Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Documento programmatico pluriennale per la Difea per il triennio 2013-2015
Serie: Documentazione e ricerche    Numero: 35
Data: 08/07/2013
Descrittori:
DIFESA NAZIONALE   PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
SPESA MILITARE     
Organi della Camera: IV-Difesa


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Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015

8 luglio 2013



Indice

Presupposti normativi|Il contenuto del documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015|Parte I: Il quadro generale|Parte II: 1 - Missioni e programmi del Dicastero|Parte II: 2 - Funzione sicurezza del territorio|Parte II: 3 - Le funzioni esterne|Parte II: 4 - Pensioni provvisorie del personale in ausiliaria|



Presupposti normativi

In data 10 aprile 2013, il Ministro della Difesa Giampaolo Di Paola (Governo Monti I) ha trasmesso alle Camere, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto 66 (c.d."Codice dell'ordinamento legislativo 15 marzo 2010, n. militare"), il Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015. Di tale trasmissione è stata data comunicazione all'Assemblea della Camera e del Senato, rispettivamente, nelle sedute del 29 aprile e 6 maggio 2013.

 

Il documento in esame rappresenta una novità nell'ambito delle relazioni che il Ministero della Difesa presenta al Parlamento su materie di propria competenza e ciò in quanto, con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale l'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare che disciplina questa materia è stato profondamente modificato dalla recente legge n. 244 del 2012 al fine di prevedere la presentazione, entro il 30 aprile 2012, di un "piano di impiego pluriennale" finalizzato a riassumere:

 

- il quadro generale delle esigenze operative delle Forze armate, comprensive degli indirizzi strategici e delle linee di sviluppo capacitive;

- l'elenco dei programmi d'armamento e di ricerca in corso ed il relativo piano di programmazione finanziaria, indicante le risorse assegnate a ciascuno dei programmi per un periodo non inferiore a tre anni, compresi i programmi di ricerca o di sviluppo finanziati nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico. Nell'elenco sono altresì indicate le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali;

- le spese relative alla funzione difesa, comprensive delle risorse assegnate da altri Ministeri.

 

Al riguardo, si ricorda che nel corso dell'esame parlamentare della legge n. 244 del 2012 recante la "delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia" (A.S. 3271) a seguito dell'approvazione dell'emendamento Scanu 4.04, la normativa recata dall'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, relativo ai programmi di ammodernamento e rinnovamento della Difesa, è stata profondamente rivisitata anche al fine di recepire alcune importanti conclusioni della richiamata indagine conoscitiva nella parte in cui viene auspicato un ancor più incisivo  coinvolgimento del Parlamento sugli investimenti e una più profonda condivisione delle responsabilità tra Governo e Parlamento per l'adeguamento dei sistemi e delle dotazioni dei militari.
Nello specifico, la nuova formulazione della norma in esame prevede che per i programmi finanziati attraverso gli ordinari stanziamenti di bilancio, lo schema di decreto venga trasmesso alle Camere per l'espressione del parere delle Commissioni competenti.
I pareri dovranno essere espressi entro quaranta giorni dalla data di assegnazione ed è previsto che il Governo, qualora non intenda conformarsi alle condizioni formulate dalle Commissioni competenti, ovvero quando le stesse Commissioni esprimano parere contrario, trasmetta nuovamente alle Camere lo schema di decreto corredato delle necessarie controdeduzioni per i pareri definitivi delle Camere da esprimere entro trenta giorni dalla loro assegnazione. In tal caso, qualora entro il termine indicato le Commissioni competenti esprimano sullo schema di decreto parere contrario a maggioranza assoluta dei componenti, motivato con riferimento alla mancata coerenza con il piano di impiego pluriennale della Nota aggiuntiva, il programma non potrà essere adottato. In ogni altro caso, il governo potrà invece procedere all'adozione del decreto.
Con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, la nuova formulazione dell'articolo 536 prevede, inoltre, al comma 1, che annualmente, entro la data del 30 aprile, il Ministro della difesa provveda a trasmettere al Parlamento, nell'ambito della nota aggiuntiva di cui agli articoli 12 e 548, il piano di impiego pluriennale che riassume i punti sopra riportati.

