ALLEGATO 1
5-05557 Martella: Gravi e ripetuti disagi conseguenti all'inefficienza del servizio di trasporto ferroviario nella regione Veneto.
TESTO DELLA RISPOSTA
Secondo la normativa vigente (decreto legislativo 422/1997), la programmazione dei servizi regionali rientra nelle competenze delle singole regioni – nel caso specifico della regione Veneto – i cui rapporti con Trenitalia sono disciplinati da Contratti di Servizio, nell'ambito dei quali vengono definiti, tra l'altro, il volume e le caratteristiche dei servizi da effettuare sulla base delle risorse economiche rese disponibili dalle stesse regioni, nonché i relativi standard qualitativi e i meccanismi di penalità da applicare nei casi di eventuali difformità dai parametri contrattualmente stabiliti.
In relazione al disservizio verificatosi il 6 maggio scorso, sono state comunque acquisite informazioni presso Ferrovie dello Stato Italiane.
Il treno regionale 2855 diretto a Venezia, per un errore gestionale nell'allestimento del convoglio, è stato effettuato con materiale ETR 343 anziché – come da programmazione – con 5 carrozze del tipo Vivalto a doppio piano e, pertanto, con una composizione di minore capacità.
Ciò ha determinato, all'arrivo nella stazione di Treviso, una situazione di sovraccarico causato dall'eccessivo affollamento, che ha impedito la ripartenza del treno verso Venezia.
I viaggiatori del 2855 sono stati quindi indirizzati verso il treno successivo, il Regionale 11011, peraltro in lieve ritardo a causa di un problema tecnico, mentre il treno 2855, dopo la discesa dei viaggiatori, ha ripreso la normale funzionalità ripartendo con circa 40 minuti di ritardo.
La Sala Operativa Regionale ha provveduto, comunque, a garantire i proseguimenti su Bologna predisponendo la coincidenza con il treno Regionale 2229.
Ovviamente Trenitalia si è scusata con i viaggiatori coinvolti nel disservizio dei due treni, anche attraverso annunci sonori diffusi a bordo degli stessi il giorno successivo.
Per quanto concerne l'andamento del servizio sulla tratta in questione, Trenitalia rileva che il treno 2855 dal 1o gennaio al 5 maggio del corrente anno è giunto in ritardo in una sola occasione, mentre la puntualità complessiva sulla linea Venezia-Udine si è attestata – nello stesso periodo – al 96 per cento (treni giunti a destinazione entro 5 minuti dall'orario di arrivo programmato), calcolata senza cause di esclusione.
Infine, va precisato che il materiale rotabile utilizzato sulle linee venete è quello stabilito nell'ambito del Contratto di Servizio in essere con la regione Veneto e che, proprio nel corrente mese di settembre, è stata completata la fornitura di convogli Vivalto a due piani prevista dal medesimo Contratto.
ALLEGATO 2
5-05718 Paolo Nicolò Romano: Rischi per la sicurezza conseguenti ai ripetuti episodi di malfunzionamento del sistema di controllo radar di Enav ed eventuali responsabilità dell'azienda.
TESTO DELLA RISPOSTA
In risposta a quanto segnalato dall'Onorevole interrogante, sono state assunte dettagliate informazioni presso l'Ente Nazionale per l'Assistenza al Volo (ENAV), il quale, in premessa, riferisce che le quattro sale operative dei Centri di Controllo d'Area (ACC) dispongono, in termini di struttura tecnologica, di due sistemi operativi: uno principale, cosiddetto OPEN, e uno secondario detto fall-back. I due sistemi sono contemporaneamente operativi allo scopo di garantire sempre, nel caso di caduta di uno dei due, la continuità della presentazione radar e delle capacità di garantire il servizio di controllo radar. Ciò consente, nel momento in cui si verifica un rallentamento nell'elaborazione dei dati nel sistema principale, un immediato utilizzo del sistema secondario in quanto le informazioni necessarie sono sempre disponibili e coerenti con quelle del sistema principale, in modo da garantire il mantenimento del consueto livello di sicurezza, fino a quando il sistema operativo nel suo complesso non sia stato ritenuto idoneo all'utilizzo senza limitazioni.
Nel caso dell'avaria del 15 maggio scorso che ha interessato il Centro di controllo di Roma, ENAV evidenzia che, proprio in virtù di questa struttura integrata, la presentazione radar è sempre stata garantita dall'insieme dei due sistemi.
Al riguardo, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) riferisce che l'avaria è stata regolarmente notificata da ENAV nel rispetto delle norme di segnalazione inconvenienti aeronautici; non appena ricevuta la segnalazione, la medesima ENAC si è immediatamente attivata per acquisire una relazione preliminare dettagliata sull'evento.
