XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul livello di digitalizzazione e innovazione

Resoconto stenografico



Seduta n. 22 di Mercoledì 29 marzo 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 

Audizione del direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Gianna Barbieri:
Coppola Paolo , Presidente ... 3 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 3 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 5 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 5 ,
Livon Daniele , direttore generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore ... 5 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 6 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 6 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 6 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 6 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. ... 6 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 7 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 7 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 7 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 7 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 7 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 7 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 8 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 8 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 8 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 8 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 9 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 9 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 9 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 10 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 10 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 11 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 11 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 11 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 11 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 12 ,
Riccio Rosario , dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete ... 12 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 13 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 13 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 13 ,
Fragomeli Gian Mario (PD)  ... 14 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 14 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 14 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 15 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 15 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 15 ,
Barbieri Gianna , direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ... 15 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 15 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 15 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16 ,
De Santis Paolo , dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo ... 16 ,
Coppola Paolo , Presidente ... 16

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
PAOLO COPPOLA

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Gianna Barbieri.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Gianna Barbieri, accompagnata da Daniele Livon, Paolo De Santis e Rosario Riccio, che ringrazio per la presenza.
  Ricordo ai colleghi commissari che il gabinetto del Ministro Fedeli ci ha indicato, in data 14 marzo 2017, la dottoressa Barbieri come responsabile della transizione alla modalità digitale del MIUR, ma che non risulta un formale atto di nomina ai sensi dell'articolo 17, comma 1 e comma 1-ter del codice dell'amministrazione digitale.
  Avverto i nostri ospiti che della presente audizione sarà redatto un resoconto stenografico e che, facendone espressa e motivata richiesta, in particolare in presenza di fatti illeciti sui quali siano in corso indagini tuttora coperte da segreto, consentendo la Commissione, i lavori proseguiranno in seduta segreta, invitando comunque a rinviare eventuali interventi di natura riservata alla parte finale della seduta.
  Si tratta di un'audizione di natura prettamente conoscitiva, per la quale chiedo alla dottoressa Barbieri di fornire un quadro esplicativo quanto più ampio possibile dei suoi compiti e dell'esperienza maturata durante il suo mandato.
  Cedo dunque la parola a Gianna Barbieri per lo svolgimento della relazione introduttiva, al termine della quale seguiranno eventuali domande o richieste di chiarimento da parte dei commissari.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Io ricopro il ruolo di direttore generale dallo scorso 2 dicembre, a seguito di un periodo di vacanza del posto da direttore generale nella direzione durato oltre un anno.
  Come Lei accennava, non è presente una mia nomina formale da parte del Ministro quale responsabile della transizione alla modalità digitale, in quanto, e su questo posso dare una parziale spiegazione, tra le competenze della direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica (afferente al dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali), previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 98, recante «Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca», vi è anche lo svolgimento dei compiti di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante il «Codice dell'amministrazione Pag. 4 digitale», in raccordo con la direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale.
  Non è stato emanato, quindi, un atto formale di nomina, ma comunque rappresenterò tale circostanza al vertice dell'amministrazione, fermo restando che per noi tale attività era considerata implicita nelle competenze della direzione, pur non esistendo un decreto a firma del Ministro.
  Lo stesso vale per il ruolo del difensore civico, che è stato introdotto con il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179, entrato in vigore il 14 settembre 2016.
  Al riguardo, tra le circostanze che ancora non hanno condotto a una nomina formale, si segnala il recente avvicendamento, che conoscete, che ha riguardato i vertici politici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con conseguente insediamento del nuovo Ministro. Tuttavia, è nell'animo dell'organo di vertice procedere a questa nomina. Questo è il quadro in cui ci troviamo a operare.
  Il Ministero ha un'organizzazione, come sapete, molto articolata e molto complessa sul territorio. Attualmente, il Ministero è articolato a livello centrale in tre dipartimenti: il dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, il dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca e il dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, dove è collocata la direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica, che costituisce una direzione trasversale a tutto il Ministero.
  Oltre a questa struttura centrale, sapete che il Ministero è articolato a livello periferico negli uffici scolastici regionali. Oltretutto, sotto gli uffici scolastici regionali sono previsti gli Uffici Territoriali, con 101 ambiti.
  Oltre a questi uffici, il Ministero è articolato su 8.500 istituzioni scolastiche. Pertanto, il sistema informativo è quello che gestisce tutte le procedure amministrative.
  Inizialmente, il Ministero è stato concepito per la gestione amministrativa di tutte le funzioni che riguardano l'avvio dell'anno scolastico. Negli ultimi anni, invece, il Ministero ha cominciato a interfacciarsi con una serie di altri utenti esterni, quali gli alunni e le famiglie. Per questo abbiamo avviato la gestione di processi innovativi, che hanno consentito poi al Ministero anche di contribuire all'indice DESI.
  Penso che un contributo sostanziale nella quinta componente, che è quella della digitalizzazione della parte pubblica, sia attribuibile anche al contributo del MIUR, soprattutto per quello che riguarda il progetto innovativo delle iscrizioni on line, che annualmente consente l'iscrizione di circa 1,5 milioni di studenti. Ricordo anche che tale progetto ha consentito al Ministero di vincere il premio per l'agenda digitale del 2015.
  Il sistema informativo gestisce, inoltre, una serie di altre procedure. Ricordo, tra queste, anche la digitalizzazione della procedura degli esami di Stato. Inizialmente la distribuzione delle prove scritte avveniva in formato cartaceo a tutte le commissioni di esame; ora, invece, la distribuzione delle prove avviene attraverso il cosiddetto plico telematico e la gestione delle attività connesse agli esami di Stato è svolta tramite l'applicativo realizzato dal MIUR «Commissione Web», oramai utilizzato dalla quasi totalità delle commissioni.
  L'ultimo passaggio riguarda la digitalizzazione di tutta la parte cartacea della fase finale dell'esame di Stato, inserita in un processo molto più generale, che è il progetto di gestione documentale che ci stiamo apprestando ad avviare nell'anno in corso.
  Questo è un quadro generale. Ho ricevuto poi una serie di quesiti, cui mi accingo a rispondere.
  Per quanto riguarda le spese del Ministero, il sistema informativo del Ministero riguarda sia la gestione sia lo sviluppo delle procedure informatizzate. Oltre a questo, sono previsti dei progetti di innovazione, come dicevo. L'esempio classico è quello delle iscrizioni on line.
  I capitoli di spesa per il sistema informativo sono di parte corrente. La spesa per il sistema informativo arriva a circa 40 milioni di euro l'anno. Pag. 5
  La gestione del sistema informativo, parte scuola, si articola attraverso due contratti: uno che comprende gli aspetti più che altro applicativi del sistema informativo; l'altro che riguarda gli aspetti infrastrutturali. Poi c'è il contratto di adesione alla rete SPC e un contratto di monitoraggio dei contratti del sistema informativo, attivo dal 2017. Essendo il sistema informativo basato sulle prestazioni acquisite facendo ricorso principalmente a questi due contratti, il ricorso a Consip avviene per una quota residuale, come dicevo, per la rete SPC e per l'acquisto di alcune licenze software.

