Audizione della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla Conferenza sul futuro dell'Europa 13 ottobre 2021 |
Le competenze della Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová
La Vicepresidente della Commissione europea, Věra Jourová (Repubblica Ceca),
commissaria responsabile per la materia "
Valori e trasparenza", è
uno dei tre rappresentanti della Commissione europea nella plenaria della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
Oltre che da Věra Jourová la Commissione europea è rappresentata nella Conferenza da
Maroš Šefčovič (Slovacchia), vice presidente della Commissione e commissario responsabile per i rapporti interistituzionali, e da
Dubravka Šuica (Croazia), vice presidente della Commissione e commissaria responsabile per la democrazia e demografia, che è anche membro del Comitato esecutivo della Conferenza.
Il mandato della Vicepresidente Jourová, oltre a quello di svolgere un ruolo guida nella Conferenza sul futuro dell'Europa e nel suo
follow-up sui processi democratici e sulle questioni istituzionali, comprende, in particolare, le seguenti questioni:
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La Conferenza sul futuro dell'Europa |
Mandato della Conferenza
La Conferenza sul futuro dell'Europa è stata inaugurata il 9 maggio 2021, in occasione della Giornata dell'Europa, a Strasburgo nella sede del Parlamento europeo con un evento, in formato ibrido (in parte in presenza in parte in videoconferenza).
La
dichiarazione comune interistituzionale
del 10 marzo 2021 ha indicato che i
lavori della Conferenza dovranno riguardare
(in modo non esaustivo) i seguenti
temi: la
costruzione di un continente sano; la
lotta contro il cambiamento climatico e le sfide ambientali; una
economia al servizio per le persone; l'
equità sociale,
l'uguaglianza e la solidarietà intergenerazionale; la
trasformazione digitale dell'Europa; i
diritti e valori europei, tra cui lo Stato di diritto; le
sfide migratorie; la
sicurezza; il ruolo dell'UE nel mondo; le
fondamenta democratiche e come rafforzare i
processi democratici dell'UE.
La Conferenza potrà, inoltre, discutere
temi trasversali relativi alla capacità dell'UE di realizzare le priorità politiche, tra le quali
legiferare meglio, l'applicazione dei
principi di sussidiarietà e proporzionalità, l'attuazione e l'
applicazione della legislazione europea e la
trasparenza.
Si rileva che la
dichiarazione comune
non fa
alcun riferimento all'eventualità che, in esito alle conclusioni dei lavori, si renda necessaria una
riforma dei Trattati (
senza però neanche escluderla esplicitamente).
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Comitato esecutivo della Conferenza
I
lavori della Conferenza sono coordinati da un
Comitato esecutivo, composto da rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della
Commissione e - in qualità di osservatore - della
Troika presidenziale della COSAC (ossia dei rappresentanti dei Parlamenti nazionali degli Stati membri che esercitano la presidenza passata, attuale e futura del Consiglio dell'UE, attualmente i Parlamenti portoghese, sloveno e francese).
Il Comitato esecutivo è composto
da 3 rappresentanti e 4 osservatori ciascuno per
Parlamento europeo, Consiglio e
Commissione e - in qualità di osservatore - della
Troika presidenziale della COSAC. Esso è
co-presieduto dall'on. Guy Verhofstadt (
Renew Europe, Belgio) per il Parlamento europeo, da
Gašper Dovžan, sottosegretario di Stato per gli affari europei sloveno per il Consiglio dell'UE, e dalla vicepresidente della Commissione europea
Dubravka Šuica (responsabile per la Democrazia e demografia).
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La piattaforma digitale, i panel europei di cittadini e l'evento europeo per i giovani
La piattaforma digitale
La
Conferenza sul futuro dell'Europa, come specificato nella dichiarazione comune interistituzionale, è strutturata come un
processo "dal basso verso l'alto", incentrato sui cittadini, attraverso
molteplici eventi e dibattiti organizzati in tutta l'Unione, a diversi livelli europeo, nazionale, transnazionale e regionale, nonché attraverso una
piattaforma digitale multilingue interattiva.
Ad agosto 2021 è stata pubblicata la
prima relazione intermedia nella quale sono presentati i risultati dell'analisi dei
contributi finora presentati sulla piattaforma (
la prossima relazione intermedia dovrebbe essere presentata il 15 ottobre 2021).
I panel europei di cittadini
La Conferenza ha previsto l'organizzazione di
panel europei di cittadini, con il compito di
formulare delle raccomandazioni che saranno
discusse dall'Assemblea plenaria della Conferenza.
