Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento Cultura
Titolo: Rendiconto 2018 e Assestamento 2019
Riferimenti: AC N.2017/XVIII AC N.2018/XVIII
Serie: Progetti di legge   Numero: 179/1/0/7
Data: 11/09/2019
Organi della Camera: VII Cultura


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Rendiconto 2018 e Assestamento 2019

11 settembre 2019
Schede di lettura - Profili di competenza della VII Commissione Cultura


Indice

Premessa|RENDICONTO 2018|ASSESTAMENTO 2019|


Premessa

Il presente dossier è dedicato alle parti dei disegni di legge di Rendiconto 2018 e di Assestamento 2019 di diretto interesse della VII Commissione.

Per un inquadramento di carattere generale dei due provvedimenti, si veda il dossier 179/1.


RENDICONTO 2018


MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Lo stato di previsione del MIUR contenuto nella legge di bilancio 2018 (L. 205/2017) recava previsioni iniziali di spesa pari a € 57.266,1 mln in conto competenza e pari a € 57.555,1 mln in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive, in € 60.173,0 mln in conto competenza e € 61.006,9 mln in conto cassa.

Come si evince dal Conto del bilancio (cfr., in particolare, A.C. 2017, volume IX, pag. 748), a consuntivo si registrano, per il 2018, spese per € 60.022,3 mln in termini di competenza (con un incremento di € 2.756,2 mln rispetto agli stanziamenti iniziali) e per € 59.442,9 mln in termini di cassa (con un incremento di € 1.887,8 mln rispetto agli stanziamenti iniziali).

Di seguito il raffronto tra stanziamenti iniziali e spese a consuntivo (conto competenza) nel triennio 2016-2018:

(competenza, mln di euro)

2016

2017

2018

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

55.046,1

54.879,7

56.202,5

56.895,3

57.266,1

60.022,3

Le spese del Ministero riguardano principalmente la parte corrente (94,6% in conto competenza).

In particolare, a consuntivo, le spese risultano le seguenti:

(consuntivo, mln di euro)

 

Competenza

Cassa

Spese correnti

56.792,7

56.825,4

Spese in conto capitale

3.212,0

2.598,4

Rimborso passività finanziarie (aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato)

17,6

19,2

TOTALE

60.022,3

59.442,9

 

Più nello specifico, il 76,1% della dotazione complessiva di parte corrente riguarda le spese per redditi da lavoro dipendente (pari, in assoluto, a € 43.223,5 mln) (cfr., in particolare, A.C. 2017, volume II, tomo II, pag. 737).

 

Osservando l'andamento delle spese in conto competenza nel corso del triennio 2016-2018, nel 2018 si nota un aumento del 5,5% rispetto al 2017, a fronte dell'incremento del 3,7% registrato nel 2017 rispetto al 2016.

In particolare, rispetto al 2017, nel 2018 si è registrato un incremento delle spese di parte corrente (+5,1%) e delle spese in conto capitale (+12,3%), mentre si è registrata una diminuzione delle spese relative al rimborso delle passività finanziarie (–23,6%).

(consuntivo, competenza, mln di euro)

 

2016
(A)

2017
(B)

Var. 2017/2016
(B-A)/B

2018
(C)

Var. 2018/2017
(C-B)/B

Spese correnti

52.337,8

54.011,1

3,2%

56.792,7

5,1%

Spese c/capitale

2.514,2

2.861,1

13,8%

3.212,0

12,3%

Rimborso
pass. finanz.

27,7

23,1

-16,8%

17,6

-23,6%

TOTALE

54.879,7

56.895,3

3,7%

60.022,3

5,5%

L'andamento delle spese di competenza delle missioni iscritte nello stato di previsione del MIUR nel triennio 2016-2018, è il seguente:

(consuntivo, competenza, mln di euro)

Missioni MIUR

2016

2017

2018

2018/2017

1. Istruz. scolastica

44.678,1

46.468,2

49.222,5

5,9%

2. Istruz. universitaria e form.ne post-univ.

7.858,0

7.916,5

8.248,1

4,2%

3. Ricerca e innovaz.

2.281,3

2.410,5

2.446,5

1,5%

4. Servizi ist.li e gen.li delle PA

53,5

100,1

105,3

5,2%

Fondi da ripartire

8,8

--

--

--

TOTALE

54.879,7

56.895,3

60.022,3

5,5%

 

