CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 agosto 2012
693.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

  La seduta comincia alle 8.15.

DL 83/12: Misure urgenti per la crescita del Paese.
S. 3426 Governo, approvato dalla Camera.

(Parere alle Commissioni riunite 8a e 10a del Senato).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Remigio CERONI (PdL), relatore, illustra il provvedimento in esame, approvato dalla Camera, recante misure urgenti per la crescita del Paese. Rammenta che la Commissione ha espresso parere alle Commissioni riunite VI e X della Camera in data 11 luglio 2012. In ordine alle novelle apportate al testo nel corso dell'esame alla Camera, di interesse della Commissione, segnala che l'articolo 10 reca ulteriori disposizioni per la ricostruzione e la ripresa economica nel territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo colpite dagli eventi sismici del maggio 2012. Le misure adottate, sottolinea, sono volte all'apprestamento urgente di moduli abitativi provvisori, nonché di moduli destinati ad uso scolastico ed edifici pubblici. Rileva che il comma 15-bis Pag. 432prevede che i Presidenti delle regioni colpite dagli eventi sismici dovranno stabilire interventi urgenti per il ripristino degli edifici ad uso pubblico; il comma 15-ter concede ai medesimi Presidenti la facoltà di avvalersi di soggetti attuatori all'uopo nominati. Sostiene che l'articolo 13-bis introduce un'ulteriore tipologia di interventi per i quali non è necessario alcun titolo abilitativo, ossia le modifiche interne di carattere edilizio sulla superficie coperta dei fabbricati adibiti ad esercizio di impresa ovvero le modifiche della destinazione d'uso dei locali adibiti ad esercizio d'impresa. Evidenzia che l'articolo 17-bis apre il Capo IV-bis, recante disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive; l'articolo 17-ter prevede che il Governo promuova un'intesa con le Regioni per assicurare l'armonizzazione degli interventi in materia di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. L'articolo 17-quinquies, precisa, interviene in materia di semplificazione dell'attività edilizia e diritto ai punti di ricarica, mentre l'articolo 17-sexies prevede che le infrastrutture, anche private, destinate alla ricarica dei veicoli elettrici costituiscano opere di urbanizzazione primaria. Rileva che l'articolo 17-septies prevede l'adozione di un Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, d'intesa con la Conferenza unificata. L'articolo 35, sottolinea, reca modifiche alla disciplina delle attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare. Fa notare che l'articolo 36-bis reca disposizioni in materia di criteri di individuazione dei siti inquinati di interesse nazionale (SIN), mentre l'articolo 37 disciplina le gare per la distribuzione di gas naturale e nel settore idroelettrico. Si sofferma quindi sull'articolo 59, che reca disposizioni urgenti per il settore agricolo; Fa notare che con un emendamento soppressivo sono stati espunti dalla legge di conversione del decreto i commi 8, 9 e 10, che intervenivano sul rapporto tra biomasse ad uso agro-energetico e agricoltura. Il comma 11, rileva, accentra le competenze autorizzatorie, nei settori dell'acquacoltura e della pesca, in capo al Ministero politiche agricole alimentari forestali, fermo restando il rispetto dell'articolo 117 della Costituzione e quindi del ruolo delle Regioni. Precisa che l'articolo 64 istituisce il Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva, finalizzato alla realizzazione di nuovi impianti sportivi. Si sofferma sull'articolo 66, che incentiva il rafforzamento di circuiti virtuosi tra le imprese turistico-alberghiere e l'indotto economico-produttivo ad esse collegato, attraverso la costituzione di reti di impresa e di filiera; il comma 1-bis introduce il termine del 31 dicembre 2012 per effettuare la delimitazione dei distretti turistici da parte delle Regioni. Precisa che l'articolo 67-ter reca le disposizioni per la ricostruzione e gli altri interventi necessari per il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo, che saranno gestiti sulla base del riparto costituzionale di competenze tra gli enti territoriali e lo Stato.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), esprimendo riserve sull'impianto complessivo del provvedimento, preannuncia che intende astenersi sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 95/12: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini.
C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

