Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento bilancio | ||
Titolo: | Legge di bilancio 2017 - Volume 3 - Stati di previsione | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 510 Progressivo: 6 | ||
Data: | 08/02/2017 | ||
Organi della Camera: | V-Bilancio, Tesoro e programmazione | ||
Altri riferimenti: |
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LEGGE DI BILANCIO 2017
Legge 11 dicembre 2016, n. 232
VOLUME
III
Stati di previsione
FEBBRAIO 2017
Servizio Studi
Tel. 06 6706-2451 - * studi1@senato.it - @SR_Studi
Dossier
n. 395/6 Volume III
Servizio del Bilancio
Tel. 06
6706-5790 - * sbilanciocu@senato.it - @SR_Bilancio
Servizio Studi
Dipartimento
Bilancio
Tel.
06 6760-2233 - * st_bilancio@camera.it -
@CD_bilancio
Progetti di legge n.
510/6 Volume III
Il presente dossier è articolato in tre
volumi:
§
Volume
I - Articolo 1, commi 1 – 339;
§
Volume
II - Articolo 1, comma 340 – Articolo 19;
§
Volume
III – Stati di previsione.
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ID0026fs3.docx
INDICE
1. La disciplina contabile della seconda sezione del
disegno di legge di bilancio
§ 1.1. Le unità di voto
parlamentare
§ 1.2. La flessibilità
degli stanziamenti di bilancio
§ 1.3. Classificazione
delle entrate e delle spese
§ 1.4. La struttura della
seconda sezione del bilancio di previsione
2. Il bilancio di
previsione per gli anni 2017-2019
§ 2.3. Analisi delle
spese per Missioni
§ 2.4. Analisi delle
spese per Ministeri
3. Gli stati di
previsione dei Ministeri
§ Ministero dell’economia e delle finanze
§ Ministero dello sviluppo economico
§ Ministero del lavoro e delle politiche sociali
§ Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale –
MAECI
§ Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
§ Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
§ Ministero delle infrastrutture e trasporti
§ Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
§ Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
§ Rapporto annuale sulle
spese fiscali (2016)
Con la riforma operata dalla legge n.163 del 2016 sulla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, i contenuti della legge di bilancio e della legge di stabilità sono ricompresi in un unico provvedimento, articolato in due sezioni, secondo quanto dispone il nuovo articolo 21 della legge di contabilità.
La riforma (introdotta in attuazione dell’articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243[1]) ha apportato significative innovazioni alla normativa che disciplina i contenuti della seconda sezione della legge di bilancio, concernente la parte contabile del provvedimento.
Rispetto alla passata concezione del bilancio come legge meramente formale (o comunque funzionalmente limitata), che si limitava ad esporre i fattori legislativi di spesa senza poterli modificare[2], la seconda sezione viene ora ad assumere un contenuto sostanziale, potendo incidere direttamente - attraverso rimodulazioni ovvero rifinanziamenti, definanziamenti o riprogrammazioni - sugli stanziamenti previsti a legislazione vigente, ed integrando nelle sue poste contabili gli effetti delle disposizioni della prima sezione[3].
Di seguito si espongono i contenuti della seconda sezione della legge di bilancio in esame, rinviando per i contenuti della prima sezione a quanto già illustrato nei primi due volumi del presente dossier.
* * *
Il disegno di legge di bilancio è disciplinato dall’articolo 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196/2009).
Il comma 1‑sexies dell’articolo 21 della legge n. 196/2009 stabilisce che le previsioni di entrata e di spesa del disegno di legge di bilancio siano formate sulla base della legislazione vigente, secondo i parametri indicati nel DEF. Esse tengono conto:
§ dell'aggiornamento delle previsioni relative alle spese per oneri inderogabili e di fabbisogno;
§ delle rimodulazioni e variazioni che interessano anche i fattori legislativi.
La seconda sezione evidenzia inoltre, per ciascuna unità di voto, gli effetti delle variazioni derivanti dalle disposizioni contenute nella prima sezione. In tal modo, la seconda sezione fornisce, per ciascuna unità di voto, previsioni integrate riguardo alle scelte allocative contenute nei programmi di spesa, che costituiscono l’unità di voto.
In base alla disciplina contabile, le unità di voto sono individuate:
a) per le entrate, con riferimento alla tipologia;
A titolo esemplificativo, le voci che costituiscono l’unità di voto sono rappresentate, per le entrate tributarie, dai tributi più importanti (Imposta sui redditi, IRES, IVA), ovvero da raggruppamenti di tributi con caratteristiche analoghe (ad es. imposte sostitutive, imposte sui generi di monopolio, ecc.); per i restanti titoli, è indicata la tipologia del provento per aggregati più o meno ampi (ad es. proventi speciali, redditi da capitale, ecc.).
b) per le spese, con riferimento ai programmi, intesi quali aggregati di spesa con finalità omogenea diretti al perseguimento di risultati, definiti in termini di beni e di servizi finali, allo scopo di conseguire gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa.
La classificazione del bilancio per missioni e programmi consente una strutturazione in senso funzionale delle voci di bilancio, volta a mettere in evidenza la relazione tra risorse disponibili e finalità delle politiche pubbliche, anche al fine di rendere più agevole l’attività di misurazione e verifica dei risultati raggiunti con la spesa pubblica. La riforma ha reso più stringente il collegamento tra le risorse stanziate e le funzioni perseguite, stabilendo anche una piena corrispondenza tra le risorse e il livello amministrativo/responsabile con la previsione dell’affidamento di ciascun programma a un unico centro di responsabilità amministrativa.
Per quanto concerne i contenuti dell’unità di voto, ogni singola unità di voto parlamentare deve indicare:
§ l'ammontare presunto dei residui attivi o passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce;
§ l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e delle spese che si prevede di impegnare (competenza) nonché l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare (cassa), nell'anno cui il bilancio si riferisce;
§ le previsioni delle entrate e delle spese relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.
Costituiscono oggetto di approvazione parlamentare sia le previsioni di entrata e di spesa, di competenza e di cassa, relative all’anno cui il bilancio si riferisce, sia quelle relative al secondo e terzo anno del bilancio triennale.
Soltanto le previsioni del
primo anno costituiscono, tuttavia, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.
Con il D.Lgs. n. 90/2016 è stata superata la ripartizione delle spese del bilancio dello Stato in "rimodulabili" e "non rimodulabili", in favore di una più puntuale classificazione che distingue le spese a seconda della natura dell'autorizzazione di spesa sottostante, cui si collega il grado di flessibilità e di manovrabilità della spesa stessa:
§ oneri inderogabili, ossia spese vincolate a particolari meccanismi o parametri che ne regolano l'evoluzione, determinati sia da leggi sia da altri atti normativi, tra cui rientrano le cosiddette spese obbligatorie (vale a dire, le spese relative al pagamento di stipendi, assegni, pensioni, le spese per interessi passivi, quelle derivanti da obblighi comunitari e internazionali, le spese per ammortamento di mutui, nonché quelle così identificate per espressa disposizione normativa);
§ fattori legislativi, ossia spese autorizzate da espressa disposizione legislativa che ne determina l'importo, considerato quale limite massimo di spesa, e il periodo di iscrizione in bilancio;
§ spese di adeguamento al fabbisogno, ossia spese diverse dagli oneri inderogabili e dai fattori legislativi, quantificate tenendo conto delle esigenze delle amministrazioni.
La quota delle spese per oneri inderogabili, fattore legislativo e adeguamento al fabbisogno è indicata, per ciascun programma, in appositi allegati agli stati di previsione della spesa.
La
distinzione della spesa nelle tre categorie consente di individuare il livello
di manovrabilità della spesa stessa, ai fini dell’applicazione della disciplina
della flessibilità del bilancio. Per
i fattori legislativi, le regole di flessibilità sono disciplinate dell'articolo 23, comma 3.
La riforma ha ampliato la flessibilità di bilancio, con la possibilità di incidere sulle dotazioni finanziarie di spesa relative ai fattori legislativi, anche in via non compensativa, per consentire alle amministrazioni la possibilità di modulare le risorse assegnate secondo le necessità connesse al raggiungimento degli obiettivi di spesa.
Il nuovo testo dell’articolo 23, comma 3 consente, infatti, con la seconda sezione, all’interno di ciascuno stato di previsione per motivate esigenze e nel rispetto dei saldi di finanza pubblica:
a) la rimodulazione in via compensativa:
§ delle dotazioni finanziarie relative a fattori legislativi anche tra missioni diverse (laddove il previgente testo dell’articolo 23, comma 3, limitava tale facoltà all’interno di un singolo programma o fra programmi della stessa missione di spesa), fermo restando la preclusione dell'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione verticale);
§ delle dotazioni finanziarie relative alle autorizzazioni di spesa per l’adeguamento delle dotazioni di competenza e di cassa a quanto previsto nel Cronoprogramma dei pagamenti[4], novità importante rispetto al passato, restando anche in questo caso precluso l'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti (c.d. rimodulazione orizzontale).
b)
il
rifinanziamento, definanziamento e riprogrammazione, per un periodo
temporale anche pluriennale, delle dotazioni finanziarie di spesa di parte
corrente e in conto capitale previste a legislazione vigente relative ai
fattori legislativi[5].
È prevista esplicita
evidenza contabile delle variazioni relative ai fattori legislativi di spesa, in appositi allegati conoscitivi al disegno di legge di bilancio, per ciascun Ministero e per ciascun programma,
con i corrispondenti importi, che vengono aggiornati all'atto del passaggio
dell'esame del provvedimento tra i due rami del Parlamento.
Si rammenta, inoltre, per completezza, che il D.Lgs. n. 90/2016 ha introdotto maggiori ambiti di flessibilità anche nella fase gestionale[6] del bilancio, con l'obiettivo di assicurare una maggiore tempestività nell'erogazione delle risorse e velocizzare i pagamenti in linea con i tempi previsti dalle norme vigenti.
Ai sensi dell’articolo 25 della legge di contabilità, la classificazione delle voci di entrata si articola su cinque livelli di aggregazione:
a)
titoli, a
secondo della loro natura:
- titolo I: entrate tributarie;
- titolo II: entrate extra-tributarie;
- titolo III: entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;
- titolo IV: entrate derivanti da accensione di prestiti.
I primi tre titoli rappresentano le entrate
finali; il quarto titolo corrisponde in sostanza all’entità del ricorso al
mercato finanziario;
b)
ricorrenti e non ricorrenti, a seconda che si
riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero
limitata soltanto ad alcuni esercizi;
c)
tipologia di entrata, ai
fini dell’approvazione parlamentare e
dell’accertamento dei cespiti;
d) categorie, secondo la natura dei cespiti;
e)
unità elementari di bilancio, ai
fini della gestione e della rendicontazione, che possono eventualmente essere
suddivise in articoli.
La classificazione delle voci di spesa si articola su tre livelli:
a) missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici della spesa;
b) programmi, ossia le unità di voto parlamentare, quali aggregati finalizzati al perseguimento degli obiettivi indicati nell’ambito delle missioni.
c) unità elementari di bilancio, che rappresentano le unità di gestione e rendicontazione, eventualmente ripartite in articoli (i quali, in analogia con quanto ora previsto per i capitoli, corrisponderebbero agli attuali piani di gestione).
Si ricorda che con il D.Lgs. n. 90/2016 sono state introdotte nel bilancio dello Stato le azioni, quali ulteriore articolazione dei programmi di spesa, che specificano ulteriormente la finalità della spesa rispetto a quella individuata in ciascun programma. Le azioni[7] sono destinate a costituire, in prospettiva, le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio.
Fino ad allora, le unità elementari di bilancio continueranno ad essere rappresentate dai capitoli, secondo l’oggetto della spesa; ed i programmi di spesa manterranno la suddivisione in macroaggregati per spese di funzionamento (interventi, trattamenti di quiescenza, oneri del debito pubblico, oneri comuni di parte corrente o in conto capitale).
La suddivisione dei programmi di spesa in azioni riveste pertanto, al momento, carattere meramente conoscitivo, ad integrazione di quella per capitoli[8].
Le spese del bilancio dello Stato sono esposte secondo le tradizionali classificazioni economica e funzionale.
La seconda sezione del disegno di legge di bilancio è costituita da:
§ lo stato di previsione dell’entrata;
§ gli stati di previsione della spesa relativi ai singoli Ministeri;
§ il quadro generale riassuntivo, con riferimento al triennio.
Ciascuno stato di previsione della spesa è corredato dei seguenti elementi informativi:
§ la nota integrativa, che contiene gli elementi informativi riferiti alle entrate e alle spese, il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle unità elementari di bilancio sottostanti, il piano degli obiettivi, intesi come risultati che le amministrazioni intendono conseguire, e i relativi indicatori di risultato in termini di livello dei servizi e di interventi;
§ l'elenco delle unità elementari di bilancio e dei relativi stanziamenti;
§ il riepilogo delle dotazioni di ogni programma;
§ il budget dei costi della relativa amministrazione, che riporta i costi previsti dai centri di costo dell’amministrazione e il prospetto di riconciliazione al fine di collegare le previsioni economiche a quelle finanziarie di bilancio.
Di tali elementi informativi è richiesto l’aggiornamento al momento dell’approvazione della legge di bilancio.
L’art. 5, comma 1, lett. c), della legge
163/2016 (che ha aggiunto il comma 4-octies
nell'art. 33 della legge di contabilità) ha previsto l’aggiornamento del budget dei costi anche sulla base del
disegno di legge di assestamento.
Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti.
L’articolo 21 dispone l'approvazione, con distinti articoli, dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo.
Nella legge di bilancio per il 2017, l’articolo 2 definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno finanziario 2017, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertate, riscosse e versate nelle casse dello Stato, come risultante dall'annesso stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1).
I successivi articoli da 3 a 15 recano l’autorizzazione all’impegno e la pagamento delle spese dei singoli Ministeri per l’esercizio finanziario 2017, in conformità agli annessi stati di previsione della spesa (Tabelle da 2 a 14).
L’articolo 16 approva i totali generali della spesa dello Stato per il triennio 2017-2019.
L’articolo 17 approva il quadro generale riassuntivo del bilancio dello Stato, e le relative tabelle ad esso allegate, che espongono la ripartizione, per Ministero, delle spese del bilancio dello Stato, in termini di competenza e di cassa, per divisioni (secondo la classificazione funzionale), nonché delle entrate e delle spese secondo la classificazione economica.
L’articolo 18 reca infine una serie di disposizioni di carattere
gestionale.
Alla data di entrata in vigore della legge di bilancio, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, le unità di voto parlamentare sono ripartite in unità elementari di bilancio (ex capitoli) ai fini della gestione e della rendicontazione (cfr. D.M. Economia 27 dicembre 2016).
Il bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e il bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019 (legge 11 dicembre 2016, n. 232) è predisposto in coerenza con le disposizioni della legge n. 196/2009, come modificate dalla legge n. 163 e dai decreti legislativi n. 90 e n. 93 del 2016.
Ai sensi dell’articolo 21 della legge di contabilità pubblica, e sulla base delle indicazioni fornite con la circolare del Ministero dell’economia e delle finanze n. 20 del 23 giugno 2016[9], il bilancio è impostato secondo la struttura contabile per missioni e programmi, finalizzata a privilegiare il contenuto funzionale della spesa.
Pur confermando in 34 il numero delle missioni, il bilancio per il 2017 presenta rilevanti modifiche nell’articolazione dei contenuti delle missioni rispetto alla legge di bilancio 2016. In particolare, a seguito della riforma della struttura del bilancio, sono stati individuati 17 nuovi programmi mentre sono stati soppressi 24 programmi precedenti, portando le unità di voto complessivamente da 182 a 175.
Di seguito si fornisce un'analisi delle previsioni di entrata e di spesa del bilancio dello Stato, in termini di competenza, per il 2017 e per gli anni successivi (§ 2.1), distinguendo in dettaglio l'analisi delle entrate (§ 2.1.1) e delle spese (§ 2.1.2); viene poi fornita un'illustrazione delle spese finali per Missioni (§ 2.2) e per Ministeri (§ 2.3).
Le previsioni di entrata e di spesa del disegno di legge di bilancio 2017-2019 ricomprendono gli effetti finanziari della manovra disposta con la legge medesima per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, attuata con le innovazioni normative contenute nella prima sezione della legge e con i rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni disposte nella seconda sezione.
Si ricorda inoltre che concorrono inoltre al conseguimento degli obiettivi finanziari e al finanziamento degli interventi disposti con la manovra le disposizioni del D.L. n. 193 del 2016 recante misure in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (cd. decreto fiscale).
Nella tabella seguente sono posti a raffronto, in termini di competenza, le previsioni assestate del bilancio per il 2016, le previsioni a legislazione vigente per il 2017 e le previsioni di entrata e di spesa della legge di bilancio per il 2017 e per il biennio successivo.
Tabella 1 - Previsioni delle entrate e delle spese – anni 2016-2019
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
|||
Assestato |
BLV |
Legge Bilancio |
Diff. |
Diff. |
Legge Bilancio |
Legge Bilancio |
|
Tributarie |
487.606 |
500.952 |
493.116 |
-7.836 |
5.510 |
514.913 |
527.125 |
Extratributarie |
75.190 |
70.106 |
72.326 |
2.220 |
-2.864 |
68.566 |
67.212 |
Entrate per
alienazione e ammort. beni patrimoniali |
3.175 |
2.495 |
2.511 |
16 |
-664 |
2.504 |
2.499 |
Entrate finali |
565.971 |
573.553 |
567.953 |
-5.600 |
1.982 |
585.983 |
596.836 |
Spese correnti |
564.896 |
559.597 |
565.457 |
5.860 |
561 |
566.487 |
564.310 |
- Interessi |
79.481 |
79.425 |
79.287 |
-138 |
-194 |
78.694 |
76.835 |
- Spese correnti netto interessi |
485.415 |
480.172 |
486.170 |
5.998 |
755 |
487.793 |
487.475 |
Spese conto capitale |
40.880 |
37.545 |
41.095 |
3.550 |
215 |
46.745 |
41.153 |
Spese finali |
605.775 |
597.142 |
606.552 |
9.410 |
777 |
613.232 |
605.464 |
Rimborso prestiti |
215.472 |
254.496 |
254.496 |
0 |
39.024 |
227.236 |
240.899 |
Spese complessive |
821.247 |
851.638 |
861.048 |
9.410 |
39.801 |
840.468 |
846.363 |
Saldo netto da finanziare |
-39.805 |
-23.589 |
-38.599 |
-15.010 |
1.206 |
-27.249 |
-8.627 |
Risparmio pubblico |
-2.101 |
11.461 |
-15 |
-11.476 |
2.086 |
16.993 |
30.027 |
Avanzo primario |
39.676 |
55.836 |
40.688 |
-15.148 |
1.012 |
51.445 |
68.208 |
Ricorso al mercato |
-255.277 |
-278.085 |
-293.095 |
-15.010 |
-37.818 |
-254.484 |
-249.527 |
Fonte: Assestamento 2016 e dati a legislazione
vigente 2017: ddl di bilancio 2017-2019 (A.S. 2611 – Tomo I, pag. 10). Previsioni
2017- 2019: quadri generali riassuntivi del bilancio (legge n. 323/2016, pag.
103, G.U. n. 197 del 21/12/2016).
La legge di bilancio in esame fissa l’indebitamento netto nominale – a un livello pari al -2,3 per cento del PIL nel 2017, al -1,2 per cento del PIL per il 2018 e a -0,2 per cento del PIL per il 2019.
In coerenza con gli obiettivi programmatici di deficit, il saldo netto da finanziare programmatico del bilancio dello Stato è determinato nel limite massimo di -38,6 miliardi nel 2017, -27,2 miliardi nel 2018 e -8,6 miliardi nel 2019, in termini di competenza.
Per il 2017, in termini di competenza, i provvedimenti della manovra (legge di bilancio e decreto-legge fiscale) comportano un peggioramento del saldo netto da finanziare rispetto alla legislazione vigente di oltre 15 miliardi, passando da 23,6 a 38,6 miliardi.
Ciò è dovuto all'effetto delle disposizioni adottate con i provvedimenti di manovra, che hanno determinato, da un lato una riduzione delle entrate finali rispetto alla legislazione vigente per un importo pari a circa 5,6 miliardi nel 2017 (da 573,6 miliardi a legislazione vigente a circa 568 miliardi); dall'altro lato, un aumento delle spese finali, rispetto all’andamento tendenziale a legislazione vigente, per circa 9,4 miliardi nel 2017 (da 597,1 miliardi a legislazione vigente a 606,6 miliardi).
Degli effetti delle disposizioni introdotte con la manovra, si fornisce una sintetica illustrazione in termini di aggregati, nei paragrafi che seguono.
Rispetto al bilancio assestato 2016, tutti i saldi del bilancio per il 2017 evidenziano un miglioramento.
Il saldo netto da finanziare per il 2017 è previsto in leggera riduzione rispetto al saldo assestato del 2016, di circa 1,2 miliardi di euro, frutto di un aumento di circa 2 miliardi delle entrate finali – come detto, interamente riconducibile all’evoluzione prevista a legislazione vigente - cui si è contrapposto un incremento molto più limitate delle spese (+ 777 milioni).
Anche il risparmio pubblico e l’avanzo primario registrano nel 2017 un miglioramento rispetto al 2016, dell’ordine di 2 miliardi il primo e di circa 1 miliardo il secondo.
Per gli anni successivi, il bilancio evidenzia un miglioramento del saldo netto da finanziare, che scende dai -38,6 miliardi del 2017 a -27,2 miliardi nel 2018 e a -8,6 miliardi nel 2019.
Un progressivo miglioramento nel biennio 2018-2019 è indicato anche per il risparmio pubblico e per l’avanzo primario, per i quali i dati 2019 registrano un miglioramento rispetto al 2017 di circa 30 miliardi di euro.
L’andamento così positivo dei saldi beneficia, in particolare, di un progressivo incremento nel triennio delle entrate che passano dai 566 miliardi del dato assestato del 2016 ai 568 miliardi del 2017 a 586 miliardi nel 2018, 597 miliardi nel 2019.
Per quanto riguarda le entrate, la Relazione tecnica al disegno di legge di bilancio indica i criteri in base ai quali sono state elaborate le previsioni aggiornate per il triennio 2017-2019. Tali previsioni, con riferimento in particolare alle entrate tributarie, risultano in linea con quelle tendenziali contenute nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016.
Tabella 2 - Entrate finali. Previsioni 2017-2019
(valori
in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
|||||||||
Assest. |
BLV |
DL 193 |
Eff. |
Legge
bilancio |
BLV |
DL 193 |
Eff. |
Legge bilancio |
BLV |
DL 193 |
Eff. |
Legge
bilancio |
|
Tributarie |
487.606 |
500.952 |
3.607 |
-11.443 |
493.116 |
511.162 |
4.640 |
-889 |
514.913 |
522.704 |
3.160 |
1.261 |
527.125 |
Extratributarie |
75.190 |
70.106 |
213 |
2.007 |
72.326 |
68.485 |
102 |
-21 |
68.566 |
67.056 |
44 |
112 |
67.212 |
Entrate alienaz. e
ammort.am. |
3.175 |
2.495 |
0 |
16 |
2.511 |
2.488 |
0 |
16 |
2.504 |
2.483 |
0 |
16 |
2.499 |
Entrate finali |
565.971 |
573.553 |
3.820 |
-9.420 |
567.953 |
582.135 |
4.742 |
-894 |
585.983 |
592.242 |
3.204 |
1.389 |
596.836 |
Fonte:
ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127 – Tomo I, pag. 10) e legge n. 323/2016
(G.U. n. 197/2016, pag. 103).
Nel bilancio a legislazione vigente, in termini di competenza, le previsioni relative alle entrate finali del bilancio dello Stato ammontavano a 573.553 milioni nel 2017, a 582.135 milioni nel 2018 e a 592.242 milioni nell’ultimo anno del triennio di previsione.
Rispetto al bilancio a legislazione vigente, il decreto-legge fiscale (n. 193 del 2016) e la manovra effettuata con la Sezione I della legge di bilancio determinano, per le entrate finali, una riduzione complessiva di circa 5,6 miliardi nel 2017 e un incremento di circa 3,8 miliardi nel 2018 e di 4,6 miliardi nel 2019.
L'andamento negativo delle entrate per il 2017 è imputabile alla sterilizzazione dell’aumento delle aliquote IVA (oltre 15,1 miliardi di minor gettito atteso).
Di contro, nel biennio 2018-2019 si evidenzia un recupero delle entrate rispetto alla legislazione vigente, imputabile alle maggiori risorse derivanti dalle misure di contrasto all’evasione fiscale e per l’efficientamento delle attività di riscossione. In particolare, il D.L. n. 193 prevede entrate da recupero di evasione per 2,26 miliardi nel 2017, 4,43 miliardi nel 2018 e 2,97 miliardi nel 2019. Ulteriori entrate sono ascrivibili alle cartelle erariali per 1,56 miliardi nel 2017, 312 milioni nel 2018 e 234 milioni nel 2019.
In particolare, come illustrato nella relazione al disegno di legge di bilancio (A.C. 4127), tali risorse sono destinate al finanziamento dei provvedimenti a sostegno della competitività delle imprese e della crescita economica, intervenendo, tra le altre, mediante la proroga e il rafforzamento della disciplina di maggiorazione della deduzione degli ammortamenti, in particolare nei confronti di investimenti in nuovi beni strumentali ad alto contenuto tecnologico; l’introduzione di una nuova disciplina dell’imposta sul reddito imprenditoriale (con l’istituzione dell’IRI) finalizzata a favorire anche la capitalizzazione delle imprese; la proroga e l’introduzione di detrazioni fiscali per le spese relative ad interventi di ristrutturazioni edilizie, di riqualificazione energetica, nonché per interventi antisismici.
Per le entrate extra-tributarie, le previsioni presentano un andamento sostanzialmente in linea con le stime a legislazione vigente.
Per il 2017, incide sulle entrate extra-tributarie, in particolare, la disposizione introdotta nella prima sezione che prevede l’autorizzazione, per i titolari dei diritti d’uso delle frequenze di telecomunicazione in banda 900 e 1800 Mhz, al cambio di tecnologia, con la contestuale proroga delle concessioni in essere al 2029, stabilendo il pagamento anticipato ed in unica soluzione dei contributi dovuti per l’intero periodo della concessione. Tale operazione tuttavia comporta un azzeramento dei flussi annuali futuri.
Rispetto alle previsioni assestate per l’anno 2016, pari a 565.971 milioni, le entrate finali del 2017 presentano comunque un incremento di circa 2 miliardi di euro. La variazione beneficia delle maggiori entrate tributarie per 5,5 miliardi, in parte compensate dalla riduzione delle entrate extra tributarie per circa 2,9 miliardi e degli introiti da alienazione e ammortamento dei beni patrimoniali, che evidenziano un decremento di 664 milioni.
Il bilancio pluriennale evidenzia inoltre un progressivo incremento nel triennio delle entrate finali, che passano dai circa 566 miliardi del dato assestato del 2016 ai 568 miliardi del 2017 a 586 miliardi nel 2018, 597 miliardi nel 2019.
