XVII Legislatura

Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere

Resoconto stenografico



Seduta n. 160 di Martedì 28 giugno 2016

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Gaetti Luigi , Presidente ... 3 

Audizione del viceprefetto Antonia Maria Grazia Surace, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi:
Gaetti Luigi , Presidente ... 3 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 3 
Gaetti Luigi , Presidente ... 5 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 5 
Gaetti Luigi , Presidente ... 6 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 6 
Gaetti Luigi , Presidente ... 6 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 6 
Gaetti Luigi , Presidente ... 7 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 7 
Gullì Antonio , già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 7 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 7 
Gaetti Luigi , Presidente ... 7 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 8 
Gullì Antonio , già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 8 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 8 
Gaetti Luigi , Presidente ... 9 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 9 
Gullì Antonio , già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 9 
Gaetti Luigi , Presidente ... 9 
Surace Antonia Maria Grazia , già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi ... 9 
Gaetti Luigi , Presidente ... 10 

(La seduta termina alle 14.50) ... 10

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
LUIGI GAETTI

  La seduta comincia alle 14.10.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  (Così rimane stabilito).

Audizione del viceprefetto Antonia Maria Grazia Surace, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del viceprefetto Antonia Maria Grazia Surace, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi (Vibo Valentia), dopo la misura dello scioglimento per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso adottata con decreto del Presidente della Repubblica dell'11 febbraio 2014.
  La dottoressa Surace è accompagnata dal dottor Antonio Gulli, già componente della medesima commissione.
  L'audizione odierna rientra nell'ambito degli approfondimenti sui comuni sciolti per mafia oggetto della relazione approvata nella seduta del 31 maggio scorso. Oggi proseguiamo, pertanto, con l'approfondimento sul comune di Ricadi, mediante una panoramica istituzionale che comprende le audizioni sia del commissario straordinario sia, la settimana prossima, del nuovo sindaco, in modo da offrire un'occasione di conoscenza diretta sulle criticità attuali e sugli impegni futuri che attendono gli amministratori locali dopo lo scioglimento per mafia del comune.
  Do la parola alla dottoressa Surace per lo svolgimento della sua relazione.

