XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 67 di Giovedì 2 febbraio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Catania Mario , Presidente ... 3 

AUDIZIONI IN MATERIA DI CONTRASTO DELLA CONTRAFFAZIONE NEL SETTORE FARMACEUTICO

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Farmacie Comunali A.S.SO.FARM.
Catania Mario , Presidente ... 3 ,
Rava Roberto , vicepresidente diA.S.SO.FARM ... 3 ,
Catania Mario , Presidente ... 3 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 4 ,
Catania Mario , Presidente ... 4 ,
De Martinis Marco , componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM ... 4 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 5 ,
De Martinis Marco , componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 5 ,
De Martinis Marco , componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 5 ,
De Martinis Marco , componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 5 ,
Pieri Luca , vicepresidente di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Russo Paolo (FI-PdL)  ... 5 ,
Pieri Luca , vicepresidente di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Catania Mario , Presidente ... 5 ,
De Martinis Marco , componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM ... 5 ,
Pieri Luca , vicepresidente di A.S.SO.FARM ... 6 ,
Catania Mario , Presidente ... 6 

ALLEGATO: Documentazione prodotta da ASSOFARM ... 7

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
MARIO CATANIA

  La seduta comincia alle 14,40.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione di rappresentanti dell'Associazione Farmacie Comunali A.S.SO.FARM.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione di rappresentanti dell'Associazione Farmacie comunali A.S.SO.FARM. È presente l'avvocato Rava, accompagnato dal dottor Pieri e dal dottor De Martinis.
  Cedo, quindi, immediatamente la parola all'avvocato Rava.

  ROBERTO RAVA, vicepresidente diA.S.SO.FARM. Buongiorno. Porto la posizione di A.S.SO.FARM., ovvero delle farmacie comunali del territorio nazionale. Riguardo al tema della contraffazione, riteniamo che in Italia non ci sia un grande problema poiché, grazie al sistema della tracciabilità del farmaco sul territorio nazionale, i medicinali presenti nella rete distributiva legale sono controllati in tutto il percorso della filiera. Riteniamo, quindi, che il problema si manifesta in maniera particolare nelle farmacie illegali che prosperano, invece, sulla rete.
  Per questo occorre una grande attenzione alla vendita dei farmaci su internet. Come A.S.SO.FARM. riteniamo comunque che la vendita online dei farmaci sia un'opportunità sia per il consumatore sia per le potenzialità del tema della salute pubblica, a patto, però, che tutte le garanzie previste per le farmacie territoriali, quindi per le farmacie tradizionali, vengano trasferite anche alle farmacie virtuali, proprio per l'esigenza di assicurare che la filiera, anche attraverso questo nuovo canale tecnologico, mantenga le sue capacità di controllo.
  Come A.S.SO.FARM., ovvero come farmacie pubbliche, siamo pertanto favorevoli allo sviluppo delle farmacie online e riteniamo positiva la presenza delle farmacie sociali in questa nuova dimensione professionale, anche perché riteniamo che questo favorirà l'accessibilità al servizio farmaceutico.
  Infatti, con questo nuovo canale tecnologico abbiamo anche la professionalizzazione di questo tipo di vendita, che non è solo una vendita di prodotto, ma anche la fruizione di un servizio di consulenza. Tutto ciò, a patto – ripeto – che la normativa e le prassi soprattutto di recepimento delle direttive europee vada nella direzione di garantire alle farmacie online tutti quei requisiti di qualità che sono da sempre patrimonio della farmacia tradizionale.

  PRESIDENTE. Avvocato, la ringrazio. Noi stiamo svolgendo una relazione sulla filiera del farmaco. Il relatore è il qui presente collega Paolo Russo, che ormai è diventato un esperto della materia. Vi vorrà, quindi, sicuramente porre qualche domanda.

