XVII Legislatura

III Commissione

COMITATO PERMANENTE SUI DIRITTI UMANI

Resoconto stenografico



Seduta n. 26 di Giovedì 12 ottobre 2017

INDICE

Sulla pubblicità dei lavori:
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 3 

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA TUTELA DEI DIRITTI DELLE MINORANZE PER IL MANTENIMENTO DELLA PACE E DELLA SICUREZZA A LIVELLO INTERNAZIONALE

Audizione di esponenti del Cambodia
National Rescue Party
(CNRP)

Locatelli Pia Elda , Presidente ... 3 
Rainsy Sam , ex presidente del ... 4 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 6  ... 6 
Rainsy Sam , ex presidente del ... 6 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 7 
Santerini Milena (DeS-CD)  ... 7 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 7 
Tioulong Saumura , deputata dell'Assemblea Nazionale della Cambogia ... 7 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 8 
Zamparutti Elisabetta , componente della presidenza del Partito Radicale ... 8 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 9 
Rainsy Sam , ex presidente del ... 9 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 10 
Angioli Matteo , componente della presidenza del Partito Radicale ... 10 
Locatelli Pia Elda , Presidente ... 10

Sigle dei gruppi parlamentari:
Partito Democratico: PD;
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Forza Italia - Il Popolo della Libertà- Berlusconi Presidente: (FI-PdL);
Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista: MDP;
Alternativa Popolare-Centristi per l'Europa-NCD: AP-CpE-NCD;
Lega Nord e Autonomie - Lega dei Popoli - Noi con Salvini: (LNA);
Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile: SI-SEL-POS;
Scelta Civica-ALA per la Costituente Liberale e Popolare-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE;
Democrazia Solidale-Centro Democratico: (DeS-CD);
Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale: (FdI-AN);
Misto: Misto;
Misto-Civici e Innovatori PER l'Italia: Misto-CIpI;
Misto-Direzione Italia: Misto-DI;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-UDC-IDEA: Misto-UDC-IDEA;
Misto-Alternativa Libera-Tutti Insieme per l'Italia: Misto-AL-TIpI;
Misto-FARE!-PRI-Liberali: Misto-FARE!PRIL;
Misto-Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI) - Indipendenti: Misto-PSI-PLI-I.

Testo del resoconto stenografico

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
PIA ELDA LOCATELLI

  La seduta comincia alle 8.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di esponenti del Cambodia
National Rescue Party
(CNRP)

  PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla tutela dei diritti delle minoranze per il mantenimento della pace e della sicurezza a livello internazionale, l'audizione di rappresentanti del Cambodia National Rescue Party (CNRP), partito di opposizione dell'Assemblea Nazionale della Cambogia, vale a dire la Camera bassa del Parlamento cambogiano.
  Saluto e ringrazio per la loro disponibilità a prendere parte ai nostri lavori gli onorevoli Sam Rainsy e Saumura Tioulong, rispettivamente ex presidente e deputato del CNRP e deputata del CNRP, che sono accompagnati da Laura Hart, rappresentante del Partito Radicale all'ONU, da Matteo Angioli, componente della presidenza del Partito Radicale, e da Elisabetta Zamparutti, nostra ex collega.
  L'audizione odierna ha luogo a seguito delle segnalazioni di violazioni dei diritti umani in Cambogia, di cui sarebbe responsabile il Governo del premier Hun Sen nel contesto di aspri scontri politici connessi alla campagna elettorale per le elezioni del 2018.
  A tal proposito, ricordo che, in occasione delle ultime elezioni del luglio 2013, il Partito Popolare Cambogiano (CPP) del Primo Ministro Hun Sen, ha ottenuto 68 dei 123 seggi nell'Assemblea Nazionale, 22 in meno rispetto alle elezioni del 2008. Il CNRP, guidato dal leader dell'opposizione Rainsy, qui presente, ha invece quasi raddoppiato la sua quota, passando da 29 a 55 seggi.
  Ricordo che il CNRP è nato nel 2012 dalla fusione del partito di Rainsy con il partito dei Diritti Umani. Nel suo programma elettorale il CNRP si è impegnato a lavorare soprattutto sui temi del salario minimo per il lavoro e delle pensioni di anzianità. L'impegno dell'onorevole Rainsy è chiaramente precedente e la sua vicenda politica e personale è segnata da un'attività di lungo termine a sostegno dei diritti e delle libertà fondamentali.
  Nel 2009, Rainsy è stato condannato a undici anni di prigione in contumacia per accuse che includevano l'alterazione di documenti pubblici. Costretto all'esilio in Francia, Rainsy è stato poi dichiarato ineleggibile alle elezioni del 2013.
  Quanto al Primo Ministro Hun Sen, è al potere dal 1985 e si è impegnato a restare al potere fino al compimento del suo settantaquattresimo compleanno. Se non faccio male i calcoli, essendo nato nel 1951 o nel 1952, dovrebbe rimanere al potere fino al 2026.
  Segnalo anche che, dopo le elezioni del luglio 2013, tutti i 55 deputati del CNRP neoeletti si sono rifiutati di assumere il seggio parlamentare, invocando la riforma elettorale e nuove elezioni. Nel luglio 2014, un accordo politico ha comportato uno sblocco parziale della situazione e oggi l'onorevole Pag. 4 Rainsy è membro a tutti gli effetti dell'Assemblea Nazionale.
  Secondo quanto ci hanno segnalato le persone che audiremo oggi, il 3 settembre scorso l'attuale presidente del CNRP, l'onorevole Kem Sokha, è stato arrestato, dopo essere stato privato dell'immunità parlamentare, con un voto a maggioranza semplice benché in Cambogia l'autorizzazione a procedere richieda la maggioranza qualificata.
  Siamo qui, quindi, per ascoltare la loro presentazione dello scenario cambogiano, accogliere le loro eventuali richieste di sostegno politico-diplomatico e promuovere la scarcerazione dell'onorevole Sokha sulla base di quanto già avvenuto presso il Parlamento europeo grazie a una risoluzione approvata a larga maggioranza.
  Prima di dare la parola ai nostri ospiti, preannuncio fin da ora che dovrò sospendere brevemente la seduta, perché devo svolgere un intervento rapidissimo in Aula, in sede di dichiarazione di voto di fiducia. Potrò rimanere, quindi, ancora per dieci minuti, mi assenterò per dieci minuti e poi riprenderemo i nostri lavori, se lo ritenete necessario, come spero.

