milioni per il 2019 e 20 milioni per il 2020 (cap. 7482/MISE).

 

Con riferimento alla Missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32), che reca a BLV 2019 stanziamenti pari a 164,5 milioni di euro, questa subisce riduzioni pari a 41 milioni di euro, in virtù di interventi di Sezione II.

In particolare, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. b) della legge di contabilità, si dispone, nel Programma Indirizzo politico, il definanziamento di 40,8 milioni per il 2019, di 42,8 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021 del Fondo di conto capitale da ripartire alimentato dalle risorse finanziarie provenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti a seguito della verifica delle partite debitorie ex art. 34-ter della legge di contabilità nazionale, Legge n. 196/2009 (cap. 7041/pg.1)[10].

Come detto, il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

SVILUPPO ECONOMICO

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Competitività e sviluppo delle imprese (11)

1.1 promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo (11.5)

L n. 808/1985 art 3 co 1 punto A

interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitivita’ delle industrie operanti nel settore aeronautico

(Cap-pg: 7432/2)

100

-40

150

-

220

40

LF n. 266/2005 art 1 co 95 punto 3

contributo per il proseguimento del programma di sviluppo per l’acquisizione delle unita’ navali fremm

(CAP-PG: 7485/4)

458

-

368

-

228

29

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/quinquies

ripartizione del conto investimenti di cui all’articolo 1, comma 140 della legge n. 232/2016

(Cap-pg: 7485/9)

15

-

58

58

84

84

3 Commercio internazionale e internazionalizzazione del sistema produttivo (16)

3.2 Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy (16.5)

LB n. 205/2017 art 1 co 501

contributo per l’associazione delle camere di commercio italiane all’estero

(Cap-pg: 2537/1)

0,6

-1,4

1,5

-1,5

1,7

1,7

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 198-199)


 

Ministero del lavoro e delle politiche sociali
(Tabella n. 4 - Articolo 94)

 

 

L’articolo 94 del disegno di legge di bilancio autorizza (comma 1) l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero de lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 4).

 

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con propri decreti, per l'anno finanziario 2019, variazioni compensative in termini di residui, di competenza e di cassa tra i capitoli dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, anche tra missioni e programmi diversi, connesse con l'attuazione dei decreti legislativi 149/2015 e 150/2015.

 

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

 

La legge di bilancio 2019-2021 autorizza spese finali, per lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, in termini di competenza, pari a 139.492,78 milioni di euro per il 2019, 139.633,50 milioni di euro per il 2020 e 140.539,52 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

(valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni (dati di competenza)

Legge di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2021

Spese correnti

126.927,37

139.436,80

 

139.576,25

140.485,57

Spese in c/capitale

55,76

55,98

 

57,25

53,95

SPESE FINALI

126.983,12

139.492,78

 

139.633,50

140.539,52

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

20,3%

21,6%

 

21,5%

21,7%

 

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono pari a 145.117,09 milioni di euro per il 2019, 140.461,53 milioni di euro per il 2020 e 140.948,85 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

 


 

(valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni (dati di cassa)

Legge di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Legge di bilancio 2020

Legge di bilancio 2021

Spese correnti

125.653,61

145.055,55

19.401,94

140.404,28

140.894,90

Spese in c/capitale

55,76

61,54

5,78

57,25

53,95

SPESE FINALI

125.709,37

145.117,09

19.407,72

140.461,53

140.948,85

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

 

21,3%

 

21,2%

21,5%

 

Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali autorizzati per il 2019 dalla legge di bilancio rappresentano, in termini di competenza, il 21,6 della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi in percentuale pressoché simile anche per la restante parte del triennio di programmazione.

Le previsioni di spesa per il 2019

Lo stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella 4 del DDL), espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 125.606,99 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di 13.885,8 milioni di euro.

 

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna Missione e Programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione e programma.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

 

2018

2019

Legge di Bilancio

Previsioni assestate

BLV

Rifinanz. e Definanz. (art. 23, c. 3, lett. b)

DLB Sezione II

Effetti finanziari Sezione I

Dlb integrato sez I+Sez II

1

Politiche per il lavoro (26)

10.737,16

10.617,55

10.500,28

-8,03

10.492,25

==

10.492,25

1.1

Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione (26.6)

9.904,80

9.783,82

9.708,01

-7,00

9.701,01

==

9.701,01

1.2

Coordinamento e integrazione delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e coordinamento amministrativo (26.7)

81,75

82,23

31,61

==

31,61

==

31,61

1.3

Politiche di regolamentazione in materia di rapporti di lavoro (26.8)

47,53

47,94

62,92

-0,01

62,91

==

62,91

1.4

Contrasto al lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza delle norme di legislazione sociale e del lavoro (26.9)

314,89

315,06

325,64

==

325,64

==

325,64

1.5

Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il lavoro e la formazione (26.10)

367,29

367,29

347,42

=

347,42

==

347,42

1.6

Sistemi informativi per il monitoraggio e lo sviluppo delle politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale (26.12)

20,90

21,21

24,67

-1,02

23,65

==

23,65

2

Politiche previdenziali (25)

82.090,04

81.405,89

81.228,58

-0,02

81.228,56

6.877,00

88.105,56

2.1

Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali (25.3)

82.090,04

81.405,89

81.228,58

-0,02

81.228,56

6.877,00

88.105,56

3

Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24)

32.827,82

32.830,10

33.830,01

217,00

34.047,00

6.802,00

40.849,00

3.1

Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni (24.2)

99,26

99,89

100,05

-3,01

97,04

==

97,04

3.2

Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12)

32.728,54

32.730,21

33.729,96

220,00

33.949,96

6.802,00

40.751,96

4

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

1,89

2,18

2,23

-0.01

2,22

3,00

5,22

4.1

Flussi migratori per motivi di lavoro e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6)

1,89

2,18

2,23

-0.01

2,22

3,00

5,22

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

52,46

49,60

45,89

-5,13

40,76

==

40,76

5.1

Indirizzo politico (32.2)

16,28

16,40

15,01

-5,03

9,98

==

9,98

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

36,18

33,20

30,88

-0,10

30,78

=

30,78

 

SPESE FINALI MINISTERO

125.709,37

124.905,32

125.606,99

203,81

125.810,79

16.682,00

139.492,79

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni, di cui quelle di maggior rilievo per il lavoro sono la Missione 1 (Politiche per il lavoro) e la Missione 2 (Politiche previdenziali) che rappresentano (in seguito alle modifiche apportate), rispettivamente, circa il 7,5% e il 63,2% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (10.500,27 milioni) la Missione 1 registra un decremento di 8,03 milioni di euro, determinato quasi interamente dal Programma “Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione” diminuito, per effetto dei rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (ex art. 23, c. 3, lett. b)), di 7 milioni di euro (Oneri relativi ai trattamenti di cassa integrazione guadagni e ai contratti di solidarietà per i dipendenti dei partiti politici, cap. 2235).

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (81.228,58 milioni) la Missione 2 registra un incremento in Sezione I di 6.877 milioni di euro (di cui 6.700 milioni a valere sull’istituendo Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l'introduzione di forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani (articolo 21, comma 2, del ddl di bilancio) - cap. 4100; 177 milioni a valere su altri interventi di natura previdenziale – cap. 4367).

 

Per le politiche sociali, la Missione di maggior rilievo è la Missione 3 (Diritti sociali, politiche sociali e famiglia) che rappresenta il 29,3% della spesa finale complessiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (33.830,01 milioni) la Missione 3 registra un incremento di 7.018,99 milioni di euro determinato:

§  da un aumento del Programma “Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva”, pari a 6.802 milioni di euro derivanti:

-      da incrementi pari, rispettivamente, a 120 e a 100 milioni di euro per rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (art. 23, c. 3, lett.b)) a favore del Fondo per le politiche sociali – cap. 3671 e del Fondo per le non autosufficienze – cap. 3538;

-      da un decremento (2.198 milioni di euro) in Sezione I del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale – cap. 3550;

-      da un incremento (9.000 milioni di euro) in Sezione I per l’istituendo Fondo per il reddito di cittadinanza (articolo 21, comma 1, del ddl di bilancio) – cap. 2780.


 

Ministero della Giustizia
(Tabella n. 5 - Articolo 95)

 

 

L’articolo 95 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2018, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 5).

Il comma 2 dell’articolo autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere, con propri decreti, alla riassegnazione, in termini di competenza e di cassa, delle somme versate dal CONI, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati all'entrata del bilancio dello Stato, relativamente alle spese:

§  per il mantenimento, per l'assistenza e per la rieducazione dei detenuti e internati;

§  per gli interventi e gli investimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni detentive e delle attività trattamentali;

§  per le attività sportive del personale del Corpo di polizia penitenziaria e dei detenuti e internati.

Si tratta delle spese comprese nel programma «Amministrazione penitenziaria» e nel programma «Giustizia minorile e di comunità», nell’ambito della missione «Giustizia» dello stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2019.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il disegno di legge di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della giustizia, spese finali, in termini di competenza, pari a 8.565,1 milioni di euro nel 2019, a 8.550,2 milioni di euro per il 2020 e 8.373,1 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero della giustizia nel ddl di bilancio per il triennio 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

7.931,7

8.151,0

219,3

8.109,9

8.076,0

Spese in c/capitale

326,1

414,1

88,0

440,3

297,1

SPESE FINALI

8.257,8

8.565,1

307,3

8.550,2

8.373,1

Spese in % spese finali STATO

1,3

1,3

-

1,3

1,3

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 8.936,9 milioni di euro nel 2019, a 8.550,9 milioni di euro nel 2020 e a 8.373,1 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della Giustizia, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 219,3 milioni di euro (+3,7%). Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 219,3 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a 88 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della giustizia autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari all’1,3% della spesa finale del bilancio statale, in continuità rispetto agli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero della giustizia (Tabella 5) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 8.565,1 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 40 milioni di euro, di cui 10 milioni di spesa in conto capitale e 30 milioni di spesa in conto corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

Spese finali del Ministero della giustizia - anno 2019

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

7.931,7

8.180,4

8.181,1

-47,2

8.133,9

17,1

8.151,0

Spese in c/capitale

326,1

331,4

424,1

-10,0

414.1

-

414,1

SPESE FINALI

8.257,8

8.511,8

8.605,2

-57.2

8.548,0

17,1

8.565,1

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 57,2 milioni di euro: si tratta, in particolare, dei seguenti definanziamenti operati dal disegno di legge[11]:

 

DEFINANZIAMENTI

Cap

2019

2020

2021

Fondo per la riforma del processo penale

1773

-10,0

-10,0

-10,0

Spese per la gestione ed il funzionamento del sistema informativo

1501

-5,0

-5,0

-5,0

Spese relative al personale comandato non gestito da Noi PA da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici

1455

-10,0

-10,0

-10,0

Fondo per recupero efficienza sistema giudiziario

1536

-4,2

-4,1

-3,8

Spese per gli uffici giudiziari (L. n. 190/2014, art. 1, co. 526)

1550

-10,0

-10,0

-10,0

Spese di giustizia per l'intercettazione di conversazioni e comunicazioni.

1363

-3,0

-3,0

-3,0

Fondo riaccertamento residui passivi perenti

1112

-3,0

-3,0

-3,0

 

Si ricorda che nel bilancio dello Stato i definanziamenti per il 2019 ammontano a 1.262 milioni, di cui 823 milioni relativi alla spesa in conto capitale. Una quota di riduzioni  pari a 658 milioni (di cui 435 milioni di parte corrente e 223 milioni in conto capitale) ha interessato la spesa dei ministeri; il Ministero della Giustizia ha subito un definanziamento pari a 47,2 milioni di parte corrente e 10 milioni di parte capitale.

 

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 17,1 milioni di euro, interamente ascrivibili alla parte corrente.

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 8.565,1 milioni per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il disegno di legge di bilancio apporta alla legislazione vigente 2018, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 l a)

Variazioni
a.23 c. 3 l. b)

1

Giustizia (6)

8.079,4

8.326,3

8.379,5

-10,0

-44,2

8.325,3

17,1

8.342,4

1.1

Amministrazione penitenziaria (6.1)

2.797,5

2.907,6

2.880,4

-

-12,0

2.868,4

-

2.868,4

1.2

Giustizia civile e penale (6.2)

3.940,0

3.994,6

4.084,0

-10,0

-29,2

4.045,8

17,1

4.062,9

1.3

Giustizia minorile e di comunità (6.3)

252,8

259,7

272,1

-

-

272,1

-

272,1

1.4

Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6)

1.089,0

1.164,5

1.141,9

-

-3,0

1.138,9

-

1.138,9

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

178,4

185,4

225,7

-

-3,0

222,7

-

222,7

2.1

Indirizzo politico (32.2)

46,6

34,3

54,6

-

-3,0

51,6

-

51,6

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

131,8

151,1

171,1

-

-

171,1

-

171,1

 

SPESE FINALI MINISTERO

8.257,8

8.511,8

8.605,2

-10

-47,2

8.548,0

17,1

8.565,1

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 missioni, di cui la principale è “Giustizia”, che rappresenta circa il 97% del valore della spesa finale complessiva del Ministero.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione sono pari a 8.342,4 milioni di euro per il 2019. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (8.379,5 milioni), tale missione registra una diminuzione di circa 37 milioni di euro, che riguarda principalmente i Programmi Amministrazione penitenziaria e Giustizia civile e penale.

In particolare, il programma Amministrazione penitenziaria registra un definanziamento di 12 mln di euro, dovuto ad interventi di Sezione II. Si segnala, in particolare, la riduzione di 10 milioni di euro del fondo da destinare al finanziamento di interventi connessi alla riforma del processo penale e dell’ordinamento penitenziario e minorile, cap. 1773.

Quanto al Programma Giustizia civile e penale, l’aumento di 17,1 milioni previsto come effetto finanziario della Sezione I e dunque delle assunzioni di personale di magistratura ordinaria (v. art. 29 del d.d.l.) è ampiamente assorbito dalla diminuzione di circa 39,2 milioni di euro, derivante da interventi di Sezione II. In particolare, si evidenziano:

§  la riduzione di 5 milioni per le spese di gestione e funzionamento del sistema informativo (cap. 1501);

§  la riduzione di 10 milioni per le spese relative al personale comandato non gestito da Noi PA da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici (cap. 1455);

§  la riduzione di 10 milioni per le spese per il funzionamento degli uffici giudiziari (cap. 1550);

§  la riduzione di 10 milioni di euro per le spese relative a progettazione e ristrutturazione degli uffici giudiziari di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (cap. 7233);

§  il definanziamento di 4,2 milioni del fondo per l’efficienza del sistema giudiziario (cap. 1536).

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

GIUSTIZIA

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Giustizia (6)

1.2 Giustizia civile e penale (6.2)

DL n. 91/2017 art 11-quater

SPESE RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE, RISTRUTTURAZIONE E MESSA IN SICUREZZA DELLE STRUTTURE GIUDIZIARIE UBICATE NELLE REGIONI CAMPANIA, PUGLIA, CALABRIA E SICILIA

(Cap-pg: 7233/1 -  7233/2)

30

-10

40

0

40

0

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 259)


 

Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale
(Tabella n. 6 - Articolo 96)

 

 

L’articolo 96 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, per l’anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 6).

 

Il comma 2 dell’articolo contiene alcune norme aventi carattere gestionale, annualmente riprodotte, riguardanti l’autorizzazione ad effettuare operazioni in valuta estera sui conti correnti costituiti presso le rappresentanze diplomatiche e consolari.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI)  spese finali, in termini di competenza, pari a 2.733 milioni di euro nel 2019, a 2.693,7 milioni di euro per il 2020 e 2.645,8 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del MAECI nel ddl di bilancio per il triennio 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

2.580,7

2.702,4

121,7

2.658,1

2.610,2

Spese in c/capitale

28,2

30,6

2,4

35,6

35,6

SPESE FINALI

2.608,9

2.733

124,1

2.693,7

2.645,8

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,4

0,4

 

 

 

 

In termini di cassa, le spese finali del MAECI sono pari a 2.739,4 milioni di euro nel 2019, a 2.693,8 milioni di euro nel 2020 e a 2645,8 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MAECI, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente in misura più intensa nell’anno 2019 più contenuta nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 124,1 milioni di euro (4,7%). Tale differenza positiva è imputabile quasi totalmente all’aumento delle spese di parte corrente, pari a 121,7 milioni di euro, laddove le spese di parte capitale aumentano di 2,4 milioni di euro. Tali incremento appare meno pronunciato nella proiezione per il 2020 (+84,8 milioni) e ancora minore nella proiezione 2021 (+36,8 milioni).

Gli stanziamenti di spesa del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, in linea con il dato degli esercizi precedenti.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del MAECI (Tabella 6) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 2.770,4 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 37,3 milioni di euro, totalmente di parte corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MAECI - anno 2019

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

2.580,7

2.934,5

2.739,7

0

2.739,7

-37,3

2.702,4

Spese in c/capitale

28,2

28,5

30,6

0

30,6

0

30,6

SPESE FINALI

2.608,9

2.963

2.770,4

0

2.770,4

-37,3

2.733

 

L’effetto finanziario è ascrivibile alle misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I, che determinano nel complesso un effetto negativo di 37,3 milioni di euro esclusivamente in conto corrente.

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone stanziamenti per il MAECI pari a 2.733 milioni di euro per il 2019.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma anche per il 2019, rispetto alla legge di bilancio 2018, la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono il 98,9% delle spese finali del Ministero.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del MAECI a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2018, con interventi sia di Sezione I sia di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione: per quanto riguarda lo stato di previsione del MAECI, esso non presenta interventi nella Sezione II.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

1

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.518,04

2.868,68

2.685,27

2.685,27

-37,35

2.647,91

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

7,02

7,31

6,58

6,58

0

6,58

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.049,32

1.237,18

1.178,12

1.178,12

0

1.178,12

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

35,39

38,18

34,84

34,84

0

34,84

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

466,01

575,39

463,40

463,40

-35,35

428,04

1.5

Integrazione europea (4.7)

23,71

25,42

18,34

18,34

0

18,34

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

63,31

64,65

82,32

82,32

0

82,32

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

188,75

191,12

200,77

200,77

0

200,77

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

72,86

107,38

81,61

81,61

-2

79,61

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

586,11

588,76

594,14

594,14

0

594,14

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

18

21,4

17,53

17,53

0

17,53

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

3,77

4,2

4,04

4,04

0

4,04

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,74

7,63

3,51

3,51

0

3,51

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

90,92

94,36

85,12

85,12

0

85,12

2.1

Indirizzo politico (32.2)

21,44

21,66

15,6

15,6

0

15,6

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

69,47

72,69

69,51

69,51

0

69,51

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.608,97

2.963,05

2.770,39

2.770,39

-37,35

2.733,03

 

N.B.: tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del MAECI è allocata su 2 missioni.