In particolare, nel 2018, nell'ambito della missione "Istruzione scolastica" – che costituisce l'82,0% delle spese del Ministero –, le spese afferenti al programma "Istruzione del primo ciclo" sono pari al 61,4% del totale della missione. Quelle relative al programma "Istruzione del secondo ciclo" costituiscono invece il 32,6%. Al programma "Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica" e al programma "Istituzioni scolastiche non statali" sono destinati, rispettivamente, il 2,6% e l'1,1% della spesa. La somma delle spese relative ai rimanenti programmi ("Iniziative per lo sviluppo del sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio", "Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per l'istruzione e formazione professionale", "Realizzazione degli indirizzi e delle politiche in ambito territoriale in materia di istruzione" e "Reclutamento e aggiornamento dei dirigenti scolastici e del personale scolastico per l'istruzione") costituisce il 2,3% del totale della missione.

La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio è pari a € 3.679,1 mln (rispetto ai € 3.274,1 mln del 2017).

 

L'incidenza percentuale della spesa finale per istruzione, università e ricerca sul bilancio dello Stato 2018 è pari al 9,8%, a fronte del 9,3% registrato con riferimento al rendiconto 2017.

Qui le considerazioni relative al Ministero presenti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 della Corte dei conti (pagg. 209 e ss.).


MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO

Lo stato di previsione del MIBACT contenuto nella sopra richiamata legge di bilancio 2018 recava previsioni iniziali di spesa pari a € 2.442,1 mln in conto competenza e pari a € 2.759,0 mln in conto cassa, variate, rispettivamente, in sede di previsioni definitive, in € 2.743,0 mln in conto competenza e € 3.107,9 mln in conto cassa.

Come si evince dal Conto del bilancio (cfr., in particolare, A.C. 2017, volume XV, pag. 829), a consuntivo si registrano, per il 2018, spese per € 2.652,4 mln in termini di competenza (con un incremento di € 210,3 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 2.454,8 mln in termini di cassa (con un decremento di – € 304,2 mln rispetto alle previsioni iniziali).

Di seguito il raffronto tra stanziamenti iniziali e spese a consuntivo (conto competenza) nel triennio 2016-2018:

(competenza, mln di euro)

2016

2017

2018

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

Stanziamento iniziale

Spese a consuntivo

2.128,4

2.200,2

2.119,6

2.428,3

2.442,1

2.652,4

 

Le spese del Ministero riguardano principalmente la parte corrente (65,1% in conto competenza).

In particolare, a consuntivo, le spese risultano le seguenti:

 

(consuntivo, mln di euro)

 

Competenza

Cassa

Spese correnti

1.728,0

1.590,0

Spese in conto capitale

877,1

817,4

Rimborso passività finanziarie (aggregato delle spese per l'estinzione dei prestiti contratti dallo Stato)

47,3

47,3

TOTALE

2.652,4

2.454,8

Più nello specifico, il 39,4% della dotazione complessiva di parte corrente riguarda le spese per redditi da lavoro dipendente (pari, in assoluto, a € 680,3 mln) (cfr., in particolare, A.C. 2017, volume II, tomo II, pag. 738).

 

Osservando l'andamento delle spese in conto competenza nel corso del triennio 2016-2018, nel 2018 si nota un aumento pari a 9,2% rispetto al 2017, a fronte dell'incremento del 10,4% registrato nel 2017 rispetto al 2016.

In particolare, rispetto al 2017, nel 2018 si è registrato un incremento delle spese di parte corrente (4,0%), delle spese in conto capitale (21,7%) e delle spese relative al rimborso delle passività finanziarie (3,8%).

(consuntivo, competenza, mln di euro)

 

2016
(A)

2017
(B)

Var. 2017/2016
(B-A)/B

2018
(C)

Var. 2018/2017
(C-B)/B

Spese correnti

1.707,5

1.662,0

-2,7%

1.728,0

4,0%

Spese c/capitale

449,0

720,7

60,5%

877,1

21,7%

Rimborso
pass. finanz.

