Camera dei deputati - XVII Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento difesa
Titolo: Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali - D.L. 174/2015 ' A.C. 3393-A
Riferimenti:
AC N. 3393-A/XVII   DL N. 174 DEL 30-OTT-15
AC N. 3393/XVII     
Serie: Progetti di legge    Numero: 363    Progressivo: 2
Data: 16/11/2015
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari
IV-Difesa


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Proroga della partecipazione italiana a missioni internazionali

16 novembre 2015
Elementi per l'esame in Assemblea


Indice

Contenuto|Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente|I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva|


Contenuto

Il disegno di legge A.C. 3393, di conversione del decreto legge n. 174 del 2015, reca una serie di disposizioni volte assicurare, per il periodo 1 ottobre - 31 dicembre 2015, la proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e di polizia alle missioni internazionali, nonché la prosecuzione degli interventi di cooperazione allo sviluppo ed a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione in numerose aree internazionali di crisi. 

Il decreto disciplina, altresì, i profili normativi connessi alle missioni e prevede per specifici aspetti (quali il trattamento giuridico, economico e previdenziale, la disciplina contabile e penale) una normativa strumentale al loro svolgimento individuata essenzialmente mediante un rinvio all'ordinamento vigente.

Nello specifico il decreto-legge n. 174 del 2015, composto da 12 articoli, è suddiviso in tre capi.

 

Il capo I, composto dai primi 7 articoli, contiene le Autorizzazioni di spesaautorizzazioni di spesa per il periodo 1 ottobre - 31 dicembre 2015 necessarie alla proroga del termine per la partecipazione italiana a diverse missioni internazionali delle Forze armate e delle forze di polizia ed a talune esigenze connesse alle richiamate missioni (articolo 1, 2, 3, e 4), le norme sul personale (articolo 5), nonché quelle in materia penale (articolo 6) e contabile (articolo 7).

 Le autorizzazioni di spesa sono raggruppate nell'articolato sulla base di criteri geografici: Europa (Balcani, Bosnia-Erzegovina, Albania, Kosovo, Cipro e le zone del Mediterraneo); Asia (Afghanistan, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Libano); Africa ( Mali, Corno d'Africa, Oceano indiano, Somalia).

Nel dettaglio:

L'articolo 1 prevede le autorizzazioni di spesa relative alle Missioni in Europamissioni internazionali che si svolgono in Europa.
Nello specifico il comma 1 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 25.602.210 per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni nei Balcani  e specificatamente:
  • la Multinational Specialized Unit (MSU),
  • la European Union Rule of Law Mission in Kosovo (EULEX KOSOVO),
  • il Security Force Training Plan in Kosovo:
  • la Joint Enterprise Balcani.
Il comma 2 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 69.466 euro per la proroga della partecipazione militare alla missione ALTHEA dell'Unione Europea in Bosnia-Erzegovina - all'interno della quale opera anche la missione IPU (Integrated Police Unit).
Il comma 3 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 1.309.645, per la prosecuzione dei programmi di cooperazione delle Forze di polizia italiane (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza) in Albania e nei paesi dell'area balcanica.
Il comma 4 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 339.840 per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione EULEX Kosovo (European Union Rule of Law Mission in Kosovo) e di 16.640 euro per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione UNMIK (United Nations Mission in Kosovo).
Il comma 5 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 66.961 euro per la riattivazione della partecipazione di personale militare alla missione UNFICYP (United Nations Peacekeeping Force in Cyprus) delle Nazioni Unite a Cipro.
l comma 6 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 4.213.777 per la proroga della partecipazione militare italiana alla missione Active Endeavour nel Mediterraneo.
Il comma 7 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 33.486.740 per la partecipazione di personale militare all'operazione militare nell'unione europea nel Mediterraneo centromeridionale denominata EUNAVFOR MED, di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto legge n. 99 del 2015. Il richiamato decreto legge ha, in particolare, autorizzato, limitatamente al periodo 27 giugno-30 settembre 2015, la spesa di 26 milioni di euro per la partecipazione di 1.020 unità di personale militare - oltre all'impiego di mezzi navali (la portaerei Cavour e un sommergibile di classe Todaro) e mezzi aeromobili -, alla richiamata operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale.

L'articolo 2 prevede le autorizzazioni di spesa relative alleMissioni in Asia missioni internazionali che si svolgono in Asia.

