CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 ottobre 2015
531.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-06734 Pastorelli: Sulla messa in sicurezza della strada statale 4 Salaria nel tratto da Passo Corese a Rieti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il progetto di adeguamento e messa in sicurezza della SS4 Via Salaria, dal km 56+000 al km 64+000, con una estesa di circa 8 km, inizia dalla rotatoria Ponte Buida e termina alla rotatoria sullo svincolo di Turano.
  È previsto l'adeguamento della piattaforma della strada esistente a una piattaforma assimilabile alla categoria stradale B (strada extraurbana principale) ma di larghezza ridotta, con l'adozione di corsie supplementari per veicoli lenti in entrambe le direzioni di marcia. La sezione stradale, di larghezza trasversale complessiva pari a 20,30 metri, prevede due corsie per senso di marcia separate da una barriera spartitraffico. È incluso l'adeguamento delle intersezioni stradali e la loro razionalizzazione, compresi gli impianti di illuminazione.
  In relazione ai finanziamenti disponibili, la regione Lazio ha assegnato all'itinerario stradale da Passo Corese fino a Rieti un importo di 60 milioni di euro, mentre il Contratto di Programma 2014 ha previsto un fondo di euro 240.000 per la progettazione dell'intervento.
  Il progetto preliminare dovrà essere integrato e modificato a seguito dei pareri formulati nel corso del suddetto iter approvativo e sui progetto definitivo occorrerà poi acquisire i necessari pareri di legge per l'approvazione e il successivo appalto dell'opera.
  L'intervento trova conferma nel Piano pluriennale ANAS 2015 – 2019, approvato dal CIPE nella seduta del 6 agosto scorso, con appaltabilità 2017.
  Per completezza di informazione, segnalo ulteriori interventi di manutenzione sulla SS4:
   lavori di sistemazione dell'incrocio a raso della SP di Montelibretti con la SS4 al km 34+900, per un importo di 2,8 miliardi di euro, per i quali è stata bandita apposita gara che risulta in fase di aggiudicazione. L'intervento, giustificato dall'alto tasso di incidentalità presente in questo tratto stradale, riguarda circa 400 metri lineari della SS4 con parziale interessamento della rampa in direzione Roma e circa 190 metri di SP 26/A Montelibrettese;
   lavori per la sistemazione dell'incrocio a raso della SC per Montelibretti con la SS4 tra i km 37+000 e 39+000 in località Borgo S. Maria nei Comuni di Montelibretti e Fara in Sabina, per un importo di 1,8 miliardi di euro. Il progetto riguarda la ridefinizione della funzionalità del sistema di intersezioni della SS4 con la Via Salaria Vecchia tra il km 37+800 e il km 38+100, in località Borgo S. Maria, in una zona a ridosso dei Comuni di Montelibretti di Fara Sabina. È stato redatto il Progetto Esecutivo e sono in corso di avvio le procedure di gara;
   lavori per l'eliminazione dell'incrocio semaforizzato al km 36+000 – Svincolo di Passo Corese sulla SS4, per un importo di 2,57 miliardi di euro, con costruzione di una rotatoria a 3 bracci. È stato redatto il progetto definitivo e la Conferenza dei Servizi dello scorso luglio ha espresso parere favorevole all'intervento. Entro il prossimo mese di novembre si concluderà la redazione del progetto esecutivo.

