Camera dei deputati - Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: RUE - Ufficio SG - Ufficio Rapporti con l'Unione europea
Titolo: La valutazione dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (aggiornamento al 30 luglio 2021)
Serie: Documentazione per le Commissioni - Attività dell'Unione europea   Numero: 52
Data: 06/08/2021
Organi della Camera: I Affari costituzionali, II Giustizia, III Affari esteri, IV Difesa, V Bilancio, VI Finanze, VII Cultura, VIII Ambiente, IX Trasporti, X Attività produttive, XI Lavoro, XII Affari sociali, XIII Agricoltura, XIV Unione Europea


Camera dei deputati

XVIII LEGISLATURA

 

 

 

 

Documentazione per le Commissioni

attività dell’unione europea

 

 

 

 

La valutazione dei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza

(aggiornamento al 30 luglio 2021)

 

 

n. 52

 

6 agosto 2021


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dossier è stato curato dall’Ufficio rapporti con l’Unione europea (' 066760.2145 - * cdrue@camera.it).

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Premessa

 

Il regolamento (UE) 2021/241, che istituisce il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, prevede che ciascuno Stato membro presenti alla Commissione europea (di regola, entro il 30 aprile) un Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), che può essere successivamente modificato, per definire un programma di riforme e investimenti fino al 2026 ed ottenere così le risorse assegnate sotto forma di prestiti e/o sovvenzioni (cioè contributi a fondo perduto).

Una volta presentato, la Commissione europea ha due mesi di tempo per valutarlo e formulare una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio (lo Stato membro interessato e la Commissione possono concordare di prorogare il termine per la valutazione per un periodo di tempo ragionevole, se necessario).

Sulla base di una lista di undici criteri, stabilita dall’articolo 19 del regolamento (UE) 2021/241, la Commissione valuta, in particolare, se il Piano:

1.    rappresenta una risposta completa e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale, contribuendo adeguatamente a tutti e sei i pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento (UE) 2021/241 (transizione verde; trasformazione digitale; occupazione e crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; coesione sociale e territoriale; salute e resilienza; politiche per la prossima generazione, comprese istruzione e competenze), considerate le sfide specifiche e la dotazione finanziaria dello Stato membro interessato;

2.    è in grado di contribuire ad affrontare in modo efficace tutte o una parte significativa delle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese, inclusi gli aspetti di bilancio, e, ove opportuno, nelle raccomandazioni formulate (ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011) sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici o in altri documenti pertinenti adottati ufficialmente dalla Commissione nel contesto del Semestre europeo;

3.    è in grado di contribuire efficacemente a: rafforzare il potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica, istituzionale e sociale, contribuendo all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, anche attraverso la promozione delle politiche per l’infanzia e la gioventù; mitigare l'impatto economico e sociale della crisi, rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza all'interno dell'Unione;

4.    non arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali dell’Unione ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 (do no significant harm principle);

5.    contribuisce efficacemente alla transizione verde, inclusa la biodiversità, con almeno il 37% della dotazione totale;

6.    contribuisce efficacemente alla transizione digitale, con almeno il 20% della dotazione totale;

7.    è in grado di avere un impatto duraturo sullo Stato membro interessato;

8.    garantisce un monitoraggio e un'attuazione efficaci, compresi calendario, target intermedi e finali e relativi indicatori;

9.    riporta una stima dei costi totali ragionevole, plausibile e in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi, oltre ad essere commisurata all'impatto atteso a livello economico e sociale;

10.  prevede sistemi di controllo e audit che possono prevenire, individuare e correggere la corruzione, la frode e i conflitti di interesse quando si utilizzano i fondi del Dispositivo, e che evitino il doppio finanziamento di altri programmi dell'Unione;

11.  prevede misure per l'attuazione di riforme e di progetti di investimento pubblico che rappresentano azioni coerenti.

A seguito del processo di valutazione, la Commissione attribuisce al Piano un rating in base a ciascuno dei criteri di valutazione. Il sistema prevede rating compresi tra A (punteggio più alto) e C (punteggio più basso).