L’incremento nel triennio è per lo più riconducibile all’evoluzione positiva prevista a legislazione vigente, derivante dunque, in larga parte, dal favorevole andamento delle variabili macroeconomiche, nonché dagli effetti finanziari dei provvedimenti legislativi approvati in corso d’anno. Un contributo positivo negli anni successivi, seppure modesto, è dovuto comunque anche agli effetti della manovra.
Considerando le entrate per categorie economiche, illustrate nella tabella che segue, si rileva come, con riferimento alle entrate tributarie, la variazione positiva nel 2017 rispetto alle previsioni assestate per l’esercizio 2016 sia dovuta in gran parte alle prospettive di aumento degli introiti connessi a tasse e imposte sugli affari, contrapposte a valutazioni di riduzione del gettito per le imposte sul patrimonio e sul reddito, quale conseguenza dell’evoluzione attesa delle variabili del quadro macroeconomico e dell’evoluzione del gettito monitorato nel corso del 2016.
Nell’ambito delle entrate extra-tributarie, si evidenzia l’incremento previsto per le entrate rientranti nella categoria relativa ai recuperi, rimborsi e contributi, principalmente per effetto dell’aumento del concorso alla finanza pubblica da parte degli enti territoriali definito dalla legislazione vigente, nonché delle sanzioni amministrative connesse alla riscossione delle imposte indirette.
Tabella 3 - Entrate finali per categorie
(dati di competenza, valori
in milioni di euro)
CATEGORIE |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
||
ASS. |
BLV |
Manovra |
Legge Bilancio |
Legge Bilancio |
Legge Bilancio |
|
I - Imposte sul patrimonio
e sul reddito |
265.077 |
260.300 |
4.389 |
264.689 |
260.165 |
264.012 |
II - Tasse e imposte sugli
affari |
163.545 |
180.507 |
-12.206 |
168.301 |
193.078 |
199.947 |
III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
33.953 |
34.899 |
-19 |
34.880 |
36.041 |
37.129 |
IV - Monopoli |
10.960 |
11.055 |
0 |
11.055 |
11.363 |
11.692 |
V - Lotto, lotterie ed
altre attività di giuoco |
14.070 |
14.191 |
0 |
14.191 |
14.265 |
14.344 |
Totale entrate tributarie |
487.606 |
500.952 |
-7.836 |
493.116 |
514.913 |
527.125 |
VI - Proventi speciali |
781 |
978 |
0 |
978 |
951 |
921 |
VII - Proventi dei servizi
pubblici minori |
33.881 |
27.113 |
2.128 |
29.241 |
25.755 |
24.988 |
VIII – Proventi dei beni
dello Stato |
361 |
312 |
0 |
312 |
311 |
311 |
IX -
Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione |
1.613 |
1.315 |
0 |
1.315 |
1.315 |
1.315 |
X -
Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro |
4.435 |
4.567 |
202 |
4.769 |
4.704 |
4.723 |
XI - Recuperi, rimborsi e
contributi |
31.315 |
32.916 |
-111 |
32.805 |
32.625 |
31.950 |
XII - Partite che si
compensano nella spesa |
2.804 |
2.905 |
0 |
2.905 |
2.905 |
3.005 |
Totale entrate extratributarie |
73.190 |
70.106 |
2.220 |
72.326 |
68.566 |
67.212 |
Totale alienazione ed ammortamento beni, ecc. |
3.175 |
2.495 |
16 |
2.511 |
2.504 |
2.499 |
ENTRATE FINALI |
565.971 |
573.553 |
-5.600 |
567.953 |
585.983 |
596.836 |
Fonte:
ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127 – Tomo I, pag. 16) e legge n. 323/2016
(G.U. n. 197 del 2016, pag. 110).
Analizzando le principali imposte, nel bilancio 2017, integrato con gli effetti della manovra, il gettito IRPEF viene indicato in 193.076 milioni (+2% rispetto al dato assestato 2016), il gettito IRES in 41.689 milioni (-4,9%), mentre quello IVA è indicato in 146.128 milioni (+3,5%).
Tabella 4 - Previsioni delle principali imposte
(dati di competenza, valori
in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
|||
BIL. |
ASS. |
BLV |
Manovra |
Legge Bilancio |
|
Entrate tributarie,
di cui: |
491.750 |
487.606 |
500.952 |
-7.836 |
493.116 |
Entrate ricorrenti: |
487.656 |
482.090 |
498.327 |
-9.816 |
488.511 |
1 – Imposta sui redditi |
189.356 |
189.307 |
192.271 |
805 |
193.076 |
2 – Imposta sul reddito
delle società |
44.190 |
43.815 |
40.115 |
1.574 |
41.689 |
3 - Imposte sostitutive |
22.055 |
19.202 |
17.358 |
31 |
17.389 |
4 - Altre imposte dirette |
7.919 |
7.952 |
8.707 |
0 |
8.707 |
5 – IVA |
141.241 |
141.219 |
158.257 |
-12.129 |
146.128 |
6 - Registro, bollo e
sostitutive |
12.945 |
12.145 |
12.243 |
-51 |
12.192 |
7 - Accisa e imposta
erariale oli minerali |
26.529 |
26.671 |
26.873 |
-15 |
26.858 |
8 -
Accisa e imposta erariale su altri prodotti |
8.565 |
7.258 |
8.003 |
-4,2 |
7.999 |
9 - Imposte sui generi di
monopolio |
10.893 |
10.960 |
11.055 |
0 |
11.055 |
10 - Lotto |
7.200 |
8.000 |
7.951 |
0 |
7.951 |
11 - Imposte gravanti sui
giochi |
5.863 |
5.674 |
5.935 |
0 |
5.935 |
12 - Lotterie ed altri
giochi |
508 |
371 |
284 |
0 |
284 |
13 –Altre imposte
indirette |
10.391 |
9.516 |
9.275 |
-26 |
9.249 |
Per quanto riguarda le spese finali, la manovra determina un innalzamento del livello della spesa nel triennio 2017-2019 rispetto ai dati del bilancio a legislazione vigente, pur in presenza di un profilo leggermente discendente, che porta la spesa finale del bilancio dello Stato nell’anno 2019 ad essere comunque più bassa della spesa 2016.
Quanto alla composizione delle spese, la manovra determina una crescita molto pronunciata anche delle spese in conto capitale, rispetto a quanto previsto a legislazione vigente.
Tabella 5 - Spese finali. Previsioni 2017-2019
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
||||||
Assest. |
BLV |
Manovra |
Legge
bilancio |
BLV |
Manovra |
Legge
bilancio |
BLV |
Manovra |
Legge
bilancio |
|
Spese correnti |
564.896 |
559.597 |
5.860 |
565.457 |
558.873 |
7.613 |
566.487 |
557.099 |
7.211 |
564.310 |
Spese c/capitale |
40.880 |
37.545 |
3.549 |
41.095 |
39.877 |
6.868 |
46.745 |
37.501 |
3.652 |
41.153 |
Spese finali |
605.775 |
597.142 |
9.409 |
606.552 |
598.750 |
14.482 |
613.232 |
594.600 |
10.863 |
605.464 |
Fonte:
ddl di bilancio 2017-2019 (A.S. 2611 – Tomo I, pag. 10) e legge n. 323/2016
(G.U. n. 197/2016, pag. 103).
Complessivamente, a legislazione vigente, le spese finali si attestavano a 597,1 miliardi nel 2017, con una riduzione complessiva di circa 8,6 miliardi rispetto alle previsioni assestate 2016. Le spese finali si mantenevano sostanzialmente stabili nel 2018, pari a 598,7 miliardi, per poi ridursi nel 2019 a 594,6 miliardi.
La manovra, come detto, ha determinato un incremento delle spese finali rispetto alla legislazione vigente di 9,4 miliardi per il 2107, di circa 14,9 miliardi nel 2018 e di 10,9 miliardi nel 2019.
Per l’esercizio finanziario 2017, in particolare, l’incremento delle spese finali determinato dalla manovra è stato di 9,4 miliardi per il 2107, di cui 4,2 miliardi derivanti dagli effetti dell’articolato della legge di bilancio e 5,2 miliardi dalle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la sezione II del provvedimento, come evidenziato nella tabella che segue.
Tabella 6 - Effetti Sezione I e Sezione II nelle previsioni 2017-2019
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
BLV |
Effetti Sez. I |
Effetti Sez. II |
Legge Bilancio |
Spese correnti |
559.597 |
1.475 |
4.385 |
565.457 |
Spese c/capitale |
37.545 |
2.717 |
832 |
41.095 |
Spese finali |
597.142 |
4.192 |
5.217 |
606.552 |
La manovra ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa 5,9 miliardi nel 2017, che sulle spese in conto capitale, con un incremento di oltre 3,5 miliardi.
Nel 2018, la manovra ha determinato un incremento particolarmente significativo delle spese in conto capitale, di circa 6,9 miliardi.
Tra le misure di incremento della spesa introdotte con le disposizioni della legge di bilancio 2017 (Sezione I) vanno considerate le risorse destinate, per complessivi 1,9 miliardi nel 2017 e 2,6 dal 2018, al rinnovo dei contratti e alle assunzioni di personale della PA, ad interventi a favore del personale di polizia e delle forze armate e al riordino delle carriere del medesimo personale, nonché le risorse in favore degli enti territoriali per circa 1 miliardo annuo (articolo 1, comma 438).
Ulteriori spese, per circa 1,7 miliardi sono connesse alle misure inerenti i trattamenti pensionistici, di cui si ricordano, principalmente, le disposizioni di cui all’articolo 1, commi 186 (APE sociale), 187 (Quattordicesima mensilità per pensionati) e 203 (Pensionamento anticipato per lavoratori precoci). Si ricorda, altresì l’ottava salvaguardia per gli esodati, di cui al comma 218.
Ulteriori misure, per quasi 1 miliardo di euro, sono riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 400-401, che prevedono l’istituzione di due Fondi, con una dotazione di 500 milioni ciascuno, dedicati rispettivamente ai medicinali innovativi e agli oncologici innovativi.
Per la spesa in conto capitale, si segnalano gli stanziamenti del fondo investimenti e sviluppo per 1,9 miliardi nel 2017, 3,15 miliardi nel 2018 e 3,5 miliardi nel 2019 (articolo 1, comma 140), nonché i benefici previsti dall’articolo 1, comma 362, sotto forma di contributi per la ricostruzione e di crediti d’imposta (300, 500 e 850 milioni di euro per ciascun anno del triennio).
Si ricordano, poi, i rifinanziamenti disposti nella sezione II della legge di bilancio, che
determina incrementi per circa 4 miliardi nel 2017 e oltre 1 miliardo nei due
anni successivi, fra cui si ricordano, principalmente:
§ il rifinanziamento del Fondo per le missioni
internazionali (cap. 3006/MEF), per 900 milioni nel 2017;
§ il contributo alle Regioni per il concorso alle
spese di funzionamento dei centri per l'impiego (cap. 1232/Lavoro), per 200
milioni nel 2017;
§ il finanziamento della “Buona scuola” (cap.
1285/MIUR), per 300 milioni nel 2017, 400 milioni per il 2018 e di 500 milioni
a decorrere dal 2019;
§ il finanziamento del Fondo per la lotta e
alla povertà e all'esclusione sociale (cap. 3550/Lavoro) per 500 milioni annui
a decorrere dal 2018;
§ il contributo per le spese per l'attivazione,
la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per
stranieri irregolari (cap. 2351/Interno), di 320 milioni per il 2017;
§ la riprogrammazione delle risorse del Fondo
per lo Sviluppo e la Coesione (cap. 8000/MEF), che ha determinato un anticipo
di risorse per il triennio 2017-2019 (+650 milioni per il 2017, +800 milioni
per il 2018 e +1.000 milioni per il 2019), a valere sulle risorse del 2020 e
anni successivi.
Tra le misure di riduzione della spesa corrente e in conto
capitale vanno considerate le misure di spending
review previste dalla legge di bilancio per il 2017, che ha richiesto
risparmi alle amministrazioni centrali
dello Stato e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sono stati
assicurati attraverso misure disposte, per la gran parte, con definanziamenti
di spesa previsti nella sezione II. Le misure di risparmio, per complessivi 0,7 miliardi annui, hanno riguardato,
prevalentemente, la parte corrente (per circa l’83% nel 2017, e circa il 92%
negli anni successivi).
Nel complesso, nel triennio le spese correnti del bilancio dello Stato ammontano a 565,5 miliardi di euro per l’anno 2017, 566,5 miliardi per il 2018 e 564,3 miliardi per il 2019, con un incremento medio rispetto alla legislazione vigente di circa 6-7 miliardi annuali.
Anche le spese in conto capitale risultano aumentate nel triennio rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente, con un trend di crescita particolarmente accentuato nel 2018 (dai 40,9 miliardi del 2016 a 41,1 miliardi nel 2017 e a 46,7 miliardi nel 2018), per stabilizzarsi, a fine periodo, ad un livello sostanzialmente simile a quello registrato nel 2017 attestandosi a 41,15 miliardi.
La tavola che segue illustra le spese finali del bilancio dello Stato per il 2017, ripartite per categorie, secondo la classificazione economica, evidenziando il raffronto con il dato assestato 2016 e gli effetti della manovra rispetto al dato a legislazione vigente 2017.
Tabella 7 - Spese finali per categorie
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
CATEGORIE |
2016 |
2017 |
Diff. |
||
ASS. |
BLV |
Manovra |
Legge bilancio |
||
Redditi da lavoro dipendente |
90.043 |
88.214 |
1.703 |
89.917 |
-126 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.903 |
4.787 |
4 |
4.791 |
-112 |
Consumi intermedi |
11.950 |
11.976 |
11 |
11.987 |
37 |
Trasferimenti correnti ad
amministrazioni pubbliche |
257.554 |
257.810 |
2.166 |
259.976 |
2.422 |
Trasferimenti correnti a famiglie
e ist. sociali private |
13.957 |
13.746 |
623 |
14.369 |
412 |
Trasferimenti correnti a imprese |
6.548 |
6.657 |
27 |
6.684 |
136 |
Trasferimenti all'estero |
1.395 |
1.404 |
197 |
1.601 |
206 |
Risorse proprie UE |
19.100 |
17.800 |
0 |
17.800 |
-1.300 |
Interessi passivi e redditi da
capitale |
79.481 |
79.425 |
-138 |
79.287 |
-194 |
Poste correttive e compensative |
70.272 |
69.631 |
-10 |
69.621 |
-651 |
Ammortamenti |
990 |
1.021 |
0 |
1.021 |
31 |
Altre uscite correnti |
8.705 |
7.124 |
1.280 |
8.404 |
-301 |
Totale
Spese Correnti |
564.896 |
559.597 |
5.860 |
565.457 |
561 |
Investimenti fissi lordi e
acquisti di terreni |
4.075 |
3.722 |
2.167 |
5.889 |
1.814 |
Contributi investimenti ad
amministrazioni pubbliche |
16.964 |
16.368 |
1.145 |
17.513 |
549 |
Contributi agli investimenti ad
imprese |
10.319 |
9.573 |
-191 |
9.382 |
-937 |
Contributi investimenti a
famiglie e ist. sociali private |
169 |
34 |
70 |
104 |
-65 |
Contributi agli investimenti a
estero |
491 |
453 |
15 |
468 |
-23 |
Altri trasferimenti in conto capitale |
7.063 |
4.989 |
152 |
5.141 |
-1.922 |
Acquisizioni di attività
finanziarie |
1.798 |
2.407 |
191 |
2.598 |
800 |
Totale
spese Conto Capitale |
40.879 |
37.545 |
3.549 |
41.094 |
215 |
Totale
Spese Finali |
605.775 |
597.142 |
9.410 |
606.551 |
777 |
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127– Tomo I) e legge di bilancio
La legge di bilancio 2017-2019 conferma l’articolazione in 34 missioni della struttura contabile (invariata dal 2008), ma presenta rilevanti modifiche sul piano dei programmi rispetto alla legge di bilancio per il 2016. Sono stati infatti individuati 17 nuovi programmi, mentre ne sono stati soppressi 24, con una diminuzione da 182 a 175 unità di voto.
Inoltre, molti dei programmi già presenti nella legge di bilancio per il 2016, pur mantenendo la stessa denominazione, hanno mutato di contenuto in seguito al riordino delle spese trasversalmente sostenute da ogni ministero e della più chiara evidenziazione delle principali filiere di intervento perseguite nell’ambito di ciascun programma, raggruppate nelle azioni[10].
La tabella che segue mostra l’ammontare complessivo delle risorse finanziarie delle missioni iscritte nel bilancio per il 2017 sia a legislazione vigente (BLV) che a legge di bilancio, a raffronto con gli stanziamenti previsti nel bilancio assestato 2016.
Tabella 8 - Spese complessive del bilancio dello Stato per Missioni
(dati di
competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
Diff. |
% |
||
ASS.
riclassificato* |
BLV |
Manovra |
Legge di
bilancio |
|||
1 - Organi
costituzionali |
2.743 |
2.267 |
104 |
2.371 |
-372 |
0,3 |
2 – Amm.ne
gen.le territorio |
570 |
571 |
0 |
571 |
0 |
0,1 |
3 – Relazioni
autonomie territoriali |
115.957 |
117.766 |
-818 |
116.948 |
991 |
13,6 |
4 - L'Italia in
Europa e nel mondo |
26.297 |
25.677 |
406 |
26.083 |
-215 |
3,0 |
5 - Difesa e
sicurezza del territorio |
20.297 |
18.609 |
1.216 |
19.825 |
-472 |
2,3 |
6 – Giustizia |
8.172 |
8.220 |
-13 |
8.207 |
35 |
1,0 |
7 - Ordine
pubblico e sicurezza |
10.742 |
10.266 |
-13 |
10.253 |
-489 |
1,2 |
8 – Soccorso
civile |
5.088 |
4.632 |
206 |
4.838 |
-250 |
0,6 |
9 - Agricoltura
e pesca |
937 |
832 |
11 |
843 |
-94 |
0,1 |
10 – Energia e
fonti energetiche |
242 |
226 |
0 |
226 |
-16 |
0,0 |
11 -
Competitività e sviluppo imprese |
19.760 |
19.741 |
241 |
19.982 |
222 |
2,3 |
12 –
Regolazione dei mercati |
35 |
16 |
0 |
16 |
-19 |
0,0 |
13 – Diritto
alla mobilità |
11.067 |
11.607 |
-358 |
11.249 |
182 |
1,3 |
14 –
Infrastrutture pubbliche e logistica |
5.873 |
5.078 |
28 |
5.106 |
-767 |
0,6 |
15 -
Comunicazioni |
611 |
697 |
44 |
741 |
130 |
0,1 |
16 - Commercio internazionale |
220 |
161 |
111 |
272 |
52 |
0,0 |
17 - Ricerca ed
innovazione |
2.700 |
2.741 |
20 |
2.761 |
61 |
0,3 |
18 - Sviluppo
sostenibile |
1.448 |
1.215 |
0 |
1.215 |
-233 |
0,1 |
19 - Casa e
assetto urbanistico |
466 |
249 |
7 |
256 |
-210 |
0,0 |
20 - Tutela
della salute |
1.020 |
1.035 |
994 |
2.029 |
1.009 |
0,2 |
21 - Tutela
beni culturali |
2.030 |
1.672 |
296 |
1.968 |
-62 |
0,2 |
22 - Istruzione
scolastica |
45.598 |
45.208 |
698 |
45.906 |
308 |
5,3 |
23 – Istruzione
universitaria |
7.859 |
7.771 |
165 |
7.936 |
77 |
0,9 |
24 - Diritti
sociali e famiglia |
30.995 |
31.644 |
727 |
32.371 |
1.376 |
3,8 |
25 – Politiche
previdenziali |
91.518 |
93.046 |
740 |
93.786 |
2.268 |
10,9 |
26 – Politiche
per il lavoro |
14.135 |
9.571 |
368 |
9.939 |
-4.196 |
1,2 |
27 –
Immigrazione |
2.356 |
2.864 |
320 |
3.184 |
828 |
0,4 |
28 - Sviluppo e
riequilibrio territoriale |
2.754 |
2.839 |
650 |
3.489 |
735 |
0,4 |
29 – Politiche
econ.fin. e di bilancio |
88.793 |
86.730 |
-98 |
86.632 |
-2.161 |
10,1 |
30 - Giovani e
sport |
807 |
773 |
14 |
787 |
-20 |
0,1 |
31 – Turismo |
46 |
46 |
0 |
46 |
0 |
0,0 |
32 – Servizi
generali amministrativi |
2.687 |
2.656 |
-113 |
2.543 |
-144 |
0,3 |
33 - Fondi da
ripartire |
8.584 |
8.740 |
3.507 |
12.247 |
3.663 |
1,4 |
34- Debito
pubblico |
288.838 |
326.472 |
-52 |
326.420 |
37.582 |
37,9 |
SPESE
COMPLESSIVE |
821.247 |
851.638 |
9.409 |
861.047 |
39.799 |
100 |
Totale spese
al netto della missione debito pubblico |
532.409 |
525.166 |
|
534.627 |
|
|
* In questa tabella per consentire una maggiore
confrontabilità tra le previsioni a legislazione vigente del nuovo triennio e
quella del 2016 è stata effettuata una riclassificazione riconducendo le
singole unità gestionali del bilancio (i capitoli/piani gestionali) dell’esercizio
finanziario 2016 alla classificazione per missioni e programmi adottata nel disegno
di Legge di bilancio 2017-2019.
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127 – Tomo I, pag. 16) ed elaborazioni su dati RGS.
In termini di composizione del bilancio si evidenzia come la sola missione “Debito pubblico” assorba quasi il 38% della spesa statale.
Al netto di tale missione, i 3/4 della spesa complessiva dello Stato (534.627 milioni di euro) risulta allocata su 6 missioni principali: le Missioni “3 – Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali", "25 – Politiche previdenziali", "29 – Politiche economico-finanziarie e di bilancio", "22 - Istruzione scolastica", "24 - Diritti sociali e famiglia" e "4 - L'Italia in Europa e nel mondo".
Il grafico che segue mostra l’incidenza percentuale degli stanziamenti per missione rispetto alle spese complessive del bilancio dello Stato, considerate al netto della missione debito pubblico.
Figura 1 - Incidenza percentuale degli stanziamenti per Missione – Bilancio 2017*
* Non è stata considerata la Missione Debito pubblico.
Nella voce “Altre missioni” sono raggruppate le Missioni che presentano un’incidenza percentuale rispetto al totale della spesa inferiore all’1.9%., rispetto alla spesa complessa al netto della Missione debito pubblico
Tra le missioni che rilevano una significativa variazione degli stanziamenti di competenza nel bilancio 2017 rispetto alle previsioni a legislazione vigente si segnalano:
§ missione 3 “Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali” (-818 milioni), essenzialmente dovuti ad una riduzione del programma 3.6 “Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria”, derivante dalle disposizioni della Sezione I della legge di bilancio 2017 (art. 1, co. 392, diretto a rideterminare il livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale in base alle effettive esigenze della spesa sanitaria corrente. Tale norma comporta effetti di riduzione complessivi pari a 1.056 milioni di euro nel 2017, quali minori somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA, registrate sul Programma 2.4 nello stato di previsione del MEF);
§ missione 5 “Difesa e sicurezza del territorio” (+1,2 miliardi), con 1,1 miliardi di rifinanziamento da Sezione II (di cui 900 milioni sul programma 5.8 “Missioni internazionali” nello stato di previsione del MEF) e +121 da Sezione I (rinvenibili, nello stato di previsione del Ministero della difesa, sui programmi 5.2 “Approntamento e impiego delle forze terrestri”, che aumenta di 86 milioni, e 5.6 “Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari”, che aumenta di 33, 5 milioni per effetto della prima sezione);
§ missione 8 “Soccorso civile” (+206 milioni), con +200 milioni da Sezione I sul programma 8.4 “Interventi per pubbliche calamità” dello stato di previsione del MEF (Pr. 6.1/MEF) ;
§ missione 11 “Competitività e sviluppo delle imprese” (+241 milioni), con +46 milioni da Sezione II (dovuti al rifinanziamento del programma 11.5 “Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d’impresa e movimento cooperativo” sullo stato di previsione del MISE) e +195 milioni da Sezione I (di cui 148 milioni attribuibili al programma 11.7 “Incentivazione del sistema produttivo” sempre sullo stato di previsione del MISE);
§ missione 13 “Diritto alla mobilità” (-358 milioni), con -383 milioni da Sezione II (di cui un definanziamento di 375 milioni nello stato di previsione del MEF sul programma 13.8 “Sostegno allo sviluppo del trasporto”) e + 25 da Sezione I;
§ missione 20 “Tutela della salute” (+994 milioni), con un miliardo derivante dalla Sezione I sul programma 20.3 “Programmazione del SSN per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza” dello stato di previsione del Ministero della salute, derivante dalla istituzione di due Fondi, con una dotazione di 500 milioni ciascuno, dedicati rispettivamente ai medicinali innovativi e agli oncologici innovativi ;
§ missione 21 “Tutela dei beni culturali” (+296 milioni), con un rifinanziamento di 284 milioni da Sezione II sul programma 21.15 “Tutela del patrimonio culturale” dello stato di previsione del MIBACT;
§ missione 22 “Istruzione scolastica” (+698 milioni), con +365 milioni da Sezione II (di cui 290 milioni di rifinanziamento al programma 22.1 “programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica” e 70 milioni al programma 22.17 “Istruzione del primo ciclo” sullo stato di previsione del MIUR) e +333 milioni da Sezione I (di cui si segnalano 140 milioni sul programma 22.1 “programmazione e coordinamento dell’istruzione scolastica”, 37 milioni sul programma 22.9 “Istituzioni scolastiche non statali”, 79 milioni sul programma 22.17 “Istruzione del primo ciclo” e 51 milioni sul programma 22.18 “Istruzione del secondo ciclo” nello stato di previsione del MIUR);
§ missione 24 “Diritti sociali e famiglia” (+727 milioni), con +639 milioni da Sezione I, in prevalenza rinvenibili sul programma 24.12 “Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva” dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
§ missione 25 “Politiche previdenziali” (+740 milioni), con -440 milioni da Sezione II (corrispondenti al definanziamento sul programma 25.3 “previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali” dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ) e +1.180 da Sezione I (di cui oltre un miliardo sempre sul programma 25.3 ”previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali” dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali);
§ missione 26 “Politiche per il lavoro” (+368 milioni), con +433 milioni da Sezione I sul programma 26.6 “Politiche passive del lavoro e incentivi all’occupazione” dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e -64 dalla sezione II;
§ missione 27 “Immigrazione” (+320 milioni), con un rifinanziamento di 320 milioni da Sezione II sul programma 27.2 “Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose” dello stato di previsione del ministero dell’interno;
§ missione 28 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” (+650 milioni), con un rifinanziamento di 650 milioni in Sezione II sul programma 28.4 “Sostegno alle politiche nazionali e comunitarie rivolte a promuovere la crescita ed il superamento degli squilibri socio-economici territoriali” nello stato di previsione del MEF, legato alla riprogrammazione delle risorse allocate sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
Rispetto all’assestato 2016, le missioni di spesa che, a parità di struttura del bilancio, registrano una significativa variazioni degli stanziamenti di competenza nel bilancio 2017 si segnalano:
§ missione 14 “Infrastrutture pubbliche e logistica” (-767 milioni). I programmi maggiormente interessati dai decrementi sono il 14.8 Opere pubbliche e infrastrutture, nell’ambito del quale vengono rimodulate nel tempo risorse per l’edilizia sanitaria e il 14.10 “Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità”, per effetto della conclusione di uno degli interventi di finanziamento per la realizzazione del sistema MO.S.E. di Venezia;
§ missione 20 “tutela della salute” (+1 miliardo), per effetto della creazione dei nuovi due Fondi dedicati ai medicinali innovativi e agli oncologici innovativi, nell’ambito del Programma 1.3 “Programmazione del Servizio Sanitario Nazionale per l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza” del Ministero della salute;
§ missione 24 “Diritti sociali e famiglia” (+1,4 miliardi), di cui oltre 600 milioni è ascrivibile al programma 3.2 “Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva”, in cui risultano iscritti i fondi dedicati alle politiche sociali, nonché gli stanziamenti per gli oneri relativi alle prestazioni assistenziali;
§ missione 26 “Politiche per il lavoro” (-4,2 miliardi): decremento rispetto alle previsioni assestate si registra nel programma 26.6 “Politiche passive del lavoro e incentivi all'occupazione” e riguarda in particolare la riduzione dello stanziamento per gli oneri relativi ai trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e connessi trattamenti di fine rapporto;
§ missione 27 “Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti” (+0,8 miliardi), per le maggiori risorse, già presenti a legislazione vigente, stanziate per il funzionamento delle commissioni per il riconoscimento del diritto di asilo e per l’accoglienza dei migranti;
§ missione 28 “Sviluppo e riequilibrio territoriale” (+0,7 miliardi), legati alla riprogrammazione delle risorse del Fondo Sviluppo e coesione autorizzate per gli interventi nel ciclo di programmazione 2014-2020, attraverso una riduzione di 2.450 milioni relativi alla annualità 2020 e successive, che vengono anticipate per 650 milioni al 2017, per 800 milioni al 2018 e per 1 miliardo al 2019;
§ missione 29 “Politiche economiche finanziarie e di bilancio” (-2,1 miliardi): la riduzione riguarda essenzialmente il programma 29.4 “Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario”, per il fatto che lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità 2016 per garantire finanziamenti ponte al Fondo di risoluzione unico per il settore bancario nel caso di insufficienza di risorse dello stesso era previsto per un solo anno.