Nello specifico il comma 1 dell'articolo in esame autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 58.617.770 per la partecipazione di personale militare alla nuova missione NATO in Afghanistan denominata Resolute Support Mission, di cui alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite n. 2189/2014 e per la proroga della partecipazione alla missione EUPOL Afghanistan.
In relazione agli sviluppi di questa missione i Ministri della difesa e degli affari esteri hanno reso comunicazioni alle commissioni riunite III e IV della Camera nella seduta dello scorso 10 novembre. https://www.camera.it/leg17/824?tipo=I&anno=2015&mese=11&giorno=10&view=filtered_scheda&commissione=0304c0304#
 Il comma 2 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 5.982.563 euro per l'impiego di personale militare negli Emirati Arabi Uniti, in Bahrein, in Qatar e a Tampa e per esigenze connesse con le missioni in Asia e in Medio Oriente.
Il comma 3 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 166.505 euro per l'impiego di unità di personale appartenente a Corpo militare volontario e al Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa italiana per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Asia e in Medio Oriente.Il comma 4 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 42.820.407 per la proroga della partecipazione del contingente militare italiano alla missione UNIFIL in Libano, (United Nations Interim Force in Lebanon) - ivi incluso l'impiego delle unità navali della UNIFIL Maritime Task Force - e per la proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle Forze armate..Il comma 5 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 583.037 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione TIPH2 (Temporary International Presence in Hebron) e per la proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di sicurezza palestinesi.
Il comma 6 autorizza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 30.550 euro per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione Europea di assistenza alle frontiere per il valico di Rafah EUBAM Rafah (European Union Border Assistance Mission in Rafah).
Il comma 7 autorizza per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 50.930 euro per la proroga della partecipazione di personale della Polizia di Stato alla missione EUPOL COPPS (European Union Police Mission for the Palestinian Territories) in Palestina.Il comma 8 autorizza per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 17.723 per la partecipazione di un magistrato collocato fuori ruolo alla missione missione EUPOL COPPS (European Union Police Mission for the Palestinian Territories).Il comma 9 autorizza, per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 64.987.552 per la partecipazione di personale militare alle attività della coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh.
L'articolo 3 reca le autorizzazioni di spesa relative alle Missioni in Africamissioni internazionali che si svolgono in Africa.
 In particolare, il comma 1 autorizza, per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015, la spesa 13.620.228 euro per la proroga della partecipazione di personale militare all'operazione militare Atalanta dell'Unione Europea al largo delle coste della Somalia.Il comma 2 autorizza per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 7.566.838 euro per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni dell'Unione europea denominate EUTM Somalia e EUCAP Nestor ed alle ulteriori iniziative dell'Unione europea per la Regional maritime capacity building nel Corno d'Africa e nell'Oceano indiano occidentale, nonché per il funzionamento della base militare nazionale nella Repubblica di Gibuti e per la proroga dell'impiego di personale militare in attività di addestramento delle forze di polizia somale e gibutiane.
Il comma 3 autorizza per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di euro 821.779 per la proroga della partecipazione di personale militare alla missione delle Nazioni Unite in Mali MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali) e per la proroga della partecipazione di personale militare alle missioni dell'Unione europea denominate EUCAP Sahel Niger e EUTM Mali, nonché per la partecipazione di personale militare alla missione dell'Unione europea denominata EUCAP Sahel Mali.

 

Il capo II del decreto-legge riunisce, invece, alcune disposizioni riguardanti Iniziative di cooperazioneiniziative di cooperazione allo sviluppo (articolo 8) ed al sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione in numerose aree internazionali di crisi (articolo 9), nonché il regime normativo per la realizzazione degli interventi (articolo 10).
In particolare, il comma 1 dell'articolo 8 autorizza dal 1º ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 38.500.000 euro ad integrazione degli stanziamenti della legge 26 febbraio 1987, n. 49 – recante nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo -, quali determinati dalla tabella C della legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n. 190). lo stanziamento è finalizzato ad iniziative di cooperazione per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e dei rifugiati, nonché per il sostegno alla ricostruzione civile, in Afghanistan, Etiopia, Repubblica centrafricana, Iraq, Libia, Mali, Niger, Myanmar, Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Yemen e Palestina, e, in relazione all'assistenza ai rifugiati nei paesi ad essi limitrofi. Lo stanziamento è altresì volto a contribuire ad iniziative europee e internazionali in materia di migrazioni e sviluppo.
Nel corso dell'esame in sede referente è stato approvato un emendamento volto ad inserire anche il Nepal, Haiti e l'Ucraina tra i Paesi beneficiari delle iniziative di ricostruzione civile previste dall'articolo 8 del provvedimento in esame.
 
