VI Commissione

Finanze

Finanze (VI)

Commissione VI (Finanze)

Comm. VI

Finanze (VI)
SOMMARIO
Mercoledì 29 luglio 2009

SEDE CONSULTIVA:

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 ( C. 2632 Governo, approvato dal Senato).
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009. ( C. 2633 Governo, approvato dal Senato).
Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2009.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009 (limitatamente alle parti di competenza) (Relazione alla V Commissione) (Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli) ... 80

ALLEGATO 1 (Relazione approvata dalla Commissione). .. 85

ALLEGATO 2 (Relazione approvata dalla Commissione). .. 87

Sui lavori della Commissione ... 82

ATTI DEL GOVERNO:

Sull'ordine dei lavori ... 82

Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo n. 229 del 2007, di attuazione della direttiva 2004/25/CE, concernente le offerte pubbliche di acquisto. Atto n. 100 (Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione) ... 82

ALLEGATO 3 (Parere approvato dalla Commissione). .. 89

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA:

5-01695 Fugatti: Disciplina tributaria applicabile alle plusvalenze da cessioni di partecipazioni in società in fase di start up ... 84

ALLEGATO 4 (Testo della risposta). .. 91

5-01696 Ceccuzzi: Presentazione delle domande per la fruizione dell'agevolazione fiscale in favore delle associazioni che operano per la realizzazione di manifestazioni di rilievo storico-culturale ... 84

ALLEGATO 5 (Testo della risposta). .. 93

VI Commissione - Resoconto di mercoledì 29 luglio 2009

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 9.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 (C. 2632 Governo, approvato dal Senato).
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009 (C. 2633 Governo, approvato dal Senato).
Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2009.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009.
(limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 28 luglio 2009.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2632, approvato dal Senato, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008, ed una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2633, approvato dal Senato, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009 (vedi allegati 1 e 2).

Marco CAUSI (PD) esprime una valutazione negativa sui disegni di legge in esame, giudicando non convincente la conduzione generale della politica delle entrate da parte del Governo, al quale è da imputare un sensibile deterioramento degli equilibri di finanza pubblica.
In particolare richiama la riduzione di circa 12 miliardi di euro delle entrate da imposte indirette, evidenziata nel conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche per gli anni 2005-2008, la quale è confermata dalle previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento, le quali espongono rilevanti variazioni in diminuzione delle entrate tributarie, concernenti non soltanto l'IVA, ma anche l'IRE e l'IRES.
A tale riguardo rileva come il Governo non abbia fornito, né nel Documento di programmazione economico - finanziaria, né nei disegni di legge recanti il rendiconto e l'assestamento, alcun chiarimento circa le cause di tale imponente riduzione di gettito, la quale risulta molto più accentuata della contrazione dei consumi registratasi nel medesimo periodo.
Ritiene quindi che tale caduta nel gettito delle imposte sia da ricondurre non soltanto alla recessione economica in atto, ma soprattutto alla ripresa dell'evasione e dell'elusione fiscale, favorita, in generale, dalla colpevole disattenzione dell'Esecutivo nei confronti di tali fenomeni e, più specificamente, dall'eliminazione di talune norme di contrasto all'evasione adottate dal precedente Governo di centrosinistra, quali, in particolare, quelle relative all'obbligo di tenuta dell'elenco clienti e fornitori a fini IVA ed alla tracciabilità dei pagamenti.
A fronte di tale situazione, ritiene che, alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva, tale tema debba essere affrontato dalla Commissione mediante specifici approfondimenti, osservando, peraltro, come anche il silenzio in materia del direttore dell'Agenzia delle entrate testimoni di come l'Esecutivo non disponga di alcuna strategia per porre rimedio allo sfavorevole andamento delle entrate tributarie.
Preannuncia quindi il voto contrario del proprio gruppo sulle proposte di relazione formulate dal relatore.

Gianfranco CONTE, presidente, in riferimento alla richiesta di approfondimento avanzata dal deputato Causi, ritiene che, nel corso della riunione, prevista per la giornata odierna, dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione, potranno essere decise le iniziative più opportune, eventualmente prevedendo lo svolgimento di specifiche audizioni.

La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2632, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008, e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2633, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario

2009, con riferimento alla Tabella n. 1 ed alla Tabella n. 2, relativamente alle parti di competenza della Commissione.
La Commissione nomina quindi il deputato Cosimo Ventucci quale relatore presso la V Commissione.