§ missione 33 “Fondi da ripartire” (+3,7 miliardi).
Nella tabella seguente è illustrato l’impatto complessivo della manovra
per il 2017 sugli stati di previsione dei Ministeri.
Tabella 9 - Analisi delle spese finali per Ministero
(dati di
competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV |
Manovra |
bilancio
|
|
Economia e finanze |
354.482 |
346.967 |
4.521 |
351.488 |
Sviluppo economico |
5.283 |
4.061 |
218 |
4.279 |
Lavoro e politiche sociali |
118.215 |
121.743 |
1.694 |
123.437 |
Giustizia |
7.916 |
7.947 |
-15 |
7.932 |
Affari esteri |
2.393 |
2.403 |
209 |
2.612 |
Istruzione, università e
ricerca |
55.482 |
55.307 |
872 |
56.179 |
Interno |
22.144 |
20.715 |
319 |
21.034 |
Ambiente |
821 |
642 |
-1 |
641 |
Infrastrutture e trasporti |
14.103 |
13.366 |
43 |
13.409 |
Difesa |
20.297 |
20.021 |
248 |
20.269 |
Politiche agricole |
1.271 |
854 |
11 |
865 |
Beni e attività culturali e Turismo |
2.113 |
1.777 |
297 |
2.074 |
Salute |
1.256 |
1.337 |
995 |
2.332 |
SPESE FINALI |
605.775 |
597.142 |
9.409 |
606.552 |
Rispetto alle previsioni di spesa a legislazione vigente, per il 2017 le spese finali aumentano per quasi tutti i Ministeri, fatta eccezione per alcuni che scontano lievi riduzioni (Ministero della Giustizia e Ministero dell’ambiente).
La gran parte delle variazioni sono riconducibili agli effetti derivanti dalle disposizioni introdotte con l’articolato della legge di bilancio 2017. Molte variazioni sono tuttavia dovute a modifiche della legislazione vigente effettuate direttamente negli stati di previsione dei Ministri, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di autorizzazioni legislative di spesa preesistenti[11].
Per il 2017, l’incremento delle spese finali determinato dalla manovra è stato complessivamente di 9,4 miliardi per il 2107, di cui 4,2 miliardi derivanti dagli effetti dell’articolato della legge di bilancio e 5,2 miliardi dalle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la sezione II del provvedimento.
In particolare, le spese finali del Ministero della salute aumentano di circa 995 milioni (circa il 75 per cento), riconducibili principalmente alle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 400-401, della legge di bilancio per il 2017 che prevedono l’istituzione di due Fondi, con una dotazione di 500 milioni ciascuno, dedicati rispettivamente ai medicinali innovativi e agli oncologici innovativi.
Le spese del Ministero del lavoro aumentano di 1.694 milioni (5,4 per cento), in connessione, soprattutto, alle misure inerenti i trattamenti pensionistici, di cui si ricordano, principalmente, le disposizioni di cui all’articolo 1, commi 186 (APE sociale), 187 (Quattordicesima mensilità per pensionati) e 203 (Pensionamento anticipato per lavoratori precoci). Si ricorda, altresì l’ottava salvaguardia per gli esodati, di cui al comma 218.
Il Ministero dell’istruzione, università e ricerca registra un incremento delle spese finali di 872 milioni rispetto alla legislazione vigente (16,7 per cento), legato, principalmente, ai rifinanziamenti in favore della “Buona scuola”, nella Sezione II, nonché del programma “Scuole belle” (decoro e funzionalità edifici scolastici), di cui all’articolo 1, comma 379, e del Fondo per il rafforzamento dell’autonomia scolastica – incremento degli organici, di cui al comma 366.
Il Ministero dell’economia e delle finanze presenta un aumento delle spese finali di oltre 4,5 miliardi nel 2017, principalmente connesso a due consistenti interventi, quali l’istituzione del Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale (articolo 1, comma 140) e del Fondo da ripartire per il finanziamento di interventi in favore degli enti territoriali (articolo 1, comma 438). Si ricordano, altresì, i fondi per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, di cui al comma 365. Si sottolineano, infine, il rifinanziamento del Fondo per le missioni internazionali e la riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, effettuati nella Sezione II.
Nella tabella che segue sono riportati, suddivisi per Ministero, i principali rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di autorizzazioni legislative preesistenti, effettuati direttamente sugli stati di previsione, nella Sezione II.
Nel complesso, con la sezione II sono stati effettuati rifinanziamenti per circa 4,3 miliardi nel 2017, poco più di 2,2 miliardi nel 2018 e 2,5 miliardi nel 2019 e definanziamenti per 3,0 miliardi nel 2017, 1,8 miliardi nel 2018 e 1,3 nel 2019. Si sottolinea che nel totale dei definanziamenti sono ricompresi – ma non esposti nella tabella che segue più avanti - anche gli effetti delle riduzioni che i singoli ministeri hanno apportate in relazione all’articolo 1, comma 425, della legge di bilancio (c.d. spending review).
Considerando anche l’importo delle riprogrammazioni, peraltro molto limitate (+161 milioni nel 2017), la manovra effettuata con la sezione II, direttamente sulle poste contabili degli stati di previsione dei singoli Ministeri, ha comportato maggiori spese per circa 1,4 miliardi nel 2017 e per 643,4 milioni nel 2018 e minori spese per 2,1 miliardi nel 2019.
Tabella 10 - Rifinanziamenti, definanziamenti, riprogrammazioni
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
RIFINANZIAMENTI |
2017 |
2018 |
2019 |
2020
e ss |
Economia e finanze |
||||
Finanziamento del CONI (cap. 1896/MEF). Fino al 2027 per lo svolgimento della Ryder Cup di golf nel 2022 |
+5,4 |
+5,4 |
+5,4 |
a regime |
Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio
dei ministri per le politiche delle pari opportunità (cap. 2108/MEF) |
+39,6 |
0 |
0 |
0 |
Avvocatura dello Stato (cap. 2127/MEF) |
+ 60,0 |
0 |
0 |
|
Finanziamento delle attività istituzionali del
Comitato paralimpico nazionale (cap. 2132/MEF) |
+9,9 |
+9,8 |
+9,8 |
a regime |
Fondo per il recepimento della normativa europea
(cap. 2815/MEF) |
+50,0 |
0 |
0 |
0 |
Missioni internazionali (cap. 3006/MEF) - contabilizzazione
effetti DL 145/2016, art. 4 |
+900,0 |
0 |
0 |
0 |
Fondo da ripartire per la sistemazione contabile
delle partite iscritte al conto sospeso (cap. 3035/MEF) |
+400,0 |
0 |
0 |
0 |
Fondo per interventi strutturali di politica
economica (cap. 3075/MEF) - contabilizzazione
effetti D.L. 193/2016 |
+4.340,0 |
+4.285,0 |
+3.270,0 |
0 |
Fondi editoria (cap. 3183 e 7442/MEF) |
+27,8 |
+27,0 |
+26,6 |
a regime |
Contributi in conto impianti a Ferrovie dello Stato
spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e
ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (cap. 7122/MEF) |
0 |
+400,0 |
0 |
0 |
Partecipazione italiana agli aumenti di capitale
nelle banche multilaterali di sviluppo (cap. 7179/MEF) |
+28,6 |
+7,3 |
+7,3 |
+4,6 |
Edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464/MEF) |
0 |
0 |
+69,0 |
+431,0 |
Forestali calabresi (cap. 7499/MEF) |
+130,0 |
0 |
0 |
0 |
Credito d'imposta per l'adeguamento tecnologico delle
apparecchiature utilizzate per le comunicazioni dei dati delle liquidazioni
periodiche IVA (cap. 7787/MEF) - contabilizzazione
effetti D.L. 193/2016, art. 4, co. 2 |
0 |
+244,5 |
0 |
0 |
Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000/MEF) |
0 |
0 |
0 |
+10.962,0 |
Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione (cap. 2196). Capitolo
istituito in attuazione della legge n. 198 del 2016 con risorse trasferite da
altri capitoli di bilancio del MEF (2183 e 7442) e del MISE (3125). |
196,2 |
196,5 |
197,9 |
|
Spese connesse agli
interventi di tutela delle minoranze linguistiche storiche (cap. 5211) |
1,5 |
1,5 |
1,5 |
|
Sviluppo economico |
||||
Fondo per il pluralismo e l'innovazione
dell'informazione – TV locali (cap. 3125/MISE) In attuazione della legge n. 198 del 2016 le risorse sono state
trasferite sul cap. 2196-MEF Fondo per il pluralismo e
l'innovazione dell'informazione) |
+20,0 |
+20,0 |
+20,0 |
a regime |
Fondo per gli interventi agevolativi alle imprese
(cap. 7420/MISE) |
0 |
+10,0 |
+15,0 |
+275,0 |
Interventi agevolativi per il settore aeronautico
(cap. 7421/MISE) |
0 |
0 |
0 |
+900,0 |
Promozione del made in Italy (cap. 7482/MISE) |
+110,0 |
0 |
0 |
0 |
Interventi per lo sviluppo e l'acquisizione delle
unità navali della classe FREMM e delle relative dotazioni operative (cap.
7485/MISE) |
0 |
0 |
0 |
+1.350,0 |
Interventi a favore dell'Ente
nazionale per il Microcredito (cap. 2302) |
1,0 |
1,0 |
1,0 |
|
Somma da erogare a enti,
istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (cap. 2501) |
0,5 |
1,5 |
1,5 |
|
Lavoro |
||||
Contributo alle Regioni per il concorso alle spese di
funzionamento dei centri per l'impiego (cap. 1232/LAVORO) |
+220,0 |
0 |
0 |
0 |
Contributo statale alle spese di funzionamento e ai
costi generali di struttura di Italia Lavoro S.p.A. (cap. 2234/LAVORO) |
+10,0 |
+10,0 |
0 |
0 |
Fondo per le non autosufficienze (cap. 3538/LAVORO) |
+50,0 |
+50,0 |
+50,0 |
a regime |
Fondo per la lotta e alla povertà e all'esclusione
sociale (cap. 3550/LAVORO) |
0 |
+500,0 |
+500,0 |
a regime |
Affari esteri e cooperazione |
|
|
|
|
Spese derivanti
dall'applicazione della legge 794 del 1966, di ratifica ed esecuzione della Convenzione
internazionale per la costituzione dell'Istituto italo-latino americano (IILA)
(cap. 3751) |
0,8 |
0,3 |
0,3 |
|
Contributi alle scuole
italiane non statali paritarie all'estero (cap. 2619) |
0 |
0 |
1,0 |
|
Contributi erogati ad
organismi nazionali ed internazionali nell'ambito delle relazioni culturali con
l'estero (cap. 2752) UNESCO (pg. 1) |
0,2 |
0,2 |
0,2 |
|
Istruzione, università e ricerca |
||||
Finanziamento “Buona scuola” (cap. 1285/MIUR) |
+300,0 |
+400,0 |
+500,0 |
a regime |
Somma da trasferire all'Agenzia nazionale di
valutazione del sistema universitario e della ricerca per il proprio
funzionamento (cap. 1688/MIUR) |
+3,0 |
+3,0 |
+3,0 |
a regime |
Contributo a favore dei collegi universitari
legalmente riconosciuti per lo svolgimento di attività culturale a carattere
nazionale ed internazionale (cap. 1696/MIUR) |
+1,5 |
+5,6 |
+8,4 |
0 |
Fondo da assegnare alle Regioni per fronteggiare le
spese relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale
degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali (cap. 2836/MIUR) |
+70,0 |
0 |
0 |
0 |
Fondo da assegnare alle
regioni per fronteggiare le spese relative all'assistenza per l'autonomia e
la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali
(cap. 2836) |
5,0 |
0 |
0 |
|
Contributo a favore dei
collegi universitari legalmente riconosciuti per lo svolgimento di attività
culturale a carattere nazionale ed internazionale (cap. 1696) |
1,7 |
1,7 |
1,7 |
|
Spese per il funzionamento
delle Accademie di belle arti (cap. 1673) ISIA Pescara (pg 5) |
0,5 |
0,5 |
0,5 |
|
Spesa in favore dell'Istituto
di studi politici, economici e sociali - Eurispes con vincolo di destinazione
alla creazione di progetti e iniziative informative finalizzate a sostenere
l'attività sociale ed economica nazionale (cap. 1730) |
1,5 |
1,5 |
1,5 |
|
Interno |
||||
Spese per l'attivazione, la locazione, la gestione
dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri irregolari (cap.
2351/INTERNO) |
+320,0 |
0 |
0 |
0 |
Infrastrutture e trasporti |
|
|
|
|
Somme da assegnare ai
comuni di Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti per gli
interventi per la salvaguardia di Venezia (cap. 7202) |
5,0 |
0 |
0 |
|
Spese per la realizzazione delle opere e delle attività connesse allo
svolgimento del grande evento Expo Milano (cap.7695): interventi conservativi
e manutentivi del Duomo di Milano (pg 2) |
5,0 |
5,0 |
5,0 |
|
Oneri di servizio pubblico
relativi ai servizi aerei di linea effettuati tra lo scalo aeroportuale di Crotone
ed i principali aeroporti nazionali (cap. 1942) |
1,0 |
1,0 |
1,0 |
|
Difesa |
||||
Spese di ammodernamento (cap. 7120/DIFESA) |
+200,0 |
+50,0 |
+50,0 |
a regime |
Politiche agricole |
||||
Somma da corrispondere all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura per
la costituzione del fondo per la razionalizzazione e la riconversione della
produzione bieticolo saccarifera (cap. 7370) |
5,0 |
0 |
0 |
|
Somme destinate a favorire
la qualità e la competitività delle produzioni delle imprese agricole cerealicole
e dell'intero comparto cerealicolo (cap. 7825) |
0 |
10,0 |
10,0 |
\ |
Beni e attività culturali e turismo |
||||
Bonus cultura diciottenni (cap. 1430/MIBACT) |
+290,0 |
0 |
0 |
0 |
Contributo in favore del «Centro nazionale del libro
parlato» (cap. 3631/MIBACT) |
+0,2 |
0,2 |
0,2 |
0 |
DEFINANZIAMENTI |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 e ss |
Economia e finanze |
||||
Fondo per la riduzione della pressione fiscale (cap.
3833/MEF) contabilizzazione effetti
D.L. 193/2016 |
-566,2 |
-565,1 |
-565,0 |
a regime |
Contributi in conto impianti a Ferrovie dello Stato
spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e
ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (cap. 7122/MEF) |
-375,0 |
0 |
0 |
0 |
Fondi editoria (cap. 3183 e 7442/MEF) |
-8,2 |
-122,6 |
-124 |
-1.240 |
Sviluppo economico |
||||
Fondo per il pluralismo e l'innovazione
dell'informazione (cap. 3125/1/MISE) |
-67,9 |
0 |
-66,3 |
-6.168,9 |
RIPROGRAMMAZIONI |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 e ss |
Economia e finanze |
||||
Contributi in conto impianti a Ferrovie dello Stato
spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e
ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie (cap. 7122/MEF) |
0 |
+100,0 |
-1.400,0 |
+1.300,0 |
Partecipazione a banche, fondi ed organismi
internazionali (cap. 7175/MEF) |
+108,0 |
+67,0 |
+97,0 |
-272,0 |
Fondo politiche comunitarie IGRUE (cap. 7493/MEF) |
0 |
0 |
-2.000,0 |
+2.000,0 |
Fondo per lo sviluppo e la coesione (cap. 8000/MEF) |
+650,0 |
+800,0 |
+1.000,0 |
-2.450,0 |
Sviluppo economico |
||||
Interventi nei settori industriali ad alta tecnologia
(cap. 7423/MISE) |
+25,0 |
0 |
0 |
-25,0 |
Interventi per lo sviluppo e l' acquisizione delle
unità navali della classe Fremm e delle relative dotazioni operative (cap.
7485/MISE) |
+20,0 |
+20,0 |
+18,3 |
-58,3 |
Con
riferimento ai singoli stati di previsione della spesa, si rinvia al successivo
Capitolo 3.
L’articolo 21, comma 14, della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196/2009) dispone l'approvazione - con distinti articoli della legge di bilancio - dello stato di previsione dell'entrata, di ciascuno stato di previsione della spesa e dei totali generali della spesa nonché del quadro generale riassuntivo, con riferimento sia alle dotazioni di competenza sia a quelle di cassa.
Nella legge di bilancio per il 2017 (legge n. 232/2016), l’articolo 2 definisce l’ammontare delle entrate previste per l'anno finanziario 2017, relative a imposte, tasse, contributi di ogni specie e ogni altro provento, accertate, riscosse e versate nelle casse dello Stato, come risultante dall'annesso stato di previsione dell'entrata (Tabella n. 1). L’analisi delle entrate è contenuta nel precedente capitolo 2 (cfr. § 2.1.1).
I successivi articoli da 3 a 15 recano l’autorizzazione all’impegno e la pagamento delle spese dei singoli Ministeri per l’esercizio finanziario 2017, in conformità agli annessi stati di previsione della spesa (Tabelle da 2 a 14).
Sebbene costituiscano oggetto di approvazione parlamentare le previsioni di entrata e di spesa relative al bilancio triennale, va ricordato che, secondo quanto disposto dalla legge di contabilità, soltanto le previsioni del primo anno costituiscono, per le spese, limite alle autorizzazioni di impegno e pagamento.
Di seguito si fornisce un quadro sintetico delle previsioni di spesa per l’esercizio 2017 e per gli anni successivi relative a ciascun Ministero, con riferimento ai soli dati di competenza.
(Tabella n. 2)
Le spese del
MEF autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, spese
finali, in termini di competenza, per 351.488
milioni di euro nel 2017, 355.642 per il 2018 e 349.987 per il 2019, come
si evince dalla tabella che segue:
(dati di
competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
335.238 |
332.254 |
327.198 |
-5.056 |
325.325 |
323.215 |
Spese in c/capitale |
22.495 |
22.228 |
24.290 |
2.062 |
30.316 |
26.771 |
SPESE FINALI |
357.733 |
354.482 |
351.488 |
-2.994 |
355.642 |
349.987 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
59% |
58,5% |
57,9% |
- |
58% |
57,8% |
Rimborso passività finanziarie |
218.100 |
215.087 |
254.131 |
39.044 |
226.862 |
240.619 |
SPESE COMPLESSIVE |
575.832 |
569.569 |
605.619 |
36.050 |
582.504 |
590.605 |
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la
legge di bilancio 2017-2019 espone per il MEF un andamento altalenante nel
triennio di riferimento, con una diminuzione di quasi 3 miliardi di euro tra il
2016 e il 2017, seguita da un aumento di oltre 4 miliardi nel 2018, e una
successiva consistente riduzione nel 2019, quando l’importo delle spese finali
scende a valori inferiori rispetto a quelli del 2017.
Le spese finali del MEF coprono più della metà (quasi il 58% nel 2017) della spesa finale del bilancio statale, senza contare gli oneri per il rimborso delle passività finanziarie, esposti separatamente nella tabella precedente.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio espone spese
finali in riduzione dello 0,8 % rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, la
riduzione, come detto, è circa 3 miliardi di euro). Da notare che tale
riduzione complessiva deriva dagli effetti congiunti di una riduzione di ben 5
miliardi di spese correnti e di un aumento di 2 miliardi delle spese in conto
capitale.
Peraltro, rispetto al bilancio a legislazione
vigente per il 2017, la manovra
finanziaria attuata con la legge di bilancio incide con un aumento di 4,5 miliardi di spese finali, di cui 3
miliardi di spesa corrente e 1,5 di spesa in conto capitale.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
332.254 |
325.707 |
1.491 |
327.198 |
Spese in c/capitale |
22.228 |
21.260 |
3.030 |
24.290 |
SPESE FINALI |
354.482 |
346.967 |
4.521 |
351.488 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
L’analisi
per missioni nel 2017
La tabella seguente pone a raffronto le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione del MEF con i dati dell’assestamento
dell’esercizio 2016, riportando
nell’ultima colonna le differenze in valore assoluto.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa
relative a ciascuna missione.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE |
||||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
Differenza
Bil.2017 /Ass. 2016 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge
di bilancio |
|
1 |
Politiche economiche-finanziarie e di bilancio e
tutela della finanza pubblica (29) |
88.794 |
86.730 |
-98 |
86.632 |
-2.162 |
2 |
Relazione finanziarie con le autonomie territoriali
(3) |
105.877 |
108.903 |
-825 |
108.078 |
+2.201 |
3 |
L’Italia in Europa e nel mondo (4) |
23.971 |
23.332 |
197 |
23.529 |
-442 |
4 |
Difesa e sicurezza del territorio (5) |
938 |
97 |
900 |
997 |
+59 |
5 |
Ordine pubblico e sicurezza (7) |
2.137 |
2.120 |
0 |
2.120 |
-17 |
6 |
Soccorso civile (8) |
3.227 |
2.706 |
+200 |
2.906 |
-321 |
7 |
Competitività
e sviluppo delle imprese (11) |
14.941 |
16.031 |
+47 |
16.078 |
+1.137 |
8 |
Diritto alla
mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13) |
3.222 |
4.112 |
-365 |
3.747 |
+525 |
9 |
Infrastrutture
pubbliche e logistica (14) |
810 |
821 |
-571 |
250 |
-560 |
10 |
Comunicazioni
(15) |
485 |
585 |
+91 |
676 |
+191 |
11 |
Ricerca e
innovazione (17) |
177 |
99 |
+10 |
109 |
-68 |
12 |
Sviluppo
sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente (18) |
183 |
176 |
- |
176 |
-7 |
13 |
Casa e
assetto urbanistico (19) |
118 |
0 |
- |
0 |
-118 |
14 |
Diritti
sociali, politiche sociali e famiglia (24) |
1.711 |
1.108 |
+72 |
1.180 |
-531 |
15 |
Politiche
previdenziali (25) |
16.770 |
11.465 |
+70 |
11.535 |
-5.235 |
16 |
Immigrazione,
accoglienza e garanzia dei diritti (27) |
1.070 |
1.088 |
- |
1.088 |
+18 |
17 |
Organi
costituzionali, a rilevanza costituzionale e Presidenza del Consiglio dei
ministri (1) |
2.743 |
2.266 |
+105 |
2.371 |
-372 |
18 |
Giovani e
sport (30) |
807 |
773 |
+14 |
787 |
-20 |
19 |
Giustizia
(6) |
407 |
400 |
- |
400 |
-6 |
20 |
Sviluppo e
riequilibrio territoriale (28) |
2.754 |
2.839 |
+650 |
3.489 |
+735 |
21 |
Debito
pubblico (34) |
288.838 |
326.473 |
-53 |
326.420 |
+37.582 |
22 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) |
846 |
802 |
-1 |
801 |
-45 |
23 |
Fondi da
ripartire (33) |
8.585 |
8.740 |
+3.507 |
12.247 |
+3.662 |
Nei paragrafi seguenti si forniscono alcuni elementi riguardanti le missioni di spesa del Ministero, soffermandosi in particolare su quelle che hanno presentato le variazioni più rilevanti in sede di manovra.
Relazioni
finanziarie con le autonomie territoriali
Nella Missione 2 l’intervento di manovra più consistente, come risulta dalla tabella seguente, riguarda la riduzione di oltre 1 miliardo di euro nel programma relativo al concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
2 |
Relazione finanziarie con le autonomie territoriali
(3) |
105.877 |
108.903 |
-825 |
108.078 |
2.1 |
Erogazione a enti territoriali
per interventi di settore (3.1) |
2.806 |
2.793 |
-1 |
2.792 |
2.2 |
Federalismo amministrativo (3.4) |
431 |
428 |
0 |
428 |
2.3 |
Compartecipazione e regol. contabili
ed altri trasferimenti alle autonomie speciali (3.5) |
28.417 |
28.217 |
102 |
28.319 |
2.4 |
Concorso dello Stato al
finanziamento della spesa sanitaria (3.6) |
70.889 |
75.728 |
-1.056 |
74.672 |
2.5 |
Rapporti finanziari con Enti
territoriali (3.7) |
3.334 |
1.737 |
130 |
1.867 |
Nell’ambito del programma 2.4 (concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria), infatti, si rinvengono le somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA (cap. 2862) che, da un ammontare originario pari a circa 67.149 milioni di euro, hanno subito una decurtazione di 965 milioni di euro per effetto dell’art. 1, co. 392 della legge di bilancio 2017 diretto a rideterminare il livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale in base alle effettive esigenze della spesa sanitaria corrente. Tale norma comporta effetti di riduzione complessivi pari a 1.056 milioni di euro nel 2017, includendo altresì la riduzione di circa 91 milioni di euro a valere sul Fondo sanitario nazionale (cap. 2700)[12].
Per completezza, si ricorda
che il citato co. 392 ridetermina, in diminuzione, il livello del finanziamento
del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, stabilito
nell'Intesa dell'11 febbraio 2016 in sede di Conferenza Stato-regioni in 113.063 milioni di euro per il
2017 e in 114.998 milioni di euro per il 2018. Tale livello, infatti, viene ora
abbassato ora a 113.000 milioni per il 2017 e a 114.000 milioni per il 2018.
Nell’ambito del medesimo Programma, si rinvengono anche altre voci di interesse sanitario quali il Finanziamento del Fondo sanitario nazionale in relazione alle minori entrate dell'IRAP e dell'addizionale regionale all'IRPEF (cap. 2701), le somme da erogare all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (cap. 2705) e ai Policlinici universitari gestiti da università non statali (cap. 2707), che tuttavia non registrano effetti di variazione nella presente legge di bilancio 2017.
Difesa
e sicurezza del territorio
Nella Missione 4, l’incremento di 900 milioni di euro rispetto alla legislazione vigente è interamente riconducibile al rifinanziamento del Fondo missioni internazionali di 900 milioni per il 2017 (cap. 3006) nell’ambito dell’unico Programma 4.1 “Missioni internazionali”.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
4 |
Difesa e sicurezza del territorio (5) |
938 |
97 |
900 |
997 |
4.1 |
Missioni internazionali (5.8) |
938 |
97 |
900 |
997 |
Soccorso
civile
Nella Missione 6, l’importo di 200 milioni di euro che, per il 2017, risulta come effetto della manovra, è allocato nel capitolo 8006 che accoglie le somme da destinare alla ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi in Italia centrale nell’agosto e nell’ottobre 2016. Si tratta degli effetti derivanti dalle autorizzazioni di spesa disposte dall’art. 1, comma 362, della legge di bilancio.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge
di bilancio |
6 |
Soccorso civile (8) |
3.227 |
2.706 |
200 |
2.906 |
6.1 |
Interventi per pubbliche
calamità (8.4) |
2.106 |
1.700 |
200 |
1.900 |
6.2 |
Protezione civile (8.5) |
1.121 |
1.006 |
0 |
1.006 |
Competitività
e sviluppo delle imprese
Nella Missione 7, “Competitività e sviluppo delle imprese”, si rilevano alcune misure a sostegno delle imprese che consistono in interventi di carattere fiscale, iscritte, in particolare, sul Programma 7.1“Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità”, come il credito di imposta in ricerca e sviluppo (cap. 7801/MEF), potenziato dall’articolo 1, commi 15 e 16 della manovra, o il credito di imposta per le imprese turistico alberghiere (cap. 7767/MEF) anch’esso rideterminato e potenziato dalla manovra in esame (articolo 1, commi 4-7).
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge
di bilancio |
7 |
Competitività e sviluppo delle imprese (11) |
14.941 |
16.031 |
47 |
16.078 |
7.1 |
Incentivi alle imprese per
interventi di sostegno (11.8) |
1.045 |
1.659 |
0 |
1.659 |
7.2 |
Interventi di sostegno tramite
il sistema della fiscalità (11.9) |
13.896 |
14.372 |
47 |
14.419 |
Diritto
alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto e Comunicazioni
I programmi riguardanti le politiche relative a trasporti e comunicazioni nello stato di previsione del MEF sono relativi a due Missioni di spesa, la Missione 8, Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto, e la Missione 10, Comunicazioni, come esposto nella tabella seguente.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
8 |
Diritto
alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13) |
3.222 |
4.112 |
-365 |
3.747 |
8.1 |
Sostegno allo sviluppo del
trasporto (13.8) |
3.222 |
4.112 |
-365 |
3.747 |
10 |
Comunicazioni
(15) |
485 |
585 |
91 |
676 |
10.1 |
Servizi postali (15.3) |
327 |
449 |
0 |
448 |
10.2 |
Sostegno all’editoria (15.4) |
158 |
136 |
91 |
228 |
Il programma 8.1 (Sostegno allo sviluppo del trasporto) si articola in 4 obiettivi dei quali il più rilevante è l'obiettivo (n. 300) relativo al sostegno al trasporto ferroviario, che rappresenta la quasi totalità della spesa del programma, e consiste in particolare nell'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario. Le previsioni Assestate 2016 evidenziano una spesa prevista di 3.222 milioni di euro, mentre nel bilancio 2017 gli stanziamenti ammontano complessivamente a 3.747 milioni di euro, con una riduzione di risorse (-365 milioni di euro) rispetto alle previsioni iniziali a legislazione vigente 2017 a valere sul cap. 7122/p.2 relativo al Fondo opere sull’anno 2017.
Il programma 10.3 “Servizi postali”, relativo alla Missione 10 Comunicazioni, consta di un solo obiettivo (n. 40) e reca gli stanziamenti relativi ai Servizi postali: si tratta principalmente dei trasferimenti correnti a Poste Italiane S.p.a. per lo svolgimento degli obblighi di servizio universale nel settore dei recapiti postali, per i quali si prevede complessivamente una spesa a legislazione vigente nel 2017 di 448,45 milioni di euro, invariata dopo la manovra.
La
variazione di 91 milioni di euro della
Missione 10, determinata dalla manovra, interessa il Programma 10.2 - Sostegno all’editoria, per lo più connessa all’istituzione nello stato di previsione del MEF
del Fondo per il pluralismo e
l'innovazione dell'informazione (cap. 2196), cui sono state trasferite le
risorse dell’analogo fondo iscritto nello stato di previsione del Ministero
dello Sviluppo economico (cap. 3125/MISE), che viene conseguentemente soppresso
(67 milioni di euro).
Infrastrutture
pubbliche e logistica
Nell’ambito della Missione 9, Infrastrutture pubbliche e logistica si segnala la riduzione dell’unico capitolo (che compone l’unico programma 9.1 Opere pubbliche e infrastrutture), il cap. 7464, relativo al sostegno alle Regioni per la realizzazione di opere per l'edilizia sanitaria pubblica. Esso prevede, nel 2017, una rimodulazione compensativa in seconda sezione di riduzione delle somme stanziate (821,2 milioni di euro nel 2017, a fronte di un dato assestato nel 2016 di 810 milioni) pari a 571,2 milioni di euro nel 2017. Conseguentemente, le risorse ascritte al capitolo sono diminuite ad un ammontare pari a 250 milioni di euro nel 2017.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge
di bilancio |
9 |
Infrastrutture
pubbliche e logistica (14) |
810 |
821 |
-571 |
250 |
9.1 |
Opere pubbliche e infrastrutture
(14.8) |
810 |
821 |
-571 |
250 |
Ricerca
e innovazione
Nella Missione 11, Ricerca e innovazione, è da segnalare un capitolo di nuova istituzione (cap. 7382) nell’ambito del programma 11.1 (Ricerca di base e applicata) per effetto dell’art. 1, co. 116-123, relativo alle somme da assegnare ad una nuova infrastruttura di ricerca, la Fondazione Human Technopole per un ammontare di 10 milioni di euro nel 2017, 114,3 milioni nel 2018 e 136,5 milioni nel 2019.
Tale nuovo capitolo determina per intero il rifinanziamento del
programma relativo alla ricerca di base e applicata iscritto nel MEF che
presenta uno stanziamento finale, per il 2017, pari a 109 milioni di euro. Nel
2018 e nel 2019, lo stanziamento complessivo del programma aumenta,
rispettivamente, a 213,7 milioni e 235,9 milioni di euro.
Diritti
sociali, politiche sociali e famiglia
Nella Missione 14, Diritti sociali, politiche sociali e famiglia, sono allocati programmi relativi alle politiche sociali, esposti nella seguente tabella:
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
14 |
Diritti
sociali, politiche sociali e famiglia (24) |
1.711 |
1.108 |
72 |
1.180 |
14.1 |
Protezione sociale per
particolari categorie (24.5) |
938 |
340 |
72 |
412 |
14.2 |
Garanzia dei diritti dei
cittadini (24.6) |
92 |
102 |
0 |
102 |
14.3 |
Sostegno in favore di pensionati
di guerra ed assimilati, perseguitati politici e razziali (24.11) |
681 |
666 |
0 |
666 |
Il Programma 14.1 evidenzia una variazione di circa 72 milioni di euro, determinata dalla manovra di bilancio, connessa ad alcuni interventi principali, fra i quali si ricordano:
§ l’istituzione del Fondo di sostegno alla natalità (cap. 2137), per gli effetti finanziari della legge di bilancio 2017 (art. 1, co 348-349), diretto a favorire l’accesso al credito delle famiglie (con una dotazione di 14 milioni nel 2017, 24 milioni nel 2018 e 23 milioni di euro nel 2019);
§ l’incremento di 5 milioni di euro del Fondo per le adozioni internazionali (cap. 2134);
§ l’incremento di 50 milioni delle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche delle pari opportunità (cap. 2108), determinato in massima parte da un rifinanziamento di 39,6 milioni per l'anno 2017 ad opera della sezione II del bilancio. L'ulteriore incremento è ascrivibile alla sezione I della legge, che all'articolo 1, comma 359, aumenta di 5 milioni all’anno nel triennio 2017-2019 la dotazione finanziaria del capitolo in favore del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere, nonché, al comma 371, aumenta di 5 milioni le risorse del Fondo per le misure anti-tratta per l’anno 2017.
Politiche
previdenziali
Nella Missione 15, Politiche previdenziali, si rileva un incremento delle risorse rispetto agli stanziamenti a legislazione vigente, dell’importo di 70 milioni di euro:
(valori in
milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
15 |
Politiche
previdenziali (25) |
16.770 |
11.465 |
70 |
11.535 |
15.1 |
Previdenza obbligatoria e
complementare, sicurezza sociale – trasferimenti agli enti ed organismi
interessati (25.2) |
16.770 |
11.465 |
70 |
11.535 |
Tale incremento è legato, in particolare, all’intervento introdotto in sede di legge di bilancio per il 2017), che assicura una indennità, a favore di determinate categorie di soggetti in condizioni di disagio sociale, spettante fino alla maturazione dei requisiti pensionistici (c.d. APE sociale). L’articolo 1, comma 173, istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, un apposito Fondo di garanzia per l’accesso all’APE, con una dotazione iniziale pari a 70 milioni di euro per il 2017 (cap. 7301).
Sviluppo
e riequilibrio territoriale
Nella Missione 20, Sviluppo e riequilibrio territoriale, le risorse sono pressoché interamente iscritte sul Fondo per o sviluppo e la coesione. L’incremento di 650 milioni di euro per il 2017 dovuto alla manovra di bilancio, è ascrivibile alla riprogrammazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), cap. 8000, autorizzate per gli interventi nel ciclo di programmazione 2014-2020, attraverso un anticipo di 2.450 milioni, relativi alla annualità 2020 e successive, al triennio 2017-2019, in particolare 650 milioni al 2017, 800 milioni al 2018 e 1 miliardo al 2019.
(valori in milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge
di bilancio |
20 |
Sviluppo e
riequilibrio territoriale (28) |
2.754 |
2.839 |
+650 |
3.489 |
20.1 |
Sostegno alle politiche
nazionali e comunitarie rivolte a promuovere la crescita ed il superamento
degli squilibri socio-economici territoriali (28.4) |
2.754 |
2.839 |
+650 |
3.489 |
Si segnala, inoltre, che la legge di bilancio 2017 dispone anche un rifinanziamento di 10,962 miliardi per il 2020 e annualità successive del Fondo (non visibile nella tabella riferita al solo 2017). Si tratta dell’iscrizione a bilancio della quota del 20 per cento delle risorse autorizzate per il ciclo di programmazione 2014-2020 dalla legge di stabilità 2014, che era stata tenuta in sospeso dalla medesima disposizione[13].
Fondi
da ripartire
L’aumento di 4,5 miliardi nelle spese finali del MEF ascrivibile alla manovra di bilancio è dovuto in buona parte a tre consistenti interventi all’interno della Missione 23 “Fondi da ripartire” (e in particolare nel programma 23.1), quali l’istituzione:
§ del Fondo da ripartire per il finanziamento del pubblico impiego (cap. 3054), ad opera dell’articolo 1, comma 365, legge, con una dotazione di 1.480 milioni di euro per l’anno 2017 e di 1.930 milioni di euro a decorrere dall’anno 2018. Esso è destinato a finanziare: la contrattazione collettiva entro la pubblica amministrazione; nuove assunzioni presso le amministrazioni dello Stato; l'attribuzione di risorse al personale dei Corpi di polizia, delle Forze armate, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
§ del Fondo da ripartire per il finanziamento di interventi in favore degli enti territoriali (cap. 3016), ad opera dell’articolo 1, comma 438. Il Fondo presenta una dotazione di circa 970 milioni per ciascuno degli anni dal 2017 al 2026, di 935 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2046 e di 925 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2047;
§ del Fondo da ripartire per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (cap. 7555), ad opera dell’articolo 1, comma 140. Il fondo presenta una dotazione di 1,9 miliardi per il 2017, 3,15 miliardi per il 2018, 3,5 miliardi per il 2019 e 3 miliardi di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032. Il Fondo, oltre ad assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, viene istituito anche al fine di pervenire alla soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione da parte dell’Unione europea.
(valori in
milioni di euro)
MEF |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di
bilancio |
23 |
Fondi da ripartire (33) |
8.585 |
8.740 |
3.507 |
12.247 |
23.1 |
Fondi da assegnare (33.1) |
4.917 |
3.700 |
3.331 |
7.031 |
23.2 |
Fondi di riserva e speciali (33.2) |
3.668 |
5.040 |
175 |
5.216 |
(Tabella n. 3)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico (MISE), spese
finali, in termini di competenza,
per 4.279,1 milioni di euro nel 2017, 3.540,9 milioni di euro per il
2018 e 3.164,5 milioni di euro per il 2019, come si evince dalla tabella che
segue.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
597,0 |
627,6 |
458,5 |
-169,1 |
445,4 |
430,4 |
Spese in c/capitale |
3.948,0 |
4.655,0 |
3.820,6 |
-834,4 |
3.095,5 |
2.734,1 |
SPESE FINALI |
4.545,0 |
5.282,6 |
4.279,1 |
-1.003,5 |
3.540,9 |
3.164,5 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
0,8 |
0,9 |
0,7 |
|
0,6 |
0,5 |
Rimborso passività finanziarie |
259,6 |
259,6 |
269,8 |
10,2 |
280,5 |
191,5 |
SPESE COMPLESSIVE |
4.804,6 |
6.006,9 |
4.548,9 |
-1,458,0 |
3.821,4 |
3.356,0 |
Gli stanziamenti di spesa del Ministero dello sviluppo economico autorizzati dalla legge di bilancio si attestano, in termini di competenza, nell’anno 2017 in misura pari allo 0,7 % della spesa finale del bilancio statale.
In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono pari a 5.093,4 milioni di euro nel 2017, 3.580,7 milioni di euro nel 2018 e 3.163,5
milioni di euro nel 2019.
Rispetto
alle previsioni assestate per il 2016, la legge di bilancio 2017-2019 espone dunque per il MISE, nel triennio di riferimento 2017-2019,
un andamento progressivamente
decrescente della spesa.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con
riferimento alle previsioni di spesa per il 2017, il
bilancio espone spese finali, in conto competenza, in riduzione del 19 % rispetto
alle previsioni assestate 2016 (in
termini assoluti, la riduzione è di 1.003,5 milioni di euro).
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
627,6 |
504,9 |
-46,4 |
458,5 |
Spese in c/capitale |
4.655,0 |
3.556,5 |
264,1 |
3.820,6 |
SPESE FINALI |
5.282,6 |
4.061,4 |
217,7 |
4.279,1 |
* La colonna BLV è tratta dal
Ddl di bilancio originario e rappresenta la legislazione vigente nel periodo
precedente all’entrata in vigore della manovra in esame.
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa.
Rispetto ai 4.061,4 milioni della legislazione vigente, le spese finali si attestano a 4.279,1 milioni nel 2017.
Gli effetti finanziari determinati dalla legge di bilancio ammontano complessivamente a circa 217,7 milioni aggiuntivi rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente.
In particolare, la legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, con una riduzione di circa 46,4 milioni nel 2017, sia sulle spese in conto capitale, con un incremento di 264,1 milioni.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun programma
di spesa del Ministero dello sviluppo economico, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
MINISTERO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO |
|||||
|
MISSIONE/PROGRAMMA |
CDR |
2016 |
2017 |
||
|
|
|
assestato |
blv |
manovra |
legge di bilancio |
1. |
Competitività e sviluppo delle imprese (11) |
|||||
1.1 |
Promozione e attuazione di
politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale
d'impresa e movimento cooperativo (11.5) |
Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le
piccole e medie imprese |
3.099,0 |
3.326,1 |
65,0 |
3.391,1 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
56,0 |
76,9 |
|
74,5 |
1.2 |
Vigilanza sugli enti, sul sistema cooperativo e sulle gestioni
commissariali (11.6) |
Direzione generale per la vigilanza sugli enti, il sistema cooperativo
e le gestioni commissariali |
609,8 |
215,3 |
1,0 |
216,3 |
1.3 |
Incentivazione del sistema
produttivo (11.7) |
Direzione generale per gli
incentivi alle imprese |
1.040,8 |
118,0 |
128,0 |
246,0 |
1.4 |
Lotta alla contraffazione e tutela della proprietà industriale (11.10) |
Direzione generale lotta alla contraffazione ufficio italiano brevetti
e marchi |
68,8 |
50,4 |
0,1 |
50,5 |
1.5 |
Coordinamento azione
amministrativa, attuazione di indirizzi e programmi per favorire
competitività e sviluppo delle imprese, dei servizi di comunicazione e del
settore energetico (11.11) |
Segretariato generale |
0,6 |
0,6 |
0 |
0,6 |
|
SPESA MISSIONE 1 |
|
4.819,0 |
3.710,4 |
194,1 |
3.904,5 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
87 |
86 |
|
86,0 |
2 |
Regolazione dei mercati (12) |
|||||
2.1 |
Vigilanza sui mercati e sui prodotti, promozione della concorrenza e
tutela dei consumatori (12.4) |
Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la
vigilanza e la normativa tecnica |
35,1 |
15,6 |
0 |
15,6 |
|
SPESA MISSIONE 2 |
|
35,1 |
15,6 |
0 |
15,6 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
1 |
0 |
|
0 |
3 |
Commercio internazionale ed
internazionalizzazione del sistema produttivo (16) |
|||||
3.1 |
Politica commerciale in ambito internazionale (16.4) |
Direzione generale per la politica commerciale internazionale |
6,2 |
6,4 |
0 |
6,4 |
3.2 |
Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy (16.5) |
Direzione generale politiche di internazionalizzazione e la
promozione degli scambi |
213,5 |
153,7 |
111,5 |
265,2 |
|
SPESA MISSIONE 3 |
|
219,7 |
160,1 |
111,5 |
271,6 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
4 |
4 |
|
6 |
4 |
Energia e diversificazione delle
fonti energetiche (10) |
|||||
4.1 |
Sicurezza approvvigionamento, infrastrutture gas e petrolio e relativi
mercati, relazioni comunitarie ed internazionali nel settore energetico
(10.6) |
Direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e per le
infrastrutture energetiche |
63,5 |
48,6 |
0 |
48,6 |
4.2 |
Regolamentazione del settore elettrico, nucleare,
delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, ricerca per lo
sviluppo sostenibile (10.7) |
Direzione generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e
l'efficienza energetica, il nucleare |
163,7 |
163,1 |
0 |
163,1 |
4.3 |
Innovazione, regolamentazione tecnica, gestione e controllo delle
risorse del sottosuolo (10.8) |
Direzione generale sicurezza, anche ambientale,
delle attività minerarie ed energetiche –Ufficio nazionale minerario per idrocarburi
e risorse energetiche |
14,3 |
14,5 |
0 |
14,5 |
|
SPESA MISSIONE 4 |
|
241,4 |
226,2 |
0 |
226,2 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
4 |
5 |
|
5 |
5 |
Comunicazioni (15) |
|||||
5.1 |
Pianificazione, regolamentazio-ne, vigilanza e controllo delle
comunicazioni elettroniche e ra-diodiffusione, riduzione inquina-mento
elettromagnetico (15.5) |
Direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro
radioelettrico |
11,5 |
11,8 |
0 |
11,8 |
5.2 |
Servizi di Comunicazione
Elettronica, di Radiodiffusio-ne e Postali (15.8) |
Direzione generale per i servizi
di comunicazione elettronica, di radio-diffusione e postali |
72,1 |
60,8 |
-47,9 |
12,9 |
5.3 |
Attività territoriali in materia di comunicazioni e di vigilanza sui mercati
e sui prodotti (15.9) |
Direzione generale per le attività territoriali |
41,5 |
40,0 |
0 |
40,0 |
|
SPESA MISSIONE 5 |
|
125,1 |
112,6 |
-47,9 |
64,7 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
2 |
3 |
|
1,4 |
6 |
Ricerca e innovazione (17) |
|||||
6.1 |
Ricerca, innovazione, tecnologie e servizi per lo sviluppo delle
comunicazioni e della società dell'informazione (17.18) |
Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie
dell'informazione |
8,9 |
8,5 |
0 |
8,5 |
|
SPESA MISSIONE 6 |
|
8,9 |
8,5 |
0 |
8,5 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
0 |
0 |
|
0 |
7 |
Servizi istituzionali e generali
delle amministrazioni pubbliche (32) |
|||||
7.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all'opera del Ministro |
18,4 |
18,7 |
0 |
18,7 |
7.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
Direzione generale per le
risorse, l'organizzazione e il bilancio |
74,4 |
79,0 |
-40 |
39,0 |
|
SPESA MISSIONE 7 |
|
92,8 |
97,7 |
-40 |
57,7 |
|
In % su spesa totale MISE |
|
2 |
2 |
|
1,3 |
SPESA COMPLESSIVA MISE |
5.542,1 |
4.331,1 |
217,7 |
4.548,8 |
La spesa complessiva del Ministero è allocata su 7 missioni, la più consistente delle quali è la Missione 1 “Competitività e sviluppo delle imprese”, condivisa con il Ministero dell'economia e finanze, le cui spese iscritte presso il MISE sono circa l’86% delle spese complessive del Ministero. In termini assoluti, considerando gli effetti della manovra, le risorse complessive relative alla Missione sono pari a 3.904,5 milioni di euro per il 2017, che, al netto del rimborso delle passività finanziarie del Ministero, interamente iscritte sulla Missione in questione, Programma 1.1 – Promozione e attuazione delle politiche di sviluppo, divengono pari a 3.634,7 milioni di euro.
Come sopra esposto, la legge di bilancio conferma per il 2017, rispetto all’assestato 2016, la netta prevalenza delle spese in conto capitale, che assorbono l’89,3% delle spese finali del Ministero (rispetto all’88,1% dell’assestato 2016). Le spese di conto capitale sono in prevalenza spese per investimenti allocate nel Programma 1.1 e sono destinate alle imprese del settore aereonautico e allo sviluppo di programmi della difesa, sostanzialmente gestiti dal Ministero della difesa[14].
Per ciò
che concerne specificamente le misure a sostegno del settore aeronautico
iscritte sul Programma 1.1 gestite dal MISE, ed in particolare gli interventi
per lo sviluppo delle industrie del settore aeronautico (legge n. 808/1985) cap.
7423/10/MISE, si evidenzia che la manovra (Sez. II della legge di bilancio)
ha operato una riprogrammazione dei
relativi stanziamenti, anticipando
all’anno 2017 l’importo di 25 milioni di euro.
L’ulteriore incremento delle
spese del Programma in questione per l’anno 2017 è ascrivibile alla Sez. I del provvedimento che, all’articolo 1, comma 115, finanzia i centri di competenza ad alta specializzazione
nell’ambito del Piano nazionale
Industria 4.0 per 20 milioni per
il 2017 e di 10 milioni per il 2018.
L’ulteriore aumento delle
spese è poi ascrivibile all’intervento di Sezione II di riprogrammazione di una
delle autorizzazioni pluriennali di spesa relative al programma di sviluppo
delle unità navali FREMM con un’anticipazione
di 20 milioni all’anno 2017 (cap. 7485/pg.4/MISE).
Il
più consistente incremento della spesa in conto capitale operato dalla manovra
è comunque ascrivibile a rifinanziamenti di misure i cui stanziamenti sono
iscritti nel Programma 1.3 del
Ministero, relativo alla “Incentivazione
al sistema produttivo” (+128 milioni
per l’anno 2017).
In particolare, nel
Programma 1.3 sono iscritti gli stanziamenti relativi:
§
alla cd. Nuova
Sabatini (cap. 7489/MISE), come rifinanziati dall’articolo 1, commi da 52 a 57, della legge di bilancio 2017, nella misura di 28 milioni di euro per l’anno 2017, 84 milioni per l’anno 2018, 112 milioni
per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, 84 milioni per l’anno 2022 e 28
milioni per l’anno 2023;
§
all’autoimprenditorialità,
rifinanziata (articolo 1, comma 71) per 47,5
milioni di euro nel 2017 e 47,5
nel 2018 (cap. 7490/MISE);
§
al Fondo crescita sostenibile
(cap. 7483/MISE), rifinanziato per le seguenti diverse finalità: per 47,5 milioni per l’anno 2017 e 47,5 milioni per l’anno 2018 per
il sostegno alla nascita e allo sviluppo di imprese start-up innovative(articolo 1, comma 72); per 5 milioni per il 2017 e
5 milioni per il 2018, destinati a finanziamenti agevolati a società
cooperative costituite da lavoratori di aziende in crisi (articolo 1, commi 74
e 75)[15].
Un
ulteriore incremento della spesa per investimenti, determinato dalla manovra è ascrivibile,
nell’ambito della Missione 3, Programma
3.2 “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del Made in Italy”, ad un
rifinanziamento del Piano Made in Italy (cap. 7482/pg.1), ad opera della sezione II
per 110 milioni per il 2017 e della Sezione I (articolo 1
comma 58) per 1 milione di
euro per l'anno 2017[16].
Si evidenzia che le
riduzioni di spesa di parte corrente, operate con il provvedimento in esame,
hanno principalmente riguardato, nell’ambito della Missione 5 “Comunicazioni”, il Programma
5.2 “Servizi di Comunicazione
Elettronica, di Radiodiffusione e Postali”, e sono essenzialmente
attribuibili al trasferimento delle risorse provenienti dal riparto del Fondo per il pluralismo e l'innovazione
dell'informazione (cap. 3125, che viene soppresso) al nuovo Fondo istituito, con analoga denominazione, nello stato di previsione del MEF (cap.
2196).
Infine, nell’ambito della Missione 7, quanto al Programma 7.1 “Servizi e affari generali delle amministrazioni di competenza”, la variazione in diminuzione (pari a 40 milioni per ciascun anno del triennio 2017-2019) operata dalla manovra è attribuibile agli effetti dell’articolo 61, comma 1 della legge di bilancio 2017 (che definisce le modalità attraverso le quali i Ministeri concorrono alla manovra di finanza pubblica per il triennio 2017-2019).
Si ricordi infine che varie misure a sostegno delle imprese contenute nella manovra consistono in interventi di carattere fiscale, iscritti nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, nell’ambito della Missione “Competitività e sviluppo delle imprese” per la parte di essa allocata in tale Ministero e, in particolare, sul Programma 7.1“Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità”, come il credito di imposta in ricerca e sviluppo (cap. 7801/MEF), potenziato dall’articolo 1, commi 15 e 16 della manovra, o il credito di imposta per le imprese turistico alberghiere (cap. 7767/MEF) anch’esso rideterminato e potenziato dalla manovra in esame (articolo 1, commi 4-7).
