XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 214 di Martedì 27 giugno 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Bindi Rosy , Presidente ... 2 

Audizione del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi:
Bindi Rosy , Presidente ... 2 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 2 
Bindi Rosy , Presidente ... 3 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 3 
Bindi Rosy , Presidente ... 4 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 4 
Bindi Rosy , Presidente ... 4 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 4 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 4 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 4 
Bindi Rosy , Presidente ... 4 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 4 
Bindi Rosy , Presidente ... 4 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 5 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 5 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 5 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 6 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 6 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Molinari Francesco  ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 6 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 6 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 7 
Bindi Rosy , Presidente ... 7 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 8 
Bindi Rosy , Presidente ... 8 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 9 
Bindi Rosy , Presidente ... 9 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 9 
Bindi Rosy , Presidente ... 9 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 9 
Bindi Rosy , Presidente ... 9 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 9 
Bindi Rosy , Presidente ... 9 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 9 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 10 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 10 
Bindi Rosy , Presidente ... 10 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 10 
Bindi Rosy , Presidente ... 10 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 10 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 11 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 11 
Bindi Rosy , Presidente ... 12 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 12 
Bindi Rosy , Presidente ... 12 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 12 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 12 
Bindi Rosy , Presidente ... 12 
Marinello Giuseppe Francesco Maria  ... 12 
Di Maggio Salvatore Tito  ... 12 
Sarti Giulia (M5S)  ... 12 
Molinari Francesco  ... 13 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 13 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 13 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 13 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 13 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 13 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 13 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 14 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 14 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 14 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 14 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Bindi Rosy , Presidente ... 14 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Bindi Rosy , Presidente ... 14 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 14 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 15 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Taglialatela Marcello (FdI-AN)  ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 15 
Bindi Rosy , Presidente ... 15 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 15 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 15 
Marinello Giuseppe Francesco Maria  ... 16 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 16 
Bindi Rosy , Presidente ... 16 
Di Maggio Salvatore Tito  ... 16 
Bindi Rosy , Presidente ... 16 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 16 
Di Maggio Salvatore Tito  ... 16 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 16 
Bindi Rosy , Presidente ... 17 
Di Maggio Salvatore Tito  ... 17 
Bindi Rosy , Presidente ... 17 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Bindi Rosy , Presidente ... 17 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Di Maggio Salvatore Tito  ... 17 
Bindi Rosy , Presidente ... 17 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Bindi Rosy , Presidente ... 17 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Giovanardi Carlo  ... 17 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Giovanardi Carlo  ... 17 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 17 
Giovanardi Carlo  ... 17 
Bindi Rosy , Presidente ... 18 
Giovanardi Carlo  ... 18 
Bindi Rosy , Presidente ... 18 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 18 
Bindi Rosy , Presidente ... 18 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 18 
Bindi Rosy , Presidente ... 18 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 18 
Bindi Rosy , Presidente ... 18 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 18 
Bindi Rosy , Presidente ... 19 
Giovanardi Carlo  ... 19 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 19 
Sarti Giulia (M5S)  ... 19 
Bindi Rosy , Presidente ... 19 
Bruno Bossio Vincenza (PD)  ... 19 
Bindi Rosy , Presidente ... 19 
Corsinovi Alberto , consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 19 
Bindi Rosy , Presidente ... 19 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 19 
Bindi Rosy , Presidente ... 19 
Trucchi Roberto , presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia ... 20

Testo del resoconto stenografico
Pag. 2

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
ROSY BINDI

  La seduta inizia alle 14.15.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi.
  Preliminarmente comunico che il senatore Franco Cardiello del Gruppo Forza Italia il Popolo della Libertà XVII legislatura è stato nominato dal Presidente del Senato quale membro della Commissione in sostituzione del senatore Claudio Fazzone, dimissionario.
  Abbiamo quindi con noi il presidente delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi, accompagnato da Alberto Corsinovi. L'audizione odierna è dedicata alle recenti vicende del CARA di Isola di Capo Rizzuto in provincia di Crotone e al ruolo svolto nella gestione del centro di accoglienza dalle Misericordie, nonché alle responsabilità dei suoi rappresentanti, emerse nell'ambito dell'inchiesta della procura distrettuale di Catanzaro.
  Ricordo che la seduta odierna si svolge nelle forme dell'audizione libera e che, ove necessario, i lavori potranno proseguire in forma segreta.
  Ringrazio il presidente Trucchi, che si è reso immediatamente disponibile, e gli cedo volentieri la parola.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Grazie, presidente, buonasera a tutti. Mi sono reso disponibile perché credo sia opportuno anche che le Misericordie dicano la loro su questa vicenda.
  Se mi è consentito, vorrei fare una breve presentazione delle Misericordie, che sono la più antica associazione di volontariato al mondo, nata a Firenze nel 1244, che ha da sempre svolto attività di sostegno e supporto alle comunità che rappresenta, quindi da otto secoli si rende disponibile, attraverso gli oltre 100 mila volontari, per servizi che spaziano dal servizio sanitario (dove è preponderante la parte che riguarda i trasporti sanitari di emergenza e ordinari) ai servizi sociali, ai servizi in generale alla persona, di protezione civile, dove i nostri volontari da sempre sono impegnati nelle attività che purtroppo la cronaca ci racconta tutti i giorni (anche nei recenti terremoti le Misericordie sono state in prima linea per dare servizi alle comunità colpite).
  Come dicevo, oggi abbiamo oltre 100 mila volontari, 670 sedi in Italia, delle quali la parte maggiore in Toscana, dove ci sono 312 sedi. È poi molto presente al sud, meno nelle zone del nord.
  Dal 1899 le Misericordie hanno costituito la Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, un ente di secondo livello che coordina tutte le Misericordie. Pag. 3Tengo a precisare in maniera molto chiara che ogni Misericordia ha la propria autonomia giuridica, è composta da un magistrato, un consiglio direttivo, dai suoi organi, dai collegi probivirali, dai sindaci revisori, da un co-rettore spirituale che viene nominato dall'ordinario diocesano competente per territorio, e naturalmente senza questi organi la Confederazione non dà affiliazione alle Misericordie che chiedono la costituzione.
  Abbiamo un consiglio nazionale che viene eletto per metà a suffragio universale, per l'altra metà su base regionale. Abbiamo poi le federazioni regionali, realtà costituite da poco e di autonomia giuridica propria, e laddove non sono costituite le federazioni regionali ci sono le conferenze regionali di diretta emanazione della Confederazione, e poi ci sono i coordinamenti zonali che, per fare un raffronto con lo Stato, sono un po’ come le province, perché i territori provinciali hanno i loro coordinamenti zonali e alcuni di questi si stanno costituendo in autonomia giuridica propria.
  Questa è la struttura del movimento delle Misericordie, la cui base preponderante è relativa al volontariato. Dalle Misericordie d'Italia sono nate Misericordie in tutto il mondo (in Portogallo, in Brasile, in diverse parti d'Europa e, di recente, Misericordie d'Italia ha costituito una Misericordia a Betlemme).
  Le Misericordie rispondono ai bisogni e alle necessità che dal territorio emergono. Laddove ci sono realtà che necessitano di un sostegno, le Misericordie si adoperano per venire incontro a queste necessità. Oggi c'è una serie di povertà in aumento, a cui le Misericordie sono state chiamate. Faccio un esempio che può sembrare banale, ma non lo è: spesso alle nostre associazioni si rivolgono le forze dell'ordine anche solamente per dare un sostegno a famiglie indigenti, ma anche solo per accompagnarle a fare la spesa, soprattutto in realtà dove purtroppo i servizi dello Stato vengono meno. Mi riferisco a tanti territori montani, dove non c'è più un ufficio postale e una serie di servizi, dove le Misericordie si fanno promotrici di accompagnamento soprattutto per gli anziani.
  Molte sono quindi le attività svolte dalle Misericordie in queste realtà, compresa quella dell'immigrazione.

  PRESIDENTE. Siamo consapevoli dei meriti di questa storica confederazione, che è stata capace di aggiungere nel tempo motivi per perseguire le finalità per le quali è nata. Per questo motivo vorremmo con voi condividere per capire meglio insieme, voi per la vostra parte, le istituzioni per la propria, cosa è successo a Isola Capo Rizzuto, perché si sia verificata una situazione così grave, a capo della quale nella sua autonomia c'era una persona che si chiama Sacco, che è stato anche vicepresidente delle Misericordie, e le Misericordie nazionali sono state sempre coinvolte nel rinnovo della concessione degli appalti e della gestione dei servizi.
  Vorremmo capire cosa è accaduto, per trovare la strada affinché questo non si ripeta, perché credo che sia nell'interesse della Confederazione che casi di questo genere non si ripetano.
  Allora, presidente, che è successo a Isola Capo Rizzuto?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Noi purtroppo lo abbiamo subìto in maniera molto pesante, capisco che possa sembrare forse... però noi non avevamo sentore di questa situazione così grave.
  Leonardo Sacco è in Confederazione dal 1999, dalle ricerche fatte, perché quando sono entrato in consiglio nazionale nel novembre 2007, ce l'ho trovato e già era nella gestione del centro di Sant'Anna, e da sempre della Misericordia di Isola Capo Rizzuto, quindi Leonardo Sacco ha avuto in affidamento la gestione del centro.
  Dicevo che non abbiamo mai avuto sentore di questa situazione così grave, se non di atteggiamento... Faccio una premessa che oggi forse può sembrare un prendere le distanze, ma non è così, perché chi mi conosce all'interno del movimento sa della mia scarsa affinità di rapporti con Leonardo Sacco da sempre.
  Lui è stato nominato vicepresidente dal consiglio nazionale nel 2012 e lo è stato Pag. 4fino al 2015, quando non lo è stato più per mia espressa volontà. Ha avuto sempre un atteggiamento molto arrogante, molto provocatorio, e ne avevamo discusso anche in un consiglio di presidenza, in cui dicevamo che questo modo di fare ci sembrava sopra le righe, non attinente al mondo delle Misericordie, però debbo dire che in tutti questi anni non abbiamo mai avuto segnalazioni di questo tipo di situazione.
  Al di là di qualche lettera anonima che diceva che Leonardo Sacco si comportava male con i dipendenti, non abbiamo mai avuto segnalazioni dalla prefettura o da un altro organo dello Stato che ci dicessero che la situazione era di questa natura, al di là di qualche situazione formale, ossia delle comunicazioni che dicevano che forse non tornava il numero degli ospiti, che poi sono sempre state puntualmente verificate.
  Io mi sono recato cinque o sei volte a Isola, la prima volta appena subentrato al presidente Gabriele Brunini che si dimise, e poco tempo dopo...

  PRESIDENTE. Quando questo?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Nel 2011.

  PRESIDENTE. Quindi lei è presidente del 2011?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Io sono stato per alcuni mesi presidente facente funzioni in sostituzione del Brunini, che si era dimesso perché si presentava come candidato alla provincia di Lucca perché il nostro statuto prevede incompatibilità delle cariche politiche con cariche delle Misericordie, e sono stato invitato a Isola per la presentazione di un dossier sulla legalità, la cui prefazione (lo dico con grande stima, è una persona super partes) è di Pierluigi Vigna, che è stato al mio fianco nel salone in cui veniva presentato questo dossier...

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Scusi, che anno era?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Il 2011. Francamente sono tornato anche molto confortato da quello che vedevo...

  PRESIDENTE. Nonostante il temperamento di Sacco...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Nonostante il temperamento di Sacco e nonostante si sapesse che il territorio è quello che è, però io ogni volta che sono andato ho trovato tutte le istituzioni (regionali e di ogni livello, militari e non), quindi francamente sono sempre stato abbastanza...

  PRESIDENTE. Presidente, da tutta questa vicenda, anche dalle parole che lei ci ha appena detto, abbiamo constatato che le responsabilità quantomeno di mancato controllo chiamano in causa diversi livelli istituzionali, quindi abbiamo già sottolineato questo aspetto nei nostri lavori, risulta molto chiaro dall'ordinanza, c'è un'ispezione presso la prefettura di Crotone, c'è un accesso al comune di Isola Capo Rizzuto, quindi è evidente...
  La domanda è questa: perché il principio di legalità si affermi in questo Paese, ciascuno deve fare la propria parte, e anche la Confederazione delle Misericordie non può non essere toccata e non interrogarsi sul perché di una situazione così grave.
  Voi mi dite «nessuno ci ha mai segnalato niente», ma anche voi dovevate essere in grado di capire cosa stesse accadendo, cioè che strumenti avete e di quali strumenti intendete dotarvi per evitare che in futuro si ripeta una situazione del genere. Che ci sia un altro Sacco con il carattere magari più mite e meno arrogante di quel Sacco che addirittura diventa vicepresidente della Misericordia nazionale negli anni nei quali si consumano a Isola di Capo Rizzuto le criticità maggiori.
  Credo che questo serva a tutelare anche l'associazione, anch'io sono iscritta alle Misericordie, quindi voglio essere tutelata da Pag. 5sorella delle Misericordie sul comportamento dell'associazione, sarebbe difficile in una parrocchia toscana non esserlo, perché gestite cimiteri, 118, ambulatori, quindi siete dentro un meccanismo in cui è lo stesso iscritto alle Misericordie a voler essere tutelato dai comportamenti dei Sacco, quindi il motivo per cui l'abbiamo convocata è questo.
  In secondo luogo, lei ha fatto riferimento alla figura dell'assistente spirituale, ma chi era l'assistente spirituale della Misericordia di Isola Capo Rizzuto?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Don Edoardo Scordio.

  PRESIDENTE. Nominato da chi?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Dal vescovo diocesano, non dalla Misericordia.

  PRESIDENTE. Questo lo so. Chi lo nomina, il vescovo diocesano o la Conferenza episcopale della Calabria?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, il vescovo diocesano nomina il co-rettore delle Misericordie, la conferenza episcopale regionale può nominare su una terna di tre nomi il co-rettore regionale, figura nata da poco, che quindi non tutti hanno.

  PRESIDENTE. C'era il co-rettore in Calabria? Mi pare di sì...

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Un chiarimento: il vescovo ha detto che non c'entrava perché (non sono molto esperta di queste cose) era rosminiano...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Sì.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Quindi il vescovo diocesano non c'entrava nella nomina di don Scordio...

  PRESIDENTE. No, un momento: il fatto che sia rosminiano non c'entra (si faccia integrare da me in queste conoscenze ecclesiastiche). Il vescovo può nominare un francescano, un rosminiano, un prete diocesano...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Appunto, deve nominare un sacerdote della sua diocesi, e lo deve fare teoricamente su proposta della Misericordia, che fa una terna di nomi, e il vescovo sulla terna decide. Di solito per prassi è il parroco della comunità.

  PRESIDENTE. Ma questa nomina è stata rinnovata più volte?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Noi facciamo la verifica nel momento in cui la Misericordia chiede la costituzione. Se non c'è, noi non diamo il via libera alle Misericordie, è una delle prime figure che deve esserci per forza, poi negli anni se viene sostituito sta alla Misericordia comunicarlo.