Sui lavori della Commissione.

Franco CECCUZZI (PD) sottolinea innanzitutto la propria contrarietà ad ogni proposta volta a considerare alternativi il ricorso agli studi di settore piuttosto che agli indici e coefficienti presuntivi di reddito, ritenendo, al contrario, che tali strumenti possano essere utilmente integrati nell'azione di contrasto all'evasione e all'elusione fiscale.
In tale contesto lamenta quindi, sotto il profilo del metodo, come le iniziative assunte e le dichiarazioni rese, anche alla stampa, su tali temi dal Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria, in relazione al documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nel contrasto all'evasione fiscale approvato dalla predetta Commissione, costituiscano un inammissibile tentativo di espropriazione di competenze proprie della Commissione Finanze.

Gianfranco CONTE, presidente, considera opportuno approfondire il tema evidenziato dal deputato Ceccuzzi.

La seduta termina alle 9.20.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 14.10.

Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione dell'ordine del giorno della seduta odierna, nel senso di procedere prima all'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo n. 229 del 2007, in materia di offerte pubbliche di acquisto, e quindi, agli altri punti all'ordine del giorno.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo n. 229 del 2007, di attuazione della direttiva 2004/25/CE, concernente le offerte pubbliche di acquisto.
Atto n. 100.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione)

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 luglio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, nella seduta di ieri, il relatore ha formulato una proposta di parere favorevole con condizione ed osservazione.

Maurizio FUGATTI (LNP), con riferimento all'ultima delle premesse della proposta di parere formulata dal relatore, con la quale si chiede al Governo di valutare l'opportunità che le modifiche al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria recentemente apportate in materia di regole di passività e di neutralizzazione applicabili alle società oggetto di offerta pubblica di acquisto, segnala come il gruppo della Lega, già in occasione dell'esame del decreto legislativo n. 229 del 2007, avesse segnalato l'esigenza che tali norme si applicassero alle società italiane a condizione che le medesime disposizioni vigessero anche per la società estera che effettui un'offerta pubblica di acquisto nei confronti della società italiana. Ritiene quindi che sia necessario garantire che il ripristino delle previgenti norme del TUF in materia comporti

l'inserimento della predetta clausola di reciprocità.

Cosimo VENTUCCI (PdL), relatore, rileva come la premessa richiamata dal deputato Fugatti sia stata inserita nella proposta di parere anche in considerazione del rilievo in tal senso espresso in occasione dell'incontro annuale con il mercato finanziario dal Presidente della Consob, il quale ha sottolineato come le modifiche alla disciplina sulle OPA e sulle partecipazioni rilevanti siano state dettate dall'esigenza di far fronte ad una fase di gravissima instabilità dei mercati, e che, quindi, superata tale congiuntura, si potrebbe prevedere di introdurre limiti temporali a tali previsioni.

Gianfranco CONTE, presidente, in riferimento alle considerazioni del deputato Fugatti, sottolinea come la premessa intenda semplicemente segnalare al Governo l'opportunità di valutare la questione che, peraltro, non potrà essere affrontata con il provvedimento in esame, ma dovrà essere eventualmente oggetto di un ulteriore intervento legislativo.

Alberto FLUVI (PD) esprime una valutazione complessivamente positiva sulla proposta di parere formulata dal relatore, rilevando, con riferimento alla tematica affrontata dal deputato Fugatti, come l'eventuale ripristino delle previgenti disposizioni del TUF in materia di regole di passività e di neutralità comporterebbe il mantenimento della clausola di reciprocità già introdotta nel TUF con il decreto legislativo n. 229 del 2007. Rileva, peraltro, come, anche nel precedente quadro regolamentare, tali norme risultassero sostanzialmente inapplicabili, dal momento che non risultano in Europa casi di OPA ostili.
Preannuncia quindi il parere favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 29 luglio 2009. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Daniele Molgora.

La seduta comincia alle 14.35.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
Avverte quindi che il Governo ha chiesto di rinviare lo svolgimento dell'interrogazione Barbato n. 5-01694.