(Tabella n. 4)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali,
spese finali, in termini di competenza, per 123.283,7 milioni di euro nel 2017,
126.530,5 per il 2018 e 126.554,5 per il 2019, come si evince dalla tabella che
segue:
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
118.011,9 |
118.204,8 |
123.407,1 |
1,04 |
126.664,4 |
126.737,0 |
Spese in c/capitale |
9,5 |
9,9 |
29,6 |
2,99 |
29,5 |
29,4 |
SPESE FINALI |
118.021,4 |
118.214,6 |
123.436,6 |
1,04 |
126.693,8 |
126.766,3 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
19,5% |
19,5% |
20,3% |
1% |
20,7% |
20,9% |
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono pari a 126.737,3 per il
2017, 126.750,3 per il 2018 e 127.025,1 per il 2019.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la
legge di bilancio 2017-2019 espone per il Ministero del lavoro e delle
politiche sociali nel triennio di
riferimento 2017-2019 un andamento di spesa crescente e continuo per quanto
attiene le spese correnti (che passano da 118.204,8 milioni di euro nei dati
assestati 2016 a 123.204,8 milioni di euro nel bilancio 2017, 126.501,1 nel
2018 e 126.525,2 nel 2019) mentre per le spese in c/capitale si assiste ad un
forte aumento per il 2017 (29,5 milioni invece dei 9,9 dell’assestamento 2016),
per poi mantenersi sostanzialmente sullo stesso livello (29,4 milioni di euro
nel 2018 e 29,3 nel 2019).
Gli stanziamenti di spesa del Ministero del lavoro e delle politiche sociali autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza, pari al 20,4% della spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio integrato
espone spese finali in aumento del 4,42%
rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, l’aumento è
di 5.202,1 milioni di euro).
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
118.204,7 |
121.713,5 |
1.693,6 |
123.407,1 |
Spese in c/capitale |
9,9 |
29,6 |
== |
29,6 |
SPESE FINALI |
118.214,6 |
121.743,1 |
1.693,6 |
123.436,7 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa.
Rispetto alla legislazione vigente, le spese finali si attestano a 123.436,7 milioni nel 2017, con un aumento complessivo di circa 1.693,6 milioni.
Gli effetti finanziari determinati dalla manovra attuata con la legge di bilancio ammontano quindi complessivamente a circa 1.693,6 milioni aggiuntivi (pari al 5,4%) rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente, di cui un incremento di 2.149,6 milioni derivanti dagli effetti della sezione I della legge di bilancio (articolato) e un decremento di 456 milioni derivante dalle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la sezione II.
Gli effetti della manovra hanno inciso esclusivamente sulle spese correnti del Ministero, per l’intero importo aggiuntivo di 1.963,6 milioni, mentre non hanno inciso sulle spese in conto capitale.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun programma di spesa del Ministero, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La
tabella evidenzia altresì, nella colonna manovra, le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa
relative a ciascuna missione/programma.
MINISTERO
DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di bilancio |
1 |
Politiche per il lavoro (26) |
14.135,1 |
9.750,9 |
188,5 |
9.939,4 |
1.1 |
Politiche passive del lavoro e
incentivi all’occupazione (26.6) |
13.647,7 |
9.063,1 |
140,5 |
9.203,6 |
1.2 |
Coordinamento e integrazione
delle politiche del lavoro e delle politiche sociali, innovazione e
coordinamento amministrativo (26.7) |
64,9 |
92,9 |
== |
92,9 |
1.3 |
Politiche di regolamentazione in
materia di rapporti di lavoro (26.8) |
12 |
12,4 |
== |
12,4 |
1.4 |
Contrasto al lavoro nero e irregolare, prevenzione e osservanza
delle norme di legislazione sociale e del lavoro (26.9) |
308.8 |
303,3 |
== |
303,3 |
1.5 |
Politiche attive del lavoro, rete dei servizi per il
lavoro e la formazione (26.10) |
89,4 |
87,2 |
228 |
315,2 |
1.6 |
Sistemi informativi per il monitoraggio e lo sviluppo
delle politiche sociali e del lavoro e servizi di comunicazione istituzionale
(26.12) |
12,4 |
12 |
== |
12 |
2 |
Politiche previdenziali (25) |
74.742,2 |
81.581,2 |
669,7 |
82.250,9 |
2.1 |
Previdenza obbligatoria e complementare,
assicurazioni sociali (25.3) |
74.742,2 |
81.581,2 |
669,7 |
82.250,9 |
3 |
Diritti sociali, politiche sociali e famiglia (24) |
29.279,3 |
30.535,7 |
655,4 |
31.191,1 |
3.1 |
Terzo settore (associazionismo,
volontariato, Onlus e formazioni sociali) e responsabilità sociale delle
imprese e delle organizzazioni (24.2) |
3,5 |
27,2 |
== |
27,2 |
3.2 |
Trasferimenti assistenziali a enti
previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio
e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva (24.12) |
29.275,9 |
30.508,5 |
655,4 |
31.163,9 |
4 |
Immigrazione,
accoglienza e garanzia dei diritti (27) |
2,5 |
1,7 |
== |
1,7 |
4.1 |
Flussi migratori per motivi di lavoro
e politiche di integrazione sociale delle persone immigrate (27.6) |
2,5 |
1,7 |
== |
1,7 |
5 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
55,7 |
53,5 |
== |
53,5 |
5.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
11 |
9,9 |
== |
9,9 |
5.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
44,7 |
43,6 |
== |
43,6 |
|
SPESE FINALI MINISTERO |
118.214,6 |
121.743,1 |
1.693,6 |
123.436,7 |
La spesa complessiva
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è allocata su 5 missioni e
12 programmi, i quali, intesi quali aggregati diretti al perseguimento degli
obiettivi definiti nell'ambito delle missioni, rappresentano le unità di voto
parlamentare.
Nello stato di previsione del Ministero, le missioni di maggior rilevo per il settore lavoro sono la Missione 1 (Politiche per il lavoro) e la Missione 2 (Politiche previdenziali).
Nell’ambito della Missione 1 la parte più consistente dei finanziamenti è ascrivibile al programma 1.1 (Politiche passive del lavoro e incentivi all’occupazione) per un importo pari a 9.203,6 milioni di euro.
Nell’ambito della Missione 2 si segnala il programma 2.1 (Previdenza obbligatoria e complementare, assicurazioni sociali) che assorbe interamente i finanziamenti della Missione, per un importo pari a 82.250,9 milioni di euro. L’aumento delle spese finali è (a seguito della manovra) da considerarsi in connessione, soprattutto, alle misure inerenti i trattamenti pensionistici, di cui si ricordano, principalmente, le disposizioni di cui all’articolo 1, commi 186 (APE sociale, con un importo pari a 300 milioni per il 2017, 609 milioni per il 2018 e 647 milioni per il 2019), 187 (Quattordicesima mensilità per pensionati, per un importo pari a 300 milioni annui per il triennio 2017-2019), 195 (Cumulo di periodi assicurativi, per un importo pari a 102 milioni per il 2017, 162 milioni per il 2018 e 194 milioni per il 2019), 203 (Pensionamento anticipato per lavoratori precoci, per un importo pari a 360 milioni per il 2017, 550 milioni per il 2018 e 570 milioni per il 2019), 207 (Lavori usuranti per un importo pari a 84,5 milioni per il 2017, 86,3 milioni per il 2018 e 124,5 milioni per il 2019), 218 (ottava salvaguardia per gli esodati, per un importo di 137 milioni per il 2017, 305 milioni per il 2018 e 368 milioni per il 2019)
Nello stato di previsione del Ministero, la missione di maggior rilevo per le politiche sociali è la Missione 3 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia. Nell’ambito di tale Missione, la parte più consistente dei finanziamenti è ascrivibile al programma 3.2 Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva, in cui risultano iscritti i fondi dedicati alle politiche sociali, nonché gli stanziamenti per gli oneri relativi alle prestazioni assistenziali. All’interno del programma 3.2, si registra infatti l’aumento delle spese del Ministero, principalmente collegato alle misure della Sezione I dirette a fornire un sostegno economico ai nuclei familiari. In particolare, si ricordano: il Fondo di sostegno alla natalità (art. 1, commi 348-349), con una dotazione di 14 milioni di euro per il 2017, 24 milioni di euro per il 2018, 23 milioni di euro per l’anno 2019, 13 milioni di euro per l’anno 2020 e 6 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021; il premio alla nascita, o all’adozione di minore, (art. 1, co. 353) per un maggior onere stimato in 392 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2017-2019; l’istituzione, a partire dal 2017, di un buono per l’iscrizione in asili nido pubblici o privati, o per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche (art. 1, comma 355), per un impegno finanziario massimo di 144 milioni per il 2017, 250 milioni per il 2018, 300 milioni per il 2019 e 330 milioni a decorrere dal 2020 .
In tema di lotta alla povertà e all’esclusione sociale, dal 2017 è stabilito un incremento a regime di 150 milioni a valere sullo stanziamento del Fondo dedicato (articolo 1, comma 236), che si aggiunge alle risorse direttamente stanziate dalla Sezione II, pari a 500 milioni di euro per il biennio 2018-2019. Si segnala, inoltre, il rifinanziamento di 50 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2017-2019 del Fondo per le non autosufficienze anch’esso disposto dalla Sezione II della legge di bilancio.
All’interno
della Missione 3, si segnala infine
il programma 3.1 riferito al
finanziamento della spesa per il Terzo
settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) e
responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni, che, rispetto
al 2017, registra un incremento dei finanziamenti, assestandosi ad un
previsionale di spesa pari a 27,1 milioni circa, confermati nel biennio
successivo, (erano 3,5 milioni nel 2016). L’incremento è quasi completamente a
carico del cap. 5247 Fondo per il
finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo settore
con una dotazione di 20 milioni nel triennio. Il capitolo 5247 è stato
acquisito come nuova voce di spesa - a seguito dell’entrata in vigore
dell’articolo 9, comma 1, lettera g), della legge n. 106/2016 di Riforma del
terzo settore, i cui decreti attuativi sono in corso di elaborazione.
Si segnala, infine, l’istituzione
del Fondo per i contratti pubblico
impiego (di cui all’articolo 1, comma 365, della legge di bilancio), con un
importo pari a 1.480 milioni nel 2017 e 1.930 milioni annui nel biennio
2018-2019), nell’ambito dello stato di previsione del Ministero dell’economia e
delle finanze (cui si rinvia).
(Tabella n. 5)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero della giustizia, spese finali, in termini
di competenza, per 7.932,2 milioni di
euro nel 2017, 7.931,7 milioni di euro per il 2018 e 7.974,5 milioni di
euro per il 2019, come si evince dalla tabella che segue:
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
7.630,8 |
7.803,0 |
7.812,8 |
+9,8 |
7.812,8 |
7.850,3 |
Spese in c/capitale |
112,2 |
112,9 |
119,4 |
+6,5 |
118,9 |
124,2 |
SPESE FINALI |
7.743,0 |
7.915,9 |
7.932,2 |
+16,3 |
7.931,7 |
7.974,5 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
1,3% |
1,3% |
1,3% |
- |
1,3% |
1,3% |
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero della giustizia sono pari a 8.230,2 milioni di euro.
Rispetto al 2016, la legge di bilancio 2017 prevede per
il Ministero della giustizia stanziamenti
pressoché invariati (+16,3 milioni di euro rispetto alle previsioni
assestate del 2016).
Si evidenzia che, per quanto riguarda la tabella n. 5, la legge di bilancio approvata dal Parlamento non registra modifiche rispetto all’originario disegno di legge. Gli stanziamenti proposti dal Governo sono stati infatti interamente confermati nel corso dell’esame parlamentare del disegno di legge.
Gli stanziamenti di spesa del Ministero autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza, pari al 1,3% della spesa finale del bilancio statale (questa percentuale di incidenza delle spese del Ministero rispetto al bilancio dello Stato è invariata da 2013).
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con
riferimento specifico alle previsioni di spesa per il 2017, la
tabella evidenzia le modifiche che
la legge di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
7.803,0 |
7.823,3 |
-10,5 |
7.812,8 |
Spese in c/capitale |
112,9 |
124,0 |
-4,6 |
119,4 |
SPESE FINALI |
7.915,9 |
7.947,4 |
-15,1 |
7.932,2 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
Rispetto alla legislazione vigente, i 7.932,2 milioni di euro di spese finali del Ministero della giustizia evidenziano una riduzione di circa 15 milioni di euro.
La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, ridotte di circa 10 milioni nel 2017, che sulle spese in conto capitale, che registrano un decremento di circa 5 milioni.
Le dotazioni finanziarie assegnate al Ministero della giustizia per il 2017, pari a circa 7 miliardi e 932 milioni di euro, sono ripartite tra due missioni di spesa, pur risultando per la quasi totalità (oltre il 98%) assegnate alla missione Giustizia.
La tabella seguente
indica le previsioni di bilancio per
il 2017 per ciascuna missione e per
ciascun programma di spesa del Ministero, a
raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016. La tabella evidenzia altresì, nella colonna manovra, le modifiche che la legge di bilancio ha
apportato alla legislazione vigente 2017
ai fini della determinazione delle previsioni
di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO
DELLA GIUSTIZIA |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di bilancio |
1 |
Giustizia (6) |
7.669,8 |
7.819,3 |
-13,2 |
7.806,1 |
1.1 |
Amministrazione penitenziaria (6.1) |
2.832,6 |
2.670,3 |
-5.2 |
2.665,1 |
1.2 |
Giustizia civile e penale (6.2) |
3.673,6 |
3.869,1 |
-8,0 |
3.861,1 |
1.3 |
Giustizia minorile e di comunità (6.3) |
151,7 |
236,4 |
- |
236,4 |
1.4 |
Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria (6.6) |
1.011,9 |
1.043,5 |
- |
1.043,5 |
2 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) |
246,0 |
128,0 |
-1,9 |
126,1 |
2.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
29,4 |
31,8 |
- |
31,8- |
2.2 |
Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3) |
216.6 |
96,2 |
-1,9 |
94,3 |
|
SPESE
FINALI MINISTERO |
7.915,8 |
7.947,3 |
-15,1 |
7.932,2 |
La
missione “Giustizia”
La missione n. 6, “Giustizia”, a partire da questo esercizio, non è più di integrale pertinenza del Ministero della Giustizia. Dei 7 programmi che la compongono, infatti, solo 4 sono attribuiti ai centri di responsabilità del ministero e sono esposti in tabella n. 5; i restanti 3 sono di pertinenza del Ministero dell’economia e sono esposti in tabella n. 2 (v. infra)[17].
Per quanto riguarda i programmi di competenza del Ministero della Giustizia, la legge di bilancio assegnata una dotazione pari a 7.806,1 milioni di euro (+136,3 milioni di euro rispetto alle previsioni assestate 2016).
La missione è – a partire da quest’anno - articolata in 4 programmi di spesa:
§ 1.1. Amministrazione penitenziaria – 2.665,2 mln di euro;
§ 1.2. Giustizia civile e penale – 3.861,1 mln di euro;
§ 1.3. Giustizia minorile e di comunità – 236,4 mln di euro
a questi programmi si aggiunge ora
§ 1.4. Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria – 1.043,4 mln di euro[18].
Rispetto al bilancio a legislazione vigente, la manovra ha ridotto gli stanziamenti di competenza di 13,2 milioni di euro. In particolare, risultano tagliati di
§ 5,2 milioni gli stanziamenti per il programma “Amministrazione penitenziaria”. Le riduzioni di spesa riguardano i consumi intermedi, in particolare con il taglio della spesa per locazioni passive, dovuta alla soppressione di alcuni Provveditorati regionali. Rispetto ai passati esercizi, inoltre, si ricorda che con il trasferimento delle funzioni in materia di esecuzione penale esterna al Dipartimento della giustizia minorile e di comunità, sono stati trasferite al relativo programma anche le dotazioni corrispondenti prima allocate presso l’Amministrazione penitenziaria;
§ 8 milioni gli stanziamenti per il programma “Giustizia civile e penale”, a partire da questo esercizio interamente gestito dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (DOG). Per questo programma non è possibile operare un confronto con gli stanziamenti previsti dagli esercizi precedenti in quanto, a partire dall’esercizio finanziario 2017, e a seguito della creazione del nuovo programma di spesa “Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria” (interamente gestito dal Dipartimento degli affari di giustizia - DAG), i capitoli originariamente inseriti nel programma sono stati in parte riallocati in tale nuovo programma nonché nel programma “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza”, inserito nella missione Servizi istituzionali.
Rispetto al bilancio a legislazione vigente la manovra di bilancio lascia invariati gli stanziamenti per la “Giustizia minorile e di comunità”. A partire dal 2017, infatti, è data pienamente attuazione al regolamento di riorganizzazione del ministero (D.P.C.M. n. 84 del 2015), che prevede il passaggio delle competenze e del personale degli uffici per l’esecuzione esterna dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria al nuovo DGMC, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità.
Conseguentemente, rispetto al bilancio 2016 le risorse sono evidentemente aumentate (151,7 milioni di euro) in relazione alle nuove competenze assunte dal Dipartimento.
La missione “Servizi istituzionali e
generali delle amministrazioni pubbliche”
A questa missione - rispetto alla quale il Ministero della Giustizia gestisce 126,1 milioni di euro - fanno capo, a partire dal 2017, due programmi di spesa:
§ al programma "Indirizzo politico", interamente gestito dal Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro, e dotato per il 2017 di stanziamenti di competenza per 31,8 milioni di euro (invariati rispetto al bilancio a legislazione vigente);
§ si è aggiunto, infatti, il programma “Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza”, che ha attratto capitoli in precedenza imputati ai programmi “giustizia civile e penale” e “fondi da assegnare” e che risulta dotato nel 2017 di 94,3 milioni di euro. Questo programma è interamente gestito dal Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (DOG) e rispetto al bilancio a legislazione vigente registra nel 2017 una riduzione dello stanziamento pari a 1 milione e 950 mila euro, prevalentemente imputato alla riduzione delle somme da assegnare all’agenzia del demanio per il pagamento di canoni di locazione.
Le ulteriori poste di bilancio di interesse della
Giustizia nello stato
di previsione del Ministero dell’Economia (tab. 2)
L’attuazione di 3 programmi inseriti nella missione “Giustizia” è attribuita alla competenza del Ministero dell’economia. In particolare:
§ il centro di responsabilità Dipartimento delle finanze è competente per il programma n. 6.5., Giustizia tributaria, per il quale sono stanziati 193,3 milioni di euro;
§ il centro di responsabilità Dipartimento del tesoro è competente per il programma n. 6.7., Giustizia amministrativa, per il quale sono stanziati 173,3 milioni di euro;
§ Il centro di responsabilità Dipartimento del tesoro è competente anche per il programma n. 6.8, Autogoverno della magistratura, che prevede i trasferimenti al Consiglio superiore della magistratura, per il quale sono stanziati 34,4 milioni di euro.
Tutti gli stanziamenti sono sostanzialmente invariati rispetto alla legislazione vigente 2017.
(Tabella n. 6)
Le spese del
MAECI autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del MAECI, spese finali, in termini di competenza, per 2.612,42 milioni di euro nel 2017, 2.539,55 per
il 2018 e 2.550,95 per il 2019, come si evince dalla tabella che segue:
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
2.263,59 |
2.367,37 |
2.603,06 |
235,69 |
2.530,20 |
2.541,54 |
Spese in c/capitale |
25,28 |
25,41 |
9,35 |
-16,06 |
9,35 |
9,41 |
SPESE FINALI |
2.288,88 |
2.392,78 |
2.612,42 |
219,64 |
2.539,55 |
2.550,95 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
0,4 |
0,4 |
0,4 |
|
0,4 |
0,4 |
In termini di cassa, le spese
finali del MAECI sono pari a 2.624,25 milioni per il 2017, 2.539,55
per il 2018 e 2.550,95 per il 2019.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la legge di bilancio 2017-2019 espone per il
MAECI nel triennio di riferimento un
andamento incrementale per quanto riguarda le spese correnti, più sostenuto nel
2017 e meno pronunciato nel biennio successivo a fronte di un deciso decremento
delle spese in conto capitale, sostanzialmente stabile nel triennio.
Gli stanziamenti di spesa del MAECI autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza, pari allo 0,4% della spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio espone spese
finali in aumento del 9,17 % rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, l’aumento è
di 219,64 milioni di euro), come si evince dalla tabella seguente.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
2.367,37 |
2.393,31 |
209,75 |
2.603,06 |
Spese in c/capitale |
25,41 |
9,35 |
- |
9,35 |
SPESE FINALI |
2.392,78 |
2.402,67 |
209,75 |
2.612,42 |
* La colonna BLV è tratta dal disegno
di legge di bilancio originario.
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa.
Rispetto alla legislazione vigente, le spese finali si attestano a 2.612,42 milioni nel 2017, con un aumento complessivo di circa 210 milioni.
La legge di bilancio ha inciso sulle spese correnti, dove è interamente confluito l’intero importo aggiuntivo di circa 210 milioni nel 2017, mentre nessuna variazione ha riguardato le spese in conto capitale.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun programma
di spesa del MAECI, a raffronto con
i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO
DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
|
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di bilancio |
1 |
L’Italia in
Europa e nel mondo (4) |
2.327,17 |
2.343,77 |
210,75 |
2.554,52 |
1.1 |
Protocollo internazionale (4.1) |
7,76 |
7,11 |
- |
7,11 |
1.2 |
Cooperazione allo sviluppo (4.2) |
897,48 |
950,79 |
-0,8 |
949,99 |
1.3 |
Cooperazione economica e relazioni
internazionali (4.4) |
40,23 |
42,21 |
-1,2 |
41,01 |
1.4 |
Promozione
della pace e sicurezza internazionale (4.6) |
466,47 |
466,62 |
-10,5 |
456,12 |
1.5 |
Integrazione
europea (4.7) |
20,52 |
19,15 |
- |
19,15 |
1.6 |
Italiani
nel mondo e politiche migratorie (4.8) |
44,67 |
37,21 |
204 |
241,21 |
1.7 |
Promozione
del sistema Paese (4.9) |
145,81 |
145,05 |
20,25 |
165,30 |
1.8 |
Presenza
dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari (4.12) |
113,51 |
77,18 |
-1 |
76,18 |
1.9 |
Rappresentanza
all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese (4.13) |
566,26 |
574,79 |
- |
574,79 |
1.10 |
Coordinamento
dell’Amministrazione in ambito internazionale (4.14) |
16,31 |
16,51 |
- |
16,51 |
1.11 |
Comunicazione
in ambito internazionale (4.15) |
4,25 |
3,69 |
- |
3,69 |
1.12 |
Sicurezza
delle strutture in Italia e all’estero e controlli ispettivi (4.17) |
3,86 |
3,41 |
- |
3,41 |
2 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
65,61 |
58,89 |
-1 |
57,89 |
2.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
11,22 |
10,20 |
- |
10,20 |
2.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
54,38 |
48,69 |
-1 |
47,69 |
|
SPESE FINALI MINISTERO |
2.392,78 |
2.402,67 |
|
2.612,42 |
La spesa complessiva del
MAECI è allocata su due missioni, L’Italia
in Europa e nel mondo (4) e Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32). Le due
missioni si articolano, rispettivamente, in 12 e 2 programmi.
L’incremento
più rilevante introdotto dalla manovra di bilancio è quello relativo al
programma Italiani nel mondo e politiche
migratorie (4.8), che presenta un incremento pari a 204 milioni di euro nel
2017, destinati quasi interamente (200 milioni, tutti di parte corrente) alle
politiche di cooperazione internazionale in materia migratoria. Tale
finalizzazione è disposta dal comma 621 dell’articolo 1 della legge di bilancio
2017, ai sensi del quale viene istituito un fondo, nello stato di previsione del MAECI, dotato
di 200 milioni di euro per il 2017, destinato al rilancio della cooperazione
con i paesi africani più rilevanti in ordine alle rotte migratorie verso
l’Europa.
Meno
consistente è l’incremento a favore del programma Promozione del sistema Paese (4.9) per il quale la manovra ha aumentato
di 20,25 milioni, egualmente di parte corrente, lo stanziamento per il 2017. Lo
stanziamento consegue pressoché interamente alle disposizioni del comma 587
dell’articolo 1 della legge di bilancio 2017, il quale prevede l’istituzione di
un fondo nello stato di previsione del MAECI, dotato di 20 milioni di euro per
il 2017, per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua
italiane all’estero; la norma prevede, altresì, una dotazione a favore del
fondo di 30 milioni per il 2018 e di 50 milioni per ciascuna annualità 2019 e
2020.
Si
segnala, la riduzione di 10,5 milioni di euro per il 2017 relativa al programma
Promozione della pace e
sicurezza internazionale (4.6).
Inoltre, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e
delle finanze il programma 4.11, Politiche
economiche e finanziarie in ambito internazionale, si registra un
incremento di 10 milioni di parte corrente (che porta lo stanziamento per il
2017 a 694,98 milioni) finalizzati alla partecipazione
a banche, fondi ed organismi internazionali.
(Tabella n. 7)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della
ricerca, spese finali – escluse,
dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie
–, in termini di competenza, per 56.179,4 milioni di euro nel 2017,
56.562,5 per il 2018 e 56.843,4 per il 2019, come si evince dalla tabella che
segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
52.671,2 |
53.124,4 |
53.759,8 |
635,4 |
54.089,6 |
54.218,4 |
Spese in c/capitale |
2.347,1 |
2.357,4 |
2.419,6 |
62,2 |
2.472,8 |
2.625,0 |
SPESE FINALI |
55.018,3 |
55.481,8 |
56.179,4 |
697,6 |
56.562,5 |
56.843,4 |
Spese finali MIUR in %
spese finali STATO |
9,1 |
9,2 |
9,3 |
9,2 |
9,4 |
In termini di cassa, le spese finali
del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca sono pari a 56.451,8 milioni di euro nel 2017, 56.562,5 per il 2018 e 56.843,4 per il
2019.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la legge di bilancio 2017-2019 espone spese
finali nel triennio di riferimento
in aumento di € 697,6 mln per il 2017, di € 1.080,6 per il 2018 e di € 1.361,5 per il 2019.
Gli stanziamenti per spese finali del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca autorizzati dalla legge di bilancio sono, in termini di competenza, pari al 9,3% della spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, la legge di bilancio
espone spese finali in aumento dell’1,3% rispetto
alle previsioni assestate 2016 (in
termini assoluti, l’aumento è di € 697,6 mln, di cui € 635,4 mln per spese
correnti e € 62,2 milioni per spese in conto capitale).
Nella tabella seguente sono evidenziate, in
particolare, le modifiche che la
legge di bilancio ha apportato alla legislazione
previgente al 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
53.124,4 |
52.895,3 |
864,5 |
53.759,8 |
Spese in c/capitale |
2.357,4 |
2.412,11 |
7,5 |
2.419,6 |
SPESE FINALI |
55.481,8 |
55.307,4 |
872,0 |
56.179,4 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
Rispetto alla legislazione vigente prima della manovra, le spese finali si attestano a € 56.179,4 mln nel 2017, con un aumento complessivo di € 872,0 mln.