  SAM RAINSY, ex presidente del Cambodia National Rescue Party. Presidente, onorevoli deputati, è un grande onore per me e per la collega Saumura Tioulong essere qui. Siamo entrambi deputati eletti dal popolo cambogiano ed è per noi, quindi, un grande onore essere qui insieme agli amici italiani, amici della democrazia, che ritengono che la situazione politica in Cambogia sia oggi insostenibile.
  Vorrei innanzitutto darvi alcuni dettagli sul mio percorso politico, che illustra l'evoluzione della situazione politica in Cambogia. Io sono considerato il capo storico dell'opposizione, perché vent'anni fa ho fondato il primo partito di opposizione parlamentare. Da quando ho fondato il mio partito c'è un clima di violenza terribile in Cambogia: infatti, 80 militanti del mio partito sono stati assassinati senza che vi fosse alcuna indagine seria volta a identificare gli assassini. In Cambogia si parla di terrorismo di Stato. Lo scorso anno, una voce critica del governo, un membro della società civile molto rispettato, è stato ucciso per strada, quindi la situazione dell'opposizione non è certo invidiabile. Io, in quanto capo dell'opposizione, e gli altri rappresentanti abbiamo solo tre possibilità: essere assassinati, finire in prigione o andare in esilio.
  Ho conosciuto tutti e tre questi destini, perché ho anche subìto diversi tentativi falliti di omicidio. Purtroppo, invece, molti dei miei colleghi non si sono salvati. Sono stato agli arresti domiciliari e, infine, in esilio: questo è il quinto esilio nella mia vita. Penso, però, ai miei colleghi che sono oggi in prigione, tre dei quali parlamentari eletti dal popolo cambogiano. Sono, quindi, qui per chiedere la solidarietà dei parlamentari di tutto il mondo, e in particolare di voi parlamentari italiani. Noi siamo stati eletti dal popolo. Per questo motivo, c'è bisogno di un procedimento legale per poter sopprimere la nostra immunità parlamentare e per poterci arrestare, ma non è stato questo il caso per i parlamentari attualmente detenuti.
  Il governo di Hun Sen, che, come è stato ricordato, è Primo Ministro da ben trentadue anni, non fa che arrestare i parlamentari con il pretesto di reati flagranti. Il capo dell'opposizione attuale, per esempio, Kem Sokha, è in prigione perché è stato accusato di sedizione. Quali sono poi i fondamenti di quest'accusa? Ebbene, lui ha pronunciato nel 2013, quindi quattro anni fa, un discorso sulla democrazia, sul sostegno che noi democratici cambogiani possiamo ricevere dai democratici di tutto il mondo, in particolare da quelli americani. Ebbene, sulla base di questo discorso, è stato accusato di sedizione e di tradimento, ed è stato arrestato durante la notte, come se fosse un assassino, un criminale comune. Oggi è in prigione.
  Un altro collega, il senatore Hong Sok Hour, di nazionalità francese, è stato arrestato perché su una pagina Facebook ha postato un documento che era sulla rete da diversi anni. È stato arrestato per un reato in flagranza. Il deputato Um Sam An, che è anche di nazionalità statunitense, è stato arrestato per un vecchio commento sulle frontiere. Questo è per dirvi che ci ritroviamo Pag. 5 in prigione per ragioni insensate. I deputati del mondo intero dovrebbero dimostrare solidarietà nei nostri confronti e chiedere il rilascio dei nostri colleghi. Questo sarebbe un grande progresso per l'attuale bassissimo livello della democrazia in Cambogia.
  Il secondo punto è lo scioglimento del partito di opposizione, come la presidente ha ricordato. Attualmente, esistono soltanto due partiti nell'Assemblea Nazionale della Cambogia. Prima, c'erano diversi partiti, ma dal 2012 l'opposizione democratica si è riunita e ha creato un unico partito di opposizione. Questo ha cambiato il panorama politico della Cambogia. L'unione delle forze democratiche in un unico partito ha notevolmente rafforzato le possibilità di un cambiamento democratico.
