La strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica 12 ottobre 2021 |
Finalità/Motivazione
Dando seguito alle
conclusioni adottate dal Consiglio dell'UE, nel formato Affari esteri, il 16 aprile 2021, la Commissione europea e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, hanno adottato, il 16 settembre 2021, la comunicazione congiunta "
La strategia dell'UE per la cooperazione nella regione indo-pacifica" (
JOIN(2021)24), una vasta area geografica che si estende dalla costa orientale dell'Africa agli Stati insulari del Pacifico.
La Strategia delinea una serie di
azioni, articolate in
sette settori prioritari, che l'Unione intende adottare per
intensificare il proprio impegno strategico nei confronti della regione indo-pacifica al fine di
costruire partenariati che promuovano l'ordine internazionale basato su regole e l'accesso a mercati aperti, garantiscano un contesto commerciale stabile, affrontino le sfide mondiali e pongano le basi di una ripresa economica rapida, giusta e sostenibile che crei prosperità a lungo termine e che contribuisca ad accelerare le transizioni verde e digitale.
Tale impegno - dichiara la comunicazione congiunta - dovrebbe contribuire a
rafforzare l'influenza strategica e la sicurezza dell'Europa e a garantire la
resilienza delle sue catene di approvvigionamento, messe duramente alla prova con la crisi pandemica, e si fonderà sulla promozione della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani e di impegni universalmente concordati come l'Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile e l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici.
In occasione del
discorso sullo stato dell'Unione 2021, pronunciato il 15 settembre 2021, la
Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che
l'Europa deve essere più presente
nella
regione indopacifica, che riveste un'importanza crescente per la prosperità e sicurezza dell'Europa e nei confronti della quale occorre approfondire i legami commerciali, rafforzare le catene di approvvigionamento globali e sviluppare nuovi progetti di investimento sulle tecnologie verde e digitale.
Dal 1° settembre 2021
Gabriele Visentin svolge le funzioni di
Inviato speciale dell'UE per l'Indo-Pacifico.
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L'attuazione della strategia
L'UE integrerà la Strategia nei dialoghi già in essere con i partner regionali e multilaterali e coordinerà le iniziative a favore della regione indo-pacifica con gli Stati membri dell'UE.
L'attuazione della Strategia sarà promossa mediante
vertici, riunioni ministeriali, dialoghi e futuri accordi con i partner della regione e sarà
finanziata da diverse fonti, compreso lo
Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) - Europa globale, conformemente al suo ambito di applicazione. Inoltre, l'UE ottimizzerà l'impatto del suo bilancio applicando garanzie e strumenti finanziari misti sostenuti dal Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus per garantire una mobilitazione allargata dei finanziamenti allo sviluppo, provenienti anche dal settore privato, in cooperazione con le istituzioni finanziarie europee e internazionali.
Lo Strumento NDICI ha una dotazione finanziaria complessiva di 79,462 miliardi di euro a prezzi correnti per il periodo 2021-2027 e incorpora anche il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus, che fornisce capacità finanziaria sotto forma di sovvenzioni, assistenza tecnica, strumenti finanziari, garanzie di bilancio e operazioni di finanziamento misto a livello mondiale al fine di promuovere lo sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile e inclusivo, la transizione verso un'economia a valore aggiunto sostenibile e un ambiente stabile per gli investimenti.
La Commissione e l'Alto rappresentante invitano il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare l'approccio delineato nella Strategia e a collaborare all'attuazione delle sue azioni e al loro riesame. Il Parlamento europeo sarà pienamente informato dell'attuazione della Strategia.
Il Parlamento europeo, nella
risoluzione
del 6 ottobre 2021 sul futuro delle relazioni UE-USA, "accoglie favorevolmente i recenti progressi riguardo alla strategia indo-pacifica dell'Unione; ne chiede una celere attuazione d'insieme, dal momento che è nell'interesse dell'UE e ne promuoverebbe i valori, e pone l'accento sull'importanza di tale regione geostrategica, dove risiedono amici e partner democratici transatlantici comuni, come Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e Taiwan, e chiede un partenariato e un coordinamento UE-USA rafforzati sulla regione indo-pacifica; ricorda l'importanza di rafforzare i legami strategici con i membri dell'ASEAN e con il Forum delle isole del Pacifico (PIF)".