La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa € 864,5 mln nel 2017 che sulle spese in conto capitale, con un incremento di € 7,5 mln.
La tabella seguente – che include anche le
spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – indica le
previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna delle 4 missioni e per
ciascuno dei 14 programmi di spesa del Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, a
raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
“Manovra”, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
(pre)vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati di competenza, valori
in milioni di euro)
|
MIUR |
|||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||||
Assestato |
BLV |
Manovra |
Legge
di bilancio |
|||
1 |
Istruzione scolastica (22) |
45.410,2 |
45.208,4 |
698,1 |
45.906,5 |
|
1.1 |
Programmazione e coordinamento
dell’istruzione scolastica (22.1) |
248,4 |
284,2 |
431,5 |
715,6 |
|
1.2 |
Iniziative per lo sviluppo del
sistema istruzione scolastica e per il diritto allo studio (22.8) |
149,9 |
254,6 |
-1,1 |
253,5 |
|
1.3 |
Istituzioni scolastiche non
statali (22.9) |
500,8 |
513,0 |
62,9 |
575,9 |
|
1.4 |
Istruzione post-secondaria, degli adulti e livelli essenziali per
l’istruzione e formazione professionale (22.15) |
14,7 |
13,6 |
0,0 |
13,6 |
|
1.5 |
Realizzazione degli indirizzi e delle
politiche in ambito territoriale in materia di istruzione (22.16) |
146,0 |
137,8 |
0,0 |
137,8 |
|
1.6 |
Istruzione del primo ciclo
(22.17) |
28.781,1 |
28.810,9 |
78,6 |
28.889,5 |
|
1.7 |
Istruzione del secondo ciclo
(22.18) |
15.142,7 |
14.767,8 |
126,3 |
14.894,1 |
|
1.8 |
Reclutamento e aggiornamento dei
dirigenti scolastici e del personale scolastico per l’istruzione (22.19) |
426,6 |
426,5 |
0,0 |
426,5 |
|
2 |
Istruzione universitaria e formazione
post-universitaria (23) |
8.084,3 |
7.770,9 |
165,2 |
7.936,1 |
|
2.1 |
Diritto allo studio
nell’istruzione universitaria (23.1) |
1.119,5 |
233,8 |
61,2 |
295,0 |
|
2.2 |
Istituzioni dell’Alta Formazione
Artistica, Musicale e Coreutica (23.2) |
457,2 |
439,0 |
0,5 |
439,5 |
|
2.3 |
Sistema universitario e
formazione post-universitaria (23.3) |
6.507,6 |
7.098,2 |
103,5 |
7.201,7 |
|
3 |
Ricerca e innovazione (17) |
1.923,6 |
2.268,5 |
9,0 |
2.277,5 |
|
3.1 |
Ricerca scientifica e
tecnologica di base e applicata (17.22) |
1.923,6 |
2.268,5 |
9,0 |
2.277,5 |
|
4 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
91,5 |
82,7 |
-0,2 |
82,5 |
|
4.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
11,5 |
11,9 |
0,0 |
11,9 |
|
4.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
80,0 |
70,8 |
-0,2 |
70,6 |
|
|
SPESE FINALI MINISTERO |
55.509,6 |
55.330,4 |
872,0 |
56.202,5 |
Gli stanziamenti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca registrano un aumento di € 872,0 mln rispetto alla legislazione (pre)vigente, dovuto, fra l’altro, all’istituzione di un nuovo fondo destinato all’incremento dell’organico (docente) dell’autonomia (art. 1, co. 366), agli stanziamenti aggiuntivi per le scuole non statali (art. 1, co. 616 e 619), all’incremento del fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio universitarie (art. 1, co. 268), agli incrementi del Fondo per il finanziamento ordinario delle università in relazione alle nuove disposizioni sulla contribuzione studentesca, sull’orientamento preuniversitario, sul finanziamento delle attività base di ricerca (art. 1, co. 265, 293, 295), all’incremento delle risorse destinate al Fondo “La Buona Scuola per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica”) (a seguito del rifinanziamento effettuato direttamente sullo stato di previsione, nella Sezione II).
(Tabella n. 8)
Le spese del
Ministero dell’interno autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dell’interno, spese finali, in termini di competenza,
per 21.033,9 milioni di euro nel
2017, 20.664,2 milioni per il 2018 e 20.514,4 per il 2019, come si evince dalla
tabella che segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
20.611,8 |
21.304,8 |
20.487,4 |
-817,4 |
20.122,9 |
20.017,2 |
Spese in c/capitale |
763,7 |
839,1 |
546,6 |
-292,5 |
541,2 |
497,2 |
SPESE FINALI |
21.375,4 |
22.143,9 |
21.033,9 |
-1110 |
20.664,2 |
20.514,4 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
3,5 |
3,7 |
3,5 |
|
|
|
Rispetto alle spese finali
assestate 2016,
la legge di bilancio 2017-2019 espone per il Ministero dell’interno nel triennio di riferimento spese finali
in diminuzione di 1.110 milioni
di euro nel 2017, con una riduzione sia della spesa di parte corrente che in
conto capitale.
La previsione delle spese finali del
Ministero risulta nel 2018 pari a 20.664,2
milioni di euro, in ulteriore riduzione di circa 370 milioni di euro rispetto
alla spesa del 2017. Per il 2019 si
evidenzia invece una previsione di spesa sostanzialmente in linea con quella
del 2018 (-150 milioni di euro circa), con una spesa finale complessiva che
scende a 20.514,4 milioni di euro.
In termini di cassa, le spese finali del Ministero dell’interno sono pari a
20.924,1 milioni di euro nel 2017, 20.386,1 milioni per il 2018 e 20.195,2 per
il 2019.
Gli stanziamenti di spesa del Ministero dell’interno autorizzati dalla legge di bilancio sono, in termini di competenza, pari al 3,5% della spesa finale del bilancio statale.
Le previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio espone spese
finali in riduzione del 5% rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, la riduzione
è di 1.110 milioni di euro).
La tabella che segue evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha
apportato alla legislazione vigente 2017
ai fini della determinazione delle previsioni
di spesa.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
21.304,8 |
20.174,4 |
313 |
20.487,4 |
Spese in c/capitale |
839,1 |
541,1 |
5,5 |
546,6 |
SPESE FINALI |
22.143,9 |
20.715,5 |
318,5 |
21.033,9 |
Spese Ministero in % spese
finali STATO |
3,7 |
3,5 |
-- |
3,5 |
Rimborso passività fin. |
44 |
15,6 |
-- |
15,6 |
SPESE complessive |
22.187,9 |
20.731,1 |
-- |
21.049,6 |
* La colonna BLV è tratta dal ddl di bilancio originario.
Rispetto alla legislazione vigente prima della manovra, le spese finali si attestano a 21.033,9 milioni nel 2017, con un aumento complessivo di circa 318,5 milioni.
La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di 313 milioni nel 2017 che sulle spese in conto capitale, con un incremento di 5,5 milioni.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun
programma di spesa del Ministero dell’interno, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
(pre)vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
MINISTERO DELL’INTERNO |
||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
|||
Assestato |
BLV |
Manovra |
Legge
di bilancio |
||
1 |
Amministrazione generale e supporto alla
rappresentanza generale di governo e di Stato sul territorio (2) |
570,37 |
570,82 |
-- |
570,82 |
1.2 |
Attuazione da parte delle
Prefetture-UTG delle missioni del Ministero (2.2) |
570,37 |
570,82 |
-- |
570,82 |
2 |
Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali (3) |
10.252,82 |
8.863,48 |
7,02 |
8.870,50 |
2.1 |
Gestione dell’albo dei segretari
comunali e provinciali (3.8) |
35,07 |
34,51 |
-- |
34,51 |
2.2 |
Interventi e cooperazione
istituzionale nei confronti delle autonomie locali (3.9) |
217,59 |
65,03 |
-- |
65,03 |
2.3 |
Elaborazione, quantificazione e
assegnazione delle risorse finanziarie da attribuire agli enti locali (3.10) |
10.000,15 |
8.763,93 |
7,02 |
8.770,95 |
3 |
Ordine pubblico e sicurezza (7) |
7.852,48 |
7.422,08 |
-13,54 |
7.408,54 |
3.1 |
Contrasto al crimine, tutela
dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.8) |
6.735,45 |
6.377,66 |
-9,85 |
6.367,81 |
3.2 |
Servizio permanente dell’Arma
dei Carabinieri per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica (7.9) |
448,04 |
432,03 |
-2,67 |
429,36 |
3.3 |
Pianificazione e coordinamento
Forze di polizia (7.10) |
668,99 |
612,39 |
-1,02 |
611,37 |
4 |
Soccorso civile (8) |
1.942,86 |
1.925,35 |
6 |
1.931,35 |
4.1 |
Gestione del sistema nazionale
di difesa civile (8.2) |
5,66 |
5,16 |
-- |
5,16 |
4.2 |
Prevenzione del rischio e
soccorso pubblico (8.3) |
1.937,19 |
1.920,19 |
6 |
1.926,19 |
5 |
Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti (27) |
1.378,08 |
1.773,95 |
320 |
2.093,95 |
5.1 |
Flussi migratori, interventi per
lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le
confessioni religiose (27.2) |
1.378,08 |
1.773,95 |
320 |
2.093,95 |
6 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
191,24 |
175,38 |
-1 |
174,38 |
6.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
30,38 |
27,96 |
-- |
27,96 |
6.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
160,85 |
147,42 |
-1 |
146,42 |
|
SPESE FINALI MINISTERO |
22.143,84 |
20.715,47 |
318,48 |
21.033,95 |
|
Rimborso
passività finanziarie |
44,01 |
15,59 |
|
15,59 |
|
SPESE COMPLESSIVE |
22.187,85 |
20.731,07 |
318,48 |
21.049,55 |
La spesa complessiva del Ministero dell’interno è allocata su 6 missioni e 12 programmi, come riorganizzati a seguito della ristrutturazione del bilancio effettuata ai sensi dell’art. 21 della legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009), riformata dal recente D.Lgs. n. 90/2016.
Anche nel 2017, la maggior entità del risorse stanziate nello stato di previsione del Ministero è assorbita dalle Missioni Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali – le cui spese rappresentano il 42% delle spese finali del Ministero – e Ordine pubblico e sicurezza, che rappresenta il 35% delle spese.
Il
Ministero dell’interno registra un incremento
delle spese finali pari all’1,5 per
cento (in valore assoluto, pari a circa 318 milioni di euro), rispetto alla
legislazione (pre)vigente, da collegare principalmente agli effetti positivi
dovuti ai rifinanziamenti effettuati direttamente sullo stato di previsione,
nella Sezione II, tra i quali il più rilevante è rappresentato dal rifinanziamento di 320 milioni per il 2017 della
Missione Immigrazione, accoglienza e
garanzia dei diritti, che all’interno dello stato di previsione del
Ministero cresce dal 6,2 (2016) al 10% delle spese finali (2017).
Il
rifinanziamento riguarda in particolare il capitolo 2351 dello stato di
previsione del Ministero – Spese per i
servizi di accoglienza in favore di stranieri, la cui dotazione finale
risulta pari a 1.320 milioni di euro per il 2017 e 1.000 milioni per ciascuno
degli anni 2018 e 2019.
Al
di fuori dello stato di previsione del Ministero dell’interno, ma nell’ambito delle politiche relative
all’ordine pubblico e alla sicurezza, si segnala che la legge di bilancio
ha istituito due nuovi fondi nello stato di previsione del Ministero dell’economia
e delle finanze, destinati, tra l’altro, al personale dei Corpi di polizia, del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché all’acquisto di mezzi strumentali
per i Corpi di polizia ed il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Tali incrementi discendono da alcune previsioni della sezione I della legge di bilancio e riguardano, all’interno dello stato di previsione del MEF:
§ cap. 3054: Fondo da ripartire per il finanziamento del pubblico impiego, dotato di 1.480 milioni di euro nel 2017 e 1.930 milioni per ciascuno degli anni 2018 e 2019 (art. 1, co. 365);
§ cap. 7556: Fondo da ripartire per l’acquisto e l’ammodernamento dei mezzi strumentali in uso alle forze di polizia ed al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dotato di 70 milioni di euro nel 2017 e 180 milioni per ciascuno degli anni 2018 e 2019 (art. 1, co. 623).
(Tabella n. 9)
Le spese del Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dell’ambiente, spese finali, in termini di
competenza, per 640,5 milioni di euro
nel 2017, 687,4 per il 2018 e 640,2 per il 2019, come si evince dalla tabella
che segue:
(dati di
competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
legge
di bilancio 2018 |
legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
393,2 |
396,6 |
331,4 |
-65,2 |
329,4 |
328,9 |
Spese in c/capitale |
371,2 |
424,2 |
309,1 |
-115,1 |
358,0 |
311,3 |
SPESE FINALI |
764,4 |
820,8 |
640,5 |
-180,3 |
687,4 |
640,2 |
Spese Ministero in % |
0,13% |
0,14% |
0,11% |
|
0,11% |
0,11% |
La tabella evidenzia che, rispetto al 2016,
la legge in esame prevede una riduzione delle spese finali: rispetto al dato
assestato si ha infatti una diminuzione di 180,3 milioni di euro, pari circa al
22%. Tale riduzione pare confermare il trend
delle spese che si è verificato nel 2016 quando, in sede di assestamento,
si è registrata una diminuzione rispetto al rendiconto 2015, le cui spese
finali superavano il miliardo di euro. Lo stanziamento previsto dalla legge di
bilancio per il 2017 sembra attestarsi quindi sui livelli del 2013 e viene
grosso modo confermato per gli anni 2018 e 2019.
L’analisi dei dati del Ministero evidenzia
altresì come le spese finali siano sostanzialmente suddivise a metà tra spese
correnti e spese in conto capitale, con una leggera prevalenza delle spese
correnti (che nel 2017 sono pari circa al 52% delle spese finali).
Il rapporto percentuale tra le spese finali
del MATTM e le spese finali complessive del bilancio dello Stato scende dallo
0,14% allo 0,11% .
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero dell'ambiente sono pari a 926,2 milioni di euro nel 2017, 757,3 per
il 2018 e 640,2 per il 2019.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, la tabella seguente
mostra che le variazioni apportate dalla manovra sono decisamente contenute: lo
scostamento, a livello di spese finali, tra il dato a legislazione vigente e
quello risultante dalla legge di bilancio per il 2017 è pari a 1 milione di
euro (inferiore all’1%).
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
396,6 |
335,4 |
-4,0 |
331,4 |
Spese in c/capitale |
424,2 |
306,1 |
3,0 |
309,1 |
SPESE FINALI |
820,8 |
641,5 |
-1,0 |
640,5 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio a legislazione
vigente per ciascuna missione e per
ciascun programma di spesa del Ministero dell’ambiente, per il 2017, a raffronto con i dati
dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO
DELL’AMBIENTE |
|||||
|
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||
(*) |
|
Assestato |
BLV
|
Manovra |
Legge di bilancio |
1 |
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell'ambiente (18) |
725,0 |
547,2 |
-0,3 |
546,9 |
1.1 |
Valutazioni e autorizz.ni
ambientali (18.3) |
18,9 |
14,6 |
- |
14,6 |
1.2 |
Sviluppo sostenibile, att.
internazionali (18.5) |
39,2 |
39,7 |
-1,6 |
38,1 |
1.3 |
Vigilanza in ambito ambientale
(18.8) |
20,2 |
19,9 |
- |
19,9 |
1.4 |
Coordinamento, informazione e
com. (18.11) |
4,2 |
15,4 |
- |
15,4 |
1.5 |
Risorse idriche, territorio e
bonifiche (18.12) |
424,4 |
241,7 |
- |
241,7 |
1.6 |
Biodiversità ed ecosistema
marino (18.13) |
161,9 |
153,6 |
1,4 |
155,0 |
1.7 |
Gestione dei rifiuti (18.15) |
39,0 |
52,2 |
- |
52,2 |
1.8 |
Cambiam. climatici, en.
rinnovabili (18.16) |
17,3 |
9,9 |
- |
9,9 |
2 |
Ricerca e innovazione (17) |
81,4 |
80,8 |
- |
80,8 |
2.1 |
Ricerca in materia ambientale
(17.3) |
81,4 |
80,8 |
- |
80,8 |
3 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
24,8 |
24,4 |
-0,8 |
23,6 |
3.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
9,7 |
8,8 |
- |
8,8 |
3.2 |
Servizi e affari generali (32.3) |
15,2 |
15,6 |
-0,8 |
14,8 |
|
SPESE FINALI MINISTERO (**) |
831,3 |
652,4 |
-1,0 |
651,4 |
(*) Nella prima
colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma di spesa assume
nello stato di previsione del MATTM in cui è iscritto. Tra parentesi, invece,
la numerazione generale.
(**) Totale dello
stanziamento di competenza del Ministero. Si ricorda che lo stanziamento di
competenza è pari alla somma delle spese finali (ottenute sommando spese
correnti e spese in conto capitale) e degli oneri per il rimborso delle
passività finanziarie.
Le modifiche apportate alla
legislazione vigente 2017 sono estremamente contenute, ma soprattutto avendo
entità simile ma segno opposto, fanno sì che lo stanziamento della legge di
bilancio sia pressoché identico a quello previsto dalla legislazione vigente.
(Tabella n. 10)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, spese
finali, in termini di competenza, per 13.409,11
milioni di euro nel 2017, in
diminuzione di circa 694,07 milioni di euro rispetto alle spese
finali assestate 2016, pari a 14.103,18
milioni di euro, con una riduzione sia della spesa di parte corrente che in
conto capitale, come illustrato nella tabella che segue:
MIT (dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
6.879,40 |
6.952,52 |
6.844,90 |
-107,62 |
7.168,42 |
7.062,47 |
Spese in c/capitale |
6.928,13 |
7.150,65 |
6.564,20 |
-586,45 |
6.988,61 |
5.245,83 |
SPESE FINALI |
13.807,53 |
14.103,18 |
13.409,11 |
-694,07 |
14.157,04 |
12.308,30 |
Spese MIT in % spese finali
STATO |
|
|
2,2% |
|
2,3% |
2 % |
Nel triennio di riferimento, la previsione pluriennale delle spese finali del MIT, vede nel 2018
una spesa di 14.157,04 milioni di
euro, sostanzialmente in linea con la spesa assestata per il 2016, ma in
aumento di circa 748 milioni di euro rispetto alla spesa del 2017. Per il 2019 si evidenzia invece la previsione
di una forte riduzione di spesa finale, sia
rispetto al 2017 (-1.100 milioni di euro) che rispetto al 2018 (-1.849 milioni
di euro circa), con una spesa finale complessiva 2019 che scende a 12.308,30 milioni di euro.
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero delle infrastrutture e trasporti sono
pari a 14.311,167 milioni di euro.
Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle infrastrutture e trasporti autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza, pari al 2,2% circa della spesa finale del bilancio statale, salvo che nel 2019, anno nel quale si prevede una riduzione al 2% della spesa finale del bilancio dello Stato.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio integrato
espone spese finali in riduzione del 4,92%
circa rispetto alle previsioni
assestate 2016 (in termini assoluti,
la riduzione è di circa 694,07 milioni di euro).
Con riferimento specifico alla composizione della spesa finale per il 2017
ed alle sue variazioni nel bilancio 2017,
le spese correnti ammontano nel bilancio integrato 2017 a 6.844,90 milioni di euro, mentre la spesa in conto capitale è pari
a 6.564,20 milioni di euro e si evidenziano le seguenti variazioni:
MIT
(dati di
competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
6.952,52 |
6.849,14 |
-4,24 |
6.844,90 |
Spese in c/capitale |
7.150,65 |
6.475,20 |
+89,0 |
6.564,20 |
SPESE FINALI |
14.103,18 |
13.324,35 |
+84,7 |
13.409,11 |
*La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario;
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017, ai fini
della determinazione delle previsioni di
spesa.
Rispetto alla legislazione vigente, le spese finali si attestano a 13.409,11 milioni nel 2017, con un aumento complessivo di circa 84,7 milioni €.
Gli effetti finanziari determinati dalla legge di bilancio ammontano complessivamente a circa 84,7 milioni aggiuntivi rispetto agli stanziamenti di competenza a legislazione vigente.
La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo in diminuzione di circa -4,24 milioni nel 2017 che sulle spese in conto capitale, con un incremento di 89 milioni.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun
programma di spesa del Ministero delle infrastrutture e trasporti, a raffronto anche con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
manovra, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI |
|||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
|||
Assestato |
BLV |
manovra |
Legge
di bilancio |
||
1 |
Infrastrutture
pubbliche e logistica (14) |
5.060, 5 |
4.785,9 |
70,3 |
4.856,2 |
1.1 |
Sistemi stradali, autostradali ed intermodali (14.11) |
2.608,7 |
2.784,5 |
49,8 |
2.834,3 |
1.2 |
Sistemi idrici, idraulici ed elettrici
(14.5) |
76,8 |
46,6 |
12,0 |
58,6 |
1.3 |
Sicurezza, vigilanza e regolamentazione in materia di opere pubbliche
e delle costruzioni (14.9) |
5,1 |
5,5 |
- |
5,5 |
1.4 |
Opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche
calamità (14.10) |
2.369,9 |
1.949,3 |
8,5 |
1.957,8 |
2 |
Diritto
alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13) |
7.847,93 |
7.486,98 |
15 |
7.501,98 |
2.1 |
Sviluppo e sicurezza della mobilità stradale (13.1) |
278,62 |
281,39 |
-1 |
280,39 |
2.2 |
Sviluppo e sicurezza del trasporto aereo (13.4) |
98,52 |
74,97 |
-1,5 |
73,42 |
2.3 |
Autotrasporto ed intermodalità(13.2) |
331,04 |
280,27 |
- |
280,27 |
2.4 |
Sistemi ferroviari, sviluppo e sicurezza del trasporto ferroviario
(13.5) |
614,01 |
545,57 |
- |
545,57 |
2.5 |
Sviluppo e sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo e per
vie d'acqua interne (13.9) |
735,21 |
691,51 |
- |
686,51 |
2.6 |
Sviluppo e sicurezza della mobilità locale (13.6) |
5.790,52 |
5.620,78 |
+15 |
5.635,78 |
3 |
Casa e
assetto urbanistico (19) |
347,8 |
248,9 |
7,0 |
255,9 |
3.1 |
Politiche abitative, urbane e territoriali (19.2) |
347,8 |
248,9 |
7,0 |
255,9 |
4 |
Ordine
pubblico e sicurezza (7) |
752,41 |
724,04 |
- |
724,04 |
4.1 |
Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste (7.7) |
752,41 |
724,04 |
- |
724,04 |
5 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) |
|
70,99 |
- |
70,99 |
5.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
|
11,83 |
- |
11,83 |
5.2 |
Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (32.3) |
|
59,16 |
- |
59,16 |
|
SPESE
FINALI MINISTERO |
14.103,2 |
13.324,3 |
+84,7 |
13.409,11 |
Nella prima colonna è riportata la numerazione che la Missione/programma
di spesa assume nello stato di previsione del MIT in cui è iscritto. Tra
parentesi, invece, è riportata la numerazione generale.
La spesa complessiva del Ministero delle infrastrutture e trasporti è allocata su 5 missioni e 14 programmi, suddivise tra le competenze della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della VIII Commissione Ambiente.
Le missioni del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti di esclusivo interesse della VIII Commissione Ambiente sono:
§ la missione 14
“Infrastrutture
pubbliche e logistica”;
§ la missione 19 “Casa e
assetto urbanistico”.
Le missioni di competenza del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti di esclusivo interesse della IX Commissione (Trasporti), interamente
affidate a centri di responsabilità amministrativa e che svolgono funzioni
afferenti alle politiche dei trasporti, sono:
§
la missione 13
"Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto"
affidata al Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali
ed il personale;
§
la missione 7
"Ordine pubblico e sicurezza", per il programma 7.7
"Sicurezza e controllo nei mari, nei porti e sulle coste"
affidato alle Capitanerie di porto.
Circa la composizione
della spesa di competenza di interesse della IX Commissione, la quasi totalità della spesa è ascrivibile alla Missione 13 "Diritto alla mobilità
e sviluppo dei sistemi di trasporto ", articolata in 6 Programmi di spesa,
per la parte di competenza del MIT, che ha uno stanziamento complessivo per il 2017 di 7.501,98 milioni di euro, in diminuzione di 346 milioni
circa (-4,4%) rispetto all’Assestamento
2016. Per gli anni 2018 e 2019 la legge di bilancio prevede spese per
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
Missioni
MIT |
Assestato |
bilancio
2017 |
Diff. |
% |
bilancio
2018 |
bilancio
2019 |
Diritto
alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto (13) |
7.847,93 |
7.501,98 |
-345,95 |
-4,4% |
7.757,01 |
7.750,74 |
Ordine
pubblico e sicurezza (7) |
752,41 |
724,04 |
-28,37 |
-3,7% |
710,43 |
707,81 |
Totale* missioni 13 e 7 (di competenza MIT) |
8.600,34 |
8.226,02 |
-374,32 |
-4,3% |
8.467,44 |
8.458,55 |
*Pari alla somma delle spese finali (ottenute sommando spese correnti e
spese in conto capitale) e degli oneri per il rimborso delle passività
finanziarie.
Si ricorda peraltro che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2), cui si rinvia, sono contenuti altri rilevanti stanziamenti relativi alla missione 13 "Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto", che riguardano il programma 13.8 "Sostegno allo sviluppo del trasporto" riferito principalmente al settore ferroviario, dei quali il più rilevante è l'obiettivo (n. 300) relativo al sostegno al trasporto ferroviario, che rappresenta la quasi totalità della spesa del programma, e consiste in particolare nell'erogazione di somme a favore di Ferrovie dello Stato S.p.A. per il contratto di programma e di servizio per il trasporto ferroviario.
(Tabella n. 11)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero della difesa, spese finali, in termini di
competenza, per 20.269,1 milioni di euro
nel 2017, 20.061,8 per il 2018 e 20.027,2 per il 2019, come si evince dalla
tabella che segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
17.700,5 |
17.943,2 |
18.025,2 |
82 |
17.826,8 |
17.750,9 |
Spese in c/capitale |
2.281,0 |
2.354,1 |
2.243,9 |
-110,2 |
2.243,9 |
2.276.3 |
SPESE FINALI |
19.981,6 |
20.297,3 |
20.269,1 |
-28,2 |
20.061,8 |
20.027,2 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
3,29% |
3,35% |
3,34% |
|
3,27% |
3,30% |
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero della difesa sono pari a 20.013,3 milioni di euro per il 2017,
20.209,1 per il 2018 e 20.086,1 per il 2019.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la
legge di bilancio 2017-2019 espone per il Ministero della difesa nel triennio
di riferimento 2017-2019 un andamento lievemente
decrescente. Gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa
autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza,
pari al 3,34% della spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio espone spese
finali in riduzione dello 0,01 % rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, la riduzione
è di circa 28,2 milioni di euro).
