ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 16 dicembre 2015. – Presidenza della vicepresidente Sandra ZAMPA.
La seduta comincia alle 13.45.
Schema del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, ai sensi dell'articolo 2 della legge 23 dicembre 1997, n. 451.
Atto n. 247.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).
Sandra ZAMPA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca, l'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, dello schema del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva predisposto dall'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza per il biennio 2016-2017 ed approvato dal suddetto organismo nel corso della seduta del 28 luglio 2015, alla presenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
Da quindi la parola alla relatrice, Vanna Iori.
Vanna IORI (PD), relatrice, nel preannunciare sin d'ora una proposta di parere favorevole sullo schema del IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo di soggetti in età evolutiva, ritiene opportuno sintetizzare alcuni di quelli che ritiene gli aspetti fondamentali del provvedimento all'esame della Commissione, consegnando agli atti la relazione integrale sul Piano.
Rileva in particolare l'importanza di alcune aree tematiche trasversali trattate nel Piano, nonché di altre aree tematiche fondamentali in materia di politiche per l'infanzia e l'adolescenza. A tale ultimo riguardo segnala le quattro aree prioritarie individuate nello schema di Piano in oggetto concernenti il contrasto della povertà dei bambini e delle famiglie; i servizi socio educativi per la prima infanzia e la qualità del sistema scolastico; le strategie e gli interventi per l'integrazione scolastica e sociale ed infine il sostegno alla genitorialità e al sistema integrato dei servizi e dell'accoglienza.
Esprime grande apprezzamento per il lavoro svolto dai cinquanta componenti dell'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, nominati dal Ministro tra soggetti esperti della materia trattata. Pag. 251
Sottolinea quindi la necessità di una governance unitaria in materia di coordinamento delle varie strategie poste in atto ed, in particolare, per quanto attiene all'erogazione delle risorse, al fine di superare l'attuale contesto che appare piuttosto frammentato. Le politiche in favore dell'infanzia e dell'adolescenza coinvolgono infatti aree tematiche strettamente connesse quali la scuola, la salute, i servizi sociali, lo sport, che necessitano tutte di un coordinamento unitario.
Altro aspetto qualificante del Piano è l'importanza attribuita al monitoraggio, fondamentale per sviluppare servizi efficienti e di qualità che rispondano alle reali esigenze delle famiglie e dei ragazzi. Tale ultimo aspetto, a suo giudizio, trattandosi di una priorità, può essere ulteriormente implementato.
Si sofferma poi su altre due tematiche, quella della giustizia minorile – intesa sia sotto il profilo del sistema giudiziario che riguarda i soggetti coinvolti, sia quali autori sia quali vittime di reati, sia sotto il profilo fondamentale della prevenzione – e quella della salute fisica e mentale dei soggetti in età evolutiva, intesa sia quale corretta alimentazione, sia sotto il profilo del disagio educativo relazionale e sociale. Questi due aspetti andrebbero ulteriormente approfonditi e sviluppati dall'Osservatorio in sede di stesura definitiva del Piano in esame.
Infine si sofferma sulle azioni di sostegno alla genitorialità, rispetto alle quali ritiene utile un approfondimento alla luce delle trasformazioni in atto della famiglia c.d. tradizionale, che ne determinano una maggiore fragilità, ritenendo che l'azione genitoriale debba essere affiancata e corroborata dall'azione delle «altre» realtà educative. Occorre creare quindi occasioni di incontro più frequenti tra le famiglie e i centri per la genitorialità che rappresentano un fattore evolutivo fondamentale e che vanno a suo giudizio implementati al fine di valutare le ulteriori politiche da adottare.
Sandra ZAMPA, presidente, prima di dare la parola ai colleghi per gli eventuali interventi sul merito del provvedimento, ricorda che nella giornata odierna si è riunito l'Osservatorio nazionale ed è stato segnalato il ritardo con cui la Commissione sta procedendo all'esame del Piano in oggetto.
Giorgio ZANIN (PD), rileva preliminarmente di aver fatto pervenire alla relatrice alcune osservazioni che auspica siano recepite nella proposta di parere. Evidenzia poi che il Piano del Governo si prefigge obiettivi strategici da perseguire in materia di infanzia e adolescenza. Ritiene necessario un ragionamento complessivo in merito alle politiche di sostegno alle famiglie e all'infanzia, sottolineando la scarsezza di risorse economiche nonché il ritardo nell'adozione del Piano stesso.