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Come lei ha detto, l'organo consiliare di Ricadi è stato sciolto l'11 febbraio 2014. Il decreto di scioglimento aveva evidenziato varie criticità inerenti l'infiltrazione mafiosa sia per quanto riguarda contiguità degli amministratori locali alla criminalità organizzata sia per quanto riguarda l'apparato burocratico interno.
  In particolare era stato evidenziato che l'ex sindaco, titolare di un villaggio turistico, la Baia del sole, aveva utilizzato del personale facente notoriamente capo alle cosche locali e una ditta, nei confronti della quale è poi intervenuta un'interdittiva antimafia, per dei lavori di ristrutturazione del villaggio turistico.
  Varie erano state le criticità evidenziate, dal rilascio di taluni permessi a costruire da parte di soggetto non abilitato al mancato contrasto all'abusivismo edilizio, fino a una gestione economico-finanziaria non corrispondente ai parametri di efficienza ed efficacia, soprattutto nel campo della riscossione dei tributi.
  Nel momento in cui ci siamo insediati ovviamente abbiamo chiesto a tutti i responsabili di area di fornirci una relazione sulle problematiche più rilevanti, in maniera da porre subito rimedio.
  Ovviamente abbiamo improntato tutta la nostra attività al ripristino della legalità, Pag. 4 iniziando da un'altra problematica che era stata evidenziata nel decreto di scioglimento, quella relativa alla proroga dell'affidamento della gestione dei cani randagi a un canile il cui titolare era l'ex vicesindaco del comune. Abbiamo immediatamente dato disposizione di revocare questo affidamento e di spostare i cani in un altro canile, cosa che poi è stata fatta.
  Sul fronte del ripristino della legalità, da parte di molti c'era stata segnalata la situazione del belvedere di Capo Vaticano, il più bel belvedere della Calabria. Ricordiamoci che Ricadi fa parte della Costa degli dei e che il belvedere di Capo Vaticano è uno dei più rinomati.
  Un privato, che aveva a suo tempo realizzato un chiosco con un permesso a costruire, successivamente però non rinnovato, aveva posto un cancello e addirittura da ultimo dei tornelli, per precludere ai turisti, che sono numerosissimi a Ricadi, che conta 150 strutture ricettive, la possibilità di godere di quel panorama veramente mozzafiato.
  Devo dire che in quel caso la presenza dello Stato si è manifestata, anche simbolicamente, perché ovviamente, oltre alla procedura di carattere amministrativo, nel momento in cui siamo andati a rimuovere il cancello, erano presenti con gli operai del comune, oltre alla commissione straordinaria, anche il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, tutti i vertici delle forze dell'ordine e l'allora prefetto. Insomma, è stata una bella manifestazione di ripristino della legalità, con lo Stato che sta dalla parte dei cittadini per consentire loro di riappropriarsi di un bene pubblico quale è il belvedere.
  Ovviamente il soggetto ha fatto ricorso al TAR e l'ha perso; ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e l'ha perso.
  Poco prima della fine della gestione commissariale noi avevamo avviato le procedure della gara, che era stata anche aggiudicata, per individuare una ditta che procedesse alla rimozione del chiosco realizzato da questo soggetto, ma anche di altri tre chioschi abusivi. In seguito spiegherò perché li definisco abusivi. Ora soffermiamoci su questo.
  Siccome ovviamente abbiamo ritenuto che la rimozione di questo chiosco, realizzato su area pubblica dal soggetto che aveva anche apposto il cancello, potesse dar luogo a problematiche di vario tipo, avevamo richiesto al prefetto di Vibo l'ausilio della forza pubblica.
  Il prefetto di Vibo, nell'ultima settimana di maggio, se non erro, ha riunito il comitato ordine e sicurezza pubblica e, nell'ambito di questo, oltre ad affrontare gli eventuali altri problemi, ha concesso l'ausilio della forza pubblica, comunicandolo al neoeletto sindaco.
  Devo dire, per inciso, che il neoeletto sindaco ha tenuto a incontrare la commissione. Infatti, con il dottor Gullì e il dottor Caricati, che proviene da Potenza, ci siamo recati a Ricadi e abbiamo evidenziato al sindaco quelli che potevano essere i problemi di maggior rilievo, ma soprattutto quelle che dovevano essere le attività da continuare affinché il nostro lavoro non venisse vanificato.
  A questo punto il nuovo sindaco ovviamente, avendo già ottenuto la concessione dell'ausilio della forza pubblica, dovrà semplicemente procedere alla rimozione del chiosco.
  Peraltro, questo chiosco è stato utilizzato nel tempo da questo soggetto come abitazione privata, con un bel parco a disposizione e un bel belvedere. Questa è una delle cose che hanno avuto grande impatto sull'opinione pubblica e tra la cittadinanza, con la quale noi abbiamo sempre avuto rapporti.
  Noi avevamo dedicato un giorno per ricevere i cittadini, ma devo dire che abbiamo sempre ricevuto chiunque si è presentato alla nostra porta, anche negli altri giorni e anche senza appuntamento. Parlo sia dei cittadini che dei comitati che erano sorti sul territorio.
  Ad esempio, il secondo giorno che ci siamo recati a Ricadi si sono presentati dei giovani di Santa Domenica, una frazione popolosa di Ricadi, manifestandoci la loro voglia di mettersi al servizio del proprio territorio.
  Ricordo che dissi loro: «State tranquilli, faremo un albo delle associazioni. Pag. 5Ovviamente dovrà essere approvato a monte un regolamento e poi vedremo come vi si potrà impiegare».
  Ebbene, abbiamo redatto il regolamento per l'albo delle associazioni, loro si sono iscritti e, in virtù di questa iscrizione e sulla base di un altro regolamento sempre da noi adottato per la gestione degli spazi pubblici, è stata concessa loro la possibilità di prendersi cura del verde di Santa Domenica, con gradimento, oltre che da parte loro, di tutti i cittadini.
  Per quanto riguarda il discorso dei permessi a costruire che era stato toccato nel decreto di scioglimento, era successo che l'amministrazione precedente aveva individuato dei soggetti esterni quali tecnici a supporto dell'ufficio tecnico comunale, tra cui un ingegnere, che però non aveva poteri di firma verso l'esterno.
  Pertanto, ci siamo trovati una serie di permessi a costruire per i quali doveva essere verificata, oltre alla legittimità della firma, che non lo era, la possibilità di una ratifica o la possibilità, invece, di una revoca per evidenti profili di illegittimità.
  Questo compito è stato portato a termine dal responsabile dell'area tecnica proprio poco prima che andassimo via noi. Anche su questo, siccome sono stati individuati dei permessi a costruire che devono essere revocati per evidenti profili di illegittimità, il nuovo sindaco dovrà impartire apposite direttive, oltre a quelle che noi formalmente avevamo impartito al responsabile dell'area tecnica.
  Sono a vostra disposizione qualora vogliate acquisire maggiori dettagli.