Sono previsti
4 panel europei di cittadini, dedicati rispettivamente a:
Panel 1) economia più forte, giustizia sociale, lavoro, istruzione, gioventù, cultura, sport, trasformazione digitale;
Panel 2) democrazia / valori europei, diritti, Stato di diritto, sicurezza;
Panel 3) cambiamento climatico, ambiente e salute;
Panel 4) l'UE nel mondo / migrazione.
Ad ogni panel partecipano
200 cittadini degli Stati membri dell'UE (di cui
22 italiani per ogni panel) con la stessa ripartizione degressivamente proporzionale prevista per la composizione del Parlamento europeo e con l'inclusione di almeno una donna e un uomo per ogni Stato membro; un terzo di ogni panel è costituito da
giovani tra 16 e 25 anni (per la composizione dei panel vedi
link).
Le prime riunioni dei
Panel 1, 2 e 3 si sono svolte, rispettivamente il
17-19, il 24-26 settembre e il 1-3 ottobre 2021, presso il Parlamento europeo a Strasburgo. La prima riunione del Panel 4 si svolgerà a Strasburgo il 15-17 ottobre 2021.
Le
seconde riunioni dei panel europei si svolgeranno
in video conferenza nel corso del mese di
novembre 2021, mentre la
terza ed ultima serie di riunioni di ciascun panel si svolgerà a Dublino, in Irlanda, il 3-5 dicembre 2021 (
Panel 1); a
Fiesole in Italia, il 10-12 dicembre 2021 (Panel 2); a Natolin in Polonia, il 7-9 gennaio 2022, (
Panel 3) e a Maastricht (nei Paesi Bassi) il 14-16 gennaio 2022
(Panel 4).
Secondo il
calendario provvisorio della Conferenza, i Panel europei dei cittadini dovranno
presentare il risultato del loro lavoro, sotto forma di
raccomandazioni, alle
sessioni plenarie della Conferenza del
17 e 18 dicembre 2021
(Panel 1 e 2) e il
21 e 22 gennaio 2022 (
Panel 3 e 4).
L'Evento europeo per i giovani (European Youth Event)
L'evento europeo per i giovani (
European Youth Event) si è svolto sia in presenza a Strasburgo sia
on line
l'8 e il 9 ottobre 2021 ed è stato rivolto a giovani dai 16 ai 30 anni, con l'obiettivo di promuovere la condivisione e l'interazione delle loro idee sul futuro dell'Europa.
European Youth Event è stato il culmine del
processo di consultazione dei giovani a cura del Parlamento europeo, svoltosi a partire da maggio 2021 sulla
piattaforma
youthideas.eu.
Le idee emerse saranno consolidate in un
rapporto che verrà presentato ai membri dell'Assemblea plenaria.
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L'Assemblea plenaria della Conferenza
Composizione
Il
regolamento della Conferenza, approvato dal Comitato esecutivo il 9 maggio 2021 e poi modificato il 19 luglio 2021, prevede che l'
Assemblea plenaria sia
presieduta dai 3 co-presidenti del Comitato esecutivo e sia composta da un numero complessivo di
449 partecipanti, di cui:
La Conferenza dei presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo ha deciso il 2 maggio 2021 la
seguente distribuzione per gruppo politico dei 108 seggi del Parlamento europeo
: 28 per il Partito popolare europeo, 23 per i Socialisti e democratici, 15 per
Renew Europe
, 11 per Identità e Democrazia, 11 per Verdi/Alleanza libera europea, 9 per Conservatori e riformisti, 6 per la Sinistra e 5 per i non iscritti.
È prevista inoltre la partecipazione dell'
Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'UE (quando si discute sul ruolo internazionale dell'UE).
Possono essere invitati anche rappresentanti delle principali parti interessate.
Il regolamento prevede che la composizione dell'Assemblea plenaria
rispetti l'equilibrio di genere.
Compiti della Plenaria
La Conferenza plenaria discuterà le
raccomandazioni dei panel di cittadini europei e i contributi raccolti dalla piattaforma digitale multilingue, raggruppati per temi, nel pieno rispetto dei principi fondamentali dell'UE e della Carta della Conferenza. Le
proposte della plenaria dovranno essere approvate sulla base del
consenso
tra le quattro componenti
istituzionali della plenaria (
Commissione, Parlamento europeo, Consiglio e Parlamenti nazionali) su un piano di parità.