 

Ai sensi del richiamato articolo 536 il piano di impiego programmatico della Difesa, si inserisce nell'ambito della nota aggiuntiva allo stato di previsione della spesa di cui agli articoli 12 e 548 del Codice dell'ordinamento militare.

 

Ai sensi dell'articolo 12 del Codice, in materia di relazioni al Parlamento, il Ministro della difesa, in sede di presentazione annuale dello stato di previsione del Ministero, illustra al Parlamento:
a) l'evoluzione del quadro strategico e le implicazioni militari della situazione delle alleanze;
b) l'evoluzione degli impegni operativi interforze, con riguardo alla capacità operativa e alla preparazione delle Forze armate e al loro necessario adeguamento;
c) la nota aggiuntiva allo stato di previsione della spesa;
d) gli altri elementi di cui all' articolo 548.
Inoltre, il Ministro della difesa presenta annualmente, entro il 31 gennaio, una relazione al Parlamento sullo stato di avanzamento del processo di ristrutturazione, nonché sulla necessità di apportarvi correttivi nei limiti degli stanziamenti di bilancio e delle dotazioni organiche di personale previste dalle vigenti disposizioni. Il Ministro della difesa evidenzia altresì, nella medesima relazione, le modalità attraverso le quali il processo di ristrutturazione attua il principio del coordinamento tra le Forze armate.
Ai sensi del successivo articolo 548 del Codice in materia di relazioni illustrative sullo stato di attuazione dei programmi, in allegato allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Governo trasmette al Parlamento relazioni illustrative:
a) sulla spesa complessiva prevista per il personale militare, con indicazione degli oneri riferiti al personale in servizio permanente e a quello in servizio non permanente, distinguendo, altresì, i dati per grado e per stato giuridico, nell'ambito delle aree tecnico-operativa e tecnico-amministrativa della Difesa;
b) sullo stato di attuazione dei programmi di costruzione, acquisizione e ammodernamento di mezzi, impianti e sistemi, di cui ai pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa. Per ciascun programma sono indicati l'esigenza operativa, l'oggetto, la quantità, l'onere globale, lo sviluppo pluriennale e la percentuale di realizzazione; sono, altresì, fornite indicazioni sui rapporti tra acquisti compiuti all'estero e in Italia e sulla quota di questi effettuata nel Mezzogiorno;
c) sull'attività contrattuale concernente la manutenzione straordinaria e il reintegro dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale, che si espleta secondo programmi aventi di norma durata annuale, in relazione alle quote da impegnare sugli appositi capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa;
d) sullo stato di attuazione del programma di potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture, con particolare riguardo agli alloggi dei militari di truppa, ai locali adibiti a cucine, mense e ad attività del tempo libero, e idoneo a garantire attività di promozione sociale e sportiva, al quale si fa fronte mediante gli ordinari stanziamenti di bilancio, specificando, nell'ambito dei pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa, le quote da destinare alla realizzazione del programma medesimo;
e) sui programmi, di competenza del Ministero della difesa, attuati ai sensi della legge 11 novembre 1986, n. 770.


Il contenuto del documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015

 

Le prime due parti del documento in esame attengono, rispettivamente, al quadro generale interno ed internazionale della Difesa e alle missioni e ai programmi del Ministero della difesa. La terza parte riporta, invece, alcuni grafici relativi, all'evoluzione degli stanziamenti previsionali per la difesa nel periodo 2008-2015, l'evoluzione del bilancio della difesa, l'incidenza del bilancio della difesa sul PIL nazionale, la ripartizione della funzione difesa per settori di spesa, l'evoluzione delle consistenze di personale militare.

 

 

 



Parte I: Il quadro generale

 

Il documento pone in evidenza come, nonostante alcuni segnali di tendenza verso un equilibrio geo-strategico, il quadro internazionale continua ad essere caratterizzato da instabilità.