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  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, illustra il provvedimento in esame, approvato dal Senato e su cui la Commissione ha espresso parere alla 5a Commissione del Senato in data 18 luglio 2012. In ordine alle previsioni di interesse della Commissione, segnala che l'articolo 1 disciplina il mercato degli acquisti della pubblica amministrazione attraverso un Programma per l'efficientamento delle procedure di dismissione di beni mobili. Rileva che l'articolo 3 detta disposizioni circa l'utilizzo degli spazi da parte delle pubbliche amministrazioni; alle regioni e agli enti locali può essere concesso l'uso gratuito di beni immobili di proprietà dello Stato per le proprie finalità istituzionali. Evidenzia che l'articolo 3-bis prevede il credito di imposta e finanziamenti bancari agevolati per la ricostruzione del dopo terremoto in Emilia; con apposito protocollo di intesa tra il Ministro dell'economia e delle finanze e i Presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto sono definiti i criteri e le modalità attuativi del presente articolo. L'articolo 4, precisa, prevede riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di società pubbliche; l'articolo 5 reca disposizioni volte al contenimento di alcune voci di spesa delle pubbliche amministrazioni. Evidenzia che l'articolo 9 prevede che le autonomie territoriali intervengano su enti, agenzie e organismi che esercitino funzioni amministrative spettanti agli enti locali, sopprimendoli o accorpandoli. All'articolo 12, segnala, sono soppressi i commi 21 e 22 sui finanziamenti perequativi nei confronti dei comuni confinanti con le Province Autonome di Trento e di Bolzano. Si sofferma quindi sull'articolo 15, che reca disposizioni per l'equilibrio del settore sanitario e misure di governo della spesa farmaceutica; a decorrere dal 1o gennaio 2013 l'attuale sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco è sostituito da un nuovo metodo, definito con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Precisa che il comma 13, lettera c), dispone che, previa intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, le regioni e le province autonome adottano provvedimenti di riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri, a carico del Servizio sanitario regionale. Il comma 20, fa notare, concerne le possibilità di prosecuzione, oltre i termini già stabiliti, del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale. Rileva che l'articolo 16 contiene norme per il concorso degli enti territoriali agli obiettivi di finanza pubblica; le risorse destinate alle regioni a statuto ordinario sono ridotte di 700 milioni di euro per il 2012 e la ripartizione delle riduzioni è effettuata in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il comma 12-septies, fa notare, che prevede che le regioni sottoposte al piano di stabilizzazione finanziaria di cui al decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, possono disporre l'anticipo all'anno 2013 della maggiorazione dell'aliquota dell'addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche. Sottolinea che l'articolo 16-bis regola il Patto Governo-regioni per il trasporto pubblico locale, mentre l'articolo 17 prevede che tutte le province delle regioni a statuto ordinario sono oggetto di riordino sulla base di requisiti minimi. Precisa che l'articolo 18 sopprime le Province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria e istituisce le relative città metropolitane, mentre l'articolo 19 concerne le funzioni fondamentali dei comuni e le modalità di esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Segnala che gli articoli da 23-bis a 23-duodecies recano norme in materia di efficientamento, valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico, misure di razionalizzazione dell'amministrazione economico-finanziaria nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario. Evidenzia che l'articolo 24-bis stabilisce che fermo restando il contributo delle regioni a statuto speciale Pag. 434e delle province autonome di Trento e di Bolzano all'azione di risanamento le disposizioni del presente decreto si applicano alle predette regioni e province autonome secondo le procedure previste dai rispettivi statuti speciali e dalle relative norme di attuazione.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

  Il deputato Mario PEPE (PD) manifesta riserve e avanza rilievi critici in relazione ai contenuti del provvedimento, segnalando, in particolare, che le previsioni che incidono sull'assetto ordinamentale dei livelli di governo del territorio andrebbero inserite in un diverso e più organico provvedimento che attui una riforma istituzionale compiuta dell'intera architettura delle autonomie territoriali, nel pieno rispetto dei precetti costituzionali ed in conformità all'articolo 5 della Carta costituzionale. Ravvisa quindi l'esigenza che le previsioni del decreto-legge siano coordinate, per i profili e negli ambiti di riferimento, con la legge delega sul federalismo fiscale e con i relativi decreti legislativi di attuazione. Evidenzia i profili problematici connessi alle norme relative al riordino delle province, la cui disciplina appare incongrua per motivi di merito e per le summenzionate ragioni di metodo. Aggiunge che appare contrario ai principi di buona tecnica legislativa contemplare nel medesimo provvedimento misure urgenti di carattere economico-fiscale, volte ad arginare la grave crisi economica che affligge il Paese, e disposizioni di portata ordinamentale tese a modificare l'assetto istituzionale dei livelli di governo del territorio prefigurato dalla Carta costituzionale. Valuta negativamente l'orientamento del Governo e gli indirizzi delineati nel testo in ordine alla riforma degli enti locali, in quanto l'articolato tende a comprimere e mortificare specificità e peculiarità territoriali che andrebbero invece valorizzate, seppur in un quadro di opportuno contenimento degli oneri di funzionamento degli apparati pubblici. Aggiunge che i parametri richiamati nel provvedimento in ordine al riordino delle province appaiono del tutto indefiniti e frammentari e avrebbero dovuto essere inseriti, ribadisce, in una più organica e sistematica riforma dell'intera materia.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, esprime forti perplessità sui contenuti del decreto-legge; segnala che appaiono decisamente violate talune previsioni degli statuti speciali e delle intese stipulate tra regioni e province autonome ed il Governo e le altre regioni. Precisa, al riguardo, che la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 24-bis appare del tutto insufficiente. Evidenzia profili di criticità in ordine ai contenuti dell'articolo 15 e valuta favorevolmente le previsioni recate dall'articolo 4, nella parte in cui è stato soppresso, nel corso dell'esame del provvedimento al Senato, l'obbligo di automatico scioglimento delle società partecipate. Segnala che per tali motivi sussiste una convinta contrarietà del gruppo degli autonomisti sul decreto-legge in esame.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) ritiene apprezzabili le modifiche apportate al testo nel corso dell'esame al Senato, con particolare riferimento alle previsioni in cui si richiamano i parametri dei costi e fabbisogni standard in ordine alla disciplina delle riduzioni di spesa degli enti ed apparati pubblici. Valuta favorevolmente le norme afferenti al riordino delle società pubbliche e partecipate. In relazione alla disciplina che reca il riordino delle province, ravvisa l'opportunità che sia riconosciuta alle regioni una piena potestà nell'individuazione degli ambiti territoriali che dovranno configurare il perimetro delle nuove province. Paventa, quindi, il rischio che si ingenerino incertezze interpretative relativamente alla esatta delimitazione territoriale dei capoluoghi di provincia.

