XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta pomeridiana n. 22 di Giovedì 29 maggio 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA FUNZIONALITÀ DEL SISTEMA PREVIDENZIALE PUBBLICO E PRIVATO, ALLA LUCE DELLA RECENTE EVOLUZIONE NORMATIVA ED ORGANIZZATIVA, ANCHE CON RIFERIMENTO ALLA STRUTTURAZIONE DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA), Antonio Piva.
Di Gioia Lello , Presidente ... 3 
Piva Antonio , Presidente dell'ENPAIA ... 3 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 3 
Di Gioia Lello , Presidente ... 5 
Puglia Sergio  ... 5 
Gatti Maria Grazia  ... 5 
Piva Antonio , Presidente dell'ENPAIA ... 5 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 5 
Gatti Maria Grazia  ... 6 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 6 
Di Gioia Lello , Presidente ... 6 
Piva Antonio , Presidente dell'ENPAIA ... 6 
Di Gioia Lello , Presidente ... 7 
Piva Antonio , Presidente dell'ENPAIA ... 7 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 7 
Gatti Maria Grazia  ... 7 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 7 
Gatti Maria Grazia  ... 7 
Alessi Gianfranco , Coordinatore affari generali e organi collegiali ENPAIA ... 7 
Di Gioia Lello , Presidente ... 7 
Alessi Gianfranco , Coordinatore affari generali e organi collegiali ENPAIA ... 7 
Di Gioia Lello , Presidente ... 8 
Trisciuzzi Mauro , dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA ... 8 
Gatti Maria Grazia  ... 8 
Piva Antonio , Presidente dell'ENPAIA ... 9 
Di Gioia Lello , Presidente ... 9 

ALLEGATO: Documentazione presentata dall'ENPAIA ... 11

Testo del resoconto stenografico
Pag. 3

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LELLO DI GIOIA

  La seduta comincia alle 8,40.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA), Antonio Piva.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla funzionalità del sistema previdenziale pubblico e privato alla luce della recente evoluzione normativa e organizzativa, anche con riferimento alla strutturazione della previdenza complementare, del Presidente dell'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA), dottor Antonio Piva, il quale è accompagnato dal dirigente del patrimonio immobiliare Mauro Trisciuzzi e dal coordinatore affari generali e organi collegiali Gianfranco Alessi.
  Do quindi la parola al Presidente Piva.

  ANTONIO PIVA, Presidente dell'ENPAIA. Buongiorno, essendo presidente da circa un mese, la mia poca conoscenza della struttura mi impone di utilizzare la persona dall'architetto Mauro Trisciuzzi perché, vista l'importanza di questa audizione, non vorrei non essere all'altezza della situazione nel fornire un quadro chiaro ed esaustivo delle condizioni dell'ENPAIA. Mi avvalgo, pertanto, della sua collaborazione e, col permesso del Presidente della Commissione, gli cedo la parola.

