Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Difesa
Titolo: La partecipazione italiana alle missioni in Libia
Serie: Documentazione e ricerche   Numero: 67
Data: 30/05/2019
Organi della Camera: IV Difesa, III Affari esteri


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La partecipazione italiana alle missioni in Libia

30 maggio 2019
Schede di lettura


Indice

Premessa|Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia|Missione di assistenza del personale del Corpo della Guardia di Finanza alla Guardia costiera libica|Missione United Nations Support Mission in Libia|European Union Border Assistance Mission in Libia|Le missioni in Libia. Serie storica|


Premessa

L'Italia è attualmente impegnata in quattro missioni internazionali  in Libia.

In relazione a tali missioni il Governo ha programmato per l'anno 2019 un impiego  massimo di unità di personale pari a 426 e spese per circa 56,3 milioni di euro .

Con riguardo agli ulteriori assetti  i mezzi terrestri a disposizione sono pari a 136, mentre i mezzi navali sono 2. Si segnala, inoltre, la presenza di un'unità navale, stanziata di massima a Tripoli, dedicata all'assistenza tecnica alla marina e della guardia costiera libica e ricompresa tra le 6 unità a disposizione dell'operazione denominata "Mare sicuro" nell'area del Mediterraneo centrale (scheda n. 38 del  Doc. XXVI, n. 2),

Personale militare italiano è, inoltre, presente in diverse missioni dispiegate nel continente africano e, più in generale, nel Mediterraneo.

Lo scorso 8 maggio il Governo ha trasmesso alle Camere la deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019 con la quale si definisce il quadro complessivo della partecipazione italiana alle missioni internazionali per l'anno 2019. La richiamata deliberazione, comprensiva dei due allegati corrispondenti ai Doc. XXV, n. 2 e Doc. XXVI, n. 2, è attualmente all'esame delle Camere secondo quanto previsto dalla legge n.145 del 2016 (c.d. " legge quadro sulle missioni internazionali" ).
Per un approfondimento su tutte le missioni in corso si rinvia al dossier  " Autorizzazione e proroga missioni internazionali 2019" schede di lettura Doc XXV n. 2 e Doc XXVI n. 2 e e al tema web  Autorizzazione e proroga missioni internazionali 2019.

La missione che attualmente impegna il maggior numero di unità è la Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia   (400  unità massime autorizzate). La missione ricomprende sia l'Operazione Ippocrate, istituita con l'articolo 9 del D.L. n. 193/2016 e terminata come missione autonoma il 31 dicembre 2017, sia alcuni compiti previsti dalla missione in supporto alla Guardia costiera libica di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 luglio del 2017 (cfr.: Doc. CCL, n. 2;). Personale del Corpo della Guardia di finanza, nella misura di 25  unità,  prende parte alla Missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera della Marina militare libica, mentre 1 unità di personale militare è dispiegato nella Missione UNSMIL. Da ultimo, 3 unità di personale della Polizia di Stato partecipano alla Missione civile dell'UE denominata European Union Border Assistance Mission in Libya, EUBAM Libya.

Fonte: Servizio studi della Camera dei deputati, Dipartimento difesa, elaborazione dati:  Doc. CCL, n. 3Doc. CCL-bis, n. 1 ,  Doc. XXV, n.1 ,   Doc. XXVI, n. 1 ( per il 2018)  e  Doc. XXV, n. 2 e Doc. XXVI, n. 2 (per il 2019) 
La tabella riepiloga:
  • il numero della scheda riferito a ciascuna missione come riportato nella deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019;
  • il nome della missione;
  • la spesa autorizzata per il 2018 e le previsioni riferite al 2019;
  • la variazione della spesa rispetto all'anno precedente;
  • le unità di personale e gli assetti impiegati in ciascuna missione per gli anni 2018 e 2019, con le rispettive variazioni.
 
 

 


Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia

La partecipazione di personale militare alla missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia è prevista dalla scheda n. 22 dell'allegato 1 della deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019 con la quale il Governo, nel riferire alle Camere sull'andamento delle missioni internazionali e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo e sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione autorizzati nel periodo 1° ottobre – 31 dicembre 2018, indica, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, primo periodo, della "legge quadro sulle missioni internazionali", le missioni internazionali che intende proseguire nel 2019, nonché gli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione da porre in essere nel medesimo anno  (Doc. XXVI, n. 2).