Dalla proposta della Commissione, il Consiglio dell’UE ha quattro settimane di tempo per approvare definitivamente, a maggioranza qualificata, il Piano. L’approvazione consente, tra l’altro, l’erogazione, nel 2021, di un prefinanziamento del 13%.

In seguito, gli Stati membri potranno presentare, su base semestrale, richieste di pagamento, che saranno valutate dalla Commissione europea, tenendo conto del parere del Comitato economico e finanziario. La valutazione positiva da parte della Commissione delle richieste di pagamento sarà subordinata al conseguimento soddisfacente dei traguardi e degli obiettivi concordati. 

Qualora, in via eccezionale, uno o più Stati membri ritengano che vi siano gravi scostamenti dal soddisfacente conseguimento dei pertinenti target intermedi e finali, può essere attivata la procedura che è stata definita "freno d'emergenza", chiedendo che il Presidente del Consiglio europeo rinvii la questione al successivo Consiglio europeo.

Il Consiglio può comunque sospendere l'adozione o i pagamenti in caso di significative inadempienze.

Gli Stati membri dovranno riferire in merito ai progressi due volte l'anno nel quadro del Semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche e sociali dell'Unione, che sarà temporaneamente adattato proprio per rispondere alle esigenze del Dispositivo, mentre la Commissione europea dovrà riferire periodicamente al Parlamento europeo (nell'ambito di un regolare "dialogo di ripresa e resilienza") e al Consiglio in merito all'attuazione.

L'attuazione del Dispositivo sarà coordinata da un'apposita task force della Commissione europea per la ripresa e la resilienza in stretta collaborazione con la Direzione generale degli Affari economici e finanziari (DG ECFIN).

Per quanto riguarda la ripartizione delle risorse, il 70% delle sovvenzioni dovrà essere impegnato nel 2021 e nel 2022 secondo criteri di assegnazione predeterminati (popolazione, inverso del PIL pro capite e tasso medio di disoccupazione negli ultimi 5 anni rispetto alla media UE 2015-2019), mentre il 30% nel 2023 tenendo conto del calo del PIL nel 2020 e nel periodo cumulato 2020-2021 (criterio che sostituisce quello della disoccupazione). Il volume massimo dei prestiti per ciascuno Stato membro non dovrà superare il 6,8% del suo Reddito nazionale lordo (RNL) nel 2019, ma tale limite può essere aumentato in circostanze eccezionali da valutare caso per caso.

La tabella seguente (allegato II del regolamento (UE) 2021/241) riporta il contributo finanziario massimo per Stato membro a titolo di sovvenzioni (a prezzi correnti). Il 30% dell'importo è indicativo in quanto basato sulle previsioni di autunno 2020 della Commissione; sarà finalizzato solo quando Eurostat presenterà i dati definitivi nel giugno 2022.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulla base delle informazioni ricavate dal sito della Commissione europea specificamente dedicato ai PNRR, la tabella seguente contiene, per ciascun Piano nazionale presentato dagli Stati membri, l’indicazione del contributo finanziario dell’UE disponibile, con l’evidenziazione della quota di risorse destinata alla transizione verde e alla transizione digitale, nonché le priorità dei Piani ed elementi di sintesi circa la loro valutazione che, ai sensi dell’articolo 20 del citato regolamento, è approvata mediante una decisione di esecuzione del Consiglio, su proposta della Commissione europea.

Sono stati ufficialmente trasmessi 25 Piani nazionali (non risultano ancora trasmessi i Piani di Bulgaria e Paesi Bassi).

La Commissione europea ha già adottato una valutazione positiva per i Piani di Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio "Economia e finanza" (ECOFIN) ha approvato i Piani di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia e Spagna, mentre il 26 luglio 2021 ha approvato i Piani di Cipro, Croazia, Lituania e Slovenia.

