Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell'Italia alla missione internazionale in supporto alla Guardia costiera libica adottata il 28 luglio 2017 31 luglio 2017 |
Indice |
Premessa|Quadro normativo|Contenuto| |
Premessa
Lo scorso 28 luglio il Governo ha trasmesso alle Camere la deliberazione del Consiglio dei ministri concernente la partecipazione dell'Italia alla missione di supporto alla Guardia costiera libica richiesta dal Consiglio presidenziale - Governo di accordo nazionale libico, adottata nel Consiglio dei ministri n. 40 del 28 luglio 2017 è stata assunta ai sensi dell'articolo 2, comma 2 della legge n. 145 del 2017. Si tratta, quindi, della seconda deliberazione in materia di autorizzazione e proroga delle missioni internazionali adottata dal Governo successivamente all'entrata in vigore della richiamata legge n. 145 del 2016. Alla delibera del Consiglio dei Ministri è allegata una scheda tecnica che costituisce parte integrante del provvedimento trasmesso alle Camere. Per un approfondimento del tema Libia si rinvia ai seguenti documenti:
Focus
Mediterraneo allargato n. 4, a cura dell'Osservatorio di politica internazionale.
Note
Dossier
Partecipazione dell'Italia a missioni militari in Libia e nel Mediterraneo, a cura del Servizio Studi della Camera.
A cura del Servizio Studi della Camera.
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Quadro normativoLa Legge quadro sulle missioni internazionalilegge n. 145 del 2016 (c.d. "legge quadro sulle missioni internazionali"), pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 1° agosto 2016, reca una normativa di carattere generale riguardante le missioni internazionali con particolare riferimento ai profili concernenti il trattamento economico e normativo del personale impegnato in tali missioni e i ai molteplici e peculiari profili amministrativi che caratterizzano le missioni stesse.
Ai sensi dell'articolo 1 le disposizioni della legge n. 145 del 2016 si applicano
al di fuori del caso della dichiarazione dello stato di guerra deliberato dalle Camere – nella potestà del Presidente della Repubblica in base all'articolo 87 della Costituzione - e in conformità ai principi dell'articolo 11 Cost., in base al quale l'Italia consente alle limitazioni di sovranità necessarie ad assicurare la pace e la giustizia tra le nazioni, favorendo le organizzazioni internazionali a tale scopo rivolte.
L'ambito di applicazione della legge è, pertanto circoscritto:
Viene, poi, definita la
Profili procedurali
procedura da seguire per l'avvio (e l'eventuale proroga) del richiamato personale al fine di assicurare il coinvolgimento dei poteri costituzionali, nell'ambito delle relative attribuzioni, in ordine al relativo impiego.
Al riguardo, il
primo passaggio procedurale è rappresentato dalla
delibera del Consiglio dei ministri in ordine alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Tale deliberazione dovrà essere adottata previa comunicazione al Presidente della Repubblica ed eventualmente convocando il Consiglio supremo di difesa, ove se ne ravvisi la necessità (art.2, comma 1).
Successivamente (art.2, comma 2), le deliberazioni del Consiglio dei ministri dovranno essere
comunicate alle Camere le quali
tempestivamente;
Con riferimento al
contenuto delle deliberazioni del Consiglio dei ministri, l'articolo 2, comma 2 precisa che il Governo indica per ciascuna missione l'area geografica di intervento, gli obiettivi, la base giuridica di riferimento, la composizione degli assetti da inviare, compreso il numero massimo delle unità di personale coinvolte, nonché la durata programmata e il fabbisogno finanziario per l'anno in corso.
Al fine di garantire la massima informazione in merito alle missioni in corso si prevede lo svolgimento di una apposita
Sessione parlamentare sull'andamento delle missioni autorizzate
sessione parlamentare sull'andamento delle missioni autorizzate, da svolgere entro il 31 dicembre di ciascun anno (articolo 3).
In particolare, entro tale data (31 dicembre) il Governo, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro dell'interno per la parte di competenza, presenta alle Camere, per la
discussione e le conseguenti deliberazioni parlamentari, una
relazione analitica sulle missioni in corso, anche ai fini della loro prosecuzione per l'anno successivo, ivi inclusa la proroga della loro durata.
