Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: Audizione della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla Conferenza sul futuro dell'Europa
Serie: Documentazione per le Commissioni - Audizioni e incontri in ambito UE   Numero: 38
Data: 13/10/2021
Organi della Camera: III Affari esteri, XIV Unione Europea


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Audizione della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla Conferenza sul futuro dell'Europa

13 ottobre 2021


Indice

Le competenze della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová|La Conferenza sul futuro dell'Europa|Contributi presentati nella piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa sui temi "Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza" e "Democrazia europea"|Il Non Paper del Governo italiano|


Le competenze della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová

La Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová (Repubblica Ceca), commissaria responsabile per la materia " Valori e trasparenza", è uno dei tre rappresentanti della Commissione europea nella plenaria della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
Oltre che da Věra Jourová la Commissione europea è rappresentata nella Conferenza da Maroš Šefčovič (Slovacchia), vice presidente della Commissione e commissario responsabile per i rapporti interistituzionali, e da Dubravka Šuica (Croazia), vice presidente della Commissione e commissaria responsabile per la democrazia e demografia, che è anche membro del Comitato esecutivo della Conferenza.
Il mandato della Vicepresidente Jourová, oltre a quello di svolgere un ruolo guida nella Conferenza sul futuro dell'Europa e nel suo follow-up sui processi democratici e sulle questioni istituzionali, comprende, in particolare, le seguenti questioni: 
  • valori, trasparenza e Stato di diritto;
  • garantire che il sistema democratico sia aperto, trasparente, protetto da interferenze esterne, promuovendo la trasparenza nella pubblicità politica a pagamento e nel finanziamento dei partiti politici europei;
  • promuovere il dialogo aperto, trasparente e regolare con le altre istituzioni dell'UE, i cittadini, le associazioni rappresentative e la società civile;
  • contrasto alla disinformazione e alle informazioni false, preservando la libertà di espressione, la libertà di stampa e il pluralismo dei media;
  • coordinare l'iniziativa dei cittadini europei, dare più voce in capitolo all'Europa nel processo decisionale;
  • monitorare l'applicazione della Carta dei diritti fondamentali e promuovere l'adesione dell'UE alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo;
  • promuovere i diritti, l'uguaglianza e la cittadinanza europea, tutelando il diritto di riunione pacifica e della libertà di associazione.

La Conferenza sul futuro dell'Europa


Mandato della Conferenza

La Conferenza sul futuro dell'Europa è stata inaugurata il 9 maggio 2021, in occasione della Giornata dell'Europa, a Strasburgo nella sede del Parlamento europeo con un evento, in formato ibrido (in parte in presenza in parte in videoconferenza).
La dichiarazione comune interistituzionale del 10 marzo 2021 ha indicato che i lavori della Conferenza dovranno riguardare (in modo non esaustivo) i seguenti temi: la costruzione di un continente sano; la lotta contro il cambiamento climatico e le sfide ambientali; una economia al servizio per le persone; l' equità sociale, l'uguaglianza e la solidarietà intergenerazionale; la trasformazione digitale dell'Europa; i diritti e valori europei, tra cui lo Stato di diritto; le sfide migratorie; la sicurezza; il ruolo dell'UE nel mondo; le fondamenta democratiche e come rafforzare i processi democratici dell'UE.
La Conferenza potrà, inoltre, discutere temi trasversali relativi alla capacità dell'UE di realizzare le priorità politiche, tra le quali legiferare meglio, l'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, l'attuazione e l' applicazione della legislazione europea e la trasparenza.
Si rileva che la dichiarazione comune non fa alcun riferimento all'eventualità che, in esito alle conclusioni dei lavori, si renda necessaria una riforma dei Trattati ( senza però neanche escluderla esplicitamente).
La conclusione dei lavori della Conferenza è prevista per la primavera del 2022, nell'ambito del semestre della presidenza di turno della Francia.

