XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 69 di Mercoledì 6 dicembre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Coppola Paolo , Presidente ... 2 

Audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini:
Coppola Paolo , Presidente ... 2 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 2 
Coppola Paolo , Presidente ... 6 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 6 
Coppola Paolo , Presidente ... 7 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 7 
Coppola Paolo , Presidente ... 7 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 8 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 8 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Maggio Franco , direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 9 
Maggio Franco , direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare ... 9 
Coppola Paolo , Presidente ... 10 
Maggio Franco , direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare ... 10 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 10 
Coppola Paolo , Presidente ... 11 
Maggio Franco , direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare ... 12 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 12 
Coppola Paolo , Presidente ... 13 
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 13 
Coppola Paolo , Presidente ... 14 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 14 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Buono Giuseppe , direttore centrale tecnologie e innovazione ... 15 
Coppola Paolo , Presidente ... 15 
Buono Giuseppe , direttore centrale tecnologie e innovazione ... 16 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 16 
Coppola Paolo , Presidente ... 16 
Ruffini Ernesto Maria , direttore dell'Agenzia delle entrate ... 16 
Coppola Paolo , Presidente ... 16  ... 16

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
PAOLO COPPOLA

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante trasmissione diretta attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso e diretta streaming sperimentale sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, accompagnato dal dottor Paolo Savini, direttore centrale gestione tributi, dall'ingegner Franco Maggio, direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare, dall'ingegner Giuseppe Buono, direttore centrale tecnologie e innovazione, e dal dottor Sergio Mazzei, capo ufficio comunicazione, che ringrazio per la presenza.
  Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Si tratta di un'audizione di natura prettamente conoscitiva, per la quale chiedo all'avvocato Ruffini di fornire un quadro esplicativo quanto più ampio possibile della digitalizzazione dell'Agenzia delle entrate.
  Ricordo ai colleghi commissari che l'avvocato Ruffini è stato nominato direttore dell'Agenzia delle entrate il 13 giugno 2017. Precedentemente, da giugno 2015 è stato amministratore delegato di Equitalia e dall'ottobre 2015 anche suo presidente.
  Cedo dunque la parola a Ernesto Maria Ruffini per lo svolgimento della relazione introduttiva, al termine della quale seguiranno eventuali domande o richieste di chiarimento da parte dei commissari.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Onorevole presidente, onorevoli commissari, vi ringrazio dell'opportunità che mi viene offerta di intervenire su un tema così strategico come quello della digitalizzazione nel sistema tributario.
  L'Italia è stato uno dei primi Paesi europei a disporre in formato digitale dei dati contenuti in tutte le dichiarazioni fiscali e in tutti i versamenti effettuati. In questo percorso, gli intermediari fiscali – professionisti, CAF e società di servizi – hanno assunto un ruolo rilevante, in quanto hanno supportato i cittadini e le imprese nella fase di introduzione dell'informatica nella gestione degli adempimenti tributari.
  I risultati ottenuti da questa complessa operazione sono ancora tangibili in termini di efficienza raggiunta, grazie all'automazione dei processi, nell'attività di controllo e di riscossione delle imposte dichiarate e non versate e nell'accelerazione dei tempi di erogazione dei rimborsi fiscali.
  A questi interventi strutturali ne sono seguiti altri per acquisire in via telematica i dati necessari all'attività di accertamento Pag. 3e controllo, per sviluppare i servizi ai cittadini, alle imprese e ai loro intermediari e per gestire i tributi con procedure efficienti.
  A partire dal 2014, è stata avviata una nuova fase di radicale cambiamento nella gestione del sistema tributario. L'indirizzo strategico rilevabile dalle norme introdotte, in linea con l'orientamento degli altri Paesi, è quello di instaurare un rapporto di trasparenza e collaborazione con i contribuenti in grado di stimolare la tax compliance.
  Per ottenere questo obiettivo, l'Agenzia deve utilizzare il proprio patrimonio informativo in primo luogo per fornire i servizi e per avvisare i contribuenti di possibili errori, in modo da consentirne la regolarizzazione usufruendo della riduzione delle sanzioni previste in caso di ravvedimento, e poi per l'attività di accertamento e controllo.
  Proprio l'evoluzione e la razionalizzazione dei flussi informativi e delle loro modalità tecniche di trasmissione all'Agenzia delle entrate rappresenta l'aspetto sul quale occorrerà prestare particolare attenzione sia sul piano normativo che applicativo affinché le esigenze di sviluppare servizi e di disporre delle informazioni necessarie all'attività di accertamento non comporti un eccessivo aggravio degli adempimenti.
  In tale contesto, la fatturazione elettronica apre scenari di profonda innovazione delle modalità di comunicazione dei dati all'Agenzia delle entrate, consentendo alle imprese da un lato di disporre di uno strumento moderno ed efficiente per gestire il ciclo attivo e passivo e dall'altro di rendere disponibili i dati all'Agenzia delle entrate senza oneri.
  La tecnologia oggi consente di realizzare procedure semplici e l'amministrazione finanziaria può fare la sua parte per la digitalizzazione del Paese.
  La strategia digitale dell'Agenzia si basa su cinque direttrici: lo sviluppo dei servizi; la valorizzazione del patrimonio informativo; la digitalizzazione dei processi interni; la sicurezza; e l'integrazione con le iniziative sistematiche della digitalizzazione della pubblica amministrazione.
  Per la progettazione e la realizzazione delle soluzioni tecniche l'Agenzia si avvale della Sogei, sulla base di un contratto quadro stipulato tra il Ministero dell'economia e delle finanze e la Sogei, finalizzato allo sviluppo, all'evoluzione e alla conduzione operativa del Sistema Informativo della Fiscalità.
  Passiamo ai vari punti che vorremmo sottoporre all'attenzione di questa Commissione, cominciando dai servizi on line dell'Agenzia delle entrate.