La maggior parte degli Stati membri ha richiesto solamente sovvenzioni. Hanno richiesto, invece, anche prestiti Cipro, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Slovenia.

 

Stato membro

Contributo finanziario

(euro - a prezzi correnti)

Priorità del Piano

 

Valutazione da parte delle Istituzioni europee

      AUSTRIA

 

 

 

 

3,46 miliardi in sovvenzioni, di cui 449,98 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 58,7% delle risorse.

 

Transizione digitale: 52,8% delle risorse.

 

 

Il Piano austriaco, presentato il 1° maggio 2021, è strutturato attorno a quattro priorità:

1.    riforme e investimenti relativi a: recupero verde, ristrutturazione, mobilità, biodiversità, economia circolare e neutralità climatica;

2.    ripresa digitale;

3.    ripresa basata sulla competenza;

4.    ripresa equa.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 21 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,4% e lo 0,7% entro il 2026.

BELGIO

 

 

5,92 miliardi in sovvenzioni, di cui 770,11 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 49,6% delle risorse.

 

Transizione digitale: 26,6% delle risorse.

 

Il Piano belga, presentato il 30 aprile 2021, è strutturato attorno a sei priorità:

1.    clima;

2.    sostenibilità e innovazione;

3.    trasformazione digitale;

4.    mobilità sociale e inclusività;

5.    economia del futuro e produttività;

6.    finanze pubbliche.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 23 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quelle relative ai costi totali stimati e all’impatto duraturo, che hanno ottenuto “B”, e di quella concernente la coerenza in merito alla quale si afferma che il Piano “prevede in misura moderata (rating B) misure di attuazione delle riforme e dei progetti di investimento pubblico che rappresentano in ampia misura (rating A) azioni coerenti”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,5% e lo 0,9% entro il 2026.

BULGARIA

 

 

 

 

La Bulgaria non ha ancora presentato il Piano.

 

 

CIPRO

 

 

 

 

 

1,2 miliardi (156,81 milioni dei quali di prefinanziamento), di cui 1 miliardo in sovvenzioni e 200,32 milioni in prestiti.

 

Transizione verde: 41% delle risorse.

 

Transizione digitale: 23% delle risorse.

 

Il Piano cipriota, presentato il 17 maggio 2021, è strutturato intorno a cinque priorità:

1.    sanità pubblica e protezione civile;

2.    transizione verde;

3.    resilienza economica e competitività;

4.    transizione digitale;

5.    mercato del lavoro, istruzione e capitale umano.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 26 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente l’8 luglio 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l’1,1% e l’1,8% entro il 2026.

CROAZIA

 

 

 

 

6,29 miliardi in sovvenzioni, di cui 818,4 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 40,3% delle risorse.

 

Transizione digitale: 20,4% delle risorse.

Il Piano croato, presentato il 15 maggio 2021, è strutturato attorno a cinque priorità:

1.    economia verde e digitale;

2.    pubblica amministrazione e magistratura;

3.    istruzione, scienza e ricerca;

4.    mercato del lavoro e protezione sociale;

5.    sanità.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 26 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente l’8 luglio 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL del 2,9% entro il 2026.

DANIMARCA

 

 

 

1,55 miliardi in sovvenzioni, di cui 201,68 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 59% delle risorse.

 

Transizione digitale: 25% delle risorse.

 

Il Piano danese, presentato il 30 aprile 2021, è strutturato intorno a tre priorità:

1.    resilienza;

2.    trasformazione verde;

3.    trasformazione digitale.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 17 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,4% e lo 0,6% entro il 2024.

ESTONIA

 

 

 

Il Piano estone richiede circa 982,5 milioni in sovvenzioni.

 

 

Il Piano, presentato il 18 giugno 2021, è strutturato attorno a sei priorità:

1.    transizione digitale delle imprese;

2.    transizione verde nelle imprese;

3.    Estonia digitale;

4.    energia sostenibile ed efficienza energetica;

5.    trasporti sostenibili;

6.    assistenza sanitaria e protezione sociale.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026

 

FINLANDIA

 

 

 

 

Il Piano finlandese richiede circa 2,1 miliardi in sovvenzioni.

