XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'uranio impoverito

Resoconto stenografico



Seduta antimeridiana n. 69 di Mercoledì 3 maggio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 

Esame testimoniale del Direttore del CISAM Contrammiraglio Claudio Boccalatte:
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 3 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 3 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 4 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 4 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 5 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 5 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 6 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 6 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 7 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 7 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 8 ,
Cova Paolo (PD)  ... 8 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 8 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 9 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 9 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 9 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 10 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 10 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 11 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 11 ,
Amato Maria (PD)  ... 11 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 11 ,
Amato Maria (PD)  ... 11 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 11 ,
Amato Maria (PD)  ... 11 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 12 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 12 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 13 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 13 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 14 ,
Duranti Donatella (MDP)  ... 14 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 14 ,
Duranti Donatella (MDP)  ... 14 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 14 ,
Duranti Donatella (MDP)  ... 15 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 15 ,
Duranti Donatella (MDP)  ... 15 ,
Boccalatte Claudio , Direttore del CISAM ... 15 ,
Scanu Gian Piero , Presidente ... 15

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
GIAN PIERO SCANU

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, dovendo riconoscere la necessità di operare con l'esercizio dei poteri della magistratura, così come fissati dal nostro Regolamento.

  (Così rimane stabilito).

Esame testimoniale del Direttore del CISAM Contrammiraglio Claudio Boccalatte.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'esame testimoniale del direttore del Centro interforze studi e applicazioni militari (CISAM), il contrammiraglio Claudio Boccalatte, che saluto e ringrazio per la sua presenza.
  Ricordo che la Commissione, in adempimento dei propri compiti, come fissati dall'articolo 1 della delibera della Camera dei deputati istitutiva della medesima del 30 giugno 2015, ha deliberato di procedere, ai sensi degli articoli 13, comma 1, e 15, commi 1 e 2, del proprio Regolamento interno, all'audizione del contrammiraglio Boccalatte in qualità di persona informata dei fatti ai fini dello svolgimento dell'inchiesta, nell'ambito degli approfondimenti che la Commissione sta svolgendo per valutare l'esistenza di un rischio lavorativo a carico del personale civile e militare impiegato dal Ministero della difesa.
  Al fine di consentire alla Commissione di valutare l'applicabilità delle garanzie che per disposizioni regolamentari e per prassi costante vengono riconosciute ai soggetti indagati che compaiono in audizione, la prego cortesemente di voler confermare che non le risulta di essere sottoposto a indagini in procedimenti connessi all'oggetto dell'inchiesta parlamentare.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sì, confermo.

  PRESIDENTE. La ringrazio ancora, gentile contrammiraglio. Adesso iniziamo il nostro esame testimoniale. Le ricordo infine che, qualora lo ritenesse opportuno, potremmo proseguire in seduta segreta.
  Quante volte il CISAM è stato chiamato a effettuare controlli e misure nei poligoni italiani? Non pretendo una valutazione complessiva ab initio, parliamo degli ultimi dieci anni. A noi interessa sapere la cadenza, la frequenza e il tipo di atteggiamento con cui il CISAM, o motu proprio o su richiesta degli stati maggiori, opera presso i poligoni italiani.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Innanzitutto mi scuso, signor presidente, ma non mi sono portato dietro i dati che vi ho già inviato. Vi ho mandato la lista, purtroppo non ce l'ho dietro. È abbastanza facile leggere e contare quanti sono. Onestamente non mi sono neanche studiato a memoria i dati che vi ho mandato. Posso dire «qualche decina», però le ripeto che sono dati che ho inviato a codesta Commissione.

  PRESIDENTE. Le risulta di aver inviato anche questa risposta?

Pag. 4

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Ho inviato l'elenco. Se li si conta (1, 2 e 3), si vede quanti sono. C'è una tabellina dove c'è poligoni con una «x». Basta contare quante sono le «x» su poligoni.

  PRESIDENTE. Allora cerchiamolo, per favore.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Chiedo scusa. Se lo avessi saputo, mi sarei portato tutto dietro, ma pensavo che...

  PRESIDENTE. Non si preoccupi, siamo in grado di recuperarli. Andiamo avanti.
  Il CISAM, oltre a effettuare controlli e misure, gestisce con proprio personale il deposito temporaneo nazionale dei rifiuti radioattivi militari. L'abbiamo visitato quando siamo venuti a trovarvi.
  Le chiedo: qual è l'ente esterno che in materia di sicurezza e salute vigila sul CISAM?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Enti esterni all'amministrazione difesa la legge prevede che non ce ne siano. Noi ci atteniamo alla legge.

  PRESIDENTE. Lei ricorda gli estremi della legge?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. È il decreto ministeriale del 24 luglio 2007 che dà questi compiti di sorveglianza agli stati maggiori.
  Se posso aggiungere, quando effettuiamo operazioni di una particolare complessità tecnica o comunque di una particolare visibilità verso l'esterno, è nostra prassi, seppur andando oltre quello che è strettamente previsto, coinvolgere come advisor l'ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e, quindi, porci, soprattutto per quel che riguarda lo smantellamento del reattore, nelle stesse identiche condizioni in cui operano tutti gli altri reattori spenti esistenti in Italia.

  PRESIDENTE. Dunque, lei dice che è l'ISPRA che esercita il controllo sul CISAM oppure voi...

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. No.