  Un ruolo strategico assume il canale telematico Entratel, che gestisce circa 170 milioni di documenti l'anno: dichiarazioni, versamenti di imposta tramite F24, contratti di locazione ed affitto, attribuzione, variazione e cessazione di partite IVA, comunicazioni all'Anagrafe tributaria, comunicazione unica. Interagisce direttamente con più di 6 milioni di soggetti tra intermediari abilitati, cittadini e società.
  Per l'accesso ai servizi on line, disponibili nell'area riservata del sito Internet dell'Agenzia, sono rilasciate credenziali di accesso che prevedono l'utilizzo di chiavi di autenticazione basate su un sistema di PIN e password. In alternativa alle credenziali tradizionali, le persone fisiche possono accedere ai servizi telematici con la Carta Nazionale dei Servizi.
  L'Agenzia, inoltre – questo è l'ultimo step, quello su cui vorremmo investire maggiormente – ha aderito al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), consentendo l'accesso, attraverso questo, ai servizi di nuova generazione, mentre sono in corso le attività di analisi per integrare SPID come modalità di accesso agli altri servizi on line dell'area riservata del sito istituzionale dell'Agenzia. Si vorrebbe bypassare tutti i sistemi di accesso e privilegiare soltanto SPID, però per tutti i servizi on line dell'Agenzia. È quello l'indirizzo che ho dato sin dal mio insediamento.
  L'aspettativa dei contribuenti, al di là della disponibilità dei servizi on line, è quella di utilizzare procedure lineari, personalizzate e in linea con i servizi di più Pag. 4largo utilizzo, come, ad esempio, l’home banking o la prenotazione di biglietti aerei.
  Il disegno della «esperienza utente» va posto al centro della progettazione di processi e servizi digitali, che devono essere diversificati rispetto a ciascuna categoria di utenza.
  A oggi, sono molti i servizi on line realizzati dall'Agenzia delle entrate per assolvere agli adempimenti tributari previsti, non solo attraverso i professionisti, ma anche direttamente, grazie allo sviluppo di procedure semplici in grado di guidare i cittadini. Ne sono esempio il modello 730 precompilato, perfettibile e migliorato anno dopo anno, la registrazione telematica dei contratti di locazione, la trasmissione telematica delle denunce di successione, le visure catastali o il canale di assistenza on line per le problematiche più ricorrenti, il cosiddetto «CIVIS».
  Andiamo con ordine, cominciando dalla dichiarazione precompilata. Con l'introduzione della precompilata si è invertito il paradigma secondo il quale il cittadino auto-dichiara i propri redditi e i propri oneri detraibili e deducibili e l'Agenzia, a distanza di tempo, li controlla sulla base di dati inviati da una pluralità di soggetti terzi all'Anagrafe tributaria.
  I dati che prima venivano utilizzati per l'attività di controllo ora vengono utilizzati per precompilare la dichiarazione e proporla al contribuente affinché la accetti o la modifichi, direttamente o tramite un CAF o un professionista.
  Nel 2017 circa 2,5 milioni di contribuenti hanno inviato la dichiarazione direttamente, utilizzando la procedura disponibile sul sito Internet dell'Agenzia delle entrate. In caso di accettazione diretta delle dichiarazioni proposte, o anche con modifica attraverso gli intermediari fiscali che appongono il visto di conformità, i contribuenti non possono più essere sottoposti al controllo documentale da parte dell'Agenzia delle entrate.
  La dichiarazione precompilata mostra un trend, in termini quantitativi e qualitativi, indiscutibilmente positivo: è stato registrato un incremento costante negli anni delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadino senza interventi di intermediari, da 1,4 milioni nel 2015 a 2,5 milioni nel 2017. Ci stiamo impegnando affinché questo trend sia in costante crescita. Vorrei sottolineare la differenza. Cinque anni fa – data oggi – non esistevano questi mezzi e, quindi, nel corso di questa legislatura c'è stata una profonda accelerazione del sistema digitale nel rapporto fisco-contribuente, grazie alle norme introdotte dal Parlamento.
  La dichiarazione precompilata si è gradualmente arricchita nel tempo, con l'inserimento di un numero sempre più elevato di oneri detraibili e deducibili. È, inoltre, aumentato il livello di soddisfazione dei contribuenti, segnalato dal tasso di accettazione «no touch» della precompilata, stimabile, con riferimento all'ultima dichiarazione, in misura superiore al 15 per cento, e che riteniamo possa evolversi ulteriormente grazie alla sempre maggiore completezza dei dati presenti nella dichiarazione e a un attento monitoraggio della qualità delle banche dati.
  L'introduzione della dichiarazione precompilata, oltre a benefici diretti per i contribuenti, quali la possibilità di adempiere agli obblighi dichiarativi senza doversi avvalere di intermediari o l'esclusione dal controllo documentale, nei casi previsti, ha determinato altri significativi vantaggi indiretti.
  Sono effetti collaterali positivi dell'introduzione del modello di dichiarazione precompilata: la semplificazione del modello, resa possibile dalla trasmissione telematica della certificazione unica che viene inviata dai sostituti d'imposta ai fini della dichiarazione precompilata; la predisposizione più strutturata delle lettere di compliance, finalizzate non solo alla regolarizzazione in tempi estremamente brevi della mancata presentazione della dichiarazione, ma, più in generale, alla correzione di un ampio numero di errori e omissioni che fino a ieri davano luogo all'emissione di veri e propri atti di accertamento; la disponibilità per i cittadini delle informazioni di dettaglio sulle spese sanitarie sostenute accedendo al sistema Tessera Sanitaria, quindi consentendo al cittadino di Pag. 5non dover conservare la documentazione, ma di poter accedere alle basi dati detenute sul portale e a tutte le documentazioni sanitarie relative alle spese sostenute; e, più in generale, la conoscenza da parte del cittadino degli oneri detraibili e deducibili con riferimento a spese di cui prima ignorava la relativa agevolazione fiscale. Questo è il cambio di paradigma.
  L'acquisizione di dati analitici da parte dell'Agenzia – fatturazione elettronica, certificazione dei sostituti d'imposta, dei dati delle fatture, dei dati delle spese sanitarie, dei dati sulle compravendite e delle locazioni – e l'evoluzione tecnologica consentono di intraprendere un percorso di progressiva dematerializzazione dei modelli di dichiarazione, eliminando in tal modo le complicazioni legate alla compilazione delle dichiarazioni fiscali. L'esperienza della dichiarazione precompilata può ora essere ulteriormente sviluppata anche per altri adempimenti, razionalizzando e valorizzando il patrimonio informativo a disposizione dell'Agenzia delle entrate.