 

Il Piano, presentato il 27 maggio 2021, è strutturato attorno a quattro priorità:

1.    transizione verde;

2.    digitalizzazione ed economia dei dati;

3.    occupazione e competenze;

4.    servizi sociali e sanitari.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

 

FRANCIA

 

 

39,36 miliardi in sovvenzioni, di cui 5,11 miliardi di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 46% delle risorse.

 

Transizione digitale: 21,3% delle risorse.

Il Piano francese, presentato il 29 aprile 2021, è strutturato intorno a tre priorità:

1.    resilienza;

2.    trasformazione verde;

3.    trasformazione digitale.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026, con una forte concentrazione nei primi tre anni di attuazione.

 

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 23 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,6% e l’1% entro il 2024.

GERMANIA

 

 

 

25,61 miliardi in sovvenzioni, di cui 2,25 miliardi di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 42% delle risorse.

 

Transizione digitale: 52% delle risorse.

Il Piano tedesco, presentato il 28 aprile 2021, si articola attorno a sei priorità:

1.    azione per il clima e transizione energetica;

2.    digitalizzazione dell'economia;

3.    infrastrutture e istruzione;

4.    partecipazione sociale, rafforzamento di un sistema sanitario resiliente alle pandemie;

5.    modernizzazione della pubblica amministrazione;

6.    riduzione degli ostacoli agli investimenti.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 22 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,4% e lo 0,7% entro il 2026.

GRECIA

 

 

 

 

30,48 miliardi (3,96 miliardi dei quali di prefinanziamento), di cui 17,76 miliardi in sovvenzioni e 12,72 miliardi in prestiti.

 

Transizione verde: 37,5% delle risorse.

 

Transizione digitale: 23,3% delle risorse.

Il Piano greco, presentato il 28 aprile 2021, è strutturato attorno a quattro priorità:

1.    occupazione verde e digitale;

2.    competenze e coesione sociale;

3.    investimenti privati;

4.    trasformazione economica ed istituzionale.  

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 17 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra il 2,1% ed il 3,3% entro il 2026.

IRLANDA

 

 

 

 

988,96 milioni in sovvenzioni (non è specificato l’importo del prefinanziamento).

 

Transizione verde: 42% delle risorse.

 

Transizione digitale: 32% delle risorse.

Il Piano irlandese, presentato il 28 maggio 2021, è strutturato intorno a tre priorità:

1.    transizione verde;

2.    transizione digitale;

3.    ripresa sociale ed economica e creazione di posti di lavoro.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 16 luglio 2021 la Commissione europea ha valutato positivamente il Piano (proposta di decisione di esecuzione del Consiglio COM(2021)419).

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,3% e lo 0,5% entro il 2026.

ITALIA

 

 

 

 

191,48 miliardi (24,9 miliardi dei quali di prefinanziamento), di cui 68,88 miliardi in sovvenzioni e 122,6 miliardi in prestiti.

 

Transizione verde: 37,5% delle risorse.

 

Transizione digitale: 25,1% delle risorse.

Il Piano italiano, presentato il 1° maggio 2021, è strutturato intorno a sei priorità:

1.    digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;

2.    rivoluzione verde e transizione ecologica;

3.    infrastrutture per la mobilità sostenibile;

4.    istruzione e ricerca;

5.    coesione e inclusione;

6.    salute.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

 

Per approfondimenti, si veda l’apposita sezione dedicata al Piano italiano sul portale della documentazione del sito internet della Camera dei deputati.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 22 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

Per approfondimenti sulla valutazione della Commissione europea, si veda la seguente scheda.

 

Si stima una crescita del PIL del 2,5% entro il 2026.

LETTONIA

 

 

 

 

1,82 miliardi in sovvenzioni, di cui 237,38 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 37,6% delle risorse.