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. Buongiorno a tutti. L'ENPAIA ha 47.000 iscritti nel mondo agricolo e gestisce trattamenti di fine rapporto dei consorzi bonifica, del fondo di previdenza, dell'assicurazione infortuni e i service pensionistici Filcoop e Agrifondo, quindi ha un ruolo di welfare nel campo agricolo.
  Volendo parlare di ciò che interessa di più la Commissione, ovvero i dati finanziari, la struttura finanziaria dell'ente ha un patrimonio complessivo, tra mobiliare e immobiliare, di 1,632 miliardi. La parte mobiliare consta attualmente di 1,256 miliardi e continua a operare secondo le direttive del consiglio amministrazione.
  Il bilancio consuntivo 2013 si è chiuso in maniera del tutto positiva perché c’è stato un incremento del 4,37 per cento rispetto all'esercizio precedente. In questo bilancio, l'ENPAIA, come sempre, ha accantonato per i fondi previdenziali 172 milioni di riserva e 5 milioni per il fondo rischio investimenti.
  Come opera l'ENPAIA per quanto riguarda il portafoglio ? Innanzitutto, abbiamo due tranche, immobiliare e mobiliare. Per quanto riguarda il portafoglio mobiliare, l'83 per cento delle forme di investimento sono posizionate su obbligazioni e titoli di Stato garantiti a reddito di Pag. 4lunga durata. Poi abbiamo una porzione Satellite, destinata a operazioni di compravendita di conto corrente per circa il 10 per cento. Infine, una piccola parte residua (7 per cento) viene utilizzata per l'acquisto di titoli in ragione dell'andamento del mercato. Abbiamo una gestione finanziaria interna degli uffici e un advisor, la società Prometeia, che controlla e ci supporta in questo ambito.
  L'ENPAIA ha 1,036 miliardi in asset italiani e 219 milioni di euro in asset esteri.
  Tra le domande si chiedeva se ci fosse stata nel passato qualche forma di investimento a rischio o qualche titolo tossico. Abbiamo fatto acquisti dei famosi Lehman Brothers. L'ENPAIA, infatti, è uno dei grandi gestori che acquistò a suo tempo questi titoli per 45 milioni, essendo classificati A3.
  Cosa ha fatto, quindi, l'ENPAIA ? Si è inserita prima nel fallimento, dopodiché, con il concordato, ha monetizzato 13.237.000 euro, ponendo la differenza di 31 milioni nel fondo rischi. Attualmente, il fondo rischi dell'ENPAIA è di 45.776.000 euro.
  Per quanto attiene la parte immobiliare, tutto il patrimonio dell'ENPAIA si trova nel comune di Roma e ammonta a 376 milioni di euro. La direttiva interna dell'ente è di ridurre man mano la percentuale del patrimonio fino a un 20 per cento rispetto al valore mobiliare. Ora siamo attestati sul 27-28 per cento.
  Abbiamo predisposto i piani triennali di investimento inviati ai ministeri competenti. Nel triennio 2014-2016 sono previsti disinvestimenti immobiliari per 115 milioni di euro. La gran parte (100 milioni circa) sono riferiti solo alla parte a uso abitativo. In quel caso, scontiamo, però, anche il mercato e la difficoltà degli inquilinati di poter procedere agli acquisti. Adesso stiamo studiando una modalità alternativa anche con le banche per poter offrire una sorta di mutuo garantito dall'ENPAIA con riscatto finale. Questo, però, non è ancora ipotizzabile perché non sappiamo quale sarà la risposta.
  Per le compravendite e per gli acquisti di immobili, la struttura si articola in questi termini. C’è un ufficio interno di gestione del patrimonio che fa le stime secondo gli standard (attualmente quelli europei EVS, European Valuation Standards), con il contributo di un consulente esterno.
  L'ultima dismissione è avvenuta nel 2013. C'era un immobile che volevamo dismettere, quindi lo abbiamo pubblicizzato sul sito web dell'ENPAIA, dove è inserito anche tutto il patrimonio abitativo per le locazioni, e su importanti testate immobiliari. Dopodiché abbiamo chiamato gli operatori interessati all'acquisto e dismesso l'ultimo immobile, con una plusvalenza di 4 milioni.
  Per quanto riguarda le locazioni, abbiamo due tipi di contratto. Infatti, abbiamo il canale a libero mercato e quello concordato con le organizzazioni sindacali. Ultimamente abbiamo rinnovato 300 contratti, riconoscendo per 100 contratti la clausola per i casi sociali. Attualmente, stiamo procedendo con grande difficoltà al rinnovo dei restanti.
  I canoni di locazione vengono, quindi, strutturati e verificati sulla base dei prezzi attuali di mercato, sempre tenendoci sulla fascia più bassa. Si è parlato, poi, dell’housing sociale. Abbiamo avuto un incontro anche con gli altri enti privatizzati per valutare questa clausola. Devo dire che abbiamo un immobile in particolare, che abbiamo verificato anche con l'assessore alle politiche abitative Ozzimo, i cui canoni di locazione sono inferiori a quelli che praticherebbe il comune di Roma per quanto riguarda l’housing sociale, quindi abbiamo convenuto che chi fosse interessato può accedere alle locazioni dei nostri immobili. Pertanto, la fascia redditualmente più bassa, che è sempre più ampia, può accedere alla locazione dei nostri immobili, che sono indicati sul sito web, con planimetrie e quant'altro.
  L'ENPAIA sta cercando di rinnovarsi anche per quanto riguarda la gestione, rendendola più snella. Stiamo verificando la possibilità, come richiesto anche dalla Commissione, di mettere tutto su internet. Pag. 5Intanto, vi consegniamo la copia del bilancio e dei piani triennali di investimento; successivamente vi invieremo altra documentazione in quanto siamo totalmente favorevoli alla trasparenza.