Comitato esecutivo della Conferenza

I lavori della Conferenza sono coordinati da un Comitato esecutivo, composto da rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione e - in qualità di osservatore - della Troika presidenziale della COSAC (ossia dei rappresentanti dei Parlamenti nazionali degli Stati membri che esercitano la presidenza passata, attuale e futura del Consiglio dell'UE, attualmente i Parlamenti portoghese, sloveno e francese).
Il Comitato esecutivo è composto da 3 rappresentanti e 4 osservatori ciascuno per Parlamento europeo, Consiglio e Commissione e - in qualità di osservatore - della Troika presidenziale della COSAC. Esso è co-presieduto dall'on. Guy Verhofstadt ( Renew Europe, Belgio) per il Parlamento europeo, da Gašper Dovžan, sottosegretario di Stato per gli affari europei sloveno per il Consiglio dell'UE, e dalla vicepresidente della Commissione europea Dubravka Šuica (responsabile per la Democrazia e demografia).

La piattaforma digitale, i panel europei di cittadini e l'evento europeo per i giovani

La piattaforma digitale
La Conferenza sul futuro dell'Europa, come specificato nella dichiarazione comune interistituzionale, è strutturata come un processo "dal basso verso l'alto", incentrato sui cittadini, attraverso molteplici eventi e dibattiti organizzati in tutta l'Unione, a diversi livelli europeo, nazionale, transnazionale e regionale, nonché attraverso una piattaforma digitale multilingue interattiva.
Ad agosto 2021 è stata pubblicata la prima relazione intermedia nella quale sono presentati i risultati dell'analisi dei contributi finora presentati sulla piattaforma ( la prossima relazione intermedia dovrebbe essere presentata il 15 ottobre 2021).
I panel europei di cittadini
La Conferenza ha previsto l'organizzazione di panel europei di cittadini, con il compito di formulare delle raccomandazioni che saranno discusse dall'Assemblea plenaria della Conferenza.
Sono previsti 4 panel europei di cittadini, dedicati rispettivamente a:
Panel 1) economia più forte, giustizia sociale, lavoro, istruzione, gioventù, cultura, sport, trasformazione digitale;
Panel 2) democrazia / valori europei, diritti, Stato di diritto, sicurezza;
Panel 3) cambiamento climatico, ambiente e salute;
Panel 4) l'UE nel mondo / migrazione.
Ad ogni panel partecipano 200 cittadini degli Stati membri dell'UE (di cui 22 italiani per ogni panel) con la stessa ripartizione degressivamente proporzionale prevista per la composizione del Parlamento europeo e con l'inclusione di almeno una donna e un uomo per ogni Stato membro; un terzo di ogni panel è costituito da giovani tra 16 e 25 anni (per la composizione dei panel vedi link).
Le prime riunioni dei Panel 1, 2 e 3 si sono svolte, rispettivamente il 17-19, il 24-26 settembre e il 1-3 ottobre 2021, presso il Parlamento europeo a Strasburgo. La prima riunione del Panel 4 si svolgerà a Strasburgo il 15-17 ottobre 2021.
Le seconde riunioni dei panel europei si svolgeranno in video conferenza nel corso del mese di novembre 2021, mentre la terza ed ultima serie di riunioni di ciascun panel si svolgerà a Dublino, in Irlanda, il 3-5 dicembre 2021 ( Panel 1); a Fiesole in Italia, il 10-12 dicembre 2021 (Panel 2); a Natolin in Polonia, il 7-9 gennaio 2022, ( Panel 3) e a Maastricht (nei Paesi Bassi) il 14-16 gennaio 2022 (Panel 4).
Secondo il calendario provvisorio della Conferenza, i Panel europei dei cittadini dovranno presentare il risultato del loro lavoro, sotto forma di raccomandazioni, alle sessioni plenarie della Conferenza del 17 e 18 dicembre 2021 (Panel 1 e 2) e il 21 e 22 gennaio 2022 ( Panel 3 e 4).
L'Evento europeo per i giovani (European Youth Event)
L'evento europeo per i giovani ( European Youth Event) si è svolto sia in presenza a Strasburgo sia on line l'8 e il 9 ottobre 2021 ed è stato rivolto a giovani dai 16 ai 30 anni, con l'obiettivo di promuovere la condivisione e l'interazione delle loro idee sul futuro dell'Europa.
European Youth Event è stato il culmine del processo di consultazione dei giovani a cura del Parlamento europeo, svoltosi a partire da maggio 2021 sulla piattaforma youthideas.eu.
Le idee emerse saranno consolidate in un rapporto che verrà presentato ai membri dell'Assemblea plenaria.

