Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento affari esteri | ||
Titolo: | Le elezioni in Estonia - i risultati | ||
Serie: | Note elezioni nel mondo Numero: 88 | ||
Data: | 07/03/2011 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | III-Affari esteri e comunitari |
n. 88 – 7 marzo 2011
SIWEB
Le elezioni in Estonia– i risultati
Domenica 6
marzo 2010 si sono svolte le elezioni del Parlamento monocamerale estone (RiigiKogu). I risultati elettorali hanno confermato la coalizione di governo
composta dal partito della riforma[1]
guidato dal primo ministro Andrus Ansip (per cenni biografici cfr. box sotto) e dall’Unione per la patria – Res publica guidata da Mart Laar[2].
Il partito della riforma ha ottenuto
il 28,6 per cento dei voti e 33 seggi
(
Per approfondimenti sul sistema politico-istituzionale estone si rinvia a Elezioni programmate nel periodo febbraio-aprile 2011. Con riferimento agli indicatori internazionali del paese si ricorda comunque che Freedom House classifica l’Irlanda come uno “Stato libero” e una “democrazia elettorale”, mentre il Democracy Index 2010 dell’Economist Intelligence Unit lo definisce come “democrazia imperfetta”.
Si ricorda che l’Estonia è una repubblica parlamentare. Il Parlamento estone, monocamerale, (Riigikogu) è composto da 101 membri eletti per quattro anni con un sistema elettorale proporzionale, con metodo del quoziente di lista e recupero nazionale dei resti con metodo D’Hondt e soglia di sbarramento al cinque per cento.
Nella sottostante tabella 1 sono riportati i risultati elettorali, in termini percentuali e di seggi ottenuti dalle diverse forze politiche (riportando anche la differenza di seggi rispetto al precedente Parlamento).
La conferma della coalizione di governo guidata da Andrus Ansip, primo ministro dal 2005, appare premiare la politica economica che ha consentito all’Estonia un miglioramento dei dati fondamentali dell’economia dopo la crisi economica del 2008. Se infatti tale crisi aveva condotto ad una diminuzione del PIL del 14 per cento nel 2009, nel 2010 l’Estonia ha conosciuto un aumento del PIL del 6,4 per cento, mentre per il 2011 è prevista una crescita del 4,2 per cento. La linea di grande rigore intrapresa dal governo Ansip, con una riduzione dei salari pubblici e un aumento delle imposte, ha ricondotto il deficit pubblico dell’Estonia nel 2010 all’1,6 per cento del PIL, mentre il rapporto debito-PIL è del 9,5 per cento (il più basso tra gli Stati-membri dell’Unione europea). Inoltre, nel 2010 l’Estonia è divenuta membro dell’OCSE, mentre il 1° gennaio 2011 lo Stato ha adottato l’euro come sua moneta. Tra i dati negativi della situazione estone si ricorda invece l’alta disoccupazione, pari al 10,4 della popolazione attiva.
Andrus Ansip: Cenni biografici.
Il primo ministro estone (n. 1956),
laureato in chimica, dopo l’indipendenza del paese nel
Tabella 1: risultati elettorali
Partito
|
Percentuale voti |
Seggi |
Differenza seggi |
Partito della riforma
|
28,6 |
33 |
+2 |
Unione per la patria – Res publica
|
20,5 |
23 |
+4 |
Partito di centro
|
23,3 |
26 |
-3 |
Partito socialdemocratico |
17,1 |
19 |
+9 |
Fonti: Freedom House, Economist Intelligence Unit, Fondazione Robert Schuman, Statesman’s Yearbook 2011.
[1] Di orientamento centrista-liberale il partito della riforma aderisce, al Parlamento europeo, al gruppo dell’Alleanza dei liberali e democratici europei.
[2] Di orientamento liberal-conservatore, l’Unione per la patria-Res publica aderisce, al Parlamento europeo, al gruppo del Partito popolare europeo.
[3] Di orientamento centrista e social-liberale, radicato anche nella minoranza russofona, il partito di centro aderisce anch’esso al Parlamento europeo, come il partito della riforma, al gruppo dell’Alleanza dei liberali e democratici europei.
[4] Al parlamento europeo aderisce al gruppo dell’Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici.