XVII Legislatura

Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale

Resoconto stenografico



Seduta n. 72 di Mercoledì 19 luglio 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Galati Giuseppe , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA GESTIONE DEL RISPARMIO PREVIDENZIALE DA PARTE DEI FONDI PENSIONE E CASSE PROFESSIONALI, CON RIFERIMENTO AGLI INVESTIMENTI MOBILIARI E IMMOBILIARI, E TIPOLOGIA DELLE PRESTAZIONI FORNITE, ANCHE NEL SETTORE ASSISTENZIALE

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza Farmacisti (ENPAF), Emilio Croce e Marco Lazzaro.
Galati Giuseppe , Presidente ... 3 
Croce Emilio , presidente dell'ENPAF ... 3 
Galati Giuseppe , Presidente ... 5

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
GIUSEPPE GALATI

  La seduta comincia alle 14.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso e la diretta streaming sperimentale sulla web-TV della Camera.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente Nazionale di Previdenza e di Assistenza Farmacisti (ENPAF), Emilio Croce e Marco Lazzaro.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla gestione del risparmio previdenziale da parte dei fondi pensione e casse professionali, con riferimento agli investimenti mobiliari e immobiliari, e tipologia delle prestazioni fornite, anche nel settore previdenziale, l'audizione del Presidente e del Direttore generale dell'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Farmacisti (ENPAF), dottor Emilio Croce e avvocato Marco Lazzaro.
  Essendo relatore, rivolgerò alcuni quesiti relativi ai bilanci della Cassa, sui quali poi la Commissione in seduta successiva dovrà esprimere il proprio parere. Per ricordarli ai fini della pubblicazione degli atti, ripeto i quesiti che l'ENPAF ha già ricevuto per oggi in quest'audizione.
  Con riferimento all'anno contabile 2015, qual è il numero degli iscritti, in termini sia assoluti, sia percentuali, sul totale degli iscritti che, trovandosi in uno stato di disoccupazione temporanea e involontaria, versano il solo contributo di solidarietà, fissato nella misura del 3 per cento del contributo previdenziale intero? L'ente per gli anni successivi al 2015 è in grado di prevedere una tendenza all'aumento o alla diminuzione del numero degli iscritti che aderiscono a tale forma di contribuzione?
  Le somme incassate attraverso il contributo di solidarietà, che non danno luogo ad alcun tipo di trattamento previdenziale, hanno una specifica destinazione o utilizzo?
  Sul fronte della previdenza integrativa quali sono le iniziative che l'ente ha attuato o intende attuare nei confronti degli iscritti?
  L'ultima questione sottoposta è la seguente: il patrimonio immobiliare detenuto dall'ente, il cui valore, secondo i dati contabili rilevati nei bilanci 2014 e 2015 risulta pari a circa 124 miliardi di euro e che ha fatto registrare un tasso di redditività netto del 3,27 nel 2015 e del 3,65 nel 2014, da quante unità immobiliari è composto? Qual è la percentuale di unità immobiliari locate sul totale? Sono stati programmati ulteriori conferimenti di porzioni del patrimonio immobiliare detenuto direttamente al Fondo immobiliare FIEPP?
  A questo punto, per le risposte do la parola al Presidente Croce.