  PRESIDENTE. Ci dia lei una visione. Per esempio, lei ha affermato che, appena insediata, ha chiesto una relazione ai funzionari di area. Il loro rapporto nei vostri confronti come è stato?

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Debbo dire che è stato collaborativo, ma con la loro tempistica che non è mutata neanche sotto la nostra gestione. Noi abbiamo cercato sempre, ogni qual volta ci siamo recati al comune, di imprimere accelerazioni su determinante pratiche, ad esempio sulla questione del belvedere e su altre che le dirò.
  Tuttavia, solo quando ci è stato concesso un funzionario sovraordinato, a circa dieci mesi dal nostro insediamento, le cose sono cambiate. Si è visto quantomeno che l'apparato burocratico era seguito e stimolato continuamente anche dal sovraordinato e questo ha portato dei frutti, forse dovuti più che altro all'impegno del sovraordinato stesso nell'affrontare determinate questioni.
  Oltre alla vicenda del belvedere, era stata segnalata, mediante un esposto, l'illegittimità di un permesso a costruire rilasciato proprio all'ex sindaco all'interno del villaggio di cui è titolare, il villaggio Baia del sole.
  È stata avviata la procedura per la revoca di questo permesso a costruire. Tuttavia, il TAR non ha dato ragione all'amministrazione comunale. I nostri tecnici ritengono che, nonostante la decisione del TAR, il provvedimento del comune di revoca del permesso sia legittimo e, pertanto, abbiamo deliberato di costituirci in giudizio anche innanzi al Consiglio di Stato.
  Di questo non abbiamo parlato con il nuovo sindaco, il quale determinerà se continuare o meno a difendere gli interessi dell'amministrazione e i provvedimenti adottati sotto la gestione commissariale.
  Un'altra tematica di rilievo che investe Ricadi in quanto territorio ad alta vocazione turistica (consideriamo che registra circa 70 mila – 80 mila presenze durante l'estate) è il problema della depurazione.
  Appena siamo arrivati ci siamo trovati a dover affrontare il problema della condotta sottomarina dell'impianto di depurazione, che era rotta. Pertanto, era stata attivata una deviazione delle acque depurate nel torrente Mandricelle, a confine con il territorio di Ioppolo.
  Anche in quel caso, dopo delle riunioni anche in prefettura, abbiamo immediatamente provveduto e risolto il problema. Pag. 6
  Sul fronte della depurazione vari sono stati gli interventi. È stato richiesto anche un finanziamento alla regione Calabria per l'efficientamento dell'impianto di depurazione e, quindi, è stata curata la manutenzione degli impianti.
  Devo dire che nel corso del 2015 non abbiamo avuto alcun problema di depurazione delle acque nel comune di Ricadi. Se le acque a volte si sono presentate sporche, forse era dovuto a qualche scarico abusivo, proveniente magari anche dai comuni limitrofi, o addirittura a rifiuti solidi provenienti dal famoso fiume Menta, se non erro.
  Aggiungo un passaggio sulla situazione economico-finanziaria, che è sempre connessa a questa forte presenza degli imprenditori turistici.
  È stata fatta una ricognizione dei crediti vantati dal comune nei confronti di tutti i contribuenti, però la parte più cospicua ovviamente erano i titolari delle strutture ricettive. Il comune vantava nei confronti degli operatori turistici un credito tributario di ben 4 milioni di euro.
  Anche in quel caso abbiamo avviato delle riunioni con gli imprenditori, li abbiamo sensibilizzati e abbiamo fatto capire loro che, se non introitavamo i tributi, non potevamo rendere i servizi alla collettività. In questo siamo stati supportati anche dall'allora prefetto di Vibo, che ha partecipato a uno di quegli incontri.
  Gli imprenditori hanno parzialmente risposto bene, nel senso che hanno avanzato istanza di rateizzazione per quasi 2 milioni di euro, metà dell'importo, mentre per coloro i quali non si sono fatti vivi e non hanno voluto aderire al nostro invito a mettersi in regola sono state avviate le procedure di riscossione coattiva.
  Anche questo è stato un grande segnale nei confronti della cittadinanza, che si è sempre lamentata del fatto di pagare anche per gli imprenditori.
  Ovviamente anche nel campo degli altri tributi si è inciso molto, con sistemi informatici e quant'altro, soprattutto accogliendo le obiezioni dei cittadini ed epurando la banca dati da informazioni erronee, che comportavano l'emissione di cartelle non corrispondenti al reale stato delle cose.
  Questo ha comportato anche un implemento dell'adesione spontanea a pagare i tributi da parte dei cittadini, nella misura di circa il 12 per cento.
  Sempre sul fronte del settore turistico, abbiamo ritenuto, vista anche la condizione economico-finanziaria disastrosa che avevamo trovato, di istituire l'imposta di soggiorno, ovviamente previa riunione con gli imprenditori e accogliendo parzialmente le loro istanze.
  Questo ha comportato un introito di circa 550 mila euro, relativo solo al 2015. È ovvio che nella prima applicazione di questa imposta non si poteva procedere casualmente. Occorreva risistemare le strade, efficientare quanto più possibile la depurazione e incrementare il servizio idrico.
  Pertanto, sarà la nuova amministrazione che valuterà a cosa destinare i nuovi introiti che sicuramente saranno superiori di quelli relativi all'anno 2015.