A fronte di un ridotto numero di "conflitti c.d. classici fra Stati", si registrano numerose crisi interne a singoli Stati e di focolai di tensione, più o meno latenti, ma potenzialmente capaci di destabilizzare intere regioni.

Al riguardo, il Documento sottolinea l'impegno dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica per una stabilizzazione di tali regioni, attraverso il  dispiegamento di un complesso di strumenti e di misure e il coinvolgendo di  personale dei rispettivi Paesi membri nel rafforzamento dei processi di democratizzazione e nella transizione a forme di governance efficace, col fine ultimo di ridurre i fattori di incertezza ed i rischi associati.

Inoltre, continuano a mutare gli equilibri economici, militari e politici, con l'emersione di nuovi attori regionali e globali e risulta sempre più rilevante l'influenza dei paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) sugli aspetti politici, economici e militari in scala mondiale.

 

In relazione a tale situazione il documento pone in evidenza la necessità che la Difesa mantenga uno strumento militare:

bilanciato e flessibile per rispondere con tempestività a crisi di carattere e dimensione non prevedibili;

• in grado di perseguire il raggiungimento dei compiti e delle missioni assegnati, sostenibile nel tempo e compatibile con le risorse disponibili;

interoperabile, integrabile e coerente con i trend evolutivi dei principali alleati, operativamente efficace, con capacità operative proiettabili e sostenibili anche a grande distanza, caratterizzate da elevata agilità e da spiccato contenuto tecnologico.

 

Il documento esamina, inoltre, gli impegni assunti dal nostro Paese in sede  ONU, NATO e di Unione europea, dedicando, poi, a ciascuna missione multinazionale in corso una scheda riepilogativa che riporta oltre a dati di carattere generale sulla missione anche specifici dettagli riguardanti sia il personale militare italiano impegnato nella missione, sia le motivazioni che hanno determinato l'avvio della missione e i suoi eventuali sviluppi.

 

Per quanto concerne, poi, la definizione delle priorità politiche e gli obiettivi strategici della Difesa nel prossimo triennio, l'operatività e l'ammodernamento dello strumento militare, la razionalizzazione del modello organizzativo e il miglioramento della governance costituiscono le "priorità politiche e gli obiettivi strategici" indicati nel Documento in esame che dovranno essere perseguiti alla luce della corrente situazione finanziaria.

Con particolare riferimento all'operatività e all'ammodernamento dello strumento militare viene, infatti, evidenziata la necessità di "assicurare la disponibilità di uno strumento militare dimensionato rispetto alle risorse effettivamente disponibili, integrato nel contesto dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica, pienamente interoperabile con quello degli alleati, quindi tecnologicamente avanzato, proiettabile dove necessario e sostenibile nel tempo con un elevato grado di protezione del personale.

Sul versante, invece, dell'ammodernamento dello strumento militare si evidenzia la necessità di analizzare i singoli programmi di ammodernamento e rinnovamento alla luce della corrente realtà finanziaria, prefiggendosi una pianificazione degli investimenti mirata non alla singola piattaforma ma alla capacità operativa da perseguire in un'ottica Joint Force.

Per quanto riguarda, infine, le misure di razionalizzazione del modello organizzativo, il Documento ribadisce alcuni degli obiettivi già individuati dalla legge n. 244 del 2012 sulla revisione dello strumento militare riguardanti, in particolare, la necessità di assicurare una maggiore integrazione interforze di qualunque tipo di attività che non sia riconducibile alla specificità di ciascuna Forza armata "eliminando ridondanze di strutture e funzioni".

