Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2021 18 ottobre 2021 |
Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 28 settembre 2021 il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2021, relativo all'ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica a protezione del territorio nazionale e dell'Alleanza atlantica e a garantire la protezione di Teatro alle forze schierate in aree di operazione (A.G. 312). Il termine per l'espressione del parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato è il 15 novembre 2021.
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Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 9 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, il Ministro della difesa, con lettera in data 29 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66,
il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2021-2023 (
Doc. CCXXXIV, n. 4). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne
I programmi presentati
l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
Si ricorda, inoltre, che ai sensi dell'articolo 536-
bis sulla verifica dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, il Capo di stato maggiore della difesa, sulla base degli obiettivi e degli indirizzi definiti dal Ministro della difesa ai sensi dell'articolo 14, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferma restando la necessità di salvaguardare le esigenze operative prioritarie e quelle derivanti dal processo di definizione della politica europea di difesa e sicurezza,
procede alla verifica della rispondenza dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma e
propone al Ministro della difesa la rimodulazione dei programmi relativi a linee di sviluppo capacitive che risultino non più adeguate, anche in ragione delle disponibilità finanziarie autorizzate a legislazione vigente. La predetta verifica tiene altresì conto dei risultati conseguiti nell'attuazione del processo di riconfigurazione dello strumento militare riportati nel DPP.
In base al comma 2 gli schemi dei decreti che approvano la rimodulazione di programmi sui quali è stato espresso il parere delle Commissioni parlamentari competenti ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), devono essere sottoposti a tale parere. Dalle citate rimodulazioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche in termini di indebitamento netto. |
ContenutoIl programma pluriennale in esame è volto all'ammodernamento, al rinnovamento e al potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica, anche in vista di un suo rafforzamento nel più generale sistema di difesa missilistico integrato dell'Alleanza (NATO integrated air and missile Defence IAMD).
La Integrated Air and Missile Defence della NATO
La difesa aerea e missilistica integrata dell'Alleanza (
Integrated Air and Missile Defence
-Iamd) persegue l'obiettivo di
proteggere sia il territorio europeo, sia le forze alleate dispiegate nei teatri operativi,
da missili balistici a corto e medio raggio.
È
ritenuta uno dei pilastri per il perseguimento della
Collective Defence
, di cui fa parte integrante la
NATO Ballistic Missile Defence Bmd)
, costituita dai sensori e dai sistemi missilistici che i Paesi Membri offrono quale contributo nazionale.
Punti di riferimento della Bmd alleata in Europa sono lo
European Phased Adaptive Approach (
Epaa), statunitense, con il sistema americano
Aegis Ashore schierato in
Romania e le
navi Aegis per la Bmd stazionate nelle
acque spagnole.
Il sistema
radar della Iamd si trova in
Turchia, e l'infrastruttura di comando e controllo in
Germania.
L'Ue contribuisce alla difesa missilistica dell'Europa con il progetto
Timely Warning and Interception with Space-based TheatER surveillance (
Twister), nel quadro della
Permanent Structured Cooperation (Pesco), la cooperazione strutturata permanente in materia di difesa. Twister svilupperà entro il 2030
un intercettore europeo endo-atmosferico multi-ruolo, capace di rispondere tanto a obiettivi convenzionali come aerei da caccia di prossima generazione, quanto a minacce provenienti da missili balistici di manovra con distanze intermedie, missili da crociera ipersonici o supersonici, alianti ipersonici (fonte:
Il ruolo della difesa missilistica per l'italia tra Nato e Ue, in
https://europaatlantica.it/. Per un approfondimento più generale si veda
La difesa missilistica dell'Europa e l'Italia: capacità e cooperazione ).
Per quanto concerne l'Italia i più importanti sistemi di difesa missilistica includono il
Samp/t, sviluppato attraverso un programma congiunto con la Francia, il
Paams, frutto della cooperazione con Parigi e Londra, e il
Saam/ Esd (
Surface Anti-Air Missile/Extended Self Defence), utilizzato sulle Fregate europee multi-missione Fremm. Il sistema Camm-er (C
ommon Anti-air Modular Missile Extended Range) è invece attualmente in fase di acquisizione.
Lo scorso maggio, presso il
poligono del Ministero della Difesa britannico alle isole Ebridi, ad ovest della Scozia, ha avuto luogo l'esercitazione navale dell'Alleanza Atlantica per la difesa aerea e missilistica integrata, denominata
At-Sea Demonstration/Formidable Shield 21 (ASD/FS 21), la principale esercitazione NATO di difesa aerea e anti-missile condotta dal Comando NATO TRIKFORNATO (
Naval Striking and Support Forces NATO) ed organizzata dalla
Sixth Fleet della US Navy.