Obiettivo della missioneObiettivo della missione è quello di assistere il Governo di Accordo nazionale libico attraverso lo svolgimento di una serie di compiti (assistenza e supporto sanitario; attività di sostegno a carattere umanitario e a fini dì prevenzione sanitaria; attività di formazione, addestramento, consulenza, assistenza, supporto e mentoring a favore delle forze di sicurezza e delle istituzioni governative libiche, in Italia e in Libia; attività per il ripristino dell'efficienza dei principali assetti terrestri, navali e aerei, comprese le relative infrastrutture, funzionali allo sviluppo della capacità libica di controllo del territorio e al supporto per il contrasto dell'immigrazione illegale; ricognizioni in territorio libico per la determinazione delle attività di supporto da svolgere; garantire un'adeguata cornice di sicurezza al personale impiegato nello svolgimento delle attività in Libia).

 L'Italia partecipa alla missione con Unità di personale400 unità di personale. 

Il contingente comprende personale sanitario, unità per assistenza e supporto sanitario, unità con compiti di formazione, addestramento consulenza, assistenza, supporto, e mentoring, Mobile Training Team, unità per il supporto logistico generale, unità per lavori infrastrutturali, unità di tecnici e specialisti, squadra rilevazioni contro minacce chimiche biologiche-radiologiche-nucleari (CBRN), team per ricognizione e per comando e controllo, personale di collegamento presso dicasteri/stati maggiori libici; unità con compiti di fòrce protection del personale nelle aree in cui esso opera.

In relazione agli ulteriori assetti si prevede l'invio di 130 mezzi terrestri e 1 mezzo navale e mezzi aerei (non definiti nel numero) tratti dalle unità contemplate nel dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale (cosiddetta "Operazione Mare Sicuro"), comprensivo del supporto alla Guardia costiera libica richiesto dal Consiglio presidenziale - Governo di accordo nazionale libico (GNA).

In relazione alla missione in esame si ricorda che il 18 dicembre del 2015 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha adottato all'unanimità la Risoluzione n. 2259 (2015) sulla Libia con la quale si invitava il Consiglio di presidenza libico a lavorare speditamente per formare entro 30 giorni un Governo di unità nazionale, unico governo legittimo della Libia, necessario ad assicurare la governance, la stabilità e lo sviluppo della Libia. Si chiedeva, inoltre, agli Stati membri di rispondere urgentemente alle richieste di assistenza del Governo di unità nazionale per l'attuazione dell'Accordo politico libico. Si imponeva, infine, agli Stati membri di assistere prontamente il Governo di unità nazionale nel rispondere alle minacce alla sicurezza libica e a sostenere attivamente il nuovo Governo nella necessità di sconfiggere ISIS ed i gruppi ad esso affiliati o ad al-Qaeda, su sua richiesta.

Sono confluite nei compiti di questa missione anche le attività della precedente missione denominata Operazione Ippocrate, - originariamente prevista dall'articolo 9 del D.L. n. 193 del 2016 e terminata come missione autonoma il 31 dicembre 2017-, il cui obiettivo era quello di fornire supporto sanitario al Governo di Accordo nazionale libico, mediante l'installazione di un ospedale da campo presso l'aeroporto di Misurata, entro un quadro coerente con la Risoluzione UNSCR n. 2259 (2015).

Sono confluiti inoltre nella missione in esame anche alcuni compiti originariamente previsti dalla missione di supporto alla Guardia costiera libica  di cui alla Deliberazione del Consiglio dei ministri del 28 luglio del 2017 (cfr.: Doc. CCL, n. 2) e, in particolare, i compiti di ripristino dei mezzi aerei e degli aeroporti libici originariamente demandati al dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro che continua comunque a svolgere una serie di compiti connessi con la richiamata missione di supporto alla alla guardia costiera libica.

 La Base giuridica della missionebase giuridica della  missione è data da una serie di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che comprende, oltre alla risoluzione  2259 (2015), anche le risoluzioni 2312 (2016), 2362 (2017), 2380 (2017) e 2437 (2018) che definiscono il quadro delle attività di supporto al Governo di Accordo nazionale libico, in continuità con l'impegno umanitario assunto dall'Italia sulla crisi libica. A tale quadro normativo si aggiungono le specifiche richieste all'Italia del Consiglio presidenziale-Governo di accordo nazionale libico, contenute nelle lettere del Presidente Al Serraj del 30 maggio e 23 luglio 2017. 