Ad
integrazione di quanto previsto dalla
dichiarazione comune -
che attribuisce al
Comitato esecutivo la competenza a trarre le conclusioni della sessione plenaria e alla loro pubblicazione – il
regolamento prevede che il
rapporto finale resti di sua competenza, ma "sulla base delle discussioni e delle proposte dell'Assemblea plenaria" e "in piena trasparenza e collaborazione con la plenaria".
I lavori della Plenaria saranno articolati nei seguenti
9 gruppi di lavoro dedicati rispettivamente a: Cambiamento climatico e ambiente; Salute; Un'economia più forte, giustizia sociale e posti di lavoro; L'UE nel mondo; Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza; Trasformazione digitale; Democrazia europea; Migrazione; Istruzione, cultura, gioventù e sport.
La ripartizione dei membri dell'Assemblea plenaria tra i differenti gruppi di lavoro, la loro organizzazione e metodo di lavoro, anche in relazione alle modalità con le quali i gruppi di lavori dovrebbero riportare i risultati dei propri lavori all'Assemblea plenaria, devono ancora essere definiti.
La prima riunione dell'
Assemblea plenaria si è svolta a Strasburgo, in formato ibrido, il
19 giugno 2021 ed è stata dedicata a questioni organizzative e procedurali.
La
prossima riunione della
plenaria si svolgerà il
23 ottobre 2021 e dovrebbe essere dedicata ai seguenti punti:
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Contributi presentati nella piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa sui temi "Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza" e "Democrazia europea"
Sulla base di un'analisi effettuata da una società privata (Kantar Public), consultabile anche sulla piattaforma digitale multilingue, a fine agosto 2021 è stata pubblicata la
prima relazione intermedia sulla piattaforma digitale che reca un esame dei contributi in essa presentatati per ogni gruppo tematico in cui si articolano i lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa.
Si riportano di seguito le
proposte principali emerse relativamente ai
temi compresi nel
portafoglio della
Vicepresidente Věra Jourová: "Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza" e "Democrazia europea".
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Valori e diritti, Stato di diritto e sicurezza
Valori europei
Diversi cittadini ritengono che i
principi della dignità umana, della libertà, dell'uguaglianza, della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani, del pluralismo, della giustizia, della solidarietà e della parità di genere, costituiscano il sistema di valori dell'Unione europea e debbano guidarne le politiche.
Molte proposte chiedono una
maggiore parità di genere, in particolare aumentando il numero di donne tra i responsabili politici ed economici.
Un altro filone di discussione si concentra sulla necessità di
proteggere i valori cristiani.
Alcuni contributori discutono inoltre della necessità di una
Costituzione europea
per definire chiaramente una serie di valori europei fondamentali.
Diritti e libertà
Una serie di contributi è incentrata su questioni relative alla
tutela della vita privata. Un'idea fortemente sottoscritta chiede il
divieto dei sistemi di credito sociale basati sul riconoscimento facciale. Vi sono anche altri appelli a
limitare l'uso dei dati biometrici a fini di sorveglianza e più in generale la
raccolta e la condivisione dei dati personali. È stata sollevata anche la necessità di migliorare la legislazione e gli strumenti per affrontare le preoccupazioni in materia di
tutela della vita privata relative a internet e ai social media.
Un altro gruppo di contributi sottolinea la necessità di
revocare le misure legate alla COVID-19 una volta che gli effetti della pandemia lo consentiranno, al fine di garantire un ritorno alla normalità e ripristinare le libertà dei cittadini. A ciò si aggiunge l'invito a
evitare discriminazioni nei confronti dei cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi.
Numerosi partecipanti chiedono la
protezione delle persone LGBTI e il
riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso in tutti gli Stati membri dell'UE.
Alcuni partecipanti chiedono il
diritto all'automedicazione con cannabis e discutono più in generale di
depenalizzazione e legalizzazione delle droghe.
Un'idea ampiamente discussa e sottoscritta è l'invito rivolto all'UE ad assumere un ruolo guida nella
protezione dei diritti degli animali.
Tutela dello Stato di diritto e dei diritti umani
Un ampio gruppo di partecipanti esprime
preoccupazione per la democrazia e lo Stato di diritto nel mondo, in particolare in alcune parti dell'UE. I cittadini chiedono una posizione più risoluta per difendere i valori dell'UE nei confronti di paesi quali
Russia e Cina, ma anche all'interno dell'UE, facendo riferimento principalmente, ma non solo,
all'Ungheria e alla Polonia.
