Approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 17/2020, relativo all'acquisizione di un veicolo tattico multiruolo per le operazioni speciali 30 novembre 2020 |
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Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaLo scorso 23 novembre il Governo ha trasmesso – ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) – la richiesta di parere parlamentare su uno schema di decreto ministeriale concernente l'approvazione del programma pluriennale di A/R (Ammodernamento e Rinnovamento) n. 17/2020 SMD (Stato maggiore difesa), relativo all'acquisizione di un veicolo tattico multiruolo per le operazioni speciali (A.G. 224). Il termine per l'espressione del parere da parte delle Competenti commissioni parlamentari è il 4 gennaio 2021. Il termine per l'espressione dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario da parte della Commissione Bilancio è il 15 dicembre 2020. |
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in relazione all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. La disciplina, originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010) a loro volta oggetto di novella da parte della legge n. 244 del 2012 recante la Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia. Nello specifico l'originaria formulazione dell'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata al fine di assicurare un più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. La nuova formulazione della norma prevede pertanto che vengano trasmessi alle Camere, ai fini dell'espressione del parere delle Commissioni competenti, gli schemi di decreto concernenti i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio e non riferiti al mero mantenimento delle dotazioni o al ripianamento delle scorte. I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con quanto previsto nel Documento programmatico pluriennale della difesa (DPP) di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Il
Il documento programmatico pluriennale della difesa
Documento programmatico pluriennale della difesa
(DPP
) si inserisce nel quadro complessivo delle relazioni che in base alla normativa vigente il Ministero della Difesa è tenuto a trasmettere al Parlamento sulle materie di propria competenza. Previsto normativamente dalla
legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare, il Documento definisce ll quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive, l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.
Dalla data di entrata in vigore della normativa che ha previsto l'adozione dello strumento in esame sono stati presentati al Parlamento 8 documenti programmatici pluriennali.
Da ultimo, il Ministro della Difesa, con lettera pervenuta in data 19 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al
decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio
2020-2022 (
Doc. CCXXXIV, n. 3). Per approfondimenti si rinvia al relativo
dossier.
Per quanto concerne
I programmi presentati nr corso della XVII legislatura
l'esame parlamentare dei programmi terrestri, navali, aerei ed interforze trasmessi alle Camere nel corso della XVII legislatura ai fini dell'espressione del prescritto parere parlamentare, si rinvia al tema "
Il controllo parlamentare sui programmi di acquisizione di sistemi d'arma".
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ContenutoLa richiesta di parere parlamentare fa riferimento all'acquisizione di un veicolo tattico multiruolo (VTM) per le operazioni speciali (OS). Nella scheda tecnica, lo Stato Maggiore della Difesa precisa che il programma è relativo allo sviluppo, la produzione di 8 prototipi, l'omologazione e l'avvio della produzione di serie relativa ad un Veicolo Tattico Multiruolo per le Operazioni Speciali.
Si ricorda nel corso della legislatura le Commissioni difesa della Camera e del Senato hanno dato parere favorevole sull'atto del Governo n. 114
concernente l'approvazione del programma pluriennale A/R(Ammodernamento e Rinnovamento) n. 05/2019 SMD (Stato maggiore difesa), relativo allo sviluppo, acquisizione e supporto logistico decennale di due nuove linee di mezzi subacquei per le missioni affidate alle Forze Speciali (Atto n. 114). Le medesime Commissioni hanno, altresì, dato parere favorevole sullo schema di decreto ministeriale concernente l'approvazione del programma pluriennale di A/R(Ammodernamento e Rinnovamento) n. 03/2019 SMD (Stato maggiore difesa) 03/2019,
relativo all'acquisizione di un'unità di appoggio alle operazioni speciali, di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e al relativo supporto logistico decennale (Atto n. 109).
