CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 settembre 2015
501.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
ALLEGATO

ALLEGATO

Indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel superamento delle emergenze.

PROGRAMMA APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La Commissione parlamentare per la semplificazione ha svolto, a cavallo tra il 2013 ed il 2014, un'approfondita indagine conoscitiva sulla semplificazione legislativa e amministrativa.
  Dal documento conclusivo, approvato all'unanimità, sono stati tratti diversi spunti che hanno avuto poi un seguito legislativo, a partire dalla previsione dell'agenda per la semplificazione (articolo 24 del decreto-legge n. 90 del 2014).
  A distanza di 16 mesi dall'approvazione di quel documento, la Commissione considera opportuno focalizzare la propria attenzione sulle semplificazioni possibili nella gestione delle fasi successive alle emergenze.
  Son state purtroppo numerose le calamità naturali che hanno colpito l'Italia negli ultimi anni: tra i tanti eventi, particolarmente gravi sono stati i terremoti in Abruzzo e in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e le alluvioni che si sono abbattute in Sardegna (novembre 2013), in Liguria (novembre 2014) e da ultimo nella brughiera del Brenta (luglio 2015).
  La gestione della fase successiva a tali eventi è spesso molto gravosa per cittadini e aziende, che devono fare i conti con vincoli ed oneri amministrativi che generalmente non perdono di intensità pure a fronte di situazioni emergenziali.
  Vincoli ed oneri risultano aggravati da una normativa estremamente instabile, in capo a più soggetti e a più livelli istituzionali, in cui gli atti si rincorrono a ritmo spesso frenetico, e non sempre sono dotati delle più opportune forme di pubblicità. A titolo puramente esemplificativo, per affrontare l'emergenza conseguente al terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile 2009 sono stati emanati:
   21 decreti-legge in poco più di sei anni, fino al decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di enti territoriali;
   83 ordinanze del presidente del Consiglio dei ministri in un periodo di poco superiore ai tre anni, che si conclude con l'ordinanza in data 30 aprile 2012, n. 4018 (poi è intervenuta la riforma del sistema della protezione civile, con il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59). Tali ordinanze, peraltro, trattano in genere disparati argomenti e agiscono frequentemente in deroga a moltissime disposizioni.

  Sempre a titolo esemplificativo, per quanto riguarda la ricostruzione dopo il terremoto in Emilia-Romagna, basta citare il titolo dell'ordinanza del Presidente della Regione in qualità di commissario delegato n. 31 del 7 luglio 2015, da cui si evince che l'ordinanza n. 57 del 12 ottobre 2012 è stata modificata, in meno di tre anni, 12 volte: «Modifiche all'Ordinanza n. 57 del 12 ottobre 2012 come modificata dall'Ordinanza n. 64 del 29 ottobre 2012, dall'Ordinanza n. 74 del 15 novembre 2012, dall'Ordinanza n. 15 del 15 febbraio 2013, dall'Ordinanza n. 42 del 29 marzo 2013, dall'Ordinanza n. 113 del 30 settembre 2013, dall'Ordinanza n. 3 del 27 gennaio, dall'Ordinanza n. 28 del 17 aprile 2014, dall'Ordinanza n. 70 del 16 ottobre 2014, dall'ordinanza n. 71 del 17 ottobre 2014, dall'Ordinanza n. 81 del 5 dicembre 2014 e dall'Ordinanza n. 16 del 30 aprile 2015 Pag. 124Criteri e modalità per il riconoscimento dei danni e la concessione dei contributi per la riparazione, il ripristino, la ricostruzione di immobili ad uso produttivo, per la riparazione e il riacquisto di beni mobili strumentali all'attività, per la ricostituzione delle scorte e dei prodotti e per la delocalizzazione, in relazione agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012. Approvazione delle Linee Guida per la presentazione delle domande e le richieste di erogazione dei contributi».
  L'indagine conoscitiva promossa dalla Commissione ha l'obiettivo di verificare gli ambiti particolarmente incisi da vincoli ed oneri (per esempio: tutela dei beni culturali, ambientali, paesaggistici e archeologici; accesso ai contributi), anche al fine di prospettare soluzioni legislative volte alla semplificazione.
  A questo scopo saranno ascoltati tutti i soggetti interessati, in base ad un ordine inteso a dare priorità cronologica all'ascolto della società civile, in modo da incanalare le audizioni dei soggetti istituzionali sulla base delle indicazioni provenienti dai soggetti più da vicino coinvolti: cittadini e associazioni; liberi professionisti; imprese; sindacati; banche; istituzioni.
  Si elencano di seguito, per ciascun ambito, i soggetti che verranno auditi con l'obiettivo di individuare le possibili linee di azione per semplificare la gestione delle emergenze:
   Cittadini e associazioni: comitati civici costituiti in seguito alle emergenze; Unione piccoli proprietari immobiliari; Fondo ambiente italiano;
   Liberi professionisti: Rappresentanze di talune professioni (in particolare: commercialisti; architetti; ingegneri; geometri; agenti immobiliari);
   Imprese: Confindustria, le organizzazioni afferenti a R.Ete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), le organizzazioni dell'edilizia, dell'agricoltura e del mondo cooperativo;
   Sindacati: CISL, CGIL, UGL, UIL; Unione sindacale di base;
   Banche: ABI;
   Istituzioni: Presidenza del Consiglio dei ministri (in particolare: Dipartimento della protezione civile); il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini; il Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare Gian Luca Galletti; il Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Maria Anna Madia;
   Prefetture;
   Unioncamere;
   Soprintendenze;
   Cassa depositi e prestiti;
   una delegazione di Presidenti di Regione, dell'UPI e dell'ANCI, anche in rappresentanza dei territori colpiti da calamità particolarmente gravi;
   rappresentanti del Tavolo istituzionale per la semplificazione (istituito con l'accordo in sede di Conferenza Unificata del 10 maggio 2012).

  Potranno essere auditi altri soggetti rientranti nelle categorie indicate.
  L'indagine si concluderà entro il 28 febbraio 2016.