ALLEGATO 1
Schema di decreto ministeriale recante regolamento concernente la revisione dei criteri e di parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016. Atto n. 276.
PARERE ALTERNATIVO PRESENTATO DAI DEPUTATI GIANCARLO GIORDANO, PANNARALE E CARLO GALLI
La VII Commissione,
esaminato l'atto n. 276, premesso che:
il taglio indiscriminato ed insostenibile della spesa statale per risorse e personale della scuola previsto imposto a decorrere dall'anno scolastico 2009-2010 dalla cosiddetta spending review, ha determinato un graduale e grave impoverimento della scuola pubblica, privandola delle risorse indispensabili per lo sviluppo dell'azione didattica ed educativa, e smantellandone molti fattori essenziali di qualità;
inoltre, tra gli obiettivi prefissati dalla legge di stabilità per l'anno 2015, fermi restando quelli di cui all'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 (c.d. spending review), ed in considerazione di un generale processo di digitalizzazione ed incremento dell'efficienza dei processi e delle lavorazioni, per i quali la pubblica amministrazione è chiamata a procedere, a mezzo di regolamento, alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, vi è quello di conseguire, a decorrere dall'anno scolastico 2015-2016, risparmi di spesa a fronte di un taglio lineare della consistenza delle stesse per complessive 2.020 unità con riduzione della relativa spesa per 50,7 milioni di euro annui, obiettivi, peraltro, ribaditi all'articolo 2 dello schema di decreto atto n. 276;
la suddetta rideterminazione è collegata al processo di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi affidati alle segreterie scolastiche, nonostante, al contrario i processi in atto di protocollo informatico e di workflow documentale nelle segreterie scolastiche, nonché l'automazione dei processi di lavorazione, distribuzione, archiviazione e conservazione sostitutiva dei documenti, che si stanno rivelando lenti e difficoltosi, richiederebbero piuttosto che una riduzione, una implementazione ed una maggiore qualificazione delle «risorse umane» addette ai servizi stessi. Il nuovo modello organizzativo avrebbe dovuto, infatti, prevedere una revisione funzionale dei parametri annuali di calcolo per le singole scuole che rispondesse esclusivamente ad esigenze di efficientamento del servizio scolastico piuttosto che ad obiettivi di risparmio;
di contro, sulla base dei dati forniti dalla relazione tecnica di accompagnamento allo schema di decreto atto n. 276, dagli effetti della revisione dei criteri e parametri, deriva per quanto riguarda le istituzioni scolastiche del primo ciclo una riduzione di 576 assistenti amministrativi (che interessa le istituzioni scolastiche con più di 1.300 alunni) e di 1.468 collaboratori scolastici (che interessa le istituzioni scolastiche con più di 1.100 alunni). Per quanto riguarda, invece, le scuole secondarie di II grado la revisione comporta una riduzione di 589 assistenti amministrativi (che interessa le istituzioni scolastiche Pag. 76con più di 600 alunni), di cui 314 nei soli istituti tecnici, istituti professionali e licei artistici, e di 431 collaboratori scolastici (che interessa le istituzioni scolastiche con più di 600 alunni), di cui 175 nei soli istituti tecnici, istituti professionali e licei artistici. La stessa relazione precisa che complessivamente la riduzione riguarderebbe 3.063 unità dalle quali sottrarre l'incremento disposto in relazione al numero degli studenti diversamente abili, pari a 1.043 unità di collaboratore scolastico;
in data 1o ottobre 2015 la Conferenza unificata ha espresso parere negativo in ragione della insufficiente chiarezza dei criteri di riparto, soprattutto con riferimento alla distribuzione territoriale delle riduzioni e, dunque, alla ricaduta sulle singole regioni;