  PRESIDENTE. Torniamo all'argomento principale. Le ripeto la domanda che le avevo fatto prima...

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. In che anno?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Probabilmente nell'anno di costituzione della Misericordia, circa trent'anni fa.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Don Scordio è stato nominato trent'anni fa?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Ho detto trent'anni, ma se vuole Pag. 6posso far avere questa informazione precisa.

  PRESIDENTE. Questo lo ricostruiamo, non c'è problema. Io volevo sapere se il co-rettore regionale fosse mai stato nominato...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Presumo di no.

  PRESIDENTE. Voi avete partecipato alle gare come Misericordia nazionale o no? A me risulta di sì. Allora arriviamo al dunque di queste due vicende, perché questo è il punto.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Noi sì, di solito è una Misericordia, in questo caso la Misericordia di Isola, che fa richiesta di partecipazione a gara, perché magari non ha i requisiti del know how che la gara richiede e quindi abbiamo partecipato, credo che le prime partecipazioni risalgano agli inizi degli anni 2000, forse fine anni ’90, ma anche di questo possiamo presentare la documentazione che ci richiedete.

  PRESIDENTE. Sì, perché vi è chiaro che, avendo voi partecipato come confederazione, non siete estranei ai fatti? Questo è il punto. Ci raccontate qualcosa di questa vostra partecipazione agli appalti?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Buonasera, la partecipazione di Confederazione nazionale delle Misericordie avviene per la prima volta formalmente nel 2004, quando tra l'allora presidente nazionale Gambelli e la Misericordia di Isola Capo Rizzuto si addiviene alla stipula di una scrittura a monte della prima partecipazione della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia insieme a una serie di soggetti, che vanno dalla Caritas all'ASL al comune di Isola Capo Rizzuto, per la gestione di questo centro.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Questo senza gara, mi pare...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. La prima volta a seguito di una manifestazione di interesse fatta dalla locale prefettura di Crotone. Successivamente la Confederazione nazionale ha partecipato insieme alla Misericordia di Isola Capo Rizzuto...

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. In che anno?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Dal 2006.

  FRANCESCO MOLINARI. Possiamo dare delle cifre?

  PRESIDENTE. Le domande si fanno dopo.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Questo con tutta una serie di rinnovi che ci sono stati nel corso degli anni con non uguale temporalità, nel senso che ci sono state gare che dal 2009 sono andate al 2012, poi la gara successiva dal 2012 al 2014 e poi fino al 2016, quando per la prima volta, anche per mettere ordine, Confederazione nazionale si è resa conto che era necessario uno strumento ad hoc, il Consorzio opere di Misericordia, che ha sede presso la Confederazione nazionale, che nel 2016 si è visto aggiudicatario dell'ultima gara.
  Tengo a precisare che, a quanto risulta ai nostri atti, tutte le gare venivano sempre preparate da un punto di vista amministrativo e tecnico dalla Misericordia di Isola Capo Rizzuto, che poi inviava tutta la documentazione necessaria alla sede centrale Pag. 7di Firenze, che la verificava da un punto di vista formale e faceva gli adempimenti necessari.
  Nel corso delle varie gare risulta che vari soggetti partecipanti che non sono stati aggiudicatari abbiano fatto ricorso alla giustizia amministrativa contro l'aggiudicazione e almeno in un caso, quello della gara triennale dal 2009 fino al 2012, anche al Consiglio di Stato, ma sia il TAR che il Consiglio di Stato hanno sempre respinto le richieste dei concorrenti esclusi.
  Vi dicevo che al momento della predisposizione della gara e in caso di aggiudicazione, cosa che è sempre successa, anche con la costituzione di specifiche ATI che la Confederazione sottoscriveva, tutta la documentazione delle società partecipanti all'ATI e l'elenco di tutti i dipendenti erano, come richiesto, puntualmente trasmessi agli organi competenti (mi risulta la prefettura di Crotone, la quale non ha mai fatto rilievi di sorta). Questo per quanto riguarda le gare.
  Anche attraverso delle scritture private che i presidenti pro tempore hanno fatto in corso di svolgimento, era fatto obbligo alla nostra associata Misericordia di Isola Capo Rizzuto di mandare tutta la rendicontazione, quale soggetto gestore attuatore nella gara alla Confederazione per le necessarie verifiche. Nel corso di queste verifiche sono stati fatti alcuni rilievi ma, come vi diceva poc'anzi il presidente, erano per lo più rilievi di ordine formale per il numero delle presenze tra i controlli fatti tra Misericordia di Isola Capo Rizzuto, prefettura e questura.
  Il dato da prendere in esame era quello della questura, sulla base del quale poi venivano predisposte le note definitive per la prefettura.

  PRESIDENTE. Nelle indagini in corso voi avete ricevuto una comunicazione giudiziaria?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Assolutamente no, presidente.

  PRESIDENTE. Non avete notizia...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, non è arrivata, e peraltro anche nell'immediatezza, da quando Leonardo Sacco non è più vicepresidente nazionale per volontà e decisione del presidente, ritenendo che fosse venuto meno il rapporto fiduciario tra...

  PRESIDENTE. Su cosa si è basata questa venuta meno del rapporto fiduciario?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Avevo ricevuto in busta anonima alcuni documenti con la segnalazione di un nome evidenziato, che si diceva parente del Leonardo Sacco, e questo era uno dei componenti della Quadrifoglio, una delle società che poi gestiva la mensa del centro.
  Ho chiamato Leonardo Sacco e gli ho chiesto conto di questa cosa, ma l'ha smentita dicendo che si trattava di un caso di omonimia, ho fatto dichiarare la stessa cosa, avendo già in mano il documento, la dichiarazione di questo Mario Gemelli, marito della sorella di Leonardo Sacco, che dichiarava di essere «coniuge di...» e poi c'era la visura camerale che dimostrava che Mario Gemelli era uno dei soci amministratori della Quadrifoglio, gliel'ho fatto dichiarare anche in consiglio nazionale. Lui ha continuato a dire che si trattava di un caso di omonimia ma, dati alla mano, quando è venuta fuori la realtà, ha detto «scusa, hai ragione, non è un caso di omonimia, è mio cognato».
  Gli ho detto: la cosa non mi sembra sia molto lineare, comunque viene meno il rapporto di fiducia, per cui non puoi più fare il presidente di Confederazione almeno finché ci sono io.

  PRESIDENTE. Ma al di là del fatto che sia venuto meno il rapporto di fiducia all'interno della Confederazione, non vi ha fatto nascere anche qualche dubbio sulla gestione?

Pag. 8

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Presidente, come poc'anzi diceva il nostro presidente nazionale, quando in occasione di articoli di settimanali o di trasmissioni televisive venivano sollevati dubbi, la confederazione, nonostante la distanza e la pochezza dei mezzi e degli strumenti, sul territorio si è mossa. Ricordo che del tutto casualmente abbiamo incontrato anche la Commissione parlamentare antimafia all'aeroporto di Lamezia quando noi... è solo una casualità, per dire che sul territorio ci siamo mossi a cercare riscontri.

  PRESIDENTE. Visto che fa riferimento a questa cosa, è bene che si dica che io le ho detto due cose all'aeroporto di Lamezia Terme: di parlare con il prefetto Morcone e di parlare con l'onorevole Bossio, perché come deputato della zona era informata sull'argomento.
  Ci tengo a precisarlo perché se si citano in Commissione rapporti casuali all'aeroporto, francamente... queste abitudini appartengono ad altri tipi di associazioni, come metodo...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, presidente, per dire che, nonostante la nostra pochezza siamo andati sul territorio. Peraltro, da quando il vicepresidente Sacco non ha più delega, abbiamo sciolto anche l'ufficio immigrazione che gli era stato affidato e tutto quanto afferisce a questo ambito è stato affidato all'area emergenza per quanto riguarda gli sbarchi e gli interventi immediati, mentre la gestione del centro è stata affidata al consorzio.