 

La missione L’Italia in Europa e nel mondo (4), articolata in 12 programmi, assorbe la quasi totalità, 96,9%, delle risorse allocate nello stato di previsione del Ministero. La missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) si compone di due programmi ed è dotata del restante 3,1% delle risorse.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali della missione L’Italia in Europa e nel mondo sono pari a 2.647,91 milioni di euro per il 2019.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.685,27 milioni), tale missione registra un decremento di 37,35 milioni di euro, che riguarda principalmente il programma Promozione della pace e sicurezza internazionale (-35,35 milioni) e, in misura assai minore, il programma Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (meno 2 milioni).

In particolare, il programma Promozione della pace e sicurezza internazionale registra un decremento dovuto ad un intervento di Sezione I (art. 57, comma 15 del ddl) consistente nella riduzione del contributo italiano alle spese delle Nazioni Unite nella misura di 35,35 milioni di euro nel 2019, a valere sul capitolo 3393 (Contributi a organismi internazionali).

Quanto al Programma Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari, la riduzione di 2 milioni di euro sul cap. 1613 (Dotazioni finanziarie per le rappresentanze diplomatiche ed uffici consolari di prima categoria) deriva da un intervento di Sezione I consistente nella riduzione dei seggi da istituire presso le rappresentanze diplomatiche e consolari in occasione delle elezioni europee previste nel 2019 (art. 57, comma 16 del ddl).

Nella tabella che si illustra l’incidenza percentuale di ciascuna missione e di ciascun programma sullo stanziamento complessivo di competenza del MAECI per il 2019, nonché le variazioni percentuali rispetto alle previsioni assestate 2018.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MAECI

 

 

Missione/Programma

Bilancio integrato 2019)

 

 

Incidenza % sulle spese finali del MAECI per il 2019

Variazione % rispetto alle previsioni assestate 2018

1

L’Italia in Europa e nel mondo (4)

2.647,91

96,88

-7,45

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

6,58

0,24

-0,02

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.178,12

43,10

-1,99

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

34,84

1,27

-0,11

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

428,04

15,66

-4,97

1.5

Integrazione europea (4.7)

18,34

0,67

-0,23

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

82,32

3,01

+0,59

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

200,77

7,34

+0,32

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

79,61

2,91

-0,93

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

594,14

21,73

+0,18

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

17,53

0,64

-0,13

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4,04

0,14

-0,005

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,51

0,12

-0,13

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

(32)

85,12

3,11

-0,31

2.1

Indirizzo politico (32.2)

15,60

0,57

-0,20

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

69,51

2,54

-0,10

 

 

La tabella successiva propone l’articolazione, all’interno di ciascun Programma della Missione 4 dello stato di previsione del MAECI, fra spese di funzionamento - collegate al mantenimento delle varie strutture amministrative - e spese per interventi, che danno più propriamente la misura dell’impatto dell’azione amministrativa.


 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Programma

 

Bilancio integrato 2019

 

Spese di funzionamento

Spese per interventi

1.1

Protocollo internazionale (4.1)

6,58

6,57

-

1.2

Cooperazione allo sviluppo (4.2)

1.178,12

9,82

1.168,28

1.3

Cooperazione economica e relazioni internazionali (4.4)

34,84

12,39

22,44

1.4

Promozione della pace e sicurezza internazionale (4.6)

428,04

14,43

413,60

1.5

Integrazione europea (4.7)

18,34

7,91

10,42

1.6

Italiani nel mondo e politiche migratorie (4.8)

82,32

7,77

74,54

1.7

Promozione del sistema Paese (4.9)

200,77

85,96

114,79

1.8

Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12)

79,61

71,97

0,022

1.9

Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13)

594,14

592,67

-

1.10

Coordinamento dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14)

17,53

16,64

0,86

1.11

Comunicazione in ambito internazionale (4.15)

4,04

4,04

-

1.12

Sicurezza delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17)

3,51

3,50

-

 


 

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
(Tabella n. 7 - Articolo 97)

 

 

L’articolo 97 autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per il 2019, in conformità con lo stato di previsione di cui alla Tabella n. 7.

Le spese del MIUR autorizzate per gli anni 2019-2021

La tabella 7 del ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del MIUR, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 59.344,2 mln per il 2019, € 58.019,4 mln per il 2020 e € 55.329,3 mln per il 2021.

Rispetto alla legge di bilancio per il 2018, si registra un aumento di € 2.095,7 mln per il 2019 e di € 770,9 mln per il 2020, e una diminuzione di – € 1.919,2 mln per il 2021.

 

Gli stanziamenti per spese finali del MIUR autorizzati per il 2019 dal ddl di bilancio rappresentano, in termini di competenza, il 9,2% della spesa finale del bilancio statale, percentuale sostanzialmente invariata rispetto a quanto registrato per la legge di bilancio 2018.

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni assestate
2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil.2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

54.139,5

54.179,7

56.004,9

1.865,4

54.946,2

52.742,7

Spese in c/capitale

3.109,0

3.154,0

3.339,3

230,3

3.073,2

2.586,6

SPESE FINALI

57.248,5

57.333,7

59.344,2

2.095,7

58.019,4

55.329,3

Rimborso passività finanziarie

17,6

17,6

18,0

0,3

18,3

10,8

TOTALE MIUR

57.266,1

57.351,4

59.362,1

2.096,0

58.037,7

55.340,1

 

 

In termini di cassa, le spese finali del MIUR sono pari a € 60.248,4 mln per il 2019, € 58.019,4 mln per il 2020 e € 55.329,3 mln per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:


 

(dati di CASSA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni assestate
2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil.2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

54.209,5

54.658,8

56.278,3

2.068,8

54.946,2

52.742,7

Spese in c/capitale

3.328,0

3.427,7

3.970,1

642,1

3.073,2

2.586,6

SPESE FINALI

57.537,5

58.086,4

60.248,4

2.710,9

58.019,4

55.329,3

Rimborso passività finanziarie

17,6

17,6

18,0

0,3

18,3

10,8

TOTALE MIUR

57.555,1

58.104,1

60.266,3

2.711,2

58.037,7

55.340,1

Le previsioni di spesa per il 2019

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il ddl di bilancio espone, relativamente al MIUR, un aumento delle spese finali (in conto competenza) del 3,7% rispetto alla legge di bilancio 2018.

In termini assoluti, l’aumento è di € 2.095,7 mln, derivante dall’aumento di € 1.865,4 mln relativo alle spese correnti e di € 230,3 mln relativo alle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del MIUR per l'anno 2019 (spese finali) è, invece, pari a € 59.270,9 mln.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente un aumento delle spese finali di € 73,2 mln, totalmente imputabile all’aumento della spesa corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

,

2018

2019

legge di bilancio

BLV *

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

54.139,5

55.931,6

44,9

55.976,5

28,3

56.004,9

Spese in c/capitale

3.109,0

3.339,3

0,0

3.339,3

0,0

3.339,3

SPESE FINALI

57.248,5

59.270,9

44,9

59.315,8

28,3

59.344,2

Rimborso passività finanziarie

17,6

18,0

0,0

18,0

0,0

18,0

TOTALE MIUR

57.266,1

59.288,9

44,9

59.333,8

28,3

59.362,1

* La colonna BLV è tratta dal ddl di bilancio.

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni e ai rifinanziamenti determinati con la Sezione II determinano un aumento di € 44,9 mln (interamente ascrivibili alla spesa corrente).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di € 28,23 mln (anch’essi interamente ascrivibili alla spesa corrente).

 

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il MIUR (incluse le spese per rimborso di passività finanziarie) pari a € 59.362,1 per il 2019.

 

Analisi per Missione/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna delle 4 Missioni e per ciascuno dei 14 Programmi di spesa del MIUR, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2018.

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

 (dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca


 

Missione/Programma

2018

2019

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 2

Variazioni
a. 23 c. 3 l. b)

1

Istruzione scolastica (22*)

46.312,6

48.241,7

0,0

44,9

48.286,6

30,3

48.316,9

1.1

Programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica (22.1)

1.084,4

1.957,1

0,0

-0,5

1.956,6

-1,2

1.955,4

1.2

Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio (22.8)

199,9

202,4

0,0

0,0

202,4

0,0

202,4

1.3

Istituzioni scolastiche non statali (22.9)

517,3

525,7

0,0

0,0

525,7

0,0

525,7

1.4

Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per l’istruzione e formazione professionale (22.15)

24,2

34,3

0,0

0,0

34,3

0,0

34,3

1.5

Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16)

131,3

401,4

0,0

0,0

401,4

0,0

401,4

1.6

Istruzione del primo ciclo (22.17)

28.816,4

29.423,1

0,0

-10,8

29.412,3

56,5

29.468,8

1.7

Istruzione del secondo ciclo (22.18)

15.108,7

15.241,6

0,0

56,2

15.297,8

-12,9

15.284,8

1.8

Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19)

430,5

456,1

0,0

0,0

456,1

-12,0

444,1

2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

8.231,0

8.312,5

0,0

0,0

8.312,5

-2,0

8.310,5

2.1

Diritto allo studio e sviluppo della formazione superiore (23.1)

299,2

312,7

0,0

0,0

312,7

0,0

312,7

2.2

Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (23.2)

454,7

464,1

0,0

0,0

464,1

0,0

464,1

2.3

Sistema universitario e formazione post-universitaria (23.3)

7.477,1

7.535,7

0,0

0,0

7.535,7

-2,0

7.533,7

3

Ricerca e innovazione (17)

2.363,6

2.609,0

0,0

0,0

2.609,0

0,0

2.609,0

3.1

Ricerca scientifica e tecnologica di base e applicata (17.22)

2.363,6

2.609,0

0,0

0,0

2.609,0

0,0

2.609,0

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

359,0

125,7

0,0

0,0

125,7

0,0

125,7

4.1

Indirizzo politico (32.2)

11,7

12,1

0,0

0,0

12,1

0,0

12,1

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

347,3

113,6

0,0

0,0

113,6

0,0

113,6

 

TOTALE MINISTERO

57.266,1

59.288,9

0,0

44,9

59.333,8

28,3

59.362,1

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del MIUR è allocata principalmente sulla Missione 1 “Istruzione scolastica”, che rappresenta l’81,4% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 48.241,7 mln), tale Missione registra – all’esito di variazioni di segno positivo e negativo – un incremento di € 75,2 mln, dovuto principalmente ai Programmi 1.6Istruzione del primo ciclo” e 1.7 “Istruzione del secondo ciclo”.

 

In particolare, tra le variazioni positive che interessano i suddetti Programmi, si ricordano quelle derivanti dall’art. 56, co. 1, che ha stanziato ulteriori € 94 mln per il 2019 da destinare all’acquisto dei servizi di pulizia e di mantenimento del decoro nelle scuole. Le risorse sono allocate sui capp. 1195, 1196, 1204 e 1194, relativi al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Peraltro, le risorse del medesimo Fondo allocate sul cap. 2394 sono interessate dalla diminuzione di – € 56,52 mln derivante da quanto disposto dall’art. 57, co. 18-21, che, nel ridenominare gli attuali percorsi di alternanza scuola-lavoro, ne riduce il numero di ore minimo da svolgere, nonché da una diminuzione di – € 13,48 mln operata direttamente in Sezione II.

Conclusivamente, dunque, le risorse del Fondo citato sono pari, per il 2019, a € 934,2 mln (+ € 24,0 mln rispetto al BLV).

Ulteriori variazioni positive nel Programma 1.7 “Istruzione del secondo ciclo”, per € 75 mln, operate direttamente con un intervento in Sezione II, riguardano il cap. 2836, recante le risorse da assegnare alle regioni per fronteggiare le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali (art. 1, co. 947, L. 208/2015).

 

La principale variazioni negativa registrata nella stessa Missione riguarda il Programma 1.8 “Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione”. Nello stesso, infatti, si riscontra la destinazione al miglioramento dei saldi di finanza pubblica di € 12 mln annui derivante dagli interventi disposti dall’art. 58, che ha operato una revisione del sistema di reclutamento dei docenti nella scuola secondaria.

 

Con riguardo agli ulteriori, principali, effetti per il 2019 degli interventi derivanti dalla Sezione I, si segnalano i seguenti, relativi alla Missione 2 “Istruzione universitaria e formazione post-universitaria”:

§  Incremento, a seguito di quanto disposto dall’art. 32, co. 1, di € 20 mln del Fondo per il finanziamento ordinario delle università statali (FFO), per l’assunzione di ricercatori di “tipo B”.
Pertanto, la dotazione del FFO (cap. 1694) per il 2019 è pari a € 7.402,6 mln (+ 20 mln rispetto alla dotazione a legislazione vigente);

§  Azzeramento, a seguito di quanto disposto dall’art. 57, co. 22, delle risorse del Fondo per le cattedre universitarie del merito “Giulio Natta”, con una diminuzione per il 2019 di – € 22 mln.

 

Per il 2019 non registrano, invece, variazioni rispetto al BLV:

§  i contributi alle scuole paritarie (cap. 1477), pari a € 525,4 mln;

§  le risorse per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola dell’obbligo ed il comodato nella scuola superiore (cap. 2043), pari a € 103 mln;

§  gli stanziamenti afferenti al Fondo unico per l’edilizia scolastica (cap. 7105) e ai contributi alle regioni per oneri di ammortamento dei mutui per l’edilizia scolastica (cap. 7106), pari, complessivamente, a € 712,7 mln;

§  i contributi alle università e agli istituti superiori non statali legalmente riconosciuti (cap. 1692), pari a € 68,3 mln;

§  le risorse del Fondo integrativo per le borse di studio (cap. 1710), pari a € 236,8 mln;

§  gli stanziamenti del Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore, compresi gli Istituti tecnici superiori (ITS) (cap. 1464), pari a € 33,4 mln;

§  le risorse del Fondo ordinario per gli enti di ricerca (FOE) (cap. 7236), pari a € 1.763,5 mln;

§  le risorse del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) (cap. 7310), pari a € 21,9 mln;

§  le risorse del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) (capp. 7245 e 7345), pari a € 83,8.

 

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 4 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità). 

(importi in milioni di euro)

ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E RICERCA

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

2. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (23)

2.2 Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coerutica (23.2)

LF n. 107/2015 art 1 co 173

CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI EDILIZIA IN FAVORE DELLE AFAM

(Cap-pg: 7225/1)

4

4

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag. 320)

 


 

Ministero dell’interno
(Tabella n. 8 - Articolo 98)

 

 

L’articolo 98 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’interno, per l’anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 8).

 

Il comma 2 prevede che le somme versate dal CONI nell’ambito dello stato di previsione dell’entrata (voce “Entrate derivanti da servizi resi dalle amministrazioni statali”) sono riassegnate con decreti del Ministro dell’economia e delle finanze al programma Prevenzione del rischio e soccorso pubblico (8.3) nell’ambito della missione Soccorso civile (8) dello stato di previsione del Ministero dell’interno per il 2019. Tali somme sono destinate alle spese per l’educazione fisica, l’attività sportiva e le infrastrutture sportive del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

Ai sensi del comma 3, l’elenco n. 1 allegato allo stato di previsione del Ministero dell’interno individua le spese dell’amministrazione della pubblica sicurezza per le quali si possono fare prelevamenti nel 2019 dal Fondo di cui all’art. 1, L. n. 1001/1969 (cap. 2676, che reca nel ddl di bilancio integrato 16,4 milioni di euro nel 2019).

 

Il comma 4 autorizza per il 2019 il Ministro dell’economia a trasferire agli stati di previsione dei Ministeri interessati, con propri decreti, su proposta del Ministro dell’interno, le risorse iscritte nel cap. 2313 (Missione 5, Programma 5.1.), relativo al pagamento delle speciali elargizioni in favore delle vittime del terrorismo e le risorse iscritte nel cap. 2872 (Missione 3, Programma 3.3), relativo al pagamento alle elargizioni in favore delle vittime del dovere, in attuazione delle norme vigenti (art. 1, co. 562, L. 266/2005; art. 34, D.L. n. 159/2007 e art. 2, co. 106, L. 244/2007).

 

Per quanto concerne il cap. 2313, nel quale sono iscritte risorse pari a 69,6 milioni di euro per il 2019, è stata confermata la previsione di competenza e cassa a legislazione vigente. Nel capitolo 2872 sono iscritte risorse pari a 57,1 milioni di euro per il 2019.

 

Il comma 5 autorizza il Ministro dell’economia e delle finanze a riassegnare, con propri decreti, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, per il 2019, i contributi relativi al rilascio e al rinnovo dei permessi di soggiorno, versati all’entrata del bilancio dello Stato e destinati al Fondo rimpatri, finalizzato a finanziare le spese per il rimpatrio degli stranieri verso i Paesi di origine ovvero di provenienza (art. 14-bis, D.Lgs. n. 286/1998).

 

Il comma 6 autorizza, per il 2019, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare - nello stato di previsione del Ministero dell’interno - le variazioni compensative di bilancio, anche tra missioni e programmi diversi, al fine di reperire le risorse occorrenti per il finanziamento dei programmi di rimpatrio volontario ed assistito di cittadini di Paesi terzi verso il Paese di origine o di provenienza (art. 14-ter, D.Lgs. n. 286/1998).

 

Il comma 7 conferma l’applicazione per tutti gli appartenenti alle Forze di polizia delle disposizioni dell’art. 2, co. 3, del DM Ministro dell’economia 1º dicembre 2010 (G.U. n. 293 del 16 dicembre 2010), che disciplina il cedolino unico, in base alle quali le amministrazioni interessate provvedono a versare le somme rimaste da pagare alla fine di ciascun esercizio finanziario a titolo di competenze accessorie, sull’apposito capitolo/articolo dello stato di previsione dell’Entrata del bilancio dello Stato, istituito per ogni singola amministrazione.

 

Il comma 8 autorizza per il 2019 il Ministro dell’economia ad apportare nello stato di previsione del Ministero dell’interno le variazioni compensative di bilancio tra i programmi di spesa dello stato di previsione del Ministero dell’interno «Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali» e «Gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali», in relazione alle minori o maggiori occorrenze connesse alla gestione dell’albo dei segretari provinciali e comunali.