anche l'ANCI ha espresso parere negativo ritenendo non adeguata la previsione del numero di 40 alunni disabili oltre il quale è aumentato di una unità il numero dei collaboratori scolastici, così come l'UPI, che ha espresso parere negativo evidenziando la preoccupazione circa la possibile insufficienza dei collaboratori scolastici, con ricadute conseguenti sugli enti locali;
a seguito della richiesta del 2 novembre 2015 di autorizzazione alla trasmissione al parlamento dello schema di decreto da parte del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, il Consiglio di Stato ha osservato che lo stesso schema giunge alla sua definizione ad anno scolastico già in corso, ritenendo pertanto degne di considerazione le motivazioni che hanno portato la Conferenza unificata ad esprimere un parere negativo ed invitando il ministero ad apportare i necessari correttivi. Lo stesso Consiglio ha inoltre sottolineato un certo squilibrio nel riparto della riduzione dei profili di assistente amministrativo e di collaboratore scolastico fra gli istituti di primo e quelli di secondo grado, evidenziando che, benché si ritenga che la stessa risponda da una precisa logica, la stessa non appare chiaramente comprensibile;
anche con questo schema di decreto il Governo, in continuità con i precedenti esecutivi, ha perseguito la medesima strategia corrispondendo al personale ATA corrispettivi ed indennità sempre più ridotte e inadeguate. Addirittura la riforma della cosiddetta Buona scuola, nell'ambito del maxi piano di immissioni in ruolo dei 100.000 docenti, non assegna neanche un posto al suddetto personale, nonostante a tutt'oggi vi siano oltre 10.000 posti liberi da assegnare a supplenti amministrativi, tecnici e ausiliari a tempo indeterminato, al netto dei 2.020 che lo schema di decreto atto 276 cancellerà: 5.000 derivanti dai prossimi pensionamenti e 7.000 dalle supplenze annuali conferite nell'anno in corso su posti vacanti;
eppure il piano straordinario di assunzioni del personale ATA va assolutamente varato per fronteggiare la Commissione europea che a proposito della condizione di precariato a cui relegato da anni, ha aperto, con l'invio di una lettera di messa in mora il 14 marzo 2011, una procedura di infrazione (la 2010/2124) nei confronti dell'Italia per il non corretto recepimento della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato. In particolare, la Commissione ritiene che la prassi di impiegare personale ausiliario tecnico amministrativo nella scuola pubblica per mezzo di una successione di contratti a tempo determinato, senza misure atte a prevenirne l'abuso, non ottempera gli obblighi della clausola 5 dell'Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE;
di contro, lo schema di decreto atto n. 276 sembra procedere nella direzione opposta a quella di un piano straordinario di stabilizzazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, che finalmente garantisca la tutela dei diritti acquisiti negli anni di permanenza nelle relative graduatori dallo stesso personale, e neanche previsto, peraltro, dalla recente riforma c.d. della «Buona scuola». Il Governo, infatti, sembra non voler comprendere Pag. 77la loro centralità di tale personale per il funzionamento delle 8.400 scuole italiane e la cui assenza, avendo lo stesso assunto nella scuola dell'autonomia ruoli e competenze sempre più rilevanti per la funzionalità del servizio, è sufficiente per sospendere l'attività scolastica;
sarebbe necessario, al fine di adottare in ambito scolastico soluzioni maggiormente eque e porre finalmente fine a forme di precariato che oltre agli esiti deleteri sull'organizzazione strutturale e funzionale dell'assetto del sistema educativo, è capace di generare sentimenti di sofferenza, di delusione, procedere a future immissioni a ruolo anche per il personale ATA,
esprime
PARERE CONTRARIO.
ALLEGATO 2
Schema di decreto ministeriale recante regolamento concernente la revisione dei criteri e di parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016. Atto n. 276.