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
17.943,2 |
17.971,6 |
54,2 |
18.025,2 |
Spese in c/capitale |
2.354,1 |
2.049,0 |
194,9 |
2.243,9 |
SPESE FINALI |
20.297,3 |
20.020,7 |
248,4 |
20.269,1 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa. Rispetto alla legislazione vigente, le spese finali si attestano a 20.269,1 milioni nel 2017, con un aumento complessivo di circa 248,4 milioni. La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa 54,2 milioni nel 2017 che sulle spese in conto capitale, con un incremento di circa 194,9 milioni.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna missione e per ciascun
programma di spesa del Ministero della difesa, a raffronto con i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016. La tabella evidenzia altresì,
nella colonna manovra, le modifiche
che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione
vigente 2017 ai fini della determinazione delle previsioni di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
MINISTERO
DELLA DIFESA |
||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
|||
Assestato |
BLV |
manovra |
Legge
di bilancio |
||
1 |
Difesa e sicurezza del territorio (5) |
19.360,0 |
18.511,6 |
315,9 |
18.827,5 |
1.1 |
Approntamento e impiego Carabinieri
per la difesa e la sicurezza (5.1) |
6.185,2 |
6.024,9 |
0,8 |
6.025,7 |
1.2 |
Approntamento e impiego delle
forze terrestri (5.2) |
4.879,0 |
4.603,4 |
85,9 |
4.689.3 |
1.3 |
Approntamento e impiego delle
forze navali (5.3) |
2.011,7 |
1.926,9 |
- |
1.926,9 |
1.4 |
Approntamento e impiego delle
forze aeree (5.4) |
2.555,3 |
2.457,1 |
0,7 |
2.457,8 |
1.5 |
Pianificazione generale delle Forze
Armate e approvvigionamenti militari (5.6) |
3.728,7 |
3.499,1 |
228,5 |
3.727,6 |
2 |
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell’ambiente (18) |
|
492,2 |
-0,3 |
491,9 |
2.1 |
Approntamento e impiego Carabinieri
per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (18.17) |
|
492,2 |
-0,3 |
491,9 |
3 |
Servizi
istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche (32) |
937,3 |
1.016,6 |
-67 |
949,6 |
3.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
23,4 |
23,8 |
- |
23,8 |
3.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
462,8 |
549,8 |
-68 |
481,8 |
3.3 |
Interventi non direttamente connessi
con l’operatività dello Strumento Militare (32.6) |
450,9 |
443,0 |
1 |
444,0 |
|
SPESE FINALI MINISTERO |
20.297.3 |
20.020,7 |
248,4 |
20.269,1 |
La spesa complessiva del Ministero della difesa è allocata su tre missioni. Rispetto al bilancio a legislazione vigente, la missione Difesa e sicurezza del territorio è aumentata di un importo pari a 315,9 milioni di euro. Mentre le altre due - Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche – hanno subito un decremento pari a 0,3 e 67 milioni di euro.
Altri stanziamenti che interessano la difesa sono presenti negli stati di previsione dei seguenti ministeri:
§ Economia e delle finanze: rifinanziamento del Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 (programma 5.8 cap. 3006/1)- sul quale sono appostati per il 2017 fondi pari a 997,2 milioni di euro;
§ Sviluppo economico: recante i contributi relativi ad interventi nel settore navale, aereonautico, aerospaziale ed all’acquisizione delle navi fregata FREMM (missione 11, programma 5, Cap. 7419, 7420,7421,7485).
Per gli approfondimenti relativi agli stanziamenti del ministero dello sviluppo economico di interesse del ministero della difesa si rinvia alla relativa scheda (Tabella 3).
(Tabella n. 12)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 (legge
11 dicembre 2016, n. 232) autorizza,
per lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali, spese finali, in termini di competenza, per 865,1 milioni di euro nel 2017, 715,3 milioni di euro per il 2018 e
670,6 milioni di euro per il 2019, come si evince dalla tabella che segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
934,6 |
955,2 |
582,4 |
- 372,8 |
559,9 |
557,9 |
Spese in c/capitale |
295,3 |
316,1 |
282,7 |
- 33,4 |
155,4 |
112,7 |
SPESE FINALI |
1229,9 |
1271,3 |
865,1 |
- 406,2 |
715,3 |
670,6 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
0,2 |
0,2 |
0,14 |
|
0,11 |
0,11 |
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sono circa 884,7
milioni di euro per il 2017, 719 milioni di euro per il 2018 e 672,1 milioni di
euro per il 2019.
Rispetto
alle previsioni assestate per il 2016, la legge di bilancio 2017-2019 espone per il Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali, nel triennio di riferimento, un andamento decrescente, in particolare nel passaggio tra gli
esercizi finanziari 2016 e 2017, in corrispondenza con il trasferimento di
funzioni e personale già facenti capo al Corpo forestale dello Stato ad altre
amministrazioni dello Stato e, in particolare, all’Arma dei Carabinieri.
Gli stanziamenti di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali autorizzati dalla legge di bilancio passano quindi, in termini di competenza, da circa lo 0,2 per cento del 2016 allo 0,14 per cento del 2017 e allo 0,11 per cento negli anni 2018 e 2019 rispetto alla spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio espone spese
finali, in conto competenza, in riduzione
del 31,9% rispetto alle
previsioni assestate 2016 (in
termini assoluti, la riduzione è di 406,2 milioni di euro): ciò è dovuto
soprattutto, come ricordato, all’assorbimento, a partire dal 1° gennaio 2017,
del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri, ai sensi del
decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177 e del
trasferimento delle relative risorse, in particolare, dallo stato di previsione
del MIPAAF a quello del Ministero della difesa.
(dati di competenza, valori in milioni
di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
955,2 |
574,3 |
8,1 |
582,4 |
Spese in c/capitale |
316,1 |
280 |
2,7 |
282,7 |
SPESE FINALI |
1271,3 |
854,3 |
10,8 |
865,1 |
*La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
La tabella evidenzia le modifiche che la legge di bilancio ha apportato alla legislazione vigente 2017 ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa.
Rispetto alla legislazione vigente, le spese finali del MIPAAF si attestano a 865,1 milioni di euro nel 2017, con un aumento complessivo di circa 10,8 milioni di euro determinati dalla legge di bilancio, di cui 10,1 milioni derivanti dagli effetti della sezione I della legge (articolato) e 0,7 milioni dalle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la sezione II della medesima legge di bilancio.
Si ricorda, a
questo proposito, che già al momento della presentazione del disegno di legge
di bilancio integrato 2017 (AC 4127-bis),
rispetto alla legislazione vigente erano stati ridotti gli stanziamenti di
competenza del MIPAAF, al fine di concorrere agli obiettivi di risparmio – per il triennio 2017-2019 -
per complessivi 5,2 milioni di euro
annui, con le seguenti modalità: a)
tramite la disposizione dell’ex art. 61, comma 5 del predetto disegno di legge
(poi art. 1, comma 431 della legge di bilancio 2017), appartenente alla sez. I, che ha ridotto, dal 2017, lo sgravio
contributivo totale previsto per le imprese armatoriali e per il loro personale
(di cui all’art. 6 del decreto-legge n. 457 del 1997), con un risparmio di
circa 0,9 milioni di euro annui; b) con i definanziamenti di alcune
dotazioni previste a legislazione vigente e riportate in allegato allo stato di
previsione del MIPAAF (presenti nella
sezione II della legge di bilancio), che producono risparmi di spesa per
circa 4,3 milioni di euro annui
complessivi nel triennio 2017-2019, di cui circa 2 milioni di euro di parte
corrente e 2,3 milioni di euro di parte capitale (per un approfondimento su questi aspetti si rinvia al dossier
iniziale sull’AC 4127-bis relativo ai
profili di competenza della Commissione agricoltura nel disegno di legge di
bilancio 2017).
La legge di bilancio ha inciso sia sulle spese correnti, per un importo aggiuntivo di circa 8,1 milioni di euro nel 2017 che sulle spese in conto capitale, con un incremento di circa 2,7 milioni nel medesimo anno.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio a legislazione
vigente per ciascuna missione e per
ciascun programma di spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali, per il 2017, a raffronto con
i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio ha
apportato alla legislazione vigente 2017
ai fini della determinazione delle previsioni
di spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
MINISTERO
DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI |
|||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
|||
|
|
Assestato |
BLV |
Manovra |
Legge di bilancio |
1 |
Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca (9) |
727,5 |
831,7 |
10,8 |
842,5 |
1.1 |
Politiche europee ed
internazionali e dello sviluppo rurale (9.2) |
378,9 |
356,6 |
-2,9 |
353,7 |
1.2 |
Vigilanza, prevenzione e repressione delle frodi nel settore agricolo,
agroalimentare, agroindustriale e forestale (9.5) |
45,4 |
40 |
-0,2 |
39,8 |
1.3 |
Politiche competitive, della
qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di
produzione (9.6) |
303,2 |
435,1 |
13,9 |
449 |
2 |
Servizi istituzionali
e generali delle amministrazioni pubbliche (32) |
24,3 |
22,6 |
|
22,6 |
2.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
7,2 |
7 |
|
7 |
2.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
17,1 |
15,6 |
|
15,6 |
|
Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell’ambiente (18) |
207,5 |
|
|
|
|
Tutela e conservazione della
fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità (18.7) Unità di
voto che si è soppressa in attuazione del D.Lgs.vo 19 agosto 2016, n.177 |
207,5 |
|
|
|
|
Ordine pubblico e sicurezza (7) |
188,4 |
|
|
|
|
Sicurezza pubblica in ambito
rurale e montano (7.6) Unità
di voto che si è soppressa in attuazione del d.lgs.vo 19 agosto 2016, n.177 |
188,4 |
|
|
|
|
Soccorso civile (8) |
123,6 |
|
|
|
|
Interventi per soccorsi (8.1) Unità
di voto che si è soppressa in attuazione del d.lgs.vo 19 agosto 2016, n.177 |
123,6 |
|
|
|
|
SPESE FINALI MINISTERO |
1271,3 |
854,3 |
10,8 |
865,1 |
Si riporta, nella colonna di sinistra, la
numerazione che la Missione/Programma assume nello stato di previsione del
MIPAAF e, tra parentesi, la numerazione generale dei medesimi aggregati.
La spesa complessiva del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è, dal 2017 - come si evince dalla suddetta tabella - allocata su 2 missioni:
1) Agricoltura, politiche agroalimentari e
pesca (9), suddivisa in 3 programmi (“Politiche europee ed internazionali e
dello sviluppo rurale”, “Vigilanza, prevenzione e
repressione delle frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e
forestale” e “Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca,
dell’ippica e mezzi tecnici di produzione”);
2) Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni
pubbliche (32), ripartita in 2 programmi (“Indirizzo politico” e “Servizi e
affari generali per le amministrazioni di competenza”).
Come riporta la relazione illustrativa al disegno di legge di bilancio 2017, lo stato di previsione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali viene ridimensionato dall’uscita del Corpo forestale dello Stato, che è stato assorbito dall’Arma dei Carabinieri, ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177. Tale riorganizzazione delle competenze ha comportato la soppressione di tre unità di voto, corrispondenti ai seguenti 3 Programmi:
1) 8.1 “Interventi per soccorsi” della missione 8 “Soccorso civile”;
2) 18.7 “Tutela e conservazione della fauna e della flora e salvaguardia della biodiversità” della missione 18 “Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente”;
3) 7.6 “Sicurezza pubblica in ambito rurale e montano” della missione 7 “Ordine pubblico e sicurezza”.
Le relative risorse finanziarie sono attualmente allocate nello stato di previsione del Ministero della difesa nel nuovo programma 18.17 “Approntamento e impiego Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare”.
Si ricorda che nel predetto programma (che
nello stato di previsione del Ministero della difesa assume la numerazione 2.1)
nella legge di bilancio per il 2017
sono previsti, in conto competenza, circa 492
milioni di euro, che salgono a circa 501 milioni di euro per il 2018 e si
attestano a circa 498 milioni di euro per il 2019.
La somma dei precedenti 3 programmi sopra indicati, con centro di
responsabilità il Corpo forestale dello
Stato, consisteva, nelle previsioni assestate per il 2016, a circa 519,5 milioni di euro.
L’art. 18, comma 28 della legge di bilancio
2017 ha previsto, in relazione alla razionalizzazione delle funzioni di polizia
e all’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei carabinieri di
cui al citato decreto legislativo n. 177 del 2016, che il Ministro
dell’economia e delle finanze sia autorizzato ad apportare, con propri decreti,
per l’anno finanziario 2017, le opportune variazioni compensative di bilancio
tra gli stati di previsione delle amministrazioni interessate.
Si rammenta, poi, la soppressione – a partire dal 2017 - del programma 9.3 “Sostegno al settore agricolo” della missione “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, fino al 2016 allocata nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, che presentava, nel disegno di legge di assestamento per il 2016, una dotazione di circa 152,8 milioni di euro in conto competenza (destinati principalmente ai trasferimenti all'AGEA). Ciò per realizzare la riarticolazione dei programmi connessa all'introduzione delle azioni: le relative funzioni (e risorse) sono state reindirizzate, dal 2017, nell’ambito del programma “Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione (9.6)”, sempre appartenente alla Missione “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca”, ma allocata nello stato di previsione del MIPAAF (nella legge di bilancio per il 2017 il relativo capitolo 1525, rubricato Assegnazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura, presenta uno stanziamento di competenza di circa 158,7 milioni di euro).
Si rilevano, infine, modifiche di contenuto delle unità di voto interessate sia dalla ricollocazione dei Fondi da assegnare (la missione “Fondi da ripartire” con il relativo programma “Fondi da assegnare” non trova infatti più allocazione all’interno dello stato di previsione del MIPAAF e le risorse precedentemente iscritte in questo programma sono state riallocate nel programma “Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione”), sia dalla redistribuzione di alcune voci di spesa provenienti dal programma trasversale 32.3 “Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza”.
L’intervento della sezione I che
ha inciso, per la parte corrente, sugli stanziamenti del MIPAAF inseriti nella
legge di bilancio (al netto di quello già presente nel disegno di legge, sopra
ricordato), determinato da un emendamento parlamentare, è quello disposto dall’art. 1, commi 346-347, che ha
previsto, per il 2017, un’indennità
giornaliera di 30 euro per i
lavoratori dipendenti da imprese di
pesca nel periodo di sospensione dell’attività a causa dell’arresto
temporaneo obbligatorio, nel limite di
11 milioni di euro per il medesimo anno 2017.
Si ricorda che un altro intervento nel settore della pesca, di origine parlamentare, derivante dalla sez. I, ossia l’istituzione, presso l’INPS, del Fondo di solidarietà per il settore della pesca (FOSPE), con dotazione iniziale di 1 milione di euro per il 2017, alimentato, poi, con contribuzione ordinaria a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori, (art. 1, commi 244-248 della legge di bilancio 2017) incide, per la medesima cifra, sugli stanziamenti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (cap. 2120).
Gli
interventi della sezione II (al
netto di quelli già presenti nel disegno di legge di bilancio), introdotti con
emendamenti parlamentari, sono stati i seguenti:
a)
5 milioni di euro, per l’anno 2017, da corrispondere all’AGEA per la razionalizzazione della produzione
bieticolo-saccarifera in Italia (cap. 7370), con uno stanziamento che
raggiunge quindi i 9 milioni di euro
per il 2017, essendo già previsti, a tal fine, 4 milioni di euro a legislazione
vigente.
Si evidenzia che un apposito Fondo (di parte capitale) è stato
originariamente istituito presso l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura
(AGEA), ai sensi dell'articolo 2, comma 4, del decreto-legge 10 gennaio 2006,
n. 2 (legge n. 81 del 2006) ed è stato rifinanziato, da ultimo, dall’articolo
1, comma 489, della legge n. 208 del 2015, di 1 milione di euro per il 2016 e,
appunto, di 4 milioni di euro per il
2017.
b) un rifinanziamento delle
risorse destinate a favorire la qualità e la competitività delle produzioni
delle imprese agricole cerealicole e
dell'intero comparto cerealicolo (cap. 7825), che ha portato all’iscrizione
nella legge di bilancio di 10 milioni di
euro sia per il 2018 che per il 2019, per la quale finalità erano già
previsti, a legislazione vigente, 7
milioni di euro per il 2017.
Si ricorda che l’art. 23-bis,
comma 1, del decreto-legge n. 113 del 2016 (legge n. 160 del 2016) ha istituito
un Fondo (in conto capitale) volto a favorire la qualità e la competitività
delle produzioni delle imprese agricole cerealicole e dell'intero comparto
cerealicolo, assegnandovi inizialmente risorse per 3 milioni di euro per il
2016 e – appunto - per 7 milioni di euro per il 2017.
(Tabella n. 13)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza, per
lo stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del
turismo, spese finali – escluse,
dunque, le spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie
–, in termini di competenza, per 2.074,0 milioni di euro nel 2017,
1.716,3 per il 2018 e 1.694,4 per il 2019, come si evince dalla tabella che
segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
1.673,5 |
1.686,8 |
1.627,6 |
-59,2 |
1.304,6 |
1.291,5 |
Spese in c/capitale |
411,2 |
425,9 |
446,4 |
20,5 |
411,6 |
402,9 |
SPESE FINALI |
2.084,7 |
2.112,7 |
2.074,0 |
-38,7 |
1.716,3 |
1.694,4 |
Spese finali MIBACT in %
spese finali STATO |
0,3 |
0,3 |
0,3 |
-- |
0,3 |
0,3 |
In termini di cassa, le spese finali
del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sono pari a 2.402,2 milioni di euro nel 2017,
1.720,4 per il 2018 e 1.699,1 per il 2019.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, la legge di bilancio 2017-2019 espone spese
finali per il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nel triennio di riferimento in diminuzione di - € 38,7 mln per il 2017, di - € 396,4 per il 2018 e di - € 418,3 per il 2019.
Gli stanziamenti per spese finali del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo autorizzati dalla legge di bilancio rimangono, in termini di competenza, pari allo 0,3% della spesa finale del bilancio statale.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, la legge di bilancio
espone spese finali in diminuzione dell’1,8% rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, la
diminuzione è di - € 38,7 mln, cui contribuisce una diminuzione di - € 59,2 mln
per spese correnti e un incremento di € 20,5 milioni per spese in conto
capitale).
Nella tabella seguente sono evidenziate, in particolare,
le modifiche che la legge di
bilancio ha apportato alla legislazione
(pre)vigente al 2017 ai fini
della determinazione delle previsioni di
spesa.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
||
Assestato |
BLV
* |
Manovra |
Legge di bilancio |
|
Spese correnti |
1.686,8 |
1.330,9 |
296,7 |
1.627,6 |
Spese in c/capitale |
425,9 |
446,4 |
0,0 |
446,4 |
SPESE FINALI |
2.112,7 |
1.777,3 |
296,7 |
2.074,0 |
* La colonna BLV è tratta dal
ddl di bilancio originario.
Rispetto alla legislazione vigente prima della manovra, le spese finali si attestano a € 2.074,0 mln nel 2017, con un aumento complessivo di € 296,7 mln, interamente imputabile alle spese correnti.
La tabella seguente – che include anche le
spese relative alle operazioni di rimborso di passività finanziarie – indica le
previsioni di bilancio per il 2017 per ciascuna delle 4 missioni e per
ciascuno dei 15 programmi di spesa del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo, a raffronto con
i dati dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì, nella colonna
“Manovra”, le modifiche che la legge
di bilancio ha apportato alla legislazione
(pre)vigente al 2017 ai fini
della determinazione delle previsioni di
spesa relative a ciascuna missione/programma.
(dati
di competenza, valori in milioni di euro)
|
MIBACT |
|||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
|
|||
Assestato |
BLV |
Manovra |
Legge
di bilancio |
|||
1 |
Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali
e paesaggistici (21) |
2.026,5 |
1.671,6 |
296,7 |
1.968,4 |
|
1.1 |
Sostegno, valorizzazione e
tutela del settore dello spettacolo dal vivo (21.2) |
351,8 |
362,1 |
12,0 |
374,1 |
|
1.2 |
Vigilanza, prevenzione e
repressione in materia di patrimonio culturale (21.5) |
5,9 |
6,4 |
0,0 |
6,4 |
|
1.3 |
Tutela dei beni archeologici (21.6) |
141,5 |
98,0 |
0,0 |
98,0 |
|
1.4 |
Tutela e valorizzazione dei beni
archivistici (21.9) |
138,7 |
136,5 |
0,0 |
136,5 |
|
1.5 |
Tutela e valorizzazione dei beni
librari, promozione e sostegno del libro e dell’editoria (21.10) |
145,0 |
141,2 |
0,2 |
141,4 |
|
1.6 |
Tutela delle belle arti e tutela
e valorizzazione del paesaggio (21.12) |
135,6 |
129,0 |
0,0 |
129,0 |
|
1.7 |
Valorizzazione del patrimonio
culturale e coordinamento del sistema museale (21.13) |
246,3 |
298,6 |
0,0 |
298,6 |
|
1.8 |
Coordinamento ed indirizzo per
la salvaguardia del patrimonio culturale (21.14) |
14,2 |
12,3 |
0,0 |
12,3 |
|
1.9 |
Tutela del patrimonio culturale
(21.15) |
693,1 |
344,7 |
284,5 |
629,2 |
|
1.10 |
Tutela e promozione dell’arte e
dell’architettura contemporanea e delle periferie urbane (21.16) |
13,6 |
14,4 |
0,0 |
14,4 |
|
1.11 |
Sostegno, valorizzazione e
tutela del settore cinema e audiovisivo (21.18) |
140,8 |
128,6 |
0,0 |
128,6 |
|
2 |
Ricerca e innovazione (17) |
22,2 |
24,3 |
0,0 |
24,3 |
|
2.1 |
Ricerca educazione e formazione
in materia di beni e attività culturali (17.4) |
22,2 |
24,3 |
0,0 |
24,3 |
|
3 |
Turismo (31) |
46,6 |
46,3 |
0,0 |
46,3 |
|
3.1 |
Sviluppo e competitività del
turismo (31.1) |
46,6 |
46,3 |
0,0 |
46,3 |
|
4 |
Servizi istituzionali e generali delle
amministrazioni pubbliche (32) |
61,1 |
80,7 |
0,0 |
80,7 |
|
4.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
10,1 |
8,5 |
0,0 |
8,5 |
|
4.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
51,0 |
72,2 |
0,0 |
72,2 |
|
|
SPESE FINALI MINISTERO |
2.156,4 |
1.822,8 |
296,7 |
2.119,6 |
Gli stanziamenti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo rilevano un aumento di € 296,7 mln rispetto alla legislazione (pre)vigente, per la gran parte dovuto al rifinanziamento del Card cultura per i giovani che compiono diciotto anni nel 2017 (art. 1, co. 626).
(Tabella n. 14)
Le spese del
Ministero autorizzate per gli anni 2017-2019
La legge di bilancio 2017-2019 autorizza
spese finali, per lo stato di previsione del Ministero della salute, in termini
di competenza, pari a 2.331,9 milioni di
euro nel 2017, 2.319,8 milioni
per il 2018 e 2.322,1 milioni per il 2019, come si evince dalla tabella che
segue:
(dati di competenza, valori in milioni di
euro)
|
Bilancio
2016 |
Assestato |
Legge
di bilancio 2017 |
Diff. |
Legge
di bilancio 2018 |
Legge
di bilancio 2019 |
Spese correnti |
1.234 |
1.242 |
2.318,6 |
1.076,7 |
2.306,8 |
2.308,7 |
Spese in c/capitale |
0,4 |
13,7 |
13,3 |
-0,40 |
13,0 |
13,3 |
SPESE FINALI |
1.234 |
1.256 |
2.331,9 |
1.075,90 |
2.319,8 |
2.322,1 |
Spese MINISTERO in % spese
finali STATO |
0,20 |
0,21 |
0,38 |
- |
0,38 |
0,38 |
In termini di cassa, le spese finali del
Ministero della salute sono pari a 2.444 milioni di euro per il 2017, 2.324
milioni per il 2018 e 2.323 milioni per il 2019, e pertanto, nel triennio di
riferimento, il trend della spesa risulta lievemente decrescente.
Rispetto alle previsioni
assestate per il 2016, invece, la legge di bilancio 2017-2019 espone
per il Ministero della salute nel
triennio di riferimento un andamento in crescita, pressoché stabile, di
circa 1.075 milioni di euro, da ascriversi, per la quasi totalità, allo
stanziamento di risorse a regime pari a 500 milioni di euro per ciascuno dei
seguenti nuovi Fondi: Fondo per il concorso
al rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali innovativi e Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l’acquisto di medicinali oncologici innovativi (art.1,
commi, commi 400-401, della legge di bilancio).
Gli stanziamenti di spesa del Ministero della salute autorizzati dalla legge di bilancio si mantengono, in termini di competenza, per il 2017, pari allo 0,38% della spesa finale del bilancio statale, mantenendosi nella medesima percentuale anche per la restante parte del triennio di programmazione.
Le
previsioni di spesa per il 2017
Con riferimento specifico alle
previsioni di spesa per il 2017, il bilancio integrato
espone spese finali in aumento di circa
l’86% rispetto alle previsioni assestate 2016 (in termini assoluti, tale aumento è pari a 1.075 milioni di
euro), dovuto pressoché totalmente, come sopra illustrato, ad un aumento a
regime delle risorse di parte corrente, pari a 1.000 milioni previsti
dall’articolato (prima sezione) per la spesa diretta all’acquisto di farmaci
innovativi. La spesa finale dello stato di previsione in esame si attesta
pertanto a 2.332 milioni nel 2017.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
2016 |
2017 |
|||
Assestato |
BLV |
Bilancio
Sez. II |
effetti
Sez. I |
Legge di Bilancio |
|
(A) |
(B) |
(C) |
(D) |
||
Spese correnti |
1.242 |
1.323 |
1.318 |
1.000 |
2.318 |
Spese in c/capitale |
13 |
13 |
13 |
- |
13 |
SPESE FINALI |
1.256 |
1.337 |
1.331 |
1.000 |
2.331 |
- La colonna (A) è tratta dal
ddl di bilancio originario;
- Le colonne (B), (C) sono tratte dalla nota di variazioni-
Gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alle riprogrammazioni e rifinanziamenti determinati con la sezione II hanno invece determinato una leggera diminuzione della spesa pari a circa 6 milioni di euro, sempre dal lato della spesa corrente.
La tabella seguente indica le previsioni di bilancio a legislazione
vigente per ciascuna missione e per
ciascun programma di spesa del Ministero della salute, per il 2017, a raffronto con i dati
dell’assestamento dell’esercizio 2016.
La tabella evidenzia altresì le modifiche che la legge di bilancio ha
apportato alla legislazione vigente 2017,
con interventi sia di prima che di seconda sezione, ai fini della
determinazione delle previsioni di spesa
relative a ciascuna missione/programma.
