ALLEGATO 1
Interrogazione n. 5-04064 Contento: Sulla carenza delle dotazioni di beni della Procura della Repubblica di Roma.
TESTO DELLA RISPOSTA
In risposta all'onorevole Contento, voglio evidenziare che sulla vicenda processuale citata nell'atto di sindacato ispettivo sono state prontamente investite le competenti articolazioni ministeriali.
Sulla base dei dati acquisiti è emerso che il procedimento penale menzionato, pendente presso la Procura della Repubblica di Roma, ha per oggetto un'indagine assai complessa - relativa a numerosi fatti reato in cui sono coinvolti svariati soggetti - ed è compendiato in un elevatissimo numero di atti e documenti (16 faldoni contenenti migliaia di pagine). Risulta, altresì, che con riferimento alla posizione dell'indagato di cui tratta l'interrogazione, il PM precedentemente titolare delle indagini aveva già disposto la separazione (stralcio), tuttavia mai eseguita, e redatto la richiesta di archiviazione, mai trasmessa al competente G.I.P.
È emerso, inoltre, che il magistrato subentrato nell'indagine nel luglio 2010, cui nuovamente il difensore dell'indagato aveva rivolto istanza in ordine alla richiesta di archiviazione, si era riservato di provvedere contestualmente all'esercizio dell'azione penale nei confronti dei coindagati, attesa l'impossibilità di effettuare uno stralcio cartaceo per l'indisponibilità di sufficienti «risorse materiali ed umane» e non potendo disporre lo stralcio virtuale, cioè mediante copia digitale degli atti, prima dell'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari.
Al riguardo, dagli elementi informativi acquisiti risulta che, effettivamente, costituisce prassi consolidata della Procura di Roma definire congiuntamente tutte le posizioni nell'ambito di un medesimo procedimento penale a conclusione delle indagini, o con l'esercizio dell'azione penale, oppure con la separazione delle posizioni ritenute meritevoli di archiviazione, con conseguente formazione di autonomo fascicolo contenente la copia digitale degli atti, oltre alla richiesta di archiviazione.
Sulla base di tali elementi, riguardanti la vicenda processuale menzionata, le competenti articolazioni ministeriali hanno ritenuto l'insussistenza di profili di rilievo disciplinare riferibili a magistrati che si sono occupati del procedimento in esame. Ed infatti - è stato rilevato - i Pubblici Ministeri hanno agito attenendosi ad una prassi dell'Ufficio ormai da tempo invalsa, potendo definire tutte le posizioni all'esito delle indagini a mezzo di stralcio «informatico», tenuto conto dell'impossibilità di effettuare la copia digitale degli atti prima dell'emissione dell'avviso ex articolo 415-bis del codice di procedura penale.
Peraltro, il criterio generalmente adottato dalla Procura di Roma e concretamente seguito dai magistrati incaricati dell'indagine appare, per quanto concerne le indagini particolarmente complesse a carico di molteplici indagati, il più consono ad una precisa, puntuale ed approfondita valutazione di tutte le posizioni tra loro strettamente connesse, anche al fine di individuare, con la necessaria completezza ed esaustività, tutti gli atti da stralciare, come rilevato, del resto, dallo stesso P.M.
Per tale complesso di ragioni, nella vicenda in questione, non sono stati ravvisati margini per dare seguito alle iniziative di carattere ispettivo invocate dall'interrogante.
ALLEGATO 2
Interrogazione n. 5-04063 Ria: Sulla riforma organica della magistratura onoraria.
TESTO DELLA RISPOSTA
In risposta all'interrogazione degli onorevoli Ria e Rao faccio presente che, come noto e come è stato evidenziato, di recente, in occasione di altre risposte ad atti di sindacato ispettivo di analogo contenuto, il Ministero della giustizia ha predisposto uno schema di disegno di legge di riforma organica della magistratura onoraria, già esaminato, nei mesi scorsi, dal Consiglio dei ministri in via preliminare.
Tale schema di provvedimento è stato oggetto di ampio confronto con le organizzazioni sindacali dei giudici di pace e dei magistrati onorari ed in tale occasione, peraltro, è stata rilevata la difficoltà di reperire le risorse economiche necessarie ad assicurare una copertura previdenziale ed assistenziale ai magistrati onorari e, per tale ragione, vi sono stati contatti con il Ministero dell'economia, al fine di verificare l'entità dei relativi costi.
Posso assicurare, in ogni caso, che nel contesto descritto, proprio per dare concreta attuazione all'impegno assunto dal Governo - ed in particolare dal Ministro guardasigilli - di realizzare una riforma compiuta della magistratura onoraria, sono attualmente oggetto di studio e valutazione tutte le opzioni possibili per consentire all'amministrazione della giustizia di continuare ad avvalersi della professionalità maturata da coloro che hanno già le funzioni di giudice di pace, tenuto altresì conto del carattere onorario e temporaneo delle suddette funzioni giudiziarie.