 

Il comma 9 autorizza il Ministro dell’interno ad apportare le occorrenti variazioni compensative di bilancio sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero dell’interno delle risorse iscritte nel capitolo 2502, istituito nella Missione 3, Programma 3.1 (che reca previsioni di competenza pari a 13,1 milioni di euro per il 2018) al fine di consentire la corresponsione delle competenze accessorie dovute al personale della Polizia di Stato per i servizi resi nell’ambito delle convenzioni stipulate con Poste italiane S.p.A, ANAS spa e Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza, al netto del rimborso per le passività finanziarie, pari a 24.272,7 milioni di euro nel 2019, a 24.258,7 milioni di euro per il 2020 e 23.281 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

  Spese finali del Ministero dell’interno nel ddl di bilancio per il triennio 2018-2020

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

23.455,9

22.910,8

-545,1

22.629,2

22.316,9

Spese in c/capitale

936,1

1.361,9

425,8

1.629,5

964,1

SPESE FINALI

24.392,1

24.272,7

-119,4

24.258,7

23.281

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,91

3,76

 

3,73

3,61

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 24.715,4 milioni di euro nel 2019, a 24.334,2 milioni di euro nel 2020 e a 23.299,4 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero dell’interno, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa progressivamente decrescente nel triennio 2019-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in lieve riduzione rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 119,4 milioni di euro (0,5 per cento).

Tale differenza positiva deriva, in particolare, dagli effetti congiunti di una riduzione delle spese di parte corrente pari a 545 milioni di euro e di aumento delle spese di parte capitale pari a circa 426 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari al 3,8% della spesa finale del bilancio statale, diminuendo lievemente in termini percentuali per la restante parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero dell’interno (Tabella 8) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 24.549,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una riduzione delle spese finali di 259,3 milioni di euro, determinata da una riduzione di 441,3 milioni spesa in conto corrente e da un aumento di 182 milioni di spesa in conto capitale, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero dell’interno - anno 2019

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

23.455,9

24.830,2

23.352,1

-33,8

23.318,3

-407,5

22.910,8

Spese in c/capitale

936,1

967,5

1.179,9

-68

1.111,9

250

1.361,9

SPESE FINALI

24.392,1

25.797,8

24.532

-101,8

24.430,2

-157,5

24.272,7

Rimb. passività fin.

16,4

16,4

17,3

-

17,3

-

17,3

SPESE complessive

24.408,5

25.814,2

24.549,3

-101,8

24.447,5

-157,5

24.290

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una riduzione della spesa pari a circa 101,8 milioni di euro, dal lato sia della spesa corrente (- 33,8 milioni) che in conto capitale (- 68 milioni di euro): si tratta di rimodulazioni (- 81,8 milioni di euro per il 2019) e definanziamenti (- 20 milioni di euro per il 2019) operati dal disegno di legge.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto negativo di 157,6 milioni di euro (- 407,5 milioni di euro in conto corrente e + 250 milioni in conto capitale).

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 24.290 milioni per il 2019.

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2019 la netta prevalenza delle spese correnti, che assorbono il 94,4% delle spese finali del Ministero.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di sezione I che di sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

Con riferimento alle modifiche della Sezione II, si segnala che gli importi relativi ai rifinanziamenti, ai definanziamenti e alle riprogrammazioni delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente (colonna “Variazioni a. 23 c. 3 lett b)”) includono anche gli effetti finanziari del D.L. n. 119/2018, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria.

 

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELL’INTERNO

(*)

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 l. b)

1

Amministr. generale e supporto alla rappr. gen. di governo e di Stato sul territorio (2)

572,8

580,8

606,4

-

-0,3

606,1

-

606,1

1.1

Attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio (2.2)

572,8

580,8

606,4

-

-0,3

606,1

-

606,1

2

Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3)

11.143,5

11.462,2

10.592,4

-

-21,8

10.570,6

220,9

10.791,5

2.1

Gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali (3.8)

34,4

35,0

35,4

-

-0,03

35,4

-

35,4

2.2

Interventi e cooperazione istit. nei confronti delle autonomie (3.9)

92,7

265,5

42,2

-

-0,08

42,1

-

42,1

2.3

Elaborazione, quantificazione e assegnazione risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10)

11.016,3

11.161,7

10.514,8

-

-21,7

10.493,1

220,9

10.714,0

3

Ordine pubblico e sicurezza (7)

7.791,7

8.159,1

8.141,3

-55,4

16,5

8.102,5

1

8.103,5

3.1

Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

6.739,1

7.090,2

7.127,7

-55,4

-5,2

7.067,2

-

7.067,2

3.2

Servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri per la tutela dell'ordine e la sicurezza pubblica (7.9)

438,3

439,8

441,0

-

-1,4

439,6

-

439,6

3.3

Pianificazione e coordinamento Forze di Polizia (7.10)

614,3

629,0

572,5

-

23,2

595,7

1

596,7

4

Soccorso civile (8)

2.131,4

2.303,8

2.342,3

-25,7

2,8

2.319,4

20,6

2.340,0

4.1

Gestione del sistema nazionale di difesa civile (8.2)

4,9

4,9

12,2

-

-0,9

12,1

-

12,1

4.2

Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

2.126,5

2.298,8

2.330,1

-25,7

2,9

2.307,3

20,6

2.327,9

5

Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27)

2.568,2

2.608,8

2.673,3

-0,7

-3,9

2.668,7

-400

2.268,7

5.1

Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2)

2.568,2

2.608,8

2.673,3

-0,7

-3,9

2.668,7

-400

2.268,7

6

Servizi istituzionali e generali delle amm. pubbliche (32)

201,0

699,5

193,6

-

-13,4

180,2

-

180,2

6.1

Indirizzo politico (32.2)

32,2

533,1

40,7

-

-13

27,7

-

27,7

6.2

Servizi e affari generali per le amm. di competenza (32.3)

168,9

166,4

152,9

-

-0,4

152,5

-

152,5

 

SPESE FINALI MINISTERO

24.392,1

25.797,8

24.532

-81,8

-20

 

-157,5

24.272,7

 

Rimborso passività finanziarie

16,4

16,4

17,3

 

 

17,3

 

17,3

 

SPESE COMPLESSIVE

24.408,5

25.814,2

24.549,3

-81,8

-20

24.447,5

-157,5

24.290,0

(*) Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del Ministero in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, la numerazione generale.

 

La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal D.Lgs. n. 90/2016.

Anche nel 2019, la maggior entità del risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero è assorbita dalla Missione Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali, che rappresenta circa il 44% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (10.592,4 milioni) tale missione registra un incremento complessivo di circa 199 milioni di euro (+2 per cento), che riguarda esclusivamente il programma Elaborazione, quantificazione e assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10) ed è dovuto in particolare ad interventi di Sezione I, che determinano un aumento complessivo pari a circa 221 milioni di euro.

Tra tali interventi si segnala:

§  un contributo, nella misura di 250 di euro annui per gli anni dal 2019 al 2033 (complessivi 3,750 miliardi), da destinare alle province delle regioni a statuto ordinario per il finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole (articolo 64);

§  l’istituzione di un fondo di 20 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, da destinare agli enti locali per fronteggiare gli oneri derivanti da contenziosi in materia di attribuzione di pregressi contributi erariali conseguenti alla soppressione o alla rimodulazione di imposte locali (articolo 56, co. 2);

§  una riduzione di 61,3 milioni di euro per il 2019, 20 milioni nel 2020 e 51,5 milioni nel 2021, dei trasferimenti agli enti locali compensativi di minori introiti a titolo di addizionale comunale all’IRPEF conseguenti a modificazioni della disciplina dell’IRPEF.

A fronte di tali disposizioni, si registra una riduzione, pari a circa 21 milioni di euro delle risorse complessive del medesimo Programma, direttamente operate in Sezione II con definanziamenti delle dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente.

 

La Missione 3 dello stato di previsione del Ministero dell’interno, che reca i programmi relativi alle politiche di ordine pubblico e sicurezza, reca previsioni a legislazione vigente pari a 8.141,3 milioni di euro per il 2019. Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti della sezione I e II) risulta pari a 8.103,5 milioni, con una lieve riduzione in termini assoluti, di circa 38 milioni di euro (-0,5%). Tali risorse assorbono il 33 per cento della spesa complessiva del dicastero.

Con riferimento al Programma 3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8), si segnalano, in sezione II, rimodulazioni compensative orizzontali (tra vari esercizi, su uno stesso capitolo di spesa) che comportano per il 2019 una lieve riduzione, per complessivi 55,4 milioni di euro, relativi in particolare a spese per il potenziamento e l’ammodernamento della Polizia di Stato.

Sono in particolare oggetto di rimodulazione le autorizzazioni di spesa pluriennali che insistono sui seguenti capitoli:

§  cap. 7456/6: somme derivanti dal riparto del fondo per l'acquisto e l'ammodernamento dei mezzi strumentali, destinati all'acquisto di automezzi, natanti e aeromobili per l'espletamento dei compiti istituzionali della Polizia di Stato;

§  cap. 7411: somme destinate ad interventi di manutenzione straordinaria e ammodernamento di strutture e impianti.

 

Quanto al programma 3.3, Pianificazione e coordinamento delle forze di polizia sono invece previsti rifinanziamenti di autorizzazioni legislative che determinano un incremento di 23,2 milioni di euro. A tali rifinanziamenti va aggiunto un intervento di sezione I (art. 30, comma 7), che prevede l’istituzione di un fondo per le spese di funzionamento connesse alle assunzioni straordinarie delle forze di polizia previste dal medesimo articolo del ddl di bilancio, ivi comprese le spese per mense e buoni pasto, pari a 1 milione di euro per il 2019 e 3 milioni di euro annui a decorrere dal 2020.

 

L’articolo 30 del ddl bilancio autorizza assunzioni straordinarie nelle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia Penitenziaria), fino a complessive 6.150 unità, nel quinquennio 2019-2023. A tal fine è istituito un Fondo nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.

 

La Missione Soccorso civile rappresenta il 9,6% del valore della spesa finale complessiva del Ministero. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.342,3 milioni di euro), tale missione registra nel complesso una riduzione di 2,3 milioni di euro nel 2019, che riguarda in misura prevalente il Programma 4.2. “Prevenzione del rischio e soccorso pubblico” (8.3).

In tale programma si segnalano, in sezione II, rimodulazioni compensative orizzontali (tra vari esercizi, su uno stesso capitolo di spesa) che comportano per il 2019 una riduzione per complessivi 25,7 milioni di euro relativi a spese per il potenziamento e l’ammodernamento dei Corpo dei vigili del fuoco.

 

Sono in particolare oggetto di rimodulazione le autorizzazioni di spesa pluriennali che insistono sui seguenti capitoli:

§  cap. 7313: somme derivanti dal riparto del fondo investimenti per la realizzazione di interventi di adeguamento sismico, di nuove opere ed adeguamento di caserme;

§  cap. 7325/2: somme derivanti dal riparto del fondo investimenti per la realizzazione di una infrastruttura ICT per la digitalizzazione dei sistemi di controllo, tlc e gestione sistemi di mobilità.

 

Al contempo, il programma registra un aumento determinato dalla sezione I (art. 31), pari a 20,6 milioni di euro per il 2019, determinato dal previsto incremento di 1.500 unità la dotazione organica della qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

 

L’articolo 31 del ddl di bilancio dispone un incremento della dotazione organica della qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per complessive 1.500 unità. L'autorizzazione di spesa per le assunzioni è così determinata: 20,4 milioni, per il 2019, 56,3 milioni, per il 2020; 63,1 milioni, per ciascun anno del triennio 2021-2023; 63,5 milioni per il 2024; 64,2 milioni per il 2025; 64,3 milioni per ciascun anno del triennio 2026-2028; 64,4 milioni per il 2029; 54,6 milioni per il 2030; 64,7 milioni a decorrere dal 2031. Si aggiunge un’autorizzazione di spesa per le spese di funzionamento (inclusi mense e buoni pasti) connesse alle assunzioni straordinarie qui disposte. Sono: 200.000 euro per il 2019; 1 milione a decorrere dal 2020.

 

Nel bilancio di previsione a legislazione vigente, alla missione Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti – consistente nell’unico programma 5.1 Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose (27.2) – è assegnata una dotazione pari a 2.673,3 milioni di euro per il 2019.

 

Nell’ambito degli interventi disposti dalla sezione I del disegno di legge di bilancio viene, in particolare, demandato al Ministero dell’interno di provvedere alla razionalizzazione della spesa per la gestione dei centri per l’immigrazione, tenuto conto della contrazione del fenomeno migratorio, e alla riduzione del costo giornaliero di accoglienza dei migranti. Dalla realizzazione di tali interventi - previa estinzione dei debiti pregressi – è previsto che debbano derivare risparmi almeno pari a: 400 milioni di euro per il 2019; 550 milioni di euro per il 2020; 650 milioni di euro a decorrere dal 2021 (articolo 57, commi 1-3).

La sezione II del disegno di legge di bilancio opera sull’unico programma della missione un definanziamento pari a 3,9 milioni di euro nel 2019.

 

Tra le autorizzazioni legislative oggetto di definanziamento si segnalano quelle relativi a:

§  Fondo per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura (cap. 2341, che registra una riduzione di 30 mila euro);

§  Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo (cap. 2352, che registra una riduzione di 3,4 milioni di euro).

 

All’esito degli interventi previsti dalla manovra, lo stanziamento finale della missione risulta pertanto pari a 2.268,7 milioni di euro nel 2019, facendo registrare una riduzione complessiva di circa 400 milioni (- 15%) rispetto al bilancio a legislazione vigente. Il peso della missione sul bilancio complessivo del Ministero risulta pari al 9,3%.

Le previsioni di spesa della missione scendono a 1.921,8 milioni di euro nel 2020 e a 1.813,2 milioni di euro nel 2021.

 

La Missione 1 dello stato di previsione del Ministero, che reca il programma relativo all’attuazione da parte delle Prefetture - UTG delle missioni del Ministero sul territorio, non presenta variazioni di rilievo rispetto alle previsioni a legislazione vigente, che risultano pari a 606,4 milioni di euro per il 2019. Lo stanziamento finale della missione (integrato con gli effetti della sezione I e II) risulta infatti di 606,1 milioni, con una lieve riduzione in termini assoluti, pari a 0,3 milioni di euro. Tali risorse assorbono il 2,5 per cento della spesa complessiva del dicastero.

 

Infine, la Missione 6 evidenzia una riduzione di circa 13 milioni di euro (-7 %), rispetto alla dotazione a legislazione vigente per il 2019 (193,6 milioni di euro).

La variazione è determinata da interventi di definanziamento operati direttamente in sezione II che incidono prevalentemente sul programma 6.1. “Indirizzo politico” (-13 milioni sul Fondo costituito presso il Ministero a seguito della reiscrizione nel suo stato di previsione dell’ammontare dei residui passivi perenti - cap. 1086).

Le disposizioni recate dalla sezione I della legge di bilancio non hanno effetti finanziari sulla Missione.

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

INTERNO

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

3 Ordine pubblico e sicurezza (7)

3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

DL n. 119/2014 art 8 co 1 punto A

acquisto automezzi ed equipaggiamenti, nonche’ interventi di manutenzione straordinaria e adattamento strutture

(Cap-pg: 7456/6)

13

-25

63

25

38

0

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/sexies

ripartizione del fondo investimenti di cui all’articolo 1 comma 140 della legge n. 232/2016

(Cap-pg: 7411/6)

23

-30

128

30

158

0

4 Soccorso civile (8)

4.2 Prevenzione dal rischio e soccorso pubblico (8.3)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/quinquies

ripartizione del fondo investimenti di cui all’articolo 1 comma 140 della legge n. 232/2016

(Cap-pg: 7325/2)

1,5

-5,5

10,6

5,5

2,4

0

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/sexies

ripartizione del fondo investimenti di cui all’articolo 1 comma 140 della legge n. 232/2016

(Cap-pg: 7313/2 – 7313/3)

7,4

-11,7

19,2

3,5

20,7

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quinquies

ripartizione del fondo investimenti di cui all’articolo 1 comma 140 della legge n. 232/2016

(Cap-pg: 7313/1)

1,5

-8,5

12

0

15

0

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 350-351)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di 6 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

(importi in milioni di euro)

INTERNO

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

3. Ordine pubblico e sicurezza (7)

3.1 Contrasto al crimine, tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8)

LB n. 232/2016 art i co 140 punto H/quinquies

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7411/4)

6

6

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag. 401)

Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
(Tabella n. 9 - Articolo 99)

 

 

L’articolo 99 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per l’anno finanziario 2019, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 9).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), spese finali, in termini di competenza, pari a 830,7 milioni di euro nel 2019, a 781,5 milioni di euro per il 2020 e 707,7 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero dell’ambiente nel ddl di bilancio per gli anni 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

355,5

354,1

-1,4

348,1

345,4

Spese in c/capitale

514,2

476,6

-37,6

433,4

362,2

SPESE FINALI

869,7

830,7

-39,0

781,5

707,7

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,14

0,13

 

0,12

0,11

 

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MATTM, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in diminuzione rispetto al 2018, in termini assoluti, di 39 milioni di euro (4,5 per cento), attribuibile per lo più alla riduzione che si registra nelle spese in conto capitale.

Gli stanziamenti di spesa del MATTM autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 0,13% della spesa finale del bilancio statale. Tale percentuale si riduce, seppur lievemente, nei due esercizi successivi.

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1.497,2 milioni di euro nel 2019, a 884,3 milioni di euro nel 2020 e a 711,7 milioni di euro nel 2021.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del MATTM (Tabella 9) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 837,7 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 7 milioni di euro, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del MATTM - anno 2019

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

355,5

358,6

357,2

-3,1

354,1

-

354,1

Spese in c/capitale

514,2

529,0

480,5

-3,9

476,6

-

476,6

SPESE FINALI

869,7

887,6

837,7

-7,0

830,7

-

830,7

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, spese finali di competenza per il Ministero pari a 830,7 milioni per il 2019.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2019, rispetto alla legge di bilancio 2018, la prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono il 57,4% delle spese finali del Ministero (rispetto al 59,1% della legge di bilancio 2018).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2018, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione.