Occorre un ripensamento delle politiche del welfare, in particolare per quanto riguarda l'infanzia, in quanto l'obiettivo del miglioramento dei servizi socioeducativi per la prima infanzia e la qualità del sistema scolastico, nonché le strategie e gli interventi per l'integrazione scolastica e sociale necessitano di essere supportati da politiche di sostegno alla genitorialità tendenti a contrastare la povertà educativa e culturale e a favorire l'inclusione sociale. Le famiglie devono diventare protagoniste degli interventi sussidiari posti in essere in tali settori, attraverso un maggiore coinvolgimento negli organi collegiali della scuola, sia loro sia delle realtà socioeducative presenti sul territorio. Invita quindi il Governo a valutare tali aspetti.
Si sofferma infine sull'opportunità di valutare l'ulteriore aspetto delle presenze demografiche straniere sul nostro territorio con particolare riguardo agli incidenti domestici che coinvolgono i bambini, valutando l'opportunità che il Ministero della salute predisponga nei pronti soccorsi pediatrici servizi di assistenza linguistica per gli stranieri, nonché azioni divulgative per aiutare le mamme a prevenire gli incidenti domestici, mettendo anche a disposizione una serie di numeri di emergenza.
Sandra ZAMPA, presidente, rileva l'assenza di rappresentanti di molti gruppi all'odierna seduta.
Rosetta Enza BLUNDO (M5S), chiede di conoscere quali siano i gruppi assenti.
Sandra ZAMPA, presidente, si riserva di rispondere al termine degli interventi sul merito.
Donella MATTESINI (PD), ringrazia la relatrice per aver focalizzato i punti fondamentali del Piano, che ritiene un lavoro importante per implementare le politiche in favore dei soggetti in età evolutiva. Sottolinea tuttavia, la necessità di superare l'attuale sistema di governance, rilevando come l'Osservatorio e la Commissione siano state istituite prima della riforma del titolo V della Costituzione. Pertanto, pur apprezzando la propositività del Piano in esame, ritiene necessario che il Governo attivi in sede di Conferenza unificata Stato, Regioni e autonomie locali un tavolo di confronto concernente le politiche in favore dell'infanzia e dell'adolescenza al fine di quantificare le risorse a disposizione delle regioni e dei comuni. Al riguardo sottolinea la scarsa conoscenza dell'insieme delle risorse disponibili, ripartite tra Stato Regioni ed enti locali, rilevando che le politiche in favore dei minori differiscono tra le varie regioni proprio in conseguenza della diversità delle risorse a disposizione.
Altra questione già emersa nel dibattito e che condivide è quella relativa alla salute dei minori alla quale va riservata la giusta attenzione, suggerendo al riguardo che la Commissione svolga un'indagine conoscitiva concernente la salute fisica e mentale dei minori e degli adolescenti, che rappresenta un aspetto fondamentale per la crescita dei giovani. In tal senso concorda con quanto evidenziato dalla relatrice Iori.
Simona Flavia MALPEZZI (PD), nel ringraziare i colleghi per l'accoglienza ricevuta e la relatrice per il lavoro svolto, si sofferma in particolare sull'aspetto della salute, che deve essere assolutamente rimarcato. Ricorda al riguardo una mozione, di cui la stessa Iori era firmataria, discussa alla Camera ad aprile sull'educazione alimentare nelle scuole che rivelava dei dati assolutamente allarmanti e da cui è emersa la necessità di educare i genitori ad alimentare i propri figli in maniera corretta.
Nell'ambito della mozione si valutava anche la garanzia del diritto alla salute attraverso il diritto allo sport, che non è garantito a tutti i bambini. Rileva al riguardo l'esistenza di vari fondi stanziati in favore dell'infanzia e dell'adolescenza sparsi in diversi capitoli di spesa. Per esempio, è stato firmato un accordo con il Coni per lo stanziamento di 100 mln per gli impianti sportivi nelle periferie. Sarebbe auspicabile che la Commissione potesse esprimersi al riguardo perché c’è una componente educativa che va monitorata per verificare quali siano realmente le periferie che vengono prese in considerazione.
Si riferisce poi al piano di 500 mln per il recupero delle periferie dal punto di vista dell'arredo urbano, che dovrebbe tutelare soprattutto gli adolescenti per procurare loro dei luoghi che garantiscano il cd. diritto al bello.
Un altro aspetto su cui ragionare è un emendamento al disegno di legge di stabilità che stabilizza gli stanziamenti per l'unione e la fusione dei comuni, per cui finalmente i comuni sapranno quali fondi hanno a disposizione. Ricorda poi con rammarico la mancata approvazione dell'emendamento che stanziava 100 mln per la legge delega sulla fascia d'età 0-6 anni. Si sofferma quindi sulle diversità esistenti per esempio in materia di asili nido nelle diverse regioni: in Calabria si registra una copertura del 2 per cento mentre in Emilia-Romagna del 27 per cento.