  EMILIO CROCE, presidente dell'ENPAF. Onorevole presidente, onorevoli commissari, desidero preliminarmente, anche a nome del Consiglio di amministrazione, ringraziare la Commissione bicamerale dell'invito per la seduta odierna. In merito ai Pag. 4quesiti formulati desidero rappresentare quanto segue.
  Con riferimento all'anno contabile 2015, va premesso che, a seguito dell'approvazione da parte dei ministeri vigilanti della deliberazione del Consiglio nazionale n. 3 del 26 novembre 2013, recante la modifica dell'articolo 21 del Regolamento di previdenza e assistenza, per gli iscritti in stato di disoccupazione temporanea e involontaria il contributo di solidarietà è stato ridotto dal 3 all'1 per cento del contributo intero a decorrere dall'anno di contribuzione 2014. In buona sostanza, la fondazione, a fronte della crisi occupazionale, ha inteso ridurre al massimo l'entità della contribuzione di solidarietà da versare, che si accompagna a quella per l'assistenza e per la maternità.
  Si osserva che la contribuzione di solidarietà prevista anche per gli iscritti esercenti, soggetti ad altra previdenza obbligatoria introdotta a partire dal 2004, è stata prevista per attenuare l'obbligo contributivo verso la fondazione per coloro che sono assoggettati, in virtù della propria posizione lavorativa, alla previdenza obbligatoria dell'INPS.
  Com'è noto, gli esercenti le professioni sanitarie, in forza dell'articolo 21 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato n. 233 del 1946, sono iscritti all'ente di previdenza di categoria in base alla sola iscrizione all'albo professionale. La contribuzione di solidarietà, a cui possono accedere anche i farmacisti disoccupati, è una facoltà dell'interessato e l'adesione non è irreversibile; anzi, nell'ipotesi di perdita del requisito legittimante il beneficio, l'iscritto è assoggettato alla contribuzione ordinaria a quota intera.
  Nel bilancio 2015, sul totale di iscritti, pari a 89.960, i disoccupati con un contributo di solidarietà sono risultati 3.973. Rappresentano, quindi, il 4,42 per cento del totale. Nel bilancio 2016, su un totale di iscritti pari a 91.935, i disoccupati con contributo di solidarietà sono risultati 4.330 e rappresentano il 4,71 del totale. Nel budget 2017, su una previsione di iscritti pari a 93.696, i disoccupati con contributo di solidarietà sono previsti in 5.352 e rappresentano, quindi, il 5,71 del totale. Il budget pluriennale prevede per il 2018, su un totale di 95.296, n. 5.670 iscritti disoccupati con contributo di solidarietà, il 5,95 del totale, e per il 2019, su un totale di 96.896, n. iscritti 5.765 disoccupati con un contributo di solidarietà, pari al 5,95 del totale.
  Va, peraltro, evidenziato che sui dati sopra rappresentati ha incidenza l'ulteriore modifica dell'articolo 21 del Regolamento di previdenza e assistenza adottato dal Consiglio nazionale con deliberazione n. 3 della seduta del 28 aprile 2016, approvata dai ministeri vigilanti il 14 giugno 2016, in forza della quale, tenuto conto delle osservazioni formulate dal MEF, è stato previsto che l'agevolazione contributiva di solidarietà per gli iscritti ancora disoccupati dopo i cinque anni per un periodo massimo per la conservazione del beneficio originariamente stabilito fosse procrastinato di ulteriori due anni, limitatamente al triennio 1.1.2016 – 31.12.2018, per un totale, quindi, di anni 7.
  La predetta misura incide sulla consistenza numerica di tale tipologia di iscritti, dal momento che prima dell'entrata in vigore della modifica gli iscritti disoccupati dopo cinque anni, nella maggior parte dei casi, propendevano per la cancellazione, proprio perché non potevano più beneficiare della riduzione contributiva massima.
  Ad avviso di questa fondazione, i dati concernenti la ripresa economica del Paese comunque consentono di esprimere valutazioni più favorevoli in merito a una riduzione degli iscritti disoccupati nei prossimi mesi, ancorché rimanga aperta la questione afferente la programmazione degli accessi universitari in relazione al fabbisogno complessivo del settore.
  È opportuno segnalare come alla data della presente il numero degli iscritti in condizioni di disoccupazione al contributo di solidarietà ammonti a 5.139. L'ente, pertanto, interviene con la propria Sezione assistenza a sostegno di iscritti in condizioni di disoccupazione e, in forza del nuovo Regolamento di assistenza, potrà farsi promotore di politiche attive del lavoro.