Francesco BARBATO (IdV), anche alla luce dei recenti sviluppi nelle indagini relative al gruppo bancario Delta Spa oggetto della propria interrogazione, sottolinea l'esigenza di dedicare la massima attenzione ad una tematica di particolare gravità, che rischia di essere ulteriormente complicata dalle norme in materia di condono per i capitali trasferiti all'estero in violazione delle disposizioni in materia di dichiarazione, che il Governo ha deciso di inserire all'articolo 13-bis del decreto-legge n. 78 del 2009.
Considera infatti particolarmente contraddittorio che l'Esecutivo dichiari di voler contrastare l'evasione fiscale perpetrata attraverso il ricorso ai cosiddetti «paradisi fiscali» e poi non sia in grado di assicurare il necessario livello di trasparenza e di informazione nei rapporti finanziari con uno Stato, la Repubblica di San Marino, che fa geograficamente parte del territorio italiano.
Ritiene pertanto che il rinvio dello svolgimento dell'atto di sindacato ispettivo debba consentire al Ministero dell'economia e delle finanze di svolgere tutti i necessari approfondimenti e, quindi, di fornire una risposta il più possibile esaustiva,

che dia conto degli ultimi sviluppi in materia, anche con riferimento alle responsabilità della società di revisione che ha certificato i bilanci del gruppo Delta.

5-01695 Fugatti: Disciplina tributaria applicabile alle plusvalenze da cessioni di partecipazioni in società in fase di start up.

Maurizio FUGATTI (LNP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maurizio FUGATTI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta.

5-01696 Ceccuzzi: Presentazione delle domande per la fruizione dell'agevolazione fiscale in favore delle associazioni che operano per la realizzazione di manifestazioni di rilievo storico-culturale.

Franco CECCUZZI (PD) rinuncia ad illustrare l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Daniele MOLGORA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Franco CECCUZZI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 29 luglio 2009.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

VI Commissione - Resoconto di mercoledì 29 luglio 2009

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008 (C. 2632 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze,
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2632, approvato dal Senato, recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2008;
considerato come anche sul rendiconto per l'esercizio finanziario 2008 si siano dispiegati gli effetti negativi sulla finanza pubblica legati alla grave crisi finanziaria ed economica che sta coinvolgendo l'intera economia mondiale;
rilevato, in particolare, come il deterioramento della situazione economica mondiale sia alla radice del peggioramento, registratosi nel 2008, del livello di indebitamento netto della pubblica amministrazione, della riduzione dell'avanzo primario, dell'aumento del fabbisogno e del rapporto tra debito pubblico e PIL, nonché della, seppur limitata, espansione del rapporto tra spesa per interessi e PIL;
sottolineato come il Governo abbia tempestivamente ravvisato la gravità delle possibili conseguenze della crisi sul piano della finanza pubblica, adottando, a partire dal decreto - legge n. 112 del 2008, una serie di provvedimenti volti a garantire la stabilizzazione dei conti pubblici nel difficile contesto macroeconomico;
rilevato a tale riguardo come il disegno di legge evidenzi significative variazioni, rispetto al dato iniziale, nell'andamento delle entrate;
evidenziato come, nonostante l'incremento di circa 8,1 miliardi di euro, rispetto alle previsioni definitive, degli accertamenti in termini di competenza, i versamenti in termini di cassa siano risultati inferiori di 8 miliardi rispetto al dato previsionale definitivo;
sottolineato, in tale contesto, il forte incremento percentuale registratosi nel comparto delle entrate extratributarie ed in quello delle entrate per alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti;
rilevata inoltre la riduzione delle entrate tributarie, che ha interessato soprattutto le tasse ed imposte sugli affari, le imposte sulla produzione, sui consumi e dogane, il lotto, le lotterie ed altre attività di giuoco, nonché i monopoli, parzialmente bilanciata dall'incremento registratosi nel settore delle imposte sul patrimonio e sul reddito;
evidenziato come la gestione dei residui attivi segnali anche per l'esercizio finanziario 2008 un aumento dei residui complessivi registrati alla fine dell'esercizio rispetto a quelli in essere all'inizio dell'esercizio stesso, pari a circa 20 miliardi di euro, ed un rilevante ammontare di residui attivi di nuova formazione;
considerato tuttavia come, per la prima volta dopo molti anni, l'esercizio 2008 abbia fatto registrare l'arresto del progressivo aumento della quota di residui attivi considerato non esigibili, a testimonianza ulteriore della migliorata capacità di riscossione delle somme iscritte a ruolo conseguente all'attuazione della riforma del sistema della riscossione coattiva;

sottolineata l'esigenza di portare a soluzione alcuni elementi di criticità evidenziati dalla Corte dei conti in sede di giudizio di parificazione, con riferimento segnatamente a talune incongruenze tra le previsioni di entrata e il totale degli importi versati, da versare e da riscuotere, nonché per quanto attiene alla classificazione di residui attivi riferiti ad entrate extra tributarie, che in alcuni casi risultano acriticamente classificati tutti come di riscossione certa,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009
(C. 2633 Governo, approvato dal Senato)