  PRESIDENTE. Immagino anche per le postazioni di lavoro.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Le postazioni di lavoro ricadono nella fornitura del contratto, non sono acquistate...

  PRESIDENTE. Da Consip.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Mi sembra che questi fossero i punti più o meno richiesti. Per la domanda che riguarda il finanziamento CINECA, c'è qui il direttore generale, competente per questa parte e che avrà sicuramente una risposta più dettagliata della mia.

  PRESIDENTE. Ricordo ai commissari che una recente sentenza del TAR ha condannato il CINECA a restituire 18 milioni di euro perché ritenuti un finanziamento di Stato. Abbiamo chiesto al Ministero di darci qualche informazione in più, anche se immagino che ci sarà un ricorso al Consiglio di Stato.

  DANIELE LIVON, direttore generale per la programmazione, il coordinamento e il finanziamento delle istituzioni della formazione superiore. Io sono il direttore generale della direzione per il finanziamento e il coordinamento del sistema universitario e delle istituzioni AFAM, cioè quella parte del sistema che sono i conservatori e le accademie.
  Per la parte universitaria e AFAM, di fatto il Ministero gestisce gran parte dei servizi informatici attraverso il consorzio CINECA. Questo è un po’ un rapporto storico del Ministero lato università, perché dobbiamo ricordarci che il Ministero comunque, nella configurazione attuale, è frutto della fusione di due Ministeri che prima erano separati, ossia del Ministero della Pubblica Istruzione (MPI) e del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica (MURST): la parte istruzione e la parte università e ricerca poi sono confluiti in un unico Ministero, per effetto dell'articolo 1, comma 5, del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito nella legge 14 luglio 2008, n. 121, e della normativa secondaria conseguentemente adottata.
  Il CINECA è il consorzio, come dicevo poco fa, di riferimento del sistema universitario, cui aderiscono gran parte delle università italiane, quasi la totalità, più ovviamente il Ministero e qualche ente di ricerca pubblico. In questo momento, tra l'altro, il consorzio CINECA è in fase di revisione statutaria per renderlo via via ancora più aderente alle normative comunitarie sui consorzi di questa natura. Che cosa si intende? Si intende che il Ministero ha sempre ritenuto che il CINECA fosse, di fatto, un ente in house del Ministero vero e proprio. In questo percorso, anche a seguito di confronti che ci sono stati in sede comunitaria, ci è stato richiesto un adeguamento statutario, che si sta perfezionando proprio in questi giorni. Tra parentesi, uno degli aspetti fondamentali è che le università non statali non dovranno far più parte di questo consorzio.
  Dicevo che, tra i tanti servizi richiesti dal Ministero al CINECA, ce ne sono due in particolare, quelli relativi al supercalcolo e quelli relativi al funzionamento dei servizi messi a disposizione del Ministero e del sistema universitario. A breve farò qualche esempio. Entrambi i servizi vengono da sempre sostenuti finanziariamente con un Pag. 6contributo annuo che il Ministero eroga al CINECA a valere sul fondo di finanziamento ordinario, sulla somma complessiva che poi viene in gran parte distribuita tra le università per il loro finanziamento ordinario. Nel corso di questi anni, in particolare, sono insorti alcuni contenziosi, uno dei quali è quello a cui faceva riferimento poco fa il presidente della Commissione, instaurato dinanzi al TAR del Lazio, nel quale una società terza ha impugnato il decreto ministeriale n. 335 dell'8 giugno 2015, con il quale il Ministero ha stanziato, a valere sul Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per l'anno 2015, in favore del CINECA, risorse pari a 29,7 milioni di euro, di cui 11 milioni per il supercalcolo e 18,7 milioni come contributo al funzionamento dei servizi messi a disposizione del MIUR e del sistema universitario.
  Recentemente, alla fine di febbraio, il TAR ha emesso la sentenza, ritenendo che, rispetto a questi due contributi, essendo il CINECA un'infrastruttura di ricerca, presenta delle caratteristiche compatibili con la normativa europea sul finanziamento alla ricerca, quindi non si configura l'aiuto di Stato; il finanziamento legato ai servizi ministeriali si configura, invece, come un aiuto di Stato. Sostanzialmente, l'effetto di questa sentenza è stato di comunicare al Ministero di recuperare, qualora avesse già attribuito questi finanziamenti al CINECA, le relative somme, ovvero di non erogarle, qualora non fossero state ancora erogate. Tenuto conto che, al momento del ricorso, il Ministero non aveva erogato ancora questi finanziamenti, tenuti fermi in questi anni, in questo momento non dobbiamo recuperare nulla dal CINECA. Abbiamo semplicemente mantenuto nel nostro bilancio questi finanziamenti, per ovvi motivi legati a tutte le attività che il Ministero sta svolgendo. Sono in corso, proprio in questi giorni, dei confronti con l'Avvocatura dello Stato, e il Ministero farà appello al Consiglio di Stato rispetto a questa sentenza del TAR.
  Se poi volete elementi di maggior dettaglio sulla tipologia di servizi a cui fa riferimento quest'importo di 18,7 milioni di euro, sono a disposizione per illustrarli in maniera anche analitica.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Con riferimento a un'altra domanda che veniva posta, se tra i criteri di valutazione del piano della performance dei dipendenti pubblici prevediamo l'elemento della digitalizzazione, è possibile osservare che nell'ultimo piano della performance, quello relativo al 2016-2018, disponibile sul sito del MIUR, nella sezione «Amministrazione trasparente», sono previsti diversi obiettivi riguardanti, in particolare, gli uffici del dipartimento per la programmazione, il dipartimento trasversale a tutto il Ministero.
  Si tratta, a titolo esemplificativo, dei seguenti obiettivi: l'obiettivo 139, relativo a pianificazione, gestione e sviluppo del sistema informativo a supporto del processo di riforma del sistema scolastico; l'obiettivo 140, relativo alla dematerializzazione dei flussi documentali; l'obiettivo 143, riferito a pianificazione, gestione e sviluppo del sistema informativo del MIUR; l'obiettivo 144, relativo alla sicurezza del sistema informativo del MIUR. Al riguardo, le singole schede allegate al Piano della performance, che vi posso lasciare, riportano la descrizione di dettaglio degli obiettivi e delle attività, nonché gli indicatori e i target da raggiungere.