In relazione alle Le attività svolte nell'ultimo trimestre del 2018attività condotte nell'ultimo trimestre del 2018 il Governo, nella parte del Doc XXVI n. 2 riferito all'andamento di questa missione questa missione (pag. 114) fa presente che sono state svolte:

  1. attività sanitarie presso l'ospedale civile di Misurata (dall'inizio della missione):
  2. visite ambulatoriali/specialistiche:15.018;
  3. medicazioni chirurgico/ambulatoriali: 1.468;
  4. interventi chirurgici strumentali: 807;
  5. attività infermieristiche strumentali: 101;
  6. consulenze infermieristiche: 52;

Per quanto riguarda le attività di formazione e addestramento svolte in teatro ha avuto luogo un  corso articolato su 3 moduli selettivi: dal 2 al 9 ottobre 2018, a favore di 26 unità delle forze militari e sicurezza libiche (primo modulo); dal 10 al 30 ottobre 2018, in favore di 13 unità delle forze di sicurezza libiche (secondo modulo, ricerca e riconoscimento ordigni esplosivi); dal 31 ottobre al 23 novembre 2018 a favore di 10 unità delle forze di sicurezza libiche (terzo modulo). Inoltre dal 28 agosto al 5 ottobre 2018 si è svolta attività addestrativa a favore di 25 militari appartenenti all'unità di sicurezza dell'Ospedale Militare di Mitiga in Tripoli; dal 9 al 29 ottobre 2018 attività di addestramento nel campo della di sicurezza delle installazioni militari a favore di 25 unità del plotone Sicurezza Ospedale di Tripoli.

Vengono, altresì, segnalate attività svolte in Teatro a favore dell'Aeronautica militare libica, nello specifico il Mobile Training Team dell'Aeronautica militare ha fornito supporto nel ripristino della linea di volo C 130H e delle infrastrutture militari aeroportuali in Mitiga. Sono in corso le attività per il perfezionamento della documentazione per l'immissione di specialisti in grado di incrementare le capacità necessarie a completare: - le attività d'ispezione (200 ore) del velivolo SIN 115; - il piano di riparazione del velivolo SIN 118, che richiede controlli strutturali e "non distruttivi".


Missione di assistenza del personale del Corpo della Guardia di Finanza alla Guardia costiera libica

La partecipazione del personale del Corpo della Guardia di Finanza alla missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera della Marina militare libica è contemplata dalla scheda n. 23, allegata alla deliberazione del 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n.2 ).

L'impegno, preso dal nostro Paese in esecuzione del Trattato di cooperazione del 2007 e del Protocollo aggiuntivo tecnico-operativo del 2009, prevede lo svolgimento di attività addestrativa del personale della Guardia costiera libica e di pattugliamento a bordo delle unità cedute, nonché la manutenzione ordinaria delle unità navali cedute dal Governo italiano al Governo libico.

Al riguardo si ricorda che, da ultimo , con il  decreto legge n. 84 del 2018, convertito con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 9 agosto 2018, n. 98, è stata disposta la cessione a titolo gratuito al Governo libico di complessive 12 unità navali al fine di incrementare la capacità operativa della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la
sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici nelle attività di controllo e di sicurezza per il contrasto dell'immigrazione illegale e della tratta di esseri umani.
Più nel dettaglio sono state autorizzate le singole componenti di Forze di Polizia e di Forze Armate alla cessione a titolo gratuito al governo libico, con contestuale cancellazione dai registri inventariali e dai ruoli speciali del naviglio militare dello Stato, di motovedette fino a un massimo rispettivamente:
  1. di n. 10 unità navali CP, classe 500, fra quelle in dotazione al Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera (si tratta di unità navali in vetroresina di circa 10 mt. che possono raggiungere una massima velocità di 35 nodi con un'autonomia di oltre 200 miglia con propulsione ad elica o ad idrogetto. Le unità della classe sono entrate in servizio tra il 1997 ed il 2009.
  2. di n. 2 unità navali, da 27 metri, classe Corrubia, fra quelle in dotazione alla Guardia di finanza.