Inoltre, dovrà essere riorganizzata la struttura logistica di sostegno e dovranno essere ridefiniti compiti, funzioni e procedure, e dovranno essere individuati settori dedicati ad esigenze comuni delle Forze armate, anche mediante la realizzazione di strutture organizzative e di coordinamento interforze. In sostanza:

 

Nella prima parte del Documento, nel paragrafo relativo alle esigenze operative e linee di sviluppo capacitivo dello strumento militare sono individuati i seguenti "Livelli di impegno" che lo strumento militare dovrà assicurare nel prossimo futuro:

 

1)     Contrasto a situazioni di emergenza in ambito nazionale;

 

Al riguardo, il Documento fa presente che in relazione "all'evolversi delle possibili forme di rischio, destinate ad assumere carattere di spiccata asimmetricità, potrebbero verificarsi nell'ambito del territorio, degli spazi aerei e marittimi nazionali, situazioni di emergenza anche di elevato impatto politico e/o per la sicurezza, nelle quali sia necessario ricorrere a capacità di risposta immediata e autonoma. La Difesa dovrà essere in grado di disporre con continuità della capacità di gestire un impegno a carattere interforze in grado di contrastare tali situazioni di emergenza. Riassume in sé il concetto di difesa nazionale da ogni forma di aggressione esterna o interna che dovesse manifestarsi".

 

2)     Impegno di maggior sforzo per un tempo limitato (6/8 mesi);

 

Ci si riferisce a quelle tipologie di operazioni finalizzate a intervenire tempestivamente in un contesto di crisi, prevenendo o contenendo le conseguenze di possibile degrado della situazione o di escalation che potrebbero evolvere in una minaccia diretta alla sicurezza internazionale o agli interessi nazionali.

 

3)     Impegno prolungato nel tempo;


Sono riconducibili a questo Scenario Strategico quelle tipologie di operazioni (prioritariamente di peace support) condotte in una cornice ONU, UE e NATO mirate a creare, costruire e consolidare condizioni di sicurezza, stabilità e pace in situazioni a rischio correlabili prioritariamente agli interessi vitali e/o strategici nazionali. Si tratta di operazioni che, in attuazione della strategia decisa a livello politico e diplomatico, si sviluppano in un contesto interdisciplinare nel cui ambito lo strumento militare deve contribuire al conseguimento degli obiettivi politici generali.
In queste fasi la componente militare è chiamata a conseguire e mantenere le indispensabili condizioni di sicurezza, divenendo il fattore abilitante e integrante del più ampio ventaglio di strumenti di intervento (politici, diplomatici, di cooperazione, etc. ) per la stabilizzazione e la ricostruzione, fornendo spesso anche un contributo diretto.

 

Il quadro politico militare e gli impegni internazionali
Priorità politiche e obiettivi strategici
Esigenze operative e linee di sviluppo capacitivo dello strumento militare


Parte II: 1 - Missioni e programmi del Dicastero

 

La seconda parte del documento è dedicata all'analisi delle principali voci di spesa che compongono la funzione difesa con particolare riferimento alle spese per l'esercizio, l'investimento e  il personale. 

Al riguardo, in linea con gli obiettivi perseguiti dalla legge n. 244 del 2012, contenente la delega al governo per la revisione dello strumento militare, il Documento conferma la necessità di un riequilibrio generale del Bilancio della "Funzione difesa", ripartendolo orientativamente in 50% per il settore del personale, 25% per l'esercizio e 25% per l'investimento.

 

Attualmente, in Italia, il 70 per cento di tali risorse è assorbito dalle spese per il personale, residuando per le spese relative all'operatività dello strumento militare e all'investimento, rispettivamente, il 12 e il 18 per cento, con un rilevante sbilanciamento rispetto a quella che è ritenuta, a livello internazionale ed europeo, l'ottimale ripartizione delle risorse tra i richiamati settori di spesa.

 

Le previsioni di spesa per il personale militare e civile della difesa (destinate essenzialmente alla retribuzione del personale) ammontano complessivamente a:

 

 - 9.683,2 M€ per il 2013;

 - 9.521,9 M€ nel 2014;

 - 10.122,3 M€ M€ nel 2015;

 

Nello specifico, relativamente al personale militare, le spese ammontano a:

- 8.576,3 M€ per il 2013;

- 8.397,7 M€ nel 2014;

- 8.996.2 M€ nel 2015.