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ALLEGATO 2

5-06736 Dallai: Sul completamente dell'arteria stradale che collega Siena a Grosseto.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'attuale galleria di Casal di Pari, sulla Strada di Grande Comunicazione (SGC) E 78 Grosseto-Fano (tratto Grosseto-Siena), in località Civitella Paganico, è stata chiusa al transito il 20 agosto scorso, a seguito della scoperta, da parte del personale ANAS, di alcune lesioni sulla calotta del tunnel che hanno comportato successivi distacchi di calcestruzzo superficiale (materiale trattenuto da apposite reti fissate sulla volta della galleria).
  ANAS evidenzia che la presenza di tali lesioni non appare addebitabile allo scavo della nuova canna della Galleria di Casal di Pari, in fase di realizzazione in affiancamento a quella già esistente, poiché le lesioni nel tunnel esistente si sono verificate in punti dove non sono in corso lavori di scavo riconducibili alla realizzazione della nuova opera. D'altronde, le moderne metodologie costruttive adottate e il sistema di monitoraggio attivato in galleria confermano una scarsa interazione tra le due canne. Un ruolo non trascurabile potrebbe aver avuto, invece, l'aumento del traffico pesante collegato alle attività di cantiere, la modifica del regime delle pressioni interstiziali dovute alle intense piogge abbattutesi in zona, nonché il sisma avvenuto nella notte del 19 agosto scorso, con epicentro a circa 18 km dalla galleria e una profondità di circa 6 km.
  A seguito di approfondito sopralluogo in loco, con la partecipazione di tecnici esperti nel settore, si è convenuto di procedere celermente ad una idro-demolizione a bassa pressione per l'intera lunghezza della galleria, pari a circa 1500 metri, al fine di effettuare un disgaggio ed asportare il calcestruzzo superficiale.
  Non appena concluse tali lavorazioni, si procederà a un ulteriore sopralluogo per definire la migliore metodologia da utilizzare per la messa in sicurezza della galleria (reti, chiodature, spritz-beton e/o centine rinforzate), in modo da consentire la riapertura al transito del tunnel nel minor tempo possibile, presumibilmente entro tre mesi.
  Ad oggi, esiste un'ordinanza di chiusura della galleria sino al 24 novembre prossimo, ma solo in seguito alla scelta della soluzione progettuale da adottare si potrà stabilire un eventuale variazione del termine stimato per la conclusione dei lavori.
  L'intervento sopradescritto risulterà, tuttavia, provvisorio e finalizzato alla rapida riapertura del tunnel esistente, mentre l'intervento definitivo sarà realizzato, a traffico interdetto, dopo il completamento della nuova galleria Casal di Pari, in modo da rendere omogenea la «vita utile» del tunnel esistente con quella della nuova galleria.
  Riguardo alla percorribilità del tratto stradale in questione, evidenzio che il traffico leggero è stato deviato sulla viabilità comunale (Civitella Paganico), mentre quello pesante su altra viabilità ANAS o provinciale.
  Tuttavia, a causa delle intense piogge del 24 e 25 agosto scorso, è stata chiusa al transito la strada comunale di Foravento, con la conseguente necessità di installare un senso unico alternato, regolato da semafori e movieri, sulla strada in località Leccio. I lavori di sistemazione della strada di Foravento sono in corso e prevedono l'allargamento a monte della strada con opere di consolidamento della scarpata e permetteranno la riapertura della tratta in sicurezza, Pag. 78consentendo l'eliminazione del senso unico alternato. I restanti lavori di sistemazione saranno completati dal Comune di Civitella Paganico.
  Infine, l'ultimazione dei lavori principali nei lotti 5, 6, 7 e 8 della tratta Grosseto-Siena della SGC E 78 Grosseto-Fano è prevista per luglio 2016, sebbene, come detto, i lavori della nuova canna della galleria Casal di Pari risultano sospesi in attesa del consolidamento della canna esistente.

