Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa) |
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento Bilancio |
Titolo: | PNRR - I TRAGUARDI E GLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30 GIUGNO 2022 |
Serie: | Documentazione di Finanza Pubblica Numero: 28/5 |
Data: | 11/04/2022 |
Organi della Camera: | V Bilancio |
MONITORAGGIO DELL’ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
I TRAGUARDI E GLI OBIETTIVI DA CONSEGUIRE
ENTRO IL 30 GIUGNO 2022
Aggiornato all’11 aprile 2022
SERVIZIO STUDI
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Documentazione di finanza pubblica 28/5
La redazione del presente dossier è stata curata dal Servizio Studi della Camera dei Deputati
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DFP28e
PREMESSA
La tabella che segue illustra lo stato di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti nel PNRR per i quali sono previsti traguardi ed obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022.
Nel primo semestre 2022 sono previsti 45 interventi, di cui 15 Riforme e 30 Investimenti. Per la quasi totalità degli interventi (44) è previsto il conseguimento di traguardi (milestone) (ossia adozione di norme, conclusione di accordi, aggiudicazione di appalti, avvio di sistemi informativi, ecc.); l’unico obiettivo (target[1]) da conseguire riguarda l’assunzione di un determinato numero di addetti nell’ufficio per il processo.
I 45 traguardi e obiettivi da conseguire nel primo semestre 2022 riguardano le seguenti Missioni:
Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo: 1 obiettivo e 13 traguardi;
Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica: 14 traguardi;
Missione 4 – Istruzione e ricerca: 8 traguardi;
Missione 5 – Inclusione e coesione: 4 traguardi;
Missione 6 – Salute: 6 traguardi.
La tabella è strutturata su cinque colonne:
§ la prima colonna (“Investimento/Riforma”) riporta la denominazione dell’intervento (investimento o riforma) e indica (con una sigla alfanumerica[2]) la Missione e la Componente in cui esso si colloca all’interno del PNRR;
§ la seconda colonna (“Amministrazione titolare”) indica l’amministrazione titolare dell’intervento;
§ la terza colonna (“Intervento”) espone, in modo sintetico, i contenuti e le caratteristiche dell’intervento, nonché le sue finalità complessive;
§ la quarta colonna (“Traguardo/Obiettivo”) indica i traguardi e gli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022, descrivendone brevemente gli elementi essenziali[3]. Sono riportati, inoltre, eventuali elementi relativi a traguardi/obiettivi il cui conseguimento era previsto, nell’ambito del medesimo intervento, nei semestri precedenti;
§ la quinta colonna (“Attuazione”) fornisce informazioni sui provvedimenti attuativi adottati, riconducibili ai vari traguardi/obiettivi, reperibili (alla data dell’11 aprile 2022) dalla Gazzetta ufficiale, dal sito internet italiadomani.gov.it e dai siti istituzionali del Governo e dei Ministeri. A tale riguardo si avverte che l’inserimento di un provvedimento in tale sezione non comporta un giudizio sulla sua idoneità al conseguimento del traguardo/obiettivo cui si riferisce, trattandosi di una valutazione di merito rimessa al rapporto tra Governi nazionali e istituzioni dell’Unione europea.
Nella tabella che segue gli interventi, con i relativi traguardi e obiettivi, sono illustrati nell’ordine progressivo di Missione (M) e Componente (C) in cui sono collocati all’interno del PNRR.
TRAGUARDI E OBIETTIVI DA CONSEGUIRE ENTRO IL 30 GIUGNO 2022
Investimento/ Riforma |
Amministrazione Titolare |
Intervento |
Traguardi/Obiettivi |
Attuazione |
M1C1-33 Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi |
Consiglio di Stato
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Il PNRR prevede il finanziamento di un piano straordinario di assunzioni a tempo determinato per rafforzare temporaneamente l'ufficio del processo; assicurare al sistema competenze tecniche a supporto dello sforzo di gestione del cambiamento e alla transizione tecnologica; rafforzare stabilmente la capacità amministrativa del sistema giudiziario attraverso la formazione del personale e il trasferimento delle conoscenze. In particolare, il PNRR [p. 499 e ss.] prevede l'assunzione con contratti a tempo determinato della durata di 30 mesi di 250 funzionari e di 90 assistenti informatici. Le unità di personale dovranno essere distribuite presso gli uffici giudiziari amministrativi che presentano il maggiore arretrato (Consiglio di Stato, TAR Lazio, TAR Lombardia, TAR Veneto, TAR Campania e TAR Sicilia). |
Obiettivo al 30 giugno 2022 Avviare le procedure per l'assunzione di almeno 168 dipendenti per l'Ufficio per il processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. |
Il decreto-legge n. 80 del 2021 ha autorizzato il Segretariato generale della Giustizia amministrativa ad avviare le procedure di reclutamento, in due scaglioni, di un contingente massimo di 326 unità di addetti all'ufficio per il processo, con contratto di lavoro a tempo determinato, non rinnovabile, della durata massima di due anni e sei mesi. Il 6 luglio 2021 sono stati banditi i concorsi, per titoli e prova scritta, per il reclutamento, con contratto di lavoro a tempo pieno e determinato della durata di 30 mesi, non rinnovabile, di un primo scaglione di n. 168 unità di personale non dirigenziale. All’esito della selezione non è stato possibile coprire tutti i posti messi a concorso. Il decreto-legge n. 152 del 2021 consente lo scorrimento delle graduatorie o una nuova procedura concorsuale per garantire la copertura dei posti rimasti vacanti all’espletamento dei concorsi previsti dal d.l. n. 80/2021. Tali procedure sono attualmente in corso. |
M1C1-56 Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione Riforma del pubblico impiego |
PCM - Ministro per la Pubblica Amministrazione
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La riforma comprende, in particolare, le seguenti misure: · la definizione di profili professionali specifici per il settore pubblico; · la creazione di una piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione per tutte le amministrazioni pubbliche centrali; · modificare il processo di reclutamento attraverso: - il passaggio da un sistema basato sulla conoscenza ad uno basato sulle competenze; - la valutazione delle competenze; - la differenziazione delle procedure per l’assunzione di personale di base da quelle rivolte all’assunzione di profile specializzati; · la riforma della dirigenza; · il potenziamento del legame tra l'apprendimento permanente e le opportunità di formazione per i dipendenti; · l'impegno a favore dell'equilibrio di genere; · la revisione del quadro normativo sulla mobilità verticale e orizzontale.
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Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego
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Entrata in vigore del D.L. 80/2021, recante la legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego. Entrata in vigore del D.L. 44/2021, che ha introdotto una nuova procedura per lo svolgimento dei concorsi pubblici.
Nella Prima relazione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR (Doc. CCLXIII, n. 1) si prevede (pag.88) che nel primo semestre 2022 saranno adottati i provvedimenti attuativi e organizzativi conseguenti, nonché la modifica del DPR 487/1994 sull’accesso all’impiego.
Lo scorso 5 gennaio 2022 è stata sottoscritta l’ipotesi di CCNL del comparto Funzioni centrali e gli schemi di DPR per il comparto difesa e sicurezza per il triennio 2019-2021, su cui il Consiglio dei ministri ha espresso parere favorevole
Infine, si ricorda che dal 23 novembre 2021 è attivo “InPA”, il nuovo Portale di reclutamento della PA
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M1C1-70 Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni |
PCM - Segretariato generale
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La legge delega deve stabilire principi e criteri precisi per una riforma sistemica del codice dei contratti pubblici. La legge delega deve dettare quantomeno i principi e criteri direttivi seguenti volti a: i. ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti: 1) stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione; 2) imponendo la realizzazione di una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity; 3) conferendo all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity (tipi e volumi di acquisti), 4) stabilendo incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti; ii. semplificare e digitalizzare le procedure delle centrali di committenza; iii. definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività; iv. ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore della legge delega per la riforma del codice dei contratti pubblici. |
Il 29 marzo 2022 è iniziato alla Camera l’esame del disegno di legge di delega al Governo in materia di contratti pubblici nel testo approvato con modificazioni dal Senato il 9 marzo 2022 (AC. 3514). |
M1C1-103 Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale: tax compliance |
Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)
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L’intervento si articola in 5 punti e dovrà prevedere la trasmissione degli atti normativi ed amministrativi emanati per il raggiungimento di tutti i punti del traguardo. Dovrà essere inoltre trasmesso un documento che attesti l’esecuzione e descriva i seguenti interventi: - i) piena operatività della la banca dati e dell’infrastruttura IT per il rilascio della dichiarazione IVA precompilata; - ii) miglioramenti introdotti nella banca dati utilizzata per l’invio delle "Lettere di conformità"; - iii) nuove disposizioni che introducono sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici; - iv) completamento del processo di pseudonomizzazione dei dati di cui all'art. 1, commi 681-686, della legge n.160/2019, e della predisposizione delle infrastrutture digitali per l'analisi dei big data generati attraverso l’interoperabilità delle banche dati - v) misure per ridurre l’evasione da omessa fatturazione. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli.
