Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Bilancio dello Stato | ||||
Altri Autori: | Servizio Commissioni | ||||
Titolo: | (AC 4135) Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo Aggiuntivo, del 9 aprile 1996, fatto a Lecce il 13 giugno 2009 | ||||
Riferimenti: |
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Serie: | Note di verifica Numero: 291 | ||||
Data: | 30/03/2011 | ||||
Descrittori: |
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Organi della Camera: |
III-Affari esteri e comunitari
V-Bilancio, Tesoro e programmazione |
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Camera dei deputati
XVI LEGISLATURA
Verifica delle quantificazioni |
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A.C. 4135
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Ratifica del Protocollo di modifica della Convenzione Italia-Russia per evitare le doppie imposizioni e per prevenire le evasioni fiscali
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N. 291 – 30 marzo 2011 |
La verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all'esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione tecnica è curata dal Servizio Bilancio dello Stato. La verifica delle disposizioni di copertura, evidenziata da apposita cornice, è curata dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione). L’analisi è svolta a fini istruttori, a supporto delle valutazioni proprie degli organi parlamentari, ed ha lo scopo di segnalare ai deputati, ove ne ricorrano i presupposti, la necessità di acquisire chiarimenti ovvero ulteriori dati e informazioni in merito a specifici aspetti dei testi.
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( 066760-2174 / 066760-9455 – * bs_segreteria@camera.it
SERVIZIO COMMISSIONI – Segreteria della V Commissione
( 066760-3545 / 066760-3685 – * com_bilancio@camera.it
A.C.
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4135 |
Titolo breve:
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Ratifica ed
esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione tra il Governo della
Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa per evitare le
doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per
prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo Aggiuntivo, del
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Iniziativa:
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Commissione di merito:
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Relatore per la Commissione di merito:
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Tempestini |
Gruppo: |
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Relazione tecnica: |
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Destinatario:
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Oggetto:
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INDICE
ARTICOLI da 1 a 4 del Protocollo
Modifiche al testo della Convenzione vigente
PREMESSA
Il disegno di legge in esame autorizza la ratifica del Protocollo di modifica della Convenzione, del 9 aprile 1996[1], tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Federazione russa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, sottoscritto a Lecce il 13 giugno 2009.
Il testo originario del provvedimento (A.S. 2170), approvato senza modifiche dal Senato, è corredato di relazione tecnica.
VERIFICA DELLE QUANTIFICAZIONI
ARTICOLI da 1 a 4 del Protocollo
Modifiche al testo della Convenzione vigente
Le norme dispongono quanto segue:
· Articolo I: interviene a modificare il campo di applicazione oggettivo della Convenzione, espungendo dall’elenco delle “imposte considerate” in riferimento all’Italia l’Ilor e l’imposta su patrimonio netto delle imprese, entrambe non più in vigore, ed inserendo l’IRAP;
· Articolo II: introduce una modifica di carattere formale inserendo la corretta denominazione del Ministero dell’economia e delle finanze;
· Articolo III: sostituisce, integrandolo, l’articolo 27 della Convenzione vigente, riguardante lo scambio di informazioni tra gli Stati contraenti. Il contenuto dell’articolo è reso conforme agli standard OCSE in materia, ampliando le capacità di cooperazione tra i due Stati e prevedendo, in particolare, il superamento del segreto bancario;
· Articolo IV: riguarda l’entrata in vigore del Protocollo che assumerà efficacia in entrambi gli Stati al compiersi dello scambio delle notifiche degli strumenti di ratifica previsti dagli ordinamenti nazionali.
La relazione tecnica afferma che nessuna delle modifiche introdotte appare suscettibile di generare flussi di gettito per l’erario italiano. Si ritiene, quindi, che il complesso delle disposizioni non comporti alcun effetto sui saldi di finanza pubblica.
Nulla da osservare al riguardo.