Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: Sviluppo e omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio
Riferimenti: SCH.DEC N.122/XVIII
Serie: Atti del Governo   Numero: 122
Data: 28/10/2019
Organi della Camera: IV Difesa


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Sviluppo e omologazione di un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio

28 ottobre 2019
Atti del Governo


Indice

Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|


Premessa

Lo scorso 8 ottobre il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare su uno schema di decreto ministeriale concernente l'approvazione del programma pluriennale di A/R(Ammodernamento e Rinnovamento) n.35/2019 SMD (Stato maggiore difesa), relativo allo sviluppo e all'omologazione di un sistema di Difesa aerea di corto/medio raggio.

Il termine per l'espressione dei pareri da parte delle Commissioni Difesa della Camera e del Senato è il  19 novembre 2019.

Le Commissioni bilancio dovranno esprimere i propri rilievi entro il i 30 ottobre 2019.


Presupposti normativi

L'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato.

La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia.

Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari.

La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte.

 I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.

Il Documento programmatico pluriennale della difesa  (DPP si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla  legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento  definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 7 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, la Ministra della difesa, con lettera pervenuta in data 2 luglio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2019-2021 (Doc. CCXXXIV, n. 1).
Per quanto concerne l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della XVII legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema " Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".

Contenuto

Secondo quanto riportato nella scheda tecnica predisposta dallo Stato Maggiore della Difesa e allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma pluriennale in esame, frutto della collaborazione tra la società MBDA IT e MBDA UK, è finalizzato all'ammodernamento e al rinnovamento della capacità di Difesa aerea nel corto-medio raggio, attraverso lo sviluppo  e l'omologazione del missile munizione CAMM-ER (Common Anti-air Modular Missile - Extended Range)  e la sua integrazione in taluni sistemi dell'Aeronautica militare e dell'Esercito.  L'acquisizione del nuovo sistema da parte della Marina al fine del relativo impiego a bordo delle unità navali tipo Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) è subordinato alle risultanze di uno studio di fattibilità in corso.

MBDA MBDAè  la principale azienda europea nel settore dei sistemi missilistici. MBDA è controllata con uguali regole di Corporate Governance da Airbus Group (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).    Secondo quanto reso noto dalla stessa società,  MBDA Impiega oltre 10.000 dipendenti, di cui il 60% impiegati in funzioni tecniche e ingegneristiche:  4.500 in Francia, 2.630 nel Regno Unito, 1.300 in Italia, 1.250 in Germania e 70 negli USA.MBDA prende parte al primo programma di ricerca in tema di difesa (progetto Ocean 2020) che, finanziato dal nuovo Fondo Europeo per la Difesa, ha lo scopo di esaminare le future tecnologie di sorveglianza e di interdizione marittima. Al riguardo, si ricorda che il Fondo europeo per la difesa si colloca nell'ambito della più generale cooperazione strutturata permanente (PESCO) istituita con decisione dell'11 dicembre 2017 del Consiglio dell'Unione europea, ai sensi degli articoli 42, paragrafo 6, e 46 del Trattato UE. All'interno della PESCO ogni paese deciderà a quali progetti prendere parte. A marzo 2018 gli Stati membri della Pesco hanno approvato un primo pacchetto di 17 progetti. Si trattava per lo più di progetti già in essere, che nel complesso richiedevano risorse economiche e militari abbastanza limitate. Lo scorso novembre i ministri degli esteri e della difesa hanno approvato un secondo pacchetto di 17 progetti di cooperazione militare, compiendo un passo in avanti significativo sia in termini qualitativi che quantitativi. Per un aggiornamento di questi temi si rinvia all' approfondimento Recenti sviluppi verso la difesa europea: opportunità e sfide per l'Italia a cura dell' Osservatorio di politica internazionale.
MBDA Italia è l'azienda italiana che fa parte del gruppo multinazionale MBDA.
Come precisato nella  documentazione allegata alla richiesta di parere parlamentare, dal 2011 è stata avviata un'iniziativa industriale congiunta tra MBDA ITA e MBDA UK, denominata Enhanced Modular Air Defence Solution (EMADS), tesa a realizzare un sistema d'arma in grado di sostituire quelli in servizio nei rispettivi paesi. Dal punto di vista governativo, ITA e UK hanno supportato la soluzione proposta dalle industrie basata sull'evoluzione del missile CAMM in Missile CAMM-ERCAMM-ER con la firma, avvenuta a gennaio 2016, di uno Staternent of Jntent (SoI) che formalizza l'intento dei due Governi a facilitare la collaborazione industriale, a regolamentare gli aspetti di sicurezza (tra cui lo scambio di informazioni e tecnologie).
La ratio del programma, sempre secondo quanto riferito nella citata documentazione, deve essere individuata nella necessità di sostituire i sistemi in servizio basati sul missile ASPIDE (SPADA per A.M., SKYGUARD per E.I. e ALBATROS per M.M.), operativi da circa quarant'anni, con più aggiornati sistemi di difesa aerea.
Al riguardo, la munizione CAMM – ER viene definita particolarmente efficace contro minacce aeree tipo intercettatori, cacciabombardieri, elicotteri, UCAV e UAV, missili antiradiazione, missili subsonici e supersonici. Viene, inoltre, precisato nella richiamata scheda tecnica che rispetto ai sistemi attualmente in uso il nuovo strumento risulterebbe  possedere distanze di intercetto superiori con conseguente incremento delle capacità di ingaggio rispetto ai richiamati sistemi di difesa ASPIDE.
 