  PRESIDENTE. Però siete rimasti dentro la gestione del CARA di Mineo.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, mai stati.

  PRESIDENTE. Come no? Avete partecipato come confraternita alle gare di Isola Capo Rizzuto.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Quella era già in corso con il consorzio a quel punto. Noi infatti abbiamo partecipato il 1° novembre del 2016, l'ultima gara alla quale ha partecipato il consorzio è del 2016.
  Per esempio, presidente, l'8 gennaio è stata pubblicata la gara, noi abbiamo svolto tutto il percorso. Segnalo che durante lo svolgimento della gara sono state fatte richieste di accesso anche da parte di altri soggetti quali la Croce Rossa, con la quale abbiamo deciso di gestire insieme il centro di Lampedusa, che prima era gestito dalla Misericordia di Isola Capo Rizzuto. Abbiamo chiesto anche nel segmento...

  PRESIDENTE. Questi si chiamano cartelli tra imprenditori...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, presidente, si chiamano associazioni.

  PRESIDENTE. Ho capito, ma questo è un modo per fare cartello, scusate, è un modo di dire si fa quello e poi si fa anche quell'altro insieme, visto che voi partecipate a quella gara e che non perdete, voi venite chiamati a gestire la stessa da un'altra parte. Non la mettiamo su questo...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, nel senso che noi abbiamo chiesto collaborazione ad altre realtà, cercando di aprire le nostre esperienze a contributi diversi.

  PRESIDENTE. È vero o no che la Croce Rossa era l'altra concorrente? Ha partecipato all'ultima gara.

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  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Sì, all'ultima gara sì, scusi, pensavo il concorrente escluso...

  PRESIDENTE. No, ha partecipato alla gara del 2016 e l'avete vinta voi, dopodiché insieme si gestiscono anche altri centri e va bene, ma voglio dire che questo tra le imprese si chiama cartello.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Dicevo, presidente, per quanto riguarda l'affidamento dell'ultima gara, proprio in questa ricerca di notizie anche per i vari soggetti in subappalto (mi riferisco espressamente alla Quadrifoglio, che gestiva un pezzetto della ristorazione) noi siamo stati confortati dal fatto che pochi mesi prima la prefettura, ufficio territoriale del governo di Crotone, avesse stipulato una convenzione con quella società per la mensa obbligatoria per il personale della questura di Crotone.

  PRESIDENTE. Le responsabilità della prefettura di Crotone sono all'esame della Commissione d'inchiesta nominata dal Ministro dell'interno, quindi non chiamate a sostegno del vostro comportamento... perché sono sotto inchiesta anche loro, quindi...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Non lo sappiamo.

  PRESIDENTE. Ve lo dico io. Abbiamo capito come sono andate le cose, voi sostenete che non vi siete accorti di niente e anzi avete avuto tutti i bollini di legalità possibili e immaginabili, probabilmente i bollini ci sono, perché non a caso tutti quelli che hanno messo un bollino oggi sono sotto inchiesta, ma torno alla mia domanda: visto che, nonostante tutti i bollini, questo caso si è verificato, la Confederazione nazionale intende tutelarsi perché non ci sia un altro Sacco? Che tipi di meccanismi avete messo in atto?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Assolutamente sì, noi prima ancora che esplodesse la vicenda Isola Capo Rizzuto e Sacco avevamo già iniziato un percorso per arrivare a una modifica delle norme statutarie, che non consentisse più alle Misericordie, nonostante l'autonomia giuridica, di far sì che la Confederazione non potesse in maniera capillare effettuare dei controlli, quindi abbiamo già predisposto una modifica.
  Le Misericordie dovranno da oggi in poi sottoscrivere un nuovo patto associativo, in cui autorizzano la Confederazione alle verifiche e ai controlli necessari sulle attività, non solo quelle in rapporto diretto con la Confederazione, ma anche le attività proprie delle Misericordie. Chi non sottoscriverà il patto sarà fuori dal movimento.
  In più abbiamo deciso la costituzione di un’authority per i controlli e le verifiche sulle Misericordie, quindi stiamo mettendo in campo questa attività e andremo alle modifiche statutarie che ci consentono di mettere in atto questi strumenti.

  PRESIDENTE. Possiamo procedere formulando prima tutte le domande, vi pregherei di prendere appunti, per poi dare le risposte.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Grazie comunque per aver accettato e per essere stati disponibili a questa audizione. Credo che sia veramente la più importante, perché abbiamo sentito il Ministro, la prefetto responsabile, il procuratore, ma per capire bene cosa è successo all'interno di questa relazione... un po’ più di quello che avete detto finora, però, perché la prima frase che avete detto è «quello che è accaduto noi l'abbiamo subìto», e credo che questo sia vero fino a un certo punto, fin dalla nomina di don Scordio perché, se non ho capito male, lo nomina il vescovo (tra l'altro ci piacerebbe sapere in che anno), ma sulla base di una terna proposta dalle Misericordie...

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  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Isola, locale, non dalla Confederazione.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Va bene, poi comunque inizia questo percorso che va avanti con le diverse gare, ma c'è un anno di svolta che credo, presidente, se non ricordo male, sia lo stesso in cui è avvenuto quell'incontro casuale di cui si parlava prima, il 2015, che è anche l'anno in cui ho fatto le mie interrogazioni e in cui voi avete ricevuto il plico in cui usciva fuori con nettezza che questo signore fosse cognato di quel soggetto che era nella società Quadrifoglio.
  Di fronte a questo, secondo voi bastava semplicemente non dare più la vicepresidenza nazionale a Sacco per affrontare la questione o bisognava intervenire nell'organizzazione e nella gestione di tutta la vicenda? Anche perché Sacco, all'indomani del venir meno della vicepresidenza nazionale, non ha diminuito la sua arroganza sul territorio, anzi per certi versi l'ha aumentata, ha addirittura fatto un'iniziativa sulla legalità a luglio 2016.
  Alla gara del 2016, nonostante tutti i campanelli d'allarme che avevano la prefettura e il Viminale, ma anche voi, si partecipa al di là della sigla, come ho detto anche in altre audizioni, con l'accortezza di tenere fuori Sacco dall'organizzazione, ma lasciando tutto inalterato non solo negli affidamenti alle società di catering, che rimangono le stesse, ma anche nell'organizzazione e nella gestione.
  La responsabile del centro come si chiama e che legame di parentela ha con Sacco? Ritengo quindi che aver tolto formalmente Sacco nel 2015, aver partecipato alla gara del 2016 con la stessa organizzazione, con gli stessi soggetti e con Sacco dietro le quinte, a questo punto almeno nella gara, ma davanti nella relazione con il territorio... se potevate non sapere fino al 2015, dal 2015 sapevate, ma non avete modificato granché, tranne – ripeto – l'aspetto formale, l'approccio sul territorio.
  Vorrei sapere inoltre chi gestisce il centro adesso e, soprattutto, come avvenisse prima dell'indagine il controllo degli accessi, di chi entrava e chi usciva, con quale sistema avveniva, chi controllava tutta la questione del pocket money e del numero di pasti che si cucinavano rispetto al numero di presenze (ovviamente le presenze erano collegate al modo in cui veniva verificata la presenza effettiva), come avveniva prima e oggi chi gestisce e come avviene.
  Una cosa è certa: so che non è responsabilità vostra, voi partecipate a una gara, però c'è una responsabilità morale molto alta, visto che siete un'associazione no profit (almeno teoricamente), perché 35 euro al giorno a immigrato, lasciati poi morire lì come li ho visti con i miei occhi, perché anche i 2 euro e 50 di pocket money venivano spesso sottratti con la motivazione che poi dovevano essere usati per le spese legali o per il trasporto ferroviario una volta che avessero avuto il permesso di soggiorno, credo che, al di là della presenza dell'elemento mafioso che è il motivo per cui siamo qui oggi a discutere, il modello con cui è stato gestito il CARA di Crotone non ha niente a che fare con il nome che voi portate, e questa questione va al di là dei collegamenti mafiosi e di Scordio, Sacco e tutti gli altri.