Precedenti Traguardi: Traguardo T2 2021 Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C1-101 che prevedeva l’adozione di una Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l’evasione fiscale da omessa fatturazione, in particolare nei settori più esposti all'evasione fiscale, anche attraverso incentivi mirati per i consumatori.La relazione è stata pubblicata il 20 dicembre 2021.
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Con riferimento al punto i) l’articolo 4, comma 1.1, del decreto legislativo n. 127 del 2015, dispone che dal 1° gennaio 2022 l’Agenzia delle entrate mette a disposizione in via sperimentale (per circa 2 milioni di contribuenti) oltre alle bozze dei registri e alle liquidazioni periodiche dell’Iva, anche la bozza della dichiarazione annuale. Per quanto riguarda il punto ii) nella documentazione consegnata al Parlamento nell’audizione svolta il 23 febbraio 2022 si segnala che è in corso una fase preliminare di verifica, per individuare le possibili anomalie presenti nelle platee di riferimento (…) e che sono al vaglio soluzioni che consentirebbero un notevole accorciamento dei tempi di esecuzione delle analisi del rischio, alcune delle quali già in fase di sperimentazione. L’Agenzia delle entrate ha già predisposto un dettagliato piano delle attività da intraprendere per incrementare il numero delle lettere di compliance inviate ai contribuenti. Con riferimento al punto iii) l’articolo 19-ter del decreto-legge n. 152 del 2021 ha introdotto le sanzioni per la mancata accettazione di pagamenti digitali riproducendo la norma dell’articolo 23 del decreto-legge n. 124 del 2019 (abrogata in sede di conversione del citato decreto-legge) ed indicata dalla Commissione europea come riferimento per l’adempimento di questo traguardo. Con riferimento al punto iv) nella documentazione consegnata al Parlamento nell’audizione svolta il 23 febbraio 2022 si segnala che sono allo studio le modalità migliori per la pseudoanonimizzazione, volta a tutelare la privacy per consentire l’analisi dei dati generati attraverso l’interoperabilità delle fonti informative. Con riferimento al punto v) il 22 dicembre 2021 il Garante della privacy ha espresso il proprio parere sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze attuativo delle previsioni di cui all’articolo 1, comma 683 della legge di bilancio 160 del 2019. Tale schema di decreto ministeriale sembra dare attuazione alle misure in materia di analisi del rischio prospettate dalla Relazione per orientare le azioni del Governo volte a ridurre l’evasione fiscale da omessa fatturazione pubblicata il 20 dicembre 2021, in attuazione del traguardo M1C1-101, e trasmessa all’Unione europea che individua possibili misure da adottare per contrastare l’omessa fatturazione da attuare ai fini delle previsioni del punto v) del traguardo M1C1-103. |
M1C1-104 Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review") |
Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)
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Si prevede di rafforzare il processo di revisione e valutazione della spesa (spending review) all’interno della programmazione economico-finanziaria e del bilancio annuale e pluriennale, come già previsto dalla legislazione nazionale (articolo 22- bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196). In questo ambito si prevede un rafforzamento delle strutture esistenti e l’implementazione di nuove strutture appositamente dedicate all’interno del Ministero dell’economia e delle finanze. |
Traguardo al 30.06.2022 Adozione di obiettivi di risparmio per la spending review relativi agli anni 2023-2025.
Negli Operational arrangements si prevede che il Documento di Economia e Finanza 2022 stabilisca obiettivi di risparmio per l'amministrazione centrale dello Stato per ciascuno degli anni 2023-2025. Gli obiettivi di risparmio devono riflettere un adeguato livello di ambizione.
Precedenti Traguardi: Traguardo T2 2021 Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C1-100 che prevedeva l’entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l’efficacia della revisione della spesa (adottate con l’articolo 9, commi 8 e 9, del D.L. n. 152/2021). |
Il DEF 2022 (sez.I, pag.12) ha stabilito che le amministrazioni centrali dello Stato dovranno assicurare i seguenti risparmi di spesa per il triennio 2023-2025: - 800 milioni per il 2023; - 1.200 milioni per il 2024; - 1.500 milioni per il 2025.
La ripartizione tra i Ministeri e le aree di intervento saranno definite con DPCM entro il 31 maggio 2022. |
M1C2-16 Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G) |
PCM - Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD)
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L’Italia intende raggiungere l’obiettivo di realizzare connessioni ultrraveloci a 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload su tutto il territorio nazionale nonché di assicurare la copertura 5G in tutte le aree popolate entro il 2026 (termine di conclusione per tutti i progetti rientranti nell’investimento). La comunicazione europea Bussola digitale (Digital Compass) prevede come termine per il conseguimento di questi obiettivi il 2030. |
Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce riguardanti i cinque interventi in cui è suddiviso l’investimento ("Italia a 1 Giga", "Italia 5G", "Scuola connessa", "Sanità connessa" e "Collegamento isole minori"). |
Come risulta dall’audizione del Ministro Colao in IX Commissione del 18.01.2022, il 15.1.2022 è stato pubblicato il bando per 15 lotti geografici del Piano “Italia a 1 Giga”. Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati da Infratel i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia, per un totale di 3,7 miliardi di euro, che prevedono rispettivamente: |
M1C2-28 Investimento 5.2: Competitività e resilienza delle filiere produttive |
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)
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L’intervento consiste nel sostegno finanziario alle imprese, attraverso lo strumento del contratto di sviluppo, per progetti legati alle principali catene del valore strategiche, quali programmi di sviluppo industriale, programmi di sviluppo a tutela dell'ambiente, mobilità sostenibile e attività turistiche. Gli interventi di cui sopra devono essere condotti secondo politiche di investimento in linea con gli obiettivi del Regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio di 'Non arrecare danno significativo', come ulteriormente specificato nel 'Non arrecare danno significativo |
Traguardo al 31.03.2022 Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo.
Negli Operational arrangements si prevede che il decreto debba definire la natura e la portata dei progetti. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" con un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale nazionale e dell'UE; i beneficiari interessati e i relativi criteri di ammissibilità; disposizioni per reinvestire potenziali rientri per obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026.
Precedenti Traguardi: Traguardo T2 2021 Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M1C2- 26 di rifinanziare il fondo rotativo per l’internazionalizzazione di cui alla legge n. 394/81 e di ridefinirne il la politica di investimento a supporto ad almeno 4.000 imprese |
Si rammenta che, con decreto del Ministro dello sviluppo economico 2 novembre 2021 è stata condotta una revisione della disciplina generale sui contratti di sviluppo.
Il D.M. 13 gennaio 2022 comprendente la politica di investimento dei contratti di sviluppo è stato pubblicato in G.U. del 12 febbraio 2022. Il decreto dà attuazione alla riserva del 40% delle risorse al Sud (vedi Art. 2, c. 6 bis D.L. n. 77/2021, convertito in L. 108/2021)
Il decreto direttoriale 25 marzo 2022 ha approvato i termini per la presentazione delle domande di agevolazioni, dall’11 aprile 2022 (di esso è stata data notizia in G.U. del 2 aprile 2022) |
M1C3-11 Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei |
Ministero della Cultura (MIC)
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L’intervento riguarda strutture pubbliche e, in alcuni casi, private. Sono luoghi della cultura cinema, teatri e musei. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura
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È stato pubblicato, il 22 dicembre 2021 (con successivi aggiornamenti), l’“Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per la promozione dell’ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema, pubblici e privati, da finanziare nell’ambito del PNRR per un importo complessivo di 200 milioni di euro”. Si veda qui il relativo comunicato stampa.