  PRESIDENTE. Oppure voi agite secondo le stesse modalità dell'ISPRA?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Noi, quando riteniamo di svolgere procedure di una particolare delicatezza, in particolare rilasci di materiali provenienti dal reattore, chiediamo formalmente il parere al nostro Stato maggiore, lo Stato maggiore della Marina, il quale a sua volta, per un accordo, lo chiede all'ISPRA.
  Ovviamente poi seguiamo alla lettera i consigli e le prescrizioni che ci dà l'ISPRA. Gli chiediamo proprio di applicare le stesse regole che si applicano a tutti gli altri reattori nucleari esistenti in Italia, che sono tutti più o meno in fase di smantellamento.

  PRESIDENTE. Tra i documenti che vi abbiamo richiesto a Pisa vi è anche l'elenco dei depositi provvisori di rifiuti radioattivi esistenti in Italia. Questi documenti rientrano fra quelli che lei ha inviato?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sissignore, ci sono due colonnine, una con la «x» poligono e una con la «x» costituzione di deposito provvisorio e quindi...

  PRESIDENTE. Le avevamo anche chiesto di produrre l'autorizzazione provvisoria per il deposito di Teulada, la richiesta di spostamento e tutta la corrispondenza intercorsa e come è avvenuto il trasporto dalla Sardegna via mare e via area, com'è stato possibile fare questo trasporto – sto leggendo testualmente la dichiarazione di chi ha formulato la richiesta – chi l'ha autorizzato e il periodo, con le carte necessarie. Lei ha fornito anche questa documentazione?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Io, signor presidente, ho fornito Pag. 5questa documentazione quando siete venuti al CISAM direttamente alla Commissione.

  PRESIDENTE. No, non esattamente.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Chiedo scusa, allora le domando cortesemente che cosa manca, perché io ho fornito tutto quello che avevamo, come mi era stato chiesto. Credevo di aver fornito tutto quello che era necessario per rispondere. Se manca qualcosa, provvedo ovviamente a integrare e mi scuso fin d'ora, perché ero convinto di avervi dato tutto quello che era stato chiesto.

  PRESIDENTE. Faremo la verifica e poi le diremo che cosa ancora manca.
  Presso il poligono del Monte Romano sono stati impiegati missili Milan. Al riguardo lei ha trasmesso più relazioni del CISAM (2007, 2012, 2013). Un'ultima relazione riguarda un intervento effettuato dai tecnici CISAM nel novembre 2016. Questa relazione mette in luce un nuovo ritrovamento in due aree del poligono diverse da quelle controllate nel 2013 di complessive 70 lunette di torina.
  Inoltre, questa relazione contiene le seguenti conclusioni: «L'area del poligono di Monte Romano è già stata sottoposta in varie occasioni a misure e operazioni di raccolta sistematica di torine. Le attività sono state di carattere preliminare, a premessa di un lavoro completo (caratterizzazione e bonifica del sito) in relazione a una possibile contaminazione derivante dal torio contenuto nel sistema di guida del missile anticarro Milan».
  «Anche se i primi parziali risultati non mostrano la presenza di rischi radiologici particolarmente significativi, è però indispensabile, a premessa di qualsiasi ulteriore azione di bonifica, procedere a una completa caratterizzazione radiometrica del sito. Data l'estensione dell'area, l'attività eccede le attuali capacità operative del CISAM, per cui si suggerisce di procedere, a similitudine di quanto fatto presso il poligono di Cellina Meduna, richiedendo la collaborazione di altri enti istituzionali».
  Lei li indicava: ARPA (Agenzia regionale di protezione ambientale), ISPRA, ENEA (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) e CNR (Consiglio nazionale delle ricerche).
  La domanda è questa: come mai dopo dieci anni di controlli solo ora il CISAM indica come necessaria una completa caratterizzazione radiometrica del sito mai fatta in precedenza, dichiarando esplicitamente la propria incapacità operativa?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. L'incapacità operativa perché noi non siamo dimensionati per effettuare in proprio caratterizzazioni e bonifiche su larga scala. Questo è...

  PRESIDENTE. Sì, ma voi lo dichiarate dopo dieci anni.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Io posso fare onestamente delle ipotesi. Prima di tutto non so cosa sia successo prima del mio arrivo.

  PRESIDENTE. Ci ricorda quando è arrivato al CISAM, per piacere?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Nel febbraio 2014. Normalmente questa è una relazione che riporta delle conclusioni al termine di un ciclo.

  PRESIDENTE. Sì, però queste conclusioni... Guardi, noi stiamo parlando molto serenamente, in termini estremamente collaborativi – mi pare – però la prego, collabori anche lei, perché qua dobbiamo cercare di capire, anche per evitare che accada che paradossalmente a lei che ha avuto la sensibilità di riconoscere certe cose debbano essere attribuite responsabilità che non ha.
  È successo che sono trascorsi di fatto dieci anni senza che siano stati effettuati questi controlli e senza che il CISAM abbia esplicitamente riconosciuto la propria capacità operativa, almeno per come dichiara, dichiarando quindi la conseguente incapacità operativa. Leggo testualmente. Pag. 6
  Per noi è importante capire queste cose, perché lei sa bene che il CISAM viene individuato un po’ come la coperta che praticamente rende tutto quanto il mondo e poi scopriamo che, invece, non ha gli strumenti e i mezzi per poter intervenire. Questo viene dichiarato esplicitamente.
  Sia gentile, ci faccia conoscere il suo punto di vista.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Ripeto. Io ovviamente non ricordo a memoria, ma lei gentilmente mi ha letto quello che è scritto nelle conclusioni della relazione.
  È ovvio che prima non avevamo l'esperienza di Cellina Meduna. Si è chiusa recentemente e ritengo anche con una discreta soddisfazione di tutti gli aventi parte. Mi riferisco in particolare alle realtà esterne al Ministero della difesa: regione, enti locali, ARPA eccetera.
  Chiedo scusa, qui ci sono queste «x» sotto la colonna «poligono», che sono le «x» delle relazioni relative ai poligoni fatte nel periodo per cui mi avevate chiesto. Dove c'è scritto «deposito» le «x» sono dove è stato costituito un deposito; sotto «sorveglianza fisica» sono dove è stato istituito un servizio di sorveglianza fisica.
  Mi era stato chiesto di indicare le criticità e ho ritenuto che questi tre elementi fossero indicativi di un qualche senso di criticità e, quindi, li ho evidenziati. Questo è un elenco. Nella documentazione informatica ci sono tutte le relazioni qui citate.

