INTERROGAZIONI
Martedì 7 agosto 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Massimo Vari.
La seduta comincia alle 16.10.
5-05197 Sani: Gravi e continui disservizi postali, in particolare nella provincia di Grosseto.
Il sottosegretario Massimo VARI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Silvia VELO (PD), replicando in qualità di cofirmataria, nel ringraziare il rappresentante del Governo per l'ampia e articolata risposta, i cui contenuti vanno ben oltre il quesito posto nell'atto di sindacato ispettivo del luglio scorso, fa presente che i disservizi postali cui si riferisce l'interrogazione e le preoccupazioni riguardo alla qualità e regolarità dei servizi postali, soprattutto in alcune zone del territorio nazionale, permangono anche a distanza di un anno e anzi sembrano presentare profili di maggiore gravità, come dimostrano i numerosi atti di sindacato ispettivo presentati da parlamentari di tutti gli schieramenti sia in Commissione che in Assemblea.
In riferimento a quanto dichiarato dal sottosegretario in merito alla difficoltà di consegna della posta nella provincia di Grosseto, motivata dalle caratteristiche rurali del territorio e dal forte numero di turisti nella stagione estiva, osserva che gran parte del territorio nazionale risponde a tali caratteristiche. Esprime quindi una forte preoccupazione al riguardo, considerato anche che, in prospettiva, il servizio non potrà subire miglioramenti, dal momento che è in atto un piano di riorganizzazione degli uffici postali che Poste italiane ha presentato all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e che per la sola provincia di Grosseto prevede la chiusura di 33 uffici postali, mentre per l'intera Toscana ne prevede ben 173.
Ricorda, inoltre, che, mentre nel contratto di programma è previsto che Poste italiane effettui il recapito della corrispondenza sei giorni su sette, a seguito di un accordo tra Governo e Poste italiane stipulato Pag. 51circa un anno fa, è stato stabilito di recapitare la posta cinque giorni su sette. Inoltre, rileva che in alcune realtà addirittura il recapito della corrispondenza avviene due o al massimo tre giorni alla settimana, con gravi disagi per i cittadini e per le imprese. Sottolinea che le ipotesi formulate da Poste italiane nel suddetto Piano riguardo alla chiusura degli uffici postali risultano ancor più preoccupanti, ove si consideri che esse si fondano sulla nozione di «ufficio diseconomico» che corrisponde, nella larga parte dei casi, ad un ufficio ubicato in una zona montana, con popolazione anziana, non servita dal trasporto pubblico locale e senza connessione alla rete Internet a banda larga. Tutto ciò, a suo avviso, determina il rischio di un forte allarme sociale, come emerge anche dalle riunioni spontanee dei cittadini delle zone oggetto dei disservizi, che in caso di chiusura dell'ufficio postale di zona minacciano il ritiro dei depositi postali.
Coglie, quindi, l'occasione per chiedere che il Governo, in qualità di azionista della società attraverso il Ministero dell'economia e delle finanze, e di organismo vigilante, attraverso il Ministero per lo sviluppo economico, intraprenda iniziative volte a far emergere le effettive ricadute del Piano di riorganizzazione proposto da Poste italiane, facendo sì che i giusti obiettivi di equilibrio economico – peraltro superati grazie all'esercizio di servizi finanziari per i quali Poste italiane dispone di una rete senza pari sul territorio nazionale – si concilino con la tutela sociale della popolazione. Nell'auspicare, inoltre, che si realizzino condizioni di equità nella distribuzione degli uffici postali, superando il criterio di un ufficio postale per ogni comune che fa sì che aree con comuni molto piccoli siano meno a rischio di chiusura di aree con comuni di più grandi dimensioni, come è il caso della Toscana, ritiene utile che, nell'ambito dell'attività conoscitiva che la Commissione sta svolgendo sull'attuale situazione del settore postale, sia audita l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, al fine di avviare un utile confronto con tutti i soggetti interessati a questo processo.
Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.30.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Martedì 7 agosto 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI.
La seduta comincia alle 16.30.
Sulla missione a Forlì del 19 luglio 2012, presso il centro ENAV «Academy».
Mario VALDUCCI, presidente, rende comunicazioni sulla missione in oggetto (vedi allegato 2).
Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle comunicazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 16.35.
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