  È d'auspicio che il prossimo Parlamento introduca norme che consentano l'evoluzione del sistema della precompilata a tutti i soggetti contribuenti, e, quindi, anche ai titolari di partita IVA e ai soggetti commerciali, e, di concerto, la progressiva introduzione della fatturazione elettronica in tutte le transazioni, in modo tale da poter consentire anche al settore produttivo del Paese questo rapporto invertito e questo cambio di paradigma con l'Agenzia delle entrate. È un auspicio che il prossimo Parlamento spero possa realizzare ed è impegno dell'Agenzia delle entrate realizzarlo laddove questa sia la volontà delle istituzioni.
  Passiamo agli altri servizi in ambito tributario. Appena insediato ho dato disposizioni per una completa reingegnerizzazione del sito Internet dell'Agenzia delle entrate, dove sono presenti tutti i servizi dell'Agenzia delle entrate – ma sono attualmente difficilmente raggiungibili, per un processo di stratificazione del sito negli anni, che quindi non ne consente l'immediata percezione e pertanto non è friendly come utilizzo – affinché siano offerte agli utenti, secondo le proprie caratteristiche – cittadini, imprese, professionisti e intermediari, ed enti e pubbliche amministrazioni – informazioni in materia fiscale e siano proposti in modo semplice ed evidente i diversi servizi on line di più frequente utilizzo.
  La pubblicazione del nuovo sito Internet dell'Agenzia delle entrate verrà effettuata entro la fine dell'anno. Progressivamente verranno integrati servizi, mano a mano nei prossimi mesi, ma già entro la fine dell'anno avremo la realizzazione del nuovo portale dell'Agenzia delle entrate. È un lavoro che abbiamo iniziato a fare fin da giugno, dal mio insediamento, insieme a Sogei, che è il nostro partner tecnologico.
  I principali servizi offerti dall'Agenzia delle entrate nell'ambito del proprio portale sono: la procedura per la registrazione on line dei contratti di locazione – la cui facilità d'uso ha consentito di passare dal 33 per cento di contratti registrati telematicamente del 2013 al 63,5 per cento del 2017 (ad oggi); il maggior ricorso alle procedure da parte dei cittadini e degli intermediari in materia consente, non solo di effettuare l'adempimento senza doversi recare presso gli uffici territoriali dell'Agenzia, ma anche di disporre di una migliore qualità delle banche dati gestite, con positivi riflessi sull'efficacia e l'efficienza dell'attività dell'Amministrazione –; i servizi di assistenza on line, i cosiddetti «CIVIS», che consentono un'interazione a distanza tra Agenzia, cittadini e intermediari per chiedere direttamente in rete l'assistenza sulle comunicazioni di irregolarità e sulle cartelle di pagamento che scaturiscono dal controllo automatizzato delle dichiarazioni, nonché di inviare i documenti richiesti a seguito di controllo formale e di rettificare la deleghe di pagamento F24 (nel 2016 sono state trattate con questo canale quasi un milione di pratiche. Il successo espresso dai numeri è anche il prodotto della rapidità del servizio, in quanto l'Agenzia è in grado di garantire che per la quasi totalità delle richieste – oltre il 99 per cento – sia fornita assistenza entro 3 giorni lavorativi, grazie anche alla possibilità di assegnare in automatico la lavorazione della pratica agli uffici dell'Agenzia Pag. 6che in quel momento risultano avere maggiore capacità operativa); la dichiarazione di successione telematica, avviata nel 2017, che ha consentito una notevole riduzione degli adempimenti degli eredi, andando incontro a un'esigenza di molti cittadini (così, integrando i servizi fiscali e quelli specificamente catastali, non è più necessario presentare domande di voltura presso gli uffici, in quanto il nuovo processo esegue automaticamente l'aggiornamento delle intestazioni catastali. Ciò ha determinato anche una rilevante razionalizzazione del lavoro amministrativo e un notevole risparmio di tempo per i contribuenti); altri servizi on line per la prenotazione degli appuntamenti presso gli uffici, per i reclami e le proposte di suggerimenti; l'Agenzia ha realizzato un’app mobile, recentemente rinnovata con una nuova veste grafica ai fini di una maggiore fruibilità, attraverso la quale gli utenti possono accedere ai principali contenuti informativi e ai servizi telematici anche da smartphone e tablet.
  Veniamo al nuovo «spesometro», che nelle ultime settimane ha occupato la nostra e la vostra attenzione. L'articolo 4 del decreto-legge n. 193 del 2016 ha introdotto l'obbligo in capo ai contribuenti IVA di trasmettere i dati di tutte le fatture emesse e di quelle ricevute e registrate. L'obbligo decorre con riferimento a documenti emessi e ricevuti e registrati a partire dal 1° gennaio di quest'anno (2017).
  Occorre sottolineare che la trasmissione periodica delle informazioni da parte dei contribuenti IVA, la loro elaborazione da parte dell'Agenzia e la restituzione degli esiti ai medesimi contribuenti è essenziale per poter raggiungere due scopi: fornire un adeguato supporto ai cittadini nella fase precedente la presentazione della dichiarazione annuale e promuovere l'emersione spontanea di basi imponibili per ridurre il tax gap dell'IVA in Italia.
  La trasmissione dei dati delle fatture emesse e di quelle ricevute è accompagnata dall'obbligo di comunicazione trimestrale dei dati riepilogativi delle liquidazioni IVA. I dati ricevuti dall'Agenzia sono elaborati e messi a disposizione del contribuente nell'area dedicata dello specifico portale realizzato e gestito da Sogei, per consentirgli di valutare eventuali discrepanze o incoerenze tra i dati comunicati e quelli trasmessi dai propri clienti e fornitori, nonché tra l'ammontare dell'IVA esigibile e detraibile che emerge dai dati fattura e da quello che il contribuente stesso ha comunicato.
  Le situazioni di evidente anomalia sono analizzate dall'Agenzia in modo automatizzato, per consentire l'invio immediato di comunicazioni di alert allo scopo di coadiuvare i contribuenti, sempre più fattivamente, negli adempimenti dichiarativi.
  I canali di contatto con il contribuente sono la PEC, il servizio di avvisi inviati a cellulari e via e-mail e l'invio e la consultazione dei documenti, nel portale, nel cassetto fiscale dei contribuenti.
  Apro una parentesi, signor presidente e onorevoli commissari. Come sapete, la PEC è uno strumento innovativo per il nostro sistema e per la nostra pubblica amministrazione, ma – ahinoi – è un sistema già obsoleto e, quindi, ci si augura che l'attuazione dei servizi tramite l'identità digitale possa essere fatta propria dal prossimo Parlamento, in costanza di progressione dei servizi digitali in questo Paese. Comunque, è un passo in avanti.
  L'accesso all'area web dove sono utilizzabili i servizi on line può avvenire direttamente da parte dei contribuenti inserendo le credenziali preventivamente ottenute o tramite gli intermediari fiscali qualificati...