La prossima riunione del Consiglio europeo, che si svolgerà il 21 e il 22 ottobre 2021, dovrebbe discutere anche della strategia e della cooperazione nell'area.
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L'accordo AUKUS
Il 15 settembre 2021, il giorno antecedente alla presentazione della Strategia,
USA, Australia e Regno Unito hanno annunciato la sottoscrizione di un partenariato strategico in materia di sicurezza (denominato
AUKUS, acronimo inglese delle tre nazioni firmatarie), che comporta l'acquisizione, da parte australiana, della tecnologia necessaria per dotarsi di una flotta di sottomarini a propulsione nucleare, nonché la cancellazione, da parte del Governo australiano, del contratto del 2016 con la Francia per la fornitura di sottomarini.
Al termine della riunione informale dei Ministri degli affari esteri del 20 settembre 2021, l'Alto Rappresentante, Josep Borrell, ha
dichiarato
,
tra l'altro, che i Ministri hanno espresso solidarietà nei confronti della Francia. Borrell ha, inoltre, indicato di aver chiesto al Ministro degli Esteri australiano, Marise Payne - in occasione di un incontro svoltosi nella stessa giornata, prima della riunione informale - le ragioni della mancanza di consultazione preventiva su AUKUS e di avere espresso il rammarico che tale alleanza escludesse i partner europei, che hanno una forte presenza nel Pacifico, come nel caso della Francia. Borrell ha rilevato che le attuali sfide alla stabilità nella regione richiedono una maggiore cooperazione e coordinamento tra partner che la pensano allo stesso modo, come l'Australia, il Regno Unito e gli Stati Uniti e l'Unione europea.
Il Parlamento europeo, nella citata risoluzione, ha sottolineato la "necessità di esplorare aree di convergenza, possibile cooperazione e migliore coordinamento e consultazione tra gli Stati Uniti e l'UE in merito alla questione della Cina, al fine di evitare tensioni transatlantiche come quelle che hanno fatto seguito all'adozione, senza consultazione degli alleati dell'UE, dell'accordo trilaterale sulla sicurezza tra USA, Regno Unito e Australia, detto AUKUS, in particolare per quanto riguarda la tutela dei diritti umani e delle minoranze e l'allentamento delle tensioni nei mari della Cina meridionale e orientale, a Hong Kong e nello stretto di Taiwan".
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Le conclusioni del Consiglio dell'UE
Le citate
conclusioni sulla nuova strategia dell'UE nella regione dell'indo-pacifico del Consiglio dell'UE del 16 aprile 2021 indicano in particolare che l'UE:
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Contesto e principi della strategia
Secondo la Commissione europea e l'Alto rappresentante, una strategia dell'UE che rafforzi la cooperazione nella regione indo-pacifica, anche in contesti bilaterali, regionali e multilaterali, è fondamentale alla luce di diversi fattori, tra cui:
Di seguito un grafico (in inglese), pubblicato dalla Commissione europea, sull'importanza economica della regione indo-pacifica:
La comunicazione sottolinea che l'impegno dell'UE nei confronti della regione indo-pacifica sarà basato su principi e sarà proiettato nel lungo periodo, mirando tra l'altro a:
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Le azioni principali
La strategia dell'UE comprenderà una serie di
azioni fondamentali per
rafforzare la cooperazione con la regione nei seguenti
sette settori prioritari per l'Unione.
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1. Prosperità sostenibile e inclusiva
Considerato che la pandemia di COVID-19 ha messo a dura prova la resilienza delle società, delle economie e delle catene di approvvigionamento, la comunicazione congiunta sostiene che l'UE e la regione indo-pacifica devono collaborare per promuovere una ripresa socioeconomica inclusiva e sostenibile.