43,7

45,6

4,3%

47,3

3,8%

TOTALE

2.200,2

2.428,3

10,4%

2.652,4

9,2%

 

L'andamento delle spese di competenza delle missioni iscritte nello stato di previsione del MIBACT nel triennio 2016-2018, è il seguente:

 

(consuntivo, competenza, mln di euro)

Missioni MIBACT

2016

2017

2018

2018/2017

1. Tutela e valorizzazione beni e att.tà culturali e paesagg.

2.066,1

2.309,7

2.526,0

9,4%

2. Ricerca e innovazione

21,6

21,3

23,0

8,0%

3. Turismo

45,6

45,6

47,9

5,1%

4. Servizi ist.li e generali delle amm.ni pubbliche

28,0

51,7

55,5

7,3%

Fondi da ripartire

39,0

--

--

--

TOTALE

2.200,2

2.428,3

2.652,4

9,2%

In particolare, nel 2018, nell'ambito della missione Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici – che costituisce il 95,2% delle spese del Ministero –, le spese afferenti al programma per la tutela del patrimonio culturale sono pari al 31,7% del totale, seguite da quelle dei programmi relativi al settore dello spettacolo dal vivo (15,9%), alla valorizzazione del patrimonio culturale e al coordinamento del sistema museale (13,9%), al settore del cinema e dell'audiovisivo (10,6%), alla tutela e valorizzazione dei beni librari e alla promozione e il sostegno del libro e dell'editoria (6,1%), ai beni archeologici (5,7%) e ai beni archivistici (5,4%). Le spese afferenti alla tutela delle belle arti e alla tutela e valorizzazione del paesaggio rappresentano il 4,6%, mentre il resto dei programmi ("Tutela e promozione dell'arte e dell'architettura contemporanee e delle periferie urbane", "Coordinamento e indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale", "Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale") rappresenta complessivamente il 6,0% del totale della missione.

La consistenza dei residui alla fine dell'esercizio è pari a € 938,5 mln (rispetto ai € 806,9 mln del 2017).

 

L'incidenza percentuale della spesa finale per i beni e le attività culturali e il turismo sul bilancio dello Stato nel rendiconto 2018 è pari allo 0,4%, rimanendo invariata rispetto al rendiconto 2017.

 

Qui le considerazioni relative al Ministero presenti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018 della Corte dei conti (pagg. 409 e ss.).


MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (PROGRAMMI "SOSTEGNO ALL'EDITORIA","RICERCA DI BASE E APPLICATA" E "ATTIVITÀ RICREATIVE E SPORT")

Con riferimento al programma "Sostegno all'editoria", si considerano specificamente i seguenti capitoli:

- cap. 2196, recante le risorse del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione;

- cap. 2193, relativo alle somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per interventi a favore dell'editoria;

- cap. 1501, che reca le somme, anche pregresse, da corrispondere alle concessionarie dei servizi di telecomunicazioni per rimborsi delle agevolazioni tariffarie per le imprese editrici;

- cap. 2183, relativo alle somme destinate all'accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva stipulato con la repubblica di San Marino.

 

La somma degli stanziamenti iniziali dei predetti capitoli riportati nella legge di bilancio per il 2018 era pari, sia in conto competenza che in conto cassa, ad € 155,2 mln.

A consuntivo si registrano, per il 2018, spese per € 106,7 mln in termini di competenza (con un decremento di – € 48,6 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 129,4 mln in termini di cassa (con un decremento di – € 25,8 mln rispetto alle previsioni iniziali).

 

Nel programma "Ricerca di base e applicata", si considerano specificamente i seguenti capitoli:

- cap. 7380, che reca le somme da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia;

- cap. 7382, relativo alle somme da assegnare per la realizzazione del progetto "Human Technopole".

 

La somma degli stanziamenti iniziali dei predetti capitoli riportati nella legge di bilancio per il 2018 era pari, sia in conto competenza che in conto cassa, ad € 207,9 mln.

A consuntivo si registrano, per il 2018, spese per € 207,9 mln in termini di competenza (invariate rispetto alle previsioni iniziali) e per € 100,1 mln in termini di cassa (con un decremento di – € 107,8 mln rispetto alle previsioni iniziali).