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno 2009.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze,
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2633, approvato dal Senato, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2009;
sottolineato come i dati contenuti nel disegno di legge di assestamento rispecchino le conseguenze negative della crisi economica in atto, che, come evidenziato anche dal Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013, sta dispiegando i suoi effetti sui conti pubblici, sia sul piano delle entrate sia su quello delle spese;
evidenziato in particolare come il disegno di legge, sebbene rilevi un incremento di 4,8 miliardi di euro delle entrate complessive, determinato da un aumento delle entrate da emissione di titoli di Stato, segnali al tempo stesso una significativa riduzione, pari a 32,7 miliardi, delle entrate tributarie, solo parzialmente compensata dalla crescita delle entrate extratributarie;
rilevato come la consistente variazione negativa delle entrate tributarie risulti sostanzialmente motivata dal fatto che le previsioni di entrata contenute nella legge di bilancio 2009 erano state formulate considerando un tasso di crescita del PIL reale pari allo 0,5 per cento, e non potevano in quel momento tenere conto del successivo peggioramento delle prospettive economiche, che hanno visto una contrazione del PIL, ridotto del 5,2 per cento rispetto all'anno precedente;
segnalato come la riduzione delle entrate tributarie rispetto alle previsioni iniziali riguardi sia le imposte dirette sia quelle indirette, ed appare particolarmente significativa per quanto riguarda le entrate relative all'IRPEF, pari a -10,5 miliardi, all'IRES, pari a -4,6 miliardi, all'IVA, pari a -12,4 miliardi, all'imposta di registro, pari a -1,1 miliardi, ed all'accisa sui prodotti energetici, pari a -1,8 miliardi;
evidenziato inoltre come risultino invece in crescita le entrate derivanti dal consumo dei tabacchi per 174 milioni, dai proventi del lotto per 492 milioni, dai proventi delle attività di gioco per 149 milioni, dai proventi del gioco del bingo per 158 milioni, e dal prelievo erariale sugli apparecchi e congegni di gioco per 204 milioni;
rilevato come il Governo, in un contesto di crisi economica globale, abbia opportunamente seguito un'impostazione di politica economica prudenziale, che, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e nella consapevolezza del vincolo costituito

dall'ammontare di debito pubblico italiano, ha inteso innanzitutto assicurare la stabilità dei conti pubblici;
evidenziato, peraltro, come l'Esecutivo abbia adottato una serie di importanti interventi di sostegno e stimolo all'economia, segnatamente con i decreti-legge n. 185 del 2008, n. 5 del 2009 e n. 78 del 2009, le cui misure sono volte in primo luogo a salvaguardare il potere d'acquisto delle famiglie, a garantire l'accesso al credito bancario per le imprese ed a promuovere gli investimenti produttivi;
rilevato come, in parallelo, il Governo abbia rafforzato gli strumenti di contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, ed abbia proceduto ad un'azione rigorosa di contenimento delle spese pubbliche improduttive, al fine di escludere innalzamenti della pressione fiscale nei confronti dei contribuenti, di ridurre gli sprechi e di massimizzare l'efficacia delle risorse stanziate a sostegno dell'economia;
sottolineati, a tale riguardo, gli effetti positivi che potranno essere determinati dall'attuazione della delega in materia di federalismo fiscale di cui alla legge n. 42 del 2009, sia ai fini di un miglior uso delle risorse pubbliche, sia sotto il profilo del più razionale utilizzo degli strumenti tributari da parte delle regioni e degli enti locali e del maggiore coinvolgimento di tali enti nell'azione di contrasto all'evasione fiscale;
evidenziato il bisogno che la politica tributaria coniughi l'esigenza di risanamento della finanza pubblica con quella di far fronte alle necessità di sostegno e rilancio delle imprese, in particolare di quelle di piccole e medie dimensioni, e delle fasce della popolazione più coinvolte dalla crisi, con specifico riferimento ai disoccupati, alle famiglie ed agli anziani con redditi bassi;
sottolineata, in tale contesto, la necessità che i provvedimenti di sostegno al tessuto produttivo siano finalizzati a dotare il sistema economico italiano degli strumenti atti a cogliere le occasioni di sviluppo che si porranno a conclusione dell'attuale fase di recessione,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