Il 25-26 novembre 2021 si terrà il
13° vertice ASEM (Asia-Europa), organizzato dalla Cambogia, che avrà come obiettivo quello di stimolare una ripresa ecosostenibile. Il Vertice è stato istituito nel 1996 quale forum per il dialogo e la cooperazione tra l'Asia e l'Europa allo scopo di rafforzare le relazioni tra i due continenti.
A tal proposito, il Consiglio europeo del 21 e 22 ottobre 2021 dovrebbe discutere sui preparativi per il vertice ASEM e discutere anche l'impegno dell'UE nella regione dell'indopacifico.
Le
azioni principali delineate sono in particolare le seguenti:
La comunicazione congiunta afferma, inoltre, che l''UE punterà a intensificare il proprio impegno con i
partner che perseguono già un proprio approccio nei confronti della regione indo-pacifica, quali ASEAN, Australia, Giappone, India, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica di Corea e Stati Uniti e che sarebbe interessata ad avviare un dialogo con il
QUAD in merito a questioni di interesse comune quali i cambiamenti climatici, la tecnologia e i vaccini.
Il QUAD è un dialogo quadrilaterale sulla sicurezza fra Australia, Giappone, India e Stati Uniti.
In particolare, la comunicazione congiunta sostiene il
principio della centralità dell'
ASEAN con cui l'UE ha sviluppato un
partenariato strategico che concerne questioni legate alla sicurezza e di carattere politico, economico, ambientale, climatico e socioculturale, nonché il tema della connettività, anche tramite il Forum regionale dell'ASEAN (ARF).
Infine, la comunicazione congiunta sostiene che l'UE proseguirà il suo
dialogo poliedrico con la
Cina
(si veda, al riguardo, la
comunicazione congiunta
"UE-Cina – Una prospettiva strategica"), impegnandosi a livello bilaterale per promuovere soluzioni a sfide comuni, cooperando sulle questioni di interesse comune e incoraggiando la Cina a svolgere il proprio ruolo in una regione indo-pacifica prospera e in pace. Al contempo, e in collaborazione con i partner internazionali che condividono preoccupazioni analoghe, l'UE continuerà a tutelare i propri interessi fondamentali e a promuovere i propri valori, prendendo le distanze laddove sorgano disaccordi di fondo con la Cina, ad esempio in materia di diritti umani.
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2. Transizione verde
L'azione dell'UE in tale settore è volta in particolare a concludere
alleanze e partenariati verdi con i partner della regione indo-pacifica (la prima di queste alleanze è stata sancita nel maggio 2021 con il Giappone), che promuovano anche energia e trasporti puliti, per
contrastare e mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi agli stessi e per
combattere la perdita di biodiversità, l'inquinamento e altre forme di degrado ambientale.
La Strategia sostiene ad esempio che l'UE avvierà un dialogo con i Paesi maggiormente responsabili delle emissioni, continuerà a privilegiare la transizione verso l'abbandono del carbone negli impegni bilaterali e multilaterali e nei consessi internazionali, coopererà per creare le condizioni per modelli di produzione più circolari e promuoverà le catene di approvvigionamento a deforestazione zero.
La comunicazione ricorda che lo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) ha incrementato al 30% l'obiettivo di spesa per le azioni incentrate sulla lotta ai cambiamenti climatici e che anche il 35% circa della dotazione del programma di ricerca
Orizzonte Europa (circa 95,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 a prezzi correnti, 5,4 dei quali provenienti da
NextGenerationEU) sarà destinato all'azione per il clima, il che offrirà all'UE e ai partner della regione indo-pacifica notevoli opportunità di cooperazione per far fronte ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità.
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3. Governance degli oceani
L'azione dell'UE in tale settore è finalizzata in particolare a:
La comunicazione congiunta sottolinea che l'
Oceano Indiano è il passaggio principale che permette all'Europa di raggiungere i mercati della regione indo-pacifica e viceversa e pertanto che la stabilità e la libertà di navigazione nella regione sono di fondamentale importanza.
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4. Governance e partenariati digitali
L'azione dell'UE in tale settore è finalizzata in particolare a:
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5. Connettività
L'UE intende promuovere tutte le dimensioni della connettività con i partner della regione indo-pacifica. Come indicato nella
comunicazione del 2018 in materia di connessione Europa-Asia, i principi dell'approccio dell'UE (connettività sostenibile, globale e basata su regole) saranno un elemento centrale della strategia.