L'Assemblea plenaria della Conferenza

Composizione
Il regolamento della Conferenza, approvato dal Comitato esecutivo il 9 maggio 2021 e poi modificato il 19 luglio 2021, prevede che l' Assemblea plenaria sia presieduta dai 3 co-presidenti del Comitato esecutivo e sia composta da un numero complessivo di 449 partecipanti, di cui:
  • 108 membri del Parlamento europeo;
La Conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo ha deciso il 2 maggio 2021 la  seguente distribuzione per gruppo politico dei 108 seggi del Parlamento europeo : 28 per il Partito popolare europeo, 23 per i Socialisti e democratici, 15 per  Renew Europe , 11 per Identità e Democrazia, 11 per Verdi/Alleanza libera europea, 9 per Conservatori e riformisti, 6 per la Sinistra e 5 per i non iscritti.
  • 108 rappresentanti dei Parlamenti nazionali (4 membri per Parlamento, 2 per assemblea nei regimi bicamerali);
    Il Parlamento italiano è rappresentato dai senatori Alessandro Alfieri (PD) e Paola Taverna (M5S) e dai deputati Matteo Luigi Bianchi (Lega) e Augusta Montaruli (Fratelli d'Italia).
  • 54 rappresentanti del Consiglio ( due per ciascun Stato membro);
    Il Governo italiano è rappresentato dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, e dal sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio per gli affari europei, Vincenzo Amendola.
  • 3 rappresentanti della Commissione europea;
    La Commissione europea è rappresentata da: Věra Jourová, vice presidente della Commissione e commissaria responsabile per i Valori e la trasparenza; Maroš Šefčovič vice presidente della Commissione e commissario responsabile per i rapporti interistituzionali; Dubravka Šuica , vice presidente della Commissione e commissaria responsabile per la democrazia e demografia.
  • 108 rappresentanti dei cittadini, con una quota riservata ai giovani al di sotto dei 25 anni pari ad almeno un terzo;
    I 108 rappresentanti dei cittadini sono composti: da 80 rappresentanti dei 4 panel europei dei cittadini (20 per ogni panel), dal Presidente dell'European Youth Forum e da 27 rappresentanti di eventi o panel nazionali (1 per ogni Stato membro. Per l'Italia, è stata designata la prof.ssa Paola Severino, già Ministra della Giustizia nel Governo Monti).
  • 18 rappresentanti del Comitato delle Regioni e 18 rappresentanti del Comitato economico e sociale;
  • 6 rappresentanti eletti dalle autorità regionali e 6 rappresentanti eletti dalle autorità locali;
  • 12 rappresentanti delle parti sociali e 8 rappresentanti della società civile.
È prevista inoltre la partecipazione dell' Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE (quando si discute sul ruolo internazionale dell'UE).
Possono essere invitati anche rappresentanti delle principali parti interessate.
Il regolamento prevede che la composizione dell'Assemblea plenaria rispetti l'equilibrio di genere.
Compiti della Plenaria
La Conferenza plenaria discuterà le raccomandazioni dei panel di cittadini europei e i contributi raccolti dalla piattaforma digitale multilingue, raggruppati per temi, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dell'UE e della Carta della Conferenza. Le proposte della plenaria dovranno essere approvate sulla base del consenso tra le quattro componenti istituzionali della plenaria ( Commissione, Parlamento europeo, Consiglio e Parlamenti nazionali) su un piano di parità.
Ad integrazione di quanto previsto dalla dichiarazione comune -   che attribuisce al Comitato esecutivo la competenza a trarre le conclusioni della sessione plenaria e alla loro pubblicazione – il regolamento prevede che il rapporto finale resti di sua competenza, ma "sulla base delle discussioni e delle proposte dell'Assemblea plenaria" e "in piena trasparenza e collaborazione con la plenaria".
I lavori della Plenaria saranno articolati nei seguenti 9 gruppi di lavoro dedicati rispettivamente a: Cambiamento climatico e ambiente; Salute; Un'economia più forte, giustizia sociale e posti di lavoro; L'UE nel mondo; Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza; Trasformazione digitale; Democrazia europea; Migrazione; Istruzione, cultura, gioventù e sport.
La ripartizione dei membri dell'Assemblea plenaria tra i differenti gruppi di lavoro, la loro organizzazione e metodo di lavoro, anche in relazione alle modalità con le quali i gruppi di lavori dovrebbero riportare i risultati dei propri lavori all'Assemblea plenaria, devono ancora essere definiti.
La prima riunione dell' Assemblea plenaria si è svolta a Strasburgo, in formato ibrido, il 19 giugno 2021 ed è stata dedicata a questioni organizzative e procedurali.
La prossima riunione della plenaria si svolgerà il 23 ottobre 2021 e dovrebbe essere dedicata ai seguenti punti:
  • presentazione da parte dei Co-presidenti del Comitato esecutivo della Conferenza e dei rappresentanti dei panel europei dei cittadini dei lavori di ciascun panel europeo;
  • relazione dei Rappresentanti dei Panel nazioni sull'attività e gli eventi svolti;
  • relazione sull'Evento europeo dei Giovani;
  • presentazione da parte dei Co-presidenti del Comitato esecutivo della Conferenza dei rapporti intermedi sull'attività della piattaforma digitale.