Hanno preso parte all'esercitazione dieci Nazioni dell'Alleanza, ed in particolare Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno inviato navi, aerei ed assetti di terra che s'addestrano in due aree operative congiunte che coprono il Nord Atlantico.
Scopo dell'esercitazione è stato quello di dimostrare l'interoperabilità delle Forze dell'Alleanza in un ambiente IAMD congiunto navale con
tiri reali contro missili balistici ed antinave da crociera, sfruttando le strutture di sorveglianza e comando e controllo della NATO.
Nel corso delle operazioni le unità navali hanno avuto modo di utilizzare diversi sistemi di fuoco: dal tiro con munizioni
Dart (Driven Ammunition Reduced Time of Flight), passando per i missili
Standard-2, gli
Evolved Sea Sparrow Missile (Essm), sino agli
Aster 15 e
30 utilizzati contro vari bersagli, inclusi droni supersonici lanciati da terra (tipo Gqm-163A). Nel corso dell'esercitazione è stato
intercettato un missile balistico a medio raggio da parte di un cacciatorpediniere classe Arleigh Burke utilizzando un missile
Standard Sm-3.
Per un approfondimento si veda il seguente articolo:
L'esercitazione navale NATO ASD/FS 21 per la difesa aerea e missilistica integrata
Come precisato nella nota dello Stato maggiore della Difesa, allegata allo schema di decreto in esame, il contributo dell'Italia nell'ambito della difesa aerea missilistica integrata si esplica essenzialmente attraverso i sistemi missilistici di difesa antimissile e antiaerea acquisiti dall'Italia nell'ambito del programma FSAF/PAAMS (Famille de Systèmes Surface-Air Futurs/Principal Anti Air Missile System).
Si ricorda che il programma PAAMS (
Principal Anti Air Missile System) trae le sue origini nel 1996 come programma di cooperazione tra Francia, Regno Unito e Italia per lo sviluppo e la produzione di
sistemi navali per la Difesa aerea. Il programma fa seguito al programma di cooperazione FSAF (
Family of Systems Surface-Air Future) avviato nel 1988 come programma di cooperazione tra Francia e Italia per lo sviluppo, la
produzione ed il mantenimento in servizio di una famiglia di sistemi missilistici, per impieghi terrestri e navali. Successivamente, nel 2012, i due programmi (FSAF-PAAMS ) sono stati unificati sotto l'egida dell'Agenzia europea OCCAR.
La « Famiglia » di sistemi missilistici superficie/aria futuri (FSAF) è stata sviluppata verso la fine degli anni Ottanta del secolo scorso allo scopo di sostituire, a partire dal 2007, il sistema missilistico di difesa aerea HAWK con un nuovo mezzo antiaereo ed antimissile di concezione avanzata (SAMP-T) e con un sistema navale a medio raggio (SAMP-N) che si è poi evoluto nel
PAAMS, destinato ad armare la classe di
Fregate antiaeree Orizzonte.
La « Famiglia » è composta da
tre sistemi basati su blocchi di base comuni: il primo è un sistema navale di difesa di punto, chiamato SAAM (Superficie Aria Anti Missile); il secondo è un M-SAM (missile superficie aria media portata) navale, di difesa di area confluito nel programma PAAMS (
Principal Anti Air MissileSystem); il terzo è un sistema terrestre antiaereo a medio raggio, chiamato SAM-P-T (Superficie Aria Media Portata Terrestre).
Il PAAMS può utilizzare la doppia
munizione Aster (A30 + A15
cfr. infra) per la difesa di area locale e difesa di punto. Prevede due versioni di
radar multifunzionale: EMPAR sulle navi HORIZON francesi ed Italiane (Andrea Doria e Caio Duilio ) ed il SAMPSON per le fregate Type 45 (UK).
Nello specifico si tratta di:
Per quanto riguarda le
Programmi in corso di esecuzione nel campo della difesa missilistica
future disponibilità della Difesa, si ricorda che nella corrente legislatura le Commissioni difesa della Camera e del Senato hanno espresso parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione di un
sistema di difesa aerea di corto/medio raggio (
Atto n. 122). Il programma, finalizzato all'ammodernamento e al rinnovamento della capacità di Difesa aerea nel corto-medio raggio, attraverso lo sviluppo e l'omologazione del
missile
munizione
CAMM-ER (
Common Anti-air Modular Missile -
Extended Range) e la sua integrazione in taluni sistemi dell'Aeronautica militare e dell'Esercito, dovrebbe
concludersi nel 2023 per un costo
complessivo del programma pari a
95 milioni. Come precisato dalla Difesa nel richiamato atto n. 122.