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  PAOLO RUSSO. Vorrei provare a trarre un aiuto dalla vostra esperienza su alcuni temi che afferiscono alla vostra attività e alle vostre competenze e che potrebbero essere utili per comprendere eventuali buchi che dovessero esserci nella filiera della tracciabilità del farmaco.
  Abbiamo imparato che esiste una tracciabilità o forse meglio una riconducibilità, mentre non esiste la tracciatura, per cui la banca dati non monitora la singola confezione in tutto il percorso del farmaco. Vi pongo, dunque, alcune questioni.
  La prima riguarda la carenza dei farmaci. Ecco, loro ritengono che la carenza di farmaci abbia a che vedere con il sistema?
  C'è poi la questione della tracciabilità, anche in ragione del fatto che ci è stato segnalato che i due bollini presenti sulla confezione talvolta risultano non conformi e ci sarebbe addirittura la possibilità di cancellarli senza che la cancellatura si legga.
  Un'altra questione riguarda il ruolo dei farmacisti che sono anche grossisti. Vorrei capire se le farmacie che afferiscono alla vostra associazione hanno anche un ruolo da grossisti.
  In generale, vi chiediamo soprattutto di aiutarci a capire come migliorare la performance della tracciatura, al fine di ottenere anche un ricongiungimento tra le due normative, quella nazionale, che abbiamo percepito non essere stata attuata in toto, ma con delle deroghe, e quella europea che è in arrivo, per la quale abbiamo ancora alcuni anni per adeguarci. Capiamo anche che quella europea è una sorta di tracciatura o meglio di tracciabilità a monte e a valle, senza guardare tutta la filiera.

  PRESIDENTE. Risponde il dottor De Martinis.

  MARCO DE MARTINIS, componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM. Per quanto riguarda la tracciatura del farmaco, effettivamente ci sono attualmente delle lacune che potrebbero essere più seriamente e fedelmente controllate anche dal punto di vista tecnologico.
  Per esempio, si potrebbe pensare a un Q code che porti la storia del singolo prodotto. Questa è una formula che attualmente non utilizziamo in farmacia, dove abbiamo ancora il bollino adesivo, ma un sistema di quel tipo potrebbe garantire maggiormente tutta la filiera fino ad arrivare a quasi al consumatore finale, avendo anche la possibilità di un richiamo del lotto e del prodotto stesso, là dove si dovessero riscontrare problemi di manifattura o di stoccaggio.
  È vero, infatti, che i controlli che vengono effettuati in Italia sono estremamente rigidi e severi, per quella che è la mia esperienza, ma potrebbero comunque avvenire dei problemi in fasi leggermente successive a quella della commercializzazione del prodotto.
  Per quanto riguarda i bollini non conformi, in verità, nella mia esperienza personale non è mai capitato. Sicuramente il fatto che sia un bollino adesivo potrebbe essere un problema se non si è attenti, anche se oggi sappiamo bene che il secondo codice identifica la scatoletta, di conseguenza con una minima attenzione, grazie anche alla dispensazione attraverso il SAC, riusciamo a controllarlo. Dunque, per quanto riguarda il farmaco dispensato dal sistema sanitario nazionale, quello che consideriamo di fascia A, c'è un controllo severo perché il prodotto viene scartato nel momento della dispensazione, quindi viene sottratto quel secondo codice.
  Per quanto riguarda la carenza dei farmaci e il ruolo delle farmacie e dei grossisti, credo che vi sia un problema più europeo, difficile da spiegare in pochissimo tempo.
  Noi viviamo, infatti, una sorta di distorsione del mercato farmaceutico in quanto nel contrattare il farmaco – soprattutto quello di fascia A – spesso ci troviamo ad avere un prezzo di riferimento o comunque di vendita inferiore rispetto ad altri Stati. Ci sono anche dei Paesi che incentivano l'importazione cosiddetta «parallela» e di conseguenza vanno alla ricerca di quei Paesi che hanno un prezzo al pubblico più basso. Automaticamente, se prima eravamo noi stessi che compravano farmaci Pag. 5dalla Grecia, oggi ci troviamo a essere il bacino di fornitura di questi farmaci.
  Posso portare anche un esempio. Io lavoravo in un'azienda farmaceutica e abbiamo avuto una trattativa con l'AIFA che è durata due anni, ma alla fine abbiamo avuto un prezzo di riferimento più basso rispetto al Paese d'origine dell'azienda farmaceutica, cosa che avrebbe creato diversi problemi all'azienda stessa per un ritorno del prodotto negli altri Paesi.
  Non credo sia possibile arrestare questo sistema. Di conseguenza, le aziende che fanno la loro pianificazione sulla produzione della quantità di farmaci si trovano con parte di essi che non vengono utilizzati nel circuito nazionale, ma possono emigrare in altri Paesi.
  Questo non significa non garantire il prodotto perché anche noi abbiamo dei prodotti di importazione che sono controllati, infatti devono essere riconfezionati nel rispetto delle norme che obbligano alla rietichettatura del prodotto stesso.
  Insomma, credo che non sia un mercato stabile, ma nello stesso tempo forse occorre trovare una soluzione con le aziende farmaceutiche che forniscono meno prodotto sul territorio nazionale, e non con la stessa farmacia, che invece attiva meccanismi che possono essere da grossista, con il grossista stesso o altri operatori della filiera.

