Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Bilancio dello Stato
Altri Autori: Servizio Commissioni
Titolo: (AC.4935) Ratifica del Trattato di adesione della Croazia alla Unione europea
Riferimenti:
AC N. 4935/XVI     
Serie: Scheda di analisi    Numero: 212
Data: 09/02/2012
Descrittori:
CROAZIA   RATIFICA DEI TRATTATI
UNIONE EUROPEA     
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari

 


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 

 

 

 

 

Analisi degli effetti finanziari

 

 

 

A.C. 4935

 

 

Ratifica del Trattato di adesione

della Croazia alla Unione europea

 

 

 

 

 

 

 

N. 212 – 9 febbraio 2012

 

 


 

La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato.

La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione).

L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SERVIZIO BILANCIO DELLO STATO – Servizio Responsabile

( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it

 

SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione

( 066760-3545 / 066760-3685 – * com_bilancio@camera.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Estremi del provvedimento

 

 

A.C.

 

4935

Titolo breve:

 

Ratifica ed esecuzione del Trattato relativo all’adesione della Repubblica di Croazia all’Unione europea

 

Iniziativa:

 

 

 

 

Commissione di merito:

 

 

Relatore per la

Commissione di merito:

 

Stefani

Gruppo:

 

 

Relazione tecnica:

 

 

 

Parere richiesto

 

 

Destinatario:

 

Oggetto:

 

 

 

 

 

 

 

 


 

INDICE

 

 

 

 

ARTICOLI 27-35 dell’Atto di adesione. 3

Disposizioni finanziarie. 3



PREMESSA

 

Il disegno di legge autorizza la ratifica e l’esecuzione del Trattato tra gli Stati membri dell’Unione Europea e la Croazia, firmato a Bruxelles il 9 dicembre 2011, relativo all’adesione della Repubblica di Croazia all’Unione europea.

In particolare, il disegno di legge reca in allegato l’Accordo che, a sua volta, si compone del Trattato di adesione vero e proprio, dell’Atto di adesione, con relativi allegati e protocollo, e dell’Atto finale.

Il disegno di legge non è corredato di relazione tecnica.

La relazione illustrativa precisa che dall’attuazione del provvedimento non derivano nuove o maggiori spese o minori entrate per il bilancio dello Stato. Infatti, tutte le spese derivanti dall’applicazione del Trattato sono imputate al bilancio dell’Unione europea, che è finanziato da risorse proprie e da trasferimenti di risorse nazionali. Questi ultimi sono decisi nell’ambito di un quadro finanziario pluriennale, approvato all’unanimità dal Consiglio, previa approvazione del Parlamento europeo. Per l’istituzione di nuove categorie di risorse proprie continuerà ad essere necessario il voto all’unanimità del Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo. La relativa decisione potrà entrare in vigore solo previa approvazione dei singoli Stati membri, conformemente alle rispettive norme costituzionali.

Si dà conto di seguito delle disposizioni recate dall’Atto di adesione che presentano profili di carattere finanziario.

 

ANALISI DEGLI EFFETTI FINANZIARI

 

ARTICOLI 27-35 dell’Atto di adesione

Disposizioni finanziarie

Le norme, tra l’altro, dispongono:

­       le modalità di partecipazione della Croazia al capitale della Banca europea degli investimenti, al Fondo di ricerca sul carbone e l’acciaio, nonché la gestione diretta da parte della Croazia di gare, sovvenzioni e pagamenti nel quadro dello strumento di assistenza di preadesione (IPA) (articoli 27-29);

­       l’istituzione, per il periodo 2013-2014, di un’assistenza finanziaria temporanea (cosiddetto strumento di transizione, che ammonta a 29 milioni di euro per il 2013) a favore della Croazia per il rafforzamento della capacità amministrativa e giudiziaria (articolo 30);

­       l’istituzione di uno strumento per sviluppare l’acquis di Schengen (strumento temporaneo Schengen), in virtù del quale, per il periodo 1° luglio 2013-31 dicembre 2014, sono messi a disposizione della Croazia, sotto forma di pagamenti forfetari, 40 milioni di euro nel 2013 e 80 milioni di euro nel 2014 (articolo 31);

­       l’istituzione di uno strumento a carattere temporaneo per favorire l’incremento dei flussi di tesoreria del bilancio nazionale, in virtù del quale sono messi a disposizione della Croazia, sotto forma di pagamenti forfetari, per il periodo 1° luglio 2013-31 dicembre 2014, 75 milioni di euro per il 2013 e 28,6 milioni di euro nel 2014 (articolo 32);

­       la determinazione della quota degli stanziamenti destinati alla Croazia nel quadro dei Fondi strutturali e del Fondo di coesione (449,4 milioni di euro nel 2013), del Fondo europeo per la pesca (8,7 milioni di euro nel 2013)[1] e a titolo di assistenza per lo sviluppo rurale (27,7 milioni di euro nel 2013) (articoli 33-35).

Si segnala che l’Allegato VI reca l’elenco delle misure temporanee supplementari in materia di sviluppo rurale per la Croazia. Sono previsti, tra l’altro: interventi di sostegno per gli agricoltori delle aziende in semisussistenza in fase di ristrutturazione; misure di sostegno per favorire la costituzione e il funzionamento di associazioni tra produttori; misure di integrazione di pagamenti per gli agricoltori ammessi ai pagamenti o agli aiuti diretti nazionali.

 

Nulla da osservare al riguardo, alla luce di quanto precisato dalla relazione illustrativa e in coerenza con i precedenti Atti di adesione alla UE di nuovi Stati membri.

 



[1] Con riferimento a tali Fondi, le disposizioni prevedono la possibilità di effettuare un adeguamento delle quote, nella misura in cui lo consentano i limiti del nuovo acquis dell’Unione, per assicurare un aumento dei fondi per la Croazia nel 2014 di 2,33 volte l’importo del 2013 e nel 2015 di 3 volte l’importo del 2013.