XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate

Resoconto stenografico



Seduta n. 101 di Mercoledì 14 febbraio 2018

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Gelli Federico , Presidente ... 3 

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione:
Gelli Federico , Presidente ... 3 
Fontana Gregorio (FI-PdL)  ... 3 
Gelli Federico , Presidente ... 4 
Dambruoso Stefano (Misto-CI-EPI)  ... 5 
Fontana Gregorio (FI-PdL)  ... 5 
Gelli Federico , Presidente ... 6 
Fontana Gregorio (FI-PdL)  ... 6 
Gelli Federico , Presidente ... 7 
Fontana Gregorio (FI-PdL)  ... 7 
Gelli Federico , Presidente ... 7 
Fontana Gregorio (FI-PdL)  ... 7 
Gelli Federico , Presidente ... 7 

ALLEGATO (Proposta di delibera sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti) ... 8

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
FEDERICO GELLI

  La seduta comincia alle 11.20.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che della presente seduta sarà redatto un resoconto stenografico e che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.

  PRESIDENTE. Ricordo che, ai sensi dell'articolo 21 del Regolamento interno, la Commissione, presentate le relazioni di competenza, decide quali atti e documenti formati o acquisiti nel corso dell'inchiesta debbano essere resi pubblici. Al termine della legislatura, tutti gli atti comunque inerenti allo svolgimento dell'inchiesta sono versati nell'archivio storico della Camera dei deputati.
  Comunico che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nella riunione odierna ha convenuto su un testo di delibera in distribuzione che sarà pubblicato in allegato al resoconto della seduta odierna, relativa ai criteri di pubblicità degli atti, che definisce quali atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione nel corso dell'attività di inchiesta siano ostensibili e quali altri debbano invece conservare il regime di segretezza o riservatezza loro riconosciuto od opposto al momento dell'acquisizione o della formazione dopo il termine dell'attività di inchiesta. Prego, onorevole Fontana.

  GREGORIO FONTANA. Grazie, presidente.
  Quando è pervenuta la convocazione, io confidavo che l'ultimo atto di questa Commissione fosse quello previsto dalla delibera istitutiva della Commissione, al quinto comma dell'articolo 2, laddove si prevede che «la Commissione, al termine dei propri lavori, presenta alla Camera dei deputati una relazione sul risultato dell'inchiesta».
  La disposizione peraltro era stata anche confermata nella successiva deliberazione del 2016, con la quale si introducevano ulteriori modifiche e approfondimenti all'obiettivo di questa inchiesta.
  Ora, che la Commissione non presenti una relazione complessiva finale da rendere disponibile al Parlamento – e quindi ai cittadini – è assolutamente qualcosa di censurabile, lo è se si considera che il merito e l'oggetto dell'inchiesta riguarda uno dei problemi principali del nostro Paese.
  Siamo una democrazia parlamentare e queste gravi emergenze devono essere affrontate con cognizione di causa dal Parlamento, quindi questa Commissione, che noi stessi abbiamo ritenuto importante istituire, avrebbe dovuto – e penso che possa ancora farlo – giungere ad una relazione finale proprio per rendere evidenti il proprio lavoro e la situazione di emergenza che c'è sul tema dell'immigrazione.
  Peraltro, come da lei stesso ribadito nella seduta del 21 dicembre del 2017, l'obiettivo era la relazione finale. Riprendo dal resoconto stenografico, dove lei ha espressamente parlato dell'esigenza di «non lasciare senza un filo conduttore il nostro Pag. 4intervento di elaborazione istituzionale della Commissione» e, a tale proposito, ha evidenziato la possibilità di una riunione della Commissione dopo la pausa natalizia e una redazione, proprio con questo obiettivo, della relazione finale ovvero – per usare le sue stesse parole – «uno strumento organico di consultazione per chiunque lo voglia utilizzare».
  In questi anni abbiamo fatto molte analisi su singoli aspetti, abbiamo trattato questioni che si sono modificate nei mesi con decisioni, provvedimenti del Governo ed eventi che hanno sicuramente reso ancora più grave e difficile la gestione del fenomeno dei migranti e in particolare quello dell'accoglienza. Un documento finale, nel quale fosse delineato un quadro di sintesi, ovvero delle conclusioni e tutte le considerazioni che le forze politiche potevano fare su questo fenomeno, è quindi sicuramente una gravissima mancanza.
  Una Commissione d'inchiesta ha un fine preciso, quello di «proporre» al Parlamento. Lo abbiamo visto in tante altre Commissioni, lo abbiamo visto recentemente sulla questione grave e importante delle banche, ma penso che la questione dell'immigrazione e di tutte le questioni connesse, oggetto della nostra inchiesta, siano qualcosa di molto importante.
  Vede, presidente, io non vorrei che, nella totale – e più volte ribadita da parte della nostra forza politica – e assoluta mancanza di capacità di gestione del fenomeno immigrazione da parte della maggioranza, di fronte a questa situazione di disastro, che è sotto gli occhi di tutti quotidianamente, ci fosse l'idea che una relazione finale possa evidenziare le gravi mancanze e deficienze nella gestione del fenomeno immigrazione in questi anni.
  Il fatto che non ci sia una relazione finale è quindi gravissimo e faremo appello anche alla Presidente della Camera Boldrini affinché siano rispettate le norme procedurali e sia presentata una relazione, risultato dell'inchiesta, così come previsto dall'articolo 5 della delibera istitutiva.
  Se questo avverrà, saremo qui e saremo disponibili a venire anche in giorni che sarebbero dedicati alla campagna elettorale, perché riteniamo che la responsabilità e le funzioni istituzionali degli organi preposti siano prioritarie. Se questo non avverrà, ognuno presenterà la propria relazione in sede politica, ma comunque mi auguro che questa possibilità non sia preclusa, che questa Commissione possa giungere a una relazione finale, che possa essere presentata, discussa, votata, nel caso anche con la possibilità di presentare relazioni di minoranza, perché altrimenti non capisco questi quattro anni di attività della Commissione che senso avrebbero avuto.