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

MATTM


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a)

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Sviluppo sostenibile e tutela del terr. e dell'ambiente (18)

743,0

759,8

711,6

-

-4,0

707,7

-

707,7

1.1

Valutazioni e aut.ambientali (18.3)

15,0

16,0

16,6

-

-0,4

16,2

-

16,2

1.2

Sviluppo sost., att. internaz.li (18.5)

86,9

87,3

39,4

-

-2,2

37,2

-

37,2

1.3

Vigilanza ambientale (18.8)

20,3

20,3

20,7

-

-

20,7

-

20,7

1.4

Coordinamento e comunic. (18.11)

15,3

15,8

10,3

-

-0,0

10,3

-

10,3

1.5

Ris.idriche, terr. e bonifiche (18.12)

380,3

388,6

398,9

-

-0,2

398,7

20,2

418,9

1.6

Biodiversità, ecos. marino (18.13)

149,4

149,5

146,0

-

-0,6

145,5

-

145,5

1.7

Gestione dei rifiuti (18.15)

67,4

72,2

71,1

-

-0,0

71,0

-20,2

50,8

1.8

Camb. climatici, en.rinn. (18.16)

8,4

10,1

8,6

-

-0,6

8,1

-

8,1

2

Ricerca e innovazione (17)

90,3

90,3

91,2

-

-

91,2

-

91,2

2.1

Ricerca in materia amb.le (17.3)

90,3

90,3

91,2

-

-

91,2

-

91,2

3

Servizi istituzionali e generali delle amm.ni pubbliche (32)

36,5

37,6

34,8

-

-3,1

31,7

-

31,7

3.1

Indirizzo politico (32.2)

19,8

20,1

18,1

-

-3,0

15,0

-

15,0

3.2

Servizi e affari generali (32.3)

16,7

17,5

16,8

-

-0,0

16,7

-

16,7

 

SPESE FINALI MINISTERO

869,7

887,6

837,7

-

-7,0

830,7

-

830,7

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, di cui la principale è “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente (18)”, che rappresenta circa l’85% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo.

In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le spese finali di tale Missione sono pari a 707,7 milioni di euro per il 2019.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente, tale missione registra una lieve riduzione (4 milioni di euro).

A tali lievi variazioni vanno aggiunti due interventi di Sezione I derivanti:

§  dall’art. 59, comma 3, che sopprime l'autorizzazione di spesa recante l'onere per l'affitto del termovalorizzatore di Acerra, il quale determina una riduzione di 20,2 milioni di euro sul cap. 7521 (Spese per l'emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania);

§  dall’art. 59, comma 4, che incrementa di 20,2 milioni di euro il Fondo per la realizzazione degli interventi ambientali individuati dal Comitato interministeriale per gli interventi di prevenzione del danno ambientale e dell'illecito ambientale ed il monitoraggio del territorio della regione Campania (cap. 7515 - fondo per interventi di bonifica e messa in sicurezza dei siti di interesse nazionale per provvedere al corretto adempimento di obblighi europei).

 

Poiché tali variazioni sono di uguale importo ma di segno opposto si compensano, pertanto a livello di Ministero non si hanno effetti derivanti dagli interventi di Sezione I.


 

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
(Tabella n. 10 - Articolo 100)

 

 

L’articolo 100 del disegno di legge di bilancio autorizza l’impegno ed il pagamento delle spese dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti e reca altresì diverse disposizioni relative al personale e alle spese del Corpo delle capitanerie di porto, nonché sulla riassegnazione di somme al Ministero per la definizione di eventuali pendenze con i concessionari autostradali.

 

In particolare l’art. 100 prevede:

§  il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle Capitanerie di porto come forza media nel 2019 (251 ufficiali in ferma prefissata o in rafferma e 35 ufficiali piloti di complemento) (comma 2);

§  il numero massimo degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare, per l'anno 2019 (136 unità) (comma 3);

§  il rinvio all’elenco n. 1 annesso allo stato di previsione del MIT per le spese per le quali possono effettuarsi, per il 2019, i prelevamenti dal fondo a disposizione iscritto nel programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste» (comma 4);

§  l’applicazione delle disposizioni in vigore presso il Ministero della difesa, in quanto compatibili, alla gestione dei fondi di pertinenza delle Capitanerie di porto e l’applicazione, per l'anno finanziario 2019, alle spese per la manutenzione e l'esercizio dei mezzi e delle attrezzature tecniche dei porti e delle caserme delle Capitanerie di porto del programma «Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste», dell'articolo 61-bis del regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, sulla contabilità generale dello Stato (comma 6), che prevede la possibilità di trasportare all’esercizio successivo gli ordini di accreditamento in conto capitale rimasti inestinti;

Si segnala che l’articolo 61-bis del regio decreto n. 2440/1923, richiamato dal comma 6, risulta abrogato dall'art. 5, comma 1, lett.a), del d.lgs. n. 29/2018, con efficacia dal 1° gennaio 2019

§  la riassegnazione da parte del Ministro dell’economia e delle finanze allo stato di previsione del MIT di quota parte delle entrate versate al bilancio dello Stato derivanti dai corrispettivi di concessione offerti in sede di gara per il riaffidamento delle concessioni autostradali nella misura necessaria alla definizione delle eventuali pendenze con i concessionari uscenti (comma 7).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

 

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), spese finali, in termini di competenza, pari a 12.011,3 milioni di euro nel 2019, a 14.323,8 milioni di euro per il 2020 e 10.626,7 milioni di euro per il 2021, come riportato nella tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel ddl di bilancio per il triennio 2019-2021

   (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

7.119,9

7.051,9

-68,0

7.011,5

6.894,5

Spese in c/capitale

7.939,1

4.959,4

 -2.979,7

7.312,4

3.732,2

SPESE FINALI

15.059,0

12.011,3

-3.047,7

14.323, 9

10.626,7

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

2,3

1,9

 

2,2

1,6

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 15.803,9 milioni di euro nel 2019, a 12.599,4 milioni di euro nel 2020 e a 12.072,5 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MIT, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa decrescente, con una diminuzione del 20,2% per il 2019, del 4,8% per il 2020 e del 29,4% nel 2021. 

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in diminuzione rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 3.047,7 milioni di euro (-20,2 %). Tale differenza negativa deriva dagli effetti congiunti di una diminuzione delle spese di parte corrente pari a 68 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a -2.979,7 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del MIT autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari allo 1,9% della spesa finale del bilancio statale, contraendosi lievemente in termini percentuali rispetto al 2018 anche nell’anno 2020 (2,2%), e in modo più consistente nell’anno 2021 (1,6%).

 

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti (Tabella 10) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 13.892,7 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 1.881,4 milioni di euro, di cui 1.915,8 milioni di spesa in conto capitale in diminuzione e 34,4 milioni di spesa in conto corrente in aumento, come evidenziato nella tabella che segue:

Spese finali del Ministero delle infrastrutture e trasporti - anno 2019

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Mod. Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

7.119,9

7.071,6

7.017,5

-46,6

6.970,9

81,0

7.051,9

Spese in c/capitale

7.939,1

8.093,3

6.875,2

-1.965,8

4.909,4

50,0

4.959,4

SPESE FINALI

15.059,0

15.164,9

13.892,7

-2.012,4

11.880,3

131,0

12.011,3

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un decremento della spesa per il 2019 pari a 2.012,4 milioni di euro, in gran parte dal lato della spesa in conto capitale: si tratta di rimodulazioni operate dal disegno di legge (come meglio sarà esposto nel successivo paragrafo).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto positivo di 131 milioni di euro:  relativi alla Missione 13 (Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (si veda per il dettaglio l’analisi per missioni nel successivo paragrafo).

 

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti complessivi per il MIT  pari a 12.011,27 milioni per il 2019.

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2019, rispetto alla legge di bilancio 2018, gli importi relativi alla spese in conto corrente, che nel 2019 si attestano a poco più di 7.000 milioni di euro, mentre diminuiscono del 37,6% gli importi della spesa in conto capitale, che passano da 7.939,1 milioni di euro del 2018 ai 4.959,4 milioni di euro del 2019. Anche rispetto al bilancio a legislazione vigente 2019, il Bilancio integrato con le variazioni delle sezioni I e II  presenta per il 2019 una riduzione della spesa in conto capitale per un ammontare di 1.915,8 mln di € (da 6.875,2 mln € a  4.959,4 mln €), pari a -27,8%, per rimodulazioni orizzontali dovute ad adeguamenti al cronoprogramma (per il dettaglio delle variazioni si veda il successivo paragrafo).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella successiva espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018. La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Gli interventi di rifinanziamento/definanziamento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del Ministero. In proposito si ricorda che le modifiche della Sezione II includono anche gli effetti finanziari delle norme del decreto legge n. 119/2018 (recante disposizioni urgenti in materia fiscale), attualmente all’esame del Parlamento per la conversione in legge.

Relativamente alle misure adottate nel corso del 2018, che hanno effetti sul bilancio a legislazione vigente 2019, la Relazione illustrativa richiama, tra i decreti legge che hanno fornito un effetto di ricomposizione della spesa nel triennio 2019-2021, tra cui il D.L: n. 55/2018, (misure in favore dei territori colpiti dal sisma del Centro Italia), il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113 in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica ed il D.L. 28 settembre 2018, n. 109 per la città di Genova e la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti.

 

La spesa complessiva del Ministero delle infrastrutture e trasporti è allocata su 5 missioni e 14 programmi, suddivisi tra le competenze della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della VIII Commissione Ambiente.

La gran parte della spesa complessiva del Ministero è allocata su 2 sole missioni (la n. 13 “Diritto alla mobilità” e la n. 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”), ove è concentrato storicamente oltre il 90% della spesa finale complessiva del Ministero, il 92,1% circa nel BLV  2019, il 91,4% nel DBL 2019.


 

Ministero delle infrastrutture e trasporti- Spesa per Missioni/Programmi

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Infrastrutture pubbliche e logistica  (14)

5.623,9

4.736,9

-1.882,4

-0,314

2.854,2

-

2.854,2

1.1

Sistemi stradali, autostradali ed intermodali  (14.11)

3.556,9

2.962,6

-1.882,4

-0,200

1.080,1

-

1.080,1

1.2

Sistemi idrici, idraulici ed elettrici  (14.5)

159,0

69,0

-

-

69,0

-

69,0

1.3

Sicurezza, vigilanza e regolamentazione in materia di opere pubbliche e delle costruzioni  (14.9)

6,1

7,7

-

-

7,7

-

7,7

1.4

Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità (14.10)

1.901,9

1.697,6

-

-0,114

1.697,4

-

1.697,4

2

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto  (13)

8.361,7

8.062,9

-3,3

-68,04

7.991,6

131

8.122,6

2.1

Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale  (13.1)

273,7

292,8

-3,3

-3,7

285,7

-

285,7

2.2

Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo (13.4)

158,4

80,9

-

-4

76,9

-

76,9

2.3

Autotrasporto ed intermodalità(13.2)

419,3

289,5

-

-0,6

288,8

80

368,8

2.4

Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario (13.5)

1.082,0

584,8

-

-24,1

560,6

1

561,6

2.5

Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (13.9)

588,4

666,3

-

-5,5

660,8

50

710,8

2.6

Sviluppo e sicurezza della mobilità locale (13.6)

5.839,6

6.148,5

-

-30

6.118,5

-

6.118,5

3

Casa e assetto urbanistico (19)

262,6

195,8

-

-

195,8

-

195,8

3.1

Politiche abitative, urbane e territoriali  (19.2)

262,6

195,8

-

-

195,8

-

195,8

4

Ordine pubblico e sicurezza (7)

728,0

758,5

-

-3

755,5

 

755,5

4.1

Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste  (7.7)

728,0

758,5

-

-3

755,5

-

755,5

5

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

82,6

138,4

-

-55,3

83,1

-

83,1

5.1

Indirizzo politico (32.2)

16,1

75,3

-

-55,3

20,0

-

20,0

5.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

66,4

63,0

-

-16,2

63,0

-

63,0

 

SPESE FINALI MINISTERO

15.059,0

13.892,7

-1.885,7

-126,7

11.880,3

131

12.011,3

Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.

 

Le missioni del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esclusivo interesse della VIII Commissione Ambiente sono:

§  la missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”;

§  la missione 19 “Casa e assetto urbanistico”.

Le missioni di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di esclusivo interesse della IX Commissione (Trasporti), interamente affidate a centri di responsabilità amministrativa e che svolgono funzioni afferenti alle politiche dei trasporti, sono:

§  la missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto" affidata al Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale; Si ricorda peraltro che la Missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto", non è interamente di competenza del Ministero delle infrastrutture e trasporti in quanto una quota rilevante dei suoi stanziamenti sono contenuti nel programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto" contenuto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), cui si rinvia.

§  la missione 7 "Ordine pubblico e sicurezza", per il programma 7.7 "Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste" affidato alle Capitanerie di porto.

 

Relativamente alla missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica”, si ha una riduzione di circa 1.882,7 milioni di euro rispetto al dato a legislazione vigente, dovuto principalmente ad una rimodulazione,  operata dalla sezione II (v. infra), nell’ambito del programma 14.11 “Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, per 1.827,4 milioni sulle risorse destinate all’ANAS”, e di 15 milioni di euro per la realizzazione dell'asse viario Marche – Umbria (entrambe le risorse vengono spostate dal 2019 agli anni 2020 e 2021), nonché da uno spostamento di 40 milioni di euro per la realizzazione di itinerari turistici ciclo-pedonali (tali ultime risorse vengono spostate dal 2019 al 2021).

 

La missione 19 “Casa e assetto urbanistico” non presenta variazioni tra il bilancio a legislazione vigente e il bilancio integrato per il 2019 pari a 195,8 milioni di euro.

 

La missione 13 “Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto”, presenta uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente di 8.062,9 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla legge di Bilancio 2018 che recava uno stanziamento di 8.361,7 milioni € circa. Lo stanziamento viene poi aumentato di 59,7 mln €, con le variazioni delle Sezioni I e II, come evidenziato nella tabella precedente, arrivando cosi ad una previsione di spesa nel bilancio integrato di 8.122,6 milioni €.

Le variazioni della sezione I pari a +131 mln € sono le seguenti:

§   +80 mln € in conto corrente (per ciascuno degli anni 2019 e 2020) sul programma Autotrasporto e intermodalità (13.2), per gli autotrasportatori, al fine di compensare il settore delle maggiori spese conseguenti al crollo del Ponte Morandi a Genova;

§   +50 milioni € in conto capitale (per ciascuno degli anni 2019, 2020, 2021 e 2022) sul programma Sviluppo e sicurezza del trasporto marittimo (13.9) attribuiti all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, sempre in relazione all’evento di Genova;

§  +1 mln € sul Programma Sistemi ferroviari (13.5), da assegnare all’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANFISA) come previsto dall’art. 12 del DL n. 109/2018 (sul cap. 1227).

 

In Sezione II vengono effettuate sulla missione 13, sia rimodulazioni compensative, con rinvio della spesa agli anni successivi, per -3,3 mln € (sul capitolo 1276 relativo al CED del dipartimento per i trasporti del Ministero e sul cap. 7180 relativo all’adeguamento degli attraversamenti semaforici pedonali),  che definanziamenti, per 68,04 mln, per un totale di -71,34 mln €.

I principali definanziamenti sono i seguenti:

§  minori interventi e investimenti sul programma 13.6 Sviluppo e sicurezza della mobilità locale per 30 mln € per il 2019 (e di -52, 6 e -50 mln € rispettivamente nel 2020 e 2021), di cui -27,4 mln € sul cap. 1314 relativo al finanziamento del rinnovo contrattuale nel trasporto pubblico locale. Lo stesso capitolo viene definanziato per-50 mln € anche per il 2020, 2021 ed i successivi dieci anni. Vi è poi una  riduzione di 2,6 mln € sul cap. 7415 relativo alla realizzazione di infrastrutture per la mobilità nelle fiere di Bari, Verona, Foggia e Padova;

§  definanziamento di investimenti per 24,1 mln € complessivi sul programma 13.5 Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario” (definanziamento previsto anche per il 2020 e 2021 rispettivamente per 19 mln e 15 mln €), così distribuito:

-      fondo per la rottamazione dei carri merci (-4 mln € sul cap. 7303, per il 2019 e 2020);

-      contributo quindicennale previsto dalla legge n. 190 del 2014  per avviare i lavori sulla tratta Andora-Finale Ligure (-15 mln € sul cap. 7563 che viene totalmente definanziato);

-      somme per il potenziamento della tratta Lucca-Pistoia (-5 mln € sul cap. 7564 per il solo 2019);

§  definanziamento per -5 mln € (per il triennio ed i successivi dieci anni) sul programma 13.9 “Sviluppo e sicurezza della navigazionerelativo alle infrastrutture portuali, per il miglioramento del trasferimento ferroviario intermodale (sul cap. 7600 per 3 mln €) e per manutenzione straordinaria dei porti statali di rilevanza nazionale (sul cap. 7261 per 2 mln € ), nonché per minori contributi alle società marittime (sul cap. 1960 per 500 mila € per gli anni 2019 e 2020);

§  un definanziamento, per il triennio ed i successivi dieci anni, di -4 mln € sul programma 13.4 relativo al trasporto aereo, per minori somme da attribuire all’ENAC sul cap. 1923;

§  definanziamento per il 2019 di circa -3 mln € sul programma 13.1 relativo alla regolamentazione della circolazione stradale ed i servizi di motorizzazione, in particolare sul cap. 1235 (spese per attrezzature per il dipartimento trasporti terrestri), nonché una riduzione di 200 mila euro per l’anno 2019 delle risorse iscritte sul programma 14.11 (Sistemi stradali, autostradali e intermodali),  assegnate in misura pari a 1 milione di € per la sperimentazione delle smart road ai sensi dell’articolo 1, comma 72 della legge di bilancio per il 2018;

§  definanziamento di 700 mila €, per il triennio ed i successivi dieci anni, sul cap. 1233 relativo agli studi e la propaganda per la sicurezza stradale attraverso il CCISS- centro di coordinamento per la sicurezza stradale;

§  un definanziamento, per gli anni 2019 e 2020, di circa -600 mila € sul programma 13.2, relativo al sistema per il monitoraggio per la logistica (SINAMOLO sul cap. 1255 per -500 mila €) e al partenariato per la logistica (-100 mila € sul cap. 1258).