Per quanto riguarda il programma "Attività ricreative e sport", il totale degli stanziamenti iniziali nel 2018 era pari a € 613,1 mln in conto competenza e a € 623,1 mln in conto cassa.

A consuntivo si registrano, per il 2018, spese per € 655,7 mln in termini di competenza (con un incremento di € 42,6 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 641,1 mln in termini di cassa (con un incremento di € 17,9 mln in termini di cassa).


MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (PROGRAMMA "SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA, DI RADIODIFFUSIONE E POSTALI")

Con riferimento al programma "Servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali", si considerano specificamente i seguenti capitoli:

- cap. 3021, recante stanziamenti per il servizio di trasmissione radiofonica delle sedute parlamentari;

- cap. 3121, relativo ai contributi alle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale;

- cap. 3125, relativo al sostegno all'emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale nell'ambito del riparto del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione;

- cap. 3129, relativo al Fondo per la diffusione di servizi di media audiovisivi in ambito locale;

- cap. 3130, recante le somme destinate all'attuazione dell'accordo con la Santa Sede in materia di radiodiffusione televisiva e sonora.

Nella legge di bilancio 2018 sui citati capitoli erano allocate complessivamente risorse per € 13,6 mln in conto competenza e € 61,7 mln in conto cassa.

A consuntivo per il complesso dei medesimi capitoli si registrano, per il 2018, spese per € 80,3 mln in conto competenza (con un incremento di € 66,8 mln rispetto alle previsioni iniziali) e per € 72,1 mln in conto cassa (con un incremento di € 10,4 mln rispetto alle previsioni iniziali).


ASSESTAMENTO 2019


Nota preliminare

Preliminarmente, si ricorda che il disegno di legge di assestamento non tiene conto, in particolare, dei risparmi di spesa stabiliti con il D.L. 61/2019 (L. 85/2019), che completa l'insieme delle misure adottate nell'ambito della negoziazione avviata dal Governo italiano con la Commissione europea in merito al rispetto della regola del debito pubblico del Patto di stabilità e crescita per l'anno 2018.

Più nello specifico, l'art. 1 del D.L. ha stabilito, al fine di conseguire il miglioramento dei saldi di finanza pubblica rispetto alle previsioni tendenziali, almeno nella misura di € 1.500 mln per l'anno 2019, che le dotazioni del bilancio dello Stato, in termini di competenza e cassa, sono corrispondentemente accantonate e rese indisponibili per la gestione secondo quanto indicato nell'Allegato 1. Detti accantonamenti di spesa possono essere rimodulati nell'ambito degli stati di previsione della spesa, ferma restando la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica, con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, da comunicare alle Camere, su richiesta dei Ministri interessati.

In particolare, per quanto qui maggiormente interessa, l'All. 1 ha disposto l'accantonamento dei seguenti importi:

(mln di euro)

MINISTERO

Programma

Riduzioni

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA'
E DELLA RICERCA

4.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza

0,55

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI

4.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza

0,80


MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Le previsioni iniziali di bilancio per il 2019

Lo stato di previsione del MIUR per l'esercizio 2019, approvato con L. 145/2018, recava previsioni iniziali di spesa pari a € 59.523,7 mln in conto competenza (di cui, € 56.112,4 mln di parte corrente, € 3.393,3 mln in conto capitale e € 18,0 mln per il rimborso di passività finanziarie) e a € 60.427,8 mln in conto cassa (di cui, € 56.385,8 mln di parte corrente, € 4.024,1 mln in conto capitale e € 18,0 mln per il rimborso di passività finanziarie), suddivisi tra le seguenti missioni:

(mln di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

48.376,0

49.105,2

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

8.369,2

8.469,2

Ricerca e innovazione

2.653,5

2.728,5

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

124,9

124,9

TOTALE

59.523,7

60.427,8

 

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2019, quale risultante dal progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a € 2.771,5 mln (di cui € 1.566,9 mln per la parte corrente, € 1.147,5 mln per spese in conto capitale e € 57,1 mln per rimborso passività finanziarie).