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ALLEGATO 3

5-06737 Pellegrino: Sulle iniziative per dare certezza ai cittadini in situazioni di maggiore disagio abitativo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come è noto, con decreto interministeriale MIT-MEF del 16 marzo 2015 è stato approvato il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di cui all'articolo 4 del decreto legge 47/2014. La dotazione finanziaria è di complessivi 467,69 milioni e il programma si articola in due linee: interventi di non rilevante entità finalizzati a rendere prontamente disponibili gli alloggi sfitti mediante lavorazioni di manutenzione e di efficientamento di non rilevante entità (importo inferiore a 15.000 euro) da assegnare prioritariamente alle categorie sociali di cui all'articolo 1, comma 1, della legge n. 9 del 2007; interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione straordinaria, cumulativamente ammissibili a finanziamento nel limite di 50.000 euro per alloggia.
  Acquisiti da parte delle regioni gli elenchi degli interventi da ammettere a finanziamento, il MIT ha emanato il previsto decreto ministeriale di assegnazione delle risorse e di ammissione a finanziamento degli interventi individuati dalle regioni lo scorso 12 ottobre.
  I fondi disponibili in questa prima fase renderanno possibile intervenire su circa 4400 alloggi con interventi di lievi entità e su oltre 18.000 alloggi con interventi di ripristino di alloggi di risulta e di manutenzione straordinaria. Ciò posto, è intenzione del MIT rafforzare l'intervento sull'edilizia residenziale pubblica con il rifinanziamento del programma di recupero mediante il reperimento di nuove risorse.
  Circa gli strumenti di sostegno per l'accesso alle abitazioni in locazioni, il MIT ha avviato un monitoraggio per misurare l'efficacia delle misure di sostegno poste in essere relativamente alle annualità 2014 e 2015.
  Relativamente al Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni (dati acquisiti al 30 settembre) sulla disponibilità complessiva pari per il biennio 2014-2015 pari ad oltre 324 milioni di euro (di cui 200 milioni statali), le risorse statali trasferite dalle regioni ai comuni ammontano a oltre 96 milioni di euro (sul totale di 100) per l'annualità 2014 e a circa 43,8 milioni di euro per l'annualità 2015 (sul totale ripartito di 100).
  Per quanto concerne il Fondo inquilini morosi incolpevoli, il monitoraggio restituisce un quadro procedurale regionale molto articolato. Su un totale di 71,5 milioni disponibili (di cui 68,46 statali), le risorse trasferite ai comuni si attestano a circa 20 milioni. Il numero dei beneficiari a livello nazionale è 913. I contratti rinnovati ammontano a 210; i nuovi contratti sottoscritti a canone concordato sono 155; quelli rinegoziati con un canone inferiore risultano 49; i differimenti di esecuzione dei provvedimenti di rilascio sono 703.
  Anche alla luce del monitoraggio avviato dal MIT, emerge la necessità di procedere ad una revisione dei criteri per l'accesso ai contributi, soprattutto per il Fondo inquilini morosi incolpevoli, come richiesto dalle regioni e dall'ANCI.
  È quindi intenzione del MIT, già in occasione del riparto della disponibilità 2016, procedere ad una revisione dei criteri di accesso per l'assegnazione dei contributi in modo da rendere più efficace tale strumento di sostegno.Pag. 80
  Il MIT, consapevole del grave disagio derivante dagli sfratti e considerato che i dati ad oggi disponibili risultano non disaggregati con riferimento al fenomeno degli sfratti per morosità incolpevole, ha chiesto ai Prefetti dei comuni metropolitani quali iniziative sono state poste in essere o possono essere avviate affinché la mancata acquisizione delle informazioni non condizioni negativamente la portata sociale delle iniziative legislative assunte dal Governo nonché di verificare se per il tramite delle Prefetture possano essere attivati sistemi informativi che rendano disponibili i dati necessari in tempo reale, per un puntuale adempimento del disposto normativo relativo all'utilizzo dell'accantonamento disposto (25 milioni di euro).
  Il tema del disagio abitativo è ben noto al Governo che, nella legge di stabilità, ha previsto misure a sostegno del programma di recupero dell'edilizia residenziale pubblica, sulle quali ci sarà confronto in Parlamento.

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ALLEGATO 4

5-06804 De Rosa: Intendimenti del Governo in relazione alla revisione del progetto relativo alla delibera Cipe n. 8 del 2008.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'intervento sulle strade statali 11 e 494 «Padana Superiore e Vigevanese» – Lavori di collegamento tra la SS 11 a Magenta e la Tangenziale Ovest di Milano-Variante di Abbiategrasso e adeguamento in sede del tratto Abbiategrasso-Vigevano fino al ponte sul fiume Ticino, è inserito nel Contratto di Programma ANAS 2015/Appaltabilità 2015 per il complessivo importo di 220 milioni di euro, così suddiviso: CdP 2015 – 118 ME, CdP 2014 – 2 ME, Mutuo Malpensa – 100 ME.
  Gli Enti e le Amministrazioni territorialmente interessati dall'infrastruttura, pur ritenendo l'opera necessaria per lo stesso territorio e fondamentale per la risoluzione di importanti problematiche viabilistiche, hanno rappresentato la necessità di modifiche progettuali al fine di un miglior inserimento ambientale e paesaggistico del tracciato attualmente oggetto di Conferenza dei Servizi.
  Al fine di scongiurare la perdita del finanziamento e delle autorizzazioni già acquisite sul precedente livello di progettazione, ANAS ha precisato che risulta possibile apportare lievi e puntuali modifiche al progetto senza stravolgere il corridoio infrastrutturale individuato dal progetto preliminare e confermato nel corso dello sviluppo della progettazione definitiva.
  Sono quindi stati programmati una serie di incontri per consentire alle Amministrazioni di presentare eventuali proposte migliorative, che saranno esaminate allo scopo di contemperare le diverse esigenze rappresentate.