Risulta, poi, dalla documentazione depositata dal Ministro Franco, in occasione della sua audizione presso le Commissioni parlamentari del 23 febbraio 2022, che è in corso la selezione dei musei statali, da parte della Direzione Generale Musei, per la restante quota di 100 milioni di euro. |
M1C3-12 Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi |
Ministero della Cultura (MIC)
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Gli interventi si attueranno attraverso il “Piano Nazionale Borghi”, un programma riguardante 250 Borghi, di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato, per quanto qui interessa, sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri. In particolare, saranno attivati interventi volti al recupero del patrimonio storico e alla creazione di piccoli servizi culturali. Inoltre, sarà favorita la creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate. Infine, sempre per quanto qui interessa, saranno introdotti sostegni finanziari per le attività culturali e creative. La selezione dei borghi sarà effettuata sulla base di: a) criteri territoriali, economici e sociali (indicatori statistici); b) capacità del progetto di incidere sull'attrattiva turistica e di aumentare la partecipazione culturale. Gli indicatori statistici considerati sono: entità demografica (comuni con popolazione inferiore a 5.000 ab.) e relativa tendenza; flussi turistici, visitatori di musei; consistenza dell'offerta turistica (alberghi e altre strutture ricettive, B&B, camere, alloggi in affitto); tendenza demografica del comune; grado di partecipazione culturale della popolazione; consistenza delle imprese culturali, creative e turistiche (con e senza scopo di lucro) e del relativo personale. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi |
Con DM 384 del 28 ottobre 2021 è stato costituito, presso il segretariato generale del MIC, un Comitato che fornisce supporto per l’attuazione dei programmi, dedicati ai borghi italiani nell’ambito del PNRR, nelle fasi di progettazione, realizzazione, monitoraggio, nonché ai fini delle collaborazioni con altri soggetti pubblici e privati coinvolti negli interventi. Contribuisce altresì alla redazione del Piano nazionale borghi. Si veda qui il relativo comunicato stampa.
È stato poi pubblicato, il 20 dicembre 2021, l’avviso pubblico per la selezione dei progetti, suddivisi in due distinte linee d’azione (qui il comunicato): la linea A), alla quale sono destinati 420 milioni di euro, la quale sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21 borghi. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono; la linea B), che mira alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici. In particolare, 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni e 200 milioni di euro verranno indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati. Si veda anche il comunicato del MIC del 18 marzo 2022.
E’ stato quindi adottato il decreto ministeriale n. 112 del 18 marzo 2022, recante “Riparto delle risorse PNRR, Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 - Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU”. |
M1C3-13 Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale |
Ministero della Cultura (MIC)
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L’investimento è destinato a dare impulso a un processo di valorizzazione di edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio. Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l'intervento deve migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale
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E’ stato adottato il decreto ministeriale n. 107 del 18 marzo 2022 recante “Assegnazione delle risorse alle Regioni e alle Province Autonome per la Missione 1 –Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” del PNRR”. |
M1C3-14 Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici |
Ministero della Cultura (MIC)
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L'investimento è volto a riqualificare parchi e giardini storici e a formare personale locale che possa curarli/preservarli nel tempo. I parchi e i giardini storici oggetto di intervento sono esclusivamente beni culturali tutelati, dichiarati di interesse artistico o storico. Possono essere di proprietà pubblica e non. I siti devono essere selezionati in base ai criteri definiti da un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico, composto da rappresentanti di MIC, università, ANCI, associazioni settoriali. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici
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È stato pubblicato, il 30 dicembre 2021, l’ “Avviso pubblico proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici PNRR M1C3 – Investimento 2.3 – programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”, per un importo complessivo di 190 milioni di euro. Inoltre, dalla documentazione depositata dal Ministro Franco, in occasione della sua audizione presso le Commissioni parlamentari del 23 febbraio 2022, risulta che sono in corso le valutazioni dei progetti relativi a n. 5 importanti parchi statali, tra cui Reggia di Caserta, Real Bosco di Capodimonte e Villa Favorita ad Ercolano per un importo complessivo pari a 100 milioni di euro. |
M1C3-15 Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) |
Ministero della Cultura (MIC)
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Si intende realizzare un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio per i luoghi di culto, così da evitare i potenziali costi di ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni. In particolare, il piano prevede: la messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto; il restauro del patrimonio Fondo Edifici di culto (FEC); la realizzazione di depositi per il ricovero delle opere d’arte coinvolte negli eventi calamitosi. L'investimento prevede, inoltre, la realizzazione del Centro Funzionale Nazionale per la salvaguardia dei beni culturali da rischi di natura antropica e naturale (CEFURISC), finalizzato a consentire un utilizzo più sinergico delle tecnologie esistenti e dei sistemi ambientali per monitoraggio, sorveglianza e gestione dei luoghi culturali. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC). |
Dalla documentazione depositata dal Ministro Franco, in occasione della sua audizione presso le Commissioni parlamentari del 23 febbraio 2022, risulta che sono in corso le ricognizioni per l’individuazione degli interventi di: i) restauro sulle chiese del Fondo edifici di culto; ii) adeguamento sismico sui luoghi di culto, torri e campanili. Entrambe le attività si concluderanno entro il mese di marzo. Contestualmente, sono in corso le attività propedeutiche con Sogin SpA per l’adeguamento a Siti di Ricovero delle ex centrali nucleari individuate (Bosco Marengo ad Alessandria, Caorso a Piacenza e Garigliano a Caserta). Entro il mese di maggio è prevista la pubblicazione del decreto ministeriale di assegnazione delle risorse. |
M1C3-35 Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici |
Ministero del Turismo (MiTur)
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Il progetto mira ad aumentare il numero di siti turistici accessibili, creare alternative turistiche e culturali valide e qualificate rispetto alle aree centrali affollate, incrementare l'uso delle tecnologie digitali e potenziare le aree verdi e la sostenibilità del turismo. In particolare, per quanto qui interessa, le risorse stanziate saranno destinate a rigenerazione e restauro del patrimonio culturale. . |
Traguardo al 30.06.2022 Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori.
Per verificare lo stato di avanzamento dei progetti, negli Operational arrangements si richiede una relazione di un ingegnere indipendente avallata dall'amministrazione responsabile che giustifichi la percentuale raggiunta con un elenco degli attestati di completamento degli interventi di riqualificazione che rechi il dettaglio della natura dell'intervento e della relativa localizzazione. |
Il Ministro del Turismo Garavaglia, nel corso dell’audizione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR, tenutasi il 9 febbraio 2022, presso le Commissioni riunite Attività produttive Camera e Industria Senato (qui il link), ha preannunciato l’adozione di semplificazioni normative per accelerare l’investimento affidandone l’attuazione al Commissario straordinario per gli interventi per il Giubileo 2025.
Sono dunque in corso interlocuzioni con il Sindaco di Roma e con il Ministro dell’Istruzione Bianchi e dell’Università Messa. Si tratta di attività propedeutiche alla redazione degli Accordi di programma.
Nell’allegato III alla documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, si annuncia che è in corso la stesura degli Accordi da sottoscrivere con le Amministrazioni attuatrici (Città di Roma Capitale, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma (MIC), Parco archeologico del Colosseo, Parco archeologico dell'Appia Antica, Diocesi di Roma, Ministero del Turismo, Regione Lazio) e l’individuazione puntuale di tutti gli interventi progettuali
A luglio 2021 è stato pubblicato un elenco degli interventi dei seguenti soggetti attuatori: 1. Ministero del turismo, l'elenco dei beneficiari ed enti attuatori comprende:
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M2C1-1 Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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Coerentemente con il piano d'azione per l'economia circolare e il quadro normativo dell'UE è in corso di revisione e aggiornamento la strategia esistente. La nuova strategia nazionale integrerà nelle aree di intervento l’ecodesign, ecoprodotti, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche, e si focalizzerà su strumenti, indicatori e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Della strategia nazionale farà parte anche il nuovo sistema di tracciabilità che consentirà anche di supportare gli organi di controllo e le forze dell’ordine nella prevenzione e repressione degli illeciti. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare |
Con il comunicato del 2 dicembre 2021 il MITE ha reso noto che si è conclusa il 30 novembre la consultazione pubblica sulla strategia nazionale per l’economia circolare avviata dal Ministero della transizione ecologica il 30 settembre scorso e che “le proposte e le considerazioni saranno oggetto di valutazione da parte del MITE che ha tempo fino al 30 aprile prossimo per predisporre il documento conclusivo, tenendo conto dei contributi pervenuti. |
M2C1-2 Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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L'obiettivo è superare uno dei principali ostacoli alla costruzione di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti, vale a dire la durata delle procedure di autorizzazione e delle gare d'appalto, spesso eccessiva a causa anche dei ritardi dovuti alla mancanza di competenze tecniche e amministrative del personale di regioni, province e comuni. Viene previsto che il MiTE e il MiSE e altri assicureranno il supporto tecnico agli enti locali (Regioni, Province, Comuni) attraverso società interne. Inoltre, il MiTE svilupperà uno specifico piano d'azione al fine di supportare le stazioni appaltanti nell'applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) alle procedure di gara. |
Traguardo al 30.06.2022 Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali |
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M2C1-11 Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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Tale investimento si propone di contribuire ad aumentare il livello di consapevolezza sugli scenari di cambiamento climatico e sulle relative conseguenze; educare in merito alle opzioni a disposizione per l’adozione di stili di vita e consumi più sostenibili a livello di individui, famiglie e comunità; promuovere l’adozione di comportamenti virtuosi, anche a livello di comunità (e.g. coinvolgendo insegnanti, famiglie, stakeholder locali). Per fare questo si prevede di: sviluppare contenuti omni-channel sulle tematiche di transizione ecologica (podcast, video per scuole, documentari, long forms); prevedere una piattaforma aperta accessibile a tutti che contenga il materiale educativo più rilevante sulle tematiche ambientali; coinvolgere influencer e leader di pensiero per massimizzare la diffusione dei messaggi più rilevanti su tutta la cittadinanza. La definizione e l’implementazione del progetto da parte del MITE avverrà con il supporto dei Ministeri dell’istruzione (per quanto riguarda i programmi scolastici) e dell’innovazione (in relazione alla piattaforma digitale). |
Traguardo al 30.06.2022 Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori.