 

Transizione digitale: 21% delle risorse

Il Piano lettone, presentato il 30 aprile 2021, è strutturato attorno a sei priorità:

1.    transizione verde;

2.    transizione digitale;

3.    assistenza sanitaria;

4.    riduzione della disuguaglianza;

5.    trasformazione economica;

6.    Stato di diritto.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 22 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL del 2% entro il 2026.

LITUANIA

 

 

 

 

2,22 miliardi in sovvenzioni, di cui 289,14 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 37,8% delle risorse.

 

Transizione digitale: 31,5% delle risorse.

Il Piano lituano, presentato il 15 maggio 2021, è strutturato attorno a sette priorità:

1.    sanità resiliente;

2.    transizione verde;

3.    transizione digitale;

4.    istruzione di alta qualità;

5.    innovazione e istruzione superiore;

6.    settore pubblico efficiente;

7.    inclusione sociale.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 26 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 2 luglio 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l’1% e l’1,6% entro il 2026.

LUSSEMBURGO

 

 

93,35 milioni in sovvenzioni, di cui 12,13 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 60,9% delle risorse.

 

Transizione digitale: 31,6% delle risorse.

Il Piano, presentato il 30 aprile 2021, è strutturato attorno a tre priorità:

1.    coesione e resilienza sociale;

2.    transizione verde;

3.    digitalizzazione, innovazione e governance.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 18 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,5% e lo 0,8% entro il 2026.

MALTA

 

 

Il Piano maltese richiede circa 316,4 milioni in sovvenzioni.

Il Piano, presentato il 13 luglio 2021, è strutturato attorno a sei priorità:

1.    trasporto sostenibile;

2.    economia circolare;

3.    energia pulita ed efficienza energetica negli edifici;

4.    trasformazione digitale della pubblica amministrazione e del sistema giuridico;

5.    sanità e istruzione;

6.    riforme istituzionali.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

 

PAESI BASSI

 

 

 

I Paesi Bassi non hanno ancora presentato il Piano.

 

 

POLONIA

 

 

 

 

Il Piano polacco richiede circa 36 miliardi, di cui 23,9 miliardi in sovvenzioni e 12,1 miliardi in prestiti.

 

 

Il Piano, presentato il 3 maggio 2021, è strutturato attorno a cinque priorità:

1.    resilienza dell'economia;

2.    energia verde;

3.    trasformazione digitale;

4.    trasporto sostenibile;

5.    sistema sanitario.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al termine del Consiglio Ecofin del 26 luglio 2021, il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovkis, ha affermato che per l’analisi del Piano c’è già una proroga in corso, ma che la Commissione non esclude possa servire più tempo.

PORTOGALLO

 

 

 

 

16,59 miliardi (2,15 miliardi dei quali di prefinanziamento), di cui 13,9 miliardi in sovvenzioni e 2,69 miliardi in prestiti.

 

Transizione verde: 37,9% delle risorse.

 

Transizione digitale: 22,1% delle risorse.

Il Piano portoghese, presentato il 22 aprile 2021, è strutturato attorno a 3 priorità:

1)    trasformazione verde;

2)    trasformazione digitale;

3)    resilienza.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 16 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l’1,5% e il 2,4% entro il 2026.

REPUBBLICA CECA

 

 

 

 

7,03 miliardi in sovvenzioni, di cui 914,64 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 41,6% delle risorse.

 

Transizione digitale: 22,1% delle risorse.

Il Piano ceco, presentato il 31 maggio 2021, è costruito attorno a sei priorità:

1.    trasformazione digitale;

2.    trasformazione verde;

3.    istruzione e mercato del lavoro;

4.    ricerca e sviluppo e innovazione;

5.    pubblica amministrazione;

6.    salute.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 19 luglio 2021 la Commissione europea ha valutato positivamente il Piano (proposta di decisione di esecuzione del Consiglio COM(2021)431).