  PRESIDENTE. Io vorrei tornare un attimo sui funzionari del comune. Praticamente hanno migliorato la loro efficienza soprattutto da quando c'è stato l'ausilio di questa...

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. È un ingegnere, Antonella Sette, sovraordinata all'area tecnica.

  PRESIDENTE. Il personale adesso è rimasto...

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Il personale è rimasto lì, anche per problemi di carattere tecnico-organizzativo.
  Nel momento in cui è arrivato il sovraordinato, abbiamo detto che tutti gli atti predisposti dal responsabile dell'area tecnica e aventi particolare rilievo all'esterno dovessero essere sottoposti al sovraordinato Pag. 7 stesso prima di essere adottati, in maniera tale da garantirne la legittimità e un controllo.
  Infatti, la commissione straordinaria è composta da laureati in giurisprudenza, come il collega e io, o in economia e commercio, come il funzionario economico-finanziario, che oggi purtroppo non ha potuto partecipare, solo perché si trova all'estero. Diversamente, sarebbe stato ben lieto di essere presente anche lui qui.

  PRESIDENTE. Ritiene, quindi, che adesso ci sia una discontinuità tra l'operato che questi funzionari hanno fatto in maniera pregressa rispetto alla nuova giunta che è stata eletta?

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Sicuramente sotto la nostra gestione si sono comportati secondo parametri di legittimità, o almeno me lo auguro, però – lo ripeto – con una tempistica oltremodo dilatata.
  Non so se il dottor Gullì vuole aggiungere qualcosa in merito.

  ANTONIO GULLÌ, già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Sul personale ovviamente d'ora in avanti non sappiamo quello che potrà succedere.
  Sicuramente non posso che confermare quello che diceva la dottoressa Surace sulla collaborazione con i tempi loro da parte dei funzionari. Questo ovviamente ha creato dei piccoli problemi soprattutto nell'area tecnica.
  Anche dalla lettura del decreto di scioglimento emerge che il nucleo di interesse da parte della criminalità organizzata si concentrava tutto sugli atti di quell'ufficio, tant'è vero che noi abbiamo dovuto cambiare quattro volte il responsabile dell'area tecnica.
  Quando siamo arrivati, abbiamo rimosso quello che c'era all'epoca. In quella fase ancora non ci veniva dato il personale in sovraordinazione che ci è stato dato nel dicembre 2014. Abbiamo fatto un bando pubblico, perché dovevamo necessariamente coprire la posizione organizzativa, e abbiamo stilato una graduatoria. Il primo dopo un mese se n'è andato per motivi che ancora oggi non ci è dato conoscere. È subentrato il secondo; dopodiché è andato via pure lui. È stato un susseguirsi di avvicendamenti.
  Coloro che ci sono in questo momento sono gli stessi che c'erano all'epoca in cui siamo arrivati noi. Bisogna ribadirlo. L'amministrazione comunale, oltre ad avere eventualmente il potere di avvicendarli, dovrà vigilare.
  Aggiungo un'altra cosa, se mi posso permettere, presidente. Noi abbiamo adottato anche un regolamento sull'utilizzo dell'unico bene confiscato alla criminalità organizzata, un bene immobile per il quale, quando siamo andati via, abbiamo indetto il bando per la nuova assegnazione.
  Nel frattempo, l'agenzia ha destinato un ulteriore bene di poco rilievo, un piccolo terreno dove veniva svolta un'attività di rivendita di pesce al dettaglio. Anche in quel caso abbiamo manifestato il nostro interesse, però ovviamente non siamo arrivati a vedere la destinazione finale di questo bene.