  PRESIDENTE. Torniamo alla nostra domanda. La relazione che le ho citato è del novembre 2016...

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sì.

  PRESIDENTE. Quindi è recentissima. In questa relazione – glielo rileggo – si concludeva: «Data l'estensione dell'area, l'attività eccede le attuali capacità operative del CISAM». Siete voi che scrivete.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sì.

  PRESIDENTE. «Per cui si suggerisce di procedere, a similitudine di quanto fatto presso il poligono di Cellina Meduna, richiedendo la collaborazione di altri enti istituzionali».
  Stiamo parlando adesso del poligono di Monte Romano. Che cosa è accaduto a Monte Romano a seguito della vostra sincera e onesta dichiarazione di incapacità operativa? È successo qualcosa o no?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Non sono in grado di risponderle. A memoria non sono in grado di... Non so se ci hanno risposto a questa relazione, non lo ricordo. Quando torno in ufficio, posso ovviamente documentarmi.

  PRESIDENTE. Questa è una cosa importante – non glielo debbo spiegare io – perché sono dichiarazioni forti, impegnative, significative, che non possono non trovare in qualche modo una risposta concreta.
  Se lei non lo ricorda, dobbiamo arguire che risposte non ce ne siano state, altrimenti...

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Non è quello che ho detto.

  PRESIDENTE. Infatti, ho detto «dobbiamo arguire», perché altrimenti dovrei dire che sarebbe grave se lei non ricordasse una cosa così importante, quindi è una nostra interpretazione, benché lei esplicitamente non l'abbia detto.
  Lei ritiene che l'incapacità operativa del CISAM sia emersa soltanto in relazione al poligono di Monte Romano, così come riportato nella citata relazione, oppure altre volte avete avuto modo di verificare questa condizione, questa – usando le vostre parole – incapacità operativa?
  È importante saperlo, perché, come lei ha potuto vedere, in quasi tutte le occasioni – richiamo un concetto al quale facevo cenno poco fa – viene utilizzato il CISAM per legittimare lo stato dell'arte.
  Delle due l'una: o il CISAM è stato in grado effettivamente di coprire l'intero lavoro, oppure, quando dovessero emergere Pag. 7delle irregolarità – e purtroppo ne stanno emergendo sempre più frequentemente – ci sarebbe una responsabilità o di chi ha dichiarato determinate cose o del CISAM che non ha preso le distanze.
  Per la Commissione è molto importante conoscere questo elemento: oggettivamente il CISAM è in grado di svolgere tutti i compiti di istituto oppure no?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Il CISAM è in grado ricorrendo ove necessario a collaborazioni e ad accordi esterni. Noi siamo in grado di assicurare il controllo di operazioni di bonifica, per quanto estese, come abbiamo fatto a Cellina Meduna, di assicurare l’expertise, come abbiamo fatto a Cellina Meduna, di assicurare le analisi, di assicurare la parte nobile, la parte sul terreno ovviamente no.
  Tuttavia, trattandosi di esigenze puntuali, ritengo che non si possa pretendere che l'ente sia dimensionato per l'esigenza massima possibile. L'ente è dimensionato per avere – lo ripeto – il controllo e per mantenere la parte nobile...

  PRESIDENTE. Contrammiraglio, le sfugge, perché evidentemente io non sono in grado di rappresentarlo adeguatamente, il senso della nostra domanda. Qua non si sta sottoponendo a processo nessuno, qua si sta cercando di capire. Si sta cercando di capire se, ad esempio, gli strumenti e i mezzi che il ministero vi mette a disposizione siano tali da potervi consentire di svolgere il lavoro.
  Lei non può essere reticente rispetto a una condizione che in quanto direttore non può non aver verificato. Quindi, sia gentile, la prego, risponda alla domanda così come gliel'ho formulata. Il CISAM, per come è stato organizzato e per le risorse di ogni tipo che gli sono state messe a disposizione, è stato ed è nella condizione di assolvere appieno ai compiti di istituto, a quelli che vengono regolarmente esibiti quando si tratta di dare risposte sulla salute e sulla sicurezza nei poligoni e nelle aree militari in generale?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Il compito di istituto del CISAM non è effettuare in prima persona tutte le attività di bonifica; il compito d'istituto del CISAM, per come lo interpreto io, è, come le spiegavo, assicurare il controllo, la parte nobile, le analisi, e questo siamo in grado di farlo.