 

 

Complessivamente, la Missione 13, se si considerano anche gli stanziamenti che sono iscritti nello stato di previsione del MEF, vede spese per il 2019 pari a circa 11.892,8 mln € (rispetto ai 13.321,6 mln € nel 2018), ripartiti tra MIT e MEF come evidenziato nella seguente tabella:

Missione 13-Sostegno allo sviluppo del trasporto (MIT +MEF)

(dati di competenza, valori in milioni di €)

 

Missione
(Programma)

DDL BILANCIO 2019
Integrato

MIT

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto
(Programmi 13.1; 13.2; 13.4; 13.5; 13.6; 13.9)

8.122,6

MEF

Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto
(Programma 13.8)

3.770,2

 

TOTALE MISSIONE 13

11.892,8

 

Si ricorda che nel programma 13.8 del MEF la quasi totalità della spesa è rappresentata dall'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario (per il quale si rinvia allo stato di previsione del MEF- Tabella 2), ed è pari a circa 3.765,8 mln € per il 2019.

In proposito si segnala un rifinanziamento sul programma 13.5/MEF relativo al trasporto ferroviario di 100 milioni di euro assegnati per l’anno 2019 a Ferrovie dello Stato per l’adempimento degli obblighi di esercizio dell’infrastruttura e di servizio pubblico via mare  tra terminali ferroviari.

 

Relativamente alla missione 7 Ordine pubblico e sicurezza, il programma Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7) reca uno stanziamento complessivo per il 2019 a legislazione vigente pari a 758,5 mln €, in aumento rispetto al Bilancio 2018 di 30,5 mln € (+ 4,1%) , che viene poi definanziato a decorrere dal 2019, e per i successivi 10 anni, in sezione II, per 3 mln € sul cap. 2176, relativo alle spese per mezzi operativi e strumentali, arrivando ad un totale di 755,5 mln € per il 2019.

Sempre con riferimento a questa missione si segnala una rimodulazione compensativa sul capitolo 7853 per 10 milioni di euro con un definanziamento per l’anno 2020 delle spese per lo sviluppo della componente aeronavale e dei sistemi di comunicazione del corpo delle capitanerie di porto - guardia costiera e con un contestuale incremento delle risorse derivanti dalla ripartizione del Fondo investimenti di cui all'articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016.

 

I principali interventi della Sezione II relativamente alla missione 14 sono i seguenti.

§  rimodulazione, nell’ambito del programma 14.11 Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, per 1.827,4 milioni di euro del cap. 7002 relativo al Fondo per gli investimenti dell'Anas: le risorse vengono spostate dal 2019 agli anni 2020 e 2021, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma);

§  rimodulazione  nell’ambito del programma 14.11 Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, per 15 milioni di euro del cap. 7521 sulle somme da assegnare per la realizzazione dell'asse viario Marche - Umbria e quadrilatero di penetrazione interna - maxilotto 1: s.s. 77 “Val di Chienti” tratta "Foligno - Pontelatrave" (le risorse vengono spostate dal 2019 al 2020);

§  rimodulazione (spostamento dal 2019 al 2021)  nell’ambito del programma 14.11 Sistemi stradali, autostradali ed intermodali, per 40 milioni di euro sul cap. 7582  del Fondo per la progettazione e la realizzazione di ciclovie turistiche di ciclostazioni nonché per la progettazione e la realizzazione di interventi concernenti la sicurezza della ciclabilità cittadina.

 

Viene infine prevista la reinscrizione a bilancio, ai sensi dell’articolo 30 comma 2, della legge n. 196 del 2009, di 10 milioni di euro – non impegnate a chiusura dell’ultimo esercizio – relative alla realizzazione della tratta Colosseo- Piazza Venezia della linea C della metropolitana di Roma.

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) che consente di rimodulare le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi spese predeterminate da leggi vigenti in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio) o in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), anche per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti. Le tabelle seguenti espongono per il triennio 2019-2021, rispettivamente, le rimodulazioni verticali e quelle orizzontali effettuate dal Ministero.

 (importi in milioni di euro)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

4 Ordine pubblico e sicurezza (7)

4.1 Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste(7.7)

LS n. 147/2013 art 1 co 107 punto 1

13

-

3

-10

-

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/bis

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7853/4)

4,5

-

17,5

10-

12,5

-

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III – pag 457 come sostituita da pag 20 errata corrige)

Con le rimodulazioni in senso “orizzontale” il Ministero ha spostato in avanti circa 1,8 miliardi di stanziamenti di competenza del Fondo per gli investimenti dell'ANAS dal 2019 agli anni 2020 e 2021, per l’adeguamento al piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma).

TRASPORTI E INFRASTRUTTURE

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

9 Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

1.1 Sistemi stradali, autostradali ed intermodali (14.11)

LF n. 296/2006 art 1 co 981 punto 1/bis

SPESE PER ASSICURARE IL CONCORSO DELLO STATO AL COMPLETAMENTO DELLA REALIZZAZIONE DELLE OPERE INFRASTRUTTURALI DELLA PEDEMONTANA DI FORMIA

(Cap-pg: 7002/17)

0

-3

9

3

-

-

DL n. 185/2008 art 18 co 1 punto B

ASSEGNAZIONE DI RISORSE A CARICO DEL FONDO INFRASTRUTTURE

(Cap-pg:7002/2)

-

-200

400

200

-

-

DL n. 69/2013 art 18 co 3

ASSE VIARIO MARCHE-UMBRIA E QUADRILATERO DI PENETRAZIONE INTERNA –MAXLOTTO 1:S.S.77 VAL DI CHIENTI TRATTA FOLIGNO-PONTELATRAVE

-

-15

45

15

-

-

LS n. 147/2013 art 1 co 68

ANAS

(Cap-pg: 7002/1)

-

-1.490

2.99.

1.490

-

-

LS n. 147/2013 art 1 co 69

ANAS

(Cap-pg: 7002/3)

-

-22

77

22

-

-

LS n. 208/2015 art 1 co 640 punto 1

FONDO PER LA CICLABILITA’

(Cap-pg: 7582/1)

-

-40

40

-

80

40

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto A/primum

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7002/33)

150

-50

307

-

465

50

LB n. 232/2016 art 1 co 604

CAMPIONATI MONDIALI DI SCI ALPINO CORTINA 2021-ANAS

(Cap-pg: 7002/30)

-

-20

40

20

20

-

LB n. 203/2017 art 1 co 1164

FINANZIAMENTO QUADRILATERO UMBRIA MARCHE SPA

(Cap-pg: 7002/42)

-

-32

-

-32

96

64

LB n. 203/2017 art 1 co 1169

FINANZIAMENTO HUB PORTUALE DI LA SPEZIA

(Cap-pg: 7002/43)

--

-10

20

10

-

-

2 Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

2.1 Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale (13.1)

LF n. 296/2006 art 1 comma 921 punto A

CED DEL DIPARTIMENTO TRASPORTI TERRESTRI

(Cap-pg: 1276/1)

24

-2

24

1

24

1

4 Ordine pubblico e sicurezza (7)

4.1 Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/Bis

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7002/33)

4,5

-

17,5

-2

12,5

2

 

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di circa 11,5 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità). 

 (importi in milioni di euro)

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

9 Infrastrutture pubbliche e logistica (14)

1.4 Opere strategiche, edilizia stradale ed interventi speciali per pubbliche calamità (14.10)

DL n. 69/2013 art 18 co 9

SOMME DA ASSEGNARE PER IL PROGRAMMA 6000 CAMPANILI

(Cap-pg: 7543/1)

1

1

 

 

Dl N. 133/2014 art 3 co 3 Punto B

SOMME DA ASSEGNARE AI PROVVEDITORATI INTERREGIONALI ALLE OPERE PUBBLICHE PER INTERVENTI DI COMPLETAMENTO DI BENI IMMOBILI DEMANIALI

(Cap-pg: 7219/1)

0,5

0,5

 

 

2 Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13)

2.6 Sviluppo e sicurezza della mobilità locale (13.6)

DL n. 133/2014 art 3 co 2 Punto A/quinquies

TRATTA COLOSSEO-PIAZZA VENEZIA LINEA C ROMA

(Cap-pg: 7179/1)

10

10

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 469)


 

Ministero della Difesa
(Tabella n. 11 - Articolo 101)

 

 

L’articolo 101 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della  Difesa, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 11).

 

L'articolo reca inoltre disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione ovvero determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale.

In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l’anno 2019: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media per l'anno 2019; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri, degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri, e, infine, degli allievi delle scuole militari.

Il comma 6,  consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di taluni programmi della della missione « Difesa e sicurezza del territorio » dello stato di previsione del Ministero della difesa, per l’anno finanziario 2019, le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori.

 Il comma 7 rinvia agli  elenchi n. 1 e n. 2 allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa per l’individuazione delle spese per le quali si possono effettuare, per l’anno finanziario 2019, i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all’Arma dei carabinieri, ai sensi dell’articolo 613 del codice di cui al decreto legislativo.

Il comma 8 prevede la riassegnazione ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della difesa.

Da ultimo, il comma 9 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere alla riassegnazione ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza» delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa.

A sua volta l’articolo 107 riporta disposizioni diverse tese a confermare alcune forme di flessibilità nella gestione degli stanziamenti di bilancio.

Al riguardo  – oltre al comma 6, che prevede la possibilità di utilizzare come residui nell'esercizio successivo le risorse finanziarie non utilizzate alla chiusura dell'esercizio 2017 relative ai fondi destinati all'incentivazione del personale dello Stato, tra cui quello delle Forze armate, nonché a quelli destinati alla corresponsione del trattamento economico accessorio del personale dirigenziale , rileva comma 25 che autorizza il Ministero dell’economia e delle finanze a riassegnare al lo stato di previsione del Ministero della Difesa, per l’anno 2018,  le somme versate in entrata concernenti le competenze fisse ed accessorie del personale dell’arma dei carabinieri in posizione extraorganica presso le altre amministrazioni.

Da ultimo, il comma 27, autorizza il Ministero dell’economia e delle finanze ad apportare, con propri decreti, per l’anno 2018, le opportune variazioni compensative di bilancio tra i diversi ministeri interessati dall’attuazione delle  disposizioni di cui al decreto legislativo n. 177 del 2016 che ha disposto l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri e, in misura minore, in altre forze di polizia e presso il Ministero dell’agricoltura.

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di competenza, pari a 21.426,2 milioni di euro nel 2019, a 21.870,6 milioni di euro per il 2020 e 21.951,4  milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

  Spese finali del Ministero della difesa nel ddl di bilancio per il triennio 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

18.484,6

19.401,3

917,7

19.263,6

19.262,9

Spese in c/capitale

2.484,3

2.024,9

-459,4

2.607,0

2.688,5

SPESE FINALI

20.968,9

21.426,2

458,3

21.870,6

21.951,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

3,36%

3,32%

 

3,36%

3,39%

[Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2019-2021- Tab 11] - eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 22.471,6 milioni di euro nel 2019, a 21.620,4 milioni di euro nel 2020 e a 21.580,1 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della difesa, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa in leggera crescita.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 458,3 milioni di euro.

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 917,7 milioni di euro ed una diminuzione delle spese di parte capitale pari a 459,4 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019 in misura pari al 3,32 % della spesa finale del bilancio statale, in leggera diminuzione rispetto al 2018 (3,36%).

Si ricorda che le spese totali dello Stato ammontano a 645.839 milioni di euro per il 2019 e 649.956 milioni di euro per il 2020 e 647.046 per il 2021 (per un approfondimento cfr. sopra)

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella 11) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 21.689,8 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019, attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio, determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 254,6 milioni di euro, imputabili interamente alla spesa in conto capitale come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero della difesa- anno 2019

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

 

18.484,6

              19.825,3

        19.401,3

 

          19.401,3

 

    19.401,3

Spese in c/capitale

 

2.484,3

                2.513,5

          2.279,5

 -169,5

            2.109,9

          -85,0

      2.024,9

SPESE FINALI

     20.968,9

              22.338,9

        21.680,8

 -169,5

          21.511,2

           -85,0

    21.426,2

[Fonte: elaborazione dati ddl di bilancio 2019-2021- Tab 11]

* La colonna BLV è tratta dal Ddl di bilancio e rappresenta la legislazione vigente nel periodo precedente all’entrata in vigore della manovra in esame.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un decremento della spesa pari a 169,5 milioni di euro, interamente dal lato della spesa in conto capitale.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto negativo di 85 milioni di euro imputabile alle spese in conto capitale

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 21.426,2 milioni per il 2019, come sopra ricordato.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

 

Spese finali per ciascuna missione/programma del Ministero della difesa- anno 2019

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

MINISTERO DELLA DIFESA


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Difesa e sicurezza del territorio (5)

 19.450,6

20.539,6

    20.015,0

 

-169,5

 

    19.845,5

         ca5,0

    19.760,5

1.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

       6.166,4

       6.440,3

      6.428,3

   

-10,0

 

      6.418,2

           -4,0

      6.414,2

1.2

Approntamento e impiego delle forze terrestri (5.2)

       4.988,8

       5.438,7

      5.300,0

 

 

      5.300,0

 

      5.300,0

1.3

Approntamento e impiego delle forze marittime (5.3)

       2.017,2

       2.159,3

      2.112,2

 

 

      2.112,2

 

      2.112,2

1.4

Approntamento e impiego delle forze aeree (5.4)

       2.580,6

       2.728,9

      2.716,1

 

 

      2.716,1

 

      2.716,1

1.5

Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

       3.697,3

       3.772,2

      3.458,3

 

-159,5

 

      3.298,8

         -81,0

      3.217,8

2

Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18)

          450,1

          464,0

         467,3

 

 

         467,2

 

         467,2

2.1

Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17)

          450,1

          464,0

         467,2

 

 

         467,2

 

         467,2

3

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

       1.068,2

       1.335,3

      1.198,5

 

 

      1.198,5

 

      1.198,5

3.1

Indirizzo politico (32.2)

            48,0

            32,5

           62,2

 

 

           62,2

 

           62,2

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

          574,7

          863,3

         677,6

 

 

         667,6

 

         667,6

3.3

Interventi non direttamente connessi con l’operatività dello Strumento Militare (32.6)

          445,4

          439,4

         458,5

 

 

         458,5

 

         458,5

 

SPESE FINALI MINISTERO

     20.968,9

     22.338,9

    21.680,8

 

  -169,5

 

    21.511,2

          -85,0

    21.426,2

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

- eventuali discrepanze derivano dagli arrotondamenti

 

La spesa complessiva del Ministero è allocata su 3 missioni, e 9 programmi.  La missione principale è “Difesa e sicurezza del territorio”(5), che rappresenta circa il 92% del valore della spesa finale complessiva del Ministero medesimo ed è pari a 19.760,5 milioni di euro.

 

Nello specifico la missione 5: Difesa e sicurezza del territorio, è articolata nei

seguenti Programmi:

§  Programma 1: approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza;

§  Programma 2: approntamento e impiego delle Forze terrestri;

§  Programma 3: approntamento e impiego delle Forze navali;

§  Programma 4: approntamento ed impiego delle Forze aeree;

§  Programma 6: pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari.

I primi quattro programmi comprendono il complesso delle attività di addestramento, mantenimento in efficienza operativa, e impiego operativo delle rispettive forze militari. Mentre il programma 5.6 ricomprende le attività dello Stato Maggiore Difesa e degli organismi dell'area di vertice per la definizione, in coerenza con gli indirizzi di politica governativa e con le deliberazioni del Parlamento, della pianificazione generale dello strumento militare e del suo impiego operativo; attuazione delle direttive impartite dal Ministro in materia di alta amministrazione, funzionamento dell'area tecnico-amministrativa della Difesa, promozione e coordinamento della ricerca tecnologica collegata ai materiali d'armamento, approvvigionamento dei mezzi, materiali e sistemi d'arma per le Forze Armate e supporto all'industria italiana della difesa; Sostegno agli organismi internazionali in materia di politica militare.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (20.015 milioni), tale missione registra una diminuzione delle spese pari a 254,5 milioni di euro.

All’interno della Missione considerata i programmi ridotti sono “Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari” (decremento di 240,5 milioni di euro, di cui 159,5 riferito alla sez.II e 81 milioni riferito alla sez. I) e “Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza” (decremento di 14 milioni di euro). Entrambi i programmi hanno riduzioni sia di sezione I che di sezione II.

Con riferimento al programma Pianificazione generale delle forze armate e approvvigionamenti militari, il decremento di circa 81 milioni di euro, derivante dagli effetti della sezione I, è allocato interamente nel Cap 7120 riferito alle “spese per costruzione e acquisizione di impianti e sistemi”. Anche gli effetti derivanti dalla sez. II, dovuti ad interventi di rimodulazioni compensative pari a 159,5 mln di euro, sono allocati nel medesimo Capitolo 7120.

 

 Le altre due missioni sono “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente”(18) con una spesa pari a circa 467,2 milioni di euro e “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”(32) con circa 1.198,5 milioni di euro.

 

Si ricorda che a partire dal 2017, il Ministero della difesa ha acquisito, nell'ambito della missione 18 "Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente", il nuovo programma 18.17 "Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare" appositamente istituito a seguito dell'assorbimento del Corpo forestale dello Stato (ex Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali) nell'Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale programma raccoglie tutte le risorse finanziarie che nel 2016 erano gestite dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per il pagamento degli stipendi al personale e delle spese di funzionamento del Corpo forestale dello Stato.

Per quanto concerne la missione 32 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, rientrano in questa missione i seguenti tre programmi

Il programma 32.2 attiene alla programmazione e al coordinamento generale dell'attività dell'Amministrazione, produzione e diffusione di informazioni generali, predisposizione della legislazione sulle politiche di settore su cui ha competenza il Ministero (attività di diretta collaborazione all'opera del Ministro). Valutazione e controllo strategico ed emanazione degli atti di indirizzo.

Il programma 32.3 attiene allo svolgimento di attività strumentali a supporto delle Amministrazioni per garantirne il funzionamento generale (gestione del personale, affari generali, gestione della contabilità, attività di informazione e di comunicazione...).

Infine il programma 32.6 tratta di attività esterne, regolate da leggi o decreti non direttamente collegate con i compiti di difesa militare e inerenti ad esigenze orientate a servizi di pubblica utilità quali, ad esempio: rifornimento idrico delle isole minori, attività a favore dell'Aviazione civile, meteorologia, trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi, erogazione pensioni di invalidità civile e gestione dei relativi aspetti amministrativi, spese per le pensioni provvisorie riguardanti la corresponsione del trattamento provvisorio di quiescenza al personale militare nella posizione di ausiliaria, erogazione di sussidi ai familiari di militari deceduti in servizio e gestione dei relativi aspetti amministrativi, contributi ad enti ed associazioni, spese per la magistratura militare, onorificenze, onoranze ai caduti, Ordinariato militare e Ufficio Centrale per le Ispezioni Amministrative (ISPEDIFE).