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Abbiamo manifestato l'interesse ad acquisirlo nel patrimonio del comune.

  PRESIDENTE. Anche su questo aspetto avremo modo di chiedere approfondimenti al nuovo sindaco.
  Vorrei leggervi un passaggio della relazione che ci è stata presentata dai nostri tecnici, che ha riferito che «il Procuratore nazionale antimafia nella relazione annuale ha evidenziato come sintomatico del clima esistente sul territorio il fatto che l'avvenuto disvelamento delle relazioni di esponenti delle istituzioni con la criminalità organizzata, avvenuto a seguito dell'esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare, non ha determinato significative reazioni nell'opinione pubblica Pag. 8 locale e neanche nei media, rimasti tutto sommato indifferenti al tema».
  Lei poc'anzi ha fatto riferimento a qualche associazione e a cittadini. Le chiedo se ci può descrivere meglio come si sono comportati i cittadini e se ritiene che ci sia stato un cambio di passo nella mentalità e se abbiano visto lo scioglimento e, quindi, la venuta di personale esterno come qualcosa di positivo.
  Voi avete tolto una cappa, oppure, come dice la relazione, sembra che tutto sommato si procede in maniera un po’ stantia?

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Ovviamente ci sono cittadini, vicini agli ex amministratori disciolti, che sicuramente non avranno visto bene il nostro insediamento, ma devo dire che ciò non riguarda la maggior parte dei cittadini.
  Ricordo da ultimo delle donne che spontaneamente sono venute per un problema idrico, manifestandosi a causa non già del comune, bensì della Sorical. Ci hanno detto: «Noi avremmo voluto che continuaste voi». Io ho risposto che non era possibile.
  Devo dire che molti cittadini hanno trovato risposte proprio dalla gestione commissariale. Molti ci hanno detto: «Se non lo fate voi, non lo farà più nessun altro». Questo almeno è stato il sentire dei cittadini.
  Anche gli stessi imprenditori turistici, pur dovendo mettere mani alle tasche per pagare i tributi che nessuno mai aveva richiesto loro, ovviamente dopo il primo atto, erano nostri interlocutori assidui e trovavano in noi un punto di riferimento.

  ANTONIO GULLÌ, già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Sicuramente è vero che la maggior parte dei cittadini è onesta.
  Racconto un episodio per capire un po’ il territorio del vibonese. Circa un anno fa, nel vivo della nostra attività, un esponente di spicco del locale di Limbadi, Mancuso, che sicuramente tutti loro conosceranno, una persona sottoposta alla sorveglianza speciale, decise di spostare improvvisamente la residenza da Limbadi a Ricadi, senza un motivo apparente.
  Siccome, come sapranno sicuramente tutti loro, la criminalità organizzata agisce per simboli, noi abbiamo percepito questo come un simbolo di voler riaffermare, alla vigilia... Parliamo di un anno fa, quindi ormai eravamo quasi... Era una persona che passeggiava tranquillamente al mercato del paese e tutti lo conoscevano. A noi l'hanno segnalato, perché noi non lo conoscevamo.

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Questo «signore» si è trasferito a Ricadi, dove c'è stata sempre l'influenza dei Mancuso, ma nessun appartenente a quella famiglia, per quello che ci è stato riferito, aveva vissuto, per lavorare in una struttura ricettiva, che mi pare fosse il villaggio Eden.
  Sembra che il giudice da prima l'abbia autorizzato a viaggiare da Limbadi a Ricadi e poi a risiedere lì.
  È vero quello che il collega afferma. Noi, a dire il vero, non appena saputo della presenza di questo tizio nel nostro territorio, abbiamo informato immediatamente il prefetto di Vibo. Abbiamo anche cercato in tutti i modi di evitare che potesse confermare la sua residenza in Ricadi.
  Infatti, adesso basta dichiarare la propria residenza e si acquisisce automaticamente, a meno che entro un certo numero di giorni, a seguito ovviamente dei sopralluoghi da parte della polizia municipale, non si evinca il contrario.
  Purtroppo, la nostra polizia municipale è andata e tutte e due le volte l'ha trovato in questo villaggio. Pertanto, il personaggio è residente a Ricadi.
  In effetti, noi l'abbiamo subito inteso come una sorta di messaggio: «Lo Stato se ne sta andando via, è finita la gestione commissariale. State attenti, stiamo tornando noi». Noi l'abbiamo inteso in questo Pag. 9 senso e per questo – lo ripeto – abbiamo subito informato il prefetto, ma purtroppo non c'erano strumenti giuridici, visto che era stato autorizzato anche dall'autorità giudiziaria, per evitare la permanenza di questo tizio nel territorio di Ricadi.