Si ricorda che
Le Forze Armate Italiane – Esercito Italiano, Marina Militare, Aeronautica Militare – e l'Arma dei Carabinieri dispongono tutte di un proprio
corpo speciale FS – TIER 1:
Le Forze Speciali Italiane dipendono dal Cofs, il Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali. Il comandante del Cofs ha quindi la competenza per le operazioni condotte dai 4 reparti di Forze Speciali Italiane FS – TIER 1.
Come precisato dal Governo nella documentazione allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma Finalità del programmapersegue lo scopo di dotare i Reparti di Forze Speciali (FS) di mezzi e materiali adeguati alle specialistiche esigenze proprie delle Operazioni Speciali (OS), in ogni possibile scenario, per poter svolgere in sicurezza le delicate missioni di competenza (Direct Action - DA, Special Reconissance - SR, Military Assistance - MA). Sulla base anche delle esperienze maturate nei teatri operativi, il gap capacitivo individuato e che il programma in oggetto mira a colmare, deriva dal fatto che i Reparti del Comparto OS dispongono di un parco automezzi in grado di soddisfare solo parzialmente le esigenze derivanti dai molteplici scenari d'impiego. In relzione al programma in esame, lo Stato maggiore della Difesa, nella scheda tecnica allegata alla richiesta di parere parlamentare, fa presente che il veicolo in linea con più aggiornate tecnologie, Requisitidovrà garantire al comparto OS elevata mobilità all terrain in ambito terrestre per un efficace intervento operativo in ogni condizione d'impiego, e in particolare: - un'elevata mobilità su terreni impervi, abbinata ad una elevata capacità offensiva e a elevata velocità ed agilità; - capacità di impiego autonomo ovvero in simbiosi con altri veicoli in uso ai reparti del Comparto OS; - trasportabilità su vettori ad ala fissa e rotante; - aviolanciabilità (requisito auspicabile); - interoperabilità e standardizzazione.
Con riferimento alla necessaria compatibilità nel settore C4I (acronimo di Comando, Controllo, Comunicazione, Computer e Intelligence), la piattaforma in acquisizione si dovrà uniformare agli standard adottati sia dalle F.A., sia dalla NATO, ricercando il più elevato livello di interoperabilità operative condotte a livello
Joint e
Combined. Con particolare riguardo al sistema di Comando, Controllo e Navigazione (C2N) si potrà valutare l'adozione del sistema SICCONA, per veicoli su cui ne sarà richiesto l'allestimento. Quale requisito auspicabile, si dovrà valutare la possibilità di dotare tutti i veicoli in acquisizione di capacità ASID (
Air to Surface IDentification).
Il progetto è comprensivo di Supporto logisticosupporto logistico decennale. Come precisato nella scheda tecnica allegata alla richiesta di parere il supporto logistico nasce dall'esigenza di garantire in un arco temporale di 10 anni il più alto livello di disponibilità operativa del parco mezzi, una volta che sarà avviata la produzione di serie e l'ingresso in linea. E' strutturato in modo da fornire ai Reparti utilizzatori le capacità logistiche necessarie al mantenimento della piattaforma nel corso della sua vita tecnica. Il supporto logistico considera che il personale manutentore/operatore delle F.A. è già formato su veicoli similari e sistemi attualmente in uso e per alcuni di essi dovrà effettuare soltanto attività di aggiornamento/formazione specifica in funzione dei nuovi veicoli e sui sistemi che vi saranno installati. Riguardo agli Aspetti addestrativiaspetti addestrativi, sono previsti dei corsi di formazione per il sostegno diretto e generale per il personale della Difesa già abilitati al mantenimento di veicoli ruotati/corazzati. Sono previsti dei corsi ad hoc in lingua italiana, che dovranno qualificare, ove previsto, il personale specialista all'esercizio tecnico-operativo dei sistemi ed all'esecuzione degli interventi di manutenzione preventiva e correttiva. Per quanto concerne iSettori industriali interessati settori industriali interessati la scheda illustrativa indica che tali settori sono prevalentemente quelli della