  PRESIDENTE. Prima di dare la parola a Taglialatela... qual era il vantaggio economico per la confederazione nazionale, cioè di tutta la vicenda del CARA di Isola Capo Rizzuto?

  MARCELLO TAGLIALATELA. Presidente, lei mi legge nel pensiero...

  PRESIDENTE. È una domanda che volevo fare da prima, quindi l'ho recuperata adesso. Magari a questa rispondeteci subito...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Presidente, su tutte le attività che vengono svolte dalle nostre associate per il servizio che Confederazione e i livelli sotto ordinati svolgono è trattenuta o è versata una percentuale del 5 per cento, Pag. 11che viene così redistribuita: il 2 per cento alla struttura nazionale, il 2 per cento alla struttura regionale, sia essa costituita in forma autonoma attraverso le federazioni o attraverso le conferenze regionali che sono prive di autonomia giuridica, ma articolazioni comunque territoriali, e l'1 per cento al coordinamento locale delle Misericordie. Quindi alla struttura nazionale va il 2 per cento.

  PRESIDENTE. A quanto è ammontato negli anni il 2 per cento della Misericordia di Isola Capo Rizzuto?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Il 2 per cento per il triennio 2012-2015 ammonta a 185.669 euro.

  PRESIDENTE. Per anno?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Sì, per ogni anno.

  PRESIDENTE. Se doveste fare la media delle Misericordie sparse in tutta Italia, quanto...?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Molto meno certamente, però da questo c'è da detrarre le spese di Confederazione nazionale, le spese di Confederazione per quell'attività, cioè gli amministrativi che controllano i conti di Confederazione sono da detrarre su questa cifra...

  PRESIDENTE. Cioè voi avete degli amministratori della Confederazione nazionale che controllano...?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Che ricevono la documentazione da Isola, che aspettano la validazione della prefettura e provvedono ad emettere tutte le varie note...

  PRESIDENTE. Ma qualche istruzione in più ai vostri amministrativi dopo Isola Capo Rizzuto gliel'avete data?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Gli amministrativi non ci sono più...

  PRESIDENTE. Come non ci sono più?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Non ci sono più perché ora abbiamo trasferito tutto al consorzio con una modalità completamente diversa.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Chi c'è nel consorzio?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Del consorzio fa parte la Confederazione nazionale e le federazioni regionali del territorio, quindi Toscana, la stessa Calabria, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna.
  Tengo a dire che, sempre nell'ambito del patto associativo e dell’authority, un elemento per noi importante è che, laddove si verifica una qualche patologia nell'associazione, fino ad oggi tutti i tentativi di intervento da parte di Confederazione sono stati puntualmente respinti dall'autorità giudiziaria, la quale reputa che la singola associazione goda di totale autonomia patrimoniale e giuridica.

  PRESIDENTE. Infatti fate bene a cambiare statuto.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Solo quello abbiamo potuto fare e, nel caso di Isola, quando si sono Pag. 12verificati i fatti, in virtù della delega affidatami io sono immediatamente sceso quella mattina e, d'intesa con il collegio probivirale di quella Misericordia, abbiamo provveduto al commissariamento.

  PRESIDENTE. Chi aveva nominato i probiviri?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. All'interno della singola Misericordia di Isola Capo Rizzuto...

  PRESIDENTE. Li aveva nominati lui?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, devo dire che peraltro loro si sono resi immediatamente disponibili. Nella Misericordia di Isola Capo Rizzuto come MISER.ICR, da un punto di vista formale (l'onorevole chiedeva chi gestisce oggi), oggi ci sono gli amministratori giudiziari. Noi abbiamo nominato due commissari, ma che attengono al ruolo istituzionale, a far uscire ambulanze, all'organizzazione, ai dializzati, mentre tutto il resto è in mano agli amministratori giudiziari nominati dall'autorità giudiziaria, però l'atto di commissariamento non l'ha fatto nessuno se non la Confederazione nazionale.

  MARCELLO TAGLIALATELA. Di fatto c'è una royalty, perché nel momento in cui il quantum veniva definito a percentuale e non a servizi siamo in presenza di una royalty perché, se i fondi fossero stati calcolati in base ai servizi divisi dalla sede centrale nei confronti delle sedi periferiche, saremmo in presenza di un servizio per singolo tipo di interventi; ma nel momento in cui c'è un pagamento a percentuale siamo in presenza di una royalty, per la quale (non voglio dire che sia stato questo il vostro comportamento) vi era un interesse convergente a che arrivassero più soldi possibili, in ragione del fatto che quello che arrivava era in ragione della percentuale che veniva calcolata sull'ammontare complessivo.
  Questa è la fotografia. Domanda: avete cambiato anche questo sistema o siamo sempre in presenza di royalties?

  PRESIDENTE. Rispondiamo alla fine. Scusate, io ho dato il cattivo esempio...

  GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Io ho una domanda semplicissima: vorrei qualche informazione in più sulla vostra gestione a Lampedusa, intendo dire della Misericordia di Capo Rizzuto, in particolare quando è iniziato il rapporto a Lampedusa, come è iniziato, cioè in quale contesto, e se ricordate esattamente chi gestiva le strutture di Lampedusa prima di voi, per quanto tempo le ha gestite e il motivo per cui il Ministero dell'interno ritenne allora necessario interrompere quel rapporto con il precedente gestore.

  SALVATORE TITO DI MAGGIO. Grazie, presidente. Non posso esimermi, perché ormai è un periodo che noi incappiamo sempre in problemi con le organizzazioni di volontariato, dal segnalare la cosa che trovo veramente stridente, ossia i nomi che avete. Se penso che misericordia significa quel sentimento di compassione che si ha per la miseria altrui, io inorridisco.
  Data questa premessa di ordine generale, la domanda che vorrei farvi è questa: nel 2005 un certo signor De Stefano fa una denuncia molto circostanziata, che credo avrebbe potuto evitare gli interventi della magistratura a undici anni di distanza. Rispetto a quella denuncia, cosa sapete e la vostra struttura cosa ha fatto? Grazie.