L'azione dell'UE in tale settore è volta in particolare a
intensificare l'attuazione dei partenariati per la connettività con Giappone e India, sostenere i partner nell'istituzione di un contesto normativo adeguato e a facilitare la mobilitazione dei finanziamenti necessari per migliorare la connettività sul campo fra l'Europa e la regione indo-pacifica.
L'UE - sostiene la comunicazione congiunta - promuoverà gli investimenti nella digitalizzazione e collegherà meglio l'Europa ai suoi partner della regione indo-pacifica, anche attraverso iniziative di Team Europa e conformemente alla sua dichiarazione "
European Data Gateways" del marzo 2021.
Inoltre, la mobilitazione degli investimenti privati comporterà il coinvolgimento delle banche pubbliche e delle agenzie di credito all'esportazione degli Stati membri, in partenariato con il settore privato e con le istituzioni dell'UE. Se del caso, e oltre allo Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDICI) - Europa globale, si punterà alla complementarità con altri strumenti dell'UE come il Meccanismo per collegare l'Europa, Orizzonte Europa o InvestEU, insieme con le risorse e l'assistenza tecnica della Banca europea per gli investimenti, della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e delle istituzioni finanziarie internazionali.
Anche il Parlamento europeo (
risoluzione
del 21 gennaio 2021 sulla connettività e le relazioni UE-Asia) ha sottolineato l'importanza per l'UE di attuare una strategia globale per la connettività volta a promuovere i suoi interessi, i suoi valori e le sue posizioni e a rafforzare la cooperazione con i suoi partner in campo digitale e nei settori della sanità, della sicurezza, della transizione verde, dei trasporti, dell'energia e delle reti tra persone.
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6. Sicurezza e difesa
L'azione dell'UE in tale settore, che
comprende anche la lotta al terrorismo e la cibersicurezza, è volta in particolare a valutare in che modo garantire un
maggiore dispiegamento delle forze navali da parte degli Stati membri dell'UE per contribuire a proteggere le rotte marittime di comunicazione e la libertà di navigazione nella regione indo-pacifica, potenziando nel contempo la capacità dei partner della regione indo-pacifica di garantire la
sicurezza marittima.
L'Unione intende altresì rafforzare lo sviluppo di capacità per i partner nel settore della
lotta alla criminalità informatica e collaborare con i partner per
la sicurezza nucleare e la non proliferazione di armi nucleari, chimiche e biologiche.
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7. Sicurezza umana
L'azione dell'UE in tale settore è volta in particolare a
r
afforzare il sostegno ai sistemi sanitari e alla preparazione alle pandemie per i Paesi meno sviluppati della regione indo-pacifica.
In particolare, l'UE intende continuare a collaborare con tutti i partner della regione indo-pacifica per garantire una risposta multilaterale efficace alla crisi COVID-19 e alle future crisi sanitarie a livello mondiale. Ciò, secondo la comunicazione, dovrebbe comprendere: il sostegno ai Paesi partner a basso e medio reddito della regione indo-pacifica affinché sia loro garantito l'
accesso al vaccino anti COVID-19 tramite, fra l'altro, lo
strumento COVAX; una cooperazione multilaterale rafforzata per garantire la sicurezza e la diversificazione delle catene di approvvigionamento industriale in ambito sanitario e farmaceutico, al fine di agevolare l'accesso a farmaci e prodotti sanitari di qualità; una
ricerca collaborativa per la lotta contro le malattie trasmissibili e un migliore accesso ai farmaci e alle cure sanitarie nel quadro di Orizzonte Europa; la connessione dei Paesi interessati che hanno predisposto sistemi di certificazione COVID-19 interoperabili con il
certificato COVID digitale dell'UE.
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Esame presso altri Parlamenti nazionali
Sulla base dei dati forniti dal
sito IPEX, l'esame dell'atto risulta avviato da parte del Parlamento della Slovacchia.
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