(dati di competenza, valori in milioni di euro)
|
MINISTERO PER LA SALUTE |
|||||||
Missione/Programma |
2016 |
2017 |
||||||
Assest. |
BLV |
Modifiche sez. II |
DDL
bilancio Sez. II |
Effetti Sez. I |
Dlb
integrato sez I+Sez II |
|||
Rimodul. |
Variazioni |
|||||||
1 |
Tutela della salute (9) |
930,9 |
1.034,8 |
- |
-5,96 |
1.028,85 |
1.000,0 |
2.028,85 |
1.1 |
Prevenzione e promozione della salute ed ass.sanitaria
personale navigante (20.1) |
139,7 |
138,0 |
- |
-4.2 |
133,8 |
- |
133,8 |
1.2 |
Sanità pubblica veterinaria
(20.2) |
34,3 |
32,5 |
- |
- |
32,5 |
- |
32,5 |
1.3 |
Programmazione del SSN per
l’erogazione dei LEA (20.3) |
90,1 |
177,8 |
- |
-0,33 |
177,5 |
1.000,0 |
1.177,5 |
1.4 |
Regolamentazione e vigilanza in
materia di prodotti farmaceutici ed altri prodotti sanitari ad uso umano
(20.4) |
17,3 |
15,3 |
- |
-1,0 |
14,3 |
- |
14,3 |
1.5 |
Vigilanza, prevenzione e
repressione nel settore sanitario (20.5) |
11,3 |
11,7 |
- |
- |
11,7 |
- |
11,7 |
1.6 |
Comunicazione e promozione
tutela della salute umana e della sanità pubbl. veterinaria e internazionale
(20.6) |
26,8 |
25,8 |
- |
-0,22 |
25,6 |
- |
25,6 |
1.7 |
Vigilanza sugli enti e sicurezza
delle cure (20.7) |
571,9 |
594,7 |
- |
- |
594,7 |
- |
594,7 |
1.8 |
Sicurezza degli alimenti e
nutrizione (20.8) |
8,4 |
7,8 |
- |
-0,11 |
7,7 |
- |
7,7 |
1.9 |
Attività consultiva per la
tutela della salute (20.9) |
2,2 |
2,6 |
- |
-0,10 |
2,5 |
- |
2,5 |
1.10 |
Sistemi informativi per la
tutela della salute e il governo del SSN (20.10) |
19,7 |
20,2 |
- |
- |
20,2 |
- |
20,2 |
1.11 |
Regolamentazione e vigilanza
delle professioni sanitarie (20.11) |
5,9 |
5,7 |
- |
- |
5,7 |
- |
5,7 |
1.12 |
Coordinamento generale in
materia di tutela della salute, innovazione e politiche internazionali
(20.12) |
3,2 |
2,7 |
- |
- |
2,7 |
- |
2,7 |
2 |
Ricerca e
innovazione (17) |
276,2 |
259,8 |
- |
- |
259,8 |
1 |
260,8 |
2.1 |
Ricerca per il settore della
sanità pubblica (17.20) |
263,6 |
248,4 |
- |
- |
248,4 |
1 |
249,4 |
2.2 |
Ricerca per il settore
zooprofilattico (17.21) |
12,6 |
11,4 |
- |
- |
11,4 |
- |
11,4 |
5 |
Servizi istituzionali e generali delle amm. pubbliche
(32) |
48,9 |
42.3 |
- |
- |
42,3 |
- |
42,3 |
3.1 |
Indirizzo politico (32.2) |
9,3 |
8,5 |
- |
- |
8,5 |
- |
8,5 |
3.2 |
Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza (32.3) |
39,7 |
33,8 |
- |
- |
33,8 |
- |
33,8 |
|
SPESE FINALI MINISTERO |
1.256,0 |
1.636,9 |
- |
-5,96 |
1.330,95 |
1.001.000 |
2.331,95 |
- tra parentesi la
numerazione generale della Missione/programma.
La spesa complessiva del Ministero della salute è allocata su 3 missioni, di cui la principale è “Tutela della salute”, che rappresenta circa l’87% del valore della spesa finale complessiva del medesimo ministero.
Tali spese, oltre al cospicuo incremento rappresentato dalla dotazione di 1 miliardo di euro dei due Fondi relativi ai medicinali innovativi di nuova istituzione di cui si è detto sopra, inseriti nel programma “Programmazione del SSN per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza” (v. ante), registrano, per gli effetti di prima sezione (articolo 1, comma 307), l’incremento di 1 milione di euro, quale contributo all'Istituto nazionale di genetica molecolare (INGM), a fronte di una lieve riduzione delle risorse previste per l’assistenza al personale navigante e ad altre variazioni in diminuzione direttamente operate in seconda sezione.
Nello stato di previsione delle entrate (Tabella 1) è contenuto, tra gli allegati, il Rapporto annuale sulle spese fiscali redatto dalla Commissione istituita con decreto del MEF il 28 aprile 2016.
Il Rapporto premette che la definizione di spesa fiscale è oggetto di ampia discussione e le pratiche internazionali sono ancora molto diverse tra loro[19]. Viene poi segnalato che il problema è distinguere, per ciascun tributo, gli elementi che hanno carattere costitutivo rispetto ad una struttura del tributo presa a riferimento (benchmark) da quelli che rappresentano invece una deroga rispetto alla norma.
Occorre quindi innanzitutto definire il benchmark, a riguardo il Rapporto illustra le tre principali metodologie, precisando che due definiscono il benchmark con riferimento alla struttura del tributo: 1. benchmark teorico (normativo), che identifica il sistema tributario di riferimento con un modello teorico e ideale di tassazione e 2. benchmark legale che identifica il riferimento con il sistema tributario vigente, mentre 3. il benchmark della spesa equivalente, guardando al lato della spesa, considera spese fiscali soltanto quelle che possono essere sostituite con un’equivalente misura di spesa (sussidio).
La scelta della Commissione è ricaduta sulla seconda metodologia[20] che identifica il sistema tributario di riferimento come quello vigente (current tax law).
In termini operativi viene stabilito se una disposizione di natura agevolativa, rappresenti una caratteristica strutturale del tributo, oppure rappresenti una deviazione dalla norma, in quest'ultimo caso la disposizione viene ritenuta una spesa fiscale[21].
È importante segnalare che la Commissione ha ritenuto che un impatto finanziario molto elevato e un’ampia platea di beneficiari siano considerati elementi di rilievo per escludere che possa trattarsi di un trattamento di natura particolare e la disposizione possa essere pertanto qualificata come spesa fiscale[22]. Di seguito si elencano i principali casi di esclusione.
Nel campo dell’Irpef non sono state qualificate come spese fiscali: le detrazioni per spese di produzione del reddito né quelle per familiari a carico; le imposte sostitutive sui redditi da capitale
Nel campo dell’Ires non si sono considerate spese fiscali: le disposizioni sull’ACE e quelle sulla participation exemption.
Nel campo dell’Iva non si sono considerate spese fiscali: le aliquote ridotte (in quanto riconducibili ad una scelta di natura strutturale).
Nel campo previdenziale, sono state escluse: la deduzione dei contributi obbligatori.
Il Rapporto, dopo aver chiarito la metodologia utilizzata per individuare le spese fiscali da monitorare, elenca un totale di 444 spese fiscali, suddivise in 20 missioni di spesa considerate nel bilancio dello Stato. Sono riportate inoltre le spese fiscali locali (166), ovvero quelle riferite agli enti territoriali di governo distinte per i vari tipi di tributo.
Per ogni voce sono indicati:
§ la norma di riferimento,
§ la descrizione della misura,
§ il tipo di tributo (Irpef, Ires, Iva, Irap, ecc.),
§ il termine di vigenza,
§ la natura della misura di agevolazione (esenzione, deduzione, detrazione di imposta, crediti di imposta, imposte sostitutive, rimborso di imposta, riduzioni di aliquota, differimento di imposta),
§ gli effetti finanziari sul gettito (negli anni 2017, 2018 e 2019),
§ il numero dei beneficiari (frequenze),
§ l’importo pro-capite,
§ i soggetti e le categorie dei beneficiari (persone fisiche, giuridiche, enti non commerciali, ecc.),
§ se si tratta di spese fiscali in vigore da più di 5 anni.
Il Rapporto non indica il valore complessivo degli effetti delle spese fiscali in termini di gettito. La Commissione ha ritenuto, infatti, in accordo con la dottrina internazionale, che la quantificazione delle spese fiscali in termini finanziari sia oggetto di un certo margine di arbitrio nelle scelte metodologiche. Tra i motivi a supporto si ricorda che la somma degli effetti finanziari delle singole misure non corrisponde all’effetto combinato delle stesse a causa dell’influenza reciproca (esternalità) tra i vari interventi. Inoltre talora la stima degli effetti in termini di gettito delle singole misure non è quantificabile per ragioni tecniche oppure per la loro trascurabile entità.
La missione che presenta il numero più elevato di spese fiscali (111) è “politiche economico-finanziarie e di bilancio”, seguita dalla missione “competitività e sviluppo delle imprese” (59), dalla missione “diritti sociali, politiche sociali e famiglia” (51) e dalla missione “politiche per il lavoro” (49).
NUMERO
SPESE FISCALI PER MISSIONE |
|
MISSIONE 29: Politiche economico-finanziarie e di bilancio |
111 |
MISSIONE 11: Competitività e sviluppo delle imprese |
59 |
MISSIONE 24: Diritti sociali, politiche sociali e famiglia |
51 |
MISSIONE 26: Politiche per il lavoro |
49 |
MISSIONE 19: Casa e assetto urbanistico |
30 |
MISSIONE 10: Energia e diversificazione delle fonti energetiche |
29 |
MISSIONE 21: Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali e
paesaggistici |
29 |
MISSIONE 9: Agricoltura politiche agroalimentari e pesca |
22 |
MISSIONE 22 - 23: Istruzione scolastica, universitaria e formazione
post universitaria |
14 |
MISSIONE 20: Tutela della salute |
12 |
MISSIONE 30: Giovani e sport |
11 |
MISSIONE 13: Diritto alla mobilità e sviluppo dei sistemi di trasporto |
7 |
MISSIONE 28: Sviluppo e riequilibrio territoriale |
7 |
MISSIONE 25: Politiche previdenziali |
6 |
MISSIONE 17: Ricerca e innovazione |
4 |
MISSIONE 18: Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e
dell’ambiente |
2 |
MISSIONE 31: Turismo |
1 |
MISSIONE 16: Commercio internazionale ed internazionalizzazione del
sistema produttivo |
0 |
TOTALE |
444 |
Fonte: ddl di bilancio 2017-2019 (A.C. 4127 –
Tabella 1, pag. 347 e seg.).
Nell'ambito delle 444 spese fiscali vigenti è possibile poi enucleare:
§ le spese fiscali in scadenza nel 2016 (24);
§ le spese fiscali entrate in vigore nel 2015 (40);
§ le spese fiscali introdotte nel primo semestre del 2016 (3).
Il Rapporto fornisce inoltre un'analisi delle 166 spese fiscali relative ai tributi locali.
Le
tabelle seguenti forniscono un'analisi
delle spese fiscali in relazione agli effetti finanziari che determinano.
In particolare, le spese fiscali sono state distinte in "Non
quantificabili"; "Di trascurabile entità"; con effetti
"inferiori a 1 milione di euro" e con effetti "maggiori o uguali
a 1 milione di euro".
Guardando
al complesso delle 444 spese fiscali
si evidenzia che poco meno della metà
è riferibile a spese i cui effetti non sono quantificabili
(33%) o di "di trascurabile
entità" (7%) o "inferiori a 1
milione di euro" (quasi il 9%).
Tabella 11 - Spese fiscali
|
n. |
% |
Non
quantificabili |
146 |
32,9 |
Di
trascurabile entità |
31 |
7,0 |
< di 1
mln di euro |
39 |
8,8 |
≥ di
1 mln di euro |
228 |
51,4 |
Totale |
444 |
100,0 |
Fonte: elaborazioni su A.C. 4127 Tab. 1 (Stato di previsione dell'entrata), pag. 1137
Note: in alcuni casi gli effetti finanziari riferiti a più tipologie di spese fiscali dalla natura omogenea vengono quantificati in maniera aggregata: righe 13-14, 29-30, 60-61, 171-180, 233-237, 395-396.
Guardando invece alle spese fiscali in scadenza nel 2016, il 70% di esse si riferisce a forme di erosione fiscale con effetti
finanziari "Non quantificabili" o "Di
trascurabile entità.
Tabella 12 - Misure con scadenza 2016
|
n. |
% |
Non
quantificabili |
1 |
4,2 |
Di
trascurabile entità |
16 |
66,7 |
< di 1
mln di euro |
0 |
0,0 |
≥ di
1 mln di euro |
7 |
29,2 |
Totale |
24 |
100,0 |
Fonte: elaborazioni su A.C. 4127 Tab. 1 (Stato di previsione dell'entrata), pag. 1172
Per quanto riguarda invece le Spese fiscali introdotte nell'anno 2015, si registra che oltre un terzo delle misure approvate nel 2015 avevano effetti finanziari di trascurabile entità (14 misure su 40).
Tabella 13 - Spese fiscali introdotte nell'anno 2015
|
n. |
% |
Non
quantificabili |
2 |
5,0 |
Di
trascurabile entità |
14 |
35,0 |
< di 1
mln di euro |
2 |
5,0 |
≥ di
1 mln di euro |
22 |
55,0 |
Totale |
40 |
100,0 |
Fonte: elaborazioni su A.C. 4127 Tab. 1 (Stato di previsione dell'entrata), pag. 1176
Se si passa poi ad analizzare le misure di erosione fiscale introdotte nel 2016, sebbene di ridotta entità in termini assoluti (solamente 3), la percentuale di misure di trascurabile entità rappresenta i 2/3 del totale.
Tabella 14 - Spese fiscali introdotte nel primo semestre dell'anno 2016
|
n. |
% |
Non
quantificabili |
0 |
0,0 |
Di
trascurabile entità |
2 |
66,7 |
< di 1
mln di euro |
0 |
0,0 |
≥ di
1 mln di euro |
1 |
33,3 |
Totale |
3 |
100,0 |
Fonte: elaborazioni su A.C. 4127 Tab. 1 (Stato di previsione dell'entrata), pag. 1181
Infine, con riferimento alle spese fiscali relative a tributi locali emerge una chiara difficoltà a definirne gli effetti finanziari come è evidente dall'elevato numero di disposizioni (114) per le quali non è possibile fornire una quantificazione (quasi il 70% del totale), ciò è dovuto ad esempio all'assenza di modalità applicative dell'imposta, alla difficoltà nell'individuazione del bene oggetto del vantaggio fiscale, alla mancanza di informazioni. Complessivamente solamente un quarto del complesso delle spese fiscali ha effetti superiori al milione di euro.
Tabella 15 - Spese fiscali tributi locali
|
n. |
% |
Non
quantificabili |
114 |
68,7 |
Di
trascurabile entità |
1 |
0,6 |
< di 1
mln di euro |
7 |
4,2 |
≥ di
1 mln di euro |
44 |
26,5 |
Totale |
166 |
100,0 |
Fonte: elaborazioni su A.C. 4127 Tab. 1 (Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019), pag. 1182
Note: la categoria "non quantificabile" comprende le seguenti fattispecie: non quantificabile, in assenza di modalità applicativa dell'imposta, in mancanza di informazioni, in assenza di modalità applicativa dell'imposta, in quanto non risulta possibile identificare la tipologia di bene interessato, in mancanza di dati, la norma cristallizza la normativa 2015 confermando il limite superiore dell'aliquota.
L’articolo 21, comma 11-bis, della legge n. 196 del 2009 prevede che allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto annuale sulle spese fiscali, che elenca qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'anno precedente e nei primi sei mesi dell'anno in corso.
Ciascuna misura è accompagnata dalla sua descrizione e dall'individuazione della tipologia dei beneficiari e, ove possibile, dalla quantificazione degli effetti finanziari e del numero dei beneficiari.
Le misure sono raggruppate in categorie omogenee, contrassegnate da un codice che ne caratterizza la natura e le finalità.
Il rapporto individua le spese fiscali e ne valuta gli effetti finanziari prendendo a riferimento modelli economici standard di tassazione, rispetto ai quali considera anche le spese fiscali negative.
Ove possibile e, comunque, per le spese fiscali per le quali sono trascorsi cinque anni dalla entrata in vigore, il rapporto effettua confronti tra le spese fiscali e i programmi di spesa destinati alle medesime finalità e analizza gli effetti micro-economici delle singole spese fiscali, comprese le ricadute sul contesto sociale (norma introdotta dall’articolo 1 del D.Lgs. n. 160 del 2015).
Il rapporto annuale sulle spese fiscali sostituisce l’elenco informativo sulle spese fiscali contenuto in precedenza nella nota integrativa allo stato di previsione dell’entrata, previsto dall’articolo 21, comma 11, lett. a), della legge n. 196 del 2009. L’articolo 1 del D.Lgs. n.160 del 2015 ha infatti abrogato la citata norma che prevedeva che la nota integrativa al bilancio di previsione indicasse gli effetti connessi alle disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'esercizio, recanti esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti. In ottemperanza a tale disposizione a decorrere dal bilancio per il 2011 è stato predisposto un elenco delle “esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio”.
Il modello di riferimento del rapporto in esame è la relazione finale presentata il 22 novembre 2011 del gruppo di lavoro sull'erosione fiscale (cd. Commissione Vieri Ceriani), con la quale è stato delineato un campo di indagine a partire dalla nozione di spesa fiscale quale ricognizione di tutti gli scostamenti previsti dalla normativa (inclusi i regimi sostitutivi di favore) rispetto al principio generale dell'imposizione fiscale.
Si ricorda inoltre che la Nota di aggiornamento al DEF è corredata da un Rapporto programmatico volto a ridurre o riformare le spese fiscali ingiustificate, superate dalla nuova situazione sociale ed economica, ovvero le spese fiscali che risultino avere le medesime finalità di programmi di spesa esistenti (comma 5-bis dell’articolo 10-bis della legge n. 196 del 2009, inserito dall'articolo 1 del D.Lgs. n. 160 del 2015).
Per la redazione del Rapporto programmatico il Governo si avvale di una Commissione istituita con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, composta da quindici esperti nelle materie economiche, statistiche, fiscali o giuridico-finanziarie, di cui due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri, cinque rappresentanti del MEF, un rappresentante dell'ISTAT, un rappresentante del MISE, un rappresentante dell'ANCI, un rappresentante della Conferenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, un rappresentante della Banca d'Italia e tre professori universitari (articolo 1, comma 4, del D.Lgs. n. 260 del 2016).
In occasione della Nota di aggiornamento al DEF 2016 il Governo non ha presentato il Rapporto programmatico sulle tax expenditures dichiarando che la scansione temporale e la tempistica della norma non hanno consentito di procedere alla sua predisposizione, non essendo disponibile il Rapporto annuale sulle spese fiscali, che sarebbe stato, invece, allegato allo stato di previsione dell'entrata, nel disegno di legge di bilancio.
Nel Rapporto in esame si considera opportuno un intervento normativo volto a definire meglio la relazione logico-temporale tra i due strumenti costitutivi del procedimento di monitoraggio delle spese fiscali.
[1] Si ricorda che in merito alla riforma degli strumenti e delle procedure di bilancio, le Commissioni Bilancio di Camera e Senato hanno svolto congiuntamente un'indagine conoscitiva, deliberata in data 16 giugno 2015.
[2] Compito spettante alla legge di stabilità, che poi si ripercuoteva sul bilancio attraverso la nota di variazioni.
[3] Nella nuova articolazione della legge di bilancio, la modifica dei parametri sottostanti l’andamento delle entrate e delle spese, ed in particolare della spesa obbligatoria, è riservata alla sezione normativa, cioè la prima sezione, mentre tutta la restante funzione di rideterminazione degli stanziamenti è affidata alle possibilità di intervento nella sezione a legislazione vigente, corrispondente alla sezione seconda della legge di bilancio.
[4] Il comma 1-ter dell’articolo 23 della legge di contabilità (introdotto dall’art. 1, comma 1, del D.Lgs. n. 93/2016, attuativo della delega in materia di potenziamento del bilancio di cassa) stabilisce che, ai fini della predisposizione delle proposte da parte dei responsabili della gestione dei programmi, le previsioni pluriennali di competenza e di cassa iscritte nel bilancio dello Stato sono formulate mediante la predisposizione di un apposito piano finanziario dei pagamenti (detto Cronoprogramma), recante dettagliate indicazioni sui pagamenti che si prevede di effettuare nel triennio, distinguendosi la quota della dotazione di cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle somme da iscrivere in conto competenza. È altresì stabilito che le dotazioni di competenza, in ciascun anno, si adeguino a tale piano, fermo restando l'ammontare complessivo degli stanziamenti autorizzati dalla normativa vigente.
[5] In sostanza, le variazioni di autorizzazioni legislative di spesa, sia di parte corrente che a carattere pluriennale in conto capitale, prima effettuate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità, ai sensi dell’ex articolo 11, comma 3, lettere d), e) ed f) della legge n. 196, possono ora essere effettuate nell’ambito della seconda sezione del disegno di legge di bilancio.
[6] La flessibilità di tipo gestionale, pur rimanendo limitata soltanto tra le dotazioni finanziarie interne a ciascun programma, con esclusione dei fattori legislativi, è ora affidata direttamente al Ministro competente (in luogo del Ministro dell'economia), con proprio decreto da comunicare alla Corte dei conti, richiedendosi soltanto una verifica preventiva da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, e concessa anche con riferimento all'ulteriore livello di dettaglio dei programmi di spesa rappresentato dalle azioni. Al Ministro competente sono altresì riservate le proposte di variazioni compensative di sola cassa tra unità elementari di bilancio, da comunicare al Parlamento ed alla Corte dei conti, al fine di preordinare nei tempi stabiliti le disponibilità di cassa occorrenti per disporre i pagamenti e rendere effettive le previsioni indicate nei piani finanziari dei pagamenti, fatta eccezione per i pagamenti effettuati mediante l'emissione di ruoli di spesa fissa. Al Ministro dell’economia, su proposta del ministro competente, è invece riservata la facoltà di disporre variazioni di bilancio inerenti gli stanziamenti di spesa iscritti nelle categorie dei consumi intermedi e degli investimenti fissi lordi.
[7] Le azioni del bilancio dello Stato sono state individuate tramite Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 ottobre 2016.
[8] Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base alle Relazioni relative all'efficacia dell'introduzione delle azioni che saranno predisposte dal MEF - Ragioneria generale dello Stato, d’intesa con la Corte dei conti, a partire dall'esercizio 2017 in sede di rendiconto 2017.
[9] Concernente “Previsioni di bilancio per l’anno 2017 e per il triennio 2017 – 2019 e Budget per il triennio 2017 – 2019. Proposte per la manovra 2017”.
[10] In appendice alla relazione illustrativa al disegno di legge di bilancio (pagg. 102-121, A.C. 4127, Tomo I) sono illustrati nel dettaglio tramite uno schema per ciascuno stato di previsione i cambiamenti rispetto alla legge di bilancio 2016, con l’indicazione della ricollocazione delle risorse finanziarie tra programmi di spesa del 2016 e del 2017.
[11] Si ricorda che a seguito della riforma, la manovra di finanza pubblica (ovvero, l’insieme degli interventi volti a modificare la legislazione vigente) non si esaurisce con le disposizioni introdotte dall’articolato della legge di bilancio, ma include anche le modifiche della legislazione vigente effettuate direttamente negli stati di previsione dei Ministri, tramite rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti. In sostanza, si è riservato alla sezione II del disegno di legge di bilancio la possibilità di apportare variazioni di autorizzazioni legislative di spesa, sia di parte corrente che a carattere pluriennale in conto capitale, con operazioni prima effettuate con le tabelle C, D ed E della legge di stabilità, ai sensi dell’ex art. 11, co. 3, lettere d), e) ed f) della legge n. 196.
Alle variazioni relative alle autorizzazioni legislative di spesa viene data evidenza contabile, nella legge di bilancio, in appositi allegati ai singoli stati di previsione della spesa dei Ministeri.
[12] Quest’ultimo, partendo da un importo originario di 6.465 milioni di euro (a fronte di un dato assestato 2016 pari a 6.164 milioni) si riduce pertanto per gli effetti di prima sezione ad un importo di 6.374 milioni di euro nel 2017.
[13] L’articolo 1, comma 6, della legge di stabilità 2014 (legge n. 147/2013), che ha rifinanziato il Fondo sviluppo e coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020 nella misura complessiva di 54,810 miliardi, ha disposto l’iscrizione in bilancio limitatamente alla misura dell’80 per cento delle risorse (43,8 miliardi). Per la restante quota del 20 per cento (10,962 miliardi), la relazione tecnica al disegno di legge di stabilità per il 2014 (A.S. 1120) precisava che la relativa iscrizione in bilancio sarebbe avvenuta all’esito di una apposita verifica di metà periodo (da effettuare precedentemente alla predisposizione della legge di stabilità per il 2019, quindi nella primavera-estate 2018) sull’effettivo impiego delle prime risorse assegnate.
[14] Si veda in particolare, sul punto il Dossier del Servizio Studi Camera e Senato “Legge di bilancio 2017 – profili di competenza della X Commissione attività produttive – A.C.4127-bis” n. 510/0/X e le considerazioni della Corte dei Conti espresse nel Giudizio di parificazione sul Rendiconto 2015, di giugno 2016.
[15] Il Fondo crescita sostenibile è stato poi rifinanziato per il 2019 per il sostegno alle aziende sequestrate e confiscate.
[16] L’ulteriore incremento di 0,5 milioni per il 2017 operato in Sezione II è finalizzato alle Camere di commercio italiane all’estero (cap.2501/MISE).
[17] In particolare, il Ministero dell’economia è responsabile dei seguenti programmi:
- n. 6.5. Giustizia tributaria, di pertinenza del Dipartimento delle finanze;
- n. 6.7. Giustizia amministrativa, di pertinenza del Dipartimento del tesoro;
- n. 6.8. Autogoverno della magistratura, di pertinenza del Dipartimento del tesoro.
[18] Il programma di spesa “Servizi di gestione amministrativa per l’attività giudiziaria” costituisce, dal bilancio 2017, una nuova unità di voto. Nel nuovo programma, affidato al Dipartimento Affari di giustizia, confluiscono parte delle risorse in precedenza allocate nel programma “Giustizia civile e penale”; quest’ultimo rimane così univocamente gestito dal D.O.G. (Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi).
[19] L’OCSE definisce tax expenditures quelle misure che
riducono o pospongono il gettito per uno specifico gruppo di contribuenti o
un’attività economica rispetto a una regola di riferimento che rappresenta il
benchmark. Come messo in
evidenza “the main challenge in any analysis of tax expenditures is to
identify this reference point or benchmark tax system against which to
establish the nature and extent of any tax concession. In general, the
benchmark tax system is set as the regular tax arrangements that apply to similar
classes of taxpayers or types of activity”.
[20] Ormai diffusamente adottata sul piano internazionale, in particolare da alcuni paesi dell’OCSE.
[21] Il Rapporto chiarisce che <<La valutazione si è basata, da un lato, sull’esame di carattere sistematico del tributo, a partire dalle norme istitutive e della loro giustificazione da parte del legislatore (relazioni di accompagnamento e altri documenti ufficiali); dall’altra sulla considerazione della portata dimensionale della disposizione, sia sotto il profilo delle implicazioni finanziarie in termini di gettito, sia del numero dei soggetti destinatari del provvedimento>>.
[22] L’esame letterale della disposizione è anche utile per evidenziare l’intenzione del legislatore di concedere un trattamento particolare, in deroga alla struttura di base e alla natura del tributo, emerge con chiarezza dalla formulazione della norma.