  PRESIDENTE. Questi sono obiettivi relativi solo alla Sua direzione.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sì.

  PRESIDENTE. Per tutte le altre direzioni, non esistono obiettivi che hanno a che fare con indicatori relativi al digitale?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, Pag. 7 dell'università e della ricerca. Come dicevo, la direzione sistemi informativi è trasversale a tutta l'attività del Ministero: ad esempio, per quanto riguarda la gestione documentale – cui facevo riferimento prima – trattasi di un processo di digitalizzazione che riguarda tutta l'amministrazione. Tra l'altro, accennavo anche alla digitalizzazione della procedura degli esami di Stato, che riguarda non solo l'amministrazione centrale, ma anche le scuole. Gli obiettivi sono afferenti alla direzione generale per i contratti, gli acquisti, i sistemi informativi e la statistica.
  Comunque, la direzione generale per i contratti, gli acquisti, i sistemi informativi e la statistica recepisce anche le richieste che pervengono da parte di tutte le altre direzioni generali del Ministero, quindi su questo aspetto mi sento abbastanza tranquilla.

  PRESIDENTE. Do ora la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Su questo tema, trasversale all'intervento dei sistemi informativi, avete poi «potere» sulle altre direzioni per fare in modo che venga applicato, o recepito quello che gli altri ministeri inviano, gli indicatori? Avete una supervisione reale su questo processo di digitalizzazione o prendete atto di quello che per buona volontà delle altre direzioni dello stesso Ministero viene adottato e, a quel punto, verificate?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La procedura prevede che...

  PRESIDENTE. Le chiedo scusa. A beneficio mio e degli altri membri della Commissione, ricordo che all'articolo 17 del codice dell'amministrazione digitale, tra i compiti assegnati all'ufficio dirigenziale, esiste anche appunto l’«analisi periodica della coerenza tra l'organizzazione dell'amministrazione e l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al fine di migliorare la soddisfazione dell'utenza e la qualità dei servizi nonché ridurre i tempi e i costi dell'azione amministrativa», oltre che la «cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell'amministrazione», oltre ai soliti «indirizzo, coordinamento e monitoraggio della pianificazione prevista per lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi di telecomunicazione e fonia». Certo, la domanda è calzante. Teoricamente, dovrebbe essere così.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Vi spiego come avviene questa rilevazione delle esigenze da parte delle altre direzioni generali e poi come si concretizza.
  Solitamente, partiamo, all'inizio dell'anno solare, con una rilevazione dei fabbisogni su tutte le direzioni generali. Effettuiamo degli incontri con dei dirigenti indicati dai diversi dirigenti generali, facciamo il quadro e rileviamo le necessità. Ovviamente, abbiamo un budget annuale di spesa per realizzare tutte queste richieste. Raccogliamo queste richieste in un cosiddetto programma ICT e poi effettuiamo le valutazioni sulla base delle risorse disponibili.
  È ovvio, come dicevo, sono previste diverse richieste, anzitutto dalla legge. La legge 13 luglio 2015, n. 107, ad esempio, impone il portfolio del docente, così come il curriculum dello studente, e quindi sono esigenze che vanno rispettate, così come la procedura della mobilità, la gestione documentale, sono tutti interventi previsti per legge.
  Inoltre, ci sono anche delle necessità che provengono dall'adeguamento di applicazioni già esistenti. Sulla base della nostra valutazione, avviene la realizzazione dell'intervento.

  PRESIDENTE. Ho una curiosità, a questo riguardo. Come Lei ci ha appena detto, la Sua raccoglie delle richieste, ma la legge affida un compito non solo di raccolta, ma anche di progettazione e programmazione, Pag. 8tanto che il comma 1-ter pone il responsabile in diretta comunicazione con l'organo di vertice politico. Prima, ho citato due delle lettere del comma, perché credo, almeno nella parte iniziale dei lavori della nostra Commissione, che sia stato evidente che uno dei problemi della digitalizzazione negli anni passati o della scarsa digitalizzazione è stato quello della cosiddetta digitalizzazione dell'esistente, cioè inserire tecnologie dell'informazione senza accompagnarle con un adeguato cambio organizzativo, mentre la legge prevede che la figura del responsabile della trasformazione digitale abbia un effetto specifico sull'organizzazione, non solo sulla raccolta di requisiti, ma appunto sulla revisione organizzativa.
  Quest'attività è stata fatta all'interno del Ministero? Peraltro, abbiamo appena sentito per due volte che il Ministero non sembra proprio, o almeno dà l'impressione che non abbia avuto una grande riorganizzazione da quando è stato unificato. Lei ci ha detto che è diviso in tre, il dottor Livon ci ha raccontato che tuttora l'unione, da metà degli anni Duemila non è ancora sinergica, o almeno l'impressione è che non sia del tutto sinergica. Dal punto di vista della riorganizzazione del Ministero affinché vengano utilizzate al meglio le tecnologie dell'informazione, è stato fatto qualcosa? Ci sono dei problemi?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Negli ultimi anni è stato effettuato anche un reclutamento finalizzato a un potenziamento delle conoscenze in ambito informatico-statistico. Sono stati assunti 75 funzionari statistico-informatici. Questo ha consentito sicuramente di effettuare un salto in avanti per quanto riguarda anche il controllo sull'attività del fornitore. Ha consentito poi alla direzione generale di interfacciarsi con le rispettive direzioni del Ministero presso le quali erano dislocati questi funzionari statistico-informatici.
  In prospettiva, abbiamo anche in animo di proseguire questo reclutamento di funzionari statistici o informatici. Adesso ci sarà lo sblocco delle graduatorie degli idonei di questo precedente concorso, e pertanto, anche sull'organizzazione dell'attività più specificatamente informatica sicuramente questo avrà un impatto. Non so se è questo che voleva sapere.