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E’ stato pubblicato sul portale di Invitalia, per conto del MiTE, un bando del valore di 3,4 milioni di euro per l'acquisizione di servizi di ideazione della creatività e sviluppo di contenuti omni-channel sulle tematiche della transizione ecologica. |
M2C1-13 Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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A fronte delle evidenze emerse dalla Commissione Europea sull’assenza di una rete integrata di impianti di raccolta e trattamento rifiuti attribuibile all’insufficiente capacità di pianificazione delle regioni e, in generale, alla debolezza della governance, risulta necessario sviluppare un programma nazionale per la gestione dei rifiuti (la cui previsione normativa è stata introdotta dal d.lgs. 116/2020). Il programma, oltre ad evitare procedure di infrazione sui rifiuti, consentirà di: colmare le lacune impiantistiche e gestionali; migliorare significativamente i dati medi nazionali; raggiungere gli obiettivi di raccolta, riuso e recupero dei rifiuti previsti dalle norme europee e nazionali. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti
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E’ in corso la valutazione ambientale strategica del programma. Il 30 aprile 2022 scade il termine per la presentazione delle osservazioni da parte del pubblico. |
M2C2-18 Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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L’intervento si propone lo sviluppo di quattro principali filoni di ricerca: i) produzione di idrogeno verde e pulito; ii) sviluppo di tecnologie per stoccaggio e trasporto idrogeno e per trasformazione in altri derivati e combustibili verdi; iii) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità; iv) sistemi intelligenti di gestione integrata per il miglioramento della resilienza delle attuali infrastrutture in caso di maggiore diffusione dell’idrogeno.
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Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo per progetti di ricerca sull'idrogeno |
Il Ministro della transizione ecologica, in data 23 dicembre 2021, ha emanato un decreto ministeriale al fine di dare attuazione all'investimento, prevedendo: · la stipula di un accordo di programma con Enea affinché svolga, nelle annualità 2022-2025, le attività di ricerca dettagliate nel «Piano operativo di ricerca» (POR), predisposto da Enea (contributo massimo pari a 110 milioni di euro); · la pubblicazione dei bandi di gara come dettagliato nel decreto. Dell’adozione del D.M. è stata data comunicazione in G.U. n. 39 del 16 febbraio 2022.
Il 23 marzo 2022 sono stati pubblicati due bandi dei quali è stata data comunicazione in Gazzetta Ufficiale del 2 aprile 2022 e disponibili sul sito del MITE. Bando tipo A) con una dotazione di 20 milioni, di cui il 40% rivolto a progetti da realizzarsi nelle Regioni del Sud Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è rivolto agli enti di ricerca e alle università, anche congiuntamente tra loro o con imprese che esercitano attività dirette alla produzione di beni e/o di sevizi, per la realizzazione di progetti di ricerca fondamentale in riferimento alle seguenti tematiche: a) produzione di idrogeno clean e green; b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels; c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità (qui Avviso e gli Allegati) Bando di tipo B) con una dotazione di 30 milioni, di cui il 40% rivolto a progetti da realizzarsi nelle Regioni del Sud Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, è rivolto alle imprese, anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, per la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in riferimento alle seguenti tematiche: a) produzione di idrogeno clean e green; b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuels; c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità; d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull’idrogeno. Le domande di agevolazione, per entrambi i bandi, devono essere presentate entro il 9 maggio 2022. |
M5C2-19 Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS)
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L'obiettivo dell'investimento è quello di costruire nuovi alloggi pubblici, riducendo le difficoltà abitative, riqualificando le aree degradate e puntando alla sostenibilità e all’innovazione verde. |
Traguardo al 31.03.2022 Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territorio). |
Emanato il Decreto MIMS 7 ottobre 2021 n.383, che disciplina le proposte ammesse al finanziamento, a cui seguirà la definizione e la firma delle relative Convenzioni con le autorità locali. Il decreto direttoriale n. 17524 del 29 dicembre 2021 e il d.d. n. 804 del 20 gennaio 2021 hanno rispettivamente individuato gli elenchi delle proposte “Pilota” e delle proposte “ordinarie” ammesse a finanziamento. Inoltre, è stato approvato lo Schema di Convenzione da stipulare con gli Enti beneficiari, che verranno sottoscritti entro il mese corrente, nonché lo Schema di convenzione dell’Ente beneficiario con gli eventuali soggetti attuatori. Il 23 marzo 2022, il Mims ha comunicato la firma di 138 convenzioni del Pinqua su un totale di 159 (6 convenzioni per le proposte pilota, su un totale di 8 ammesse al finanziamento, e 132 relative a proposte ordinarie su un totale di 151. Le convenzioni sottoscritte interessano tutte le Regioni e in dieci di esse la firma delle proposte ammesse al finanziamento è stata completata. Il Mims ha dichiarato inoltre che entro il 31 marzo 2022 saranno sottoscritte le restanti 21 convenzioni (per raggiungere l’obiettivo previsto dal Pnrr sarebbe stato sufficiente firmare almeno una convenzione in quindici Regioni). |
M2C2-21 Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno |
Ministero della transizione ecologica (MITE) |
La riforma ha lo scopo di stabilire: • incentivi fiscali per sostenere la produzione di idrogeno verde, con impatto ambientale neutro, e una revisione della tassazione dei prodotti energetici; • misure per la diffusione del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore di incentivi fiscali |
Il Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani, nel corso dell’audizione del 15 febbraio 2022 presso le Commissioni riunite VII, X e XIII della Camera, ha affermato che sono in corso con il MEF approfondimenti sull’introduzione di possibili incentivi fiscali a consumo. Parallelamente, sono in corso interlocuzioni con il GSE. Nell’allegato III alla documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, viene spiegato che l’approfondimento è volto a verificare la concreta necessità di incentivi fiscali per la produzione e utilizzo di idrogeno, tenuto conto che il consumo è già defiscalizzato e che resta percorribile solo l’incentivo alla produzione. In caso affermativo andrà varata una norma che preveda incentivi, in accordo con il MEF, anche per il reperimento della relativa copertura finanziaria. La documentazione allegata alla Prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR, di dicembre già segnalava l’avvio dei lavori per la predisposizione delle misure di supporto. Il MiTE è parte attiva nel gruppo di lavoro istituito dal MEF per definire la posizione italiana nella fase ascendente della nuova European Energy Taxation Directive. La proposta attuale della Direttiva prevede una ridotta tassazione dell’idrogeno verde per un periodo di dieci anni.
Si rammenta che il D.Lgs. 8 novembre 2021 n. 199, di recepimento Direttiva 2018/2001/UE (cd. RED II) sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili, all’art. 11, prevede l’adozione di un decreto del Ministro che dovrà disciplinare, tra gli altri aspetti, la possibilità di estensione dell'incentivo tariffario previsto per il biogas anche alla produzione di carburanti gassosi da fonti rinnovabili di origine non biologica, quali l'idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. |
M2C2-38 Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie |
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)
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Per far fronte agli obiettivi di decarbonizzazione, si prevede non solo lo sviluppo della produzione energetica solare ed eolica, ma anche lo sviluppo degli accumuli elettrochimici
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Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore di un decreto ministeriale attuativo della misura |
Il decreto ministeriale è stato firmato dal Ministro in data 27 gennaio 2022 (pubblicato in G.U. n. 36 del 12 febbraio 2022). Nell’allegato III alla documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, si annuncia l’attuazione dei progetti tramite lo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo, con l’apertura di appositi sportelli agevolativi le cui indicazioni attuative saranno definite con uno o più decreti direttoriali.