Contributi presentati nella piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa sui temi "Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza" e "Democrazia europea"

Sulla base di un'analisi effettuata da una società privata (Kantar Public), consultabile anche sulla piattaforma digitale multilingue, a fine agosto 2021 è stata pubblicata la prima relazione intermedia sulla piattaforma digitale che reca un esame dei contributi in essa presentatati per ogni gruppo tematico in cui si articolano i lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa.
Si riportano di seguito le proposte principali emerse relativamente ai temi compresi nel portafoglio della Vicepresidente Věra Jourová: "Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza" e "Democrazia europea".

Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza

Valori europei
Diversi cittadini ritengono che i principi della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza, della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani, del pluralismo, della giustizia, della solidarietà e della parità di genere, costituiscano il sistema di valori dell'Unione europea e debbano guidarne le politiche.
Molte proposte chiedono una maggiore parità di genere, in particolare aumentando il numero di donne tra i responsabili politici ed economici.
Un altro filone di discussione si concentra sulla necessità di proteggere i valori cristiani.
Alcuni contributori discutono inoltre della necessità di una Costituzione europea per definire chiaramente una serie di valori europei fondamentali.
Diritti e libertà
Una serie di contributi è incentrata su questioni relative alla tutela della vita privata. Un'idea fortemente sottoscritta chiede il divieto dei sistemi di credito sociale basati sul riconoscimento facciale. Vi sono anche altri appelli a limitare l'uso dei dati biometrici a fini di sorveglianza e più in generale la raccolta e la condivisione dei dati personali. È stata sollevata anche la necessità di migliorare la legislazione e gli strumenti per affrontare le preoccupazioni in materia di tutela della vita privata relative a internet e ai social media.
Un altro gruppo di contributi sottolinea la necessità di revocare le misure legate alla COVID-19 una volta che gli effetti della pandemia lo consentiranno, al fine di garantire un ritorno alla normalità e ripristinare le libertà dei cittadini. A ciò si aggiunge l'invito a evitare discriminazioni nei confronti dei cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi.
Numerosi partecipanti chiedono la protezione delle persone LGBTI e il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti gli Stati membri dell'UE.
Alcuni partecipanti chiedono il diritto all'automedicazione con cannabis e discutono più in generale di depenalizzazione e legalizzazione delle droghe.
Un'idea ampiamente discussa e sottoscritta è l'invito rivolto all'UE ad assumere un ruolo guida nella protezione dei diritti degli animali.
Tutela dello Stato di diritto e dei diritti umani
Un ampio gruppo di partecipanti esprime preoccupazione per la democrazia e lo Stato di diritto nel mondo, in particolare in alcune parti dell'UE. I cittadini chiedono una posizione più risoluta per difendere i valori dell'UE nei confronti di paesi quali Russia e Cina, ma anche all'interno dell'UE, facendo riferimento principalmente, ma non solo, all'Ungheria e alla Polonia.
Al fine di garantire il rispetto dello Stato di diritto, alcuni partecipanti suggeriscono di ridurre le sovvenzioni ai paesi che lo violano, di revocare il loro diritto di voto in sede di Consiglio o persino di porre fine alla loro appartenenza all'UE. Si propone poi di rivedere la procedura di cui all'articolo 7 del trattato sull'Unione europea per rendere più facile sanzionare i governi che non rispettano i valori dell'UE. Si invita inoltre a eliminare la regola dell'unanimità per evitare che gli Stati membri che non rispettano lo Stato di diritto possano bloccare il processo decisionale nell'UE.
Un'idea ampiamente sottoscritta suggerisce di rafforzare l'esecutività di vari strumenti in materia di diritti umani nell'ordinamento giuridico dell'UE.
Sicurezza
Una idea ampiamente sottoscritta è la proposta di creare un esercito dell'UE. Tuttavia, diversi partecipanti hanno messo in discussione questa proposta, formulando principalmente osservazioni sulle implicazioni politiche e sul rapporto tra la difesa dell'UE e la difesa nazionale.
Alcuni cittadini sottoscrivono l'istituzione di un' agenzia europea per rafforzare la collaborazione tra gli Stati membri nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata.
Lobbismo e corruzione
Si invita l'UE ad agire contro l'elusione fiscale e la corruzione negli Stati, come pure a migliorare la regolamentazione e la trasparenza del lobbismo e a limitarne l'influenza sulla politica dell'UE.