Dai primi dati pervenuti emerge che il malfunzionamento è ascrivibile alla componente dell'elaborazione automatica dei dati radar, denominata FDP (Flight Data Processing), con implicazioni relative al software (SW).
L'avaria ha, di fatto, interessato il sistema principale in due momenti diversi e per la stessa causa tecnica.
Le analisi effettuate hanno evidenziato che il malfunzionamento era da addebitare al SW che entrava in blocco quando nella Flight Directory erano presenti più di 255 voli. Individuata l'origine del problema, è stato prodotto da Selex ES un nuovo SW correttivo che, come previsto, è stato testato nella sala Progettazione Spazi Aerei di Roma ACC per vari giorni prima di rilasciarlo in operazioni.
Il 26 maggio, in orario notturno, è stato installato il SW correttivo con esito positivo.
In merito alle segnalazioni su precedenti avarie che hanno interessato il sistema in uso presso altri ACC italiani, ENAV evidenzia come queste non abbiano alcun elemento in comune con la natura dell'evento del 15 maggio scorso e assicura che in questa occasione così come in quelle precedenti, non si è verificata alcuna omissione o mancato controllo e che Pag. 73i livelli di safety previsti nell'erogazione del servizio sono sempre rimasti inalterati per tutta la durata dell'evento.
Da ultimo informo che dai dati riportati nell'elaborato Performance Review Report pubblicato il 21 maggio scorso dalla Performance Review Commission di Eurocontrol e riguardante una valutazione della gestione del traffico aereo in Europa per l'anno 2014, risulta che ENAV ha ottenuto, rispetto ai provider degli altri paesi europei, una delle migliori performance riguardante i ritardi sul traffico di rotta per volo.
Il Governo solleciterà gli enti preposti a tenere costantemente aggiornata la situazione al fine di prevenire eventuali disservizi ai viaggiatori.
ALLEGATO 3
5-05907 Crippa: Corretto funzionamento del passaggio a livello sito presso la frazione di Alzate del comune di Momo (NO).
TESTO DELLA RISPOSTA
Con riferimento ai casi segnalati dall'Onorevole interrogante, sono stati chiesti dettagliati elementi informativi a Rete Ferroviaria Italiana.
Gli eventi sono avvenuti in corrispondenza del passaggio a livello al km 12+026 della linea Novara-Domodossola, tra le stazioni di Momo e Caltignaga. L'analisi degli eventi registrati ha confermato che il passaggio a livello al km 12+026 si è regolarmente chiuso prima che i treni impegnassero l'attraversamento, con l'azionamento delle previste segnalazioni ottiche e acustiche. Lo stesso passaggio a livello si è riaperto prima che tutte le vetture del convoglio liberassero l'attraversamento in quanto il treno, per un guasto al sottosistema di bordo, è andato in frenatura e si è arrestato subito dopo il passaggio a livello; questa circostanza ha attivato i sistemi di liberazione e il sollevamento delle sbarre del passaggio a livello.
La problematica della sicurezza in corrispondenza dei passaggi a livello è stata più volte affrontata dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, che ha richiesto, nell'ambito di un più ampio programma per l'innalzamento del livello di sicurezza dei passaggi a livello, un intervento specifico a RFI, soggetto incaricato del corretto funzionamento dei passaggi a livello.
La soluzione adottata da RFJ per evitare che si possano verificare simili circostanze consiste in un programma di modifiche impiantistiche che prevedono l'utilizzo di soluzioni circuitali per tutti i passaggi a livello con apertura automatica.
Per il passaggio a livello di Momo, RFI riferisce di aver già realizzato tali modifiche e che sta lavorando anche sugli altri passaggi a livello della linea Novara-Domodossola; il termine dei lavori è previsto entro il corrente anno. Inoltre, d'intesa con la regione Piemonte e il comune di Momo, RFI sta valutando i possibili interventi per la soppressione dei passaggi a livello nel comune di Momo.
ALLEGATO 4
5-06082 Mura: Problemi derivanti dal passaggio degli Albi degli autotrasportatori dalle province agli uffici della motorizzazione civile e misure per il rilancio del settore.
5-06127 De Lorenzis: Problemi derivanti dal passaggio degli Albi degli autotrasportatori dalle province agli uffici della motorizzazione civile.
TESTO DELLA RISPOSTA
Rispondo congiuntamente alle interrogazioni degli Onorevoli Mura e De Lorenzis in quanto vertono su medesimo argomento.
Il trasferimento di funzioni disposto dall'articolo 1, comma 94, della Legge di stabilità 2014 e reso operativo con l'entrata in vigore del DPCM 8 gennaio 2015, come ogni cambiamento di competenza necessita di congrui margini di tempo per l'assestamento degli uffici; nella fattispecie, gli uffici periferici della motorizzazione si trovano a dover affrontare nuove funzioni a risorse invariate, in quanto non vi è stata la possibilità di procedere al contestuale trasferimento delle risorse umane impiegate presso le province e dedicate a tali funzioni.