  PRESIDENTE. Per come lo interpreta lei. Lei ricorda che a Pisa si è già parlato anche di questo. Noi stiamo parlando di procedure estremamente delicate, che sono funzionali alla verifica della sicurezza e della salubrità dell'ambiente e da queste cose ne discende anche la salute delle persone, quindi stiamo parlando di un argomento che è al limite della sacralità, se non lo supera addirittura.
  Pertanto, per la seconda volta la invito e la prego di collaborare. Come può il CISAM offrire garanzie in quella che lei definisce la parte nobile se i prelievi non vengono fatti dal CISAM? Mi sto riferendo a cose che sono state dette a Pisa. Se i prelievi vengono fatti da altri, ad usum Delphini magari, come può il CISAM stabilire, definire, dichiarare determinate cose nello svolgimento dell'attività nobile?
  Lei ricorderà che quando a Pisa è stato fatto un riferimento a questa incongruità, che non è soltanto procedurale ma è di sostanza, l'interlocutore di turno ha riconosciuto che effettivamente l'affidabilità del risultato non può non essere legata a un'integrità della procedura. Non possono essere le persone indicate dal COI a fare i prelievi e voi a valutarli, perché, se cercate le uova e vi danno i sassi, è chiaro che darete la risposta sui sassi, non sulle uova.
  La prego. Lei è direttore di questo organismo così importante perché lei è persona estremamente competente, accorta e anche sensibile alla materia, altrimenti non le avrebbero chiesto di tornare in servizio per svolgere una funzione così delicata. Sia gentile, dia alla Commissione e, quindi, al Parlamento la necessaria consapevolezza, non per adottare chissà quali atti, ma magari per rendersi conto – ce ne siamo già resi conto, ma qui stiamo facendo un esame testimoniale, seppure in maniera serena – delle incongruità evidenti e acclarate.
  Ci pare di capire che la coperta è troppo corta, però è importante – la prego – che Pag. 8senza reticenze ci dica da esperto qual è effettivamente la sua considerazione finale.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sissignore. Io sono ben conscio di essere qui in esame testimoniale e, quindi, ritengo di dover evitare per quanto possibile di esprimere opinioni e pareri personali, che mi sembra di capire è quello che un testimone non dovrebbe fare...

  PRESIDENTE. Allora, se lei la mette su questo piano, lei mi invita a nozze.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Non voleva essere una sfida...

  PRESIDENTE. Se lei la mette su questo piano, noi adesso prendiamo uno per uno i fogli che lei ci ha inviato e lei dichiarerà sugli atti sotto giuramento come effettivamente stanno le cose.
  Io le ho chiesto un parere non per fuorviarla. Io mi sono appellato, ritenendo di venirle incontro, al suo senso di responsabilità, che evidentemente è carente in questo.
  È una domanda, non un'impressione. La mia domanda adesso è precisa: lei in quanto direttore del CISAM è in grado di assolvere e di far assolvere all'istituto tutte le funzioni previste dalla legge in maniera inoppugnabile e completa, sì o no?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Detta così, penso che la risposta sia sicuramente no, come per quasi tutte le istituzioni della Repubblica.

  PRESIDENTE. Lasci stare le altre istituzioni, noi stiamo parlando del CISAM. Grazie per la risposta. Andiamo avanti. Il collega Cova vorrebbe porre una domanda.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Chiedo scusa, signor presidente. La mia non voleva essere assolutamente né una sfida né...Era una premessa per poi darle una risposta...

  PRESIDENTE. Non si preoccupi. Lei mi ha soltanto richiamato dicendomi col sorriso che io stavo conducendo male l'esame testimoniale, quindi...

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Le chiedo scusa, non era questa la mia intenzione.

  PRESIDENTE. Non si deve scusare. Forse mi devo scusare io per non essermi spiegato bene.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Mi dispiace che sia stato interpretato in maniera... Volevo solo dire che cercavo di dire cose di cui ero sicuro e non...

  PRESIDENTE. Scusi, però adesso non vorrei passare per scemo. Lei mi ha detto che io le stavo di fatto chiedendo un parere, andando fuori le procedure di un esame testimoniale, nel corso del quale ci si deve riferire a fatti e non a opinioni, e lei ha ragione. Lei ha ragione, tant'è che poi io mi sono visto nella necessità di porle una domanda secca, alla quale lei ha risposto in maniera secca.
  Do la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  PAOLO COVA. Ringrazio l'audito. Vorrei fare una domanda, perché queste prime fasi me la sollecitano: lei si ritiene indipendente? Può svolgere la sua funzione in modo indipendente o viene condizionato da altri interventi?
  Guardi che questo passaggio non è secondario, perché, se alla fine il controllo, la verifica e alcuni aspetti non sono indipendenti, ma sono comunque soggetti ad altre filiere di comando, cambia completamente l'esito.
  Spesso in queste audizioni abbiamo sentito dire che poi i referti, gli esiti e tutto quanto arrivano da voi. Gli esami, le procedure e i protocolli che vengono svolti richiedono un'indipendenza. Lei, come istituto, si ritiene indipendente da altri che la condizionino?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Se posso permettermi, articolerei Pag. 9la risposta. Prima di tutto, io posso assicurare con la massima certezza che nel mio periodo di direzione non ho mai ricevuto pressioni dalla mia catena gerarchica per orientare in un modo o nell'altro analisi o relazioni emesse dal CISAM. Questo è un fatto. Rispondendo, invece, alla sua domanda, sì, io mi ritengo indipendente.