  PRESIDENTE. Do ora la parola ai colleghi che intendano intervenire per porre quesiti o formulare osservazioni.

  SERGIO PUGLIA. Grazie della vostra presenza. Vorrei domandarvi alcune cose in riferimento ai canoni di locazione agli inquilini. Un ente previdenziale ha come scopo quello di mantenere la sostenibilità economica del proprio patrimonio, che è dovuto da contributi obbligatori.
  Suppongo che l'investimento immobiliare sia stato fatto tempo fa. Peraltro, molto spesso gli enti previdenziali fanno investimenti immobiliari per offrire ai propri iscritti dei canoni agevolati e dare loro la possibilità di poter accedere ad appartamenti in maniera, appunto, agevolata. Poi, nel tempo le cose cambiano e si trasformano, quindi, oltre a esserci iscritti o ex iscritti, subentrano anche altri soggetti.
  Detto questo, mi risulta che ci sono state delle anomalie (io le chiamo così) nella gestione degli sfratti. In particolare, a fronte del termine del contratto di locazione, vi è stata direttamente una richiesta di sfratto esecutivo, che prevede che l'inquilino debba pagare le spese legali.
  Allora, non vorrei che questa operazione sia stata fatta per obbligare gli inquilini a contrattare un rinnovo a prezzi esorbitanti rispetto ai precedenti. Vorrei, quindi, sapere quanti sfratti direttamente esecutivi sono stati effettuati rispetto alla scadenza dei contratti; di questi quanti sono stati poi nuovamente contrattati e se c’è stato un aumento e in quale percentuale. Di questi contratti, quanti, in percentuale rispetto al totale, hanno avuto effettivamente uno sfratto direttamente esecutivo ?
  Ci tengo a ribadire che uno sfratto esecutivo prevede il pagamento delle spese legali. Esistono varie tipologie di inquilini, ma ci troviamo anche in un periodo di crisi, per cui imporre un'ulteriore spesa, come quella legale, si dovrebbe evitare, addivenendo a soluzioni diverse rispetto allo sfratto esecutivo.
  Questi sono gli aspetti su cui le chiedo di soffermarsi. Grazie.

  MARIA GRAZIA GATTI. Vi ringrazio anch'io di essere venuti in audizione. Vorrei porvi due domande secche. Ho visto che avete un'articolazione di funzioni e di servizi (TFR, previdenza e così via). Vi chiedo, quindi, se fosse possibile avere anche un'idea delle quantità.
  Inoltre, su un punto che avete rilevato voi stessi (gli investimenti a rischio, la vicenda Lehman Brothers e quant'altro), vi chiedo quale effetto ha avuto e quali sono le evoluzioni ipotizzabili.

  ANTONIO PIVA, Presidente dell'ENPAIA. Vorrei rispondere sommariamente al senatore – poi l'architetto entrerà nei dettagli e nei numeri – per dire che ho bloccato immediatamente qualsiasi tipo di azione legale nei confronti degli sfratti perché, oggettivamente, voglio valutare caso per caso per vedere dove effettivamente c’è la necessità o l'indigenza per cercare di aiutare gli inquilini. Ho già dato ordine di applicare degli sconti in situazioni di indigenza, valutando insieme agli uffici competenti ogni caso.
  Quanto ai favoritismi, effettivamente in passato possono essercene stati. Ho chiesto, tuttavia, trasparenza, che esigo e pretendo. Utilizzeremo, quindi, molto l’on-line per quanto riguarda la disponibilità di immobili per l'affittanza. Sempre nella logica della tutela dell'ente, alla fine valuteremo e adegueremo i nuovi canoni in base ai reali valori dal mercato, tenendo sempre conto dal momento di difficoltà del sistema e del Paese.
  Si farà, dunque, una politica trasparente sugli immobili sia nel darli in locazione sia riguardo al canone d'affitto.
  Per le altre questioni lascio nuovamente la parola all'architetto Trisciuzzi.