 

Relativamente al personale civile le spese ammontano a:

- 1.106,9 M€ per il 2013;

- 1.124,2 M€ per 2014

- 1.126,1 M€  per 2015

 

In appositi allegati al documento (allegato B e B5) sono riportati, per ciascuna componente, appositi prospetti finalizzati a indicare l'evoluzione numerica del personale militare nel triennio 2013-2015 (allegato B) e il relativo raffronto con l'anno 2012, nonché l'evoluzione numerica del personale civile nel triennio 2013-2015 e il raffronto con l'anno 2012 (allegato B5).

 

Sempre con riferimento alle spese per il personale militare e civile della Difesa il documento evidenzia alcuni obiettivi prioritari che, compatibilmente con le risorse a disposizione si intende perseguire nel prossimo triennio.

 

Con riferimento al personale militare ci si riferisce, in particolare, all'elevazione - anche in chiave interforze e multinazionale del livello culturale ed addestrativo del personale, "al miglioramento del benessere del personale, con particolare riferimento ai settori previdenziale e abitativo" alla possibilità di incentivare l'inserimento, ovvero il collocamento preferenziale nel mondo del lavoro civile dei volontari delle F.A. congedati senza demerito che hanno completato la ferma

 

Con riferimento, invece, al personale civile della Difesa, il Documento fa esplicito riferimento alla necessità di ottimizzare l'allocazione delle risorse umane in relazione alla revisione organizzativa e funzionale della Difesa, alla predisposizione di modelli e strumenti operativi tesi alla valorizzazione delle professionalità e  della performance e la razionalizzare dei processi di informatizzazione delle procedure relative all'attività di misurazione e valutazione della performance.

 

Con riferimento al bilancio della Difesa, le spese per l'esercizio attengono direttamente alla qualità dello Strumento militare, al suo approntamento e al suo impiego e ciò in quanto le richiamate spese attengono essenzialmente alla formazione e all'addestramento del personale militare, alla manutenzione e all'efficienza dei mezzi che sono strettamente legati alla sicurezza del personale.

 

Al riguardo, le previsioni di spesa ammontano in tale settore ammontano, relativamente all'anno 2013 a 1.334,6 M€, a 1.315,6 M€ per il 2014 e 1.303,2 M€ per il 2015.

 

In relazione a tali previsioni il Documento fa presente che il volume attualmente stanziato continua a essere gravemente insufficiente rispetto alle reali esigenze e "determinerà un incremento delle criticità del Settore".

Si osserva, inoltre, la necessità di poter disporre di un flusso di risorse congruo, certo e costante nel tempo, al fine di garantire una pianificazione sostenibile in un altrettanto adeguato orizzonte temporale, "con particolare riguardo a quelle poste finanziarie che, essendo direttamente correlate all'operatività dello Strumento militare, conferiscono peculiare specificità al bilancio del Dicastero

 

In relazione alle risorse a disposizione, il Documento individua una serie di obiettivi che si intendono perseguire nel prossimo triennio, consistenti, in particolare, nel mantenere selezionate capacità tecnico-operative, proseguire nell'attuazione del programma di dismissione/razionalizzazione degli immobili non più idonei, prevedere la realizzazione, la ristrutturazione o l'acquisizione di infrastrutture sostitutive, rispondenti alle nuove esigenze, promuovere un modello organizzativo del settore "logistico" e "infrastrutturale" in chiave "interforze.

 

Le previsioni di spesa in questo settore attengono essenzialmente:

 

- all'ammodernamento di sistemi e materiali in uso alle Forze armate, allo scopo di prolungarne la vita operativa ed evitando così la loro sostituzione con assetti di nuova generazione;

 

-  all'introduzione di nuovi strumenti ed equipaggiamenti.

 

Al riguardo, il documento riporta l'elenco dei principali programmi di acquisizione dei sistemi d'arma in corso di svolgimento, ivi inclusi quelli sostenuti con il contributo del Ministero delle Sviluppo economico rispetto ai quali sono, altresì, indicate la relative autorizzazioni di spesa come da ultimo rifinanziate dalla legge di Stabilità 2013.