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Tendenzialmente, ha risposto. Avendo lavorato in parte nell'ambito del controllo di gestione, e quindi di trasversalità tra le varie direzioni generali di un ente, so che non è sempre facile riuscire ad assumere degli indicatori a monte che valgano per tutti e siano reali rispetto a quelli che tendenzialmente sono gli indicatori promossi dalle singole strutture, specialmente in campo di informatizzazione.
  Per quello Le chiedevo se effettivamente c'è un potere reale, oltre che di cooperazione, anche di incidere poi sull'evoluzione del processo riorganizzativo dell'ente, come diceva anche il presidente. È una funzione anche un po’ proattiva rispetto a quella che giustamente è una visione importante di monitoraggio, di trasformazione dell'esistente. Mi pare che in parte ce la stiate facendo, con difficoltà. Anche il nuovo accesso di personale con un profilo e un curriculum tecnico-informatico sicuramente agevolerà questo processo.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La voglio rassicurare ulteriormente. Il Ministero senza il sistema informativo non può andare avanti. Abbiamo veramente uno stretto raccordo con tutte le direzioni generali che necessitano del nostro lavoro. Quotidianamente, ci interfacciamo con tutta la struttura. Non mi sento di rilevare elementi di criticità in questo.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Aggiungo qualcosa a quello che dice il direttore sul tema della riorganizzazione e della revisione dei processi.
  Quando raccogliamo queste esigenze, magari cerchiamo di svilupparle in quest'ottica. In alcuni casi si riesce, soprattutto se c'è la collaborazione anche della direzione Pag. 9amministrativa. Chiaramente, è un lavoro che va fatto insieme, non può essere soltanto un lavoro tecnologico e informatico. In alcuni casi, abbiamo più difficoltà.
  Relativamente all'unificazione dei due Ministeri, abbiamo fatto delle razionalizzazioni anche dei servizi. Oggi abbiamo un'unica gestione del personale amministrativo, con un'unica piattaforma, mentre prima erano diverse. Abbiamo un unico sistema di protocollo di gestione documentale. Credo che anche la gestione delle postazioni di lavoro sia stata unificata. Dal punto di vista tecnologico, stiamo facendo dei passi avanti per uniformare i servizi.
  Dal punto di vista dei processi, abbiamo realizzato progetti innovativi. Prima veniva citato il processo degli esami di Stato, che in precedenza si svolgeva con un movimento di carte e di plichi cartacei che richiedevano l'intervento dei Carabinieri per il trasporto e la custodia. Oggi, tutto questo lavorio, che impegnava una molteplicità di persone, di fatto è stato eliminato, perché viene trasmesso semplicemente un file criptato con tutte le misure di sicurezza opportune, e quindi, in tal caso, il processo è stato sicuramente semplificato e reso anche più sicuro.
  Abbiamo anche altre iniziative in corso. Penso, ad esempio, ai pagamenti telematici per le scuole. Siamo chiamati, anche dalla normativa, ad aderire a delle iniziative strategiche del Paese, quindi ci siamo mossi anche in quel senso. Sappiamo che oggi il processo di gestione dei pagamenti per le scuole è molto complesso, time consuming, e viene fatto in modo abbastanza artigianale, gestendo anche denaro in contanti. Al riguardo, abbiamo creato una piattaforma che consente alle scuole di ricevere i pagamenti in modalità telematica, tra l'altro potendoli poi riconciliare in automatico, e addirittura potendo generare, all'interno del bilancio della scuola le reversali d'incasso.

  PRESIDENTE. Intende una piattaforma ulteriore a pagoPA?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. No, è una piattaforma agganciata a pagoPA.

  PRESIDENTE. Che si integra con i gestionali delle scuole.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Sì. Siamo partiti a regime con tutte le scuole, nel mese di dicembre dell'anno scorso. Chiaramente, l'adozione è abbastanza complessa e faticosa. Quando si innestano dei processi nuovi, c'è comunque una curva iniziale di apprendimento, di un minimo di investimento in tempo per imparare una nuova modalità di lavoro, quindi a volte le scuole fanno un po’ fatica, hanno una serie di difficoltà e di problematiche, ma stiamo vedendo che sta crescendo il volume di transazioni che ci sono sul sistema.
  Un altro esempio può essere quello del riconoscimento dei titoli di studio conseguiti all'estero. Trattasi di una procedura tipicamente amministrativa, che è in carico alla direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione. Tale procedura, attualmente, viene svolta sostanzialmente in modo cartaceo, con un grande dispendio di attività e di risorse. Ora stiamo studiando come digitalizzarla. Tra l'altro, anche in tal caso c'è una tematica connessa a quella dei pagamenti, perché credo si debba pagare una sorta di bollo, o comunque una tassa, che stavamo ipotizzando di veicolare tramite la piattaforma dei pagamenti. Seppur tale piattaforma sia stata realizzata per le scuole, si può adattare facilmente anche ai pagamenti per l'amministrazione.
  Tutte le volte che possiamo, cerchiamo di pensare alle applicazioni anche per ridefinire il processo. In alcuni casi, la stessa normativa ci pone qualche ostacolo, perché a volte è abbastanza complicata, quindi nell'attuazione ci possono essere delle difficoltà.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Faccio un'ultima aggiunta sull'ultima innovazione, che riguarda l'introduzione nel procedimento dell'iscrizione on line mediante l'utilizzo dello SPID. Quest'anno abbiamo Pag. 10 previsto una doppia possibilità di registrazione, per cui le famiglie hanno potuto utilizzare anche questa modalità di identificazione.
  C'è da dire che, come spiegavo prima, il Ministero sta proponendo servizi, non solo rivolti al personale interno, ma anche all'esterno. Su tale aspetto incontriamo difficoltà e resistenze da parte delle famiglie. Gli stessi dati di utilizzo della procedura dell'iscrizione on line fanno rilevare che al nord l'utilizzo dell'iscrizione on line è molto diffuso, cosa che, invece, non si rileva al sud. Questo incide su quell'indicatore che ci pone tra gli ultimi Paesi del livello di digitalizzazione dell'economia e della società.