Le previsioni assestate per il 2019

 

Variazioni introdotte in forza di atti amministrativi

Le previsioni iniziali sono state in parte già modificate, nel periodo gennaio-maggio 2019, in forza di atti amministrativi. In particolare, si è registrato un aumento delle dotazioni di competenza pari a € 218,0 mln, e delle dotazioni di cassa, pari a € 575,2 mln.

Le variazioni sono dipese, in particolare, dal riparto del Fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese, dalla reiscrizione di residui passivi perenti, dalla riassegnazione di entrate in applicazione del piano stralcio per interventi di edilizia scolastica, dall'integrazione delle dotazioni di cassa dei capitoli deficitari, con storno dall'apposito Fondo di riserva, nonché dalla ripartizione delle scelte per la devoluzione del cinque per mille (Cfr. A.C. 2018/IV, Nota illustrativa dello stato di previsione del MIUR - Tabella 7, pag. 9).

Variazioni proposte dal ddl di assestamento (A.C. 2018)

 

Alle variazioni introdotte in forza di atti amministrativi, si aggiungono quelle proposte con il ddl di assestamento – che nel corso dell'esame al Senato non ha registrato modifiche –, le quali comportano una diminuzione di – € 28,7 mln delle previsioni di competenza (di cui – € 27,7 mln per spese di parte corrente e – € 1,0 mln per spese in conto capitale) e un aumento di € 131,3 mln delle autorizzazioni di cassa (di cui € 59,1 mln per spese di parte corrente e € 72,2 mln per spese in conto capitale).

Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano, all'esito di variazioni di segno opposto, un incremento di € 1.054,8 mln (di cui € 445,4 mln di parte corrente, € 610,9 mln per spese in conto capitale, e – € 1,5 mln per rimborso passività finanziarie).

Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. In particolare, il ddl evidenzia che le principali variazioni proposte riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile e/o inderogabile.
Le variazioni ai residui derivano dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2018.

In particolare, le variazioni di competenza e cassa proposte con il ddl di assestamento, articolate per Missioni, riguardano:

 

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

– 28,9

42,3

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

– 16,6

– 14,6

Ricerca e innovazione

0,0

86,8

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

16,7

16,7

TOTALE

– 28,7

131,3

 

Per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il ddl di assestamento le previsioni iniziali di bilancio per l'esercizio 2019 – articolate per Missioni – vengono, quindi, assestate come segue:

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Istruzione scolastica

48.481,6

49.572,4

Istruzione universitaria e formazione post-universitaria

8.365,6

8.467,8

Ricerca e innovazione

2.724,1

2.949,8

Servizi istituzionali e generali delle P.A.

141,7

144,4

TOTALE

59.713,0

61.134,4

 

Il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2019 con riferimento ai singoli programmi è riportato nella tabella allegata (all. 1).

Al riguardo, si evidenzia che le principali variazioni positive in conto competenza rispetto alle previsioni iniziali di bilancio riguardano la Missione 1. Istruzione scolastica (+ € 105,6 mln) con riferimento alla quale si registra, in particolare, un incremento relativamente al programma 1.1 Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica (+ € 135,1 mln).

 

Si registrano variazioni positive anche per quanto concerne la Missione 3. Ricerca e innovazione (+ € 70,6 mln) e la Missione 4. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ € 16,7 mln).

 

Variazioni negative, invece, si registrano per la Missione 2. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (– € 3,6 mln).

 

Alla medesima Missione 1. Istruzione scolastica sono attribuibili anche le principali variazioni positive in conto cassa (+ € 467,2 mln), anche in questo caso dovute principalmente all'incremento registrato dal programma 1.1 Programmazione e coordinamento dell'istruzione scolastica (+ € 345,9 mln).

Variazioni positive intervengono anche, in conto cassa, nell'ambito della Missione 3. Ricerca e innovazione (+ € 221,3 mln) e della Missione 4. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (+ € 19,5).

 

Anche nel caso della cassa, variazioni negative si registrano per la Missione 2. Istruzione universitaria e formazione post-universitaria (– € 1,5).