Democrazia europea

Sulla base della prima relazione intermedia, pubblicata ad agosto 2021, i contributi e le proposte presentate dai cittadini nella piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa, per quanto riguarda il tema della "Democrazia europea", possono essere raggruppate come di seguito:
Federalizzazione dell'UE
Numerosi contributori chiedono una federalizzazione dell'Unione europea, l'istituzione di un'assemblea costituente incaricata di elaborare una Costituzione europea. La discussione comprende anche appelli a favore di una politica fiscale ed economica comune, di un esercito europeo e della federalizzazione della politica estera.
Tuttavia, alcuni contributori sono scettici nei confronti della federalizzazione dell'UE e promuovono un decentramento che preveda maggiori poteri per gli Stati membri anziché la federalizzazione, con maggiore libertà e rispetto per l'identità degli Stati membri.
Riforme istituzionali
Per quanto riguarda il Parlamento europeo, la richiesta più frequente è che gli sia conferito un effettivo potere di iniziativa legislativa, ma si propone anche di attribuirgli poteri di bilancio. Per la sede del Parlamento europeo alcuni chiedono che sia operata una scelta tra Strasburgo e Bruxelles.
Per quanto concerne il Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione europea, un'idea ricorrente consiste nel passare a un voto a maggioranza qualificata.
Per quanto riguarda la Commissione europea, un gruppo di contributi tratta l'elezione del presidente della Commissione e la nomina dei commissari, compreso il sistema degli Spitzenkandidaten, come pure l'elezione diretta del presidente della Commissione da parte dei cittadini. I partecipanti sollevano inoltre la questione del numero di commissari.
Sono menzionate anche le riforme del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale, volte ad esempio a rendere più efficienti le due istituzioni.
Un'idea molto discussa è quella di eleggere direttamente un presidente dell'UE, che riunisca i ruoli del presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo. Alcuni richiedono di disporre di un unico punto di contatto per consentire all'UE di parlare con una sola voce nelle relazioni esterne.
Elezioni del Parlamento europeo
Un gruppo di idee relative alle riforme istituzionali invita a modificare il modo in cui si svolgono le elezioni del Parlamento europeo, quale mezzo per rafforzare il coinvolgimento della cittadinanza nei processi democratici dell'UE, in particolare attraverso la creazione di liste elettorali transnazionali a livello di UE per incoraggiare i candidati a concentrarsi su questioni europee anziché nazionali.
Alcune delle proposte affrontano le modalità per aumentare l'affluenza alle elezioni europee, introducendo il voto obbligatorio, consentendo la votazione per corrispondenza e la registrazione degli elettori in giornata o rendendo festivo il giorno delle elezioni, creando un gruppo di elettori digitali paneuropei.
Si propone inoltre di u nificare l'età minima per poter votare alle elezioni del Parlamento europeo, fissandola preferibilmente a 16 anni.
Partecipazione e consultazione dei cittadini