  PRESIDENTE. Le chiedo scusa, intervengo su questo punto. Ci sono delle normative specifiche che legano alla PEC e non ad altri sistemi? Per esempio, nell'ultimo aggiornamento del Codice dell'Amministrazione Digitale tutto quello che era PEC è stato esteso ai sistemi di recapito certificato qualificato, in ottemperanza al regolamento EIDAS. Mi viene il dubbio che ci sia una legislazione fiscale specifica, che invece leghi all'utilizzo della PEC.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Sul valore giuridico delle notifiche degli atti in positivo o Pag. 7delle cartelle di pagamento, nella doppia veste di direttore dell'Agenzia delle entrate e presidente dell'Agenzia delle entrate-Riscossione, sottolineo che ci sono normative che legano la decorrenza dei termini di impugnativa per la proposizione di ricorso alla notifica secondo la disciplina ordinaria processual-civilistica, amministrativa, ovvero fiscale.

  PRESIDENTE. Il suggerimento è di controllare che tutto il resto della normativa sia compatibile con EIDAS?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Esatto, e anche verificare che il sistema sia in grado di essere gestito dalla pluralità dei contribuenti, perché chiaramente un sistema di identità digitale, per essere realmente efficace nei confronti di tutti i contribuenti, deve essere percepito come tale da tutti i contribuenti. Questi ultimi devono, quindi, essere indotti a utilizzare l'identità digitale per poter accedere a tutte le informazioni che la pubblica amministrazione mette a disposizione del cittadino o a quelle informazioni giuridicamente rilevanti a cui il cittadino deve attenersi per le comunicazioni da parte della pubblica amministrazione. Dunque, è anche un problema di formazione dell'utenza.
  Per quanto riguarda le modalità attuative della norma, l'Agenzia aveva già realizzato un meccanismo di trasmissione dei dati e delle fatture elettroniche. È, infatti, importante sottolineare come il tracciato delle comunicazione dei dati fattura sia costituito da una porzione dei dati del tracciato della fattura elettronica stessa come gestiti dal Sistema Di Interscambio.
  Al fine di consentire a tutti gli operatori economici e ai loro intermediari di effettuare l'adempimento, l'Agenzia delle entrate ha emanato, il 27 marzo di quest'anno, le regole tecniche che hanno definito il contenuto informativo e il relativo formato tecnico, nonché le modalità di trasmissione telematica.
  L'Agenzia ha dato indicazioni a Sogei, al partner tecnologico, affinché fossero messe a disposizione interfacce applicative machine to machine, in diverse modalità di integrazione, con software contabili e gestionali, in modo da consentire un'esportazione dei dati già registrati digitalmente sui sistemi contabili dei contribuenti. Ha, inoltre, chiesto a Sogei un insieme di servizi web gratuiti all'interno del portale «Fatture e Corrispettivi» di supporto all'esecuzione dell'adempimento, che consentano ai contribuenti di compilare e trasmettere i dati anche manualmente, per tutti i casi in cui l'esportazione e la trasmissione diretta dei sistemi di gestione dei contribuenti non fossero già disponibili.
  Oltre ai servizi di compilazione e trasmissione, l'utente può utilizzare i servizi di consultazione dei dati trasmessi; per tali specifici servizi l'Agenzia ha chiesto a Sogei di prevedere che il singolo contribuente potesse accedere con le sue credenziali al portale web e consultare i dati relativi alla propria posizione, potendo anche esplicitamente conferire una delega alla consultazione dei dati a un intermediario.
  Relativamente alla prima trasmissione dei dati fattura, avvenuta a ottobre 2017 per i dati relativi al primo semestre del 2017, sono state ricevute le informazioni relative a circa 1,5 miliardi di fatture (numero fatture), di cui circa il 75 per cento provenienti dalle interfacce con i sistemi gestionali dei contribuenti e dei loro intermediari e il 25 per cento trasmesse attraverso il portale web. Tali dati sono attualmente in corso di elaborazione ai fini dell'invio delle comunicazioni di alert verso i contribuenti.
  In previsione della prossima scadenza di trasmissione dei dati delle fatture del secondo semestre, prevista per febbraio 2018, l'Agenzia, congiuntamente con Sogei, ha individuato una serie di aree di miglioramento dei servizi realizzati, raccogliendo a tale scopo le proposte di professionisti e associazioni di categoria.
  Passiamo ai servizi catastali, cartografici e di pubblicità immobiliare, oggetto anche questo...

  PRESIDENTE. Scusi, su questo servizio c'è stato un problema relativo alla privacy, o almeno così risulta da notizie di stampa.

Pag. 8

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. E da audizioni parlamentari.

  PRESIDENTE. Anche da audizioni parlamentari.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Sì, c'è stato un problema nella fase di invio dei dati, che è stato segnalato dall'Agenzia, una volta avuto conoscenza di questo problema, a Sogei, che gestisce il portale. Su richiesta del direttore dell'Agenzia, cioè mia, il portale è stato chiuso, per consentire a Sogei di risolvere il problema di sicurezza. Soltanto dopo che ha risolto il problema di sicurezza, sono stati riattivati i servizi.

  PRESIDENTE. Il problema era relativo al fatto che chiunque poteva accedere ai dati introdotti da chiunque altro, o era meno impattante?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Non chiunque, di chiunque altro, era più circoscritto.

  PRESIDENTE. Qual era la motivazione di questo errore? È stato un errore di progettazione o è stato un errore di realizzazione? Sogei ha chiarito quali erano i motivi?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Sogei ha chiarito quali erano i motivi e stiamo continuando l'interazione con Sogei, che ha eliminato le modalità di accesso che consentivano un accesso non delimitato ai soggetti autorizzati a visualizzare certe informazioni. Il soggetto delegato, il soggetto intermediario doveva accedere soltanto per i propri delegati e non anche per soggetti delegati da altri intermediari. Ha eliminato questa possibilità.
  Da quanto ho saputo da Sogei, l'accesso era stato realizzato in modo tale da consentire solo l'accesso al portale per la comunicazione dei corrispettivi a soggetti delegati per agire per i propri assistiti ovvero ai contribuenti per agire per se stessi. In taluni casi, si verificava l'ipotesi che il soggetto delegato potesse accedere a informazioni anche di altri soggetti, per un'impostazione del portale, per come era stato realizzato. Questa impostazione è stata eliminata ed è stata riportata a criteri di sicurezza.

  PRESIDENTE. Però, non ha risposto alla domanda se questo era un problema di progettazione o di realizzazione.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. In quest'ultimo passaggio. Possiamo riascoltarlo, se vuole. Era un'impostazione di come era stato realizzato il portale.

  PRESIDENTE. Quindi, era dovuto alla realizzazione?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Sì. Tuttavia, Sogei ha reimpostato l'accesso ai servizi e, quindi, ha riprogettato il sistema in maniera diversa, secondo l'interazione fatta con l'Agenzia.

  PRESIDENTE. Grazie.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Tenuto conto del livello di coinvolgimento dei professionisti in processi di aggiornamento delle banche dati catastali, l'Agenzia ha dato significativo impulso allo sviluppo di servizi finalizzati alla semplificazione dei connessi adempimenti e, in particolare, dell'impiego del canale telematico.
  In tale ottica, è stato realizzato uno specifico portale web, «Sister», che garantisce l'accesso per via telematica alle informazioni di catasto e pubblicità immobiliare per tutti gli utenti abituali: pubbliche amministrazioni centrali e locali, professionisti e imprese che operano nel settore immobiliare.
  L'obbligatorietà di utilizzo delle procedure telematiche da parte dei professionisti abilitati agli iscritti agli ordini e ai collegi professionali che operano nel servizio alle imprese private e ai singoli contribuenti, Pag. 9con la trasmissione degli atti tecnici di aggiornamento catastale redatti con il modello unico informatico, consente di disporre anche in materia immobiliare di un elevato livello di digitalizzazione, presupposto per offrire servizi ai cittadini, oltre che alle pubbliche amministrazioni e alle imprese del settore.
  Nel cassetto fiscale del contribuente, all'interno dell'area riservata del portale dell'Agenzia, sono disponibili, sia per le imprese che per i cittadini, relativamente agli immobili di cui risultano proprietari anche in parte, le visure catastali attuali, le visure storiche, le planimetrie, le note di trascrizione e gli atti di compravendita trasmessi telematicamente dai notai.
  Oltre agli applicativi per i professionisti, sono state sviluppate componenti specifiche per fornire servizi ai comuni.
  Il portale per i comuni consente di usufruire di tutti i dati catastali di pertinenza di specifici servizi finalizzati alle attività di controllo del territorio e delle imposte proprie.
  I comuni possono, inoltre, accedere gratuitamente alle planimetrie catastali degli immobili per i propri controlli urbanistici ed edilizi. Il servizio consente di visualizzare la planimetria di un immobile, con un accesso diretto alle banche dati gestite dall'Agenzia delle entrate.
  Sempre tramite piattaforma «Sister», gli utenti «abituali» possono richiedere mappe relative a tutte le province italiane, escluse Trento e Bolzano, ed effettuare le visure catastali on line anche in formato elaborabile. Tali servizi ampliano le possibilità operative degli enti e dei professionisti, che possono integrare i propri archivi gestionali con le informazioni presenti negli atti del catasto terreni ed edilizio urbano, richiedere certificati ipotecari, copie di note e titoli. Le funzioni disponibili nella piattaforma web consentono, in particolare, di richiedere certificati generali e speciali, copia delle note e titoli informatizzati, ricevere i documenti firmati digitalmente in conservatoria e pagare i relativi tributi.
  Passo all'ultima parte dell'audizione, se mi consente, presidente, sul patrimonio informativo gestito dall'Agenzia delle entrate.