  GIULIA SARTI. Grazie, presidente. Io sono d'accordo ovviamente con l'osservazione di prima. Aggiungo un tassello: si sa che Leonardo Sacco già nel 2010 aveva partecipato a questo battesimo di un figlio del boss Arena, il fatto che voi non vi siete accorti di nulla è preoccupante perché, se l'accusa finora è quella contestata di 32 milioni di euro finiti nelle mani di una cosca della ’ndrangheta, cosa avvenuta senza che nessuno si sia accorto di nulla, una Pag. 13parte di responsabilità su cui ci si deve interrogare è anche della Confraternita a livello nazionale, quindi è necessario capire cosa non ha funzionato.
  Siccome non ci si deve aspettare sempre che le notizie arrivino dalla magistratura, dalla prefettura, dal comune o dagli altri enti preposti, il fatto che ogni vostra sede abbia una sua autonomia giuridica non vi espone ovviamente alla mancanza di controllo su quelle che sono le vostre sedi locali? A fronte di questa evidente mancanza di controllo, come si può pensare di gestire delle strutture come quelle legate all'accoglienza, se non c'è e non ci può essere proprio per la natura della confraternita un controllo specifico su ciò che accade?
  Le domande sulla gestione di Lampedusa sono già state fatte. Ci avete già detto che Leonardo Sacco non aveva dato nessun segnale di preoccupazione in questi undici anni e non è che non ve ne eravate accorti. Ci sono purtroppo anche tante altre persone che non se ne erano accorte, quindi non è assolutamente un'accusa a voi, perché era un po’ il Buzzi della situazione, anche se è triste fare questi paragoni, però in Calabria gestite altre situazioni simili o attività di questo genere? Oltre a Lampedusa, ci sono altre strutture a livello nazionale legate all'accoglienza immigrazione in cui è presente la Confraternita delle Misericordie?
  Questo per avere un quadro di quelle che sono oggi le vostre attività e capire come poter intervenire preventivamente, quindi vorrei chiedere se abbiate previsto qualcosa per non lasciare queste sedi con la loro autonomia giuridica e nessun tipo di controllo preventivo.

  FRANCESCO MOLINARI. Grazie, anche a me rimane questa sgradevolissima sensazione che intorno alle disgrazie c'è qualcuno che cerca di fare affari. Ma così, purtroppo, è sempre stata la storia e questo sembra un altro evento di questo genere, tra l'altro in una situazione molto delicata in cui noi dobbiamo affrontare come Paese e come Europa, che naturalmente non è sensibile, il problema dell'immigrazione, su cui sentiamo cifre incredibili mentre il problema di chi soffre viene messo in secondo piano, se non sfruttato ulteriormente.
  Fatto questo sfogo, entrando nel merito perché non mi interessa entrare nei problemi etici e morali che ognuno si risolve come vuole, vorrei sapere se i vostri rendiconti annuali siano sottoposti a giudizio e a vaglio, perché concordo sul fatto che, più che una non distribuzione di utili, in realtà distribuite questi utili all'interno della struttura che avete creato sotto forma di royalty, e credo che qualche controllo chi doveva controllare lo avrebbe dovuto fare. Chiedo quindi alla presidenza se sia possibile acquisire questi rendiconti annuali e analizzarli nel merito.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Una domanda: come mai (non perché dovevate farlo), nonostante l'interrogazione, nonostante il suggerimento della presidente non mi avete mai contattato? Grazie.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Anno 2015: la risposta che noi abbiamo pensato di dare è la creazione di un nuovo strumento partecipato da tutte le realtà italiane attraverso le federazioni, per un allargamento del soggetto che andava a partecipare alla gara. È rimasto purtroppo (e questa è verità sacrosanta) lo stesso soggetto gestore, la Misericordia di Isola Capo Rizzuto.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Come si chiama la responsabile?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Katty.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. È la fidanzata di Sacco?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, a quanto mi risulta la fidanzata di Sacco, che era dipendente della Pag. 14MISER.ICR, l'impresa sociale a latere della Misericordia, si occupava di un'altra realtà, non del CARA Sant'Anna, ma di uno SPRAR collegato.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Non è vero, perché quando ho fatto la visita al CARA di Crotone lei mi ha accompagnato in tutta la visita al CARA di Crotone.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Quando io sono sceso lei si è presentata, oltre che prendere gli effetti personali nella stanza del fidanzato (che da quel momento veniva occupata dai commissari d'intesa con gli amministratori giudiziari), lei ci ha detto che si occupava di uno SPRAR periferico, quindi è quanto ci ha riferito.
  Per quanto riguarda chi gestiva e chi gestisce, attualmente sono gli amministratori giudiziari, sono due docenti universitari, un avvocato e un commercialista, che hanno la direzione di tutto, salvo avvalersi – ripeto – per i soli aspetti operativi della nostra attività istituzionale, di due persone che abbiamo mandato da Firenze, due nostri dipendenti che sono andati di supporto a questa attività.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Si possono conoscere i nomi dei commissari?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Sì. Fatichenti Jonathan e Fioretti Mariano, ai quali dal giorno 15 maggio, dal pomeriggio, è stata assegnata questa funzione. Fatichenti è il funzionario dell'area emergenza, Fioretti è di supporto a lui per questa attività specifica, stanno permanentemente a Crotone e tutte le mattine vanno d'intesa con gli amministratori, sono gli affidatari della sede, hanno le chiavi, si occupano dei turni delle ambulanze e dei dializzati, aspetti che non hanno niente a che vedere con il centro, che è gestito dagli amministratori.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Scusi, gli accessi?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Gli accessi venivano e vengono controllati dal personale del soggetto gestore, cioè Misericordia Isola di Capo Rizzuto, che è colui che gestisce di fatto la gara insieme...

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. Con quale sistema, un software?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, hanno spiegato che l'ospite, al momento dell'arrivo, oltre alle varie dotazioni, ha anche un badge che gli dovrebbe servire proprio per l'entrata e l'uscita dal centro. Questo però è quanto mi è stato riferito.

  PRESIDENTE. A questo punto ci pensano gli amministratori giudiziari...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Assolutamente sì.

  PRESIDENTE. Si andrà a vedere a Isola Capo Rizzuto come lavorano. Siamo di fronte ad una situazione che è al nostro esame perché è una situazione critica, questo l'abbiamo messo in evidenza, ma credo che le domande che sono state fatte e le risposte che sono state date siano eloquenti. Gradirei che a questo punto si andasse avanti perché, se ci vengono date tutte le risposte, può darsi che nascano anche altre domande, ma devono essere pertinenti all'inchiesta che stiamo svolgendo. Prego.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Per quanto riguarda il discorso del 5 per cento, quella è una quota associativa che ciascuna Misericordia versa. Pag. 15Con quel 5 per cento poi la Confederazione nazionale per esempio alla Misericordia di Isola Capo Rizzuto fa anche tutti i servizi del servizio civile, dell'accreditamento per il trasporto con l'ambulanza, tutti i servizi che la struttura nazionale o le strutture sotto ordinate rendono alla singola associata, al pari di qualsiasi Misericordia del resto d'Italia.
  Va da sé che in questa realtà c'era un versamento superiore per la grande attività economica che questa Misericordia svolgeva, però non è strettamente correlato solo a quell'attività...

  MARCELLO TAGLIALATELA. Chiedo scusa, lei quindi mi sta confermando che non avete cambiato il sistema...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, certo.

  PRESIDENTE. L'unico cambiamento sta nel fatto che adesso le Misericordie locali possono essere controllate dalla Confederazione nazionale.

  MARCELLO TAGLIALATELA. Presidente, però...

  PRESIDENTE. È evidente però che uno che stava antipatico al presidente e che faceva il vicepresidente aveva un suo potere all'interno della Confederazione, stava antipatico al presidente e, nonostante questo, è stato vicepresidente fino a quando non ha dichiarato il falso.

  MARCELLO TAGLIALATELA. La mia è una domanda pertinente, io non lo metto in discussione, sia ben chiaro...

  PRESIDENTE. È chiaro che la percentuale era significativa.

  MARCELLO TAGLIALATELA. Ma la percentuale è sempre la stessa e i servizi vengono pagati per quello che costano, non in base alla percentuale dell'appalto.