Alcuni contributi hanno proposto un ricorso più sistematico alle assemblee e ai panel di cittadini per preparare le decisioni politiche più importanti e difficili. Altri propongono un forum digitale online in cui i cittadini dell'UE potrebbero discutere della legislazione dell'UE, utilizzando un sistema di approvazione (voto a favore) e commenti tipico dei social media. Un'idea correlata riguarda l'introduzione di una piattaforma di lobbying per i cittadini quale modo per i cittadini e le piccole imprese di trasmettere le loro competenze e i loro punti di vista sulla legislazione nel processo decisionale dell'UE.
Tra i contributi figura anche la proposta di creare una piattaforma che funga da sportello unico online per tutti i contributi pubblici, siano essi iniziative dei cittadini europei, denunce o petizioni.
Alcuni contributori hanno proposto un "Parlamento dei cittadini", un' " Assemblea dedicata alle organizzazioni della società civile" o un'" Assemblea costituente" per fornire consulenza al Parlamento europeo. I partecipanti discutono inoltre dell'idea di ricorrere a referendum a livello di UE su temi istituzionali e politici dell'UE.
Rappresentanza dei cittadini
Per quanto riguarda il tema della rappresentanza dei cittadini, sulla piattaforma vi sono diversi appelli a prestare particolare alle diverse generazioni. Alcuni suggeriscono la nomina di un commissario europeo dedicato agli anziani e la possibilità che i giovani presentino periodicamente le loro opinioni al Parlamento europeo. Un contributo suggerisce di stabilire una quota per i deputati al Parlamento europeo di età inferiore ai 35 anni e un altro propone di istituire una lista per la parità di genere alle elezioni del Parlamento europeo.
Media
Un suggerimento ricorrente è quello di istituire reti o strumenti mediatici paneuropei o di creare un'unica emittente pubblica dell'UE. Si propone principalmente di migliorare la conoscenza delle questioni relative all'UE tra i cittadini, ad esempio attraverso la trasmissione in diretta di discussioni ed eventi, ma anche di promuovere uno spirito comune dell'UE che celebri i valori e le culture europee, con documentari riguardanti i paesi dell'UE. Alcuni contributori chiedono inoltre un canale televisivo e radiofonico dell'UE. Altri partecipanti suggeriscono di formare i giornalisti alla comunicazione in ambito UE o di imporre alle emittenti pubbliche l'obbligo di dedicare una percentuale del tempo di trasmissione alle questioni europee.
Lingue e promozione dello spirito europeo
Numerosi partecipanti discutono dell'idea di scegliere una lingua comune per migliorare la comunicazione e la comprensione tra i cittadini di tutta l'UE, compresa la proposta di rendere l'esperanto una lingua unificante. Entrambi i suggerimenti generano forti pareri favorevoli e contrari. Alcuni partecipanti chiedono inoltre che il principio del multilinguismo sia maggiormente rispettato.
Vi sono inoltre idee per istituire una squadra sportiva dell'UE, dichiarare il 9 maggio giorno festivo in tutti gli Stati membri o creare un passaporto UE.
Protezione e rafforzamento della democrazia
Diversi contributi chiedono un'azione incisiva contro i governi che violano i principi democratici, con particolare riferimento all'Ungheria e alla Polonia. Vi sono richieste di un approccio rafforzato per contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti, attraverso un'applicazione mobile per la verifica dei fatti o la costituzione di un istituto indipendente dell'UE per la verifica dei fatti nell'ambito dei media. Una serie di idee chiede un codice di condotta per i politici o l'istituzione di un organismo europeo indipendente dotato dei mezzi per combattere la corruzione e l'influenza indesiderata delle lobby.