  PRESIDENTE. Avete in piano qualche progetto per cercare di incentivare, o comunque aiutare le famiglie del sud a utilizzare i servizi?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Questo significa intervenire proprio sulla cultura della gente.

  PRESIDENTE. Ministero dell'istruzione in senso lato.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Noi mettiamo a disposizione diversi strumenti.

  PRESIDENTE. Esistono le campagne di comunicazione, ci sono possibili progetti tramite le scuole...?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Abbiamo previsto un piano di comunicazione finalizzato a sostenere questa nuova iniziativa di PagoInRete, la possibilità di pagamento dei bollettini per le famiglie per via telematica. Facciamo il possibile durante il periodo delle iscrizioni, con campagne pubblicitarie attraverso le reti televisive. Anche sul fronte della comunicazione, quindi, che sempre afferisce alla direzione generale sistemi informativi e la statistica, siamo abbastanza impegnati.

  PRESIDENTE. Per quanto riguarda il contratto che avete extra Consip, in scadenza, chi si occupa della parte relativa al bando per il nuovo contratto? O non si farà un bando per un nuovo contratto, oppure ancora nessuno, nel caso in cui utilizziate i servizi delle convenzioni Consip?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Adesso stiamo lavorando alla nuova gara. L'ipotesi è quella di andare su Consip. Si tratta di far arrivare la strategia di gara nell'ambito del consiglio di amministrazione di Consip, e da lì in poi si entra in una fase tutta relativa alla stesura del capitolato. Siamo già abbastanza avanti in quest'attività.

  PRESIDENTE. Consip, quindi, farà la gara per voi.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sì.

  PRESIDENTE. Fate la definizione del capitolato...

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. È tutta affidata a Consip.

  PRESIDENTE. È tutta affidata a Consip?

Pag. 11

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Sì.

  PRESIDENTE. Come fa Consip ad avere le competenze necessarie a capire quali sono le vostre esigenze?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. La gara è affidata a Consip nel senso di procedura di gara...

  PRESIDENTE. La parte amministrativa.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Sì, la parte amministrativa. Anche la stesura dei documenti, ma in collaborazione con l'amministrazione. Giustamente, infatti, Consip non conosce la nostra realtà nel dettaglio, non conosce le esigenze. Il lavoro, che abbiamo già iniziato, consiste nel rivisitare un po’ la situazione attuale e cercare di capire quali possano essere le opportunità di miglioramento, gli aspetti da correggere. Chiaramente, analizzando il contratto attuale, che ha avuto una decorrenza pari a cinque anni, abbiamo rilevato una serie di questioni che reputiamo necessario correggere o migliorare. Sulla base di quest'esperienza, insieme a Consip redigeremo la documentazione di gara. È un lavoro che si fa insieme. Non si dice: andate e fate.

  PRESIDENTE. Non avete, quindi, un affidamento esterno a una società di consulenza per affiancarvi nella stesura?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Avevamo ipotizzato di affidare una consulenza per scrivere il capitolato alla società che effettua il monitoraggio.

  PRESIDENTE. Che sarebbe?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Al momento, un raggruppamento tra PRS e HSPI, poi però è subentrata l'opportunità di acquistare mediante Consip, e quindi abbiamo deciso di avvalerci di tale possibilità. Quella era solo un'opzione che potevamo attivare o non attivare.

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Tempo fa, mi è arrivata la questione che ha anticipato nel Suo intervento, dei temi più cruciali, più critici del sistema formativo, come il momento delle iscrizioni o altro. C'è un problema di connettività, o comunque di forte sovraccarico.
  Relativamente alla gara che state pensando, state anche rimodulando un po’ le necessità delle singole scuole? Oggettivamente, c'è qualche problema con le connessioni, la banda, chiaramente solo nei momenti di massimo accesso, legati alle iscrizioni. State ripensando un po’ al fabbisogno di determinati momenti? Mi rendo conto che è contingentato in alcuni momenti, ma è veramente critico. Sentivo dire di genitori che non riuscivano a connettersi. Magari sono situazioni locali, più legate anche all'attuale infrastruttura. Siccome, però, l'ho sentito in varie parti d'Italia, non solo nella mia regione, vorrei capire se avete monitorato anche quest'aspetto.

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. I due contratti attuali e la gara futura non riguardano la connettività delle istituzioni scolastiche, la quale o è normalmente gestita autonomamente dalla scuola o, fortunatamente, in tanti casi è l'ente locale, il proprietario dei locali, che fornisce, oltre ai servizi di riscaldamento e altri tipi d'utenza elettrica e idrica, la connettività sulla base di iniziative contrattuali stipulate quindi dall'ente locale, dal comune per capirci.

  PRESIDENTE. Chiedo scusa, può chiarirci meglio? A me risulta che gli enti locali possono dare la connettività solo per la parte amministrativa, non per la parte didattica.

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. Attualmente, non forniamo connettività alle scuole.