Altro aspetto da monitorare è rappresentato dagli interventi previsti per i minori con disabilità. Il disegno di legge di stabilità prevede un aumento del fondo di 20 milioni, per cui si passa da 50 a 70 mln, e l'assistenza agli alunni con disabilità fisico-sensoriali è in capo alle regioni. Per cui è difficile sapere in che modo verranno Pag. 253spesi. Ci sono Regioni, come la Lombardia dove si registrano delle eccellenze nella gestione di tali fondi e altre, come la Calabria dove una serie di servizi non sono garantiti.
Al riguardo sarebbe auspicabile una vigilanza sulla gestione di tali fondi così come l'eventuale realizzazione di sinergie nell'utilizzo di tali risorse per sanare le problematiche esistenti solo in alcuni territori.
Venera PADUA (PD), ringrazia la relatrice per il lavoro svolto e si sofferma sui punti di forza del Piano, rappresentati innanzitutto dalla presenza di tutti i ministeri coinvolti nella materia. Ritiene però che tale lavoro complessivo non debba restare poi disgiunto dall'azione svolta in sede locale. Quindi condivide la proposta della senatrice Mattesini relativa all'istituzione di un tavolo di lavoro per svolgere un monitoraggio serio sull'utilizzo dei fondi. Per quanto riguarda gli asili nido, è noto l'impegno di questo Governo per aumentarne la diffusione sul territorio, tuttavia auspica che anziché pensare di costruirne di nuovi sarebbe meglio evitare la chiusura di quelli esistenti per problemi di dissesto della finanza locale. Rileva quindi che la disomogeneità purtroppo cresce nel Paese e se non si hanno pari opportunità di partenza, non sarà possibile risolvere i problemi. Invita la Commissione a valutare con attenzione tali aspetti e a farsene carico, esprimendo inoltre l'auspicio che si volga lo sguardo oltre i confini nazionali per far rinascere davvero e far crescere nuovi cittadini e cittadine europei, perché è con la cultura che si abbattono le frontiere.
Si sofferma infine su altri due aspetti da potenziare nel Piano quello dei consultori familiari, che hanno una funzione di prevenzione e di sostegno alla genitorialità, e quello relativo alla salute dei minori.
Occorre da un lato una maggiore formazione ed accompagnamento alla genitorialità e, dall'altro, una maggiore tutela della salute dei minori. Il problema della mancata vaccinazione dei bambini deriva in parte da una carenza di informazione dei genitori. Infine sulla neuropsichiatria infantile legata anche ai disturbi alimentari, auspica un'indagine conoscitiva per verificare la diffusione sul territorio di tali servizi.
Rosetta Enza BLUNDO (M5S), ritiene che quando si afferma che i rappresentanti di alcuni gruppi sono assenti all'odierna seduta bisognerebbe indicare di quali gruppi si tratta. Osserva poi che con l'odierna seduta si è rimediato a quanto non concluso nella seduta di ieri.
Fa presente che la sua parte politica ha esaminato con attenzione il Piano in esame, presentato con grande ritardo da parte del Governo e, preannunciando sin d'ora la presentazione di una proposta di parere alternativa a quella di maggioranza, ritiene che si potevano approfondire ulteriori questioni in materia di politiche per l'infanzia e adolescenza. Si riferisce in particolare all'aspetto fondamentale del finanziamento che appare carente pur essendo necessario per meglio coordinare le politiche in tale materia. Tali aspetti sono stati sottolineati anche dal gruppo CRC, al quale aderiscono molte associazioni attive in materia di infanzia e dalla stessa Autorità garante anche per limitare la dispersione scolastica e il disagio minorile che ne consegue.
Pur condividendo la proposta della senatrice Mattesini di creare una governance unitaria sul territorio, riterrebbe opportuno utilizzarla per monitorare i flussi finanziari in entrata e in uscita. Infine, nel sottolineare l'esigenza di attribuire alla Commissione funzioni e competenze più pregnanti, auspicherebbe una sola delega ministeriale in materia di infanzia e adolescenza, rispetto alla quale la Commissione potrebbe fungere da organo di raccordo e controllo.
Ritiene che l'attuale frammentazione delle competenze tra più organismi determini la mancanza di politiche unitarie. Il Piano infatti non tratta tematiche quali la disabilità, il contrasto alla pedofilia, nonché la presenza demografica straniera nei servizi socio educativi, che sono approfondite Pag. 254in altri contesti. Auspica che la relatrice tenga conto di tali considerazioni nella predisposizione della bozza di parere.