Il 25 marzo 2022 è stato adottato il decreto direttoriale che definisce i termini per la presentazione delle domande di agevolazioni, dall’11 aprile 2022 all’11 luglio. (la comunicazione dell’adozione del decreto è stata data in G.U. del 2 aprile 2022)
Si rinvia anche alla Relazione sullo stato di attuazione del PNRR al dicembre 2021, Doc. CCLXIII, n. 1 afferma che il MISE ha avviato l’esame di due proposte progettuali: il soggetto proponente è l’azienda svedese Midsummer che ha già formalizzato la domanda di agevolazione per la realizzazione di un progetto industriale e un progetto di ricerca e sviluppo nell’area di Modugno (BA) una ulteriore proposta progettuale: il soggetto proponente è ENEL ed il programma industriale prevede la costruzione di una Gigafactory a Catania. Nel settore delle batterie, il MISE ha avviato interlocuzioni con Stellantis per la riconversione del sito produttivo di Termoli. |
M2C2-42 Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica |
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)
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L'investimento mira a favorire lo sviluppo di start-up attive nell'ambito della transizione verde mediante l'istituzione di un fondo dedicato da 250 milioni di euro ("Green Transition Fund", GTF) con una strategia di investimento focalizzata ad esempio su rinnovabili, economia circolare, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e stoccaggio dell'energia. |
Traguardo al 30.06.2022 Firma dell'accordo finanziario |
Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, si annuncia che è alla firma del Ministero dello sviluppo economico il DM che definisce la politica di investimento del fondo Green Transition Fund (GTF), propedeutico alla sottoscrizione dell’accordo finanziario tra MISE e CDP.
La previsione di cui all’art. 2, comma 6 bis del D.L. 31 maggio 2021, n. 77 (Governance) (40% Sud) sarà contemplata nel decreto che assegnerà le risorse al soggetto gestore |
M2C2-52 Investimento 5.2 - Idrogeno |
Ministero della transizione ecologica (MITE) |
L'idrogeno verde è ritenuto un elemento fondamentale del processo di decarbonizzazione di industria, trasporto e terziario: L’obiettivo perseguito dall’investimento è quello delineato nella Strategia nazionale per l’Idrogeno, la quale prevede l'installazione di circa 5 GW di capacità di elettrolisi entro il 2030. L’investimento mira pertanto ad espandere il mercato dell'idrogeno realizzando un grande impianto industriale per la produzione di elettrolizzatori, i dispositivi elettrochimici che consentono di rompere le molecole dell’acqua separando l’idrogeno dall’ossigeno. Inoltre, si prevede lo sviluppo di ulteriori tecnologie necessarie per sostenere l’utilizzo finale dell'idrogeno (es. celle a combustibile per autocarri). La maggior parte delle aziende attive in questo settore sono medie e piccole imprese. |
Traguardo al 30.06.2022: Aggiudicazione dell'appalto per costruire uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori.
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Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, si annuncia che si sono svolte interlocuzioni e riunioni con il Ministero dello sviluppo economico sulle possibili convergenze/sovrapposizioni con gli IPCEI. Si prospetta la predisposizione della manifestazione di interesse e l’avvio dell’iter operativo utilizzando i “contratti di sviluppo” dei progetti IPCEI |
M2C3-4 Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico |
Ministero della transizione ecologica (MITE) Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) |
La riforma mira a semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione degli interventi connessi all'efficientamento energetico e si articola in quattro linee di intervento: § rendere operativo il Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici § potenziare le attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile § aggiornare e potenziare il Fondo nazionale per l'efficienza energetica accelerare la fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC, dedicato alla riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale. |
Traguardo al 30.06.2022 Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico |
La documentazione allegata dal MITE alla Prima relazione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR Doc. CCLXIII, n. 1 di dicembre scorso, evidenzia che - per raggiungere lo scopo - si ritiene importante affiancare a misure di carattere economico, quali gli incentivi concessi dal Superbonus o il finanziamento di programmi per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, anche misure volte a superare le barriere non economiche che riducono le scelte di investimento in interventi di riqualificazione energetica degli edifici o che rallentano l’esecuzione dei lavori.
La prima Relazione sullo stato di attuazione del PNRR richiama poi le misure contenute nella legge di legge di bilancio 2022 in cui sono previste norme per il rafforzamento del Fondo nazionale per l’efficienza energetica e del Programma nazionale per la riqualificazione energetica degli edifici delle pubbliche amministrazioni centrali.
In particolare, il comma 514 dell’articolo 1 della legge n. 234/2021 (Legge di bilancio per il 2022) stabilisce che il Fondo nazionale per l'efficienza energetica non abbia più natura rotativa, ma mista e stabilisce che lo stesso possa provvedere anche all’erogazione di finanziamenti di cui una quota parte sia a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Le agevolazioni sono rivolte a imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata, ESCO e Pubbliche Amministrazioni. Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, preso atto che la norma di semplificazione è attualmente in vigore, si annuncia che è in fase di pubblicazione la riforma PREPAC.
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M2C4-1 Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico |
Ministero della transizione ecologica (MITE)
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Lo scopo di questa riforma è superare le criticità di natura procedurale, legate alla debolezza e all’assenza di un efficace sistema di governance nelle azioni di contrasto al dissesto idrogeologico. Si prevedono: la semplificazione e l’accelerazione delle procedure per l'attuazione e finanziamento degli interventi, a partire dalla revisione del DPCM 28 maggio 2015 (recante i criteri e le modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi) e del relativo “sistema ReNDiS”; il rafforzamento delle strutture tecniche di supporto dei commissari straordinari; il rafforzamento delle capacità operative delle Autorità di bacino distrettuale e delle Province (presso le quali istituire un Ufficio specializzato di cui anche i Commissari possano avvalersi); la sistematizzazione dei flussi informativi e l’interoperabilità dei diversi sistemi informatici. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici |
Con il D.L. 77/2021 sono state apportate numerose modifiche alla disciplina relativa al contrasto del dissesto idrogeologico, in particolare con l’art. 36-ter. Si ricorda altresì l’art. 17-octies del D.L. 80/2021 che reca misure di accelerazione delle attività dei commissari. Ulteriori disposizioni sono state introdotte con l’art. 16, commi 2 e 3, del D.L. 152/2021. Si ricorda altresì l’emanazione del D.P.C.M. 27 settembre 2021 recante “Aggiornamento dei criteri, delle modalità e dell'entità delle risorse destinate al finanziamento degli interventi in materia di mitigazione del rischio idrogeologico”. |
M2C4-4 Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati |
Ministero della transizione ecologica (MITE) |
La riforma è volta a rafforzare il processo di industrializzazione del settore (favorendo la costituzione di operatori integrati, pubblici o privati, con l'obiettivo di realizzare economie di scala e garantire una gestione efficiente degli investimenti e delle operazioni) e ridurre il divario esistente tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno (ove l’insufficiente presenza di gestori industriali e l’ampia quota di gestione in economia traccia un quadro del comparto idrico molto frammentato e complesso). Ci si attende altresì che la riforma definirà gli incentivi più adeguati per un migliore utilizzo delle risorse idriche nel settore agricolo, introduce un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua e un sistema di tariffe che rispecchia meglio ed è maggiormente in linea con il principio "chi inquina paga", evitando al contempo l'espansione dei sistemi irrigui esistenti. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui |
L’art. 16, comma 1, del D.L. 152/2021 novella l'articolo 154 del Codice dell'ambiente in materia di tariffa del servizio idrico integrato, prevedendo che nella determinazione dei canoni si tenga conto - oltre ai costi già previsti - anche dei costi dell’inquinamento, conformemente al principio “chi inquina paga” e prevede altresì che, con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il MITE, siano definiti i criteri per incentivare l’uso sostenibile dell’acqua in agricoltura, e per sostenere l’uso del sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento. Il comma 5 inasprisce le sanzioni previste per la violazione del divieto di derivare o utilizzare acqua pubblica in difetto di provvedimento autorizzativo o concessorio. Al fine di garantire lo sviluppo sostenibile dei sistemi idrici sotto il profilo ambientale, il comma 6 - in materia di divieti di espandere il sistema irriguo - incide sui criteri di valutazione per le domande di utilizzazione d’acqua a fini irrigui. |
M2C4-5 Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali |
Ministero della transizione ecologica (MITE) |
L’obiettivo è quello di intervenire nelle dinamiche che governano la gestione dei parchi nazionali e delle aree marine protette, attraverso l’implementazione di procedure standardizzate e digitalizzate su tre ambiti strategici ai fini della modernizzazione, dell’efficienza e dell’efficacia d’azione delle aree protette: conservazione della natura; servizi digitali ai visitatori; semplificazione amministrativa. |
Traguardo al 31.03.2022 Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette |
E’ stata emanata, con D.M. 22 marzo 2022, una direttiva agli Enti Parco Nazionali e alle Aree Marine Protette, volta a definire il piano di attività, le tempistiche e le modalità attuative per la realizzazione degli investimenti.