Il Non Paper del Governo italiano

Il Governo italiano ha presentato a settembre 2021 una versione aggiornata – anche alla luce del mutato scenario globale indotto dalla pandemia di COVID 19 - del non paper sulla Conferenza sul futuro dell'Europa, che era stato inizialmente presentato il 14 febbraio 2020.
Nel non paper il Governo indica che il dibattito sul futuro dell'Europa dovrebbe articolarsi su due filoni:
  • una discussione sulle innovazioni istituzionali che potrebbero contribuire a migliorare il funzionamento dell'UE, introdurre una maggiore trasparenza ed a promuovere la partecipazione dei cittadini alle procedure decisionali europee;
  • una discussione sulle prospettive delle principali priorità politiche dell'UE.

Funzionamento dell'UE, trasparenza e partecipazione dei cittadini

Per quanto riguarda il primo profilo, il non paper dell'Italia propone, in particolare, le seguenti iniziative che potrebbero essere introdotte senza necessità di modificare i Trattati:
  • rafforzare l'istituto dell'iniziativa dei cittadini introdotta dal Trattato di Lisbona;
  • prevedere la possibilità di svolgere un referendum paneuropeo di natura consultiva su temi relativi all'integrazione europea;
  • rafforzare il ruolo del Parlamento europeo:
    • attribuendogli il diritto di iniziativa legislativa;
    • armonizzando le normative elettorali per la sua elezione e prevedendo l'istituzione di un piccolo, ma simbolico collegio elettorale europeo, volto a promuovere la competizione tra le famiglie politiche europee su base transnazionale, nel cui ambito potrebbe essere avviato un dibattito più ambizioso sulla possibilità dell' elezione diretta dal Presidente della Commissione europea;
    • migliorando il suo coinvolgimento nella governance dell'Eurozona e la trasparenza dei lavori dell'Eurogruppo;
  • fare pieno uso delle disposizioni già previste dai Trattati per semplificare il processo decisionale dell'UE, in particolare prevedendo il passaggio alla votazione a maggioranza qualificata in seno al Consiglio per temi quali la sicurezza e la protezione sociale, misure antidiscriminazione, tassazione e per alcuni settori della politica estera e di sicurezza comune;
  • sviluppare una più forte azione esterna dell'UE a sostegno delle sue politiche interne, in particolare facendo pienamente uso del cosiddetto " doppio cappello" dell'Alto rappresentante, membro della Commissione europea ed allo stesso tempo in grado di agire su mandato del Consiglio;
  • rafforzare il ruolo del Consiglio affari generali, in particolare quale organo preparatorio delle riunioni del Consiglio europeo;
  • fare pieno uso del Trio delle Presidenze del Consiglio dell'UE, razionalizzando la divisione dei lavori su linee tematiche ed evitare la frammentazione in particolare in relazione a negoziati legislativi complessi e di lunga durata.