Stanziamenti iscritti negli stati di previsione di altri Ministeri di interesse della Commissione IV

Per quanto concerne gli  stanziamenti di interesse della Difesa presenti negli stati di previsione di altri ministeri si segnala, nello stato di previsione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, il programma 5.8 (Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 (programma 5.8 cap. 3006/1), sul quale sono appostati per il 2019 fondi pari a 997,2 milioni di euro.

Con riferimento al Ministero dello sviluppo economico, le spese di conto capitale di questo Dicastero sono essenzialmente spese per investimenti, allocate in massima parte nel programma 11.5 “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo” della Missione 11 “Competitività e sviluppo delle imprese” e destinate alle imprese del settore aereonautico e allo sviluppo di programmi della difesa sostanzialmente gestiti dal Ministero della difesa.

Il citato Programma (11.5) reca a BLV 2019 spese complessive di 3.215,4 milioni di euro.

Il Programma in questione subisce una riduzione di 118 milioni di euro.

Come sottolineato nella scheda di lettura relativa ai primi due commi dell’articolo 59 del ddl di bilancio in esame, tale riduzione è ascrivibile, per 78 milioni di euro per il 2019, ad un intervento, contenuto in Sez. I, di riprogrammazione al 2025 di spese per investimenti (pari appunto a 78 milioni) concernenti i programmi aeronautici ad alto contenuto tecnologico di cui all’art. 4, comma 3, della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft (EFA) e lo sviluppo di unità navali della classe FREMM (di cui all’art. 1, comma 95, della legge n. 266/2005 e ss. mod.).

L’ulteriore riduzione del programma, per complessivi 40 milioni di euro per il 2019, è ascrivibile ad interventi di Sezione II, che consistono in rimodulazioni compensative orizzontali di spese per adeguamento al piano finanziario dei pagamenti, ai sensi dell’articolo 23, comma 3, lett. a) e art. 30, co. 2 della legge di contabilità nazionale. In particolare, la rimodulazione ha riguardato:

§  gli stanziamenti pluriennali concernenti gli interventi per lo sviluppo e l’accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico di cui all’articolo 3, lettera a), della legge n. 808/1985, con una riduzione di 40 milioni di euro per l’anno 2019, ed un conseguente incremento di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2021 (cap. 7423/pg.2);

§  gli stanziamenti pluriennali per il proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM, con un’anticipazione di relative risorse per 29,3 milioni all’anno 2021 ed una conseguente riduzione di pari importo degli stanziamenti iscritti per il 2022 e successivi (cap. 7485/pg.4);

§  gli stanziamenti affluiti nello stato di previsione del MISE (cap. 7485/pg.9), in sede di riparto del Fondo investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all’articolo 1, comma 140 della legge di bilancio 2017 (Legge 232/2016 e D.P.C.M. 21 luglio 2017) e anch’essi destinati al proseguimento del programma di sviluppo e acquisizione delle unità navali FREMM. La rimodulazione ha comportato un anticipo al 2020 di 58 milioni di euro e al 2021 di 84,4 milioni, delle risorse già stanziate per gli anni 2022 e seguenti.

 

Per un approfondimento dei programmi di cui all’articolo 1, comma 95, della legge n. 266/2005 “FREMM” e all’articolo 4, comma 3 della legge n. 266 del 1997, compreso il programma European fighter aircraft e alla rimodulazione in senso “orizzontale” delle rispettive spese operata dalla sezione I del ddl di bilancio si rinvia alla scheda di lettura relativa ai commi 1 e 2 dell’articolo 59.

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

DIFESA

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.1Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza (5.1)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7760/4)

9,4

-8,6

13,6

-8,6

8

-

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7763/5)

-

-1,5

2,5

1,5

1

-

1.5 Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari (5.6)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/23)

4

-21

24

11

17

5

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto D/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/25)

12

-13

24

-5

39

9

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto E/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/26)

9

-21

15

5

17,5

2,5

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/27)

21

-74

62

54

201

181

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/28)

13

-30

25

4

32

10

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pagg. 497-498)

Il Ministero ha inoltre esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di quasi 15 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

(importi in milioni di euro)

DIFESA

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

1. Difesa e sicurezza del territorio (5)

1.5 Pianificazione generale delle forze armate e approvvigionamenti militari (5.6)

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto D/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/25)

0,2

0,2

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto F/ter

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/27)

10,8

10,8

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto H/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7120/28)

3,8

 

3,8

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 504)

 


 

Ministero delle politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo
(Tabella n. 12 - Articolo 102)

 

 

L'articolo 102 del disegno di legge di bilancio approva lo stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Tabella n. 12) e prevede altre norme formali aventi carattere gestionale, riprodotte annualmente.

 

Il comma 1 autorizza l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (MIPAAFT) per l'anno 2019.

Il comma 2 detta disposizioni per la modifica della ripartizione delle risorse tra i vari settori d'intervento del Programma nazionale della pesca e dell'acquacoltura.

Il comma 3 prevede norme per la ripartizione delle somme iscritte nel capitolo 2827 del MIPAAFT per le seguenti finalità: a) il funzionamento del comitato tecnico faunistico - venatorio nazionale; b) la partecipazione italiana al Consiglio internazionale della caccia e della conservazione della selvaggina; c) la dotazione delle associazioni venatorie nazionali riconosciute.

Il comma 4 reca disposizioni sulle variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, in ordine alla soppressione e riorganizzazione di taluni enti vigilati dal MIPAAFT.

Il comma 5 prevede la ripartizione, tra i pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, delle somme iscritte, in termini di residui, di competenza e di cassa, nel capitolo 7810, denominato "Somme da ripartire per assicurare la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale".

Il comma 6, infine, autorizza la riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del MIPAAFT, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato da amministrazioni ed enti pubblici in virtù di accordi di programma, convenzioni ed intese per il raggiungimento di finalità comuni in materia di telelavoro.

Il trasferimento delle funzioni in materia di turismo dal Ministero dei beni e delle attività culturali al dicastero agricolo

L’art.1 del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86 (legge n. 97 del 2018) – come noto - ha trasferito le funzioni in materia di turismo dal Ministero dei beni e delle attività culturali (e del turismo) al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che - da allora - ha assunto la denominazione di Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (MIPAAFT). Con decorrenza 1° gennaio 2019, al MIPAAFT sono state altresì trasferite le risorse umane, strumentali e finanziarie, compresa la gestione dei residui, della Direzione generale turismo dell’ex MIBACT, nonché quelle comunque destinate all'esercizio delle funzioni oggetto del trasferimento.

A decorrere, quindi, dall’esercizio finanziario 2019 lo stato di previsione del MIPAAFT (tabella 12) viene ampliato, con l’inserimento della Missione 31 Turismo e del programma 31.1 Sviluppo e competitività del turismo, appartenenti, fino all’esercizio finanziario 2018, allo stato di previsione del dicastero culturale (tabella 13).

Il suddetto programma 31.1 della Missione Turismo, prevede per l’anno 2018 (nello stato di previsione del dicastero culturale) - secondo la ripartizione in capitoli del bilancio dell’anno in corso - 46,7 milioni di euro in conto competenza, dei quali una gran parte (31,3 milioni di euro) destinati all’ENIT – Agenzia nazionale del turismo (cap. 6820), ente che l’art. 1, comma 14 del citato decreto-legge n. 86 del 2018 pone sotto la vigilanza del (nuovo) Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

Si anticipa che, per il 2019 - come si illustrerà in seguito - il citato programma 31.1 Sviluppo e competitività del turismo (unico programma della Missione Turismo) allocato dal prossimo anno nello stato di previsione del MIPAAFT, presenta stanziamenti di competenza - nel disegno di legge di bilancio - per 44,3 milioni di euro, dei quali 31,3 da assegnare all’ENIT (cap. 6820 del MIPAAFT).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, spese finali, in termini di competenza, pari a 927,3 milioni di euro nel 2019, a 893,2 milioni di euro per il 2020 e 822,2 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo nel ddl di bilancio per il triennio 2019-2021

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

607,4

650,2

42,8

639,3

635,7

Spese in c/capitale

242,1

277,1

35

253,9

186,5

SPESE FINALI

849,5

927,3

77,8

893,2

822,2

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,13

0,14

 

0,13

0,12

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 1165,8 milioni di euro nel 2019, a 894,1 milioni di euro nel 2020 e a 822,2 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il MIPAAFT, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 (che tiene conto dell’aggiunta di risorse - per 44,3 milioni di euro - della Missione Turismo) e, poi, progressivamente decrescente nel biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone dunque spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, in misura pari a 77,8 milioni di euro (+9,1 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente pari a 42,8 milioni di euro e delle spese di parte capitale pari a 35 milioni di euro.

Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2019, in misura pari allo 0,14% della spesa finale del bilancio statale, contraendosi lievemente in termini percentuali per la restante parte del triennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (Tabella 12) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 911,3 milioni di euro.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina, complessivamente, un aumento delle spese finali di 16 milioni di euro, determinato da un aumento di 19,9 milioni di euro di spesa in conto capitale e da una riduzione di 3,9 milioni di euro di spesa corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

Spese finali del Ministero delle politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo
- anno 2019

 

(dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

607,4

617,8

654,1

-3,4

650,7

-0,5

650,2

Spese in c/capitale

242,1

266,6

257,2

14,9

272,1

5

277,1

SPESE FINALI

849,5

884,4

911,3

11,5

922,8

4,5

927,3

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano un incremento della spesa pari a 11,5 milioni di euro, interamente dal lato della spesa in conto capitale (incremento in parte compensato da una riduzione della spesa corrente): si tratta di rimodulazioni e rifinanziamenti operati dal disegno di legge ai sensi dell’art. 23, comma 3, lettera b) della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), che saranno illustrati di seguito in un’apposita tabella.

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano, nel complesso, un effetto positivo di 4,5 milioni di euro (-0,5 milioni di euro in conto corrente e + 5 milioni di euro in conto capitale).

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero pari a 927,3 milioni per il 2019.

 

Il disegno di legge di bilancio integrato conferma per il 2019, rispetto alla legge di bilancio 2018, la prevalenza delle spese correnti, che assorbono il 70,1 per cento delle spese finali del Ministero (rispetto al 71,5 per cento della legge di bilancio 2018).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2018 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

Si ricorda che gli interventi di rifinanziamento/definanzaimento della Sezione II sono evidenziati nell’apposito allegato allo stato di previsione del MIPAAFT.                                                       

 

 

 (dati di competenza , valori in milioni di euro, arrotondati)

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO

 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Variazioni

 Sez. II

a.23 c. 3 lett b)

 

1

Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

804,5

838,4

795,8

17,8

813,6

4,5

818,1

1.1

Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

325

344,3

301,8

-1,5

300,3

5

305,3

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5)

39,5

44,6

42,6

-

42,6

-

42,6

1.3

Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell'ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)

440

449,4

451,4

19,3

470,7

-0,5 

470,2

2

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

45

46

71,9

 -7

64,9 

 -

64,9 

2.1

Indirizzo politico (32.2)

19,4

19,1

54

-7

47

-

47

2.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

25,6

26,9

17,9

-

17,9

-

17,9

3

Turismo (31)

-

-

43,6

0,7

44,3

-

44,3

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

-

43,6

0,7 

44,3 

 44,3

 

SPESE FINALI MINISTERO

849,5

884,4

911,3

11,5

922,8

4,5

927,3

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo – come si evince dalla suddetta tabella - è (dall’esercizio finanziario 2019) allocata su 3 missioni, di cui la principale è – come noto - “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, che rappresenta circa l’88% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo; missione ripartita in 3 programmi. L’altra missione (storica) è quella relativa ai “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, suddivisa in 2 programmi, che rappresenta circa il 7% degli stanziamenti. E’ stata aggiunta, infine - come ricordato – la Missione “Turismo, rappresentata dal solo programma Sviluppo e competitività del turismo (che dispone di circa il 5 per cento delle risorse del MIPAAFT).

 

In particolare, rispetto alla dotazione di competenza a legislazione vigente (795,8 milioni di euro), la missione Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca” registra, per l’anno 2019, un incremento di 22,3 milioni di euro, dei quali 4,5 milioni di euro derivanti da modifiche introdotte nella sezione I del disegno di legge, e 17,8 milioni di euro derivanti da rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni disposte direttamente nella sezione II del medesimo ddl, ex articolo 23, comma 3, lettera b) della legge n. 196 del 2009.

 

Gli interventi della Sezione I di pertinenza del MIPAAFT che hanno inciso sul bilancio 2019 – con un aumento complessivo di 4,5 milioni di euro (tutti relativi alla Missione Agricoltura ) - risultano i seguenti:

§  l’istituzione di un fondo rotativo per concedere mutui per l’acquisto della cosiddetta “prima casa”, in prossimità dei terreni concessi gratuitamente a taluni nuclei familiari, ai sensi dell’art. 49, comma 2 del disegno di legge, con una dotazione iniziale pari a 5 milioni di euro per l’anno 2019 (e a 15 milioni di euro per l’anno 2020), allocato nel capitolo 7722 dello stato di previsione;

§  la riduzione di 0,5 milioni di euro annui (da 5 a 4,5 milioni di euro), a decorrere dal 2019, del limite di spesa entro cui corrispondere l’indennità giornaliera onnicomprensiva, fino a un importo massimo di 30 euro, per arresto temporaneo non obbligatorio dell’attività di pesca, di cui all’art. 1, comma 346, quarto periodo, della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio 2017), disposta dall’art. 59, comma 6, del disegno di legge, allocati nel cap. 1481/pg. 7.

 

Nella successiva tavola sono riportate le autorizzazioni legislative di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo che sono state oggetto di rifinanziamento, definanziamento o riprogrammazione con la Sezione II del disegno di legge (non sono presenti riprogrammazioni relative allo stato di previsione del MIPAAFT).

Rifinanziamenti e definanziamenti

(dati di competenza, valori in milioni di euro)


POLITICHE AGRICOLE

2019

2020

2021

2022 e ss

RIFINANZIAMENTI

 

 

 

 

Interventi nel settore agricolo (Somme da ripartire per la continuità degli interventi pubblici nel settore agricolo e forestale), l. n. 499 del 1999, art. 4 (cap.-pg 7810/1) (*)

20

20

20

20

Contributo annuo al CAI per soccorso alpino e speleologico, l. n. 388 del 2000, art. 145, co. 11 (cap.-pg 6823/7) (*)

1

1

1

1

DEFINANZIAMENTI

 

 

 

 

Riorganizzazione del settore della ricerca in agricoltura, (Contributi da assegnare al CREA), d.lgs. n. 454 del 1999  (cap.-pg 2084 /1)

-1

-1

-1

-9

Piano irriguo nazionale, l. n. 244 del 2007, art. 2, comma 133 (cap.-pg 7438/5) (*)

-0,5

-0,5

-0,5

-0,5

Interventi nel settore agricolo (Spese per il funzionamento del SIAN), l. n. 499 del 1999, art. 4, co. 1 (cap.-pg 1980/9)

-0,1

-0,1

-0,1

-0,9

Trasferimento delle competenze dall’ASSI al MIPAAF, d.l. 95 del 2012, art. 23-quater, co. 9 (cap.-pg 2297/2)

-0,25

-0,25

-0,25

-2,25

Reti (Spese per SIAN), d.l. n. 307 del 1996, art. 2 (cap.-pg 7761/4) [12]

-0,1

-0,1

-0,1

-0,9

Soppressione dell’AIMA e istituzione dell’AGEA, d.lgs. n. 165 del 1999 (cap.-pg 1525/2)

-0,25

-0,25

-0,25

-2,5

Fondi da ripartire alimentati dal riaccertamento dei residui passivi perenti, l. n. 196 del 2009, art. 34-ter, co. 5  (cap.-pg 1425/1 – 7005/1)

-7

-7

-7

     «

Promozione dell’offerta turistica nazionale attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originali, d. l. n. 83 del 2014, art. 11-bis, co. 1, (cap.-pg 6825/1) (*)

-0,1

-0,1

-0,1

-0,1

Sviluppo e competitività del turismo, d.l. n. 262 del 2006, art. 2, co. 98 (cap.-pg 6823/1)

-0,2

-0,2

-0,2

-2

(Per le autorizzazioni di spesa esposte nel presente prospetto, gli importi indicati per gli anni successivi al triennio di previsione sono calcolati su un periodo temporale massimo di 10 anni; fanno eccezione le autorizzazioni di fattore legislativo contrassegnate con il simbolo (*),  per le quali è indicato l’importo annuale a decorrere dall’anno successivo al triennio di previsione).

 

Con riferimento, infine, ai fondi speciali di pertinenza del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, si rileva che la tabella A, relativa alla parte corrente, presenta per questo dicastero – nel disegno di legge di bilancio - uno stanziamento di 20 milioni di euro per il 201920 milioni di euro per il 2020 e 20 milioni di euro per il 2021; il medesimo Ministero non presenta risorse nella tabella B, relativa ai fondi speciali di parte capitale.

Il Ministero ha infine esercitato la facoltà di reiscrizione nella competenza degli esercizi finanziari successivi delle somme stanziate annualmente nel bilancio dello Stato non impegnate alla chiusura dell'esercizio, in relazione a quanto previsto nel piano finanziario dei pagamenti, per un totale di quasi 9 milioni di euro, come espone la tabella seguente. Tale facoltà riguarda le autorizzazioni pluriennali di spesa in conto capitale non permanenti (art. 30, co. 2, della legge di contabilità).