A sua volta il comma 1 dell'articolo 9 autorizza per l'ultimo trimestre del 2015 la spesa di 372.614 euro ad integrazione dello stanziamento già disposto dal precedente decreto di proroga delle missioni internazionali (il richiamato D.L. n. 7 del 2015) all'articolo 18, comma 2, ove per il periodo 1° gennaio-30 settembre 2015 si autorizzava la spesa di euro 1.490.676 per interventi volti a sostenere i processi di stabilizzazione nei Paesi in situazione di fragilità, di conflitto o post-conflitto.
Il comma 1 in esame specifica che l'integrazione del finanziamento è disposta anche per l'invio in missione in Libia di esperti a sostegno delle autorità libiche e del processo di stabilizzazione del paese.
 Come specificato dalla relazione tecnica, tuttavia, il nuovo stanziamento riguarda esclusivamente la Libia.
 Il comma 2 integra per l'ultimo trimestre del 2015 gli stanziamenti previsti dalla legge 6 febbraio 1992, n. 180, " Partecipazione dell'Italia alle iniziative di pace ed umanitarie in sede internazionale" , autorizzando la spesa di un milione di euro, finalizzata ad iniziative di sostegno dei processi di pace e di rafforzamento della sicurezza in Africa subsahariana, nell'America latina e nella regione dei Caraibi
Il comma 3 autorizza per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015 la spesa di 1.100.000 euro per contributi volontari in favore di diversi organismi: lo Staff College delle Nazioni Unite con sede a Torino, l'Unione per il Mediterraneo, le attività del Dipartimento affari politici e dell'Inviato speciale per la Siria delle Nazioni Unite, l'Istituto Italo latinoamericano (IILA).
 Il comma 4 destina, dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015, 1.800.000 euro alla partecipazione italiana alle iniziative dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), nonché al Fondo fiduciario dell'Iniziativa centro-europea (INCE) istituito presso la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).
 Il comma 5 autorizza la spesa, negli ultimi tre mesi del 2015, di 10 milioni di euro per il finanziamento del fondo da ripartire per provvedere al rafforzamento delle misure di sicurezza attiva e passiva ("anche informatica" secondo la modifica recata dall'articolo 10, comma 3, del decreto-legge n. 2/2014), delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari, degli istituti italiani di cultura e delle istituzioni scolastiche all'estero. Tale fondo è stato istituito dalla legge finanziaria per il 2004 (legge 24 dicembre 2003, n. 350), articolo 3, comma 159.
Tale finanziamento, secondo la disposizione in esame, è finalizzato anche all'eventuale sistemazione del personale impiegato in aree di crisi in alloggi provvisori, per ragioni di sicurezza.
 Il comma 6 autorizza negli ultimi tre mesi del 2015 lo stanziamento di 157.520 euro per l'invio in missione o in viaggio di servizio del personale del Ministero degli affari esteri in aree di crisi, nonché per la partecipazione del suddetto personale ad operazioni internazionali di gestione delle crisi. Il medesimo stanziamento fa fronte anche alle spese di funzionamento e per il reclutamento di personale locale, a supporto di personale del MAECI inviato in località ove non operi una rappresentanza diplomatica o consolare. Il trattamento economico e le spese di vitto, alloggio e viaggio del personale di cui al presente comma sono resi pubblici nei modi previsti, assicurando anche il rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali.

 

Da ultimo, gli articoli 11 e 12, ricompresi nel Capo III (Disposizioni finali), prevedono disposizioni concernenti la copertura finanziaria del provvedimento e la sua entrata in vigore.

 

Rispetto al precedente provvedimento di proroga (decreto legge n. 7 del 2015) che aveva disposto le autorizzazioni di spesa riguardanti il periodo 1°gennaio - 30 settembre 2015 (e quindi per nove mesi), il decreto-legge in esame ne prevede il rinnovo trimestrale 1° ottobre - 31 dicembre 2015.

Per un raffronto tra i due provvedimenti, con particolare riferimento agli stanziamenti finanziari e ai contingenti impiegati si rinvia al dossier progetti di legge n. 363/1.

Per un approfondimento delle singole missioni si rinvia al dossier progetti di legge n. 363.

 


Discussione e attività istruttoria in Commissione in sede referente

Le Commissioni III e IV  hanno iniziato l'esame del disegno di legge  nel coro della seduta del 4 novembre 2015. Il mandato a riferire in senso favorevole al provvedimento è stato conferito ai relatori nella successiva seduta del 12 novembre.

Nel corso dell'esame in sede referente è stato approvato un emendamento volto ad inserire anche  Nepal, Haiti e Ucraina tra i Paesi beneficiari delle iniziative di ricostruzione civile previste dall'articolo 8 del provvedimento in esame.

Sono stati, inoltre, approvati due emendamenti recanti correzioni meramente formali finalizzate ad adeguare il testo del decreto alle formule correntemente usate dal Parlamento nella redazione dei testi normativi.

Nel corso dell'esame in sede referente sono stati auditi rappresentanti delle organizzazioni non governative «Emergency» e «Un ponte per».


I pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva

Sono pervenuti alle Commissioni III e IV i seguenti pareri: favorevole con un'osservazione della Commissione Affari Costituzionali e favorevoli delle Commissioni Giustizia, Finanze, Ambiente, Lavoro e Politiche dell'Unione Europea. Il Comitato per la legislazione ha espresso un parere favorevole con una condizione sotto il profilo dell'efficacia del testo per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente e due raccomandazioni sotto il profilo dell'efficacia del testo per la semplificazione e il riordinamento della legislazione vigente. Quanto alla Commissione Bilancio, questa renderà il proprio parere direttamente all'Assemblea.