  Per quanto riguarda la seconda domanda, le somme derivanti dal contributo Pag. 5di solidarietà, pari a 44 euro per iscritto, circa 175.000 euro in totale per l'anno 2015, non hanno destinazioni specifiche, ma entrano nella gestione ordinaria dell'ente, così come il contributo di solidarietà, pari al 3 per cento, circa 2 milioni di euro per l'anno 2015. Rispetto alle entrate complessive per la contribuzione soggettiva, che per l'anno 2015 ammontano a circa 170 milioni di euro, la contribuzione di solidarietà rappresenta circa il 2,2 per cento.
  Il terzo quesito riguardava la previdenza integrativa. Sul versante della previdenza integrativa da tempo l'ente ha dato la propria adesione al Fondo sanità, il fondo pensione per gli esercenti le professioni sanitarie. Il fondo nasce dalla trasformazione del Fondo pensione complementare per i dentisti, in attuazione delle delibere assunte dal Consiglio di amministrazione ANDI e dal Consiglio di amministrazione dell'ENPAM, oltre che dal nostro Consiglio di amministrazione e dalla delibera del Comitato centrale della Federazione nazionale dei collegi IPASVI, che hanno assunto la qualifica di fonti istitutive. Deve ritenersi che ulteriori iniziative nel settore oltre alla sovradescritta adesione non siano funzionali, tenuto anche conto che il personale farmacista dipendente ha anche la possibilità di aderire a fondi negoziali di categoria contrattualmente previsti.
  L'ultimo quesito che il presidente mi ha posto riguarda il patrimonio immobiliare. Il nostro patrimonio è gestito in forma diretta e si compone di 1.022 unità, suddivise in 805 unità con destinazione a uso abitativo, 106 a uso negozio, 75 uffici, 35 locali a uso magazzino e un ufficio a uso strumentale.
  Allo stato attuale, le unità immobiliari sfitte sono rappresentate da 24 appartamenti a uso abitativo. Il tasso di occupazione è pari al 97 per cento, calcolato rispetto al numero complessivo di porzioni immobiliari a uso residenziale, oltre a 19 unità a uso diverso (tasso di occupazione pari a circa il 91 per cento). Gli attuali tassi di occupazione sono in leggero aumento rispetto al 2014-2015, ancorché complessivamente anche in quegli anni si attestassero in misura superiore al 90 per cento.
  Si segnala che oltre la metà del patrimonio dell'ente, prevalentemente a uso residenziale, è stata alienata agli inquilini – solo agli inquilini – tra il 2000 e il 2006, con trasferimento della liquidità derivante dalle cessioni al fondo immobiliare FIEPP, di cui l'ente è unico quotista.
  Noi abbiamo determinato di arrivare a questa conclusione anche perché avevamo 180 azioni giudiziarie a Ostia, in cui il giudice trasferiva coattivamente la proprietà all'inquilino senza sapere quale fosse il prezzo. Sono tutte sentenze che poi in appello furono riformate. Questo comportò dei costi notevoli per l'ente. Per questo motivo ci siamo tolti il problema in maniera piuttosto dinamica.
  Tornando a noi, l'ente non ha effettuato conferimenti di patrimonio residenziale nel fondo immobiliare dedicato, ma ha preferito avviare direttamente i processi di dismissione. Gli unici conferimenti di immobili di proprietà dell'ente nel fondo FIEPP dedicato hanno riguardato esclusivamente immobili a uso diverso dall'abitativo, per un controvalore di circa 15.500.000 euro nell'ambito del Piano triennale degli investimenti immobiliari 2011-2013. In particolare, si trattava di unità immobiliari ex sedi di ordini provinciali sparse in Italia.
  Tra l'altro, l'apporto al fondo è stato deliberato a seguito dell'esito negativo delle procedure di dismissione, ad evidenza pubblica, di gran parte degli immobili oggetto del conferimento. Nell'ambito dell'attuale Piano triennale di investimenti immobiliari 2017-19, ex articolo 8, comma 15, DL n. 78 del 2010, convertito nella legge n. 122 del 2010, è confermata la volontà dell'ente di non procedere a conferimenti di immobili nel fondo dedicato FIEPP, essendo invece previste vendite di immobili in via diretta nel triennio per complessivi 37 milioni di euro.
  Penso di aver risposto ai quesiti rivoltimi dal presidente. Grazie.

  PRESIDENTE. Grazie, presidente. È stato esaustivo rispetto alle questioni che erano state poste e che ritenevamo di porre dopo l'esame della documentazione. Alla luce di Pag. 6questo, se non ci sono altri interventi o questioni od osservazioni da formulare, ringrazio gli auditi.
  In una prossima seduta esprimeremo il parere.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.35.