Tale relazione, anche con riferimento alle missioni concluse nell'anno in corso, precisa l'andamento di ciascuna missione e i risultati conseguiti, anche con riferimento esplicito alla partecipazione delle donne e all'adozione dell'approccio di genere nelle diverse iniziative per attuare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1325 del 31 ottobre 2000 e le risoluzioni successive, nonché i Piani d'azione nazionali previsti per l'attuazione delle stesse. La relazione analitica sulle missioni deve essere accompagnata da un documento di sintesi operativa che riporti espressamente per ciascuna missione i seguenti dati: mandato internazionale, durata, sede, personale nazionale e internazionale impiegato e scadenza, nonché i dettagli attualizzati della missione. La relazione è integrata dai pertinenti elementi di valutazione fatti pervenire dai comandi internazionali competenti con particolare riferimento ai risultati raggiunti, nell'ambito di ciascuna missione, dai contingenti italiani. Con la medesima relazione, il Governo riferisce sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.
Per quanto concerne, poi, il
Profili finanziariprofilo finanziario connesso alla partecipazione del personale civile e militare alle missioni internazionali, l'articolo 4 della legge n. 145 del 2016 ha previsto l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un apposito
Fondo, destinato al finanziamento della partecipazione italiana alle
missioni internazionali , la cui dotazione è stabilita annualmente dalla legge di bilancio, ovvero da appostiti provvedimenti legislativi (comma 1).
Attualmente nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, programma 5.8, cap. 3006/1 - Fondo per le missioni internazionali, ex articolo 4, comma 1 della legge n. 145 del 2016 -, sono appostati per il 2017 fondi pari a
997 milioni di euro".
Ai sensi del comma 2 dell'articolo 4 gli importi del Fondo missioni destinati alle politiche di cooperazione allo sviluppo -per interventi per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione- sono impiegati nel quadro della programmazione triennale di cui all'articolo 12 della nuova Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo, nonché nel rispetto del Capo IV della medesima legge.
Le risorse del Fondo sono ripartite tra le missioni in corso con uno o più DPCM, adottati su proposta dei Ministri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, della Difesa, dell'Interno e dell'Economia e delle finanze. Gli schemi di tali atti corredati di relazione tecnica esplicativa, sono trasmessi alle Commissioni competenti per materia che devono rendere il parere entro 20 giorni dalla relativa assegnazione.
il Governo, qualora non intenda conformarsi ai pareri parlamentari, trasmette nuovamente i testi alle Camere con le sue osservazioni e con eventuali modificazioni, corredate dei necessari elementi integrativi di informazione e motivazione. I pareri definitivi delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari sono espressi entro il termine di dieci giorni dalla data della nuova trasmissione. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque adottati.
Ulteriori disposizioni regolano poi, il trattamento economico e assicurativo del personale impiegato nelle missioni internazionali e la normativa penale ad essi applicabile
.
Per un approfondimento di questi profili si vedano
:
Disposizioni concernenti la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali
Servizio Studi
, Schede di lettura, Collana: Progetti di legge n° 111/2, pubblicato il 15 marzo 2016; dossier sull'AS1917 di cui al seguente link
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00926303.pdf
Lo scorso 16 gennaio il Governo ha trasmesso alle Camere la
Esame parlamentare della delibera del CDM del 14 gennaio 2017
deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017, concernente la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali ed alle iniziative di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione. Si è trattato, quindi, della prima deliberazione in materia di autorizzazione e proroga delle missioni internazionali adottata dal Governo assunta ai sensi dell'articolo 2, comma 1 della legge n. 145 del 2017.
Alla delibera sono state allegate 49 schede tecniche, parti integranti del provvedimento trasmesso alle Camere. Le proroghe si riferiscono al periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017.
Quanto alle modalità di esame parlamentare della deliberazione la Conferenza dei presidenti di gruppo della Camera, riunitasi il 31 gennaio ha stabilito come regola generale che tali deliberazioni saranno esaminate a livello di Commissioni competenti, con votazione in tale sede degli atti di indirizzo conclusivi, a meno che uno o più gruppi ne chiedano la discussione in Assemblea, nel quale caso la votazione degli atti di indirizzo avverrà in Aula. In questo secondo caso, le Commissioni presenteranno all'Assemblea una relazione, che sarà discussa con le forme ordinarie di discussione delle relazioni delle Commissioni di cui all'articolo 143, comma 1, del regolamento. Tali forme prevedono, al termine della discussione in Aula, la presentazione e la votazione di risoluzioni.