La munizione CAMM – ER viene definita dalla Difesa nel richiamato atto n. 122 particolarmente efficace
contro minacce aeree tipo intercettatori, cacciabombardieri, elicotteri, UCAV e UAV, missili antiradiazione, missili subsonici e supersonici. Rispetto ai sistemi attualmente in uso il nuovo strumento risulterebbe possedere distanze di intercetto superiori con conseguente incremento delle capacità di ingaggio rispetto ai sistemi di difesa ASPIDE.
Qui il parere favorevole espresso dalla IV Commissione difesa del Senato nella seduta del2 novembre 2019;
qui il parere favorevole espresso dalla Commissione difesa della Camera nella seduta del 14 novembre 2019.
Le richiamate Commissioni esteri e difesa hanno, altresì, dato parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2019, relativo allo sviluppo, alla successiva produzione ed al supporto logistico decennale del
sistema missilistico
Teseo MK2/E
(Evolved),
atto
del Governo 110. L'avvio di questo programma è stato ritenuto necessario dalla Difesa in considerazione della vita residua delle unità classe
Maestrale e Ammiragli, della vita operativa attesa per la classe
Orizzonte, del piano di consegna delle FREMM e della necessità di preservare la capacità di ingaggio missilistico superficie-superficie dello strumento marittimo e garantirne la sostenibilità
fino al 2050.
Qui il parere favorevole espresso dalla IV Commissione difesa del Senato nella seduta del 23 ottobre;
qui il parere favorevole espresso dalla IV Commissione difesa della Camera, espesso nella seduta del 22 ottobre.
Si ricorda, inoltre, che è attualmente all'esame da parte delle richiamate Commissioni parlamentari il programma pluriennale A/R n. SMD 31/2021, relativo all'ammodernamento e al rinnovamento dei
sistemi missilistici di difesa aerea PAAMS e dei radar LRR.
Sempre con riferimento alleFinalità del programma finalità del programma lo Stato Maggiore della Difesa fa presente che la costante evoluzione della minaccia rende necessari uleriori interventi di sviluppo evolutivo dei sistemi di sorveglianza e ingaggio (radar), dei sistemi di comando e gestione e degli attuatori del contrasto attivo (missili). Nelo specifico si tratta di interventi volti all'incremento capacitivo degli assetti già in inventario e contemporaneamente e dell' ampliamento quantitativo delle capacità, tramite l'acquisto di nuovi assetti. In particolare, il programma in oggetto riguarda:
I sistemi e le Forze Armate destinatari sono riassunti nella seguente tabella:
Secondo la scheda illustrativa, i sistemi missilistici a base ASTER consentiranno: - in ambito nazionale, di rafforzare la difesa aerea e missilistica integrata (IAMD), anche in occasione di grandi eventi; - in ambito internazionale, di assicurare la protezione delle forze schierate, delle aree critiche e di obiettivi di notevoli dimensioni, contro la minaccia aerea e missilistica prevalente, integrandosi e concorrendo alla NATO integrated air and missile Defence (IAMD). Il programma, di durataprevisto avvio nel corso 2021, si concluderà nel 2035.