 

Le richiamate autorizzazione di spesa sono destinate al sostegno dei sotto elencati programmi:
 
  1. F 2000: programma di acquisizione di velivoli di difesa aerea, sostenuto fino al 2021;
  2. Tornado MLU: programma parzialmente sostenuto con risorse Mi.S.E. fino al 2016;
  3. NH-90: programma di acquisizione e supporto logistico Iniziale degli elicotteri E.I. e M.M. in parte sostenuto con risorse Mi.S.E. fino al 2017;
  4. Programma FREMM: programma di acquisizione di Fregate Europee Multimissione, integralmente sostenuto fino al 2019 con risorse Mi.S.E. avviato nel 2005;
  5. Programma VBM 8x8: programma di acquisizione di una prima aliquota di veicoli blindati medi in diverse configurazioni integralmente sostenuto con risorse Mi.S.E. fino al 2016;
  6. S.I.Co.Te.: programma per la realizzazione di un Sistema Informatizzato di controllo e mappatura del territorio per la Tutela Ambientale dell'Arma dei Carabinieri avviato nel 2009;
  7. Elicottero HH101: programma di acquisizione di elicotteri destinati alla Ricerca e Soccorso del personale anche in ambiente non permissivo (Combat SAR). Programma avviato nel 2009 e di previsto completamento nel 2020;
  8. Forza NEC fase di Concept Developement and Experimentation: programma per la digitalizzazione della componente interforze a connotazione terrestre, al fine di assicurare la protezione del personale e dei Reparti. Prosieguo della fase
  9. denominata "Integrated Test Bed (ITB) ed architettura di sistema Forza NEC" per la digitalizzazione di una unità a livello Brigata media ed una forza anfibia.

 

Inoltre, in una apposita parte del Documento (Appendice1 dell'Allegato C), in conformità a quanto previsto dalla nuova formulazione dell'articolo 536 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n.66, sono evidenziate le condizioni contrattuali di diverse tipologie di programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, con particolare riferimento alle eventuali clausole penali in caso di recesso.

 

Le previsioni di spesa per il personale
Le previsioni di spesa per l'esercizio
Le previsioni di spesa per l'investimento


Parte II: 2 - Funzione sicurezza del territorio

 

Lo stanziamento previsionale per il 2013 della Funzione "Sicurezza del Territorio" - pertinente alle esigenze finanziarie dell'Arma dei Carabinieri - ammonta a circa 5.759,6 M€, con un decremento di circa 133,4 M€ (-2,3%) rispetto al precedente bilancio approvato dal Parlamento. Gli stanziamenti previsionali per il 2014 e 2015 si attestano a 5.694,3 M€ e 5.719,7 M€ che, raffrontati al già citato dato per il 2013, presentano un decremento, rispettivamente, di 65,3 M€ (-1,1%) e di 39,8 M€ (-0,7%).

 

Per l'anno 2013, le previsioni di spesa per il personale ammontano a 5.509,7 M€, con un decremento di 114,8 M€ rispetto al 2012. Per gli anni 2014 e 2015, esse si attestano, rispettivamente, ad un volume di 5.445,5 M€ e di 5.472,6 M€.

 

Le spese per l'esercizio ammontano, nel 2013, a circa 223,9 M€, con una diminuzione pari a circa 29,8 M€ (-11,7%) sulla dotazione 2012, mentre lo stanziamento del settore subirà, nel biennio successivo, un lieve decremento, fino ad attestarsi a ca. 221,4 M€ nel 2015.

 

Le spese per l' investimento sono pari nel 2013 a circa 26,0 M€, con un incremento di 11,2 M€ pari, al +75,3% a fronte della dotazione 2012. Gli stanziamenti del settore subiranno, nei due anni successivi, una leggera diminuzione, fino ad attestarsi, nel 2015, a 25,7 M€.