Pag. 12

  PRESIDENTE. Sì, ma gli enti locali, che hanno la funzione di gestire di solito gli edifici – almeno, a me risulta, ma può essere che mi risulti male – possono dare la connettività solo per la parte amministrativa. La connettività relativa alla didattica non può essere data sul bilancio degli enti locali. Se, invece, a Lei risulta diversamente, questo risolverebbe, in molti casi, alcune criticità.

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. Non fornendo connettività alle scuole, non abbiamo rilevazioni o monitoraggi di quale sia la finalità della connettività presente presso le istituzioni scolastiche. Tecnicamente, però, nel momento in cui l'ente locale fornisce una connettività alla scuola, penso che sia nel bene comune fornire un unico cavo, per chiarirci, all'interno del quale far passare sia la parte didattica sia quella amministrativa.

  PRESIDENTE. Bisogna convincere la Corte dei conti.

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. Questa è una considerazione di tipo squisitamente tecnico. Se l'ente locale fornisce per la parte gestione amministrativa...

  PRESIDENTE. Comunque, non è vero che bisogna convincere la Corte dei conti. Bisognerebbe avere una norma che lo specifichi chiaramente.

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. È vero anche che le scuole hanno ricevuto dei finanziamenti finalizzati alla digitalizzazione utilizzabili anche per l'acquisizione di contratti di connettività. In quell'ambito mi auguro li abbiano utilizzati per le finalità di legge previste.

  PRESIDENTE. Comunque, non esiste un piano, da parte del Ministero, per dare la connettività a tutte le scuole?

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. No.

  PRESIDENTE. Non è previsto neanche in futuro?

  ROSARIO RICCIO, dirigente ufficio servizi infrastrutturali e di rete. A livello strategico, credo di no. Noi abbiamo fornito connettività, in passato, alle scuole, fino al 2010 se non ricordo male, nell'ambito dei contratti prima RUPA, poi SPC. La spesa era ingente: se parliamo solo delle segreterie scolastiche, sono attualmente 8.800 plessi. Sul bilancio non abbiamo mai avuto i finanziamenti adeguati a supportare una spesa del genere, tanto che poi è stata fatta una scelta diversa e si è preferito erogare i finanziamenti alle scuole nell'ambito della digitalizzazione delle scuole stesse.
  Di contro, c'era anche l'iniziativa degli enti locali, che a volte si sovrapponeva a un'iniziativa centralizzata del Ministero. A quel punto, anche a valle di interazioni con l'allora CNIPA, il Ministero ha optato per non farsi più carico di un contratto unico centralizzato per la connettività delle scuole.
  Tornando al discorso relativo alle problematiche riscontrate nelle iscrizione on line, è inutile negare che quest'anno ci sono state delle problematiche tecniche. Anche per risolvere quelle, nell'interazione che stiamo avendo con Consip stiamo già immaginando una sorta di transizione verso un modello diverso, che si fonda principalmente sull'utilizzo dei servizi cloud.
  Al momento, abbiamo un cloud privato, ma nel nostro CED, per cui abbiamo un 75-80 per cento di applicazioni virtualizzate. Il passo successivo che vogliamo fare è quello di andare proprio su un cloud pubblico. Nell'ambito della gara e delle interazioni con Consip, stiamo vedendo anche cosa è possibile estrapolare da quello che sarebbe un unico contratto non Consip, e quindi quali strumenti già realizzati da Consip utilizzare. Tra questi, ci sono i servizi del lotto 1 SPC, quindi servizi cloud. Un'altra ipotesi è la possibilità di utilizzare le convenzioni sulla posta elettronica ordinaria e certificata. Sono discorsi che stiamo facendo. Sicuramente, quello del cloud è Pag. 13un obiettivo che ci poniamo con la prossima gara, proprio per riuscire a erogare un servizio migliore alla platea, che negli anni è passata dalle sole istituzioni scolastiche ai cittadini, a enti esterni e a imprese.

  PRESIDENTE. Avrei bisogno ancora di alcuni chiarimenti. Sulla connettività a me non è chiaro un punto. Il modello attuale della pubblica amministrazione è tale per cui tutta la pubblica amministrazione, se non sbaglio, accede alle convenzioni Consip per la connettività. Comunque, quindi, tutti passano per quello. Tutte le scuole, in questo momento, devono replicare la parte amministrativa relativa all'attivazione di quelle convenzioni. La spesa totale comunque dovrebbe essere la stessa; che venga fatta dal Ministero o dalle scuole, che cosa cambia? Perché non è possibile, visto che tanto si passa per una convenzione Consip, fare un'unica gara, che risolverebbe 8.500 diverse procedure amministrative in una sola? Oltretutto, la connettività deve essere quella. Non mi è chiara la motivazione strategica di una scelta di questo tipo.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Se posso dare un contributo a questa domanda, come dice Lei, ha un senso un unico contratto per tutte le scuole. In effetti, anche se comprano autonomamente, ovviamente le scuole si rivolgono alle convenzioni Consip. Per noi, è un problema molto pratico. Come diceva il collega, fino al 2010 o giù di lì, abbiamo usato questo modello per la parte di segreteria, ma che cosa succedeva? Intanto, era una gestione molto complessa. Mi ricordo di quando avevamo ancora l'ISDN nelle scuole, con cui siamo partiti, poi siamo migrati all'ADSL, e, per fare un esempio, avevamo forse qualche migliaio di traslochi l'anno, che quindi poi richiedevano anche un impegno di tipo organizzativo. Era una gestione abbastanza complessa. Il problema principale, però, era costituito dai fondi. A un certo punto, non avevamo più questi fondi per poter reggere un contratto di quel tipo. Come dice giustamente Lei, se a livello di Ministero si decidesse di provare a far confluire le risorse nei capitoli della direzione, a quel punto effettivamente l'idea di un unico contratto centralizzato si potrebbe realizzare. A oggi, però, come direzione, non abbiamo più la disponibilità di tali risorse. È stata fatta la scelta di rendere le scuole libere di approvvigionarsi autonomamente. Pertanto le scuole si approvvigionano autonomamente o, nei casi previsti dalla legge, provvedono gli enti locali. Giustamente, se si facesse una riorganizzazione dei capitoli delle spese, quest'operazione si potrebbe fare. Non avendo, però, questi soldi nei nostri capitoli, quest'ipotesi è stata abbandonata, anche perché rischiavamo veramente di creare dei debiti fuori bilancio, e non potevamo assolutamente andare avanti con quella gestione.
  Un'altra difficoltà risiede nella circostanza che la competenza della digitalizzazione delle scuole è stata attribuita a un'altra direzione, che citava il direttore, che è la direzione generale per gli interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale e ad un'altra direzione ancora che, tra le varie competenze, ha anche quella in materia di innovazione tecnologica delle scuole. Tali direzioni stanno comunque facendo delle campagne nell'ambito del piano nazionale della scuola digitale anche per finanziare, per esempio, la connettività.