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M2C4-27 Riforma 4.1 - Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) |
La riforma è rivolta alla semplificazione e più efficace attuazione della normativa relativa al Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico. Inoltre, intende fornire misure di sostegno e di accompagnamento per gli organismi esecutivi che non sono in grado di effettuare investimenti relativi agli appalti primari entro i tempi previsti. In particolare, si intende agire sulla normativa che regola il Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico (L. 205/2017, art. 1, commi 516 e ss.), facendo del Piano lo strumento centrale di finanziamento pubblico per gli investimenti nel settore idrico, unificando le risorse economiche relative alle infrastrutture di approvvigionamento idrico previste dal Piano e semplificando le procedure, sia relativamente a formazione e aggiornamento del piano, che a rendicontazione e monitoraggio degli investimenti finanziati. |
Traguardo al 31.03.2022 Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico
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Si fa notare che modifiche alla disciplina del Piano Nazionale per gli interventi nel settore idrico (L. 205/2017, art. 1, commi 516 e ss.) sono previste dai commi 4-bis e 4-ter dell'art. 2 del D.L. 121/2021 che intervengono sulla formazione e attuazione del Piano, sul monitoraggio degli interventi ivi previsti, sui poteri sostitutivi in caso di inerzia dei soggetti preposti all'attuazione degli interventi. Quanto alla struttura del Piano, viene espunto il riferimento alla sua articolazione in due sezioni, denominate «acquedotti» e «invasi» e viene previsto che l’adozione del Piano dovrà avvenire entro il 30 giugno 2022. E’ inoltre prevista l’emanazione di uno o più decreti del MIMS per la definizione delle modalità e dei criteri di redazione ed aggiornamento del Piano, nonché della sua attuazione per stralci. Si ricorda altresì che con la sezione II della legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) è stato operato un rifinanziamento delle risorse destinate al piano dal comma 523 della legge 205/2017, nella misura di 40 milioni per il 2022 e 400 milioni per gli anni successivi. |
M4C1-3 Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti |
Ministero dell'Istruzione (MI)
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La riforma mira a istituire un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della carriera, al fine di migliorare la qualità del sistema educativo italiano. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti.
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L’art. 59 del D.L. n.73 del 2021 (convertito con legge n. 106/2021) reca disposizioni specifiche per la tempestiva nomina del personale docente, su posti comuni e di sostegno, nelle scuole di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2021/2022, e per la semplificazione delle procedure concorsuali per l’immissione in ruolo del medesimo personale, a cominciare da quelle relative alle classi di concorso delle materie scientifiche e tecnologiche. |
M4C1-4 Investimento 3.2 - Scuola 4.0 - scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori |
Ministero dell'Istruzione (MI)
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Si intende accelerare la transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative: trasformazione di circa 100.000 classi tradizionali in connected learning environments, con l’introduzione di dispositivi didattici connessi; creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo; digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche; cablaggio interno di circa 40.000 edifici scolastici. |
Traguardo al 30.06.2022 Decreto di adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano.
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Dalla documentazione depositata dal Ministro Franco, in occasione della sua audizione presso le Commissioni parlamentari del 23 febbraio 2022, risulta che è in fase di predisposizione il decreto del Ministro dell’istruzione per l’adozione del Piano “Scuola 4.0”. |
M4C2-4 Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità |
Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR)
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La riforma sarà attuata attraverso la creazione di una cabina di regia interministeriale (MUR-MiSE) e l’emanazione di 2 decreti: uno in ambito mobilità, per aumentare e sostenere la mobilità reciproca (attraverso incentivi) di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra università, infrastrutture di ricerca e aziende, l’altro nell’ambito della semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca e della riforma del percorso professionale dei ricercatori. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario.
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L’art. 26 del D.L. 152/2021 introduce una cornice normativa per realizzare la mobilità fra università ed enti pubblici di ricerca. È stato adottato il D.M. 1314 del 14 dicembre 2021 (Nuovo sistema di concessione delle agevolazioni del MUR alle attività di ricerca), per la semplificazione della gestione dei fondi relativi. Entro marzo 2022 – secondo quanto evidenzia la documentazione del MUR allegata alla Prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR - sarà adottato il D.M. in ambito mobilità per sostenere e aumentare la mobilità reciproca (attraverso incentivi) di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra Università, infrastrutture di ricerca e aziende. |
M4C2-11 Investimento 2.1 - IPCEI |
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE)
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Gli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) prevedono il concorso di conoscenze, competenze, risorse finanziarie e attori economici di tutta l’Unione europea intorno a obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva. L’obiettivo della misura è di integrare il Fondo nazionale IPCEI per la partecipazione agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo, con risorse aggiuntive che consentiranno di finanziare nuovi progetti. La finalità è di finanziare imprese e centri di ricerca per progetti su sviluppo, innovazione e produzione industriale, anche in collaborazione con centri e aziende europee, favorendo la collaborazione tra settore pubblico e privato. Finora l'Italia ha partecipato a 3 IPCEI, due sulle batterie e l'altro sulla microelettronica. Mentre le risorse disponibili sul Fondo IPCEI sono destinate a coprire gli IPCEI ai quali l’Italia già partecipa – Batterie 1, Batterie 2, e Microelettronica 1 – quelle del presente progetto possono essere utilizzate per gli IPCEI a venire, con priorità per Idrogeno e Microelettronica 2. L’investimento comprende sia gli IPCEI già approvati che quelli futuri, come il cloud, la salute, le materie prime e la cybersecurity. |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti.
Precedenti traguardi Traguardo: T2 2021 Al 31 dicembre 2021 è stato raggiunto il Traguardo M4C2-10 relativo al varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica. |
Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, si annuncia che è in corso la valutazione dei singoli progetti da parte della Commissione europea e si stima che la data di notifica possa ricadere nel primo trimestre 2022.
La documentazione allegata alla Prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR (pag. 13) evidenziava che i progetti ammessi al finanziamento saranno quelli selezionati dalla Commissione europea, anche in esito della procedura di matchmaking tra imprese europee. Tale procedura rende difficile una valutazione ex ante circa l’eventuale destinazione del 40% delle risorse al Sud.
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M4C2-17 Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione |
Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) |
Questa misura sostiene la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico. Il Fondo finanzierà la creazione o il rafforzamento, su base competitiva, di infrastrutture di ricerca di rilevanza pan-europea e infrastrutture di innovazione dedicate, promuovendo la combinazione di investimenti pubblici e privati. In particolare, l'infrastruttura per l'innovazione comprende infrastrutture multifunzionali in grado di coprire almeno tre settori tematici quali: i) quantistica, ii) materiali avanzati, iii) fotonica, iv) scienze della vita, v) intelligenze artificiali, vi) transizione energetica. In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle, attività che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai parametri di riferimento, attività connesse alle discariche di rifiuti e attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. La procedura di selezione richiederà una valutazione DNSH e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio. |
Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione.
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In data 28 e 29 dicembre 2021 sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) avvisi pubblici per “la presentazione di proposte progettuali per il rafforzamento e la creazione di Infrastrutture di ricerca” (Avviso n. 3264 del 28-12-2021) e per “la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di Infrastrutture tecnologiche di innovazione” (Avviso n. 3265 del 28-12-2021). Quanto sopra è stato pubblicato nella GU del 21 marzo 2022, recante “Avviso per la concessione di finanziamenti destinati alla realizzazione o ammodernamento di infrastrutture tecnologiche di innovazione”
Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, è riportato che il Comitato nazionale per la valutazione della ricerca (CNVR), già individuato, procederà alla selezione delle proposte progettuali entro il mese di giugno 2022.
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M4C2-18 Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S" |
Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR)
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Gli ecosistemi dell’innovazione rappresentano un modello innovativo di innovazione economica e sociale e sono luoghi di contaminazione e collaborazione tra Università, centri di ricerca, società e istituzioni locali che hanno finalità di formazione di alto livello, innovazione e ricerca applicata definite sulla base delle vocazioni territoriali. La misura contempla il finanziamento entro il 2026 di “campioni territoriali di “R&S” (esistenti o nuovi) che verranno selezionati con procedure competitive. I progetti prevedono attività formative innovative e di ricerca condotte in sinergia da università e imprese, supporto alle start-up, coinvolgimento delle comunità locali sulle tematiche dell'innovazione e della sostenibilità. In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, che generano emissioni di gas a effetto serra, connesse alle discariche di rifiuti o il cui smaltimento potrebbe causare un danno all'ambiente. |
Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione
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Il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato l’avviso pubblico per la “presentazione di proposte di intervento per la creazione e il rafforzamento di Ecosistemi dell'innovazione territoriali”. Attraverso questo bando il MUR finanzia la creazione di 12 Ecosistemi dell’innovazione a livello territoriale, regionale o sovraregionale, di cui 5 nel Mezzogiorno. Qui il comunicato stampa del MUR.
Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, è riportato che è stato già attivato il Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (CNVR) per l’individuazione degli esperti che valuteranno i progetti nell’ambito di apposite commissioni di valutazione. L’affidamento definitivo degli incarichi potrà essere finalizzato solo alla chiusura degli sportelli per la presentazione delle domande.
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M4C2-19 Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies |
Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) in collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico (MISE)
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Questa misura finanzia la creazione di centri di ricerca nazionale in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di Università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione. Elementi essenziali di ogni centro saranno il rinnovamento di rilevanti strutture di ricerca, il coinvolgimento di soggetti privati nella realizzazione e attuazione dei progetti di ricerca e il supporto alle start -up e alla generazione di spin off. |
Traguardo al 30.06.2022 Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies
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Il 20 dicembre 2021 è stato pubblicato sul sito del MUR l’avviso pubblico n. 3138 del 16 dicembre 2021 per la presentazione di “proposte di intervento per il potenziamento di strutture di ricerca e creazione di ‘campioni nazionali’ di ricerca e sviluppo su alcune key enabling technologies”. l MUR finanzia 5 Centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera relativa ad ambiti tecnologici intorno a queste tematiche: · Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni · Tecnologie dell’Agricoltura (Agritech) · Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA · Mobilità sostenibile · Bio-diversità Qui il comunicato stampa del MUR
In data 6 aprile 2022 è stato quindi pubblicato, sul sito del MUR, il decreto direttoriale n. 548 del 31 marzo 2022, recante “Decreto di approvazione delle graduatorie Fase 1 delle proposte progettuali pervenute in riferimento all’Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per il Potenziamento di strutture di ricerca e creazione di “campioni nazionali di R&S”, adottato con Decreto Direttoriale n. 3138 del 16.12.2021 e s.m.i.– PNRR – MUR”. |
M4C2-20 Investimento 3.2 - Integrazione delle risorse del Fondo Nazionale per l'Innovazione ai fini del finanziamento di start-up |
Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) Cassa Depositi e Prestiti (CDP) |
La misura è finalizzata ad integrare le risorse del Fondo nazionale per l’innovazione - gestito a condizioni di mercato da Cassa Depositi e Prestiti e MISE. Il fine è sostenere lo sviluppo del venture capital in Italia tramite partecipazioni minoritarie al capitale di rischio. Attraverso questa iniziativa sarà possibile ampliare la platea di imprese innovative beneficiarie del Fondo. L’investimento consentirà di sostenere 250 piccole e medie imprese innovative con investimenti per 700 milioni di euro (partecipazione media pari a 1,2 mln di euro). In osservanza del principio di "non arrecare un danno significativo", i progetti dovranno escludere le attività connesse ai combustibili fossili, che generano emissioni di gas a effetto serra, connesse alle discariche di rifiuti o il cui smaltimento potrebbe causare un danno all'ambiente. |
Traguardo al 30.06.2022 Firma dell'accordo fra il governo italiano e il partner esecutivo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario. |
Secondo quanto precisato dalla Documentazione del MISE allegata alla Prima relazione sullo stato di attuazione del PNRR, presentata a dicembre scorso, sono in corso interlocuzioni con CDP per la firma dell’accordo finanziario. Il principio di cui all’Art. 2, c. 6 bis DL n. 77/2021 cd. Governance convertito in L. 108/2021 del 40% del totale delle risorse al Sud sarà contemplato nel decreto che assegnerà le risorse al Gestore (CDP). Nell’allegato III contenuto nella documentazione depositata dal Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco in occasione dell’audizione del 23 febbraio 2022 presso la V Commissione, è riportato che è in firma presso il MISE il DM che definisce la politica di investimento del fondo. Il decreto è propedeutico alla firma dell’accordo finanziario tra MISE e CDP.
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M5C2-9 Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta |
Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)
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L’investimento è finalizzato a rafforzare i sistemi territoriali di presa in carico delle persone senza dimora o in povertà estrema attraverso due distinte linee di attività: - Housing first: modelli di inserimento abitativo e di residenzialità, messi a disposizione per un massimo di 24 mesi dai servizi sociali territoriali, in appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie; - Stazioni di posta: centri servizi diffusi nel territorio per l’accoglienza notturna e l’inclusione delle persone senza fissa dimora. |
Traguardo al 31.03.2022 Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte. Il Decreto direttoriale n. 450 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 9 dicembre 2021 ha definito il Piano Operativo per la presentazione, da parte degli Enti locali, di proposte di adesione agli investimenti 1.1, 1.2 e 1.3 della M5C2. Il Piano prevede un costo unitario di investimento pari a 500mila euro, per ogni progetto di housing first, e a 910mila euro, per ogni progetto di Centro servizi per il contrasto alla povertà, cui si sommano costi di gestione quantificati, per tre anni, rispettivamente, in 210.000 euro e 180.000 euro, per un onere complessivo di 177,5 milioni di euro e 272,5 milioni di euro. Il Decreto direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 28 gennaio 2022 rettifica il paragrafo 5.3 del Piano operativo del 9 dicembre 2021 (vedi il Decreto direttoriale supra).
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L’Avviso pubblico n. 1/2022 per la presentazione di Proposte di intervento da parte degli Ambiti Territoriali Sociali. Nel caso dei progetti relativi all'investimento, in ragione della maggiore concentrazione delle Stazioni di posta (Centri servizi) e della maggiore presenza di persone senza dimora nelle aree metropolitane, per ciascuna delle due linee di attività potranno essere attivati più progetti nello stesso ATS in ragione di 1 ogni 330mila abitanti (con approssimazione all'unità superiore). Sono state avviate le attività propedeutiche alla for-mazione delle commissioni di valutazione. Si stima di ricevere un numero di progetti che oscilla da 1800 a 2500 da parte dei 600 ambiti territoriali. Si prevede di chiudere la valutazione e procedere alla stipula delle convenzioni con le ATS entro il mese di giugno 2022. |
M5C2-11 Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale |
Ministero dell'Interno
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L’obiettivo dell’investimento è di fornire ai Comuni con più di 15.000 abitanti i contributi necessari per investire nella rigenerazione urbana e ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, per migliorare la qualità del decoro urbano e il contesto ambientale. |
Traguardo al 31.03.2022 Notifica di tutti gli appalti pubblici assegnati ad almeno 300 comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti per investimenti nella rigenerazione urbana, al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio ""non arrecare un danno significativo"" (DNSH).
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Il decreto del Ministero dell’interno del 30 dicembre 2021, con gli allegati contenuti, ha individuato i Comuni beneficiari del contributo previsto dall’articolo 1, commi 42 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160 e dal DPCM del 21 gennaio 2021, da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Il 25 marzo 2022 il Ministero dell’Interno ha comunicato che è in fase di definitiva formalizzazione il decreto ministeriale con il quale saranno finanziate tutte le opere considerate ammissibili e riportate nell’Allegato 2 al citato decreto del 30 dicembre 2021, nonché alcuni interventi le cui istanze, per un mero errore informatico, non erano state scaricate dal sistema Gestione Linee di finanziamento (GLF). |
M5C2-15 Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura |
Ministero del lavoro e delle politiche sociali (MLPS)
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L’obiettivo dell’investimento è di finanziare interventi volti al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura. |
Traguardo al 31.03.2022 Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse.
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Anci ha presentato al Ministero del lavoro la mappatura degli insediamenti irregolari dei braccianti agricoli. Il Decreto ministeriale numero 55, firmato lo scorso 29 marzo, stabilisce la ripartizione dei 200 mln di euro assegnati alle Amministrazioni locali.
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M6C1-1 Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale |
Ministero della Salute (MS)
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Definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi in tutte le regioni. E’ inoltre prevista la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato "One Health” |
Traguardo al 30.06.2022 Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria.
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Il Ministero della salute, nella Relazione sull’attuazione del PNRR del dicembre 2021, chiarisce che, ai fini del perfezionamento delle “Linee guida su requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi per l’autorizzazione all’esercizio e requisiti ulteriori per l’accreditamento delle cure domiciliari”, è stato predisposto un primo documento dalla DG Programmazione sanitaria del medesimo Ministero in collaborazione con le Regioni, su cui è stata acquisita Intesa il 4 agosto 2021 in sede di Conferenza Stato Regioni.
