Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento difesa | ||||
Titolo: | Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, studio, progettazione e qualifica del futuro "Elicottero da esplorazione e scorta" - A.G. 340 | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Documentazione e ricerche Numero: 338 | ||||
Data: | 10/10/2016 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | IV-Difesa |
Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, studio, progettazione e qualifica del futuro "Elicottero da esplorazione e scorta"
10 ottobre 2016
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Indice |
Premessa|Presupposti normativi|Contenuto| |
PremessaIl Ministro della difesa, in data 27 settembre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b) del decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'ordinamento militare), la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, relativo alla I fase di studio, progettazione e qualifica fino a tre pre-serie del "Futuro Elicottero da Esplorazione e Scorta (EES)" e relativo supporto logistico iniziale. La richiesta è stata quindi assegnata, in data 29 settembre 2016, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro l'8 novembre 2016. La V Commissione (Bilancio) dovrà invece esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 19 ottobre 2016. |
Presupposti normativiL'attività del Parlamento in merito all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato. Tale procedura originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010). Al riguardo, nel corso dell'esame parlamentare della legge n. 244 del 2012, recante "Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia" la normativa recata dall'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata anche al fine di recepire alcune importanti conclusioni dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione difesa della Camera nel corso della XVI legislatura nella parte in cui veniva auspicato un ancor più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari. Nello specifico, la nuova formulazione della norma in esame prevede che per i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio, lo schema di decreto venga trasmesso alle Camere per l'espressione del parere delle Commissioni competenti.
I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con il piano di impiego pluriennale di cui al comma 1 dell'articolo 536 del Codice, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto. Con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, la nuova formulazione dell'articolo 536 prevede, inoltre, al comma 1, che annualmente, entro la data del 30 aprile, il Ministro della difesa provveda a trasmettere al Parlamento, nell'ambito della nota aggiuntiva di cui agli articoli 12 e 548, il piano di impiego pluriennale che riassume:
Nell'ambito della medesima documentazione, dovranno essere riportate, sotto forma di bilancio consolidato, tutte le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministero. |
ContenutoIl programma pluriennale in esame attiene alla prima fase di "studio, progettazione, sperimentazione e qualifica fino a tre pre-serie dell'Elicottero da Esplorazione e Scorta (EES)" .
Secondo quanto riportato nella scheda tecnica elaborata dallo Stato maggiore della Difesa e allegata alla richiesta di parere parlamentare gli Elicotteri da Esplorazione e Scorta costituiscono un requisito irrinunciabile per operare con successo negli attuali scenari operativi caratterizzati da avversari ibridi che impiegano sempre più frequentemente equipaggiamenti e procedure tipici delle forze convenzionali. In tali contesti, si legge nella richiamata scheda, "gli elicotteri da esplorazione e scorta consentono di garantire una tempestiva e aderente capacità di reazione (…) con evidenti benefici in termini di riduzione dei danni collaterali". La disponibilità di tali piattaforme assicurerebbe, inoltre, allo Strumento Militare uno strumento di esplorazione e scorta con maggiori prestazioni in termini di sopravvivenza, capacità di ingaggio, connettività digitalizzata, autonomia e proiettabilità, anche in ambiente net-centrico, rispetto all'elicottero attualmente in servizio (AW-129) in via di progressiva dismissione.
Gli elicotteri AW-129 sono gli elicotteri da esplorazione e scorta attualmente in servizio nell'esercito italiano, nel numero di 48 velivoli. Come precisato nella richiamata scheda tecnica allo stato attuale dei 48 velivoli in inventario, 32 sono stati sottoposti ad aggiornamenti e sono pertanto impiegabili in operazioni, mentre 16 vengono utilizzati esclusivamente in attività addestrative.
L'elicottero è stato per la prima volta impiegato in Somalia nel corso durante l'operazione Restore Hope (1992-1994); http://www.esercito.difesa.it/equipaggiamenti/aeromobili/Aeromobili-ad-ala-rotante/Pagine/a-129-mangusta.aspx
Il programma in esame, prevede, in particolare:
a) la produzione di un elicottero prototipo (non "consegnabile");
b) la produzione di 3 elicotteri pre-serie;
c) l'omologazione di una macchina "Safety of flight" - sicurezza di volo - con una capacità operativa iniziale (IOC - Initial Operational Capability) e l'aggiornamento dei 3 elicotteri pre-serie in tale configurazione
La scheda illustrativa allegata al presente programma pluriennale riporta altresì in modo analitico le principali caratteristiche del programma in esame, con particolare riferimento alle principali missioni dell'Elicottero da Esplorazione e Scorta (EES), al supporto logistico, agli aspetti addestrativi, alla interoperabilità e standardizzazione.