  PRESIDENTE. Mi permetta, onorevole, prima di dare la parola al nostro collega, di rispondere alle sue affermazioni e di dissentire totalmente da quanto lei ha detto.
  Sembrerebbe che la Commissione non abbia elaborato alcuna relazione nel corso di questo mandato, mentre le voglio ricordare che tra le 24 relazioni presentate da tutte le Commissioni parlamentari d'inchiesta ben 6 sono le relazioni che noi abbiamo presentato e che sono state messe in votazione all'interno della Commissione; alcune sono state approvate all'unanimità, altre sono state approvate dalla maggioranza, altre sono state relazioni presentate dalla minoranza.
  Il fatto che non ci sia una relazione che raccolga il materiale delle 6 relazioni non vuol dire assolutamente che la Commissione, nei compiti che le sono stati affidati dal mandato parlamentare, non abbia svolto il proprio ruolo, al punto che – le voglio ricordare – fu proprio durante lo sviluppo della nostra attività che decidemmo di evitare di fare una «mega» relazione finale, con il rischio di disperdere il patrimonio che avevamo raccolto nel corso degli anni.
  Avevamo per questo suddiviso il nostro lavoro in 6 relazioni sui 6 gruppi di lavoro e voglio ricordarle che una di queste è la relazione che lei ha presentato e che è stata approvata all'unanimità, quella sulla rilevazione e gestione dei dati.
  L'ultima delle 6 relazioni, che io ritengo la più significativa e rappresentativa del nostro lavoro, è quella sul sistema di protezione e di accoglienza dei richiedenti asilo, ed essa riassume in maniera abbastanza Pag. 5significativa e rappresentativa il lavoro svolto dalla Commissione.
  Sono dispiaciuto che lei non abbia preso in considerazione quest'ultima relazione, molto probabilmente non ha nemmeno partecipato alla seduta in cui è stata approvata. Noi ne abbiamo discusso, abbiamo svolto una seduta appositamente, ci sono stati dei voti a favore e dei voti ovviamente contrari, come avviene sempre rispetto ad argomenti così delicati e così sensibili, però dire che la nostra Commissione non ha elaborato una relazione finale e non ha svolto il compito che le è stato affidato credo sia un'ingiusta valutazione, che non condivido nel modo più assoluto.