  PRESIDENTE. Scusi se La interrompo. Alla vostra direzione la legge affida il compito di indirizzo e coordinamento dello sviluppo dei servizi sia interni sia esterni forniti dai sistemi informativi di telecomunicazione e fonia dell'amministrazione. Sul fatto che abbiate la possibilità di coordinare, di progettare e di proporre, la legge mi sembra abbastanza chiara. Poi che l'organizzazione interna affidi delle azioni sotto compiti ad altre direzioni sta nell'ambito dell'autonomia organizzativa, ma su questo mi sembra che non ci siano dubbi.
  È importante capire quali sono, se ci sono, dei progetti di razionalizzazione. Prima, ha detto che avete un vostro CED: esiste un progetto di centralizzazione dei CED o di migrazione delle vostre macchine Pag. 14nel CED di qualcun altro? Per adesso, abbiamo sempre sentito amministrazioni che fanno progetti di centralizzazione dei loro data center, disponibili ad accettare che altri vengano da loro, ma mai nessuno abbiamo trovato finora che sia disponibile ad andare da qualcun altro. Visto che c'è un lavoro che va nella direzione – l'abbiamo sentito prima – di considerare il CINECA come una in house, e immagino che il CINECA abbia un data center, una possibilità potrebbe essere spostare tutto nel data center di CINECA. State considerando questa possibilità, ma anche per il data center di Sogei o quello del Ministero dell'interno, o di quello dell'INAIL?

  GIAN MARIO FRAGOMELI. Pensavo di aver chiari i compiti al vostro interno. Avevo capito che l'altra direzione, fondamentalmente, aveva una capacità di spesa e di investimenti, e quindi era l'infrastrutturazione, e che, sentendo anche Lei e la dottoressa Barbieri, la parte corrente, quindi la gestione di tutto il sistema, fosse di vostra competenza.
  Il fattore che ha appena enunciato, e cioè che c'è un'altra direzione che si occupa dell'implementazione e dello sviluppo dell'infrastruttura, non prevede poi un passaggio della gestione complessiva alla vostra direzione? Qualcosa rimane ancora in capo a chi ha capacità di spesa di investimento rispetto alla vostra gestione in parte corrente? Avevo capito che c'era una netta distinzione tra quello che fungete e la vostra attività.
  L'ultima cosa è più un invito, borderline, perché la normativa in questo momento non lo chiarisce. In altre situazioni, è stata utilizzata una sorta di accordo informale, o comunque di incontro con l'ANCI per ragionare sul livello comunale. Come diceva il presidente, se effettivamente migliaia di comuni destinano delle spese, magari in modo non razionale, al tema della connettività, si potrebbe ragionare sul fatto che quei fondi possono essere razionalizzati, e, in parte, quindi compartecipare. Mi rendo conto che, come diceva Lei, c'è un problema sostanziale di finanziamento del Ministero di questa riorganizzazione della connettività. Forse la stessa ANCI ha interesse a dire che se ogni comune oggi spende tra i 100 e 200, domani ne spenderebbe 80, e si fa una cosa tutti assieme. Forse un accordo lì ci potrebbe anche stare. Magari creiamo un problema ulteriore rispetto alla normativa, ma è chiaro che oggi non razionalizzare di fronte anche a una vostra gara imminente su questo processo... Si dovrebbe almeno valutare informalmente con l'ANCI. L'ANCI ha sicuramente tutti i dati riguardo alle spese che fanno i comuni di informatizzazione e connettività, che sono a loro carico rispetto agli istituti presenti sul loro territorio. Secondo me, un'analisi anche su questo forse andrebbe fatta.

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Noi abbiamo un CED che è attualmente a Monte Porzio. Stiamo valutando l'ipotesi nella nuova gara di migrare tutto sul cloud. Ovviamente, questa è un'operazione che richiede del tempo, quindi ci siamo posti, come obiettivo dal nuovo contratto, un orizzonte temporale di due anni per effettuare questa migrazione. In questo momento, stiamo valutando, abbiamo già effettuato un incontro con INAIL, e abbiamo partecipato all'inaugurazione del nuovo data center. In questa fase di chiusura del contratto, potremmo valutare l'opportunità di spostare il nostro CED e di essere ospitati su quello dell'INAIL.
  Abbiamo fatto un primo incontro tecnico, la scorsa settimana, e ora proseguiremo in tal guisa. Tra l'altro, anche l'AgID è abbastanza favorevole a quest'ipotesi, quindi non ci pare di trovare dei motivi per cui non sia possibile fare questo.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Sul discorso opportunità di interfacciarsi con ANCI accogliamo il suggerimento. Personalmente, sono d'accordo. Possiamo avviare un discorso con ANCI. È un discorso un po’ slegato da questa gara. La connettività non rientra nel bando di gara per la gestione dei servizi applicativi infrastrutturali del sistema informativo. È un discorso un po’ a latere. Sarà un processo un po’ lungo. Quando si cerca di razionalizzare Pag. 15 bisogna capire chi fa cosa e fare un minimo di analisi costi/benefici per capire se effettivamente il gioco vale la candela, ma sicuramente mi sento di raccogliere l'invito a interfacciarsi con l'ANCI per questi discorsi.
  Sul discorso del riparto di competenze tra direzione generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica e direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale, è in essere questa doppia anima all'interno dell'organizzazione dell'amministrazione, loro più orientati sulla parte principalmente didattica e di informatizzazione delle attività connesse alla didattica, noi forse un po’ più focalizzati sul discorso procedimenti amministrativi. Sono due anime che forse la legge chiede che siano concentrate in un unico ufficio di direzione. Di fatto, l'organizzazione attuale dell'amministrazione vede queste due direzioni, che mi sento di dire che non entrano in conflitto, ma hanno, in questo momento, due ambiti abbastanza distinti.