  PRESIDENTE. Chiedo solo una cosa sul portale del catasto. La comunità open data si lamenta della licenza scelta. Lei, giustamente, ha detto che alcune cose sono in formato elaborabile. Tuttavia, la licenza scelta è creative commons, ma non derivative, quindi non è possibile fare nessun'opera derivata, secondo la licenza che avete scelto. Le chiedo come mai c'è una licenza così restrittiva e se non è possibile cambiare, anche in ottica della legislazione relativa agli open data.

  FRANCO MAGGIO, direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare. L'attivazione è stata realizzata e siamo in fase di prima applicazione, come previsto dalla direttiva Inspire (Infrastructure for spatial information in Europe).
  Avremmo voluto fare di più, con un'ipotesi di modifica normativa, però ci sono dei vincoli normativi, tenuto conto che la cartografia è una cartografia ufficiale dello Stato e, come quella di altri organi, come l'Istituto Geografico Militare, è, di fatto, soggetta al pagamento di tributi. Pertanto, abbiamo potuto realizzare per ora – ma le prospettive future possono essere esaminate e approfondite – un livello iniziale che non vada a compromettere il pagamento che si fa per le visure di terreni urbani, l'estratto di mappa e la vendita dei fogli di mappa. È un primo strato che consente la navigazione. Cautelativamente, si è introdotto...

  PRESIDENTE. Se mi permette, quella è la parte non commercial della licenza, mentre la non derivata non ha a che fare con la parte...

  FRANCO MAGGIO, direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare. Con la parte del tributo. Tuttavia, se uno arrivasse a recuperare un estratto di mappa così come lo prende con i sistemi di «Sister», o dagli uffici o direttamente, essendo soggetto a un tributo, il problema sarebbe non compromettere le entrate dello Stato, perché complessivamente, con i tributi catastali si incassano 460 milioni di euro. Pag. 10
  Questo è un primo livello di utilizzo. Si rende una disponibilità di navigazione completa su tutto il territorio nazionale. In seguito, da questo punto di vista, potrebbero esserci modifiche normative, per evitare il conflitto con la normativa catastale sui tributi speciali e, quindi, fare anche dei passi in avanti.
  In effetti, c'è ovviamente un impatto di utilizzo, tenuto conto che già dai giorni dell'apertura siamo arrivati subito a circa 200 mila richieste giornaliere, che vengono evase nel giro di tre secondi. Se è l'utente generico che accede, c'è un carico abbastanza significativo, quindi c'è necessità di testare qual è l'impatto di utilizzazione, perché potrebbe essere un impatto che i sistemi informativi di Sogei non consentono di reggere. Si è deciso volutamente di estendere con gradualità.

  PRESIDENTE. Siamo fiduciosi del fatto che Sogei abbia le risorse finanziarie e strumentali per reggere qualunque impatto da parte dei cittadini italiani, visto che sono 60 milioni, e non tutti informatizzati.

  FRANCO MAGGIO, direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare. Sicuramente sì. Comunque, in effetti, come abbiamo precisato nel testo che vi abbiamo trasmesso, si tratta di una prima applicazione e si sta lavorando per poter migliorare il servizio e renderlo più fruibile.
  È un livello gratuito di totale accesso. Comunque, tutti i dati catastali, ad eccezione delle planimetrie, che sono riservate, per cui soltanto i proprietari, soggetti delegati o i comuni, in caso di accertamento, possono accedervi, tutti gli altri dati, trattandosi di pubblici registri, sono totalmente accessibili telematicamente, pagando il tributo. I fogli di mappa, peraltro, costano 40 euro l'uno e ce ne sono 300 mila su tutto il territorio nazionale, quindi c'è un problema di coerenza tra le due norme. Il recepimento è stato fatto su livello minimale proprio per il motivo che si tratta di una prima applicazione; poi, se si riesce anche a intervenire sulla tabella dei tributi, possono essere fatti passi avanti ulteriori anche in questa direzione. Non abbiamo voluto creare problemi per le entrate dello Stato.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Per quanto concerne il patrimonio informativo di cui dispone l'Agenzia delle entrate ci sono due ambiti: quello fiscale e quello immobiliare.
  In ambito fiscale, il patrimonio informativo dell'Agenzia è costituito da informazioni reddituali e in materia di imposte indirette, atti di registro, versamenti, dati dell'accertamento e del contenzioso e da una serie di altri dati trasmessi per norma da una pluralità di soggetti.
  L'Anagrafe tributaria annualmente viene alimentata da: 21 milioni di dichiarazioni attraverso il modello 730; 10 milioni di modello Unico Persone fisiche; 76 milioni di Certificazioni uniche; 4 milioni di dichiarazioni di imprese; 18 milioni di comunicazioni dati di liquidazioni trimestrali IVA; e circa 3 miliardi di dati fattura, comunicati secondo quanto previsto dalle norme vigenti.
  Sulle basi dati dichiarative poggia una complessa struttura di processi di gestione dei tributi e di applicazioni per analisi e selezione per le attività di accertamento e controllo sostanziale sui soggetti considerati a maggior rischio di evasione.
  Inoltre, l'Agenzia, per effetti di specifiche previsioni normative, riceve periodicamente numerose tipologie di flussi informativi diversi, provenienti da una molteplicità di «enti esterni». I flussi informativi vengono ricevuti attraverso diversi canali e alimentano diverse basi dati e diversi sistemi applicativi al servizio delle attività istituzionali dell'Agenzia delle entrate.
  In ambito immobiliare, invece, l'Agenzia gestisce le informazioni censuarie e tecniche e i relativi diritti reali. La conoscenza piena, tempestiva e aggiornata delle informazioni è alla base delle scelte e decisioni da prendere, ai diversi livelli di governo, per indirizzare l'applicazione operativa delle politiche dei prelievi fiscali.
  Il sistema informativo del patrimonio immobiliare italiano, gestito dall'Agenzia delle entrate, si fonda sulle componenti istituzionali del catasto, della pubblicità immobiliare, dei servizi tecnico-estimativi e Pag. 11dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare (il cosiddetto OMI).
  Tramite essi, l'Agenzia gestisce, per conto dello Stato, il sistema di inventariazione degli immobili: individuazione fisica, descrizione delle caratteristiche tecniche ed economiche e registrazione dei diritti. Tale patrimonio di conoscenze risulta sempre più strategico per una moderna governance del territorio, in termini di supporto alla fiscalità, alla pianificazione urbanistica, alla protezione civile, alla sicurezza del patrimonio abitativo dai rischi naturali e alla tutela ambientale.
  Tenendo conto di tali ulteriori finalità e potenzialità, il miglioramento costante della qualità dei dati immobiliari e l'aggiornamento automatico della cartografia sono parte essenziale delle politiche che governeranno, nel prossimo futuro, l'innovazione metodologica, tecnologica e organizzativa dei dati immobiliari gestiti dall'Agenzia.
  È fondamentale, in quest'ottica, un'azione tesa a incrementare e sviluppare le forme di collaborazione e cooperazione tra Agenzia e altre istituzioni, in particolare con gli enti locali, all'attualità già coinvolti, sulla base di disposizioni normative, nelle verifiche sugli aggiornamenti catastali e nell'attività di accertamento degli immobili mai dichiarati al catasto.
  In questo contesto, cercherò di illustrare alla Commissione il supporto che la flessibilità dell'attuale sistema infrastrutturale dell'Agenzia, in ambito immobiliare, è in grado di fornire, garantendo la fruibilità delle informazioni gestite e la disponibilità delle stesse ai diversi stakeholder, in un quadro che assicura al contempo la governance del sistema unitario nazionale catastale.
  Non a caso, il legislatore ha ritenuto strategica l'attivazione dell'Anagrafe Immobiliare Integrata, con l'obiettivo primario della completa integrazione delle banche dati disponibili presso l'Agenzia, nate e storicamente gestite in forma separata, ponendo al centro i beni immobili.
  Di questi vengono gestite le caratteristiche intrinseche e le diverse tipologie di diritti reali, unitamente alle informazioni sui soggetti titolari del singolo diritto.
  L'implementazione dell'Anagrafe Immobiliare Integrata è finalizzata alla costituzione di un inventario completo e uniforme del patrimonio immobiliare italiano, a supporto della fiscalità immobiliare, che integra la corretta individuazione dell'oggetto con il soggetto.
  L'Anagrafe Immobiliare Integrata è costituita da due componenti: un Sistema Integrato del Territorio, evoluzione del Sistema Informativo Catastale verso un modello geo-referenziato, basato sul sistema cartografico del catasto, specializzato per la gestione delle informazioni oggettive degli immobili, quali la classificazione, la descrizione, il valore fiscale e la geo-localizzazione sul territorio, nonché i valori medi di mercato necessari alla validazione e aggiornamento del valore fiscale; un sistema informativo, l'Anagrafe Tributaria dei Titolari, che include la banca dati integrata, originariamente costituita per contenere le informazioni presenti nei registri di catasto e di pubblicità immobiliare, in cui vengono anche rappresentate e qualificate le relazioni fra gli immobili e i soggetti titolari di diritti reali.
  Il Sistema Integrato del Territorio ha l'obiettivo di costituire il nuovo catalogo nazionale degli immobili, permettendo la corretta localizzazione geografica di ciascun immobile censito in catasto, integrandone le informazioni identificative, tecniche, censuarie e reddituali ai fini fiscali e alla gestione dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare.
  Nella nuova piattaforma tecnologica i livelli informativi attualmente previsti sono la cartografia catastale, le particelle, i fabbricati, le unità immobiliari urbane e le relative planimetrie, i grafi stradali, le ortofoto e le zone OMI.
  Infine, nell'ambito del percorso di attuazione della direttiva europea Inspire...