  PAOLO RUSSO. Le farmacie comunali come si approvvigionano di prodotto?

  MARCO DE MARTINIS, componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM. Attraverso i canali tradizionali, che sono l'acquisto diretto in farmacia o attraverso i grossisti accreditati a livello nazionale.

  PAOLO RUSSO. A chi vendono i prodotti?

  MARCO DE MARTINIS, componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM. Le farmacie comunali vendono principalmente ai cittadini, quindi al consumatore finale. Il nostro obiettivo è sempre quello di garantire il servizio farmaceutico. Facciamo parte delle farmacie sociali, quindi il nostro obiettivo è quello di dare il prodotto al cittadino.

  PAOLO RUSSO. Quindi comprate nel modo tradizionale, attraverso un intermediario grossista o direttamente dalle singole farmacie, e vendete al cittadino consumatore.

  MARCO DE MARTINIS, componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM. Sì, questa è la nostra linea.

  PAOLO RUSSO. Non trasferite ad altri intermediari?

  LUCA PIERI, vicepresidente di A.S.SO.FARM. Ci sono alcune situazioni che sono permesse per legge, come i consorzi di rete o quant'altro, per cui nel momento in cui il fabbisogno del territorio che copre una farmacia è in eccesso, si possano ritirare i farmaci per farli rientrare nel circuito. Tuttavia, è un meccanismo estremamente limitato, nell'ordine del 2-3 per cento. Ovviamente, questo dipende anche dalle diverse zone del territorio nazionale.
  In ogni modo, il grossissimo del lavoro lo facciamo per il consumatore finale, quindi su ricette del Servizio sanitario nazionale oppure con la vendita al banco.

  PAOLO RUSSO. C'è una relazione tra questo 2-3 per cento e i farmaci carenti?

  LUCA PIERI, vicepresidente di A.S.SO.FARM. No.

  PRESIDENTE. Prima di darle la parola, dottor De Martinis, vorrei che con l'occasione tornasse anche su un punto. Nella prima risposta che ha dato al collega relatore, lei ha sostenuto che ci sarebbero tecnologie migliori del bollino, utilizzabili ai fini della tracciatura. Mi spiega meglio perché, come e quali.

  MARCO DE MARTINIS, componente Coordinamento dei Direttori di A.S.SO.FARM. Non sono un tecnico informativo, ma il bollino ha più di vent'anni di storia. In sostanza, è un barcode che viene stampato Pag. 6 su una parte adesiva e che porta un riferimento a un prodotto. Parlavo del Q code in quanto all'interno dello stesso codice ci sono molte più informazioni che potrebbero essere utili per verificare tutto il processo del prodotto.
  Ripeto che non sono un tecnico, quindi non posso dare una risposta che dà una soluzione. Tuttavia, il fatto che il bollino può essere staccato e momentaneamente riattaccato non garantisce e può anche portare a confusione. Fa parte della prassi tradizionale, per esempio, che il cliente vuole un prodotto o un altro, una marca o un'altra, quindi potrebbero esserci, appunto, delle confusioni.

  LUCA PIERI, vicepresidente di A.S.SO.FARM. Sull'esportazione dei farmaci vorrei aggiungere che oggi la farmacia ha grossi problemi nell'approvvigionarsi proprio per la carenza di farmaci. Lo scopo di tutte le farmacie, in particolare, quelle della nostra associazione, è fornire il servizio al cittadino. Di conseguenza, proprio perché faceva riferimento ai farmaci che mancano nel circuito, vorrei dire che sono quelli che vengono maggiormente stoccati dalle nostre farmacie per poi distribuirli ai cittadini. Infatti, l'obiettivo – ripeto – è quello di garantire il servizio. Invece, così facendo, la prima cosa che viene a mancare è proprio il servizio.

  PRESIDENTE. Vi ringraziamo del vostro contributo, dispongo che la documentazione trasmessa sia allegata al resoconto stenografico della seduta odierna e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15,05.

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