XVII Legislatura

XIII Commissione

Resoconto stenografico



Seduta n. 12 di Giovedì 12 giugno 2014

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Fiorio Massimo , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI AGROALIMENTARI NAZIONALI CON RIFERIMENTO ALL'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO 2015

Audizione dei rappresentanti di Federalimentare.
Fiorio Massimo , Presidente ... 3 
Ferrua Magliani Filippo , Presidente di Federalimentare ... 3 
Fiorio Massimo , Presidente ... 5 

ALLEGATO: Documentazione consegnata dai rappresentanti di Federalimentare ... 6

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente: FI-PdL;
Scelta Civica per l'Italia: SCpI;
Sinistra Ecologia Libertà: SEL;
Nuovo Centro-destra: NCD;
Lega Nord e Autonomie: LNA;
Per l'Italia (PI);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-MAIE-Movimento Associativo italiani all'estero-Alleanza per l'Italia: Misto-MAIE-ApI;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI): Misto-PSI-PLI.

Testo del resoconto stenografico
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PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MASSIMO FIORIO

  La seduta comincia alle 9.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione dei rappresentanti di Federalimentare.

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali con riferimento all'Esposizione Universale di Milano 2015, l'audizione dei rappresentanti di Federalimentare.
  Ringrazio il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani per aver accolto l'invito della Commissione. Il presidente è accompagnato dalla dottoressa Maria Agnese Dau dell'area nutrizione e salute.
  Lascio la parola al presidente Ferrua Magliani, al cui intervento potranno far seguito le domande dei colleghi e le repliche.