Al fine di garantire il rispetto dello
Stato di diritto, alcuni partecipanti suggeriscono di
ridurre le sovvenzioni ai paesi che lo violano, di
revocare il loro diritto di voto in sede di Consiglio o persino di porre fine alla loro appartenenza all'UE. Si propone poi di
rivedere la procedura di cui all'articolo 7 del trattato sull'Unione europea per rendere più facile sanzionare i governi che non rispettano i valori dell'UE. Si invita inoltre a
eliminare la regola dell'unanimità per evitare che gli Stati membri che non rispettano lo Stato di diritto possano bloccare il processo decisionale nell'UE.
Un'idea ampiamente sottoscritta suggerisce di
rafforzare l'esecutività di vari strumenti in materia di diritti umani nell'ordinamento giuridico dell'UE.
Sicurezza
Una
idea ampiamente sottoscritta è la proposta di
creare un esercito dell'UE. Tuttavia, diversi partecipanti hanno messo in discussione questa proposta, formulando principalmente osservazioni sulle implicazioni politiche e sul rapporto tra la difesa dell'UE e la difesa nazionale.
Alcuni cittadini sottoscrivono l'istituzione di un'
agenzia europea per rafforzare la collaborazione tra gli Stati membri nella lotta contro il
terrorismo e la criminalità organizzata.
Lobbismo e corruzione
Si invita l'UE ad agire contro
l'elusione fiscale e la corruzione negli Stati, come pure a
migliorare la regolamentazione e la
trasparenza del lobbismo e a limitarne l'influenza sulla politica dell'UE.
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Democrazia europea
Sulla base della
prima
relazione intermedia, pubblicata ad agosto 2021, i
contributi e le
proposte presentate dai
cittadini nella
piattaforma digitale della Conferenza sul futuro dell'Europa, per quanto riguarda il
tema della "Democrazia europea", possono essere raggruppate come di seguito:
Federalizzazione dell'UE
Numerosi contributori chiedono una
federalizzazione dell'Unione europea, l'istituzione di
un'assemblea costituente incaricata di elaborare una
Costituzione europea. La discussione comprende anche appelli a favore di una
politica fiscale ed economica comune, di un
esercito europeo e della
federalizzazione della politica estera.
Tuttavia,
alcuni contributori sono scettici nei confronti della federalizzazione dell'UE e promuovono un
decentramento che preveda maggiori poteri per gli Stati membri anziché la federalizzazione, con maggiore libertà e rispetto per l'identità degli Stati membri.
Riforme istituzionali
Per quanto riguarda il
Parlamento europeo, la richiesta più frequente è che gli sia conferito un effettivo
potere di iniziativa legislativa, ma si propone anche di attribuirgli poteri di bilancio. Per la sede del Parlamento europeo alcuni chiedono che sia operata una scelta tra Strasburgo e Bruxelles.
Per quanto concerne il
Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione europea, un'idea ricorrente consiste nel passare a un
voto a maggioranza qualificata.
Per quanto riguarda la
Commissione europea, un gruppo di contributi tratta
l'elezione del presidente della Commissione e la nomina dei commissari, compreso il
sistema degli Spitzenkandidaten, come pure
l'elezione diretta del presidente della Commissione da parte dei cittadini. I partecipanti sollevano inoltre la questione del
numero di commissari.
Sono menzionate anche le
riforme del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale, volte ad esempio a rendere più efficienti le due istituzioni.
Un'idea molto discussa è quella di
eleggere direttamente un presidente dell'UE, che riunisca i ruoli del presidente della Commissione europea e del Consiglio europeo. Alcuni richiedono di disporre di un
unico punto di contatto per consentire all'UE di parlare con una
sola voce nelle relazioni esterne.
Elezioni del Parlamento europeo
Un gruppo di idee relative alle riforme istituzionali invita a
modificare il modo in cui si svolgono le elezioni del Parlamento europeo, quale mezzo per rafforzare il coinvolgimento della cittadinanza nei processi democratici dell'UE, in particolare attraverso la creazione di liste elettorali transnazionali a livello di UE per incoraggiare i candidati a concentrarsi su questioni europee anziché nazionali.
Alcune delle proposte affrontano le modalità
per aumentare l'affluenza alle elezioni europee, introducendo il voto obbligatorio, consentendo la votazione per corrispondenza e la registrazione degli elettori in giornata o rendendo festivo il giorno delle elezioni, creando un gruppo di elettori digitali paneuropei.
Si propone inoltre di u
nificare l'età minima per poter votare alle elezioni del Parlamento europeo, fissandola preferibilmente a 16 anni.