  PRESIDENTE. Mi scusi se La interrompo. Rispetto a questo, avete qualche collaborazione con Agea, visto che Agea spende, ogni triennio, un discreto numero di milioni di euro per la banca dati delle ortofoto?

Pag. 12

  FRANCO MAGGIO, direttore centrale catasto, cartografia e pubblicità immobiliare. Sì, noi abbiamo una collaborazione da anni, che è iniziata nel 2007, con Agea. Essendo pubbliche amministrazioni, abbiamo una collaborazione nella quale c'è un interscambio dei dati con il Sistema Di Interscambio gestito dall'Agenzia. Loro forniscono gratuitamente all'Agenzia le ortofoto digitali ad alta risoluzione, che noi abbiamo utilizzato anche per l'individuazione dei 1,2 milioni di fabbricati non dichiarati al Catasto e che utilizziamo annualmente per la variazione delle qualità colturali dei terreni. Abbiamo un protocollo di intesa, in fase di rinnovo, ma comunque c'è una collaborazione costante, perché tra pubbliche amministrazioni un ente fa un'attività e gli altri ne usufruiscono. Loro utilizzano la cartografia catastale ed essendo una pubblica amministrazione, la utilizzano gratuitamente e noi gratuitamente usufruiamo delle ortofoto digitali ad alta risoluzione. In tal modo, evitiamo una doppia spesa.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Infine, nell'ambito del percorso di attuazione della direttiva europea Inspire, l'Agenzia ha recentemente reso disponibili alle pubbliche amministrazioni, alle imprese, ai professionisti e ai singoli cittadini le aree rappresentate nelle mappe catastali, attraverso i servizi di interoperabilità basati sui più recenti standard internazionali che abbiamo detto prima.
  I servizi di consultazione, disponibili nella fase di prima attuazione della direttiva, consentono la navigazione e visualizzazione dinamica della cartografia catastale, che viene costantemente aggiornata in modalità automatica, assicurando fondamentale supporto anche ai processi di analisi, gestione e monitoraggio del territorio.
  Ulteriori implementazioni sui servizi di ricerca e consultazione potranno essere introdotti con successivi provvedimenti, nei limiti della vigente normativa.
  Passo agli ultimi due punti. Per quanto riguarda le informazioni anagrafiche, l'Archivio dei codici fiscali e delle partite IVA rappresenta il cuore dell'intero sistema informativo dell'Anagrafe tributaria ed è di riferimento per tutte le amministrazioni, gli enti pubblici e privati per il corretto riconoscimento e reperimento di persone fisiche e soggetti diversi. È il raccordo di tutte le informazioni che afferiscono a un medesimo soggetto nel sistema della fiscalità e delle informazioni che affluiscono in Anagrafe tributaria da fonti esterne.
  I volumi delle posizioni registrate nel tempo sono consistenti: quasi 96 milioni di codici fiscali di persone fisiche, 2,6 milioni di codici fiscali di soggetti diversi e 29 milioni di partite IVA complessivamente registrate.
  Con l'avvio dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente da parte del Ministero dell'interno potranno essere acquisite dai comuni nuove informazioni sulla composizione delle famiglie anagrafiche, indispensabili per semplificare la gestione di molti processi.
  Infine, per quanto riguarda la sicurezza informatica, la complessità della gestione del patrimonio dell'Agenzia a livello di infrastruttura informatica, nonché la sensibilità dei dati trattati impongono la necessità di intraprendere tutte le azioni necessarie a progettare e attuare misure volte alla salvaguardia del sistema nel suo complesso.
  La sicurezza non è un tema solo tecnologico, ma è un aspetto che permea tutti i livelli dell'organizzazione nella definizione dei processi, delle procedure operative, delle soluzioni informatiche, delle architetture di rete e delle modalità di messa a disposizione dei servizi agli utenti.
  Una volta individuate le aree di rischio, sono stati realizzati diversi strumenti e sono state definite procedure organizzative per rispondere alle minacce interne ed esterne. Ad esempio, l'Agenzia delle entrate è intervenuta nel controllo degli accessi all'Anagrafe tributaria, ha definito il workflow di gestione delle abilitazioni dei dipendenti e ha chiesto al partner tecnologico Sogei di incrementare le fonti di tracciamento delle attività degli utenti sui sistemi, innalzando così il livello di sicurezza nella fase di autenticazione delle applicazioni e della rete per i dipendenti. Pag. 13
  Per quanto riguarda l'accesso all'Anagrafe tributaria da parte degli enti esterni, l'Agenzia ha chiesto a Sogei di sviluppare diversi sistemi informatizzati e procedure operative. Quanto realizzato affronta tutte le varie fasi del ciclo di vita, dall'accesso e accreditamento dell'ente e degli operatori fino ad arrivare ai meccanismi di monitoraggio e controllo resi disponibili nelle figure previste da specifiche convenzioni, per giungere anche a meccanismi di blocco preventivo dell'utente in caso di utilizzo anomalo del sistema, garantendo e incrementando i livelli di sicurezza.
  A tali misure si aggiungono le attività di sicurezza che Sogei, in virtù degli accordi contrattuali con il MEF, svolge su sistemi e servizi erogati per conto dell'Agenzia ai cittadini; il livello di sicurezza è garantito da diversi sistemi che operano insieme per ottenere più livelli di protezione dalle minacce provenienti dalla rete.
  Grazie, presidente.