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  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), nel manifestare ampie riserve sui contenuti del provvedimento, evidenzia l'inadeguatezza delle risorse stanziate, pari a ottocento milioni di euro, che dovranno essere ripartite tra le regioni. Osserva che la disciplina sulle nuove province recata dal testo appare lesiva della centralità del Parlamento in quanto solo il legislatore è tenuto a fissare gli specifici parametri di riferimento rispetto ad una riforma che incide su materia costituzionale. Ritiene eccessivi gli oneri sostenuti dagli enti locali rispetto a quelli, di minore portata, che gravano sulle amministrazioni centrali. Precisa, in relazione all'articolo 15, che le province non sono contemplate nel novero della ripartizione del fondo sulla sanità in ragione di un'autonoma decisione assunta dalle medesime province. Valuta negativamente, in conclusione, i contenuti dell'intero provvedimento.

  Il deputato Isidoro GOTTARDO (PdL) sostiene che la filosofia che ispira il provvedimento è fortemente centralista e, pur rispondendo a giustificate esigenze di messa in sicurezza dei saldi di bilancio, rischia di pregiudicare le autonomie territoriali e le competenze loro attribuite dalla Carta costituzionale. Stigmatizza, quindi, l'operato del Governo, che si è reso interprete di una riforma dei profili istituzionali delle autonomie locali attraverso misure non conformi alle procedure costituzionali. Ritiene altresì grave che non siano stati considerati i pur soddisfacenti esiti raggiunti su diversi fronti dall'adozione di importanti provvedimenti varati dal precedente governo, tra cui, in particolare, il federalismo fiscale. Rammenta che il fondo sanitario regionale del Friuli Venezia Giulia è interamente a carico della regione e paventa, al riguardo, il rischio che sia inopinatamente compressa l'autonomia regionale attraverso la previsione di incisive ed insostenibili riduzioni di spesa. Evidenzia una carenza di cultura politico-istituzionale e sostiene che le misure contenute nel decreto-legge rischiano di pregiudicare la credibilità delle istituzioni. Fa notare che le province rappresentano un livello di governo del territorio di rango costituzionale e qualsiasi modifica afferente al loro assetto istituzionale esige il pieno rispetto delle procedure e garanzie costituzionali. Valuta negativamente, in conclusione, i contenuti dell'intero provvedimento.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, sulla base delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, formula una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 2).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell'opera verdiana.
C. 1373-A esame emendamenti.

(Parere alla VII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore senatore Francesco Bevilacqua, illustra il contenuto delle proposte emendative in esame, riferite alla proposta di legge C. 1373-A, recante norme volte a favorire, in occasione dalla ricorrenza, nell'anno 2013, del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, iniziative celebrative per le quali è prevista la concessione di contributi e l'istituzione di un Comitato con il compito di promuoverle e coordinarle. Osserva che le proposte emendative prevedono la delimitazione temporale degli interventi agli anni 2012 e 2013; la soppressione degli interventi di sistemazione viaria degli itinerari relativi nelle province di Milano, Parma, Piacenza e Reggio Emilia; la soppressione del riferimento Pag. 436temporale al 1o gennaio 2012 della decorrenza dell'istituzione del comitato promotore; la soppressione della rappresentanza nel comitato suddetto di taluni enti; la soppressione del festival Verdi; la riduzione del contributo straordinario assegnato per le celebrazioni del centenario e la riduzione della copertura finanziaria.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 8.30.

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