  Questo partito ha aumentato il numero di consensi nelle ultime elezioni e siamo quasi allo stesso livello del partito di maggioranza. Ci sono molte forze nella società cambogiana, in particolare tra i giovani, che chiedono un cambiamento. La popolazione della Cambogia è molto giovane, e infatti il 70 per cento ha meno di trent'anni. Da quando sono nati, questi giovani, che hanno oggi trent'anni, hanno conosciuto soltanto il potere di Hun Sen, il quale è al potere da trentadue anni. Quando i giovani cambogiani confrontano la situazione attuale della Cambogia con quella dei Paesi vicini, si rendono conto che negli altri Paesi ci sono stati degli sviluppi economici e sociali, mentre in Cambogia c'è ancora la miseria. Noi siamo tra i Paesi più poveri del mondo, secondo la Banca mondiale, e anche tra i Paesi più corrotti, secondo Transparency International. La corruzione è sistemica ed endemica, ci sono moltissime ingiustizie sociali, la disoccupazione è enorme, perché il governo attuale non sa creare nuove opportunità di lavoro e pensa soltanto ad arricchirsi, ad arricchire il proprio clan, la propria famiglia. È comprensibile, quindi, questo forte desiderio di cambiamento.
  Il partito al potere sa che perderà le prossime elezioni. Noi per loro siamo venuti fuori dal nulla. Quando ho fondato il primo partito di opposizione, ero da solo. Adesso, invece, abbiamo 55 deputati su 123 nell'Assemblea Nazionale. Hun Sen, allora, si è reso conto che nelle prossime elezioni, che si terranno a luglio 2018, perderà e che ci sarà un cambiamento democratico; pertanto, è stato preso dal panico e ha iniziato a prendere tutti i provvedimenti possibili per eliminare l'opposizione, per decapitarla. Costringendomi all'esilio e arrestando il mio successore, sta cercando di dividere l'opposizione, ma noi siamo sempre uniti. Ci sono dei membri dell'opposizione che sono sempre fermi e saldi sui loro princìpi. Ha deciso, così, di sciogliere il partito dell'opposizione, ma questa è veramente una farsa antidemocratica, la peggiore che si sia mai vista nella storia della democrazia di tutto il mondo: un partito che ha ottenuto quasi la metà dei suffragi popolari viene sciolto. Hun Sen dice che ridistribuirà i nostri seggi ad altri piccoli partiti alleati al partito di maggioranza che non hanno ottenuto voti alle elezioni. Ci sta togliendo i nostri seggi per ridistribuirli ad altri partiti, almeno questa è la sua intenzione.
  Ebbene, è necessario che i parlamentari italiani gli facciano capire che questa è una farsa inaccettabile. Se non ci sarà una reazione da parte della comunità internazionale, il rischio che corriamo nelle prossime settimane è proprio questo. La comunità internazionale può esercitare un'influenza notevole, perché la Cambogia è un Paese piccolo, che dipende per la sopravvivenza dall'assistenza internazionale. La Cina sta aiutando la Cambogia, perché, come sapete, alla Cina interessano poco i diritti umani, ma la Cina non potrà mai sostituire il mondo occidentale, anche soltanto per gli sbocchi commerciali. L'80 per cento delle esportazioni della Cambogia è rappresentato dal tessile e i grandi mercati in questo settore sono quelli degli Stati Uniti e dell'Unione europea. La Cina non può sostituire né gli Stati Uniti né l'Unione europea in campo commerciale, ma neanche in materia di aiuti, di prestiti, di assistenza della Banca mondiale, della Banca asiatica di sviluppo. La Cina non può sostituire il mondo occidentale. Pag. 6
  Grazie, quindi, per voler esprimere la solidarietà dei parlamentari per il sostegno della democrazia.