Per quanto riguarda i Rapporti con l'industria e cooperazione internazionalerapporti con l'industria, i settori interessati al programma sono prevalentemente quelli aerospaziale, meccanico, dell'elettronica e, più in generale, dell'alta tecnologia, nonchè ricerca e sviluppo. Le acquisizioni relative al programma avvengono ricorrendo all'Agenzia internazionale europea OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d'Armement). Il Prime Contractor che interfaccia contrattualmente con OCCAR è il Gruppo d'Interesse Economico EUROSAM, composto da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales Group (con quote del 33,3% ciascuno). A MBDA Italia sono legate, come industrie itailane subcontraenti, AVIO (responsabile della produzione del booster dei missili) e SIMMEL Difesa (responsabile della produzione della testa di guerra dei missili). Leonardo Company è l'industria che sviluppa e produce i radar per i sistemi terrestri e navali. Si ricorda che Leonardo detiene una partecipazione in MBDA. Fonte: sito di MBDA. In merito alle Aree geografiche interessatearee geografiche interessate dalla produzione, la scheda illustrativa fa presente che MBDA Italia è presente su tre siti, distribuiti sul territorio nazionale: a nord, il sito di La Spezia, al centro, il sito di Roma, a sud il sito di Fusaro-Bacoli (NA). L'indotto coinvolge fornitori distribuiti in 7 regioni italiane. IIl gruppo MBDA Italia ha un Ritorno occupazionaleorganico di circa 1.500 dipendenti. Negli ultimi anni il trend di assunzioni è stato positivo, anche per effetto dei contratti stipulati con clienti non nazionali, assistiti da accordi Government to Government (G2). In generale, i programmi missilistici della Difesa alimentano una filiera di circa 5.000 addetti ai lavori, di cui circa un terzo presso MBDA e due terzi presso le ditte fornitrici e subfornitrici. Si stima che la sola partecipazione al programma New Generation possa incrementare dell'80% il numero di addetti che MBDA Italia dedica al programma FSAF (ad oggi circa 400, incluso l'indotto), con ricadute più significative sullo stabilimento di Fusaro-Bacoli, dato che tale sito è specializzato nella componente missilistica (ad elevato contenuto tecnologico) del programma. Come precisato nella nota dello Stato maggiore della Difesa, allegata allo schema di decreto in esame, il programma ha una Cooperazione internazionalenatura cooperativa a livello internazionale, e le potenzialità per mettere il comparto industriale nazionale nelle condizioni di occupare quote di mercato estero con conseguenti ricadute positive per il Paese, sia in termini industriali che occupazionali. L'adesione al progetto New Generation consente inoltre di beneficiare di importanti ritorni tecnologici. L'industria nazionale è inoltre responsabile dell'integrazione tra il radar Kronos e le altre componenti del sistema SAMP/T. In tale ambito, lo Stato Maggiore della Difesa ravvede un'opportunità di maggior coinvolgimento del Centro Interforze Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla (MC), nell'ambito tecnologico degli interventi logistici sui missili e dello stabilimento di Fusaro (NA), centro di eccellenza del gruppo MBDA, nella realizzazione di componenti pregiate di alta tecnologia dei missili come il seeker.
Il Costo del programmacosto complessivo del programma è stimato in 3.050 M€ al valore economico 2021, di cui:
L'onere previsionale complessivo del programma prevede la fornitura del
Supporto logistico
supporto logistico dei sistemi, per mezzo di specifici contratti di
In Service Support, fino al 2035. Inoltre, la ditta erogherà specifici
Aspetti addestrativi
corsi di formazione per il personale tecnico-manutentore e istruttore-operatore della Difesa. Tale formazione è funzionale alla creazione di
team di istruttori che consentiranno di sviluppare in proprio la formazione del personale. La ditta dovrà anche prevedere appositi seminari formativi per garantire al personale della Difesa il mantenimento della conoscenza dei sistemi allo stato dell'arte, a seguito di eventuali aggiornamenti.
Al fine di evitare possibili dubbi interpretativi andrebbe valutata l'opportunità di chiarire espressamente che il programma di acquisizione in esame fa riferimento alla prima tranche. Le ulteriori tranche dovranno pertanto formare oggetto di successivi schemi di decreto, da sottoporre anch'essi all'esame del parlamento, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.
A talproposito, si veda, da ultimo, il parere favorevole con condizione espresso dalle Commissioni Difesa della Camera e del Senato sull'Atto n. 233 (schema di decreto ministeriale relativo all'avvio di un piano di approvvigionamento e ripianamento scorte di munizionamento guidato Vulcano 127 mm - Atto n. 233
qui il parere del Senato;
qui il parere della Camera).
Nello stato di previsione della Difesa, il programma d'arma in esame afferisce alla Missione 5 (Difesa e Sicurezza del Territorio), Programma 6 (Pianificazione Generale delle Forze Armate e Approvvigionamenti Militari), Azione 6 (Ammodernamento, rinnovamento e sostegno delle capacità dello Strumento Militare), Centro di Responsabilità Amministrativa (C.R.A.) Segretariato Generale. Nello stato di previsione del MISE, gli stanziamenti sono afferenti alla Missione 11 (Competitività e sviluppo delle imprese), Programma 5 (Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo), C.R.A. Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese. Viene riportato il seguente Cronoprogramma dei pagamenticronoprogramma dei pagamenti, "in via meramente indicativa, da attualizzarsi a valle del perfezionamento dell'iter negoziale, secondo l'effettiva esigenza di cassa".