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M6C1-2 Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona |
Ministero della Salute (MS)
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L’investimento prevede l’istituzione e l'avvio di almeno 1.350 Case della Comunità, identificate come strutture sociosanitarie per una risposta integrata ai bisogni di salute e di assistenza della popolazione, provviste di: punti unici di accesso alle prestazioni sanitarie; servizi sociali per anziani e fragili; servizi dedicati alla tutela della donna del bambino e dei nuclei familiari (Consultori). Il personale previsto comprende équipe multidisciplinari di professionisti della salute (MMG, PLS, medici specialisti, infermieri di comunità, assistenti sociali) |
Traguardo al 30.06.2022 Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo
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L’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per le case della comunità sono state previste risorse pari a 2 miliardi di euro. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto con la consueta modalità basata sulla quota di accesso 2021 al Fondo sanitario nazionale, ma con un meccanismo di ponderazione per le Regioni del Mezzogiorno più favorevole (attribuzione del 45% in luogo del consueto 40% delle risorse alle Regioni del Mezzogiorno). Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Ai sensi dell’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022, costituiscono parte integrante del CIS i Piani operativi regionali, comprensivi di Action Plan per ciascuna linea di investimento. Le regioni e le Province autonome perfezionano con il Ministero della salute, entro il 28 febbraio 2022, i Piani operativi regionali e gli Action Plan di propria competenza. L’assegnazione delle risorse è revocata qualora CIS non venga sottoscritto con l’amministrazione attuatrice entro il 31 maggio 2022 e comunque, nel caso di mancato raggiungimento della Milestone che prevede l’approvazione di tutti i CIS con tutte le Regioni e le Province autonome entro il 30 giugno2022. Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022. |
M6C1-4 Investimento 1.2 -Casa come primo luogo di cura e telemedicina |
Ministero della Salute (MS)
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L'investimento nel suo complesso intende definire un modello condiviso per l’erogazione dell’assistenza domiciliare (ADI) supportato dalle nuove tecnologie (telemedicina, domotica, digitalizzazione). L’investimento si articola in tre subinvestimenti: - Casa come primo luogo di cura: con la finalità di incrementare (entro il 2026), attraverso investimenti in strumenti informatici e una più ampia offerta di servizi, la platea al 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni; - Centrali operative territoriali (COT): attivazione di 602 COT con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con i servizi territoriali, sociosanitari, ospedalieri e con la rete di emergenza, nonché di monitorare da remoto i dispositivi forniti ai pazienti, e di supportare lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari; - Telemedicina (Investimento 1.2.3) - |
Traguardo al 30.06.2022 Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione e il potenziamento dell'assistenza domiciliare - Sub-investimento 1.2.3 Telemedicina
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Il 15 dicembre 2021 il Comitato interministeriale per la transizione digitale ha avviato l’iniziativa di realizzazione della piattaforma nazionale di telemedicina, che gestirà i servizi nazionali abilitanti per l’adozione nei territori. L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), con il supporto del MITD, raccoglierà le manifestazioni di interesse dopo la pubblicazione di uno specifico avviso e avrà la responsabilità di stabilire e rendere obbligatori standard omogenei per tutte le piattaforme pubbliche di sanità digitale. L’identificazione delle specifiche applicazioni per i servizi di telemedicina sarà invece affidata a livello regionale tramite regioni capofila, con l’obiettivo di selezionare applicazioni innovative e scalabili secondo requisiti definiti dalla piattaforma nazionale (qui un approfondimento). Il 9 marzo 2022 è stato siglato il protocollo AGENAS – ANAC di vigilanza preventiva-collaborativa riguardo la procedura per la realizzazione della Piattaforma di telemedicina. Il 18 marzo 2022 l’AGENAS, con l’Avviso per la piattaforma nazionale di telemedicina, ha avviato un’indagine finalizzata ad acquisire proposte da parte di Operatori economici, adeguatamente qualificati e in possesso di requisiti idonei ai sensi di legge. Il termine per la presentazione delle proposte è fissato entro le 12.00 del giorno 18.05.2022. |
M6C1-5 Investimento 1.2 -Casa come primo luogo di cura e telemedicina |
Ministero della Salute (MS)
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L’investimento per la telemedicina prevede: il finanziamento di progetti che consentano interazioni medico-paziente a distanza (diagnostica e monitoraggio); la creazione di una piattaforma nazionale per lo screening di progetti di telemedicina; il finanziamento di iniziative di ricerca sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza |
Traguardo al 30.06.2022 Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute. |
L’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per le Centrali Operative Territoriali (COT) sono state finalizzate risorse pari a 204.517.588 euro. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto delle risorse destinandole ai seguenti subinvestimenti: COT, Interconnessione aziendale, Device. Le risorse sono ripartite sulla base degli standard indicati nel PNRR: 1(una) COT ogni 100mila abitanti. Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per contenuto e tempistica dei CIS si veda quanto stabilito dall’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022 (sul punto supra quanto detto per le Case della Comunità). Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022. |
M6C1-10 Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità) |
Ministero della Salute (MS)
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L’investimento, pari ad 1 miliardo di euro, intende potenziare l’offerta di cure intermedie, ovvero di strutture sanitarie della rete territoriale a ricovero breve, destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e degenze di breve durata. L’obiettivo finale è la realizzazione di 400 ospedali. |
Traguardo al 30.06.2022 Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo
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L’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 ha ripartito fra le Regioni e le Province autonome le risorse per i progetti del PNRR e del Piano complementare. Per gli ospedali di comunità sono state finalizzate risorse pari a 1 miliardo euro. Inoltre, il Ministero della salute, nella Relazione sull’attuazione del PNRR del dicembre 2021, chiarisce che si è proceduto all’individuazione dei siti idonei per la realizzazione degli Ospedali di Comunità. Il Decreto del Ministro della salute del 20 gennaio 2022 ha definito il riparto fra le Regioni sulla base della quota di accesso 2021 al Fondo sanitario nazionale, con un meccanismo di ponderazione che garantisce l’attribuzione del 40% delle risorse alle Regioni del Mezzogiorno (art. 2, co. 6-bis del D.L. 77 del 2021). Per l’attuazione è prevista l’approvazione di un Contratto Istituzionale (CIS) per l’individuazione degli obblighi di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Per contenuto e tempistica dei CIS si veda quanto stabilito dall’art. 3 del decreto 20 gennaio 2022 (sul punto supra quanto detto per le case della Comunità). Il 30 marzo 2022 è stata acquisita Intesa sullo schema di CIS che, insieme al Piano operativo, ogni Regione dovrà presentare entro il 31 maggio 2022. |
M6C2-5 Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero |
Ministero della Salute (MS)
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L’investimento mira ad un rafforzamento strutturale degli ospedali e ad un incremento e riqualificazione dei posti letto di terapia intensiva e subintensiva |
Traguardo al 30.06.2022 Notifica di Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo da parte del Ministero della Salute
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Con Decreto Direttoriale n. MDS-DGPROGS-84 del 22 ottobre 2021 è stato adottato il “Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane”, relativo ai piani di riorganizzazione presentati dalle Regioni e dalle Province Autonome in attuazione all’art. 2 del decreto legge n. 34 del 2020, volti a rafforzare la capacità delle strutture ospedaliere del SSN ad affrontare le emergenze pandemiche. Con l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni e PP.AA del 12 gennaio 2022 è stato proposto il riparto fra le Regioni e le Province autonome di risorse PNRR e Piano complementare (PNC) complessivamente pari a 2.639.265.000 euro, successivamente definite con Decreto del Ministero della salute del 20 gennaio 2022 in: - € 1.450.110.000 per la digitalizza-zione DEA I e II; - € 1.189.155.000 per le grandi apparecchiature. Con l’Intesa approvata il 30 marzo 2022 sullo schema del CIS, Contratto istituzionale di sviluppo, è stato definito il modello di Contratto e di Piano operativo che le Regioni devono sottoscrivere entro il 31 maggio 2022.
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[1] Si ricorda che gli obiettivi costituiscono degli indicatori misurabili, e quindi consentono di determinare un risultato in termini di quantità raggiunta.
[2] Ad esempio la sigla M5-C3-I.1 indica l’investimento n.1 (I.1) della Componente n.3 (C3) della Missione 5 (M5).
[3] Si fa presente che nella descrizione dei traguardi e degli obiettivi si è tenuto conto anche delle informazioni desumibili dagli Operational arrangements (OA) tra la Commissione europea e l’Italia, firmati il 22 dicembre 2021. Si tratta degli atti formali con i quali sono stabiliti i meccanismi di verifica periodica (validi fino al 2026) relativi al conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi necessari per il riconoscimento delle rate semestrali delle risorse PNRR in favore dell’Italia. I contenuti degli Operational arrangements sono stati oggetto di negoziato con la Commissione europea e costituiscono, ai sensi della normativa europea sulla RRF (articolo 20, comma 6, del Regolamento n.2021/241/UE), un passaggio preliminare per la presentazione della prima domanda di pagamento alla Commissione europea.