In precedenza gli accordi presi nel 2007 tra l'Italia e la Libia avevano previsto la cessione di n. 6 unità navali "Guardacoste" della Guardia di finanza alle Autorità libiche e la manutenzione ordinaria e l'efficienza delle stesse. Le sei unità navali, già della Guardia di Finanza, sono state cedute al Governo libico - Guardia costiera della Marina militare, tra la fine del 2009 e l'inizio del 2010.
L'italia Assetti di unità e mezzi partecipa a questa missione nel 2019 con  25 unità di personale militare. 

Si prevede, altresì, attività logistica in favore dei richiamti 6 guardacoste ceduti al Governo libico. A tal fine i richiamati assetti di personale sono integrati da:


- materiali terrestri: n. 6 autovetture a trazione integrale blindate, nonché materiali di consumo e parti di ricambio per la manutenzione delle 6 unità navali libiche "classe Bigliani e Corrubia" cedute ai libici;
-mezzi navali: n.1 unità navale (tipo Guardacoste "Classe Bigliani ") da impiegare in teatro libico, corredato da sistema di videosorveglianza per la difesa passiva.


Il fabbisogno finanziario della missione per l'anno 2019 è stato stimato in euro 6.923.570.  

L'Italia nel La partecipazione italiana nel 20182018 ha partecipato a questa missione con 35 unità di personale militare (di cui 25 per le attività logistiche e addestrative in Libia e 10 per le attività addestrative in Italia) e un'unità navale, oltre all'invio di materiali di consumo e parti di ricambio per la manutenzione delle 4 unità navali libiche classe Bigliani da 27 metri cedute ai libici. Il fabbisogno finanziario della missione per il 2018 è stato pari ad euro 1.605.544.

 

La Base giuridicabase giuridica della missione si rinviene nel Protocollo per la cooperazione tra l'Italia e la Libia siglato in data 29 dicembre 2007 e nel successivo Protocollo aggiuntivo tecnico-operativo, finalizzato a meglio dettagliare i vari aspetti dell'intesa tra i due Paesi. Rilevano, inoltre, le citate richieste del Consiglio presidenziale -Governo di accordo nazionale libico del 30 maggio e del 23 luglio 2017.


Missione United Nations Support Mission in Libia

La partecipazione di personale militare alla missione UNSMIL (United Nations Support Mission) in Libia, posta sotto la direzione del Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell'ONU è prevista nella scheda n. 21, allegata alla deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2).

L'Italia partecipa alla missione UNSMIL con una Unità impiegate unità di personale militare (con riduzione di due unità rispetto all'ultimo trimestre del 2018 in quanto la posizione di Senior advisor del  Rappresentante speciale non è più ricoperta dall'Italia). Il fabbisogno finanziario della missione è pari a 121.217 euro.

Il termine di scadenza della missione è al momento fissato al 15 settembre 2019 da UNSCR 2434 (2018).

La missione UNSMIL, istituita nel settembre 2011, ha visto nel tempo progressive revisioni del suo mandato, verso un'accentuazione della componente relativa al dialogo politico libico.

La missione UNSMIL, istituita nel settembre 2011, ha visto nel tempo progressive revisioni del suo mandato, verso un'accentuazione della componente relativa al dialogo politico libico. Se ne ripercorrono di seguito lEvoluzione della missionee tappe fondamentali.

Il 16 settembre 2011, con la Risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 2009 (2011) adottata all'unanimità, agendo nell'ambito del Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite e prendendo misure ex art. 41 (misure a tutela della pace, non implicanti l'uso della forza), è stata istituita una missione politica integrata speciale dell'ONU in Libia denominata UNSMIL (United Nations Support Mission in Libya), avente per oggetto il compito di assistere e sostenere gli sforzi nazionali libici nella fase successiva al conflitto, e cooperare per il ripristino della sicurezza e l'ordine pubblico attraverso l'affermazione dello stato di diritto, il dialogo politico e la riconciliazione nazionale. Il 2 dicembre 2011, la Risoluzione n. 2022 (2011), adottata all'unanimità, ha esteso il mandato della missione UNSMIL, prevedendo, altresì, l'assistenza e il sostegno agli sforzi nazionali libici per affrontare la minaccia di proliferazione delle armi e dei materiali collegati di qualsiasi tipo, in particolare dei missili terra-aria trasportabili a spalla. La Risoluzione n. 2040 (2012), adottata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 12 marzo 2012 all'unanimità, ha modificato il mandato della missione UNSMIL assegnandole il compito, nel pieno rispetto del principio di responsabilizzazione a livello nazionale, di assistere e sostenere le autorità libiche, offrendo consulenza strategica e tecnica per gestire il processo di transizione democratica, promuovere lo Stato di diritto, ripristinare la sicurezza pubblica. A sua volta la Risoluzione n. 2144 (2014) adottata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il 14 marzo 2014 all'unanimità, nel prorogare il mandato fino al 13 marzo 2015 ha ribadito che il mandato di UNSMIL consiste nel sostenere -nel pieno rispetto del principio di responsabilizzazione a livello nazionale- gli sforzi del governo libico per: a) assicurare la transizione alla democrazia; b) promuovere lo stato di diritto e di diritti umani; c) controllare le armi; d) capacity-builing. Il 27 marzo 2015 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha approvato, all'unanimità, la risoluzione 2213 (2015) che, agendo sotto il Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, ha chiesto un cessate il fuoco immediato e incondizionato in Libia. Il mandato di UNSMIL viene focalizzatoi, come priorità immediata, sul sostegno al processo politico libico e alle misure di sicurezza.