Conseguentemente il 7 febbraio le Commissioni Difesa ed Esteri della Camera hanno iniziato l'esame della deliberazione. Lo stesso giorno si sono svolte
le audizioni dei ministri Angelino Alfano e Roberta Pinotti. La R
elazione per l'Assemblea è stata approvata dalle Commissioni il 16 febbraio 2017. Con le risoluzioni
6/00290 e 6/00292 di identico contenuto dell'8 marzo 2017 la Camera ha approvato le autorizzazioni e le proroghe delle missioni internazionali deliberate dal Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2017, confermando sia gli importi che il numero di personale impegnato.
Al Senato, nel corso della seduta del 31 gennaio 2017, ha avuto inizio l'esame dell'affare assegnato sulla deliberazione del Consiglio dei ministri 14 gennaio 2017 i sensi dell'articolo 50 del Regolamento.
Nella seduta del 22 febbraio, le Commissioni hanno approvato la risoluzione
DOC. XXIV, N. 71 e la relativa relazione
DOC. XXIV, N. 71-A .
L' 8 marzo 2017 l'Aula del Senato ha discusso e approvato la risoluzione
Doc. XXIV, n. 71, contestualmente a taluni ordini del giorno.
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Contenuto
La deliberazione adottata dal Consiglio dei ministri n. 40 del 28 luglio 217, concerne la partecipazione dell'Italia ad una missione di supporto alla Guardia costiera libica dal
Durata della partecipazione
1° agosto al 31 dicembre 2017.
Secondo quanto riferito nella scheda tecnica allegata alla deliberazione trasmessa alle Camere, la missione persegue una serie di compiti aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal dispositivo aeronavale nazionale apprestato per la sorveglianza e la sicurezza nell'area del Mediterraneo centrale di cui alla scheda n. 36 allegata alla deliberazione del 14 gennaio 2017 .
La
scheda n. 36 riguarda la proroga per il periodo dal 1° gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2017 del potenziamento del dispositivo aeronavale nazionale di sorveglianza e di sicurezza nel Mediterraneo centrale, cosiddetta
Operazione Mare sicuro
Operazione Mare Sicuro
, autorizzata per la prima volta dal D.L. n. 7/2015.
Obiettivi dell'operazione sono: corrispondere alle straordinarie esigenze di prevenzione e contrasto del terrorismo e assicurare la tutela degli interessi nazionali, incrementando adeguatamente gli assetti dell'ordinario dispositivo aeronavale di sorveglianza con l'impiego di ulteriori unità navali, con componente elicotteristica e aeromobili anche a pilotaggio remoto (APR) e gli eventuali ulteriori assetti di sorveglianza elettronica. In particolare l'operazione è mirata allo svolgimento delle seguenti attività:
L'Italia partecipa all'operazione
Mare Sicuro con
700 unità di personale militare, con l'impiego di 4
mezzi navali e di 5 mezzi aerei. (per il 2016 era autorizzato l'impiego di 5 mezzi navali, di cui una nave anfibia tipo LPD con funzione di comando e controllo dell'intero dispositivo e capacità sanitarie, nonché di 4 mezzi aerei, anche a pilotaggio remoto).
Il fabbisogno finanziario dell'operazione Mare sicuro è stato stimato in
euro 83.998.043.
In relazione richiamati Compiti dell'operazione di supporto alla Guardia costiera libicacompiti aggiuntivi il Governo fa i riferimento alla necessità di fornire supporto alle forze di sicurezza libiche per le attività di controllo e contrasto dell'immigrazione illegale e del traffico di esseri umani mediante un dispositivo aeronavale e integrato da capacità ISR, ovvero di acquisizione di informazioni operative (intelligence), di sorveglianza (surveillance) e ricognizione degli obiettivi (reconnaissance). Nello specifico, la missione dovrà garantire:
Inoltre, potranno essere svolte attività per il ripristino dell'efficienza degli assetti terrestri, navali e aerei, comprese le relative infrastrutture, funzionali al supporto per il contrasto dell'immigrazione illegale.
In relazione alla Composizione degli assetti e stima dei costicomposizione degli assetti, la scheda tecnica precisa che sarà impiegata una unità funzionale al supporto tecnico logistico e un pattugliatore tratto dalle unità autorizzate nella Operazione nazionale Mare Sicuro, con possibilità di integrazione di ulteriori assetti sempre tratti da quelli indicati nella citata scheda. Anche le unità impiegate saranno tratte dal contingente già autorizzato nell'attuale dispositivo dell'Operazione nazionale Mare Sicuro. La spesa dell'operazione è stimata in euro 34.950.000, rientrante nelle spese già preventivate per il richiamato dispositivo aeronavale nazionale "Mare sicuro". |