Giuseppe ROMANINI (PD) esprime apprezzamento per il proficuo lavoro svolto dall'Osservatorio caratterizzato dalla interdisciplinarietà e dal coinvolgimento di tutti i ministeri competenti in materia. Non considera preoccupante la mancanza di una governance unitaria nella materia in esame, ritenendo che non si possa ridurre ad unitarietà una materia così eterogenea. Osserva che i livelli di intervento in favore dei soggetti in età evolutiva siano molteplici e ritiene significative le conclusioni cui è giunta l'indagine conoscitiva sulla povertà ed il disagio minorile nonché le indicazioni contenute nel disegno di legge di delega sulla buona scuola, pur rilevando il mancato finanziamento degli interventi previsti in favore della fascia di età 0 – 6 anni.
Auspica il superamento delle sperequazioni territoriali esistenti in materia dei servizi educativi alla prima infanzia – che non riguardano solo il Sud – ritenendo necessario che il disegno di legge di stabilità riconsideri la questione del Piano Nidi. Rileva poi l'opportunità di approfondire ulteriormente nel Piano le azioni volte a contrastare la povertà, il disagio, la prostituzione minorile nonché il cyber-bullismo, sottolineando altresì l'esigenza di implementare il ruolo dei servizi scolastici per contrastare le povertà educative, e le questioni attinenti la salute fisica e mentale dei ragazzi.
Maria ANTEZZA (PD) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto, rilevando come gli interventi dei colleghi Padua e Romanini abbiano in parte anticipato il suo.
Ritiene necessaria una legge quadro in materia di infanzia e adolescenza al fine di determinare uno statuto dei minori d'età che stabilisca dei livelli essenziali delle prestazioni sociali per tutti, al fine di ridurre il divario attualmente esistente sul territorio. Condivide poi l'istituzione di una cabina di regia unitaria in sede di Conferenza unificata per rendere più efficienti le politiche indicate nel Piano.
Considera altresì opportuna la definizione – con un'apposita proposta di legge – di servizi socio – educativi uniformi per la prima infanzia – non a domanda individuale – al fine di garantire il diritto all'istruzione di tutti i bambini. Condivide infine lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla salute dei soggetti in età evolutiva che approfondisca tematiche quali disturbi alimentari, mentali, dipendenze varie, e che fornisca un quadro dei servizi presenti sul territorio. Una maggiore attenzione deve essere quindi riservata anche al settore della neuro psichiatria infantile.
Vittoria D'INCECCO (PD) nel ringraziare la relatrice, dichiara di condividere quanto detto dai colleghi, con particolare riguardo alla tematica della salute dei minori. Sottolinea poi l'importanza della supervisione e del monitoraggio degli obiettivi e delle azioni espressi nel Piano in esame, al fine di superare le differenze socio economiche che influiscono negativamente sulla crescita psicofisica dei ragazzi. Il settore pubblico dovrebbe a suo giudizio supplire con la predisposizione di adeguati servizi a quanto le famiglie non possono offrire. Occorre quindi garantire a tutti i minori non soltanto i servizi socio educativi essenziali (cd. livelli essenziali di assistenza – Liveas), ma anche quelli aggiuntivi. Rileva poi il mancato finanziamento nel disegno di legge di stabilità del fondo per i servizi socio educativi. Auspica infine che la relatrice tenga conto di tali rilievi.
Sandra ZAMPA, presidente, replicando alla senatrice Blundo, rileva che oltre al suo gruppo parlamentare è presente la senatrice Bechis del gruppo Misto – Alternativa Libera-Possibile e lei come unica rappresentante del Movimento cinque stelle. In riferimento a quanto accaduto nella seduta di ieri, ritiene trattarsi di un fatto molto grave che sarà approfondito in Ufficio di Presidenza. Per quanto riguarda il ritardo nell'adozione del Piano, fa presente Pag. 255che esso non è attribuibile all'attività dell'Osservatorio bensì all'andamento dei lavori della Commissione.
Vanna IORI (PD), relatrice, assicura i colleghi di aver tenuto conto nella revisione della sua relazione delle tematiche suggerite con particolare riguardo alla salute dei minori, agli asili nido, alla disabilità, ai consultori familiari. Per quanto riguarda il finanziamento del fondo per i servizi socio educativi fa presente alla collega D'Incecco sono stati suddivisi in altri capitoli di spesa. Infine, assicura che terrà conto di tutti gli spunti di riflessione anche nella predisposizione della bozza di parere che sottoporrà alla Commissione.
Sandra ZAMPA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, e dispone che la relazione integrale della relatrice, Vanna Iori, sia pubblicata in allegato al resoconto della seduta odierna.
La seduta termina alle 14.30.
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