  PRESIDENTE. Devo proprio interrompere la seduta. Possiamo sospendere i nostri lavori per un quarto d'ora circa, il tempo necessario per svolgere la mia dichiarazione di voto in Aula. Non posso perdere una parte della Sua relazione, onorevole Rainsy.

  La seduta è sospesa dalle ore 8.55 alle ore 9.10.

  PRESIDENTE. Mi scuso ancora per l'interruzione.
  Continuiamo la nostra audizione. Invito l'onorevole Rainsy a continuare la sua relazione.

  SAM RAINSY, ex presidente del Cambodia National Rescue Party. In realtà, ho terminato la mia introduzione. Vi ho esposto i fatti principali. Come dicevo, l'immunità parlamentare dei deputati e dei senatori cambogiani non è rispettata, i parlamentari sono stati imprigionati, detenuti. Quello che chiedo è una solidarietà internazionale ed interparlamentare.
  Il secondo messaggio che vorrei che fosse lanciato alle autorità cambogiane è che non devono mettere le mani sull'opposizione. Hun Sen spera di vincere le elezioni senza sfidanti, senza avere un'opposizione e questo non ha senso. Pensa di redistribuire i seggi a piccoli partiti che non sono rappresentativi, ma che sono legati al partito di maggioranza. È, quindi, una forma di premio per questi partiti sottoposti al partito di maggioranza. Anche questo non ha senso.
  L'opposizione deve poter esercitare i diritti di qualsiasi partito politico, perché rappresentiamo il popolo cambogiano, quindi vogliamo partecipare alle prossime elezioni. Come vi ho detto, però, Hun Sen ha paura di queste elezioni, perché sa che perderà se l'opposizione si presenterà, ma questo è il gioco democratico. Non si possono cambiare le regole del gioco nel corso della gara. È questo il messaggio che bisogna inviare a Hun Sen, il cui partito è al potere da trentotto anni. Ci sono state alcune dichiarazioni in questo senso, a partire proprio dalla risoluzione del Parlamento europeo che ha sottolineato questi aspetti. Poi c'è stata una dichiarazione dei membri del Congresso americano, appartenenti sia al partito repubblicano che a quello democratico, un vero e proprio caucus interpartitico a sostegno della Cambogia. Ieri, ho incontrato alcuni rappresentanti del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale italiano, tra cui il sottosegretario Della Vedova. Ci sarà una dichiarazione da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale italiano, che sottolineerà proprio gli aspetti principali di questa situazione. Questa mattina, c'è stata anche una dichiarazione dell'ambasciata australiana in Cambogia a nome del governo australiano, che ugualmente sottolinea i punti più importanti.
  Quello che, quindi, è incoraggiante è che la comunità internazionale sta iniziando a parlare con voce univoca, e questo perché Hun Sen ha superato veramente i limiti e, dunque, la comunità internazionale sta iniziando a reagire. Oltretutto, la Cambogia è stata oggetto di un trattato internazionale, gli Accordi di pace di Parigi del 1991. Quando è stato firmato quest'Accordo, 18 Paesi, comprese le grandi potenze e i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, si sono impegnati a far rispettare il processo democratico in Cambogia, ma purtroppo questo processo democratico è uscito dalla carreggiata ed è stato distrutto dalle ultime misure di Hun Sen.
  La comunità internazionale si sta rendendo conto che bisogna mettere fine a questa situazione. Tutti gli sforzi compiuti fino a questo momento in Cambogia per permettere un nuovo sviluppo, una ricostruzione del Paese, per favorire la democrazia nel Paese, tutte queste riforme verranno completamente distrutte se si permette a Hun Sen, che è un ex khmer rosso, di proseguire su questa strada per ristabilire un sistema a partito unico, un sistema totalitario comunista. Tutti i partiti democratici Pag. 7 del mondo devono unire la loro voce per dire a Hun Sen che ha superato i limiti.
  Hun Sen si è rivolto alla Cina per avere un appoggio, perché sa che sarà condannato dal resto del mondo occidentale. La Cina è corsa in aiuto della Cambogia perché ha degli interessi economici. Sta costruendo anche una base navale in Cambogia, quindi ha anche degli interessi militari. Questo, naturalmente, è un gioco pericoloso. Se la Cina va avanti sul piano militare, questo perturberà l'equilibrio di tutta la regione. Molti Paesi (il Giappone, il Vietnam, l'India, l'Australia, gli Stati Uniti) non vogliono assolutamente che la Cina arrivi a controllare la Cambogia con basi militari perché questo creerebbe uno squilibrio in tutta la regione. In realtà, quindi, la posta in gioco non è soltanto la situazione della Cambogia, ma un meccanismo che poi coinvolgerebbe tutta la regione.
  In materia di diritti umani, visto che siamo nel Comitato sui diritti umani, la situazione è veramente terribile. Non riguarda soltanto i cambogiani, ma anche vittime della repressione nei Paesi vicini. Ci sono delle minoranze, gli Uiguri, che hanno chiesto appoggio al nostro Paese, ma sono stati respinti in Cina con la forza, e quindi si teme per la loro sorte. Anche i Montagnard, una minoranza del Vietnam e della Cambogia, sono perseguitati sul piano politico e religioso perché cristiani. Quando cercano rifugio in Cambogia, vengono respinti con la forza in Vietnam, dove sono soggetti a repressioni.
  Il governo cambogiano, quindi, non rispetta i diritti umani né del proprio popolo né di altre minoranze, di altri popoli che chiedono asilo politico, e questo è veramente disgustoso. Sono veramente lieto che il Comitato sui diritti umani della Camera dei deputati italiana abbia voluto ascoltarci.

  PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole Sam Rainsy per questa interessante relazione, che suscita profonde preoccupazioni.
  Adesso vorrei dare la parola alla collega Santerini per un suo contributo.