Ovviamente le difficoltà emerse riguardano anche gli Uffici Motorizzazione della regione Sardegna.
In particolare, circa il menzionato problema di mancanza di «password di accesso» degli uffici periferici, va chiarito che le motorizzazioni civili su tutto il territorio nazionale, fin dal primo giorno del trasferimento delle competenze in materia di tenuta e gestione degli Albi, hanno potuto utilizzare le procedure informatiche per la gestione del trasporto merci per conto di terzi.
Infatti, con le credenziali di accesso già in uso, gli addetti degli uffici della motorizzazione civile hanno potuto operare sia sulle procedure dell'Albo degli autotrasportatori che sul registro elettronico delle imprese stesse (REN), la cui iscrizione conferisce l'autorizzazione all'esercizio della professione. Inoltre, per migliorare la gestione delle nuove competenze, è stato consentito agli uffici dirigenziali di operare anche sulle posizioni delle imprese iscritte al REN delle altre province non aventi uffici di livello dirigenziale. Nel caso di specie, evidenziato dall'Onorevole Mura e concernente la Sardegna, l'Ufficio di Cagliari può operare su tutte le province della Sardegna stessa, pur rimanendo ovviamente la possibilità per ogni singolo ufficio di operare con riferimento al proprio territorio.
In ordine agli interventi del Ministero per risolvere le criticità esposte, occorre precisare che già con la circolare n. 2/2015 le prime indicazioni sono state quelle dirette a gestire le nuove competenze in un'ottica di massima flessibilità organizzativa degli uffici periferici. Si è infatti previsto che l'istruttoria delle domande di iscrizione all'Albo sarà svolta, sotto il profilo operativo e se necessario al buon andamento dell'azione amministrativa, attraverso la migliore strutturazione organizzativa individuata dalla singola Direzione generale territoriale, sulla scorta delle specifiche risorse disponibili; tale facoltà consente di sfruttare al meglio le professionalità diversamente esistenti nei vari uffici sul territorio.
Un ulteriore indirizzo fornito è incentrato su un forte ricorso agli strumenti di autocertificazione e di promozione della Pag. 76semplificazione amministrativa, per i quali sono stati forniti prontamente una prima serie di moduli standardizzati utilizzabili per la produzione delle domande e, successivamente, la circolare n. 4/2015 del 24 luglio 2015 ha previsto un altro stock di modelli corrispondenti alle varie esigenze di modifica della situazione delle imprese interessate o di comunicazione di informazioni obbligatorie, i quali faciliteranno gli adempimenti dell'utenza e degli stessi uffici, anche grazie alla standardizzazione. Nel contempo, si sta lavorando per consentire una gestione delle pratiche con il più ampio ausilio delle risorse informatiche.
Per quanto riguarda la disponibilità di risorse umane, considerati i tempi e la complessità delle procedure previste dalla normativa in materia di mobilità del personale, è in corso l’iter per l'acquisizione in comando di 14 unità di personale dei ruoli delle province, già coinvolti presso tali enti nell'attività concernente le funzioni trasferite. Tali unità di personale verranno assegnate alle Direzioni generali territoriali secondo priorità dettate dalla situazione concreta esistente sul territorio.
Si sta inoltre valutando la possibilità di ricorrere all'utilizzo temporaneo di personale del MIT attraverso l'istituto della missione, con particolare riguardo agli uffici della Sardegna.
È chiaro che l'assegnazione di personale comandato ovvero di invio in missione di personale dello stesso MIT presso uffici aventi bisogno di sostegno comporterà, in concreto, una sorta di formazione in costanza di lavoro, di cui potranno beneficiare gli impiegati degli uffici periferici che hanno ereditato le nuove competenze, i quali risulteranno nei fatti affiancati dal predetto personale integrativo, almeno in parte esperto della materia.
Tutti gli interventi descritti hanno lo scopo di facilitare gli adempimenti amministrativi sia degli uffici che delle imprese di trasporto, affinché queste ultime possano operare con un onere burocratico il meno gravoso possibile. Ciò, ovviamente, nel rispetto dei doveri imposti dalle disposizioni europee e nazionali in materia, dettate per assicurare la presenza nel settore di imprese in regola con i requisiti previsti e in grado di fornire servizi di qualità, onde recuperare i livelli di redditività raggiunti anteriormente alla prolungata crisi economica, che ha colpito anche il settore dell'autotrasporto.
Ricordo che per tale settore sono stati e ancora vengono posti in essere costantemente interventi vari di sostegno quali, ad esempio, la riduzione compensata dei pedaggi autostradali, gli incentivi in materia di investimenti, il rimborso parziale delle accise sul gasolio consumato.