  PRESIDENTE. Ci riferiamo adesso a una relazione CISAM del 29 novembre 2013 presso il Parco mezzi corazzati e cingolati di Lenta (Vercelli), dove si legge: «Controllati numero 2.757 indicatori analogici precedentemente smontati da personale del Polo di mantenimento pesante nord di Piacenza e pesante sud di Nola da veicoli M113. Di questi, numero 2.557 sono risultati radioattivi per la presenza di vernice attivata al Ra, che sono stati pertanto precondizionati all'interno di numero 13 contenitori metallici con una matrice di malta cementizia».
  È il monitoraggio che è stato fatto per fare il controllo. Indicazione del materiale radioattivo depositato. Qui c'è tutto lo schema, il quantitativo di fusti metallici stoccati all'interno del deposito provvisorio e il rispettivo rateo di dose misurato.
  La domanda è la seguente: il personale del polo di mantenimento pesante nord di Piacenza e sud di Nola che ha smontato gli indicatori analogici radioattivi e il personale che ha precedentemente impiegato i veicoli M113 può essere stato esposto a radiazioni ionizzanti?
  Intendo chiedere se il CISAM ha verificato questo.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Non sono in grado di rispondere, posso documentarmi.

  PRESIDENTE. Sono riuscito a spiegare l'argomento?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sissignore.

  PRESIDENTE. È necessario sapere, visto che adesso purtroppo non è in grado di dirlo, se il CISAM abbia verificato se queste persone siano state esposte a radiazioni ionizzanti.
  Ho un'altra domanda: perché i poli di mantenimento di Piacenza e Nola, una volta smontati i materiali radioattivi, non li hanno conferiti al CISAM, ma li hanno invece mandati a Lenta? Che spiegazione ci può dare? Magari è una procedura corretta, però ci è sembrata un po’ strana la cosa.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Neanche su questo sono in grado di rispondere a memoria.

  PAOLO COVA. (fuori microfono) Perché non è capace?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Perché non lo so. Devo studiarmi gli atti per dare una risposta che sia precisa.

  PRESIDENTE. Se non lo sa mica può...
  Andiamo avanti. Nella relazione CISAM del 3 maggio 2016 presso il decimo reggimento genio guastatori, caserma Col di Lana di via Brescia 189, Cremona, si legge: «Individuazione, verifica e classificazione delle sorgenti radioattive. Ai fini radioprotezionistici è stato preso in considerazione il materiale di seguito elencato: numero tre rivelatori M8A1 contenenti ciascuno una sorgente di Am». Cosa sarebbe «Am»?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Americio.

  PRESIDENTE. «Due fusti metallici da 110 litri contenenti 39 indicatori analogici autoluminescenti al Ra». Cos'è il Ra?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Radio.

  PRESIDENTE. «Rimossi dal polo di mantenimento pesante nord di Piacenza e da numero 22 automezzi pesanti VCC. Le aree sottoposte a valutazione radioprotezionistica sono state quelle dei locali dell'armeria della compagnia comando, dove il materiale di cui sopra risulta custodito. I rilevatori contengono ciascuno una sorgente Pag. 10 di Am. Essendo i rivelatori non più impiegati, le sorgenti sono state tolte, precondizionate con malta cementizia e portate al deposito temporaneo del CISAM. La radiometria a contatto del collo così ottenuto ha fornito valori confrontabili con il fondo ambientale».
  Le chiedo: il personale del polo di mantenimento pesante nord di Piacenza che ha smontato gli indicatori analogici radioattivi e il personale che ha precedentemente impiegato gli automezzi pesanti VCC può essere stato esposto a radiazioni ionizzanti? Il CISAM lo ha mai verificato?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Se posso, col permesso del presidente, esprimere un'opinione, la esprimo, però io non sono un esperto qualificato...

  PRESIDENTE. È lei che ha messo i puntini. Lei può esprimere tutte le opinioni che vuole.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Perfetto. Voi oggi audirete il capo della mia sezione esperti qualificati, che fra l'altro è anche l'estensore di una buona parte di queste relazioni e che sicuramente meglio di me...

  PRESIDENTE. Come si chiama?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Il tenente colonnello Raffaele Zagarella, che sarà qui da voi oggi alle 14:30.

  PRESIDENTE. Questa non è un'opinione, questa è un'affermazione importante.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sicuramente lui sarà in grado molto meglio di me, perché lui le ha scritte...

  PRESIDENTE. Bene.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Io – lo ripeto – posso esprimere una mia opinione ferma. Io sono fermamente convinto che chi è andato a fare quella relazione abbia verificato che le dosi...
  Chiedo scusa se, senza voler offendere nessuno, devo fare un piccolo richiamo a nozioni che sicuramente saranno già note a tutti. L'esistenza di dosi fa parte della vita quotidiana. Prendiamo dosi di radiazione tutte le volte che prendiamo un aereo. Quando andiamo al di sopra di una certa quota siamo soggetti a una certa quantità di raggi cosmici.
  Gli strumenti presi singolarmente – pur non potendolo dimostrare, ne sono fermamente convinto – non hanno portato a esporre il personale a radiazioni significativamente superiori al fondo naturale presente. Per esempio, sappiamo tutti che è presente per Chernobyl e per gli esperimenti nucleari in atmosfera condotti negli anni 1950 e 1960.
  Sicuramente – perché altrimenti dovremmo licenziare qualcuno, a partire da me – questi limiti sono stati ben al di sotto di qualunque limite previsto dalle leggi nazionali.