  PRESIDENTE. Questo è un rapporto all'interno dell'associazione, il rapporto che c'è tra la Confederazione nazionale e le singole associazioni locali è disciplinato in questo modo, siccome loro svolgono attività economiche, ciascuna associazione locale dà il 5 per cento che viene ridistribuito...

  MARCELLO TAGLIALATELA. Posso sottolineare che è convenienza di tutti che la percentuale sia elevata in ragione dell'elevato valore dell'appalto?

  PRESIDENTE. Ma non c'è dubbio, è chiaro che è in percentuale a quella, poi comunque questa è la loro organizzazione, non possiamo entrare nel merito di queste cose. Procediamo sul resto: voi sapevate che la vecchia Quadrifoglio aveva avuto un'interdittiva?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Di La Vecchia Locanda sì.

  PRESIDENTE. E di cosa fosse la Quadrifoglio vi siete interessati dopo?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Francamente quella è un'organizzazione nostra che prevede un certo tipo di meccanismo, quindi su questo...

  PRESIDENTE. Noi abbiamo sottolineato le criticità, toccherà a loro trovare la soluzione.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Alla luce di questo, come dicevo prima, stiamo pensando anche a una modifica statutaria, in cui ci potrebbe essere qualunque tipo di cosa, può darsi anche che questo tipo di meccanismo possa essere diverso in futuro, però ad oggi questo è il meccanismo, funziona così e questo è.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Per quanto riguarda Lampedusa Pag. 16 noi siamo entrati nel centro di Lampedusa su una richiesta urgente della prefettura di Agrigento nel momento in cui si era creata una criticità con il precedente soggetto gestore, a seguito anche lì di alcune immagini televisive su una storia di docce agli ospiti. Era una società a responsabilità limitata.

  GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO. Chi era il precedente gestore, lo ricorda? Eventualmente lo può successivamente fornire alla presidente Bindi, perché questo passaggio è molto importante secondo me per quanto riguarda le vicende di Lampedusa.

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Su Lampedusa il sistema di gestione fino all'ultima gara dove il consorzio ha partecipato insieme a Croce Rossa Italiana e, attualmente, questo tipo di gestione è in corso.
  Altre realtà gestite dalla Confederazione nazionale in questo momento non ci sono. Il modello dell'accoglienza e della presenza di Misericordia su tutto il territorio invece è diffusissimo, noi abbiamo decine di Misericordie che localmente, con il supporto della struttura nazionale o più spesso regionale, fanno un sistema di accoglienza con numeri però di 7-10 ospiti a nostra realtà.
  Preciso che, come diceva il presidente, le circa 670 Misericordie, di cui 310 della Toscana, hanno spesso un radicamento in comunità anche piccole di alcune centinaia o migliaia di abitanti, e che il sistema è completamente diverso. Non abbiamo altre strutture così grandi e così gestite, quindi il consorzio ora è attestato alle percentuali indicate per questi due centri.
  Per quanto riguarda la vicenda del 2005 e le considerazioni fatte dall'allora vicepresidente De Stefano, quello si inseriva – a mio sommesso giudizio – paradossalmente nel sistema inverso, cioè anche il confratello De Stefano era fautore di una spinta perché i territori potessero autodeterminarsi.
  Questa diversa visione ha fatto sì che la Confederazione nazionale faticosamente cambiasse il proprio statuto, perché lo statuto precedente era ancora più rispettoso delle autonomie. Tengo a precisare che, come ha detto il presidente, la Confederazione nazionale è nata solo nel...

  PRESIDENTE. Però per l'organizzazione dei nostri lavori bisognerebbe conoscere, almeno per sommi capi, qual era il contenuto della denuncia di De Stefano, così poi possiamo chiedere il motivo per il quale è stata ignorata. Ce lo vuole dire lei, Di Maggio? Perché io non la conosco, quindi è bene che... chi era De Stefano?

  SALVATORE TITO DI MAGGIO. De Stefano era il vicepresidente della Confederazione nazionale delle Misericordie e la denuncia fu fatta al vescovo di Firenze. Era molto circostanziata, perché parlava assolutamente di quello che avveniva all'interno del CARA di Isola Capo Rizzuto, ma si spingeva anche oltre, perché chiedeva conto ad esempio di un grosso ammontare di danaro rinveniente dal commercio dei legnami con l'Africa, all'interno del quale venivano versate determinate quote importanti (parliamo di milioni e milioni di euro), che poi venivano ancora una volta devolute alla Misericordia.

  PRESIDENTE. L'avete ricevuta?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Io nel 2005 non ero presidente e non ero nemmeno in Confederazione, quindi francamente non lo so, ho letto qualcosa dai giornali, però mi domando una cosa: se Giuseppe De Stefano era vicepresidente nazionale e aveva queste informazioni, perché non ha fatto una denuncia alla procura della Repubblica?

  SALVATORE TITO DI MAGGIO. Ha fatto la denuncia alla procura della Repubblica.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie Pag. 17d'Italia. Questa storia dei legnami la sento dire ora...

  PRESIDENTE. Era attinente a Isola Capo Rizzuto?

  SALVATORE TITO DI MAGGIO. Nasceva da Isola Capo Rizzuto, poi lì si faceva riferimento a tutto il resto...

  PRESIDENTE. In Confederazione non c'è traccia di questo?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Noi l'abbiamo letto, presidente, in questi giorni, quando lui ha richiamato una serie di interventi, peraltro asseritamente fatti al cardinale di Firenze Antonelli, ma l'abbiamo ricostruito da queste indiscrezioni.

  PRESIDENTE. Voi non avete ricevuto niente?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. No, né il cardinale Antonelli ci ha mai fatto cenno a queste specifiche denunce sul CARA o su questa storia dei legnami, che apprendiamo in questo momento.

  SALVATORE TITO DI MAGGIO. La cosa peggiore è che l'intervento del cardinale di Firenze sul vescovo di Crotone c'è stato, ma la risposta allarmante è stata che in Calabria andava tutto così, per cui era la prassi.

  PRESIDENTE. Acquisiremo questo carteggio.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Però noi su questo francamente non abbiamo notizie e non mi risulta che in Confederazione...

  PRESIDENTE. Magari verificate se sia nell'archivio, lei ha la memoria storica, ma invece lei che funzione ha?

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. In questo momento io sono il presidente della federazione regionale delle 310 Misericordie della Toscana, ma da alcuni anni ho la delega per l'area emergenza, quindi la sanità, la protezione civile e la parte degli sbarchi e basta, sono stato catapultato in questa vicenda solo la mattina del blitz delle forze dell'ordine.

  CARLO GIOVANARDI. Vi consegno una fotocopia che è uscita venti giorni fa su Panorama, è chiaro che va verificato perché secondo l'ex vicepresidente questa denuncia l'ha fatta al direttivo, compresi i soldi che venivano trattenuti ai dipendenti, il 30 per cento, e tutta una serie di disfunzioni molto gravi, ma non dette al cardinale, dette al direttivo. Poi le cose sono andate come sono andate, lui è stato esautorato da vicepresidente e Sacco è andato al suo posto, ma detto questo...

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Non è assolutamente così.

  CARLO GIOVANARDI. Sacco dopo è diventato vicepresidente.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Non al posto suo.