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quelle relativa ai costi totali stimati, alla coerenza e al monitoraggio e attuazione che hanno ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra lo 0,8% e l’1,2% entro il 2026.

ROMANIA

 

 

 

 

 

Il Piano rumeno richiede circa 29,3 miliardi, di cui 14,3 miliardi in sovvenzioni e 15 miliardi in prestiti.

Il Piano, presentato il 31 maggio 2021, è strutturato attorno a sei priorità:

1.    transizione verde;

2.    trasformazione digitale;

3.    crescita intelligente;

4.    coesione sociale e territoriale;

5.    salute;

6.    resilienza e politiche per la prossima generazione.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

 

SLOVACCHIA

 

 

 

 

6,32 miliardi in sovvenzioni, di cui 822,71 milioni di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 43% delle risorse.

 

Transizione digitale: 21% delle risorse.

Il Piano slovacco, presentato il 29 aprile 2021, è strutturato attorno a cinque priorità:

1.    economia verde;

2.    istruzione;

3.    ricerca, sviluppo e innovazione;

4.    salute;

5.    pubblica amministrazione/digitalizzazione.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

 

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 21 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l’1,3% e l’1,8% in media nel periodo 2021-2026.

SLOVENIA

 

 

 

 

2,48 miliardi, di cui 1,77 miliardi in sovvenzioni (231 milioni di prefinanziamento) e 705,37 milioni in prestiti.

 

Transizione verde: 42,4% delle risorse.

 

Transizione digitale: 21,4% delle risorse.

Il Piano sloveno, presentato il 1° maggio 2021, è strutturato attorno a quattro priorità:

1.    transizione verde;

2.    trasformazione digitale;

3.    crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

4.    salute e benessere.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Il 26 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 1° luglio 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l’1,1% e l’1,7% entro il 2026.

SPAGNA

 

 

 

 

69,51 miliardi in sovvenzioni, di cui 9,03 miliardi di prefinanziamento.

 

Transizione verde: 39,7% delle risorse.

 

Transizione digitale: 28,2% delle risorse.

Il Piano spagnolo, presentato il 30 aprile 2021, è strutturato attorno a quattro priorità:

1)    trasformazione verde;

2)    trasformazione digitale;

3)    coesione sociale e territoriale;

4)    equilibrio di genere.

 

I progetti si concentrano principalmente sul periodo 2021-2023.

 

Il 13 luglio 2021 il Consiglio dell’UE ha approvato il Piano (decisione di esecuzione e allegato) dopo che la Commissione europea l’aveva valutato positivamente il 16 giugno 2021.

 

Tutte le voci hanno ottenuto un rating “A”, ad eccezione di quella relativa ai costi totali stimati che ha ottenuto “B”.

 

Si stima una crescita del PIL compresa tra l'1,8% e il 2,5% entro il 2024.

SVEZIA

 

 

 

 

Il Piano svedese richiede circa 3,2 miliardi in sovvenzioni.

 

Il Piano, presentato il 28 maggio 2021, è strutturato intorno a cinque priorità:

1.    recupero verde;

2.    istruzione e passaggio al lavoro;

3.    affrontare le sfide demografiche;

4.    espansione della banda larga e digitalizzazione della pubblica amministrazione;

5.    investimenti per la crescita e l'edilizia abitativa.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026, con una forte concentrazione nei primi tre anni di attuazione.

 

UNGHERIA

 

 

 

 

Il Piano ungherese richiede circa 7,2 miliardi in sovvenzioni.

Il Piano, presentato il 12 maggio 2021, è strutturato intorno a sei priorità:

1.    transizione verde;

2.    sanità;

3.    ricerca;

4.    transizione digitale,

5.    coesione sociale;

6.    pubblica amministrazione.

 

I progetti coprono l'intera durata del Dispositivo fino al 2026.

Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al termine del Consiglio Ecofin del 26 luglio 2021, il Vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovkis, ha affermato che la Commissione ha proposto all'Ungheria una proroga fino al 30 settembre 2021 del termine per la valutazione del Piano.