  PRESIDENTE. Grazie, direttore.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Non mi è chiaro, rispetto al restyling del sito che state facendo, quali saranno i servizi conseguenti che potranno essere erogati in modo migliore. Noi tutti abbiamo frequentato le varie assemblee dei commercialisti ed è chiaro che la problematica che si è verificata sullo «spesometro», con questa trasmissione dati, è stata enorme e molto complessa. Ci aspettiamo che il passaggio alla fatturazione elettronica non solo B2B, che riguarderà tutti i cittadini, creerà una mole di dati enorme. Voi ci avete, in qualche modo, garantito che, nella gestione, Sogei ha fatto sicuramente dei passi in avanti, però è chiaro che questo sarà un problema notevole.
  Rispetto alle modalità del profilo fiscale e dell’account del singolo cittadino, mi chiedo se, oltre ad avere il «messaggino», ci sia anche la possibilità, attraverso modalità di accesso potenziate e a norma di legge, di ricevere lì... al posto della PEC. Oggettivamente abbiamo visto essere stato un fallimento la diffusione capillare della PEC.
  Voglio capire cosa state studiando come metodologia di trasmissione in particolare della fatturazione elettronica al singolo cittadino, perché va benissimo il messaggino dell’alert, ma poi ci scontriamo col fatto che ci deve essere una trasmissione certificata. Da questo punto di vista, noi in Commissione, come dicevo al presidente l'altro giorno, termineremo l'esame, giovedì, degli emendamenti a una mia proposta di legge che prevede l'utilizzo della CIE anche in versione di livello tre dello SPID su una serie di servizi che vengono implementati. È chiaro che c'è un dispositivo per la lettura dei dati biometrici che il cittadino dovrebbe mettere in conto di acquistare, ma oggi il costo è relativamente basso. Ciò eviterebbe di collegare a quello che oggi è un profilo fiscale, ma che dovrà essere un account generale, una posizione che l'Agenzia delle entrate inserisce... Infatti, non vorrei che ci fermassimo alla tipologia e alla fonte di reddito del singolo cittadino nel creargli questa forma di account. Vorrei che questo, in qualche modo, gli garantisse un luogo dove può ricevere in modo certificato tutta la trasmissione dati che gli compete e, contestualmente, che abbia una modalità di accesso sicura tale da evitare quello che è accaduto nella precedente situazione, anche con il livello tre, con la sicurezza; essendoci una verifica del dato biometrico, che sia il cittadino stesso ad accedere a quel servizio.
  Vorrei capire se in questa formula di restyling di tutto il resto avete tenuto conto del fatto che sicuramente alcune modalità – vedi PEC – devono essere assolutamente superate, proprio perché l'invio massivo della fatturazione elettronica deve prevedere anche una trasmissione chiara al cittadino e abbastanza facile, oltre che con tutte le garanzie tecnologiche del caso. Questa parte è un po’ mancata. Non so come avete studiato questo aspetto. Torno a dire che il dramma c'è stato e, quindi, bisogna capire anche come risolviamo questo problema. Io sono il primo a pensare che la fatturazione elettronica sia la nuova frontiera e che non dobbiamo più tornare indietro Pag. 14 da questo punto di vista, perché abbiamo la necessità assoluta di recuperare il famoso tax gap IVA e, quindi, da lì non bisogna tornare indietro. Tuttavia, dobbiamo dare qualche garanzia in più, perché ci siamo un po’ «scottati» nell'ultimo anno. Il 2017 è considerato ormai l'anno nero, da questo punto di vista.

  PRESIDENTE. Aggiungo una domanda. Vorrei sapere se nel restyling del sito è prevista anche, a livello di progettazione, l'integrazione con quello che sarà Italia Login, perché l'idea è che vengano esposti anche delle API per agganciare quello che sarà il punto unico d'accesso per i cittadini.
  Do la parola ai nostri ospiti per la replica.

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. È più o meno la stessa questione. Provo a distinguere. Il sito attualmente – lo dico da utente – non è un sito facilmente accessibile e non è un sito dove le informazioni sono disposte in modo chiaro. È un sito i cui servizi normalmente vengono trovati, non attraverso lo stesso sito, ma attraverso motori di ricerca esterni, proprio per l'irrazionalità con cui, alla fine, è attualmente reso disponibile, per una stratificazione dei servizi che si sono sovrapposti nel tempo, nel sito stesso.
  La reingegnerizzazione e ridefinizione del sito è finalizzata proprio a renderlo più chiaro nei servizi che vengono resi e, quindi, più facilmente accessibile. A seconda delle diverse tipologie, i soggetti che possono accedere – persona fisica, professionista, intermediario o persona giuridica – vengono «condotti per mano» sui vari servizi che a quella categoria di soggetti l'Agenzia delle entrate fornisce. La reingegnerizzazione e modifica del sito partirà entro fine anno e verrà, mano a mano, ulteriormente implementata.
  Veniamo ai servizi resi. Lei, onorevole Fragomeli, faceva riferimento alla PEC e alla sicurezza. Distinguiamo due ambiti: una cosa sono i servizi che l'Agenzia rende al cittadino, le informazioni che l'Agenzia rende al cittadino e i dati e le comunicazioni che l'Agenzia rende al cittadino, quindi l’output dell'Agenzia verso il cittadino, e un'altra cosa sono gli input, cioè i dati che l'Agenzia riceve dal cittadino. Per quanto riguarda tutto quello che l'Agenzia mette a disposizione del cittadino, sia l'Agenzia delle entrate-Riscossione sia l'Agenzia delle entrate hanno realizzato ambiti sicuri nei propri portali, all'interno dei quali il singolo cittadino, identificato con il codice alfanumerico che sarebbe il codice fiscale, nonché con le credenziali di accesso, può trovare tutte le informazioni e le comunicazioni che l'Agenzia delle entrate-Riscossione e l'Agenzia delle entrate gli hanno inviato. Mario Rossi o la Mario Rossi S.p.a. accede con le proprie credenziali ai due siti e trova, nell'ambito del proprio cassetto fiscale o area riservata che dir si voglia, tutto quello che l'Agenzia ha inviato a Mario Rossi o a Mario Rossi S.p.a., quindi superando PEC e tutto il resto.
  Il problema relativamente a PEC e tutto il resto qual è? Il problema è il valore giuridico delle informazioni. Questo si aggancia al suggerimento che ha dato prima il presidente. Tuttavia, tutte le informazioni sono già rese disponibili, quindi il processo è ampiamente avanti. Chiunque accede e verifica se ci sono accertamenti, cartelle, comunicazioni di irregolarità o avvisi bonari. Quello che c'è, è già lì dentro. La sicurezza di questo sistema è resa dal fatto che l'accesso a quella singola posizione è disponibile soltanto per chi ha le credenziali per accedere a quella informazione, che sono il soggetto stesso, quindi il contribuente, e il soggetto delegato dal contribuente.
  C'è poi il problema di sicurezza e di fluidità del sistema in merito all’input. Quindi, fatturazione elettronica, ma anche dichiarazione stessa e tutti i servizi che sono gestiti dal partner tecnologico, ovvero Sogei, secondo le indicazioni fornite dall'Agenzia delle entrate relative alla finalità del servizio stesso. Avrete sicuramente occasione di sentire anche i colleghi di Sogei. Sogei sta facendo in modo che tutto questo sia reso progressivamente sempre più sicuro, perché, come sapete, la sicurezza non è un dato di fatto di un certo momento, ma è in continua evoluzione, perché in continua Pag. 15 evoluzione sono gli ambiti di non sicurezza che si sviluppano nel sistema.
  Sicuramente il processo di evoluzione dei sistemi informatici e l'esigenza di un moderno sistema Paese e di un moderno sistema produttivo, di consentire ai contribuenti di ricevere i servizi e allo Stato di ricevere risorse sulla base dei dati digitalmente trasferiti dal sistema Paese all'Agenzia delle entrate e dall'Agenzia delle entrate al sistema Paese sono tali per cui il processo è in continua evoluzione. La fatturazione elettronica è quella che si sta costruendo e Sogei sta costruendo il sistema parallelamente a quello che il legislatore prevedrà. Il sito e i servizi resi sul sito sono inseribili nel sistema Italia Login.