Partecipazione e consultazione dei cittadini
Alcuni contributi hanno proposto un
ricorso più sistematico alle assemblee e ai panel di cittadini per preparare le decisioni politiche più importanti e difficili. Altri propongono un
forum digitale online in cui i cittadini dell'UE potrebbero discutere della legislazione dell'UE, utilizzando un sistema di approvazione (voto a favore) e commenti tipico dei social media. Un'idea correlata riguarda l'introduzione di
una piattaforma di lobbying per i cittadini quale modo per i cittadini e le piccole imprese di trasmettere le loro competenze e i loro punti di vista sulla legislazione nel processo decisionale dell'UE.
Tra i contributi figura anche la proposta di creare una piattaforma che funga da
sportello unico online per tutti i contributi pubblici, siano essi iniziative dei cittadini europei, denunce o petizioni.
Alcuni contributori hanno proposto un
"Parlamento dei cittadini", un' "
Assemblea dedicata alle organizzazioni della società civile" o un'"
Assemblea costituente" per fornire
consulenza al Parlamento europeo. I partecipanti discutono inoltre dell'idea di ricorrere a
referendum a livello di UE su temi istituzionali e politici dell'UE.
Rappresentanza dei cittadini
Per quanto riguarda il tema della rappresentanza dei cittadini, sulla piattaforma vi sono diversi appelli a
prestare particolare alle diverse generazioni. Alcuni suggeriscono la
nomina di un commissario europeo dedicato agli anziani e la possibilità che i
giovani presentino periodicamente le loro opinioni al Parlamento europeo. Un contributo suggerisce di stabilire una
quota per i deputati al Parlamento europeo di età inferiore ai 35 anni e un altro propone di istituire una
lista per la parità di genere alle elezioni del Parlamento europeo.
Media
Un suggerimento ricorrente è quello di istituire
reti o strumenti mediatici paneuropei o di creare
un'unica emittente pubblica dell'UE. Si propone principalmente di migliorare la conoscenza delle questioni relative all'UE tra i cittadini, ad esempio attraverso la
trasmissione in diretta di discussioni ed eventi, ma anche di promuovere uno spirito comune dell'UE che celebri i
valori e le culture europee, con
documentari riguardanti i paesi dell'UE. Alcuni contributori chiedono inoltre un
canale televisivo e radiofonico dell'UE. Altri partecipanti suggeriscono di
formare i giornalisti alla comunicazione in ambito UE o di imporre alle emittenti pubbliche l'obbligo di dedicare una
percentuale del tempo di trasmissione alle questioni europee.
Lingue e promozione dello spirito europeo
Numerosi partecipanti discutono dell'idea di
scegliere una lingua comune per migliorare la comunicazione e la comprensione tra i cittadini di tutta l'UE, compresa la proposta di rendere l'esperanto una lingua unificante. Entrambi i suggerimenti generano
forti pareri favorevoli e contrari. Alcuni partecipanti chiedono inoltre che il
principio del multilinguismo sia maggiormente rispettato.
Vi sono inoltre idee per istituire una
squadra sportiva dell'UE,
dichiarare il 9 maggio giorno festivo in tutti gli Stati membri o creare un
passaporto UE.
Protezione e rafforzamento della democrazia
Diversi contributi chiedono un'azione incisiva contro i governi che violano i principi democratici, con particolare riferimento all'Ungheria e alla Polonia. Vi sono richieste di un
approccio rafforzato per contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti, attraverso un'applicazione mobile per la verifica dei fatti o la costituzione di un istituto indipendente dell'UE per la verifica dei fatti nell'ambito dei media. Una serie di idee chiede un
codice di condotta per i politici o l'istituzione di un
organismo europeo indipendente dotato dei mezzi per combattere la
corruzione e l'influenza indesiderata delle lobby.
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Il Non Paper del Governo italiano
Il
Governo italiano ha presentato a
settembre 2021 una
versione aggiornata – anche alla luce del mutato scenario globale indotto dalla pandemia di COVID 19 - del
non paper sulla
Conferenza sul futuro dell'Europa, che era stato inizialmente presentato il 14 febbraio 2020.
Nel
non paper il Governo indica che il dibattito sul futuro dell'Europa dovrebbe articolarsi su
due filoni:
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Funzionamento dell'UE, trasparenza e partecipazione dei cittadini
Per quanto riguarda il primo profilo, il
non paper dell'Italia propone, in particolare, le seguenti
iniziative che potrebbero essere
introdotte senza necessità di modificare i Trattati:
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Priorità politiche
Per quanto, invece, riguarda il secondo profilo, ossia la discussione sulle prospettive delle
principali priorità politiche
dell'UE, il
non paper dell'Italia propone, in particolare di avviare un dibattito:
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