 

(importi in milioni di euro)

POLITICHE AGRICOLE

Mis/Pro

Somme non impegnate

Reiscrizioni

2019

2020

2021

1. Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9)

1.1 Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale (9.2)

LS n. 190/2014 art 1 co 214

FONDO PER L’INVESTIMENTO DEL SETTORE LATTIERO CASEARIO

(Cap-pg: 710015)

0,8

0,8

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto B/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7470/1)

6,8

6,8

 

 

LB n. 232/2016 art 1 co 140 punto D/quater

RIPARTIZIONE DEL FONDO INVESTIMENTI DI CUI ALL’ARTICOLO 1 COMMA 140 DELLA LEGGE n. 232/2016

(Cap-pg: 7470/2)

1,2

1,2

 

 

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 531

 

Analisi per azioni e per capitoli di spesa

Si segnalano, di seguito, gli stanziamenti - di competenza - per le seguenti “azioni” per il 2019:

-   102,5 milioni di euro complessivi per il Piano irriguo nazionale;

-   46,5 milioni di euro per l’insieme degli Interventi a favore del settore pesca e acquacoltura;

-   26,2 milioni di euro complessivi per il Rilancio settore zootecnico e miglioramento genetico del bestiame;

-   31,3 milioni di euro complessivi per la Promozione dell’offerta turistica italiana;

-   e i seguenti capitoli di spesa, sempre riferiti al 2019:

-   cap. 1525Assegnazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA): 149,1 milioni di euro;

-   cap. 2084Contributi da assegnare al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA): 114,6 milioni di euro;

-   cap. 7439Fondo di solidarietà nazionale - incentivi assicurativi: 11 milioni di euro;

-   cap. 7411Fondo di solidarietà nazionale – interventi indennizzatori: 1 milione di euro;

-   cap. 7253: Assegnazione all'ISMEA - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - per il finanziamento delle misure agevolative dell'autoimprenditorialità e dell'auto impiego nel settore agricolo: 8,7 milioni di euro;

-   cap. 7825Somme destinate a favorire la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole cerealicole e dell'intero comparto cerealicolo, anche attraverso il sostegno ai contratti e agli accordi di filiera, alla ricerca, al trasferimento tecnologico e agli interventi infrastrutturali; nonché somme destinate al settore olivicolo per superare l’emergenza derivata dal batterio Xylella fastidiosa e per incentivare la produzione zootecnica estensiva: 21 milioni di euro;

-   cap. 6820: Somma da assegnare all’ENIT – Agenzia nazionale del turismo: 31,3 milioni di euro;

-   cap. 6822: Contributo in favore del C.A.I. (Club alpino italiano): 2 milioni di euro.

 

 


 

Ministero per i beni e le attività culturali
(Tabella n. 13 - Articolo 103)

 

 

L’articolo 103 autorizza innanzitutto l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero per i beni e le attività culturali per il 2019, in conformità con lo stato di previsione di cui alla Tabella n. 13.

 

Autorizza, altresì, il Ministro dell’economia e delle finanze ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, le variazioni compensative di bilancio, per il 2019:

§  in termini di residui, di competenza e di cassa, tra i capitoli relativi al Fondo unico dello spettacolo, di cui alla L. 163/1985;

§  in termini di competenza e cassa, tra i capitoli relativi agli acquisti ed alle espropriazioni di pubblica utilità, nonché per l’esercizio di prelazione da parte dello Stato su immobili di interesse archeologico e monumentale e su cose di arte antica, medievale, moderna e contemporanea e di interesse artistico e storico, nonché, ancora, su materiale archivistico pregevole e materiale bibliografico, raccolte bibliografiche, libri, documenti, manoscritti e pubblicazioni periodiche, comprese le spese derivanti dall’esercizio del diritto di prelazione, del diritto di acquisto delle cose denunciate per l’esportazione e dell’espropriazione, a norma di legge, di materiale bibliografico prezioso e raro.

In tali casi, i decreti sono comunicati alle Commissioni parlamentari competenti e trasmessi alla Corte dei conti per la registrazione.

 

Infine, dispone che al pagamento delle retribuzioni delle operazioni e dei servizi svolti in attuazione del “piano nazionale straordinario di valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura” dal relativo personale si provvede mediante ordini collettivi di pagamento con il sistema del “cedolino unico” e che, a tal fine, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, le variazioni compensative di bilancio, in termini di competenza e di cassa, su appositi piani gestionali dei capitoli relativi alle competenze accessorie del personale.

 

 

Le spese del MIBAC autorizzate per gli anni 2019-2021

La tabella n. 13 del ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali, spese finali – escluse, dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie –, in termini di competenza, pari a € 2.706,3 mln per il 2019, € 2.206,2 mln per il 2020 e € 1.954,4 mln per il 2021.

Rispetto alla legge di bilancio per il 2018, si registra un aumento di € 311,8 mln per il 2019 e una diminuzione di – € 188,3 mln per il 2020 e di – € 440,2 mln per il 2020.

Gli stanziamenti per spese finali del Mibac autorizzati per il 2019 dal ddl di bilancio rappresentano, in termini di competenza, lo 0,4% della spesa finale del bilancio statale, percentuale sostanzialmente invariata rispetto a quanto registrato per la legge di bilancio 2018.

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni assestate
2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

1.679,7

1.702,8

1.617,4

-62,2

1.292,0

1.250,3

Spese in c/capitale

714,9

756,2

1.088,9

374,0

914,3

704,0

SPESE FINALI

2.394,6

2.459,0

2.706,3

311,8

2.206,2

1.954,4

Rimborso passività finanziarie

47,5

47,5

41,8

-5,7

43,6

33,3

TOTALE MIBAC

2.442,1

2.506,6

2.748,2

306,1

2.249,8

1.987,7

 

In termini di cassa, le spese finali del Mibac sono pari a € 2.975,0 mln per il 2019, € 2.206,5 mln per il 2020 e € 1.954,6 mln per il 2021, come si evince dalla tabella che segue:

(dati di CASSA, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni assestate
2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
bil 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

1.932,5

1.970,6

1.775,7

-156,7

1.291,8

1.250,1

Spese in c/capitale

779,0

832,7

1.199,3

420,3

914,8

704,4

SPESE FINALI

2.711,5

2.803,4

2.975,0

263,6

2.206,5

1.954,6

Rimborso passività finanziarie

47,5

47,5

41,8

-5,7

43,6

33,3

TOTALE MIBAC

2.759,0

2.850,9

3.016,9

257,9

2.250,1

1.987,9

Le previsioni di spesa per il 2019

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il ddl di bilancio espone, relativamente al Mibac, un aumento delle spese finali (in conto competenza) del 13,0% rispetto alla legge di bilancio 2018.

In termini assoluti, l’aumento è di € 311,8 mln, derivante dall’effetto congiunto di una diminuzione di – € 62,2 mln relativa alle spese correnti e di un aumento di € 374,0 mln relativo alle spese in conto capitale.

 

A legislazione vigente (BLV), la dotazione complessiva di competenza del Mibac per l'anno 2019 (spese finali) è pari a € 2.732,4 mln.

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del ddl di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di – € 26,1 mln, interamente derivante dalla spesa corrente, come evidenziato nella tabella che segue:

 

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

Effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

1.679,7

1.643,5

-3,8

1.639,8

-22,4

1.617,4

Spese in c/capitale

714,9

1.088,9

0,0

1.088,9

0,0

1.088,9

SPESE FINALI

2.394,6

2.732,4

-3,8

2.728,7

-22,4

2.706,3

Rimborso passività finanziarie

47,5

41,8

0,0

41,8

0,0

41,8

TOTALE MIBAC

2.442,1

2.774,3

-3,8

2.770,5

-22,4

2.748,2

 

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la Sezione II determinano una diminuzione di – € 3,8 mln (interamente ascrivibili alla spesa corrente).

Le misure legislative introdotte dall’articolato della Sezione I determinano nel complesso un effetto negativo di – € 22,4 mln (anche in questo caso interamente ascrivibili alla spesa corrente).

 

Il ddl di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero (incluse le spese per rimborso di passività finanziarie) pari a € 2.748,2 per il 2019.

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente – che include anche le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna delle attuali 3 Missioni e per ciascuno degli attuali 14 Programmi di spesa del Mibac, a raffronto con i dati della legge di bilancio 2018 (in cui era presente anche la missione “Turismo” con il relativo programma “Sviluppo e competitività del turismo”[13]).

La tabella evidenzia, altresì, le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna Missione e a ciascun Programma.

(dati di COMPETENZA, valori in milioni di euro)

 

Ministero per i beni e le attività culturali


 

Missione/Programma

2018

2019

legge di bilancio

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a. 23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1-2

Variazioni
a. 23 c. 3 lett b)

1

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)*

2.278,2

2.652,9

0,0

-3,8

2.649,2

-22,2

2.627,0

1.1

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2)

381,4

388,3

0,0

0,0

388,3

0,0

388,3

1.2

Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale (21.5)

7,2

7,8

0,0

0,0

7,8

0,0

7,8

1.3

Tutela dei beni archeologici (21.6)

79,7

76,2

0,0

0,0

76,2

0,0

76,2

1.4

Tutela e valorizzazione dei beni archivistici (21.9)

143,6

134,0

0,0

0,0

134,0

0,0

133,9

1.5

Tutela e valorizzazione dei beni librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10)

143,9

141,1

0,0

-3,8

137,3

-0,1

137,2

1.6

Tutela delle belle arti e tutela e valorizzazione del paesaggio (21.12)

129,0

127,9

0,0

0,0

127,9

0,0

127,8

1.7

Valorizzazione del patrimonio culturale e coordinamento del sistema museale (21.13)

340,9

344,9

0,0

0,0

344,9

-2,0

342,9

1.8

Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14)

15,5

17,0

0,0

0,0

17,0

0,0

17,0

1.9

Tutela del patrimonio culturale (21.15)

768,4

1.155,8

0,0

0,0

1.155,8

-20,0

1.135,8

1.10

Tutela e promozione dell’arte e dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16)

18,0

18,9

0,0

0,0

18,9

0,0

18,9

1.11

Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18)

250,6

241,1

0,0

0,0

241,1

0,0

241,1

2

Ricerca e innovazione (17)

24,4

30,6

0,0

0,0

30,6

-0,1

30,5

2.1

Ricerca educazione e formazione in materia di beni e attività culturali (17.4)

24,4

30,6

0,0

0,0

30,6

-0,1

30,5

3

Turismo (31)

46,8

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

3.1

Sviluppo e competitività del turismo (31.1)

46,8

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

0,0

4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32)

92,8

90,7

0,0

0,0

90,7

0,0

90,7

4.1

Indirizzo politico (32.2)

14,8

15,8

0,0

0,0

15,8

0,0

15,8

4.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

78,0

74,9

0,0

0,0

74,9

0,0

74,9

 

TOTALE MINISTERO

2.442,1

2.774,3

0,0

-3,8

2.770,5

-22,4

2.748,2

* Tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

 

La spesa complessiva del Mibac è allocata principalmente sulla Missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici”, che rappresenta il 95,6% del valore della spesa complessiva del Ministero.

Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (€ 2.652,9 mln) tale Missione registra un decremento di – € 26,0 mln, dovuto principalmente al Programma 1.9 “Tutela del patrimonio culturale”.

 

Con riguardo agli interventi disposti nella Sezione I, si segnala, in particolare, il definanziamento per € 20 mln, per il 2019, relativo alla c.d. “card cultura” per i diciottenni (cap. 1430), derivante dall’art. 59, co. 7, e la riduzione dello stanziamento per spese di funzionamento degli istituti del Mibac dotati di autonomia speciale, pari a € 2,35 mln (art. 59, co. 8).

Inoltre, le risorse del Fondo unico per lo spettacolo (FUS) (capp. 1390, 1391, 6120, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626, 8721) subiscono un decremento di – € 175.000 annui per il 2019 e 2020, derivante dalle disposizioni dell’art. 46, che prevede che tali somme sono utilizzate per la copertura degli oneri derivanti dalla proroga dell’incarico del commissario straordinario per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dalla possibilità di affidare incarichi di collaborazione a supporto delle attività del commissario. Nel complesso, dunque, lo stanziamento del FUS per il 2019 è pari a € 343,2 mln.

 

Relativamente alle variazioni operate direttamente in Sezione II, si evidenzia:

§  l’incremento di € 1,2 mln per il 2019 riguardante le risorse per l’attuazione degli interventi del piano strategico “Grandi progetti beni culturali”, di cui all’art. 7, co. 1, del D.L. 83/2014 (L. 106/2014) (cap. 8098), che ammontano, dunque, a € 113,6 mln per il 2019;

§  la riduzione di – € 3,8 mln per il 2019 delle risorse destinate ai contributi ad enti e istituti culturali (ex L. 534/1996, cap. 3671), che ammontano, dunque, a € 8,5 mln per il 2019.

 

Non registrano, invece, variazioni rispetto al BLV:

§  le risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, istituito dall’art. 1, co. 9, della L. 190/2014 (cap. 8099), pari a € 193 mln per il 2019;

§  lo stanziamento del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo (cap. 8599), che per il 2019 ha una dotazione di € 233,6 mln;

§  le risorse destinate a enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (ex art. 32, co. 2 e 3, L. 448/2001, cap. 3670), che per il 2019 sono pari a € 15,1 mln.

 

Il Ministero si è inoltre avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)), effettuando rimodulazioni delle dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi di spese predeterminate da leggi vigenti in senso “verticale” (ossia in via compensativa tra diversi fattori legislativi nell’ambito dello stesso esercizio), come evidenziato nella tabella seguente.

 

BENI E ATTIVITA’ CULTURALI

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

1 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (21)

1.9 Tutela del patrimonio culturale (21.5)

LF n. 266/2005 art 1 co 78 punto O

INTERVENTI PER IL RESTAURO

(Cap-pg; 8095/1)

4,2

-1,5

4,6

-

4,1

-

LF n. 266/2005 art 1 co 78 punto D

RESTAURO DEI BENI CULTURALI

(Cap-pg; 7672/3)

0,3

0,3

-

-

-

-

LF n. 266/2005 art 1 co 78 punto c

SOMME OCCORRENTI PER IL RIPIANO DEI PIGNORAMENTI IN TESORERIA A SEGUITO DI ESECUZIONE DI SENTENZE PROMOSSE CONTRO IL MINISTERO

(Cap-pg; 8098/4)

1,2

1,2

-

-

-

-

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 561)

 


 

Ministero della salute
(Tabella n. 14 - Articolo 104)

 

 

L’articolo 104 del disegno di legge di bilancio autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del Ministero della salute, per l'anno finanziario 2019, in conformità all'annesso stato di previsione (Tabella n. 14).

Il comma 2 autorizza per il 2019 il Ministero dell’economia, su proposta del Ministero della salute, ad adottare variazioni compensative, con decreto, sia in termini di competenza sia di cassa, tra gli stanziamenti alimentati dal riparto della quota del 1% del FSN complessivo da trasferire allo stato di previsione per attività, tra l’altro, di ricerca corrente e di attuazione di programmi speciali sperimentali, che risultino iscritti nell’ambito della Missione “Ricerca e innovazione”, rimanendo fermo il principio di non dequalificazione della spesa (preclusione dell’utilizzo di stanziamenti di conto capitale per spese correnti).

In termini previsionali, come risulta dagli specifici allegati allo stato di previsione, tale autorizzazione si è tradotta in una rimodulazione compensativa di 50 milioni al cap. 3398/1 “Trasferimenti alle A.P. per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute”, parzialmente compensata da un incremento di 10 milioni di euro destinati ad un altro piano di gestione del medesimo capitolo (cap. 3398/3).

Le spese del Ministero per gli anni 2019-2021

Il ddl di bilancio 2019-2021 autorizza, per lo stato di previsione del Ministero della salute, spese finali, in termini di competenza, pari a 2.512,9 milioni di euro nel 2019, a 2.541,5 milioni di euro per il 2020 e 2.595,5 milioni di euro per il 2021, come si evince dalla tabella che segue.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

Legge di Bilancio 2018

Previsioni

Ddl di bilancio 2019

Diff.
bil 2019/
BIL 2018

Ddl di bilancio 2020

Ddl di bilancio 2021

Spese correnti

2.379,2

2.391,6

12,4

2.420,6

2.480,1

Spese in c/capitale

61,8

121,2

59,4

120,9

115,3

SPESE FINALI

2.441,1

2.512,8

71,8

2.541,5

2.595,4

Spese MINISTERO in % spese finali STATO

0,39

0,39

 

0,39

0,40

 

In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 2.596,6 milioni nel 2019, a 2.606,1 milioni di euro nel 2020 e a 2.610,3 milioni di euro nel 2021.

Rispetto alla legge di bilancio 2018, il disegno di legge di bilancio 2019-2021 espone dunque per il Ministero della salute, nel triennio di riferimento, un andamento della spesa crescente nell’anno 2019 e per il successivo biennio 2020-2021.

Con riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2019, il disegno di legge di bilancio espone spese finali in aumento rispetto al 2018, in termini assoluti, di 71,8 milioni di euro (circa il 2,9 per cento).

Tale differenza positiva deriva dagli effetti congiunti di un aumento sia delle spese di parte corrente pari a 12,4 milioni, sia di quelle in conto capitale, pari a 59,4 milioni, ascrivibili per la parte preponderante allo stanziamento di Sez. I di 50 milioni di euro di cui all’articolo 39 (AC 1334) per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie, diretti prioritariamente all’implementazione e all’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica.

Gli stanziamenti di spesa per il 2019 del Ministero della salute autorizzati dal disegno di legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, in misura pari allo 0,39% della spesa finale del bilancio statale, aumentando lievemente in termini percentuali anche per il successivo biennio di programmazione.

Le spese per l’anno 2019

Lo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 14) espone, a legislazione vigente (BLV), una dotazione complessiva di competenza per l'anno 2019 di 2.539,8 milioni di euro.

 (dati di competenza, valori in milioni di euro)

 

2018

2019

Legge di Bilancio

previsioni assestate

BLV

Modifiche Sez. II

Ddl bilancio Sez II

effetti Sez. I

DDL di Bilancio integrato sez I+Sez II

Spese correnti

2.379,2

2.538,4

2.456,6

-65,0

2.391,6

-

2.391,6

Spese in c/capitale

61,8

68,1

83,3

-12,0

71,3

50,0

121,3

SPESE FINALI

2.441,0

2.606,5

2.539,9

-77,0

2.462,8

50,0

2.512,9

 

Rispetto alla legislazione vigente, la manovra finanziaria per il 2019 attuata con le Sezioni I e II del disegno di legge di bilancio determina complessivamente una diminuzione delle spese finali di 27 milioni di euro, totalmente ascrivibili a riduzioni di parte corrente (mentre l’incremento netto di spese in c/capitale è di 38 milioni).

In particolare, gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla Sezione II determinano una diminuzione della spesa pari a 77 milioni di euro:, parzialmente compensati dall’incremento, in Sezione I, di risorse (50 milioni) finalizzate alla riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie.