ALLEGATO 3

Schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo n. 229 del 2007, di attuazione della direttiva 2004/25/CE, concernente le offerte pubbliche di acquisto (Atto n. 100).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione Finanze,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni correttive al decreto legislativo n. 229 del 2007, di attuazione della direttiva 2004/25/CE, concernente le offerte pubbliche di acquisto (Atto n. 100);
rilevato come lo schema di decreto legislativo rechi alcuni utili interventi di manutenzione normativa del decreto legislativo n. 229 del 2007, al fine di superare dubbi interpretativi ed incertezze relativi ad alcune previsioni in esso contenute, ovvero a colmare lacune esistenti nella disciplina;
evidenziato inoltre come alcune delle modifiche apportate dallo schema di decreto consentano di semplificare taluni aspetti del quadro normativo nazionale, in particolare eliminando adempimenti a carico degli investitori italiani che non sono invece previsti negli ordinamenti degli altri Stati membri dell'Unione europea;
segnalata l'esigenza di valutare l'opportunità che le modifiche al Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998 apportate dall'articolo 13 del decreto - legge n. 185 del 2008, in materia di regole di neutralizzazione e passività applicabili alle società oggetto di offerta pubblica di acquisto, nonché dall'articolo 7, comma 3-quinquies, del decreto-legge n. 5 del 2009, relativamente al potere della Consob di ridurre al di sotto del 2 per cento, per le società ad elevato valore corrente di mercato e ad azionariato diffuso, la soglia percentuale di partecipazione in un emittente quotato oltre la quale è necessaria la comunicazione alla società partecipata ed alla stessa Consob, si applichino solo entro un determinato limite temporale, ripristinando successivamente la previgente formulazione delle norme del TUF, in considerazione del fatto che tali nuove previsioni, se non limitate ad una fase congiunturale, potrebbero rendere il mercato dei capitali italiano meno attraente per gli investitori istituzionali,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
con riferimento al comma 2 dell'articolo 2 dello schema di decreto legislativo, il quale novella il comma 3 dell'articolo 107 del TUF, in materia di offerte pubbliche di acquisto preventive, facendo tuttavia riferimento a parole non rinvenibili nel medesimo comma 3, provveda il Governo a correggere la formulazione della disposizione, nel senso di riferire la novella al comma 1, lettere a) e b), del già citato articolo 107;

e con la seguente osservazione:
con riferimento all'articolo 1, comma 1, lettera d), dello schema di decreto legislativo, il quale modifica l'articolo 101-bis del TUF fornendo un'elencazione di soggetti per i quali deve comunque intendersi sussistente l'azione di concerto, valuti il Governo l'opportunità di introdurre nel medesimo articolo 101-bis una previsione che attribuisca alla Consob il potere di individuare con proprio regolamento i comportamenti che non sono inclusi nella definizione di azione di concerto.