  PRESIDENTE. Sulla fatturazione elettronica. Anche in una Sua audizione precedente in un'altra Commissione, Lei ha detto che il sistema di fatturazione elettronica deve essere aggiornato allo standard PEPPOL (Pan-European Public Procurement On Line). In realtà, il Sistema Di Interscambio deve essere aggiornato allo standard PEPPOL. La domanda è: com'è possibile che non fosse nato compatibile con lo standard PEPPOL? Io, francamente, avevo sempre dato per scontato che si partisse dagli standard internazionali e poi, eventualmente, si estendessero, qualora questi non permettessero delle feature necessarie a legislazione vigente e, quindi, che fosse un sotto-standard, invece dall'audizione ho scoperto – my fault – che non eravamo compatibili. Allora, la domanda è: com'è possibile che quando viene progettato un sistema così importante e strategico come il Sistema Di Interscambio della fatturazione elettronica non si tenga conto degli standard internazionali, tant'è che adesso bisogna investire altre risorse per renderlo – è una cosa assolutamente di buonsenso – compatibile con gli standard internazionali?

  GIUSEPPE BUONO, direttore centrale tecnologie e innovazione. Nel 2013 il Sistema Di Interscambio è stato progettato per la fatturazione elettronica della pubblica amministrazione e, quindi, è nato esclusivamente con questo tipo di impostazione e con questo tipo di obiettivo. Non credo che il livello di maturità del sistema di fatturazione europeo all'epoca fosse tale da suggerire un'immediata implementazione.
  Lo stato attuale, come Lei forse saprà, è che a ottobre di quest'anno è stato pubblicato il modello semantico della fatturazione europea per la pubblica amministrazione, che ha dato delle indicazioni esecutive sugli standard futuri per la fatturazione europea che dovrebbero essere obbligatori dall'aprile 2019, che sono l'UBL (Universal Business Language) e il CII (Cross Industry Invoice). Chiaramente, al momento abbiamo un'indicazione di modello semantico. Bisognerà fare un lavoro di specifica tecnica per passare da un modello concettuale a modelli tecnici di tracciati e, quindi, adeguare il Sistema Di Interscambio a questi tracciati per quanto riguarda la fatturazione della pubblica amministrazione. PEPPOL è una rete europea. Chiaramente noi abbiamo lavorato in questo periodo, da circa un anno e mezzo a questa parte, con l'AgID e con altre pubbliche amministrazioni, in un progetto finanziato dall'Unione europea per poter sperimentare la traduzione del formato fattura pubblica amministrazione, che nel frattempo, nel piano di gennaio, è stato adeguato anche alla fatturazione B2B, come Lei saprà, verso gli altri standard. Infatti, da un lato dobbiamo preservare gli investimenti che le imprese hanno fatto fino adesso sul formato nazionale, così com'è successo in altri Paesi, e dall'altro dobbiamo guardare al futuro, perché dobbiamo minimizzare gli impatti sui soggetti che si devono ancora adeguare e che, quindi, devono scegliere un formato. PEPPOL è certamente una rete alla quale noi guardiamo con interesse e, infatti, prevediamo, nel futuro, di inserire il Sistema Di Interscambio come nodo nella rete PEPPOL. In Italia, se non ricordo male, ce n'è uno sicuramente, quello dell'Emilia Romagna, che gestisce il ciclo completo. È uno degli attori con i quali stiamo lavorando.

  PRESIDENTE. La mia domanda era: quando è stato progettato il sistema lo Pag. 16standard esisteva o no? Se esisteva, come mai è stato scartato? Qual è il motivo per cui si esce da uno standard internazionale e se ne fa uno proprio, solo italiano, per poi scoprire, qualche anno dopo, che forse era il caso di essere compatibili con lo standard internazionale?

  GIUSEPPE BUONO, direttore centrale tecnologie e innovazione. Onestamente, non saprei valutare le motivazioni della scelta dell'epoca. Da quello che so, credo che all'epoca non fosse chiaro – e, secondo me, non lo è ancora adesso – quello che fosse il sistema di riferimento. Infatti, ogni nazione europea ha dei propri standard, delle proprie modalità di trasmissione e ci sono, come forse Lei saprà, diverse scuole di pensiero, da questo punto di vista. Secondo me, come non è chiarissimo, in questo momento, che quello possa essere l'approdo definitivo del sistema europeo, probabilmente, qualche anno fa lo era ancora meno. Questa è la mia personale...

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. Ci riserviamo di chiedere approfondimenti a Sogei, che sicuramente...

  PRESIDENTE. Questa scelta è stata presa da Sogei, non dall'Agenzia delle entrate? L'Agenzia delle entrate non ha una parte attiva nella scelta di queste cose?

  ERNESTO MARIA RUFFINI, direttore dell'Agenzia delle entrate. L'infrastruttura la sceglie il partner.

  PRESIDENTE. Io avrei altre domande, ma da porre in seduta segreta. Propongo, quindi, che il prosieguo dell'audizione avvenga in seduta segreta.

  (La Commissione concorda – I lavori proseguono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).

  PRESIDENTE. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.50.