PARERE APPROVATO
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
visto lo schema di decreto ministeriale recante regolamento concernente la revisione dei criteri e dei parametri per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 (atto n. 276);
udito il dibattito delle sedute dell'8, 9 e 15 marzo 2016, ai cui contenuti si rinvia per intero;
sentiti, altresì, i chiarimenti del Governo nella seduta del 9 marzo 2016;
ritenuto che la definizione della pianta organica del personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario della scuola sia un passaggio decisivo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, soprattutto nell'ottica dell'organico dell'autonomia istituito con legge n. 107 del 2015;
condiviso l'obiettivo di modernizzare gradualmente le segreterie, attraverso un investimento nelle tecnologie digitali, per cui si è già peraltro avuto uno stanziamento di 10 milioni di euro, nella legge di stabilità 2015;
ribadita la necessità di un monitoraggio che consenta di verificare l'attuale stato delle segreterie scolastiche;
valutato che permangono profili critici in ordine alle sostituzioni, dal momento che il personale ATA non può essere sostituito per assenze di qualunque durata, fatta eccezione per le scuole con organico inferiore a quattro unità, e che per i collaboratori scolastici le sostituzioni non sono consentite per assenze fino a dieci giorni;
visti la restante normativa di riferimento e i criteri di calcolo esposti nella documentazione trasmessa dal Governo,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:
1) sia garantito il monitoraggio sulla progressiva introduzione e sul materiale funzionamento delle tecnologie digitali e, in particolare, sulla loro effettiva efficacia nelle segreterie scolastiche, in modo tale da consegnarne gli esiti entro l'inizio del nuovo anno scolastico;
2) sia riavviato il turn over sul cessato servizio per la parte di organico che non viene eliminata e siano assicurate le sostituzioni sui posti resi vacanti per l'assunzione di funzioni di direttore dei servizi generali amministrativi (DSGA);
3) siano assicurate le sostituzioni dei collaboratori scolastici, posto che si tratta Pag. 79di un ambito non interessato dal processo di digitalizzazione, per assenze anche inferiori a dieci giorni, soprattutto nelle scuole cosiddette pluri-plessi o distanti fra loro;
e con la seguente osservazione:
si verifichino le discrepanze numeriche tra la stima minima della consistenza organica degli assistenti amministrativi complessiva, derivante dai nuovi criteri e parametri – che risulta pari a circa 52 mila e 600 unità –, e quella prevista nello schema di decreto interministeriale diramato con nota 20965 del 15 luglio 2015 (che la fissa a circa 46 mila e 800 unità).
ALLEGATO 3
Tabella triennale 2015-2017 relativa ai soggetti beneficiari dei finanziamenti per iniziative per la diffusione della cultura scientifica. Atto n. 278.
PARERE APPROVATO
La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
esaminata nelle sedute del 9 e del 15 marzo la Tabella triennale 2015-2017 relativa ai soggetti beneficiari dei finanziamenti per iniziative per la diffusione della cultura scientifica (atto n. 278);
ritenuto che il finanziamento pubblico delle iniziative per la diffusione della cultura tecnico-scientifica è di vitale importanza per lo sviluppo della ricerca e, con essa, del Paese e che, quindi, occorra finanziare sia la ricerca di base, sia la ricerca specialistica di qualità, condividendosi conseguentemente la griglia dei criteri di valutazione e dei punteggi contenuti nella documentazione allegata allo schema trasmesso;
considerato, tuttavia, che la verifica in sede parlamentare di tutta la procedura di assegnazione dei fondi debba essere facilitata attraverso la tempestiva trasmissione dei documenti rilevanti; apprezzata, da questo punto di vista, la trasmissione delle relazioni riferite ai trienni 2006-2008, 2009-2011 e 2012-2014, che tuttavia devono essere formalmente trasmesse alle Camere, ai fini dell'annuncio in Assemblea;
osservato che non è affatto chiaro il motivo per cui, in assenza di specifiche nel bando, e innovando rispetto alla precedente tabella triennale, si sia inteso escludere i soggetti pubblici, né risulta comprensibile il motivo per cui a coloro che intendevano presentare domanda sia stato chiesto, nel bando, di specificare se ricevessero altri e distinti contributi pubblici, considerato che poi sono stati inseriti nella tabella soggetti che ricevono altri contributi pubblici, in particolare ai sensi del DM 44/2008 e della L. 534/1996,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:
1) le procedure per la predisposizione della tabella triennale 2018-2020 siano avviate nel corso del 2017, per consentire agli ammessi di ricevere i contributi già nel 2018;
2) curi il Governo nel prossimo bando, di esplicitare la natura giuridica dei soggetti che possono partecipare e di spiegare per quale motivo e a quale fine si richieda ai soggetti interessati di dichiarare se siano destinatari di altri contributi pubblici, armonizzando le conseguenti decisioni ai fini della redazione della tabella;
3) sia allegata allo schema di decreto trasmesso tutta la documentazione attestante il procedimento istruttorio e logico-decisionale seguito dalla Commissione tecnico-scientifica, evitando al Parlamento l'onere delle richieste integrative;
4) sia previsto, nella prossima tornata di indirizzi del DEF, il reintegro dei livelli di finanziamento per gli enti per la promozione della cultura scientifica già contemplati negli anni passati e comunque non inferiori a quanto previsto nel 2015.