  FILIPPO FERRUA MAGLIANI, Presidente di Federalimentare. Sono io che ringrazio lei, presidente, e la Commissione per questa opportunità che ci viene data.
  La Federalimentare rappresenta il sistema industriale alimentare italiano, che si compone di circa 6.500 aziende, sviluppa un fatturato di 132 miliardi, di cui 26 all'esportazione, e dà lavoro a circa 380.000 persone.
  Federalimentare ha visto fin dall'inizio l'importanza dell'evento Expo e già nell'ottobre-novembre del 2010 ha firmato un protocollo di collaborazione con la società Expo, finalizzato alla diffusione della conoscenza delle eccellenze alimentari italiane e anche alla conoscenza della corretta alimentazione e della sicurezza alimentare.
  Di qui è nato un percorso di avvicinamento all'avvenimento, che ha visto nei primi due anni l'organizzazione di una serie di eventi per la sensibilizzazione sui temi dell'Expo e anche il coinvolgimento del gruppo Giovani imprenditori di Federalimentare, che partecipa a un tavolo Expo Giovani promosso dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione anche con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, e ha lo scopo di svolgere delle azioni durante la manifestazione in coordinamento con le analoghe associazioni dei giovani, della componente agricola e della componente distributiva.
  La Federalimentare – intervengo sinteticamente perché ho lasciato un documento a disposizione della Commissione – ha lavorato, lavora e lavorerà sui temi connessi a questo evento, innanzitutto il tema della corretta alimentazione e dell'informazione al consumatore. Mi riferisco al lavoro che abbiamo fatto, stiamo facendo e faremo ancora di riformulazione dei prodotti, attraverso la riduzione delle porzioni dei prodotti e anche la riduzione degli ingredienti che non sono Pag. 4allineati con le regole della buona alimentazione (mi riferisco a grassi, sale e zuccheri in particolare).
  Abbiamo lavorato sull'etichettatura, anticipando anche obblighi normativi che ci arriveranno dall'Unione europea e che entreranno in vigore nel dicembre di quest'anno e nel dicembre del 2016. Parlo di etichetta nutrizionale e dell'indicazione anche delle corrette dosi giornaliere delle varie componenti.
  Inoltre, abbiamo lavorato molto – e di questo siamo molto orgogliosi – sul tema dell'educazione alimentare. Noi riteniamo che l'educazione alimentare, unita a un appropriato stile di vita e all'attività fisica in particolare, sia la risposta vera e concreta al problema dell'obesità.
  Sull'educazione alimentare abbiamo fatto degli accordi con il MIUR. L'ultimo, siglato con il Ministro Profumo, ha introdotto la possibilità di inserire nelle scuole una materia interdisciplinare: non ci sono ore dedicate all'educazione alimentare, ma questa viene trasfusa durante le ore dedicate ad altre discipline che vengono studiate a scuola.
  Nell'ultimo anno scolastico, quello appena chiuso, abbiamo svolto un progetto di questa natura con l'Osservatorio Giovani Editori, che ha portato a coinvolgere 900 docenti, 1.600 classi, circa 42.000 studenti.
  Altro tema importante legato all'Expo è quello della sicurezza alimentare, intesa innanzitutto come sicurezza sul prodotto. A questo riguardo credo si possa dire che l'Italia è al vertice mondiale della sicurezza sui prodotti alimentari. Noi investiamo il 2 per cento del nostro fatturato per questo aspetto.
  Parlo anche di sicurezza intesa come disponibilità delle materie prime. Ovviamente noi siamo molto interessati perché, come tutti sapete, in Italia siamo deficitari di numerose materie prime, quindi per noi la possibilità di avere maggiori disponibilità nazionali di queste materie prime è un dato molto importante. Oggi trasformiamo già il 72 per cento delle materie prime agricole nazionali e il resto viene immesso direttamente in consumo, quindi per il resto dobbiamo rivolgerci all'estero, con tutte le conseguenze e le polemiche che derivano sul tema del made in Italy. Al riguardo vorrei riaffermare la nostra posizione: non è possibile considerare made in Italy solo il prodotto che contiene il 100 per cento di materie prime nazionali. Sarebbe un autogol, perché danneggerebbe l'immagine del made in Italy verso l'estero.
  Sul tema della sostenibilità direi che il nostro sistema vanta dei risultati molto importanti per quanto riguarda sia il risparmio dell'uso dell'acqua potabile sia l'efficienza energetica, la valorizzazione dei sottoprodotti, l'ottimizzazione del packaging, il riciclo degli imballaggi. Su tutto questo abbiamo dati molto confortanti. Lo stesso vale per la prevenzione degli sprechi alimentari. Noi partecipiamo alla Consulta del Ministero dell'ambiente: l'obiettivo è quello di realizzare un programma concreto e serio di drastica riduzione degli sprechi di qui al 2015, ovvero all'Expo.
  Le eccedenze della fase industriale, secondo studi svolti anche dal Politecnico di Milano, sono pari allo 0,4 per cento. In pratica, la fase industriale è quella dove si spreca di meno.
  Concluderei ricordando solo due interventi che faremo in occasione dell'Expo. Noi partecipiamo a un'iniziativa della Confindustria, insieme ad altre associazioni come Federchimica, e realizzeremo nello spazio del Padiglione Italia un evento che ha finalità puramente educative. Si tratta di un evento, organizzato dal Museo della scienza e della tecnica di Milano e rivolto soprattutto ai giovani, alle scuole, finalizzato a illustrare e valorizzare il prodotto alimentare sostenibile.
  Un altro intervento, invece, è rivolto più alle aziende. Noi abbiamo pensato che, poiché le grandi aziende sono già tutte presenti all'Expo, con interventi diretti, con padiglioni propri e sponsorizzazioni, le piccole e medie potranno essere presenti inserendosi nel padiglione che stiamo organizzando con la Fiera di Parma, a costi contenuti. Ci sarà una presenza non di prodotto, perché ovviamente non è una fiera e non si possono vendere prodotti, ma di manifestazioni di interesse storico, di marchi, in modo che le aziende potranno farsi conoscere. Siccome Pag. 5l'evento dura sei mesi, sarà un'occasione importante per queste aziende.
  Infine, con la nostra associazione europea FoodDrinkEurope organizzeremo una settimana di eventi. Ogni giorno sarà dedicato a uno dei sottotemi fondamentali dell'Expo. Quindi, la sostenibilità, gli sprechi e gli altri temi avranno una giornata di eventi organizzata da noi e dall'associazione europea.

  PRESIDENTE. Non essendovi colleghi che chiedono di intervenire, ringrazio i nostri ospiti della presenza e della documentazione consegnata, di cui autorizzo la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna (vedi allegato), e dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.30.

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ALLEGATO

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