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. La gestione Pag. 6dell'ENPAIA è molto articolata. Abbiamo 34.000 iscritti nel fondo trattamento di fine rapporto. Forniamo il TFR a tutti gli iscritti nell'agricoltura, a fronte di un contributo del 6 per cento che versano dalle aziende. Garantiamo il 6,91 per cento di fondo, anche rivalutato. Abbiamo, poi, il fondo di previdenza. Anche qui l'aliquota contributiva è del 4 per cento. Abbiamo 38.938 iscritti.
  Poi vi manderemo il dettaglio perché la gestione è molto articolata. Comunque, questi sono i numeri. Lo scorso anno abbiamo liquidato 21,770 milioni di euro, con 1.400 liquidazioni, quindi la gestione è molto cospicua e rilevante.
  C’è, inoltre, il fondo di assicurazione e infortuni. Anche su questo abbiamo circa 38.000 iscritti. L'anno scorso abbiamo liquidato 626 infortuni, per un importo di 3,507 milioni di euro.
  Queste sono le macrovoci.

  MARIA GRAZIA GATTI. Cosa ci dice per quel che riguarda la sostenibilità, con tutte queste prestazioni di carattere diverso ? Quella relativa agli infortuni, per esempio, è integrativa rispetto all'INAIL ?

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. È una gestione autonoma. Ci avvaliamo dei consulenti dell'INAIL per le valutazioni dei rischi o degli infortuni.
  Abbiamo 1,632 milioni di euro di gestione di patrimonio complessivo che garantisce rischi di sostenibilità – oltretutto, anche il ministero lo ha verificato – di 1,431 milioni di euro. Quindi, crediamo di poter coprire tutto perché le passività previdenziali sono, a oggi, 1,489 miliardi, valutando anche che il valore del patrimonio è molto conservativo, quindi la sostenibilità sarebbe anche maggiore.
  A tal fine, lo scorso anno abbiamo avuto dal Ministero del lavoro e da quello delle politiche agricole l'attestazione della sostenibilità della Fondazione per i quarant'anni.

  PRESIDENTE. Personalmente, vedo una cosa di questa natura: avete un consiglio di amministrazione per ciò che riguarda la fondazione; un consiglio di amministrazione, chiamato «comitato amministratore cassa periti agrari»; un comitato amministratore casse agrotecnici; un comitato per la gestione del fondo di quiescenza dei dipendenti consorziali.
  Questo mi fa pensare ad una eccessiva articolazione delle gestioni separate. Vorremmo, quindi, avere un quadro sistematico ed analitico delle varie situazioni, al di là dei dati complessivi e delle attestazioni del Ministero delle politiche agricole.
  Vorremmo, poi, conoscere in modo dettagliato gli investimenti fatti all'estero, quali sono le SGR (società di gestione del risparmio) con cui vi confrontate e quali sono tutti gli investimenti fatti in Italia, questo per dare una valutazione generale delle situazioni che possono intervenire in un momento particolare della vita delle fondazioni o delle casse private.
  Da ultimo, l'ENPAIA è formata da diverse categorie. Quindi, le chiedo se gentilmente ci fate comprendere come sono costituite, in rapporto anche con il sindacato (perché mi pare che all'interno dell'ENPAIA vi siano anche i rappresentanti del sindacato) e come è governato questo sistema.