  STEFANO DAMBRUOSO. Anch'io sull'argomento vorrei dire quanto rappresentato dall'area che mi ha consentito di partecipare a questa Commissione e che evidentemente oggi ha meno interesse di altre posizioni, come quelle espresse dal collega Fontana, nel valorizzare una posizione politicamente più identificabile rispetto al contenuto più allargato di un'eventuale relazione.
  Proprio da partecipe alla relazione e da rappresentante di interessi collettivi che ciascun parlamentare si trova a rappresentare, allorché viene chiamato a svolgere il proprio ruolo, così come mi è capitato di fare sia nella impegnativa e per me prestigiosa carica di questore, sia in Commissione giustizia, ho avuto sempre – non per ragioni della mia fazione politica, né del mio interesse di parlamentare singolo – la possibilità di vedere finalizzato in termini istituzionali il lavoro fatto.
  Condivido quanto lei ha appena ricordato, ossia che ci sono state 6 relazioni suddivise per argomenti, così come era stata prevista un'organizzazione del lavoro un po’ guidata e orientata dallo sviluppo – non previsto originariamente nella delibera del febbraio 2014 – dello spazio di intervento di questa Commissione.
  Originariamente (era questo lo stimolo che mi aveva indotto a partecipare a questa Commissione) c'era da fare l'inchiesta sul CARA di Mineo e su tutto quello che vi era maturato intorno, perché c'era un'evidenza pubblica importantissima, per cui il Parlamento doveva dare una risposta in questo senso.
  Avverto come parlamentare, peraltro uscente, come rappresentante delle istituzioni che ha vissuto l'importante opportunità di servire le istituzioni in questo ruolo, l'esigenza di finalizzare tutto il lavoro fatto in una relazione che dia il senso unitario di un lavoro di quattro anni svolto insieme, per cui rappresento e risollecito alla sua valutazione la possibilità di sintetizzare o comunque rendere omogeneo il lavoro fatto in 6 diverse relazioni, per dare un'identità ad un lavoro di quattro anni, impegnativo, che ha visto diversi obiettivi da raggiungere a seconda delle diverse sottocommissioni create.
  Condivido la necessità di finalizzare questo lavoro (non stiamo parlando di pigrizia istituzionale, perché si tratterebbe di raccogliere un lavoro già fatto) e credo che sia importante in termini di identità del lavoro svolto lasciare una traccia significativa, anche seguendo quello che la delibera iniziale di questa Commissione prevedeva, cioè una relazione conclusiva del lavoro svolto.
  L'assenza di una relazione conclusiva nel senso letterale del termine mi sembra che possa essere recuperata andando a riorganizzare il lavoro delle 6 relazioni, quindi insisterei sulla sua valutazione a rimettere eventualmente in votazione la redazione di un lavoro che dia il senso della conclusione definitiva di un lavoro omogeneo, che ha visto vari spaccati e varie caratterizzazioni a seconda dei gruppi di lavoro che sono stati impegnati.

  GREGORIO FONTANA. Presidente, nessuno nega che in questi anni siano state svolte le relazioni, ma quello che manca e che è logico e normale in una Commissione d'inchiesta, specialmente di fronte a lavori tematici, settoriali, sono le conclusioni, il filo conduttore.
  Si può prendere atto se si cambia idea, e in politica a volte succede, ma basta prendere il resoconto stenografico del 21 dicembre 2017, quando lei stesso dice testualmente: «Mi sono informato con gli uffici e posso dirvi che è possibile che la Commissione (ovviamente dovremmo valutare se ci sono le condizioni) possa riunirsi Pag. 6anche dopo la pausa natalizia, a Camere sciolte, per la relazione.
  Il ragionamento è eventualmente legato a questa possibilità, gli uffici potrebbero rielaborare le relazioni prodotte in questo scorcio di legislatura, perché questi diventino uno strumento organico di consultazione per chiunque le voglia utilizzare. Mi riferisco alla relazione di oggi, a quelle che abbiamo approvato ieri e alle altre relazioni, come quella sull'assistenza sanitaria ai migranti, quella sul sistema di accoglienza dei minori. Credo che quella potrebbe essere un'occasione importante per non lasciare senza un filo conduttore il nostro intervento di elaborazione istituzionale nella Commissione».
  E ancora, l'onorevole Beni, che non è certo un esponente di Forza Italia, dice nel resoconto: «Anche per questo motivo non sarebbe male se noi riuscissimo, ammesso che il Regolamento ce lo consenta, ad assemblare in maniera ragionata questi lavori fatti. È chiaro che non possiamo svolgere un lavoro di indagine per via del termine del mandato, però penso che un lavoro di restituzione non all'Aula, che a questo punto non si riunirà, ma almeno a futura memoria al Parlamento potrebbe essere utile».
  Io non faccio affermazioni soggettive, le ho letto il resoconto stenografico dell'ultima seduta, quindi desidero ribadire che possiamo fare un lavoro di conclusione (la settimana prossima ci possiamo riunire e discutere su questa relazione), far sì che anche questa discussione sia un elemento importante di conoscenza del fenomeno migratorio nel nostro Paese in questo momento. Sicuramente potrebbe essere un momento di approfondimento fatto alla luce del sole, con la possibilità di avere la pubblicità dei lavori.
  Questo sarebbe un elemento di ricchezza sicuramente utile per valutare le posizioni di tutte le forze politiche su un tema così importante, quindi ritengo che ci siano ancora le possibilità per farlo ed anche i tempi; basta avere la volontà politica di farlo.