Lo Skyguard- Missile Aspide Aspide è un sistema d'arma missilistico terra-aria a corta portata contro la minaccia aerea condotta alle basse e bassissime quote realizzato dalle Società MBDA-ITALIA e RHEINMETALL. Il sistema è costituito da una centrale di tiro e due lanciatori, denominati U2. Il sistema è dotato di un'elevata mobilità tattica, infatti, lo schieramento di una unità di fuoco è possibile in pochi minuti.
Si ricorda che il programma di acquisizione del sistema missilistico Sky-guard-Aspide era stato esaminato dal Comitato permanente per i pareri ed i sistemi d'arma della Camera dei deputati nella seduta del 16 febbraio 1989. Il Comitato  aveva espresso parere favorevole.

 

Con riferimento alla Durata e costi del programmadurata complessiva del programma, la scheda dello Stato maggiore della Difesa, fa riferimento all'anno 2019 per quanto concerne l'avvio della fase di sviluppo. La conclusione della fase di sviluppo e omologazione del sistema e la sua integrazione nei futuri sistemi nazionali sono previste nel 2023.

Il costo complessivo del programma è stimato in 95 milioni di euro così ripartiti.

(milioni di euro)

E.F.

2019

2020

2021

2022

2023

TOTALE

Oneri

1,0

10,0

15,0

34,0

35,0

95,0

La spesa, secondo quanto già previsto nel DPP 2019-2021, graverà sulle risorse iscritte nella Missione "Difesa e sicurezza del tenitorio", Programma "Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari" dello stato di previsione del Ministero della difesa e sulle risorse previste dal comma 95 della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019).

 

Si ricorda che il comma 95 della legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio per il 2017), ha previsto l'istituzione di un Fondo ex comma 95 della legge n. 145 del 2018 Fondo, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese. A tali finalità sono stati destinati circa 42,7 miliardi in un orizzonte temporale (venticinquennale 2019-2033).
Le risorse del Fondo (42,7 miliardi di euro nel periodo 2019-2033) sono state assegnate per oltre due terzi (37,7 per cento) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il 16,8 per cento al Ministero dello Sviluppo economico, il 13,6 per cento al Ministero della Difesa e il 9,4 per cento al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. A tutti gli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al cinque per cento.
 
Più nel dettaglio  al Ministero della difesa sono stati assegnati nel complesso 5.800 milioni di euro per il periodo dal 2019 al 2033, di cui 69 milioni nel 2019, 100 milioni nel 2020, 138 milioni nel 2021 e quote superiori ai 400 milioni a partire dal 2022. Il decreto non specifica non i settori nel cui ambito le risorse dovranno essere impiegate.
Per un approfondimento si veda il resoconto sommario della seduta della Commissione difesa del 13 maggio 2019 nel corso della quale sono stati espressi i rilievi alla Commissione bilancio sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese (atto n. 81).

 Come in precedenza rilevato nel corso di questa fase si procederà allo sviluppo della munizione CAMM-ER ed alla sua integrazione nel sistema antimissile Medium Advanced Air Defence System - MAADS per l'Aeronautica Militare e nel Posto Comando Cluster di Forza NEC (Network Enab/ed Capabilities) per l'Esercito Italiano.

Per un approfondimento del programma Forza Nec si veda  qui

 

Il sistema antimissile Medium Advanced Air Defence System - MAADS è stato sviluppato attraverso una collaborazione tri-nazionale (USA, Germania e Italia) con l'obiettivo di conseguire uno strumento idoneo a proteggere aree urbane, obiettivi militari sensibili e truppe in movimento dalle più recenti ed evolute minacce aeree ( Tactical Ballistic Missile, Cruise Missile, Remotely Piloted Vehicles e aeromobili). Il MEADS si avvale delle più avanzate tecnologie oggi esistenti nel settore della difesa missilistica, applicate nella realizzazione di radar AESA ( Active Electronically Scanned Array) con moduli attivi di ultima generazione, integrati da sistemi di identificazione IFF aggiornati al Modo 5 e missili intercettori capaci di neutralizzare per impatto diretto "Hit to Kill", i targets ostili anche di tipo non convenzionale. Il sistema MEADS, mobile e interamente trasportabile anche con velivolo C130, si avvale di tecnologie logistiche e di automazione che richiedono, per l'impiego e la manutenzione, un numero estremamente ridotto di personale (fonte http://www.aeronautica.difesa.it/comunicazione/notizie/archivio/2014/Pagine/Dimostratelecapacit%C3%A0operativedelsistemadidifesaaereaMEADS.aspx).
A sua volta il progetto Forza NEC è, un progetto di ammodernamento dello strumento militare inteso all'acquisizione di capacità operative e tecnologiche completamente digitalizzate e come tali in grado di sfruttare le opportunità offerte dalle moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
 

 

Per quanto concerne i Comparti industriali interessaticomparti industriali interessati dal programma in esame, la scheda illustrativa indica che tali settori sono prevalentemente quelli dell'industria meccanica, elettronica, sistemistica , mentre le aree geografiche ove si si svolgeranno le attività sono il Lazio, la Campania e la Liguria.