  ANTONIO PIVA, Presidente dell'ENPAIA. Per avere una valutazione generale penso sia meglio inviarvi successivamente opportuna documentazione. Per quanto riguarda, invece, la composizione del consiglio c’è una parte datoriale e una sindacale.
  La parte sindacale è rappresentata dalle tre organizzazioni CISL, CGIL e UIL che hanno sei membri nel consiglio di amministrazione, due per sindacato. La parte datoriale è formata da Confagricoltura, Coldiretti e Confcooperative, che sono le organizzazioni sindacali agricole di riferimento. Sono presenti le bonifiche, con due consiglieri. Vi è, poi, un consigliere per Confederdia, ovvero i dirigenti d'azienda, e il rappresentante del Ministro del lavoro.
  Per quanto riguarda la complessità dell'ENPAIA concordo con lei. Sarà mio dovere Pag. 7e mio compito proporre al consiglio di amministrazione una rivisitazione del nostro statuto per semplificare le cose, che sono decisamente farraginose. Sarà, quindi un'operazione che nei prossimi mesi verrà proposta al CdA. Mentre procederemo, terremo informati delle intenzioni che l'ente avrà, anche per dare maggiore fluidità e per entrare in una logica di spending review, che già abbiamo adottato anche a livello di consiglio d'amministrazione.
  Il mio primo mese è stato, infatti, utilizzato per inquadrare e iniziare a fare i tagli. Ho iniziato a mettere dei tetti anche sugli emolumenti e sulle spese degli amministratori perché è giusto così. È un momento di crisi del sistema. Prima c'era una situazione decisamente più fluida, quindi questi problemi non si ponevano. Oggi, invece, bisogna avere coscienza e rispetto. Come vedrà dai verbali del nostro CdA, sono già state deliberate delle azioni di taglio ai costi dell'ente.

  PRESIDENTE. Il vecchio direttore generale è andato in pensione o si è dimesso ?

  ANTONIO PIVA, Presidente dell'ENPAIA. No. Penso che la trasparenza sia sempre gradita. Il vecchio direttore generale aveva un problema con INPS. Quindi, ritenevo non corretto che il direttore di un ente previdenziale avesse un contenzioso con INPS. Di fronte a questo problema gli chiesto di risolvere il problema con ENPAIA e lui con grande senso di responsabilità ha fatto un passo indietro. Adesso stiamo valutando la posizione dei vari candidati per dare una nuova dirigenza all'ENPAIA.

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. Per chiarire e verificare i numeri di queste gestioni, se è d'accordo anche il nostro presidente, potrei mandarle un prospetto chiaro con tutte le gestioni, gli iscritti, le prestazioni erogate e la sostenibilità, di cui ho appena parlato.

  MARIA GRAZIA GATTI. Mi rendo conto che vi faccio una domanda particolare. Sulla questione relativa agli infortuni, un lavoratore agricolo o l'azienda agricola per il lavoratore paga con contributo all'INAIL e un contributo a voi ?

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. Solo a noi, nell'ambito dell'agricoltura.

  MARIA GRAZIA GATTI. Non c’è quindi nessun versamento da fare all'INAIL relativamente al personale impiegatizio e dirigenziale, nel senso che voi siete sostitutivi all'INAIL ?

  GIANFRANCO ALESSI, Coordinatore affari generali e organi collegiali ENPAIA. Se l'infortunio all'impiegato agricolo è causato da una macchina, rientra nella nostra casistica perché è un infortunio sul lavoro, con varie classificazioni. Questa è una caratteristica precipua dell'ENPAIA. È l'unico ente che gestisce autonomamente l'infortunistica ed è riconosciuto dalla legge.

  PRESIDENTE. Credo che la collega volesse chiedere questo. Voi avete gli infortuni degli impiegati e dei dirigenti, perché gli operai sono comunque a carico dell'INAIL. Ora, nel momento in cui malauguratamente il lavoratore ha un infortunio, le vostre percentuali sono equiparabili a quelle dell'INAIL o sono diverse ?
  Relativamente ai Consorzi di bonifica vorrei evidenziare come, essendo pressoché tutti in deficit, si ponga un problema – al di là dei dati che ci ha dato poco fa l'architetto – di compatibilità finanziaria. Quali sono le ripercussioni per il vostro ente ?