Il 13 dicembre del 2016 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha adottato la Risoluzione 2323 (2016) che ha prorogato il mandato di UNSMIL al 15 settembre 2017 volto a sostenere: 1) l'attuazione dell'Accordo politico libico, 2) il consolidamento dell'amministrazione, della sicurezza e degli accordi economici del Governo di accordo nazionale, 3) le fasi successive del processo di transizione libica; prevede una Strategic Assessment Review del Segretario Generale dell'ONU per gli inizi del 2017, a seguito della quale potrebbe esserne rivisto il mandato. Da ultimo, con la Risoluzione del Consiglio di sicurezza 2434 (2018) , il mandato della missione è stato prorogato, fino al 15 settembre 2019.

 


European Union Border Assistance Mission in Libia

La missione EUBAM Libya di cui alla scheda 24 dell'allegato 1 della deliberazione del Consiglio dei ministri del 23 aprile 2019, istituita con decisione 2013/233/PESC del Consiglio del 22 maggio 2013, modificata e prorogata da ultimo fino al 30 giugno 2020 dalla decisione PESC/2018/2009 del Consiglio dell'UE, è una missione di assistenza alla gestione integrata delle frontiere in Libia.

L'obiettivo della missione è prestare assistenza alle autorità libiche nella creazione delle strutture statuali di sicurezza in Libia, in particolare nei settori della gestione delle frontiere, dell'applicazione della legge, della giustizia penale, al fine di contribuire agli sforzai volti a smantellare le reti della criminalità.

A tal Fine EUBAM Libya:

  • sostiene l'elaborazione di una strategia di gestione integrata delle frontiere, nonché di una strategia per la sicurezza marittima;
  • sostiene lo sviluppo di capacità di polizia
  • sostiene la riforma istituzionale, fornisce assistenza nella pianificazione strategica del Ministero della Giustizia
  • sostiene il coordinamento strategico tra i donatori e l'attuazione dei progetti in risposta alle esigenze libiche nei settori della gestione delle frontiere, dell'applicazione della legge e della giustizia penale.

 

Analogamente al precedente anno, l'Italia partecipa alla missione con 3 unità di personale della Polizia di Stato.

Il fabbisogno finanziario della missione per il 2019 è stimato in euro 263.680.


Le missioni in Libia. Serie storica

La seguente tabella riporta la serie storica della partecipazione italiana a missioni militari e civili in Libia nell'arco temporale 2011-2019.

La tabella non riporta il contributo della Difesa italiana nell'ambito del dispositivo militare internazionale dispiegato a seguito dell'approvazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 17 marzo 2011 che ha determinato l'intervento della Comunità internazionale nel conflitto libico del 2011.

 

Al riguardo, si ricordano le mozioni approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 4 maggio 2011 e le risoluzioni approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 24 marzo 2011 e dalle Commissioni riunite esteri e difesa della Camera nella seduta del 18 marzo 2011, unitamente alle risoluzioni approvate dall'Assemblea del Senato nella seduta del 23 marzo 2011 e dalle Commissioni riunite esteri e difesa del Senato nella seduta del 18 marzo 2011 . Si ricordano altresì gli elementi di informazione forniti sulla situazione libica nel corso delle comunicazioni del Governo sugli sviluppi relativi alle missioni internazionali del 13 luglio 2011.