  PRESIDENTE. Alla luce delle vostre richieste, mi farò carico con gli altri componenti della maggioranza, che avevano espresso il principio di concludere l'attività della Commissione in via informale con le relazioni che abbiamo approvato nell'ultima seduta, di valutare se questa vostra richiesta sia sostenibile oppure no.
  Evidentemente nella seduta di oggi la rappresentanza dei Gruppi non è pienamente presente, quindi non sono in grado di assumere nessun tipo di impegno. Mi informerò, contatterò i vari capigruppo dei singoli Gruppi e vi informerò se questa possibilità esiste o meno.
  Io rimango della mia idea, della mia valutazione che fare un documento riassuntivo delle 6 relazioni è possibile, ma non può che essere un documento di compilazione e di integrazione di un lavoro tecnico. La valutazione politica su questi argomenti l'abbiamo già espressa nella relazione conclusiva, che è l'ultima relazione che abbiamo approvato, dove ci sono stati componenti che hanno votato a favore e componenti che hanno votato contro, perché quella relazione, che riguardava il sistema di accoglienza dei migranti e le modalità di gestione dei centri, è la relazione più estensiva di tutto il nostro lavoro, quella più completa e potremmo dire riassuntiva.
  Non abbiamo certamente recuperato in quella relazione quanto è stato già espresso per i minori stranieri non accompagnati, non abbiamo recuperato sicuramente in quella relazione il tema del CARA di Mineo, non abbiamo recuperato in quella relazione il tema dell'assistenza sanitaria ai migranti, ma abbiamo espresso con nettezza e chiarezza nella relazione conclusiva il cuore centrale della nostra missione, quello del sistema di accoglienza dei migranti nel nostro Paese.
  Mi assumo comunque l'impegno di fare questa verifica e vi informerò tempestivamente delle valutazioni che anche gli altri Gruppi hanno intenzione di fare rispetto a questa vostra richiesta.

  GREGORIO FONTANA. Mi scusi, presidente, il fatto che quella relazione fosse la relazione conclusiva del lavoro della Commissione, anche leggendo il resoconto delle sue stesse parole è una notizia nuova, che Pag. 7apprendiamo in questo momento. Presidente, se lei la considera tale...

  PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, ma lei era presente? Non era presente.

  GREGORIO FONTANA. Io ero presente e leggo il resoconto stenografico, dove lei parla di una relazione finale...

  PRESIDENTE. Sì, ma non era presente.

  GREGORIO FONTANA. ... e la relazione approvata, che ho letto e non condividevo, era una relazione, non è mai stato detto che quella era la relazione finale, quindi siccome grazie a Dio i resoconti stenografici esistono, presidente, io la inviterei a non insistere su questo, perché è una posizione un po’ temeraria, essendo riportate nel resoconto affermazioni precise.
  La posizione della nostra forza politica (vedo condivisa con favore anche dal collega Dambruoso) è quella di fare in modo che ci sia un dibattito sugli esiti finali di questa Commissione e che questo dibattito possa essere trasmesso in diretta, affinché sia un'occasione per confrontarsi sul problema dei migranti e comunque sull'oggetto di questa Commissione, che sicuramente potrebbe essere un momento di arricchimento della democrazia, dove ognuno esprimerà le sue posizioni.
  Ci potrà essere una relazione di maggioranza, ci potranno essere relazioni di minoranza, ma comunque il lavoro di questa Commissione deve concludersi con questo esito, con una relazione finale.

