CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 marzo 2012
622.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
Pag. 29

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-06377 Contento: Sulle dichiarazioni alla stampa del procuratore aggiunto di Palermo, dottor Antonio Ingroia, sulla sentenza della Corte di Cassazione di annullamento con rinvio della sentenza di condanna del senatore Marcello Dell'Utri.

TESTO DELLA RISPOSTA

Le dichiarazioni rese dal Procuratore aggiunto dottor Ingroia - così come riferite dall'On. Contento nell'atto di sindacato ispettivo in discussione - formano oggetto di un'attività istruttoria ministeriale, demandata ai Dipartimenti competenti.
Allo stato, in attesa di riscontri specifici e puntuali, nulla è dato esprimere in merito alle dichiarazioni in questione, né si può formulare giudizio o valutazione alcuna ai fini di future ed eventuali iniziative di natura amministrativa e di valenza disciplinare.

Pag. 30

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-06376 Paolini: Sulla riforma della geografia giudiziaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

Rispondo all'interrogazione dell'Onorevole Paolini evidenziando che, come noto, la legge n. 148/2011 - di conversione del decreto-legge n. 138/2011 - delega il Governo ad adottare decreti legislativi per la riorganizzazione della distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio.
I principi ed i criteri direttivi del riordino prevedono la riduzione degli uffici giudiziari di I grado, la possibilità di ridefinire l'assetto territoriale delle circoscrizioni giudiziarie, anche mediante attribuzione di porzioni di territorio a circondari limitrofi e la ridefinizione dell'assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali.
Pertanto, con decreto ministeriale del 13 ottobre 2011 è stato istituito, presso l'Ufficio Legislativo del Dicastero della Giustizia, il gruppo di studio per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
Allo stato, posso comunicare che tale gruppo di studio sta provvedendo a raccogliere i dati relativi ai carichi di lavoro, alle piante organiche, ai bacini di utenza e a quant'altro possa rivelarsi utile ai fini dell'elaborazione di criteri oggettivi ed omogenei, sulla cui base riorganizzare gli uffici giudiziari e realizzare una loro più razionale distribuzione sul territorio.
Una volta concluso tale incarico e definiti i predetti criteri si procederà alla concreta individuazione delle sedi giudiziarie accorpabili, tenendo conto delle indicazioni provenienti (anche all'esito di incontri) dai responsabili degli uffici giudiziari e dai rappresentanti degli organi istituzionali e delle comunità interessate.

Pag. 31

ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-06375 Rao: Sul sistema di informatizzazione degli uffici giudiziari.

TESTO DELLA RISPOSTA

L'informatizzazione degli Uffici giudiziari italiani è una realtà in continuo divenire e per la cui diffusione sono impegnati tutti i competenti Dipartimenti del Ministero.
Per ciò che concerne il settore civile, faccio presente che tutti gli Uffici giudiziari, sia di primo che di secondo grado, sono già dotati del sistema informatizzato per l'attivazione dei servizi telematici.
Peraltro, proprio in seguito alle recenti modifiche apportate all'articolo 136 codice procedura civile, si è dato notevole impulso all'attivazione delle comunicazioni in via telematica: queste ultime sono attualmente utilizzate nel 61 per cento degli Uffici giudiziari (20 Corti d'Appello su 26; 97 Tribunali su 165) ed entro l'estate 2012 saranno attivate in tutti gli Uffici giudiziari civili.
Quanto al deposito degli atti di parte, segnalo che sono 42 i Tribunali in cui è attivo il decreto ingiuntivo telematico, mentre sono 24 quelli in cui è attivo il deposito telematico nell'ambito delle esecuzioni civili individuali e concorsuali.
Per ciò che concerne, invece, il settore penale, faccio presente che è in corso l'analisi per l'aggiornamento dei sistemi di registro informatizzato. In ogni caso sono già numerose le sedi giudiziarie che dispongono di sistemi di digitalizzazione dei documenti, anche per il rilascio di copie di atti in formato elettronico.
Segnalo, altresì, che nell'ambito del c.d. Piano Straordinario di Digitalizzazione è in atto, presso il Tribunale e la Procura di Torino, la sperimentazione del servizio di notifiche/comunicazioni elettroniche tramite Posta Elettronica Certificata (c.d. PEC).
Entro la fine del prossimo aprile, è in programma la diffusione del suddetto servizio a 20 Uffici giudiziari, mentre entro gennaio 2013 è prevista la successiva estensione dell'applicativo ad altre 458 sedi, sia di livello circondariale, sia di livello distrettuale e con il coinvolgimento della Corte di Cassazione.
Concludo precisando che, a partire dal mese di febbraio 2013, tale progetto dovrebbe essere esteso a tutte le sedi giudiziarie italiane.