  MILENA SANTERINI. Ringrazio molto i rappresentanti del CNRP per quest'incontro, e soprattutto per il loro impegno, che capisco essere molto gravoso e difficile. Conosco la situazione della Cambogia da circa vent'anni e ho riscontrato anche la fatica di creare un'opposizione democratica che sia ascoltata e rispettata, soprattutto nel Paese.
  Vorrei, però, anche porvi qualche domanda per capire meglio come evolve la situazione in Cambogia in questo momento. In particolare, mi pare che uno dei temi più importanti e anche più scottanti sia il rapporto con il Vietnam. Vorrei capire quali sono, in particolare per il vostro partito, e in generale da parte del CPP, i rapporti con il Vietnam.
  In particolare, però, mi interessa anche qualche aspetto legato alla presenza degli immigrati vietnamiti in Cambogia. Mi è dispiaciuto molto vedere negli ultimi anni crescere un'intolleranza, una fatica di convivenza con gli immigrati vietnamiti, che sono molti e che non sempre riescono a integrarsi nel Paese. Vorrei capire il vostro punto di vista.
  L'altra domanda è sui Montagnard, di cui Lei, onorevole Rainsy, ha parlato. Io ho avuto modo di visitare molto brevemente Mondulkiri e Ratanakiri, zone molto impervie, dove c'è un terribile land grabbing, un terribile sfruttamento delle terre. Sono stata in contatto con alcuni attivisti che cercano di difendere i territori proprio dalla spoliazione delle terre, delle foreste, del legname. Anche loro rischiano veramente la vita: sono spesso intimiditi, uccisi, rapiti.
  Vorrei conoscere il vostro punto di vista su questo argomento, perché anche in questo caso c'è stata un'evoluzione. Immagino che il Governo non difenda sufficientemente gli esponenti di queste minoranze, che hanno il diritto di difendere la loro terra, dove vivono le loro famiglie.

  PRESIDENTE. Do volentieri la parola all'onorevole Saumura Tioulong, che ho avuto il piacere di conoscere qualche mese fa in Bangladesh.

  SAUMURA TIOULONG, deputata dell'Assemblea Nazionale della Cambogia. Grazie, Pag. 8presidente. Sarò sintetica per consentire a Sam Rainsy di rispondere alla domanda dell'onorevole Santerini. Vorrei soltanto sottolineare due aspetti.
  Il primo punto è che, come abbiamo detto prima, Lei, Presidente, presto parteciperà a San Pietroburgo all'Assemblea della Unione Interparlamentare (UIP). Penso che sia una buona occasione per i parlamentari per discutere tra loro, anche perché è proprio questo l'obiettivo della UIP: promuovere il dialogo tra i parlamentari di diversi Paesi e avere uno scambio di opinioni. È proprio attraverso il dialogo che si può illuminare la strada da seguire.
  Per questo desidero informarLa che la delegazione cambogiana che parteciperà ai lavori della UIP a San Pietroburgo sarà presieduta dal Presidente del Senato, la seconda carica nella gerarchia del Paese, ma che, soprattutto, è il segretario generale del partito al potere, quindi è il numero due o il numero tre nella gerarchia del partito. Non sono certa che all'interno del partito al potere tutti siano d'accordo con i metodi brutali utilizzati dal Primo Ministro. Se Lei, presidente, e tutta la delegazione italiana alla UIP poteste avere un incontro con il Presidente del Senato cambogiano potrebbe essere una buona opportunità per lanciare un messaggio al Primo Ministro da parte dei democratici italiani che sono preoccupati per la Cambogia, e quindi poter trasmettere un messaggio interessante, come ha detto giustamente l'onorevole Santerini, che conosce bene la Cambogia e che si occupa degli orfani e di altre attività umanitarie in Cambogia da vent'anni.
  Se le cose proseguissero così, tra vent'anni i cambogiani avranno ancora bisogno dell'aiuto dell'onorevole Santerini o di organizzazioni generose e caritatevoli, che tra vent'anni ancora dovranno occuparsi di attività umanitarie per aiutare il popolo cambogiano. Ci saranno ancora violazioni dei diritti delle minoranze, perché se anche i diritti della maggioranza sono violati, pensate a quelli delle minoranze! Dobbiamo intervenire ora in maniera chiara e netta. Dobbiamo richiamare i dirigenti cambogiani ai loro obblighi internazionali, in particolare alla protezione dei diritti umani e al rispetto della legge, altrimenti tra vent'anni la Cambogia sarà ancora un Paese in sottosviluppo, che dovrà chiedere aiuto alla generosità italiana.

  PRESIDENTE. Ringrazio la collega e amica Saumura Tioulong.
  Chiedo alle persone che hanno accompagnato la delegazione cambogiana se vogliono aggiungere qualcosa prima che vengano date le risposte alle richieste della collega Santerini.