  PRESIDENTE. Ognuno rimane delle sue posizioni, ci aggiorneremo presto rispetto alle valutazioni che faremo con gli altri Gruppi politici.
  La seduta è tolta.

  La seduta termina alle 11.40.

Pag. 8

ALLEGATO

Deliberazione sulla pubblicità degli atti e documenti formati o acquisiti dalla Commissione.

PROPOSTA DI DELIBERA SULLA PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
E DOCUMENTI FORMATI O ACQUISITI

  La Commissione stabilisce di rendere pubblici:

   a) i resoconti stenografici delle audizioni svolte da delegazioni della Commissione nel corso di missioni esterne, ad eccezione di quelle (o delle parti di quelle) sottoposte a vincolo di segreto o di quelle recanti audizioni di soggetti che abbiano fatto espressa richiesta, accolta dalla Commissione, di uso riservato;

   b) i documenti formati o acquisiti dalla Commissione e comunque ad essa inviati fino alla data di cessazione dell'attività della Commissione, ad eccezione di:

    1) atti e documenti attinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini ancora in corso, qualora permangano le ragioni della segretezza, in relazione allo stato del procedimento;

    2) atti formalmente classificati dall'autorità amministrativa o di Governo che li ha trasmessi, previa autorizzazione della medesima autorità che li ha originati;

    3) atti su cui la Commissione ha posto il segreto funzionale;

    4) documenti anonimi o apocrifi;

    5) atti provenienti da soggetti privati (persone fisiche, persone giuridiche ed enti di fatto) che abbiano fatto richiesta di uso riservato;

    6) documenti inviati da soggetti privati (persone fisiche, persone giuridiche ed enti di fatto) il cui contenuto non è direttamente connesso all'attività d'inchiesta condotta dalla Commissione.

  La pubblicità dei resoconti di cui alla lettera a), nonché degli atti formati dall'autorità giudiziaria, da organi di polizia giudiziaria, da autorità amministrative o di Governo, sarà preceduta in ogni caso da una verifica sull'esistenza o sul permanere di eventuali vincoli di segretezza o ragioni di riservatezza.
  La Commissione stabilisce che gli atti suddetti resteranno assoggettati al proprio regime di classificazione per venti anni, decorrenti dalla data di cessazione dell'attività della Commissione (cioè dal 22 marzo 2018, giorno antecedente a quello della prima riunione delle Camere della XVIII legislatura), fatte salve le determinazioni adottate, in ordine al regime di pubblicità degli atti, da parte delle Commissioni parlamentari che saranno eventualmente istituite nelle prossime legislature qualora decidano di acquisire gli atti della presente Commissione.
  Fermo restando il regime di pubblicità proprio di ciascun atto, la Commissione dispone l'informatizzazione anche degli atti e dei documenti segreti.
  Si dà mandato agli uffici di segreteria della Commissione di custodire gli atti e i documenti formati o acquisiti, compresi quelli che pervenissero a decorrere dalla data della presente delibera e fino alla data di cessazione dell'attività della Commissione (ossia il 22 marzo 2018, giorno antecedente a quello della prima riunione delle Camere della XVIII legislatura). La Commissione stabilisce inoltre che la documentazione pervenuta oltre tale data sia restituita al mittente. Gli uffici sono altresì incaricati di provvedere al loro versamento all'Archivio storico della Camera dei deputati, previa informatizzazione di quelli depositati nell'archivio della Commissione. Tale attività dovrà essere svolta nel rispetto del regime di tali atti. Pag. 9
  Per l'attuazione di quanto stabilito nella presente delibera, l'attività della segreteria della Commissione sarà svolta – entro il 31 ottobre 2018 – con il supporto del Luogotenente Domenico D'Alessio, del Maresciallo Aiutante Fabio Panacci e del Maresciallo Ordinario Raffaele Dello Stritto, militari della Guardia di finanza addetti all'Archivio della Commissione, nonché dalla dottoressa Patrizia Paravia, della Polizia di Stato, e della dottoressa Francesca Grassi, magistrato addetto alla Commissione.
  Collaborerà inoltre con la segreteria della Commissione il consulente Gabriele Santoni, che prosegue pertanto il proprio incarico di collaborazione con la Commissione a titolo gratuito.
  Tutti gli altri incarichi di consulenza cessano a decorrere dalla data della presente delibera.