meccanica, elettronica e telecomunicazioni ad alta tecnologia, relativi alla progettazione e realizzazione di veicoli militari nel dominio terrestre, in ambito nazionale, a livello UE e Extra UE. L'area geografica di produzione è l'Italia centro-settentrionale. Riguardo agli impatti occupazionali, in caso di aggiudicazione della gara ad una ditta nazionale, sono da considerare positive ricadute sul sistema Paese in termini di capacità operativa che, qualora la fase prototipale oggetto del presente decreto dovesse dare avvio alla produzione di serie, si stimano come equivalente a 1.450.000 ore/uomo nell'arco di 10 anni. In relazione alleCondizioni contrattuali condizioni contrattuali, il programma è segretato, e quindi sono applicabili le disposizioni dell'articolo 162 sui contratti segretati del Codice degli appalti (D.Lgs. n. 50/2016). Inoltre, sono applicabili le disposizioni dell'articolo 18 D.Lgs 208/2011 (Disciplina dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE), relativo alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, per ragioni di natura tecnica e di privativa industriale delle piattaforme. Per quanto concerne il recesso dal contratto in ambito nazionale, la disciplina applicabile è riconducibile a quanto previsto dall'articolo 109 del Codice degli appalti e dall'articolo 107
La scheda allegata al programma
stima il Costi e durata del programmacosto complessivo del programma in 15 milioni.
L'avvio del programma è previsto nel 2020, e la conclusione nel 2023. Esso sarà finanziato per un importo pari a 5,0 M€, sugli stanziamenti (Cap 7120-32) derivanti dalla ripartizione del "Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese" di cui all'art. 1, comma 1072, della legge n. 205/2017 (Legge di bilancio 2018) e per un importo pari a 10,0 M€, sul Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa (Cap 7120-03).
Le fasi successive, relative alla produzione di serie a regime (da realizzarsi con separato programma), saranno avviate subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse a valere sia di nuovi Fondi di Investimento recati dalle prossime Leggi di Bilancio sia di distinti strumenti finanziari di eventuale futura istituzione.
Gli stanziamenti a valere sulle risorse iscritte sui citati capitoli 7120/32 e 7120/03 avranno uno sviluppo di massima secondo il cronoprogramma rappresentato di seguito:
(milioni di euro)
La relazione precisa che la ripartizione della spesa per ciascun esercizio potrà essere rimodulata nel tempo in funzione dell'effettiva esigibilità contrattuale dei pagamenti, in virtù del completamento dell'attività tecnico-amministrativa, compatibilmente con gli effetti sui saldi di finanza pubblica. L'Amministrazione potrà anche adottare misure di ottimizzazione della spesa utili all'accelerazione del processo di
phase-in della capacità, tra cui, ad esempio, la possibilità di anticipo dei volumi finanziari indicati dal cronopragramma, ovvero l'adozione di eventuali forme contrattuali che, nel rispetto dei termini di cui ai rispettivi decreti approvativi, massimizzino la forza contrattuale dell'amministrazione e le discendenti migliori condizioni di acquisto.
L'approvazione del programma resta valida qualora, all'atto del formale impegno contabile della spesa, questa, previa comunicazione al Ministero dell'economia e delle finanze, venisse proposta dall'Amministrazione su diverso/i capitolo/i/piani gestionali afferenti lo Stato di previsione della spesa del MiSE e del Ministero della Difesa, nel rispetto della pertinente categorizzazione economica, della corretta imputazione e dell'adeguata disponibilità di stanziamenti.
Il piano finanziario dei pagamenti viene confermato dal DPP 2020-2022 (pag 56). Il Documento specifica inoltre che il programma è suddiviso nelle seguenti fasi,fermo restando che lo schema di decreto in esame è riferito al finanziamento della fase 1 con 15 M€ distribuiti in 4 anni:
L'onere complessivo è dunque di 173,8 M€, e l'intervento in esame rappresenta parziale finanziamento della fase 1 con 15 M€ distribuiti in 4 anni. |