  PRESIDENTE. Io sono sicuro che lei non dovrà essere licenziato e ci auguriamo che non lo sarà nessun altro, però noi stiamo lavorando sulle vostre relazioni, e, siccome le vostre relazioni in quanto tali ci forniscono determinate affermazioni, alla luce di queste affermazioni noi abbiamo il dovere, non il diritto, di chiedere le necessarie puntualizzazioni.
  Se queste puntualizzazioni saranno, come ci anticipa lei, nel senso del migliore svolgimento del lavoro fatto, le assicuro che noi ne saremo tutti contenti. Non andiamo alla ricerca di carenze, vorremmo non trovarne neppure una.
  Si chiama Zagarella, giusto?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sì.

  PRESIDENTE. Va bene, allora lo chiediamo a lui.
  Nella relazione CISAM del 30 settembre 2016 presso il sesto reparto Maricommi di Taranto – richiamo l'attenzione della collega vicepresidente – si legge: «Individuazione, verifica e classificazione delle sorgenti radioattive. Ai fini radioprotezionistici Pag. 11 è stato preso in considerazione il materiale di seguito elencato: numero 15 PM12. Le PM12 montano sul sistema di puntamento (tacca di mira e mirino) un indicatore auto-luminescente attivato da una vernice radioattiva. Queste sono imbustate singolarmente e conservate in apposita cassa in legno sulla quale è riportata la simbologia appropriata».
  La domanda è la stessa. La dobbiamo rivolgere a Zagarella? Il personale che ha utilizzato queste armi può essere stato esposto a radiazioni ionizzanti? Il CISAM lo ha verificato?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Confermo che sicuramente la persona... Se posso permettermi, si dovrebbe dire «esposto a radiazioni ionizzanti a un livello superiore ai limiti previsti dalle vigenti leggi» perché la domanda possa avere una risposta precisa e puntuale. Mi permetto di ribadire che esposti a radiazioni ionizzanti lo siamo tutti anche in questo momento.

  PRESIDENTE. Lei ci ha già ricordato questo e in verità lo sapevamo.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Infatti, chiedo scusa se ho detto delle banalità.

  PRESIDENTE. Noi qua, come lei ben capisce, stiamo cercando di stabilire quello che viene fatto al di fuori della legge, non rispettando la legge.

  MARIA AMATO. Lei ha richiamato le radiazioni ionizzanti dell'ambiente. Va bene, però in determinati luoghi il rischio di radiazioni ionizzanti è un po’ più alto, anche se in minima percentuale. Per parlarne scientificamente c'è il rilievo dosimetrico. Io vorrei sapere se in questi contesti, anche soltanto su un gruppo campione che possa avere una significatività rispetto allo studio generale statistico, sono stati mai utilizzati dei dosimetri.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. È prassi dell'amministrazione utilizzare i dosimetri per il personale che viene classificato come potenzialmente esposto a sorgenti di radiazioni ionizzanti. Il servizio di dosimetria per l'amministrazione della difesa è svolto dal CISAM.
  Nella documentazione che ho inviato – adesso non voglio citare a memoria – c'è il numero di dosimetri controllati dal CISAM. In tutti questi controlli mai una volta è stato superato il limite previsto dalla legge italiana.

  MARIA AMATO. Mi spiego meglio: è ovvio – grazie a Dio anche per i militari – che il personale esposto abbia un dosimetro. Normalmente si individua il personale potenzialmente esposto con degli studi a campione su personale che in teoria non dovrebbe essere esposto, applicando i dosimetri. Quando si rileva la radiazione ionizzante, questo personale diventa potenzialmente esposto. Vorrei sapere se questi studi vengono fatti.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Chiedo scusa, io non sono un esperto qualificato e non conosco la metodologia che lei ha citato di dotare di dosimetri una popolazione di lavoratori non esposta per poi capire se c'è qualcuno esposto. Onestamente non mi sembra.
  I dosimetri normalmente, anche per i lavoratori esposti, alla fine non segnano superamenti del valore di fondo, perché grazie al cielo oggi come oggi – non parlo della difesa, ma in generale – le misure che vengono messe in atto, perlomeno a livello europeo, per la protezione dei lavoratori dai rischi di radiazioni ionizzanti sono tali da non portare, se non nel caso di incidenti, al superamento dei limiti rilevabili dai dosimetri.
  Pertanto – lo ripeto – pur esprimendo un'opinione non basata su una mia preparazione professionale approfondita, ritengo che questa metodologia non potrebbe funzionare.

  MARIA AMATO. Ha funzionato in sanità. I radiologi erano quelli esposti. Con l'utilizzo campione dei dosimetri sugli anestesisti, sui cardiologi, sui gessisti, sul personale Pag. 12 tecnico che va girando fuori dei reparti, quindi fuori dall'ambiente protetto, si è arrivati alla conclusione che i radiologi sono al di sotto dell'esposizione e hanno un'individuazione come personale esposto alle radiazioni ionizzanti per mestiere, quindi per rischio su fonte radiogena alterata, invece gli altri prendono radiazioni e sono diventati personale veramente esposto alle radiazioni.
  In questo senso le parlavo di questo tipo di atteggiamento e di studio su popolazioni campione.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Su popolazione già potenzialmente esposta, perché...
  Comunque ribadisco di non essere un esperto qualificato. Non so se siano stati fatti. Sicuramente nei tre anni di mia direzione non sono stati fatti studi di questo tipo, ma non so dire se siano stati fatti in epoche precedenti.