  ELISABETTA ZAMPARUTTI, componente della presidenza del Partito Radicale. Innanzitutto, ringrazio la presidente Pia Locatelli per aver voluto tenere questa, a mio avviso, importantissima audizione alla Camera dei deputati.
  Ascoltando l'intervento dei nostri amici, amici anche del Partito Radicale, in particolare il riferimento che Sam Rainsy ha fatto al rischio di un percorso verso un regime totalitario in Cambogia, che richiama anche il passato terribile che questo Paese ha vissuto durante il regime di Pol Pot, credo che siano proprio la forza democratica che anima le persone che abbiamo sentito oggi e la forza della non violenza a poter prefigurare un futuro diverso per questo Paese.
  Io credo che si possano superare queste memorie così dure di un passato della Cambogia difficile e tragico, che sicuramente permangono e che rischiano di continuare a manifestarsi anche con espressioni autoritarie, totalitarie, illiberali, come quelle a cui assistiamo. Quello che sta accadendo in Cambogia è di un'inaudita gravità, di fronte a una forza calma, tranquilla e non violenta di speranza per un futuro diverso, quale, a mio giudizio, state esprimendo.
  Credo che quest'importante audizione, anche attraverso i suggerimenti che sono arrivati, possa dare una continuità e possa dare al nostro Paese, all'Italia, la possibilità di sostenervi. Sostenere voi non è soltanto sostenere una forza politica in uno dei tanti Paesi del nostro mondo. È sostenere l'affermazione di valori democratici, legati ai Pag. 9diritti umani, legati allo Stato di diritto, che sempre più vediamo minacciati e messi in discussione in modo che, a volte, noi stessi rischiamo di essere disorientati. Credo che non dobbiamo subire questo disorientamento ma farci forti di un orientamento guidato dai valori dello Stato di diritto, dei diritti umani e della non violenza.
  In questo senso, credo che oggi si sia instaurato un dialogo che può e deve proseguire. Pertanto, ringrazio davvero anche chi, componente di questo Comitato, ha voluto partecipare. Credo davvero che quello di oggi sia stato e sia un fatto istituzionalmente importante.

  PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole Zamparutti.
  Prima di dare la parola a Sam Rainsy, e quindi di concludere il nostro incontro, vorrei dire che accolgo la richiesta della collega Saumura Tioulong e chiederò alla delegazione italiana di chiedere insieme un incontro bilaterale alla delegazione cambogiana per informarla che abbiamo svolto quest'audizione presso il Comitato sui diritti umani e per rappresentare le nostre preoccupazioni rispetto a quanto sta succedendo in Cambogia.
  Non credo, realisticamente, che riusciremo a convincerli a cambiare idea ma una delle prime cose che ho imparato da quando ho cominciato, anni fa, a occuparmi di diritti umani è che far sapere a chi viola i diritti umani che c'è l'attenzione della comunità internazionale su di lui è importantissimo.
  In secondo luogo, bisogna promuovere e proteggere i diritti umani a partire dal sostegno agli human rights defenders. Sappiano che gli occhi del mondo, o gli occhi del Comitato sui diritti umani della Commissione affari esteri della Camera dei deputati, sono anche su quel Paese. Questo può servire, con la speranza che la forza dei valori dei diritti umani, della democrazia, della non violenza, dello Stato di diritto, piano piano si diffonda nel mondo.
  Per concludere, do ora la parola a Sam Rainsy.