  CARLO GIOVANARDI. Va bene, è diventato vicepresidente. Comunque questa è una questione che riguarda ancora una volta la magistratura o vicende amministrative che, venendo segnalate all'interno in maniera molto precisa rispetto ad una serie di disfunzioni che, prese per tempo, possono evitare che tutto finisca... ma detto questo la mia domanda è molto precisa, per evitare che anche in futuro avvengano cose di questo genere. Pag. 18
  Per quanto ne so io, la vostra struttura è curiosa, perché questi contratti vengono firmati dalla prefettura locale e dalla Misericordia nazionale che si prende il 5 per cento, i locali gestiscono ma non sono responsabili perché il contratto è firmato da Firenze, non da quelli locali, quindi nasce un sistema giuridico molto strano, perché firmatari sono prefettura e Misericordia nazionale, la gestione la fa la Misericordia locale, il 5 per cento viene trattenuto. Ma a chi imputare le responsabilità, visto che il firmatario è nazionale, ma gestisce il locale? Nasce quindi un problema...

  PRESIDENTE. L'abbiamo segnalato.

  CARLO GIOVANARDI. Appunto, ma poiché ho l'impressione che sia ancora così la questione... Spezzo una lancia a favore di chi si impegna nel volontariato, perché quando si firmano contratti con lo Stato (qui bisognerebbe sentire Morcone), come fanno la Croce Rossa e le Misericordie e viene scritto che è tutto esente da IVA, gli uffici finanziari nazionali lo confermano e adesso le Misericordie vengono chiamate a pagare milioni e milioni di IVA perché due finanzieri hanno detto che secondo loro invece l'IVA va pagata, e scatta il penale, sebbene il contratto dica che è esente da IVA. Ma chi deve gestire le cose deve organizzarsi, ci vuole il medico, ci vuole l'infermiere, quindi è evidente che deve fare assunzioni esterne.
  Lo Stato fa quindi firmare un contratto, scrive che è esente da IVA, non gli dà la partita IVA, gli organi nazionali dicono che è esente da IVA, però adesso un'altra branca dell'amministrazione sostiene che debbano pagare, ma bisognerà pure che ci sia un posto in Italia dove qualcuno stabilisca quali sono le regole.

  PRESIDENTE. Questo riguarda più, se posso dire, il versante istituzionale, senatore, compreso accettare di sottoscrivere con un soggetto e far gestire ad un altro, senza che il soggetto che sottoscrive abbia la possibilità di controllare quello che fa il gestore, quindi è interesse della Confederazione cambiare lo statuto, ma dovrebbe essere anche un interesse dell'istituzione che firma per chiedere che chi mette la firma sia anche in grado di risponderne.
  Credo che una Costituzione come la nostra, che riconosce le formazioni sociali e la loro autonomia, sia da difendere ma, nel momento in cui entra il rapporto con le istituzioni, alcune regole degli statuti andrebbero verificate e si dovrebbe pretendere, per garantire correttezza nei rapporti, di sapere con chi si interloquisce.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Io volevo solamente riprendere quello che diceva il senatore Giovanardi. Naturalmente verificheremo se dai nostri atti del 2005 risultino... torno a ribadire che non c'ero e non lo so, ma, se è agli atti, troveremo sicuramente qualcosa.

  PRESIDENTE. Presidente, sa perché le consiglio di sapere questa cosa? Perché la fonte, che è giornalistica in questo caso, sostiene anche che De Stefano era candidato per fare il presidente.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. È stato candidato alla presidenza.

  PRESIDENTE. Fu eletto lei, però, con i voti determinanti della Calabria.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Assolutamente no, perché in quelle elezioni presi 310 voti, De Stefano si fermò a 200, le Misericordie in Calabria sono una trentina, quindi non credo proprio.
  Vorrei anche dire che negli ultimi giorni i nostri commissari, mentre erano negli uffici di Sacco, hanno trovato un foglio in cui si dava indicazione alle Misericordie della Calabria di non votare assolutamente Roberto Trucchi.

  PRESIDENTE. Vedo che ho fatto bene a farle questa domanda.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie Pag. 19d'Italia. È vero quello che diceva anche rispetto all'IVA, e credo che qui ci sia bisogno di regolamentare un po’ tutto, perché io sono il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie, mi ci sono trovato quasi per scherzo qualche anno fa, forse senza rendermi conto dei problemi che mi andavo ad assumere. Sono un volontario, oggi sono qui, ho chiuso l'azienda, ho chiuso gli uffici, ma lo faccio molto volentieri perché ritengo che sia un servizio da fare.

  PRESIDENTE. C'è però un problema, presidente, visto che siamo qui a interessarci del futuro. È lo stesso discorso che abbiamo fatto con le cooperative, siccome crediamo che la cooperazione sia un valore in questo Paese, quando le abbiamo trovate coinvolte in mafia capitale o altro...
  Allora, se la democrazia interna non è libera da quelle che il collega Taglialatela ha definito royalties, è chiaro che, se uno è potente perché il suo 2 per cento vale più del 2 per cento della piccola Misericordia del piccolo paese di montagna, questo finisce per esporvi a vicende come quelle che si sono verificate. Il potere dei soldi, direbbe Papa Francesco parlando della Misericordia, tocca tutti.

  CARLO GIOVANARDI. L'IVA è un problema da risolvere.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Però questo problema ci tocca molto da vicino e dobbiamo risolverlo insieme.

  GIULIA SARTI. Basterebbe escluderle dalle gare.

  PRESIDENTE. C'è anche quella cosa che si chiama terzo settore, l'abbiamo appena regolata, dobbiamo fare le cose con il massimo della trasparenza e non creare situazioni di favore.

  VINCENZA BRUNO BOSSIO. C'è però questo punto che – insisto – è pertinente con le questioni che stiamo affrontando: la questione fondamentale dell'indagine è che questo surplus di soldi, al di là del fatto che venissero regalati o non regalati alla mafia, nasceva dall'assenza di controllo degli accessi, non c'era un controllo delle presenze, non c'era un controllo sui pasti.
  Siccome voi avete detto che c'era una rendicontazione annuale delle attività, vorrei capire se eravate in grado di sapere come venivano controllati questi ingressi, le entrate, le uscite, le presenze effettive. Siccome il fatturato nasceva dalle presenze e non da altro, come si controllava prima dell'indagine questa cosa che adesso è controllata dall'amministrazione giudiziaria?

  PRESIDENTE. La risposta sarà «la gestione non era nostra, ma era di Isola Capo Rizzuto»...

  ALBERTO CORSINOVI, consigliere nazionale e responsabile dell'area emergenza della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. A noi il soggetto gestore, cioè la Misericordia di Isola Capo Rizzuto, previo inoltro alla prefettura delle note delle presenze e previo incrocio con i dati della questura, inviava la risultanza finale di questo incrocio. Quindi era soggetto gestore, prefettura, questura e poi la Confederazione che emetteva le note per l'inoltro alla prefettura. Questa è sempre stata la prassi e, a quanto ci è dato di capire, faceva fede l'indicazione della questura.

  PRESIDENTE. Questa cosa era chiara dall'inizio, è il problema di chi firma e di chi gestisce, le due responsabilità sono dissociate. Ma questo deve interessare, oltre che loro, anche le istituzioni.
  Se non ci sono altre domande ringraziamo e, naturalmente, siccome è un'associazione che ha... quanti secoli di storia?

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Ha 770 anni.

  PRESIDENTE. Allora, perché il futuro sia altrettanto longevo credo che ci sia la necessità, dopo questa vicenda, che certo non toglie tutti i meriti che le Misericordie hanno avuto nei secoli e hanno tuttora in Pag. 20tante parti d'Italia, però credo che sia un'occasione importantissima da non far passare invano per vedere cosa del sistema non abbia funzionato. Grazie.

  ROBERTO TRUCCHI, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia. Grazie, presidente.

  La seduta termina alle 15.40.