 

Più in particolare, nell'ambito della Missione Istruzione scolastica, si evidenzia che gli stanziamenti relativi al Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche (capp. 1195, 1204, 1196, 1194 e 2394) subiscono un decremento di – 17,3 mln in conto competenza e un incremento di € 2,0 mln in conto cassa, risultando complessivamente pari a € 918,9 mln in conto competenza e a € 955,6 in conto cassa.
 
Con riguardo alla Missione Istruzione universitaria e formazione post-universitaria, in particolare, la dotazione del Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) (cap. 1694) subisce un decremento di – € 16,0 mln sia in conto competenza sia in conto cassa, risultando pari a € 7.434,8 mln in conto competenza e a € 7.534,8 mln in conto cassa. Le risorse del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio universitarie (cap. 1710) non subiscono, invece, variazioni, risultando dunque pari a € 246,8 mln sia in conto competenza sia in conto cassa.
 
Nell'ambito della Missione Ricerca e innovazione, il Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) (cap. 7236) subisce un incremento di € 25,0 mln sia in conto competenza sia in conto cassa (attribuiti al CNR con DM 4 giugno 2019, n. 450, di ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese di cui all'art. 1, co. 1072, lett. d), della L. 205/2017), risultando dunque pari a € 1.828,5 mln in conto competenza e a € 1.878,5 mln in conto cassa.
 
Le risorse destinate al Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) (capp. 7245 e 7345) registrano variazioni in aumento per € 24,0 mln sia in conto competenza sia in conto cassa, risultando pari a € 107,8 mln in conto competenza e a € 122,8 mln in conto cassa.

MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI

Le previsioni iniziali di bilancio per il 2019

Lo stato di previsione del MIBAC per l'esercizio 2019 recava previsioni iniziali di spesa in conto competenza per complessivi € 2.766,9 mln (di cui € 1.618,1 mln di parte corrente, € 1.107,0 mln di parte capitale e € 41,8 mln di rimborso passività finanziarie) e in conto cassa per complessivi € 3.035,6 mln (di cui € 1.776,4 mln di parte corrente, € 1.217,4 mln di parte capitale e € 41,8 mln di rimborso passività finanziarie), suddivisi tra le seguenti missioni:

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.645,7

2.902,0

Ricerca e innovazione

30,5

30,6

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

90,7

103,0

TOTALE

2.766,9

3.035,6

 

La consistenza dei residui presunti al 1° gennaio 2019, quale risultante nel progetto di bilancio presentato al Parlamento, era pari a € 526,5 mln (di cui € 378,8 mln per la parte corrente e € 147,8 mln in conto capitale).

 

Le previsioni assestate per il 2019

 

Variazioni introdotte in forza di atti amministrativi

Le variazioni intervenute in forza di atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2019 hanno comportato un incremento delle dotazioni di competenza pari a € 1,7 mln e di quelle di cassa pari a € 3,4 mln.

Nello specifico, le variazioni sono dipese principalmente dalla ripartizione delle scelte per la devoluzione del 5 per mille per il periodo di imposta 2015, dalla riassegnazione di entrate versate dalla contabilità speciale di Pompei, nonché dal prelevamento dal fondo occorrente per il pagamento dei residui passivi perenti di parte corrente e in conto capitale (Cfr. A.C. 2018/V, Nota illustrativa dello stato di previsione del MIBAC - Tabella 13, pag. 521).

Variazioni proposte dal ddl di assestamento (A.C. 2018)

Alle variazioni intervenute in forza di atti amministrativi, si aggiungono quelle proposte con il ddl di assestamento – che nel corso dell'esame al Senato non ha registrato modifiche –, le quali comportano, all'esito di variazioni di segno opposto, un incremento di € 60,7 mln delle previsioni di competenza (attribuibile principalmente alle spese di parte corrente) e un incremento di € 191,8 mln delle autorizzazioni di cassa (anch'esso attribuibile principalmente alle spese di parte corrente).

 

Per quanto riguarda i residui, le variazioni proposte comportano un incremento di € 402,8 mln (di cui € 171,1 mln di parte corrente e € 231,7 mln per spese in conto capitale).

Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto altresì conto della situazione della finanza pubblica, mentre le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'Amministrazione. Le variazioni ai residui derivano dalla necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto 2018, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative.