Priorità politiche

Per quanto, invece, riguarda il secondo profilo, ossia la discussione sulle prospettive delle principali priorità politiche dell'UE, il non paper dell'Italia propone, in particolare di avviare un dibattito:
  • per una Unione europea della salute, da sviluppare a lungo termine, discutendo gli attuali confini delle competenze dell'UE in tale ambito e valutando i margini di flessibilità offerti dai Trattati ai fini di un intervento a livello europeo;
  • sull' autonomia strategica aperta dell'UE, con l'obiettivo di rafforzare la capacità dell'UE nel proiettare sicurezze e promuovere i suoi valori; costruire capacità volte a superare le vulnerabilità interne dell'UE, promuovendo l'emergere di " campioni industriali" europei, affrontando la questione di una capacità di spesa e di investimento a livello europeo attraverso nuove risorse proprie e utilizzando l'esperienza del Piano per la ripresa europea Next Generation EU, rendendolo permanente; definendo un contesto di parità di condizioni per la concorrenza e la competizione globali (cosiddetto level playing field);
  • sul green deal e la transizione verso una economia più verde, per il quale è necessario avere meccanismi in grado di garantire la mobilizzazione di fondi adeguati sia a livello europeo, attraverso un piano europeo di investimenti, sia a livello nazionale, consentendo finanziamenti a lungo termine nell'ambito delle politiche fiscali nazionali condotte nel quadro della governance economica europea;
  • sulla transizione digitale e l'innovazione tecnologica, promovendo un alto livello di autonomia strategica dell'UE, con particolare riferimento alle tecnologie per la sicurezza della connettività, come 5G e 6G, all' intelligenza artificiale, alla prossima generazione di computer ad alte prestazioni e al Cloud europeo, rafforzando, inoltre, le politiche di innovazione e di ricerca scientifica e tecnologica e la resilienza delle infrastrutture in tale ambito e promuovendo adeguati strumenti di finanziamento. Infine l'UE dovrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere parità di condizioni (level playing filed) nello spazio digitale e il coinvolgimento di tutto il sistema produttivo, in particolare delle piccole e medie imprese, micro imprese e start-ups, nella catena del valore;
  • sulle scelte di politica economica, in particolare con la definizione di una posizione dell'UE che vada oltre il mero coordinamento delle politiche fiscali nazionali sulla base di criteri rigidi ed assoluti e preveda: il coinvolgimento del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali; l'evoluzione del semestre europeo in un semestre sostenibile, non più centrato solo sulla disciplina fiscale e la stabilità finanziaria, ma anche sugli obiettivi della sostenibilità, della crescita e della conservazione del tessuto sociale; il completamento dell'Unione economica e monetaria, con uno schema di garanzia comune per i depositi bancari e un meccanismo di stabilizzazione macroeconomica e l'eventuale possibilità di nominare un Ministro europeo delle finanze; l' armonizzazione della normativa fiscale che potrebbe migliorare anche il funzionamento del mercato interno;
  • la definizione di una effettiva politica migratoria europea improntata ad una solidarietà che da occasionale ne diventi elemento strutturale, che non si limiti alle disposizioni relative all'asilo, che preveda la definizione di un quadro ( framework) per la migrazione legale, necessaria per lo sviluppo economico dell'Europa, promuovendo al tempo stesso un dibattito su una politica per l'integrazione, ancorata alle priorità dell'UE per la lotta alla discriminazione e al razzismo.  Si rileva la necessità, nel rispetto delle prerogative degli Stati membri, di un migliore coordinamento tra le politiche in materia di immigrazione e occupazione.