  PRESIDENTE. C'è un'altra cosa che ho letto in questa relazione che mi ha un po’ incuriosito, perché è la prima volta: «Proprio in queste ultime elezioni del 5 giugno 2016 appare meritevole di segnalazione il fatto che risultano aver già ricoperto cariche amministrative in seno allo stesso comune o in altri comuni limitrofi ben sei candidati, pari al 35 per cento».
  Non mi era mai capitato di vedere persone che girassero vari comuni. Voi come...

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Diciamo che, sapendo che c'era l'attenzione di altre autorità sullo svolgimento delle elezioni amministrative, non ci siamo curati di verificare se effettivamente alcuni amministratori avessero o meno già prestato il proprio «contributo» nello stesso comune o nei comuni limitrofi.
  In seguito, in effetti, siamo venuti a sapere, ad esempio, del fratello del vigile comunale, che peraltro ha collaborato con noi a 360 gradi, che era già stato consigliere comunale ed è stato rieletto.
  Inoltre, sappiamo che la vera lista è quella del sindaco, mentre l'altra era di fatto una lista civetta per evitare che non si raggiungesse il quorum.

  ANTONIO GULLÌ, già componente della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. Forse vale la pena raccontare questo episodio. Essendo Ricadi un comune piccolo, sicuramente non è balzato agli onori della cronaca. Il sindaco di Ricadi è stato eletto alle ultime elezioni con il 93,7 per cento.
  C'è una spiegazione che è legata al fatto che la sera prima della scadenza dei termini per la presentazione delle liste i soggetti della seconda lista «vera» si sono spaccati al loro interno e, quindi, hanno deciso di non presentare più nessuna candidatura.
  Per evitare di non superare il quorum e, quindi, di prorogare per un ulteriore anno, non con noi, ma con un altro funzionario, la gestione commissariale – credo che sia evidente e, quindi, che possiamo dirlo – si sarebbe presentata la famosa lista civetta, che peraltro aveva un numero di candidati consiglieri inferiore. La conseguenza è stato questo 93 per cento.

  PRESIDENTE. Questa cosa mi ha fatto venire in mente l'unione dei comuni che adesso sta andando avanti e, quindi, ci sono già gli amministratori che girano. Ho pensato che si sono già portati avanti, in modo tale che quando uniranno i comuni avranno già esperienza.

  ANTONIA MARIA GRAZIA SURACE, già coordinatrice della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del comune di Ricadi. I comuni limitrofi non sono delle perle di buona amministrazione. Abbiamo il comune di Tropea, in cui il prefetto ha inviato la commissione d'accesso. Credo che la proposta del prefetto sia al vaglio da parte dei competenti organi.
  Abbiamo il comune di Joppolo, che era stato sciolto per infiltrazione mafiosa, salvo poi il ribaltamento del provvedimento da parte del TAR. Mi risulta che anche lì versano in enormi difficoltà economico-finanziarie, ben più gravi di quelle che abbiamo riscontrato noi a Ricadi e che in parte abbiamo sanato.
  Tenga presente, peraltro, che quando siamo arrivati erano in anticipazione di tesoreria quasi al massimo, però al contempo c'era una massa debitoria imponente verso una serie di fornitori. Di conseguenza, il comune ha quasi rischiato il dissesto.
  Noi abbiamo fatto ricorso al decreto legislativo n. 66 del 2014 e, da ultimo, se non erro, al n. 78 del 2015, e con i fondi Pag. 10della Cassa depositi e prestiti siamo riusciti a eliminare gran parte della situazione debitoria del comune nei confronti di vari fornitori, giungendo anche a transazioni che hanno fatto risparmiare al comune, se non erro, circa 1,5 milioni.

  PRESIDENTE. Visto che non ci sono altre domande e che le mie curiosità sono state soddisfatte, ringrazio i nostri ospiti di essere venuti e di averci dato una visione del paese di Ricadi.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.50.