  PRESIDENTE. Non credo che la legge voglia non valorizzare le eccellenze già presenti nella pubblica amministrazione. Immagino che l'obiettivo del legislatore fosse quello di assicurare un coordinamento e individuare una responsabilità.
  L'ultima che faccio è, in realtà, una doppia domanda. Il progetto per cui avete avuto il premio, che è l'iscrizione on line, quanto costa ogni anno, se costa ogni anno? O è una spesa una tantum? Ha qualcosa di manutenzione?
  Il famoso, o famigerato, algoritmo che ha portato con sé tante polemiche è stato sviluppato nell'ambito del contratto che avevate e che è in scadenza o è stato sviluppato internamente?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Il progetto delle iscrizioni on line è stato avviato con il Ministro Profumo. C'è stato un investimento iniziale. In dettaglio, non abbiamo le cifre, ma è stato un investimento iniziale che negli anni successivi ha riguardato solamente interventi di manutenzione ordinaria. Quest'anno, probabilmente, c'è stata l'evoluzione relativa all'introduzione dello SPID, ma è un costo iniziale e poi una cifra pressoché irrilevante.
  Parliamo di algoritmo per la fase di mobilità dei docenti. Quella è una procedura, come tutte le altre, che avviene in collaborazione con la direzione generale per il personale scolastico. L'algoritmo non è altro che l'endoprocedimento di una procedura che fa capo alla direzione generale per il personale scolastico. La mobilità, ricordo a spanne le cifre, ogni anno interessa circa 160 mila docenti. L'anno scorso è stata prevista una mobilità straordinaria dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, una mobilità molto complessa, per le regole che sono state introdotte all'ultimo, attraverso la contrattazione integrativa con i sindacati. La mobilità avviene esclusivamente attraverso il sistema informativo. Sono quarant'anni che ogni anno viene ripetuta questa mobilità senza alcun problema. Lo scorso anno c'è stata la lamentela di alcuni docenti, che hanno rilevato una posizione non confacente alle loro aspettative. La recente sentenza del TAR ci obbliga a fornire questo algoritmo ai sindacati. Stiamo valutando insieme al gabinetto le decisioni da assumere riguardo alla questione. Tuttavia, l'algoritmo è sviluppato nell'ambito di un progetto specifico della mobilità e tradotto nella versione informatica.

  PRESIDENTE. L'algoritmo ricalca fedelmente le specifiche date o c'è stato un errore di implementazione?

  GIANNA BARBIERI, direttore generale per i contratti, gli acquisti e per i sistemi informativi e la statistica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. L'algoritmo traduce quello che è scritto nel contratto sulla mobilità, è la traduzione informatica delle decisioni assunte in quella sede.

  PRESIDENTE. Va bene.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Vorrei dare la Pag. 16cifra delle iscrizioni on line per quest'anno. Non ho quelle di quando è stato progettato per la prima volta, ma quest'anno ci sono costate 90 mila euro, IVA inclusa, la manutenzione e l'evoluzione. Chiaramente, ogni anno si cerca di fare delle migliorie, dei perfezionamenti. È giusto per dare un'idea. Parliamo di cifre abbastanza contenute rispetto al volume di sviluppo che facciamo ogni anno.

  PRESIDENTE. Fate internamente la stima di questi costi?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. La stima ce la fa il fornitore. Viene sottoposta per l'approvazione dell'intervento. Solo dopo l'approvazione dell'amministrazione, loro possono partire con lo sviluppo.

  PRESIDENTE. Ed è giustificata, 90 mila, da ore/uomo?

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Per il software, non utilizziamo le giornate/uomo, ma i function point, un'unità di misura del volume del software, che può essere contata in modo abbastanza standard, e anzi c'è proprio lo standard dell'IFPUG (International Function Point Users Group). Il costo dell'intervento è, quindi, abbastanza oggettivo, in quanto viene contato da persone certificate per fare questo conteggio. Nel nostro contratto, quindi, abbiamo un costo unitario per function point, per cui il costo dell'intervento si ottiene banalmente moltiplicando i function point per il costo unitario.

  PRESIDENTE. Scusi se La interrompo, ma quindi, da un anno all'altro, se non chiedete modifiche, il costo è zero.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Sì, esatto. Chiamiamo, infatti, a consumo questi servizi di sviluppo. Rispetto al budget iniziale che si può mettere in campo, se alcuni interventi non li faccio, ovviamente non pago nulla; viceversa, può capitare per altri interventi, che la stima iniziale sia superata, dopo tutto il processo e le ulteriori richieste dell'utente. In ogni caso, il costo è sempre oggettivo, perché viene calcolato sulla base dei function point effettivi sviluppati.

  PRESIDENTE. Esiste un teorema dell'informatica che dice che per qualunque funzione è possibile trovarne un'altra con più operazioni che fa la stessa cosa, anzi infinite. Non è, quindi, proprio oggettivo.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Sì, questo è vero. Ricordo che prima avevamo le metriche parametrate sulle linee di codice. Nel caso di linee di codice, come dice Lei, si può aggiungere «fuffa» a volontà.

  PRESIDENTE. No, si chiama pumping lemma.

  PAOLO DE SANTIS, dirigente ufficio sviluppo del sistema informativo. Da questo punto di vista, forse il function point è migliore. Misurando le funzionalità/utente, anche se il codice dietro è ridondante, la funzionalità/utente è quella, la maschera è quella, i campi gestiti sono quelli. Ha i suoi difetti, sicuramente, anche quello, ma alla fine, più o meno, è uno standard abbastanza utilizzato.

  PRESIDENTE. Benissimo. Ringrazio i nostri ospiti e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.40.