Le poste in bilancio della Funzione in esame non comprendono la parte dei contributi a valere su risorse del Ministero dello Sviluppo economico, destinati ad assicurare la prosecuzione del programma per la realizzazione di un Sistema Informativo per il Controllo del Territorio (S.I.Co.Te).

 

Le previsioni di spesa per il personale
Le previsioni di spesa per l'esercizio
Le previsioni di spesa per l'investimento


Parte II: 3 - Le funzioni esterne

 

Le spese non direttamente collegate ai compiti istituzionali della Difesa, si integrano con la struttura del bilancio dello Stato, articolato per Missioni e Programmi, per mezzo dell'aggregato finanziario delle Funzioni Esterne, relativo al soddisfacimento di specifiche esigenze regolate da leggi e decreti.

 

Il documento fa espresso riferimento alle seguenti finalità:
-  rifornimento idrico delle isole minori;
- trasporto aereo civile di Stato e per il soccorso di malati e traumatizzati gravi;
-contributi alla Croce Rossa Italiana per il funzionamento del Corpo Militare ausiliario delle Forze Armate e del Corpo delle Infermiere Volontarie;
- contributi all'Organizzazione Idrografica Internazionale (IHO);
- contributi a Enti e Associazioni;
- liquidazione di indennizzi, contributi e spese accessorie connesse con l'imposizione di servitù militari;
- adeguamento dei servizi per il traffico aereo civile in aeroporti militari aperti al traffico civile e radioassistenza sugli aeroporti minori;
- esercizio del satellite meteorologico METEOSAT e partecipazione alla Organizzazione europea per lo sviluppo e l'esercizio di satelliti meteorologici (EUMETSAT);
- contributi per ammortamento mutui contratti dall'INCIS per la costruzione di alloggi.

 

Lo stanziamento previsionale per il 2013 ammonta a 99,2 M€, a 98,8 M€ per il 2014 e 97,8 M€ per il 2015.



Parte II: 4 - Pensioni provvisorie del personale in ausiliaria

 

 

L'ultima parte del documento contiene previsioni di spesa relative al personale in ausiliaria.

 

Al riguardo, la categoria dell'ausiliaria comprende il personale militare che a seguito di cessazione dal servizio per raggiungimento del limite di età previsto per il grado rivestito o a domanda ha manifestato  la propria disponibilità a prestare servizio nell'ambito del comune o della provincia di residenza presso l'amministrazione di appartenenza o altra amministrazione. (articolo 886 e seguenti del Codice dell'ordinamento militare, D.lgs. n. 66 del 2010). Il personale militare permane in ausiliaria:
a) fino a 65 anni, se con limite di età per la cessazione dal servizio pari o superiore a 60 anni, ma inferiore a 62 anni;
b) fino a 67 anni, se con limite di età per la cessazione dal servizio pari o superiore a 62 anni e, comunque, per un periodo non inferiore ai 5 anni.
Ai sensi dell'articolo 1864 del richiamato Codice, per il personale la cui pensione è liquidata in tutto o in parte con il sistema contributivo, il trattamento pensionistico da attribuire all'atto del collocamento in ausiliaria viene determinato applicando il coefficiente di trasformazione indicato nella tabella A allegata alla legge 8 agosto 1995, n. 335, come periodicamente rideterminato ai sensi dell' articolo 1, comma 11 della stessa legge. Al termine del periodo di permanenza in tale posizione, il trattamento pensionistico viene rideterminato applicando il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età di cessazione dall'ausiliaria.

 

Al riguardo, le richiamate previsioni attestano un incremento di 74,6 M€ sulla dotazione 2012, in considerazione di un maggior transito di personale in posizione di ausiliaria, tendenza già presente nel 2011, confermata nell'anno 2012.

 

Nello specifico, per l'anno 2013 lo stanziamento previsionale ammonta a 430,6 M€, con un incremento di +74,6 M€ (+21,0%) sulla dotazione 2012:

 

Gli stanziamenti previsti attengono al soddisfacimento delle esigenze annuali per:

- la corresponsione dell' indennità una tantum e speciali elargizioni;

- trattamento provvisorio di pensione.