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ALLEGATO 5

5-06739 Castiello: Sui criteri di aggiudicazione degli affidamenti del servizio di distribuzione dei prodotti carbolubrificanti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il decreto interministeriale 7 agosto 2015, di approvazione del Piano di ristrutturazione della rete delle aree di servizio presenti sui sedimi autostradali, è l'esito di un lungo processo di razionalizzazione a fronte della crisi del settore e delle richieste degli operatori. Con il perdurare della crisi economica che ha prodotto un calo dei volumi di traffico e dei consumi sulla rete autostradale, le principali associazioni di categoria dei gestori di stazioni di servizio avevano segnalato le gravi difficoltà in cui si trovano gli operatori economici del settore.
  Il citato decreto MIT-MISE è stato sottoposto alla Conferenza delle regioni e delle province Autonome che lo ha condiviso.
  Il Piano, che riguarda l'intera rete autostradale, compresa la rete ANAS, oltre ai raccordi e tangenziali, per un totale di n. 463 aree, è finalizzato a riportare condizioni di economicità ed efficienza nei servizi autostradali per l'esercizio sia delle attività commerciali e ristorative, sia delle attività di distribuzione di carbolubrificanti. Sono previste misure di razionalizzazione della rete delle aree e misure di rivisitazione delle modalità dei servizi all'utenza finalizzate: alla chiusura di aree di servizio, alla gestione in modalità stagionale di alcune aree, all'esercizio di gestioni unitarie delle attività oil e non oil, all'accorpamento di aree di servizio, all'ampliamento dei servizi di rifornimento self-service, in particolare nell'orario notturno. Inoltre, è stata posta l'attenzione sulla necessità della salvaguardia dei livelli occupazionali, riducendo al minimo la perdita dei posti di lavoro.
  Le aree chiuse saranno 25 e tali chiusure sono limitate alle previsioni delle Società concessionarie relativamente alle aree con erogati inferiori a 2 milioni di litri annui e fatturati relativi ai prodotti principali inferiori a 750.000 euro annui, rispettando l'interdistanza minima tra impianti non superiore a 50 km, al fine di garantire un adeguato servizio all'utenza.
  Non è prevista la concessione di deroghe al rispetto dei predetti requisiti e i casi di dismissione sono comunque accompagnati da piani di riconversione/utilizzo dell'area o dalla previsione di riapertura per lo svolgimento di servizi stagionali.
  Sarà inoltre assicurata una implementazione della segnaletica per i rifornimenti oil e per i servizi non oil, per segnalare all'utenza le disponibilità lungo i tratti autostradali.
  Al fine di ridurre i casi di chiusure sono previste misure di:
   sensibilizzazione dei concessionari autostradali per la riduzione dei canoni di subconcessione al fine di mitigare l'onerosità complessiva dei contratti, così da ottenere una diminuzione delle royalties permettendo un adeguamento dei prezzi praticati nelle aree a quelli della viabilità ordinaria, o comunque del mercato;
   accorpamenti di più aree non adiacenti, con un'interdistanza non inferiore a 100 km per l’oil e 150 per la ristorazione, in un'unica gara al fine di rendere economicamente sostenibile la gestione del servizio anche in casi di aree economicamente non remunerative;Pag. 83
   gestioni unitarie delle attività oil e non oil, al fine di assicurare la sostenibilità dei servizi;
   particolari condizioni per la continuità gestionale in base agli Accordi del 2002 che fanno salvi, anche in presenza di cambi di affidatari, le imprese di gestione delle aree, a garanzia degli investimenti effettuati, della continuità del servizio e dell'occupazione.

  Tra le misure di ristrutturazione della rete attraverso l'implementazione della modalità dei servizi all'utenza è prevista:
   l'implementazione dei servizi self-service di distribuzione dei carbolubrificanti e del servizio ristoro, in particolare durante l'orario notturno, ma sempre con la presenza di personale nell'area;
   l'implementazione dell'utilizzo dei carburanti alternativi, ampliando l'offerta della ricarica elettrica e della distribuzione del carburante metano per autotrazione, nei casi di vicinanza alla rete distributiva e di disponibilità di superfici adeguate dell'area per il rispetto delle norme di sicurezza;
   l'implementazione di misure di sicurezza dell'area attraverso un presidio continuativo della stessa, eventualmente anche attraverso un servizio di security.

