Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo all'evoluzione B1NT del programma FSAF/PAAMS - A.G. 315
Riferimenti:
SCH.DEC 315/XVII     
Serie: Atti del Governo    Numero: 312
Data: 12/07/2016
Descrittori:
DECRETI MINISTERIALI   DIFESA NAZIONALE
DL 2010 0066   PROGRAMMI E PIANI
Organi della Camera: IV-Difesa


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Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo all'evoluzione B1 NT del programma FSAF/PAAMS

12 luglio 2016
Schede di lettura


Indice

Premessa|Presupposti normativi|Contenuto|


Premessa

Il Ministro della Difesa, in data 4 luglio 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b) del decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'ordinamento militare), la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo allo sviluppo B1-NT (Block 1 New Technology per i sistemi missilistici antiaerei terrestri e navali FSAF e PAAMS) del programma di acquisizione di sistemi FSAF/PAAMS (Principal Anti Air Missile System / Famille de missiles Sol-Air Futurs).

La richiesta è stata quindi assegnata, in data 7 luglio 2016, alla IV Commissione (Difesa), che è chiamata ad esprimere il prescritto parere entro il 16 agosto 2016.

La V Commissione (Bilancio) dovrà invece esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 27 luglio 2016.


Presupposti normativi

L'attività del Parlamento in merito all'acquisizione dei sistemi d'arma, delle opere e dei mezzi direttamente destinati alla difesa nazionale, si svolge essenzialmente attraverso l'esame dei relativi programmi che il Governo presenta alle Camere ai fini dell'espressione del prescritto parere da parte delle Commissioni difesa della Camera e del Senato.

Tale procedura originariamente contemplata dalla legge 4 ottobre 1988, n. 436 (cosiddetta legge Giacchè), è successivamente confluita negli articoli 536 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo n. 66 del 2010).

Al riguardo, nel corso dell'esame parlamentare della legge n. 244 del 2012, recante "Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia" la normativa recata dall'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata anche al fine di recepire alcune importanti conclusioni dell'indagine conoscitiva svolta dalla Commissione difesa della Camera nel corso della XVI legislatura nella parte in cui veniva auspicato un ancor più incisivo controllo parlamentare sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari.

Nello specifico, la nuova formulazione della norma in esame prevede che per i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio, lo schema di decreto venga trasmesso alle Camere per l'espressione del parere delle Commissioni competenti.

I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con il piano di impiego pluriennale della Nota aggiuntiva, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.

Con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, la nuova formulazione dell'articolo 536 prevede, inoltre, al comma 1, che annualmente, entro la data del 30 aprile, il Ministro della difesa provveda a trasmettere al Parlamento, nell'ambito della nota aggiuntiva di cui agli articoli 12 e 548, il piano di impiego pluriennale che riassume:

- il quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive;

- l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali.

Nell'ambito della medesima documentazione, dovranno essere riportate, sotto forma di bilancio consolidato, tutte le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministero.


Contenuto

Secondo quanto riferisce la scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisizione di sistemi missilistici antiaerei terrestri e navali, condotto con Francia e Regno Unito in ambito OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d'ARmement) - Organizzazione europea congiunta per la cooperazione in materia di armamenti, attraverso la Divisione di Programma FSAF/PAAMS del Segretariato generale della Difesa che si occupa della gestione dei contratti. Si precisa altresì che l'evoluzione B1-NT (Block 1 New Technology per i sistemi missilistici antiaerei terrestri e navali FSAF e PAAMS), fornirà a tali sistemi una migliorata capacità antibalistica e una gestione migliorata dei problemi di obsolescenza.

In particolare, la presente acquisizione mira ad implementare e migliorare la capacità antibalistica sui sistemi di difesa antimissile e antiaerea a media portata dei sistemi FSAF/PAAMS, attraverso lo sviluppo di una nuova munizione con precisione di guida aumentata sui bersagli, al fine di incrementarne le probabilità di distruzione. Il medesimo sviluppo persegue altresì l'obiettivo di risolvere i problemi di obsolescenza delle parti di ricambio dei sistemi in dotazione, anche attraverso la riconfigurazione e l'individuazione di nuovi fornitori.