In particolare, le variazioni di competenza e cassa proposte con il ddl di assestamento, articolate per Missioni, riguardano:

 

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

67,1

204,0

Ricerca e innovazione

0,0

0,4

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

– 6,5

–12,6

TOTALE

60,7

191,8

 

Per effetto delle variazioni già intervenute e di quelle proposte con il ddl di assestamento, le previsioni iniziali di bilancio per l'esercizio 2019 – articolate per Missioni – vengono, quindi, assestate come segue:

(milioni di euro)

Missioni

Competenza

Cassa

Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici

2.716,2

3.111,5

Ricerca e innovazione

30,5

31,0

Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche

82,7

88,3

TOTALE

2.829,3

3.230,8

Il confronto tra le previsioni iniziali e le previsioni assestate per il 2019 con riferimento ai singoli programmi è riportato nella tabella allegata (all. 2).

Al riguardo, si evidenzia che, in conto competenza, si riscontra una variazione positiva rispetto alle previsioni iniziali di bilancio – all'esito della somma di variazioni di segno positivo e negativo – con riferimento alla Missione 1. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (+ € 70,4 mln) per la quale, in particolare, si registra un incremento relativamente ai programmi 1.11 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (+ € 35,0 mln) e 1.9 Tutela del patrimonio culturale (+ € 31,1 mln), nonché a tutti gli altri programmi, ad eccezione del programma 1.1 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore dello spettacolo dal vivo, per il quale si registra una diminuzione degli stanziamenti (– € 0,7 mln).

Più in particolare, le previsioni assestate relative al Fondo unico dello spettacolo (FUS) (capp. 1390, 1391, 6120, 6620, 6621, 6622, 6623, 6624, 6626, 8573, 8721) registrano variazioni rispetto alle previsioni iniziali solo in conto cassa (– 4,1 mln). In base alle previsioni assestate, pertanto, la consistenza del Fondo è pari a € 366,4 mln in conto competenza e a € 390,8 mln in conto cassa.
Le risorse relative al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo (cap. 8599), subiscono un incremento di € 35 mln in conto competenza e di € 37,2 mln in conto cassa, risultando pari complessivamente a € 272,6 mln in conto competenza e a € 301,9 mln in conto cassa. In particolare, la nota al capitolo evidenzia che le variazioni sono proposte – con il ddl di assestamento – per adeguare lo stanziamento del Fondo alle entrate effettivamente incassate dal bilancio dello Stato, registrate nel 2018, derivanti dal versamento delle imposte ai fini IRES e IVA, nei settori di attività di cui all' art. 13, co. 2, della L. 220/2016.

La Missione 2. Ricerca e innovazione non registra variazioni, mentre variazioni negative sono riscontrabili per la Missione. 4. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (– € 8,1 mln).

 

Per quanto riguarda le variazioni in conto cassa, anche in questo caso la principale variazione positiva – all'esito della somma di variazioni di segno opposto – è attribuibile alla Missione 1. Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e paesaggistici (+ € 209,5 mln), dovuta principalmente all'incremento registrato per i programmi: 1.9 Tutela del patrimonio culturale (+ € 92,7 mln); 1.8 Coordinamento ed indirizzo per la salvaguardia del patrimonio culturale (+ € 57,6 mln); 1.11 Sostegno, valorizzazione e tutela del settore cinema e audiovisivo (+ € 38,5 mln). Diminuzioni degli stanziamenti riguardano, invece, principalmente, il programma 1.10 Tutela e promozione dell'arte e dell'architettura contemporanea e delle periferie urbane (– € 1,4 mln).

Variazioni positive intervengono anche nell'ambito della Missione 2. Ricerca e innovazione (+ € 0,4 mln).

Variazioni negative sono riscontrabili, invece, per la Missione 4. Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (– € 14,6 mln).


ULTERIORI STANZIAMENTI DI INTERESSE DELLA COMMISSIONE CULTURA IN ALTRI STATI DI PREVISIONE

Con riferimento agli ulteriori stanziamenti di interesse della Commissione Cultura presenti in altri stati di previsione, nella tabella allegata (all. 3) sono riportate le principali variazioni rispetto alla legge di bilancio 2019 recate dal ddl di assestamento.