  Per quanto detto, il Piano è stato predisposto al fine di assicurare sia la tutela del servizio pubblico, la regolarità e continuità dello stesso e la tutela dell'utenza, sia la tutela degli investimenti effettuati dagli operatori del settore nonché la tutela dei livelli occupazionali, prevedendo anche l'impegno per l'affidatario a mantenere per almeno 18 mesi le risorse occupate.
  Si garantisce, inoltre, la vigilanza del rispetto nei contratti di affidamento dei servizi di tutto il quadro normativo vigente in materia, in particolare per quanto attiene alla continuità gestionale, come previsto dagli atti di indirizzo MIT e MISE del 29 marzo 2013 e del 29 gennaio 2015 e dal decreto Interministeriale.
  Il MIT, infine, ha predisposto per l'Avvocatura Generale dello Stato apposito rapporto informativo al fine di consentire la difesa dello stesso Ministero nei giudizi instaurati dai gestori dei servizi presso le aree di servizio oggetto di ristrutturazione.

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ALLEGATO 6

5-06740 Grimoldi: Sulla copertura finanziaria della tangenziale di Como e Varese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come riportato dagli Onorevoli interroganti, in data 1o agosto 2014 il CIPE ha approvato la revisione del Piano Economico Finanziario (PEF) della Concessione per la realizzazione dell'autostrada Pedemontana Lombarda, con assegnazione delle misure di defiscalizzazione.
  L'Atto Aggiuntivo n. 2 alla Convenzione Unica di Concessione, sottoscritto tra la società concedente Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A. (CAL) e la società concessionaria Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. (APL) per l'adozione del nuovo PEF 2014, è stato inviato al MIT per il successivo decreto interministeriale di approvazione MIT-MEF.
  Il citato PEF 2014 prevede, ai fini della determinazione del pedaggiamento, l'applicazione di tariffe chilometriche base invariate in termini reali rispetto al PEF 2007, già approvato dal CIPE con delibera n. 108/2007 unitamente alla Convenzione Unica di Concessione.
  Le tariffe 2014 sono state determinate applicando alle tariffe 2007 il solo tasso di inflazione reale (indice ISTAT-FOI), secondo le previsioni convenzionali.
  L'applicazione del pedaggiamento agli utenti è prevista a far data dal 1o novembre prossimo per la tratta A dell'asse principale e per le tangenziali di Como e Varese, già aperte al traffico, e dal 5 novembre per la tratta B1 dell'asse principale, contestualmente all'entrata in esercizio di tale ultima tratta.
  Al riguardo, il Concessionario ha comunicato un'iniziativa di scontistica destinata a tutti i clienti che si registreranno entro il 30 novembre prossimo nel sistema di pagamento «Conto Targa», modalità attivabile direttamente tramite accesso al sito internet di Autostrada Pedemontana Lombarda; l'iniziativa, che prevede transiti gratuiti per tutto il mese di novembre 2015, uno sconto del 50 per cento nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016, verrà applicata su tutte le tratte aperte al traffico ed è destinata a tutte le classi veicolari, per ogni percorrenza.
  In relazione alle tangenziali di Como e di Varese, preciso che, dal 2007:
   nel PEF della Concessione sono ricompresi solo i primi lotti delle tangenziali, in attesa di ulteriori fonti di finanziamento per la realizzazione dei rispettivi secondi lotti;
   è previsto il pedaggiamento dei primi lotti delle tangenziali anche nelle more della realizzazione dei secondi lotti.

  Quanto, poi, alla modulazione delle tariffe, la Convenzione Unica prevede la possibilità di articolare il sistema tariffario introducendo tariffe elementari differenziate secondo il percorso, le caratteristiche della strada, la tipologia dei veicoli, il periodo e le modalità di pagamento, ferma Pag. 85restando la tariffa media ponderata per chilometro e fatta salva la normativa comunitaria applicabile.
  Pertanto, allo stato sono allo studio agevolazioni tariffarie, possibili anche grazie alla innovativa tecnologia free-flow, per determinate categorie di utenza. Tali agevolazioni, che il Concessionario assumerà a proprio rischio, sono finalizzate alla fidelizzazione degli utenti e a garantire, nella delicata fase di start-up, i ricavi da pedaggio previsti nel PEF.
  Informo da ultimo che proprio questa mattina si terrà presso il MIT un incontro con le parti coinvolte per un confronto sul nodo del pedaggiamento.