  PRESIDENTE. Andiamo avanti. A seguito della missione della Commissione presso il CISAM e della successiva richiesta di documentazione, lei ha trasmesso l'elenco di siti con superamenti dei livelli di azione o di attenzione per la concentrazione di radon dal 2012 al 2016. Si tratta di numero 30 enti o comandi nei quali è stata fatta la prima verifica della concentrazione di radon di durata annuale.
  Le domande sono queste. Le chiediamo se sia stato nominato un esperto qualificato, quali provvedimenti siano stati presi al fine di ridurre il rischio radon e quale sia la situazione attuale del sito per quanto riguarda le concentrazioni di radon.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Rispondo punto per punto?

  PRESIDENTE. Come vuole.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. La prima domanda era se è stato nominato l'esperto qualificato. La nomina dell'esperto qualificato è responsabilità dei singoli datori di lavoro. Io sono certo, pur non avendole lette tutte, che ove si entri nelle condizioni per cui è prevista la nomina nella nostra relazione abbiamo richiesto al datore di lavoro di effettuare la nomina. Di questo sono assolutamente certo, ma la Commissione può verificarlo, perché ho inviato tutte le relazioni in formato informatico.

  PRESIDENTE. Quindi lei dice che gli enti ai quali avete inviato l'esito delle vostre valutazioni non sarebbero tenuti a darvi contezza dell'avvenuta nomina dell'esperto qualificato? Parlo dei datori di lavoro rispettivi.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Generalmente sì, dovrebbero darcelo, però non ho fatto questa verifica quando vi ho mandato i dati.

  PRESIDENTE. Noi facciamo la domanda a lei, quindi che sia lei in quanto direttore del CISAM a farci sapere se i datori di lavoro hanno ottemperato alla richiesta che voi stessi avete inoltrato per il tramite dei datori di lavoro. Ci faccia sapere se sono stati nominati gli esperti qualificati.
  La seconda domanda era: quali provvedimenti sono stati presi al fine di ridurre il rischio radon?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Anche in questo caso io posso dire che le nostre relazioni riportano dei provvedimenti, i quali devono poi essere attuati, come è ovvio, dal responsabile dell'ente.
  Quali provvedimenti siano stati attuati è riportato nelle singole relazioni che io ho già inviato alla Commissione. Normalmente questo tipo di provvedimenti sono l'aerazione o forse quello più frequente è il limite nel numero di ore che una persona può lavorare all'interno dei locali per non essere sottoposto ad agenti nocivi in maniera superiore, anche se questi agenti... Respiriamo il radon anche in questo momento, però in frazioni talmente risibili da non avere effetti.
  Sono certo che nelle relazioni dei miei esperti qualificati ci sono i provvedimenti previsti per rientrare pienamente in quello Pag. 13che impone la legge sia alle strutture militari che alle strutture civili.

  PRESIDENTE. Ci può assicurare che i superamenti sono stati regolarmente segnalati agli organi di vigilanza?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Un'assicurazione formale no, dovrei verificare. Normalmente noi inviamo le relazioni all'ente e all'organo di vigilanza. È la prassi normale, però può essere accaduto nel passato che qualcuno l'abbia inviata solo all'ente. Di sicuro sono stati inviati ai datori di lavoro.

  PRESIDENTE. Per questi 30 di cui stiamo parlando noi abbiamo bisogno di questo tipo di risposta: se i superamenti siano stati o no effettivamente segnalati all'organo di vigilanza.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Dal CISAM, perché poi possono essere stati segnalati dal datore di lavoro.

  PRESIDENTE. No, noi stiamo parlando col CISAM e, quindi, ci riferiamo al CISAM.
  Si è mai trovato, direttore, nella necessità di dover ricorrere all'istituto della permuta per poter affrontare spese di gestione e spese fisse che altrimenti non avrebbe potuto coprire con i finanziamenti che aveva a disposizione?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Spese di gestione dell'ente? Sicuramente sì, non è che con le permute ci compriamo qualcosa di diverso. È la finalità. Le permute sono un canale di finanziamento con cui...

  PRESIDENTE. Scusi, perché lei si ostina a vedere l'aspetto negativo in cose che sono semplicissime? Le ho solo chiesto (lo rileggo): «Si è mai trovato nella necessità di dover ricorrere all'istituto della permuta per poter affrontare spese di gestione e spese fisse che altrimenti non avrebbe potuto coprire con i finanziamenti che aveva a disposizione?» È una domanda innocente, è una domanda.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Mi permetta, onorevole presidente. Spese di gestione e spese fisse. Allora spese fisse...

  PRESIDENTE. Per poter mandare avanti il CISAM. Diciamo così allora.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Nella necessità di doverlo usare... L'opportunità sì, la necessità no, anche perché la permuta è...

  PRESIDENTE. Qui sconfiniamo nella filologia e nella semantica.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. La permuta, almeno recentemente nella mia... è uno strumento amministrativo abbastanza... È stato, forse per carenze anche nostre interne nella parte istruttoria, uno strumento amministrativo abbastanza lento, quindi quando io ho un'urgenza sicuramente l'ultima cosa a cui penso è la permuta. Quando ho un'urgenza, una spesa indifferibile per motivi di sicurezza, ho un fondo scorta e prima di tutto utilizzo quello.

