CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 novembre 2012
747.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 29 novembre 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.

  La seduta comincia alle 12.30.

Equo compenso nel settore giornalistico.
C. 3555-B Moffa ed altri.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Mario VALDUCCI, presidente e relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sulla proposta di legge C 3555-B, approvata dalla VII Commissione Cultura della Camera, in sede legislativa, e quindi modificata dall'11a Commissione del Senato, in sede deliberante, recante disposizioni relative all'equo compenso nel settore giornalistico.
  Rileva che la proposta introduce norme volte a promuovere l'equo compenso nel settore giornalistico, con riferimento alle retribuzioni dei giornalisti iscritti all'albo di cui all'articolo 27 della legge n. 69 del 1963, titolari di un rapporto di lavoro non subordinato nei quotidiani, nei periodici, anche telematici, nelle agenzie di stampa e nelle emittenti radiotelevisive.
  Passando ad una breve descrizione del contenuto del provvedimento, come modificato dal Senato, fa presente che l'articolo 1, che definisce finalità e ambito applicativo dell'intervento, stabilisce che per equo compenso – dizione modificata dal Senato in luogo di equità retributiva – si intende una remunerazione proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, tenendo conto della natura, del contenuto e delle caratteristiche della prestazione, in coerenza con i corrispondenti trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei giornalisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato.
  L'articolo 2 prevede che sia istituita presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del consiglio dei ministri, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie di cui questo dispone, una Commissione per la valutazione dell'equo compenso nel settore giornalistico, composta di sei membri (in luogo dei precedenti quattro previsti dalla Camera), di cui due, come stabilito in prima lettura dalla Camera, di provenienza Pag. 77ministeriale e precisamente un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e uno del Ministero dello sviluppo economico; come terzo componente, come già previsto dalla Camera, un rappresentante del Consiglio nazionale dell'ordine dei giornalisti; la Camera aveva previsto un quarto componente designato dalla Federazione nazionale della stampa italiana (FNSI), che il Senato ha sostituito con tre componenti, ossia un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei giornalisti comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, un rappresentante delle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei committenti comparativamente più rappresentative sul piano nazionale nel settore delle imprese giornalistiche e radiotelevisive, un rappresentante dell'Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani – INPGI. Sottolinea che ai componenti non spetta alcun compenso.
  Rileva che il Senato ha previsto che l'istituzione della Commissione avvenga entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, che la Commissione sia presieduta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega per l'informazione e che essa duri in carica tre anni, dopo i quali cessa dalle proprie funzioni.
  Precisa che la Commissione ha il compito di: definire, entro due mesi dal suo insediamento (in luogo dei precedenti tre stabiliti dalla Camera) l'equo compenso dei giornalisti iscritti all'albo non titolari di rapporto di lavoro subordinato con quotidiani e con periodici, anche telematici, con agenzie di stampa e con emittenti radiotelevisive, avuto riguardo alla natura e alle caratteristiche della prestazione, in coerenza con i trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei giornalisti titolari di un rapporto di lavoro subordinato; redigere un elenco, costantemente aggiornato, dei quotidiani, dei periodici, anche telematici, delle agenzie di stampa e delle emittenti radiotelevisive che garantiscono il rispetto dell'equo compenso, dandone adeguata pubblicità.
  L'articolo 3 prevede che, a decorrere dal 1o gennaio 2013, la mancata iscrizione nel suddetto elenco per un periodo superiore a sei mesi comporti la decadenza del contributo pubblico in favore dell'editoria e di qualsiasi altro contributo fino al momento della reiscrizione. Il Senato ha inoltre disposto che il patto contenente condizioni contrattuali in violazione dell'equo compenso sia considerato nullo.
  L'articolo 4 reca infine la clausola di invarianza finanziaria.
  Poiché ritiene che il provvedimento non presenti profili problematici dal punto di vista delle competenze della Commissione trasporti, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento stesso.

  Marco DESIDERATI (LNP), nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sul provvedimento in esame, esprime tuttavia rammarico che analoghe misure non vengano previste anche per altre categorie di lavoratori, che ugualmente avrebbero diritto a ricevere un equo compenso per il lavoro svolto.

  Maurizio GRASSANO (Misto-IL) dichiara la propria astensione.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 12.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.35 alle 12.45.