  GIANFRANCO ALESSI, Coordinatore affari generali e organi collegiali ENPAIA. Le aziende e i lavoratori pagano in percentuale una quota che va accantonata al fondo infortuni. Questo fondo entra in azione e corrisponde nel momento in cui il lavoratore è vittima di un infortunio sul lavoro.
  Noi abbiamo recentemente sottoscritto una convenzione con l'INAIL in virtù della Pag. 8quale, nell'ottica di un risparmio generale, anziché utilizzare strutture private che costavano molto per portare i lavoratori a visita per i riscontri, abbiamo preferito servirci delle strutture pubbliche, dove abbiamo delle tariffe in convenzione, come fanno altri enti.
  Attualmente, per quanto riguarda il discorso dei Consorzi di bonifica, è vero che ve ne sono alcuni che hanno problemi. Tuttavia, finora il problema nella parte infortunistica non si è mai evidenziato più di tanto.
  Inoltre, per quanto riguarda quel famoso comitato dei consorzi, è stato costituito nel 1971, a seguito di un accordo tra la fondazione ENPAIA con lo SNEBI e con l'ANBI, che sono le due organizzazioni che fanno capo ai consorzi, una è dell'associazione e l'altra del sindacato. A differenza degli impiegati agricoli che versavano il TFR per legge nell'ENPAIA, i dipendenti dei consorzi di bonifica non lo versavano, ma lo trattenevano. In virtù di questa convenzione del 1971, l'ENPAIA gestisce il TFR per conto dei consorzi. Tuttavia, solo il 95 per cento dei consorzi ha aderito. Questo comitato ha solo il compito di gestire questo fondo e poi di ratificare le richieste di anticipazione sul TFR che fanno i dipendenti dei consorzi. È un organo un po’ decentrato, non è di vitale importanza.

  PRESIDENTE. Siccome l'INAIL quest'anno ha abbassato dell'1 per cento i premi per le aziende perché c’è stata una chiusura positiva del bilancio in virtù del fatto che ci sono stati meno infortuni, per le aziende agricole, i consorzi e così via, c’è stato un abbattimento del premio o resta costante ?
  Inoltre queste somme incamerate come vengono gestite ?

  MAURO TRISCIUZZI, dirigente patrimonio immobiliare dell'ENPAIA. Le plusvalenze di tutta la gestione finanziaria dell'ENPAIA vengono accantonate in parte in fondo rischi e in parte investite, sempre secondo le regole che abbiamo. L'82 per cento va in titoli garantiti, chiamati core, e un 12 per cento nell'altra gestione satellite, sempre nell'ambito di una governance e di una verifica dell'assetto finanziario tramite la società Prometeia che ci controlla. Le positività vengono, quindi, reinvestite immediatamente e tenute a garanzia della sostenibilità nei confronti degli iscritti.

  MARIA GRAZIA GATTI. In un settore come l'agricoltura, in questo momento, un problema che sta scoppiando è quello della revisione per legge delle macchine agricole. Tutti sono nel dolore perché abbiamo due milioni di macchine agricole da rivedere e non si sa dove mettere le mani perché non c’è la disponibilità. Allora, stiamo pensando di chiedere all'INAIL un intervento, rispetto ai fondi che ha accantonato e le disponibilità che ha, per lanciare una sorta di piano revisione delle macchine agricole con l'obiettivo della sicurezza sul lavoro. C’è un tavolo all'INAIL che sta lavorando su queste cose.
  Ora, nel settore in cui dobbiamo lanciare una cosa del genere, abbiamo un pezzo di infortuni e di versamenti che non vengono fatti all'INAIL, che ci pone continuamente il problema di avere uno scarto molto alto fra i versamenti che vengono dall'agricoltura e quelli che vengono dall'industria. Noi spingiamo sulla solidarietà fra i settori e tutte le altre storie, ma questo è un problema fondamentale.
  Mi chiedo, quindi, in che condizioni sia il vostro fondi infortuni. A parte i premi che riesce a pagare, ha delle disponibilità ? Come cresce e si sviluppa ? Chiedo questo perché mantenere un fondo infortuni con un fondo pubblico che interviene fa riflettere. Mi rendo conto delle evoluzioni nelle relazioni fra datori di lavoro, lavoratori e così via. Il vostro organismo ha, però, un'aria da ente bilaterale più che da ente previdenziale. Dal punto di vista sperimentale queste cose sono molto interessanti, Pag. 9ma quando diventano strutturali e di portata nazionale rappresentano un problema.

  ANTONIO PIVA, Presidente dell'ENPAIA. Nell'arco di qualche giorno, gli uffici saranno in grado di fornirvi questi dati.

  PRESIDENTE. Ringrazio i nostri auditi per la partecipazione all'odierna seduta, dispongo che la documentazione che sarà inviata sia pubblicata al resoconto stenografico della seduta odierna e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9,30.

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ALLEGATO

Documentazione presentata dall'ENPAIA

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