(in milioni di euro)
Al riguardo, lo Stato maggiore della Difesa fa presente che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere temporalmente rimodulata in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, come emergente dal completamento dell'attività tecnico-amministrativa. L'Amministrazione potrà, inoltre, adottare eventuali misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di acquisizione delle nuove capacità, "tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo, in toto o in parte, dei volumi finanziari indicati nel cronoprogramma, ovvero, l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione e le discendenti migliori condizioni di acquisto". Sempre con riferimento al richiamato cronoprogramma la Difesa, precisa che "in ragione della complessità del programma, della sua lunghezza temporale, della possibilità di variazioni del sotteso disegno capacitivo, i volumi e l'imputazione a capitolo descritta sono indicativi e da intendersi quale migliore previsione ex-ante allo svolgimento dell'iter contrattuale, restando, dunque, dirimenti le verifiche finali poste in essere dagli organi di controllo al momento della sottoposizione alla definitiva registrazione degli atti e degli impegni discendenti". A tal proposito potrebbe essere utile chiarire se l'eventualità di possibili variazioni si riferisca al solo cronoprogramma dei pagamenti, ovvero riguardi anche il costo complessivo del programma sottoposto al parere parlamentare.
In relazione al programma in esame il medesimo è riportato nelIl programma nel DPP 2021-2023 Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023 tra le schede dei programmi maggiori di previsto avvio (pag. 63).
Al riguardo, si segnala che mentre nella descrizione del programma i finanziamenti previsti corrispondono a quelli dello schema di decreto in esame, nella tabella riepilogativa i 200 milioni di euro finanziati a valere sul bilancio del MISE (Fondo investimenti di cui alla legge di Bilancio per il 2017, art. 1, co. 149) vengono sommati ai finanziamenti a valere sul bilancio della Difesa. Al riguardo, potrebbe essere utile un chiarimento.
Riguardo alle Condizioni contrattuali e facoltà di recessocondizioni contrattuali, la relazione precisa che l'emanazione del Decreto Interministeriale di approvazione precede l'avvio delle discendenti attività tecnico-amministrative da parte degli organi del Ministero della Difesa all'uopo deputati, finalizzate alla negoziazione e formalizzazione di un atto contrattuale che abbia per oggetto la fornitura.Tale iter di acquisizione comporta, allo stato attuale del processo, l'assenza di un atto contrattuale cui riferirsi per illustrarne condizioni ed eventuali clausole penali. Al momento, dunque, si possono esprimere solo valutazioni generalmente valide per ogni attività contrattuale svolta in ambito OCCAR.
Le norme che disciplinano la materia contrattuale pubblica nel nostro ordinamento sono di derivazione comunitaria e sono rappresentate dal Codice dei Contratti (
D.Lgs. n. 50 del 2016) e relativi regolamenti di attuazione generale (
D.P.R. n. 207 del 2010) e speciale per il settore della Difesa (
D.P.R. n. 236 del 2012). A queste si affiancano, per quel che concerne la disciplina degli appalti nel settore della Difesa e Sicurezza, il provvedimento di recepimento della Direttiva comunitaria 2009/81/UE (
D.Lgs. n. 208 del 2011) e il relativo regolamento di attuazione (
D.P.R. n. 49 del 2013). Tali ultimi provvedimenti normativi, che per il settore del
procurement militare costituiscono la principale disciplina di riferimento, rinviano alle disposizioni del Codice dei Contratti e dei relativi regolamenti di attuazione per ciò che concerne specifici istituti come, ad esempio, il recesso.
Per quel che concerne la disciplina del recesso dal contratto in ambito nazionale questa è, infatti, riconducibile principalmente a quanto previsto dall' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 e dall' articolo 1373 del Codice Civile fatto salvo, ovviamente, quanto stabilito nello specifico atto negoziale circa le eventuali condizioni e modalità di esercizio del recesso. Il quadro di riferimento è completato dalle disposizioni in materia dettate dalla Legge di contabilità generale dello Stato ( R. D. n. 2440 del 1923) e dal relativo regolamento di attuazione del Libro IV del Codice Civile. L' articolo 107 del citato D.P.R. n. 236 del 2012 detta i principi in base ai quali determinare le possibili conseguenze economiche discendenti dall'esercizio della facoltà di recesso. In particolare, l'esercizio del diritto di recesso è subordinato al pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. Ulteriore condizione è rappresentata dall'obbligo per l'Amministrazione di assumere la proprietà e il carico contabile dei materiali non altrimenti impiegabili dall'esecutore.
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