Per quanto riguarda le caratteristiche operative e omettendo di descrivere i particolari aspetti tecnici e progettuali, la scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere precisa che il programma è finalizzato a realizzare una famiglia di sistemi missilistici di difesa antimissile e antiaerea che soddisfino le esigenze operative dell'Esercito e della Marina e siano in grado di contrastare la minaccia prevedibile fino al 2030, inclusa quella antibalistica.

In particolare, la citata famiglia di sistemi missilistici di difesa, si compone di tre sistemi basati su blocchi di base comuni:

a)       un sistema navale di difesa di punto denominato SAAM (Superficie Aria Anti Missile), il quale è attualmente esistente in versione italiana con il radar EMPAR (SAAM/IT) e in versione francese con il radar ARABEL (SAAM/FR). In tale sistema il missile usato è l'ASTER 15;

b)       un sistema M-SAM (missile superficie aria media portata) navale, di difesa di aerea, confluito nel programma PAAMS (Principal Anti Air Missile System). In tale sistema i missili utilizzati sono l'ASTER 15 e l'ASTER 30.

c)       un sistema terrestre antiaereo a medio raggio, denominato SAMP-T (Superficie Aria Media Portata Terrestre), in relazione al quale si prevede un'unica versione per la Francia e per l'Italia con lievi differenze nella configurazione del sistema e dove si impiega il radar ARABEL con l'uso del missile l'ASTER 30B1.

La scheda illustrativa allegata precisa altresì che per gli ultimi due sistemi elencati è in via di definizione anche un contratto d'implementazione di nuove tecnologie (B1-NT) al fine di ammodernare e migliorare le prestazioni del missile utilizzato.

Secondo quanto riferisce la scheda illustrativa, la durata complessiva prevista del programma pluriennale di 10 anni, a partire dal 2016.

Il costo complessivo del programma è stimato complessivamente in 237,4 milioni di euro (condizioni economiche del 2014), secondo un profilo programmatico finanziario pluriennale.

Il costo è ripartito nei seguenti esercizi finanziari:

 

Esercizio finanziario

2016

2017

2018

2019

2020

Oneri
(in milioni di euro)

15,00

28,70

35,00

25,20

32,60

 

 

Esercizio finanziario

2021

2022

2023

2024

2025

Totale

Oneri
(in milioni di euro)

46,30

26,50

22,00

2,50

3,60

237,40

 

Per quanto concerne la copertura finanziaria, premettendo che la spesa graverà sui capitoli di investimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), questa è garantita nell'ambito delle risorse previste nella Tabella E della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016), per le finalità di cui alla legge n. 266 del 2005 per un importo di 78,7 milioni di euro.

Per la copertura dell'intero programma si provvederà a valere sulle risorse iscritte nella missione Difesa e sicurezza del territorio, nel programma Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari dello stato di previsione del Ministero della Difesa ed eventualmente, qualora ricorrano le condizioni programmatiche ed economico-finanziarie, su quelle individuate con successivi provvedimenti normativi.

Per quanto concerne la cooperazione internazionale, nella scheda illustrativa si fa presente che il programma principale iniziale è stato avviato in cooperazione con la Francia ed il Regno Unito, e che le evoluzioni tecnologiche (B1-NT) sui sistemi missilistici sono, almeno in una prima fase, oggetto di interesse dell'Italia e della Francia, mentre il Regno Unito potrebbe aderire in una seconda fase, non escludendosi peraltro una futura partecipazione di altri Stati.

Per quanto concerne i settori industriali interessati dal programma, la scheda illustrativa indica che i settori industriali interessati sono in prevalenza quelli dell'elettronica, della meccanica e della chimica (propellenti e esplosivi).