Con riguardo poi alle ricadute occupazionali del programma nel nostro Paese la scheda tecnica stima le attività oggi previste dagli accordi (sviluppo e produzione seeker ed integrazione finale del missile) equivalenti a circa 1, 5 milioni ore/uomo nell'arco di 10 anni.

Le prospettive di export evidenziano a loro volta una ricaduta in termini occupazionali di circa 600 impiegati l'anno nel periodo legato alla fase di produzione, successiva a quella di sviluppo e di omologazione. Sono, inoltre, previste ulteriori ricadute nazionali in quanto il motore ed il radar potrebbero essere prodotti da primarie società italiane.

 

Si segnala, inoltre, che nel corso dello sviluppo programma pluriennale saranno possibili Collaborazioni con soggetti istituzionali e Universitàinterazioni con:

 

- il Ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha parzialmente finanziato costi di sviluppo di varie componenti del sistema MAADS dell'A.M.;

- la Regione Campania, dalla quale sono stati ottenuti alcuni fondi per la progettazione di tecnologie "duali", impiegabili in campo civile e militare;

- Istituti Universitari della Campania (Università degli studi di Napoli "Federico II", Università' degli studi del Sannio - Benevento, Università degli studi di Salerno, Università degli studi di Napoli "Parthenope", Seconda Università degli studi di Napoli "SUN").

Viene, infine, segnato che "in ambito internazionale è stato negoziato un accordo tecnico con il Regno unito  che comporterebbe, tra l'altro, alle Nazioni di beneficiare dell'export sui sistemi missilistici in questione".

 

Per quanto concerne i Facoltà di recessoprofili contrattuali relativi al programma in esame, come precisato nella scheda tecnica, essendo pendente l'iter di esame parlamentare del provvedimento, non risulta allo stato concluso il contratto volto a definire, oltre alle prestazioni delle parti, le condizioni contrattuali ed eventuali specifiche clausole di recesso.

Con riferimento all'esercizio della facoltà di recesso vengono pertanto richiamate le disposizioni di carattere generale che regolano gli accordi contrattuali dei soggetti pubblici, con particolare riferimento all'articolo 109 del D. lgs. n. 50 del 2016 ("Nuovo Codice degli appalti pubblici"), al D.P.R. n. 207 del 2010 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture) e all'articolo 107 del D.P.R. n. 236 del 2012 (Regolamento recante disciplina delle attività del Ministero della difesa in materia di lavori, servizi e forniture, a norma dell'articolo 196 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163). Trovano, inoltre, applicazione ulteriori specifiche disposizioni che regolano gli appalti nel settore della Difesa e della sicurezza che a loro volta, in relazione determinati istituti, tra i quali quello del recesso, rinviano alle norme generali del Codice dei contratti.

 

Al riguardo si ricorda che, in via generale,  ai sensi del richiamato  articolo 109 del "Nuovo Codice degli appalti pubblici" la stazione appaltante può esercitare in qualsiasi momento  il diritto di recesso con preavviso di venti giorni e con  pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali esistenti in cantiere e già accettati dall'Amministrazione,  oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. A sua volta ai sensi dell' articolo 107 del D.P.R. n. 236 del 2012 l'Amministrazione ha diritto di recedere dal contratto in qualunque momento, mediante il pagamento delle prestazioni eseguite e del valore dei materiali acquistati, non altrimenti impiegabili dall'esecutore, come fatto constatare con verbale   redatto   in contraddittorio tra le parti, oltre al dieci per cento dell'importo residuale necessario per raggiungere i quattro quinti dell'ammontare globale del contratto. I materiali non altrimenti   impiegabili dall'esecutore restano acquisiti dall'Amministrazione.

 

Per un Pubblicisticaapprofondimento:

 

La difesa missilistica e l'Italia: vecchie minacce e nuove sfide per la sicurezza nazionale, settembre 2019, a cura  di Michele Nones, Paola Sartori e Andrea Aversano, istituto "Affari internazionali";  

 

MBDA e i programmi che coinvolgono l'Italia,  marzo 2019, a cura di Luca Peruzzi, in https://www.analisidifesa.it/;

 

CAMM-ER: prospettive e considerazioni, ottobre 2018, a cura di Riccardo Ferretti,  Centro sudi  "Laran";

MBDA Italia: il centro d'eccellenza missilistica di La Spezia/Aulla , luglio 2018, a cura di Luca Peruzzi, ihttps://www.analisidifesa.it/;