  PRESIDENTE. Io, infatti, le ho detto «che altrimenti non avrebbe potuto coprire con i finanziamenti che aveva a disposizione». Le era sfuggito?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. No, no, è chiaro che tutto quello che... La permuta sono dei soldi in più, quindi tutto quello che faccio con la permuta sono attività che scelgo di...Che non avrei potuto coprire è un...

  PRESIDENTE. Non ha mai fatto ricorso alla permuta?

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. No, vi ho fatto ricorso molte volte per spese del tipo più diverso: pagamento di corsi, acquisto di buoni benzina, di tessere, lavori di manutenzione automezzi, lavori infrastrutturali, acquisto di materiale per il nucleo Pag. 14 di manutenzione edile, dalle lampadine a un po’ tutto quello che si può acquistare, finanche alle risme di carta.
  A volte per una necessità contabile, se avanzavano... Mi perdoni se sono banale. Se ho una permuta da 20.500 euro, io ho un'attività da 20.400 e mi avanzano 100 euro, cosa faccio? Mi faccio dare un po’ di risme di carta, non perché io non abbia le risme di carta, ma perché è peccato buttare via questi 100 euro e tutto sommato...

  PRESIDENTE. La vicepresidente intende porle una domanda. Ricordo ai colleghi che si stanno accomiatando che alle 15,00 ci rivediamo, se Dio vuole.

  DONATELLA DURANTI. Vorrei capire un po’ meglio questa vicenda della permuta.
  L'istituto della permuta, da quello che risulta a me – però ovviamente posso sbagliare – è un istituto che prevede uno «scambio di servizi». Per esempio, nell'arsenale di Taranto è questo che accade con la permuta. Non riesco a capire come mai lei, invece, stia parlando di fondi. Lei dice addirittura che a seguito di una permuta compra delle risme di carta. Mi deve far capire un po’ meglio, perché l'esito della permuta, per come lo conosco io, non prevede la possibilità di utilizzare risorse economiche, ma è uno scambio di beni e servizi.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Sissignora, chiedo scusa, effettivamente sono stato estremamente improprio nello spiegarmi. Ovviamente la permuta di beni e di servizi prevede che compri l'altro attore della permuta, quindi l'industria. Quando io ho detto «compro risme di carta» mi sono espresso male e chiedo scusa. Quello che volevo dire è: «Chiedo alla ditta con cui faccio la permuta di comprare delle risme di carta, che poi ci consegna».
  Chiedo scusa per l'imprecisione nell'esposizione.

  DONATELLA DURANTI. Ho un'altra domanda, presidente. Vorrei capire che tipo di attività svolgete e quali sono le ditte alle quali vi rivolgete per l'attività di permuta. Per me è importante sapere questo.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Noi operiamo in diversi settori in permuta. Uno, che è un po’ più divertente, deriva dal fatto che noi siamo all'interno di un parco, quindi in una foresta in cui c'è della legna e siamo all'interno di una regione dove vengono prodotti i pinoli DOP.
  Facciamo, quindi, delle permute anche per la raccolta delle pigne, così come per la raccolta della legna, con ditte specializzate, le quali normalmente ci chiedono – e noi aderiamo perché lo riteniamo corretto – di effettuare controprestazioni nell'ambito della loro ragione sociale, cioè operazioni di sfalcio o di potatura e operazioni di tipo boschivo, in cambio della legna e delle pigne che vengono raccolte.
  Inoltre, operiamo nel campo della compatibilità elettromagnetica. Abbiamo una grossa camera di prova, dove vengono ditte esterne a fare prove. La camera opera normalmente a favore dell'amministrazione per attività di collaudo di beni acquistati dall'amministrazione stessa, però ci è capitato di operare in permuta con ditte.
  Ad esempio, posso citare la ditta Iveco di Bolzano, che è una ditta costruttrice di autoveicoli. Anche in questo caso loro sono venuti a far le prove da noi e ci hanno richiesto – e anche qui abbiamo ritenuto di aderire alla loro richiesta – di rimanere nel loro ambito di attività normale. Le controprestazioni, quindi, per quanto possibile, sono state nel settore della manutenzione automezzi.
  Ovviamente facciamo permute con i nostri laboratori. Se qualcuno ci chiede di fare delle analisi presso di noi e il laboratorio non è saturo per le attività istituzionali, che hanno sempre la precedenza sulle permute, facciamo analisi per gli esterni e chiediamo un po’ di tutto, come ho detto prima: lavori e servizi necessari al centro. Normalmente non sono i servizi più urgenti, ma quelli necessari al centro e differibili di qualche tempo, nei settori più diversi, prevalentemente, ma non solo, in quello infrastrutturale.

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  DONATELLA DURANTI. Quindi non per le attività dirette? Questo volevo capire. Non utilizzate le permute per le attività di istituto, ma per altro.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Facciamo noi le attività di istituto. Le utilizziamo in ausilio, cioè...

  DONATELLA DURANTI. Infatti, volevo che fosse chiaro questo, perché penso che la domanda del presidente, invece, intendesse un'altra cosa.

  CLAUDIO BOCCALATTE, Direttore del CISAM. Ci può essere capitato di chiedere la taratura dello strumento necessario per fare un'analisi o la manutenzione dello strumento necessario per fare le analisi, ma poi facciamo noi le analisi.

  PRESIDENTE. Ringraziamo il contrammiraglio Claudio Boccalatte, direttore del CISAM.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.35.

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