Il DDL di bilancio integrato degli effetti della Sezione I e delle modifiche della Sezione II propone, dunque, stanziamenti per il Ministero in commento pari a 2.512,9 milioni per il 2019.

 

Si evidenzia, come per l’anno precedente, la netta prevalenza per il 2019 delle spese in conto corrente, che assorbono il 95,2% delle spese finali del Ministero (rispetto al 97,5% della legge di bilancio 2018).

Analisi delle previsioni di spesa per l’anno 2019 per Missioni/Programmi

La tabella seguente espone le previsioni di bilancio integrate per il 2019 per ciascuna missione/programma di spesa del Ministero a raffronto con i dati dell’esercizio 2018.

La tabella evidenzia altresì le modifiche che il ddl di bilancio apporta alla legislazione vigente 2019, con interventi sia di Sezione I che di Sezione II, ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.

(valori di competenza, in milioni di euro)

Ministero della salute


 

Missione/Programma

2018

2019

Legge di Bilancio

Assest.

BLV

Modifiche sez. II

DDL bilancio

 Sez. II

Effetti Sez. I

Dlb integrato sez I+Sez II

Rimodul.
a.23 c. 3 lett a); a. 30 c. 1

Variazioni
a.23 c. 3 lett b)

1

Tutela salute (20)

2.109,6

2.234,1

2.135,6

 -  

 -  

2.135,6

50

2.185,6

1.1

Prevenzione salute,  assistenza sanitaria al personale navigante (20.1)

 130,3

 138,8

 133,9

 -  

 -  

 -  

 -  

 133,9

1.2

Sanità pubblica veterinaria (20.2)

                       30,2

                              32,5

         31,7

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

31,7

1.3

Programmazione SSN per erogazione dei LEA (20.3)

                 1.269,7

                        1.377,4

   1.288,0

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

1.288,0

1.4

Regolamentazione e vigilanza prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano (20.4)

                       13,4

                              14,5

         12,6

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

12,6

1.5

Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario (20.5)

                       11,2

                              11,0

         11,2

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

11,2

1.6

Comunicazione e promozione tutela della salute umana e sanità pubblica veterinaria (20.6)

                       25,6

                              26,6

         25,3

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

25,3

1.7.

Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure (20.7)

                     587,6

                            588,6

       591,1

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

591,1

1.8.

Sicurezza degli alimenti e nutrizione (20.8)

                          8,3

                                 9,3

           7,9

                        -  

                      -  

                      -  

                      -  

7,9

1.9.

Attività consultiva per la tutela della salute (20.9)

                          2,8

                                 3,1

           2,8

 -  

 -  

 -  

-  

2,8

1.10

Sistemi informativi per la tutela della salute e il governo del SSN (20.10)

22,2

22,8

 20,2

-  

  50

 -  

 -  

 70,2

1.11

Regolamentazione e vigilanza delle professioni sanitarie (20.11)

5,9

6,8

6,1

-  

  -  

 -  

 -  

  6,1

1.12

Coordinamento generale in materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali (20.12)

2,3

2,7

4,6

-

-

4,6

-

4,6

2

Ricerca e innovazione (17)

277,4

294,3

307,4

-50

+10

267,4

-

267,4

2.1

Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

266,1

282,7

296,3

-50

+10

256,3  

-  

256,3

2.2

Ricerca settore zooprofilattico (17.21)

11,2

 11,6

11,2

  -  

   -  

11,2 

-  

11,2

3

Servizi istituz. e generali delle amm. pubbliche (32)

54,2

78,1

96,9

-  

-37

59,8

  -  

59,8

3.1

Indirizzo politico (32.2)

20,0

 22,4

62,5

-

-37  

25,5-  

-  

25,5

3.2

Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3)

34,1

55,8

  34,4

-  

-  

  34,4  

-  

34,4

 

SPESE FINALI MINISTERO

2.441,1

2.606,5

2.539,9

-50

-27

2.462,9

+50

 2.512,9

- tra parentesi la numerazione generale della Missione/programma.

Come evidenziato in tabella, la spesa complessiva del Ministero della salute risulta allocata su 3 missioni, di cui la principale è Tutela della salute, che rappresenta circa l’86,4% del valore della spesa finale complessiva del ministero medesimo. La composizione percentuale della Missione principale Tutela della salute è così definita (Graf. 1):

Come sopra accennato, la dotazione finale dello stato di previsione del Ministero in esame (2.512,9 milioni) decresce lievemente (per complessivi 27 milioni) rispetto alla dotazione a legislazione vigente (2.539,9 milioni) per effetto di rimodulazioni (-50 milioni nel 2019 per spese correnti destinati al programma 2.1 Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)) e definanziamenti (-37 milioni complessivi ascrivibili ad altre uscite di parte corrente e di conto capitale relativi al programma 3.1 Indirizzo politico (32.2) per residui passivi perenti (Capp. 1084/1 e 7051/1), parzialmente compensati da un rifinanziamento di 10 milioni destinati alle spese correnti al sopra richiamato programma 2.1 Ricerca).

Rimodulazioni ed effetto netto del definanziamento sono riportati nell’apposito allegato allo stato di previsione e, negli effetti sulla spesa finale, parzialmente compensati dallo stanziamento in Sez. I pari a 50 milioni in conto capitale destinato, come sopra accennato, alla riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie (Sez. I).

Si sottolinea che tale effetto di maggiore spesa è in particolare ascritto ad un capitolo di nuova istituzione (Cap. 7114 - Somme da assegnare a regioni e province autonome per infrastrutture tecnologiche per la riduzione dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie).

 

Il Ministero si è avvalso della flessibilità concessa dalla legge di contabilità (articolo 23, comma 3, lettera a)) per rimodulare le dotazioni finanziarie in senso “orizzontale” (ossia tra esercizi finanziari a parità di risorse complessive dell’autorizzazione di spesa), per adeguare gli stanziamenti a quanto previsto nel piano dei pagamenti, come esposto nella tabella che segue per il triennio 2019-2021:

SALUTE

Mis/Pro

2019

2020

2021

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

BLV

di cui rimod.

2 Ricerca e innovazione (17)

2.1 Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20)

DLG n. 502/1992 art 12/bis

FINANZIAMENTO ATTIVITA’ DI RICERCA

(Cap-pg: 3398/1)

-

-50

-

50

33

-17

Fonte: ddl di bilancio 2019-2021 (A.C. 1334 – Tomo III, pag 591)

 

 


APPENDICE – Rapporto annuale sulle spese fiscali (2018)

Il terzo Rapporto annuale sulle spese fiscali  (2018) è allegato allo stato di previsione delle entrate del disegno di legge di bilancio per l'anno 2019. Il Rapporto elenca un totale di 513 spese fiscali, rispetto alle 466 del rapporto 2017 suddividendole per 19 missioni di spesa considerate nel bilancio dello Stato (la missione 29, politiche economico finanziarie e di bilancio e tutela della finanza pubblica, è quella che presenta il numero più elevato di spese fiscali (115), seguita dalla missione 24, diritti sociali, politiche sociali e famiglia (85), dalla missione 11, competitività e sviluppo delle imprese (62) e dalla missione 26,  politiche per il lavoro (45)).

Un elemento di novità di questo Rapporto, rispetto ai due precedenti, è il confronto tra le misure fiscali e gli interventi di spesa (tavola 12), volto a fornire indicazioni su eventuali sovrapposizioni e duplicazioni tra spese fiscali e spese in senso proprio. Dall’esame delle tabelle emergono differenze rilevanti in termini di finalità, obiettivi e platea di beneficiari.

 Sono, inoltre, riportate le spese fiscali locali (tavola 6), ovvero quelle riferite agli enti territoriali di governo distinte per i vari tipi di tributo.

Anche in questo terzo Rapporto sono incluse alcune tavole che sintetizzano le spese fiscali per classi di costo in termini di gettito (tavola 7), per tipo di tributo (tavola 8), per tipo di tributo e classe di costo (tavola 9), per natura della misura (spesa fiscale) (tavola 10) per natura dei beneficiari (tavola 11).

Per l'anno 2019 le 513 spese fiscali ammontano complessivamente a -61,1 miliardi di euro (-59,6 nel 2020 e -58,6 nel 2021).

Nel 2019 la maggior parte delle spese fiscali incide sull'IRPEF: -39,2 miliardi di euro (64,3%) e secondariamente sulle imposte di registro, di bollo e ipocastatali: -5,7 miliardi di euro (9,3%).

 

Per una analisi approfondita del rapporto 2017, cfr. "Le spese fiscali in Italia. Il Rapporto annuale 2017", Documento di analisi n. 22, Ufficio Valutazione Impatto del Senato della Repubblica, agosto 2018.


 

Tabella 17- Spese fiscali per classi di costo in termini di gettito

 

Classi di costo in termini di gettito

N. spese

fiscali

N. spese fiscali %

Frequenze beneficiari

Ammontare 2019

(mln di )

Ammontare 2020

(mln di €)

Ammontare

2021

(mln di €)

<10

148

28,8%

883.302

-380,2

-447,4

-481,2

10-20

30

5,8%

946.564

-388,9

-388,8

-378,3

20-50

30

5,8%

2.072.262

-841,8

-998,8

-844,5

50-100

24

4,7%

4.086.937

-1.539,0

-1.383,8

-1.321,3

100-300

28

5,5%

20.759.206

-4.431,3

-4.208,8

-4.678,3

300-1mld

23

4,5%

19.789.311

-11.995,3

-11.585,6

-11.708,3

>1mld

14

2,7%

81.684.634

-41.532,7

-40.626,3

-39.275,6

Effetti trascurabili

25

4,9%

225

N.D.

N.D.

N.D.

Non quantificabile

152

29,6%

N.D.

N.D.

N.D.

N.D.

Stima già compresa altra misura

39

7,6%

N.D.

N.D.

N.D.

N.D.

TOTALE

513

100%

130.222.440

-61.109,1

-59.639,5

-58.687,5

 



[1]     Compito spettante alla legge di stabilità, che poi si ripercuoteva sul bilancio attraverso la Nota di variazioni.

[2]     Nella nuova articolazione della legge di bilancio, la modifica dei parametri sottostanti l’andamento delle entrate e delle spese è riservata alla sezione normativa, cioè la prima sezione, mentre tutta la restante funzione di rideterminazione degli stanziamenti a legislazione vigente è affidata alle possibilità di intervento nella seconda sezione.

[3]     Non sono considerate aggiornamenti della legislazione vigente eventuali proposte relative a rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese previste da norme vigenti che siano non compensate; queste ultime facoltà, infatti, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[4]     Tali variazioni erano fino alla riforma operate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità, e poi recepite nella legge di bilancio con Nota di variazioni, in quanto, investendo profili sostanziali, erano, in quanto tali, preclusi alla legge di bilancio, stante la sua natura di legge formale, mantenuta fino all'entrata in vigore della legge n. 163/2016. Tali variazioni, insieme alle innovazioni legislative introdotte con la Sezione I, compongono il complesso della manovra di finanza pubblica.

[5]     I centri di responsabilità amministrativa corrispondono a unità organizzative di primo livello dei Ministeri, ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. 30 luglio 1999, n. 300. Secondo quanto stabilito all’articolo 21 della legge n. 196/2009, i programmi del bilancio costituiscono un criterio di riferimento per i processi di riorganizzazione dei Ministeri. Ciò al fine di garantire una migliore e più efficace gestone delle politiche e di prevenire duplicazioni.

[6]     Con il termine “regolazione di bilancio” si intende un’operazione volta a far emergere contabilmente partite di entrata e/o di spesa che altrimenti non troverebbero rappresentazione in bilancio (nel rispetto dei principi dell’unità, dell’annualità, dell’integrità e dell’universalità del bilancio) o a depurare il bilancio di partite contabili che, sebbene registrate nell’esercizio, hanno già manifestato i propri effetti economici in anni precedenti. Nell’ambito delle regolazioni di bilancio è possibile distinguere le regolazioni contabili dalle regolazioni debitorie. Le regolazioni contabili sono delle partite di entrata e di spesa iscritte nel bilancio dello Stato con la finalità di dare rappresentazione a fenomeni finanziari che altrimenti non verrebbero considerati nella loro interezza. Per regolazione debitoria si intende l’iscrizione in bilancio di una partita contabile di spesa per il pagamento di operazioni che, in termini di competenza economica, hanno già prodotto i loro effetti in esercizi precedenti a quello in cui viene disposto lo stanziamento in bilancio. In genere, la mancata iscrizione della spesa nell’esercizio di competenza dipende dal fatto che per esso non si disponeva delle necessarie informazioni per poter essere correttamente stimata. Rientrano tra queste il ripiano dei disavanzi delle aziende sanitarie, gli accantonamenti al fondo globale per provvedere all’estinzione di debiti pregressi o ai pagamenti derivanti da sentenze di organi giurisdizionali nazionali e comunitari, ecc.

[7]     Le misure contenute nel D.L. n. 119/2018 “Disposizioni urgenti in materia fiscale e finanziaria” contabilmente hanno un impatto neutrale sul saldo di bilancio dello Stato nel triennio e comportano un lieve miglioramento dell’indebitamento netto di 39,3 milioni nel 2019, di 39,2 milioni nel 2020 e di 51,3 milioni nel 2021. In realtà dal provvedimento derivano maggiori risorse che sono state appostate su appositi fondi che sono stati utilizzati a copertura dal ddl di bilancio (in Sezione I).

[8]     Si osserva che di tale importo ben 390 milioni per il 2019 sono riferibili alle maggiori risorse destinate al Fondo per la riduzione della pressione fiscale, che vengono poi utilizzate in sede di manovra di bilancio ai sensi dell’articolo 57, comma 1.

[9]     Il D.L. n. 120 del 1989, convertito con modificazioni dalla legge 15 maggio 1989, n. 181, ha disposto misure di sostegno e di reindustrializzazione per le aree di crisi siderurgica, in attuazione del piano di risanamento della siderurgia e, in particolare, con gli articoli 5 e 8, ha affidato alla SPI (allora Società per la promozione e lo sviluppo industriale, confluita nel 2000 in Sviluppo Italia, ora Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa-INVITALIA) la realizzazione di un Piano di promozione industriale. Successivamente a tale decreto, il D.L. 9 ottobre 1993 n. 410 convertito con modificazioni in legge 10 dicembre 1993, n. 513 ha disposto, all’articolo 1, che la SPI (ora INVITALIA), previa autorizzazione dell’allora Ministero dell'industria, ora Ministero dello sviluppo economico, potesse utilizzare i fondi destinati alle iniziative rientranti nel programma speciale di reindustrializzazione delle aree di crisi siderurgica (di cui all'articolo 5, commi 1 e 2, del D.L. n. 120), nonché taluni fondi (di cui alla legge n. 408/1989 e al D.L. n. 415/1989), già assegnati alla SPI ai sensi della delibera CIPI del 3 agosto 1993, per erogare direttamente contributi e finanziamenti anche per iniziative nelle aree del Sud in crisi siderurgica (indicate dal medesimo D.L. n. 120/1989), nonché per assumere partecipazioni di minoranza nelle iniziative di promozione industriale in tutte le aree di intervento, ferma restando la destinazione dei fondi per area già definita in sede CIPI. Per le stesse finalità, è stato consentito alla SPI di utilizzare anche ulteriori risorse resesi disponibili per lo scopo, comprese quelle da revoche o riprogrammazioni di cui alla legge sugli interventi straordinari del Mezzogiorno (Legge n. 64/1986). Infine l’articolo 27 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 134/2012) ha riordinato la disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa. Anche la nuova disciplina si alimenta con i “rientri” (da finanziamenti, rifinanziamenti, riscatti di partecipazioni azionarie ed eventuali revoche) che con cadenza semestrale da INVITALIA vengono versati in entrata al bilancio dello Stato per essere poi riassegnati al competente capitolo di spesa del MISE. Si tratta del capitolo 7483 p.g.1) per le finalità di cui alla L.181/89. Le risorse sono successivamente trasferite al Fondo crescita sostenibile (iscritto in contabilità speciale 1201).

[10]   Sul Cap. 7041 è iscritto il Fondo di conto capitale alimentato dalle risorse finanziarie rivenienti dal riaccertamento dei residui passivi perenti a seguito della verifica della sussistenza delle relative partite debitorie da ripartire tra i programmi di spesa dell'amministrazione. Si ricorda che la disciplina contabile (articolo 34-ter, commi 4 e 5 delle legge n. 196/2009) come da ultimo novellata dal D.Lgs. n. 93/2016, prevede l’attività di riaccertamento annuale della sussistenza delle partite debitorie iscritte nel conto del patrimonio dello Stato (residui passivi perenti). In un allegato al Rendiconto generale dello Stato 2017, è infatti quantificato per ciascun Ministero l'ammontare dei residui passivi perenti eliminati e, successivamente al giudizio di parifica della Corte dei conti, con la legge di bilancio, le risorse corrispondenti al valore dei residui perenti eliminati possono essere in tutto o in parte iscritte in bilancio, su base pluriennale, su appositi Fondi da istituire, con la medesima legge di bilancio, negli stati di previsione delle amministrazioni interessate, compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica e tenendo conto della natura delle partite debitorie cancellate. Dallo Stato patrimoniale del Rendiconto generale 2017, le economie patrimoniali relative al riaccertamento di cui all’articolo 34-ter, comma 4 della legge di contabilità nazionale, sono state pari a 35,9 milioni di euro, somme quasi interamente di conto capitale.

[11]   La tabella riporta i soli definanziamenti superiori al milione di euro.

[12]   Nella tabella del ddl di bilancio allegata allo stato di previsione del MIPAAFT – contenente i rifinanziamenti e definanziamenti qui riportati - si fa riferimento al comma 4, dell’art. 2, del decreto-legge n. 307 del 1996. Il riferimento a tale comma 4 non trova riscontro nella legislazione vigente: il riferimento voluto potrebbe essere quello al comma 2 del medesimo art. 2.

[13]   L’art. 1 del  D.L. 86/2018 (L. 97/2018) ha disposto il trasferimento al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali delle funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo, nonché, dal 1° gennaio 2019, delle risorse umane, strumentali e finanziarie della Direzione generale turismo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, da individuare con DPCM.

      Le funzioni in materia di turismo erano state acquisite dal Ministero a seguito della L. 71/2013, di conversione del D.L. 43/2013 (art. 1, co. 2-8).