Si fa presente, in particolare, che le nuove piattaforme saranno in grado di operare sia autonomamente, sia in supporto alle unità schierate sul terreno, anche in condizioni climatiche contrarie e in condizioni di fuoco ravvicinato. La sua autonomia è stimata in non meno di tre ore mentre, per quanto concerne l'armamento, si prevede l'adozione di un cannone, la possibilità di impiegare razzi da 70 mm. sempre con riferimento all'armamento il sistema è stato aggiornato con il missile aria-terra Spike di terza generazione, otato di considerevole precisione.
Secondo quanto riferisce la scheda illustrativa, la durata complessiva prevista per la prima fase del programma pluriennale è di 10 anni, dal 2016 sino al 2025.
Il costo complessivo del programma, relativamente alla sua prima fase (Sviluppo e Acquisizione pre-serie), è stato stimato complessivamente in 487,06 milioni di euro, alle condizioni economiche del 2016,secondo un profilo programmatico finanziario pluriennale.
Il costo è ripartito nei seguenti esercizi finanziari:
(Gli oneri sono espressi in milioni di euro)
La relazione allegata al programma pluriennale specifica che la spesa graverà sui capitoli di investimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), nell'ambito delle risorse recate dalla tabella E della legge n.208/2015 (Legge di stabilità 2016), per le finalità della legge n.266/2005. Si precisa anche che il programma sarà modulato in modo tale da renderlo compatibile con le risorse complessivamente disponibili, anche mediante una sua parziale attuazione e/o con una ridefinizione dei tempi di attuazione. La richiamata Tabella E dispone il rifinanziamento delle autorizzazioni pluriennali di spesa relative al programma di sviluppo delle unità navali della classe FREMM di cui all'articolo 1, co. 95 della legge n. 266 del 2005, con un incremento complessivo, rispetto al 2015, delle dotazioni finanziarie pari a 870 milioni (+100 milioni nel 2016 +120 milioni nel 2017 +150 milioni nel 2018 +500 milioni per il periodo 2019/2025).
Il Programma FREMM (Fregate Europee Multi Missione) è il più vasto progetto di cooperazione navale in ambito europeo, avviato nel 2002 da Italia e Francia. Il programma prevede la realizzazione di 21 fregate di nuova generazione (10 per l'Italia e 11 per la Francia) in due versioni, basate su una piattaforma comune, ma dotate di configurazioni specifiche in base alle funzioni cui sono destinate. Sul programma si sono espresse favorevolmente, ai sensi della legge n. 436/1988, le Commissioni Difesa del Senato e della Camera, rispettivamente, nelle sedute del 3 e del 10 aprile 2002. La spesa complessiva prevista per l'Italia è pari a 5.680 milioni di euro nell'arco dell'intero svolgimento del programma, a decorrere dall'esercizio finanziario 2002 e fino al 2019. Le somme destinate al programma FREMM sono allocate nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, capitolo 7485. Al riguardo, si osserva che il Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2016-2018 (DPP 2016-2018), nella tabella relativa ai programmi di previsto finanziamento nel triennio 2014-2016 relativi ai mezzi terrestri, fa espresso riferimto al programma relativo all'avvio "della fase di studio e definizione del futuro EES (Elicottero per l'Esplorazione e la Scorta) funzionale alla individuazione delle possibili modalità di sviluppo del programma, anche in chiave di cooperazione internazionale.In apposita scheda viene, altresì, precisato che il programma sarà sostenuto con risorse a valere sul Dicastero dello Sviluppo Economico (L. 266/05, art. 1, c. 95 e successivi provvedimenti di finanziamento) mediante finanziamenti che prevedono stanziamenti diretti per 5,56 M€ nel 2016, 15,20 M€ nel 2017 e 46 M€ nel 2018.
Per quanto concerne la cooperazione internazionale,la scheda illustrativa allegata al programma, oltre a riferire che tale cooperazione non è prevista nella fase di sviluppo, fa presente che la positiva conclusione dello sviluppo di questo nuovo velivolo (EES) collocherebbe l'industria nazionale in una posizione di vantaggio sul mercato internazionale – europeo, in un arco temporale nell'ambito del quale potrebbero essere concretizzate ottime opportunità di collaborazione e/o vendita, similmente a quanto accaduto in precedenza, in termini di sfruttamento di occasioni commerciali e di cooperazione, con lo sviluppo del velivolo attualmente in linea (AW-129) di prevista sostituzione con l'EES, precisandosi che sulla base di tale elicottero è stata sviluppata una versione per l'estero che è stata acquisita dalla Turchia con la denominazione T-129.
Per quanto concerne i settori industriali coinvolti nel programma in esame, la scheda illustrativa indica che tali settori sono prevalentemente quelli aerospaziale, meccanico, dell'elettronica e, più in generale, dell'alta tecnologia. I siti produttivi italiani interessati sono situati su tutto il territorio nazionale con una particolare concentrazione nell'area settentrionale (cfr. apposito elenco predisposto dallo stato maggiore della Difesa e allegato e alla richiesta di parere parlamentare, unitamente alla scheda tecnica del programma). |