ALLEGATO 4

5-01695 Fugatti: Disciplina tributaria applicabile alle plusvalenze da cessioni di partecipazioni in società in fase di start up.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'onorevole Fugatti chiede di sapere se, al fini dell'applicazione del regime di participation exemption, il requisito della commercialità previsto dalla lettera d), dell'articolo 87 del TUIR si possa considerare sussistente in relazione a società in fase di start up, vale a dire società che hanno solo iniziato i lavori di predisposizione dei propri siti produttivi, ma che non sono ancora in grado di svolgere attività produttiva. Al riguardo, si fa riferimento, tra l'altro, alla circolare n. 36 del 4 agosto 2004 e alla risoluzione 323/E del 2005, dell'Agenzia delle Entrate, con le quali sarebbero stati chiariti taluni aspetti, in particolare, afferenti l'esclusione dell'applicabilità dell'articolo 87 del TUIR alle società immobiliari, ma ad oggi, si sostiene, non sarebbe intervenuta alcuna pronuncia esplicita da parte dell'amministrazione finanziaria in merito alle società effettivamente operative in fase di start up.
In proposito, si fa presente quanto segue.
L'articolo 87, comma 1, lettera d) del TUIR prevede - tra i requisiti per l'applicazione del regime della participation exemption - quello della cosiddetta commercialità. Tale requisito consiste nell'esercizio «da parte della società partecipata di un'impresa commerciale secondo la definizione di cui all'articolo 55. Senza possibilità di prova contraria si presume che questo requisito non sussista relativamente alle partecipazioni in società il cui valore del patrimonio è prevalentemente costituito da beni immobili diversi dagli immobili alla cui produzione o al cui scambio è effettivamente diretta l'attività dell'impresa, dagli impianti e dai fabbricati utilizzati direttamente nell'esercizio d'impresa. Si considerano direttamente utilizzati nell'esercizio d'impresa gli immobili concessi in locazione finanziaria e i terreni su cui la partecipata svolge l'attività agricola».
Come chiarito dalla circolare n. 36 del 4 agosto 2004 dell'Agenzia delle Entrate, l'impresa commerciale, al cui esercizio è subordinato il regime di esenzione, è individuata sulla base dei criteri di cui all'articolo 55 del TUIR, con la conseguenza che nel contesto delle disposizioni recate dall'articolo 87 in esame, essa coincide con le attività che danno luogo a reddito di impresa e, quindi, rileva secondo una definizione più ampia rispetto a quella civilistica. Il concetto di impresa commerciale «secondo la definizione di cui all'articolo 55» ricomprende, infatti, non solo le attività indicate nell'articolo 2195 del codice civile, ma anche le attività di cui al successivo comma 2 del medesimo articolo 55, che - come è noto - reca una elencazione aggiuntiva (rispetto a quella civilistica) di fattispecie di reddito d'impresa, più che una definizione di impresa commerciale.
Con particolare riferimento alle attività cosiddette preparatorie, l'Agenzia delle entrate si è già espressa negando il regime di esenzione con riferimento ad una società partecipata proprietaria di un complesso immobiliare oggetto di lavori di ristrutturazione

e restauro finalizzati a realizzare una struttura alberghiera (cfr. risoluzione del 9 novembre 2007, n. 323).
Al riguardo, è stato inoltre evidenziato come ad assumere rilevanza, nel rispetto della ratio della norma, sia l'attività in concreto esercitata e non la mera costituzione in forma di società di capitali. Ne consegue che se l'attività prevista dallo statuto non si può considerare iniziata non è riscontrabile, in linea di principio, la sussistenza del requisito della commercialità necessario per fruire del regime di participation exemption.

ALLEGATO 5

5-01696 Ceccuzzi: Presentazione delle domande per la fruizione dell'agevolazione fiscale in favore delle associazioni che operano per la realizzazione di manifestazioni di rilievo storico-culturale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con il question time in esame l'onorevole interrogante, nel premettere che l'articolo 1, comma 185, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, prevede l'equiparazione delle associazioni che operano per la realizzazione o che partecipano a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale, legate agli usi ed alle tradizioni delle comunità locali, ai soggetti esenti dall'imposta sulle società, chiede di sapere quando deve essere presentata la domanda per chiedere di essere inseriti, relativamente all'anno di imposta 2009, tra i soggetti beneficiari delle predette disposizioni.
Al riguardo, con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate del 14 dicembre 2007, è stato approvato il modello di domanda per l'ammissione ai benefici previsti dall'articolo 1, comma 185, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, in favore delle associazioni senza fini di lucro, in attuazione dell'articolo 1 del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 8 novembre 2007, n. 228.
In particolare, l'Agenzia delle entrate ha fatto presente che, ai sensi dell'articolo 1, comma 1 di detto decreto, il modello di domanda deve essere presentato, a decorrere dal 20 luglio ed entro il 20 settembre di ciascun anno d'imposta, esclusivamente per via telematica, direttamente dai soggetti interessati ovvero tramite gli intermediari abilitati (di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322).
Pertanto, per quanto riguarda le domande relative alla richiesta di benefici per l'anno 2009, sul sito dell'Agenzia delle entrate è disponibile l'apposita applicazione software ed è possibile trasmettere le istanze, con le richiamate modalità, entro il 20 settembre del corrente anno.