  SAM RAINSY, ex presidente del Cambodia National Rescue Party. Per parlare della situazione dell'opposizione, dei problemi delle minoranze e della strategia che intendiamo adottare per assicurare il trionfo della democrazia, vorrei sottolineare che l'opposizione cambogiana è ispirata dai princìpi della non violenza. Abbiamo la fortuna di avere degli amici italiani nel Partito Radicale, e più precisamente nel Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, al quale l'opposizione cambogiana ha aderito. Questo partito si ispira ai princìpi della non violenza di Gandhi e di Martin Luther King e questi princìpi sono i nostri.
  Nel corso delle grandi manifestazioni che ci sono state dopo le elezioni del 2013, ci sono state tentazioni di passare alla violenza. Nel corso delle giornate, c'erano milioni di persone che si riversavano per strada e alcuni avevano proprio la tentazione di prendere il potere con la forza. C'erano milioni di persone per strada: si trattava di una forza enorme. Si sarebbe potuto prendere il potere con la forza, ma Kem Sokha e io stesso ci siamo opposti e abbiamo detto che sarebbe stata una pessima scelta. Dovevamo continuare la nostra lotta legale e pacifica. Tuttora, rispettiamo la legalità e la non violenza. Questi princìpi si applicano alla soluzione di tutti i problemi, anche quelli relativi alle minoranze.
  A causa della suddivisione del territorio indocinese, dopo la colonizzazione francese, oggi ci sono delle minoranze sia da una parte sia dall'altra delle frontiere e anche le autorità coloniali hanno trasferito le popolazioni di un Paese in un altro, creando così piccole comunità e situazioni piuttosto tese: c'è una minoranza cambogiana in Vietnam e viceversa. La minoranza cambogiana in Vietnam è perseguitata, come ha detto Laura Hart alle Nazioni Unite, ma anche la minoranza vietnamita nel mio Paese ha delle difficoltà. Quello che posso dirvi è che l'opposizione rispetterà i princìpi dei diritti umani e dello Stato di diritto e non ci sarà alcuna misura che possa portare violazione ai diritti delle minoranze.
  Il secondo punto riguarda l'altra minoranza, quella dei Montagnard, che esiste sia in Vietnam sia in Cambogia. Da parte della Pag. 10Cambogia, questa minoranza – anche se nessuno lo dice apertamente, ma io non ho paura a dirlo – subisce un vero e proprio genocidio silenzioso. I Montagnard sono stati i primi abitanti del Paese, come gli aborigeni in Australia. Gli aborigeni in Australia oggi sono rispettati, sono stati in parte compensati, hanno ricevuto alcuni diritti e alcuni privilegi per compensare le terre che hanno perso. Invece, in Cambogia e anche in Vietnam, c'è un boom demografico e, quindi, le autorità hanno deciso, di fatto, di eliminare alcune etnie. I Montagnard non sono uccisi direttamente, ma lentamente, in quanto vengono tolte loro le terre. I Montagnard vivono di un'agricoltura un po’ speciale: hanno bisogno di grandi estensioni di terreno da coltivare. Vivono nella foresta, fa parte delle loro tradizioni, lì seppelliscono i loro morti e vivono in simbiosi con la natura. Ebbene, il governo cambogiano distrugge il loro ambiente con la deforestazione.
  C'è, infatti, un altro problema nel mio Paese. Uno studio della Banca Mondiale e di altre organizzazioni dimostra che la Cambogia sta subendo la maggiore deforestazione nel mondo e questo ha un impatto diretto su questa minoranza, che vive proprio nella foresta e grazie alla foresta. La comunità dei Montagnard sta perdendo le terre, sta perdendo il proprio modo di vivere e non riesce ad adattarsi al mondo moderno. Di fatto, quindi, sta scomparendo. È, dunque, urgente aiutare queste minoranze per difendere il loro diritto alla sopravvivenza.

  PRESIDENTE. Ringrazio Sam Rainsy, Saumura Tioulong, Elisabetta Zamparutti, Laura Hart, Matteo Angioli. Volete aggiungere qualcosa?

  MATTEO ANGIOLI, componente della presidenza del Partito Radicale. Prima Sam ha parlato della Cina, dell'influenza che questo Paese ha e di come usa lo Stato di diritto per giustificare apertamente alcune violazioni. Forse, invece di rule of law, giustamente questo atteggiamento viene descritto come rule by law da alcuni esperti osservatori onusiani.

  PRESIDENTE. Non apriamo questo tema, perché potremmo andare avanti per un secolo a discutere di rule of law e rule by law.
  Davvero vi ringrazio per aver offerto al Comitato sui diritti umani l'opportunità di quest'interessante audizione. Come ho detto prima, mi impegno a chiedere alla delegazione italiana di svolgere un incontro con la delegazione cambogiana, che sarà espressione del partito al potere, ma è proprio a loro che va rivolto il messaggio, non a quelli che la pensano come noi.
  Grazie ancora e buona fortuna per il vostro impegno nel vostro Paese e non solo.
  Dichiaro conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.40.