Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento affari esteri
Titolo: Istituzione del Fondo per il finanziamento del Fondo globale per la lotta ad AIDS, tubercolosi e malaria - A.C. 740 ed A.C. 1514 - Elementi per l'istruttoria legislativa
Riferimenti:
AC N. 740/XVI   AC N. 1514/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 218
Data: 06/10/2009
Descrittori:
AIDS   CURE MEDICHE E CHIRURGICHE
FONDI DI BILANCIO   MALATTIE INFETTIVE E DIFFUSIVE
TUBERCOLOSI     
Organi della Camera: III-Affari esteri e comunitari

 

6 ottobre 2009

 

n. 218/0

Istituzione del Fondo per il finanziamento del Fondo globale
per la lotta ad AIDS, tubercolosi e malaria

A.C. 740 ed A.C. 1514

Elementi per l’istruttoria legislativa

 

Numero del progetto di legge

740

Titolo

Istituzione del Fondo per il finanziamento del Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria

Iniziativa

Parlamentare

Iter al Senato

No

Numero di articoli

3

Date:

 

presentazione alla Camera

2 maggio 2008

Assegnazione

1° ottobre 2008

Commissione competente

III (Affari esteri)

Sede

Referente

Pareri previsti

I, V, XII

 

 

Numero del progetto di legge

1514

Titolo

Istituzione del Fondo per il finanziamento del Fondo globale per la lotta contro l'AIDS, la tubercolosi e la malaria

Iniziativa

Parlamentare

Iter al Senato

No

Numero di articoli

3

Date:

 

presentazione alla Camera

22 luglio 2008

assegnazione

20 ottobre 2008

Commissione competente

III (Affari esteri)

Sede

Referente

Pareri previsti

I, V, XII

 

 


Contenuto

Entrambe le proposte di legge - composte di tre articoli – mirano ad istituire nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, a decorrere dall’esercizio

finanziario 2008, un nuovo fondo destinato specificamente a finanziare il Fondo globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria (articolo 1).

L’articolo 2, comma 1, di entrambe le proposte, determina la dotazione del Fondo. La proposta A.C. 740 stabilisce tale dotazione in 50 milioni di euro per l’anno 2008, 130 milioni di euro per il 2009 e 200 milioni per il 2010; la proposta di legge A.C. 1514, invece, determina l’ammontare della dotazione in 320 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010.

Per il finanziamento del Fondo negli anni successivi, entrambe le proposte fanno rinvio all’articolo 11, comma 3, lettera d) della legge 5 agosto 1978, n. 468[1]. Per effetto di tale rinvio, pertanto, a decorrere dal 2011 spetterà alla legge finanziaria annuali quantificare la dotazione del Fondo (comma 2).

Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera d),  della legge n. 468/1978 cit., come modificato dalla L. n. 208/1999, la legge finanziaria reca la determinazione per ciascun anno del finanziamento da iscrivere in bilancio per le leggi di spesa permanente la cui quantificazione è rinviata alla medesima legge finanziaria.

Ai sensi dell’art. 2, comma 3 (di entrambe le proposte) gli oneri per la dotazione del fondo di cui al comma 1 sono posti a carico dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2008-2010, nel “Fondo speciale” di conto capitale dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.

Entrambe le proposte di legge, all’articolo 3, pongono in capo al Ministro degli affari esteri l’obbligo di presentare al Parlamento una Relazione annuale volta a dare conto dello stato di attuazione della legge e delle iniziative intraprese ai fini della lotta contro l’AIDS.

 

La costituzione del Fondo globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria – promossa nella sessione speciale dell’Assemblea generale dell’ONU tenutasi a New York nel giugno 2001 – è stata realizzata al Vertice dei paesi membri del G8 di Genova (2001) su impulso dell’Italia, allora presidente di turno.

L’iniziativa, sostenuta dal Segretario generale delle Nazioni unite, consiste in un partenariato pubblico-privato a cui aderiscono numerosi Stati, organismi internazionali (l’Agenzia ONU per la lotta all’AIDS – UNAIDS -, l’Organizzazione Mondiale per la Sanità, la Banca Mondiale) e associazioni private (Gates Foundation, World Economic Forum, Global Alliance for Vaccines and Immunization).

Il Fondo, che è operativo dal gennaio 2002, finanzia le attività di prevenzione e la terapia prevalentemente destinate all’Africa, nonché attività di consolidamento dei sistemi sanitari locali, miranti al miglioramento delle infrastrutture ed alla formazione degli operatori. L’obiettivo principale è quello di raccogliere e distribuire finanziamenti; il fondo pertanto non attua direttamente programmi per combattere AIDS, TBC e malaria, ma si affida alla competenza e alle conoscenze degli esperti locali, lavorando a stretto contatto con altre organizzazioni multilaterali e bilaterali impegnate nei campi della salute e dello sviluppo ed assicurando il coordinamento tra i vecchi ed i nuovi programmi.

Fin dalla sua creazione, il Fondo costituisce la principale fonte di contribuzione ai programmi di lotta ad AIDS, tubercolosi e malaria, forte di un impegno che si aggira sui 15,6 miliardi di dollari distribuiti fra 572 programmi in140 paesi. Globalmente, il Fondo fornisce un quartodel finanziamento internazionale per i programmi anti-AIDS e due terzi per quelli contro la tubercolosi e la malaria.

Grazie all’intervento del Fondo[2], per quanto riguarda l’AIDS, 2,3 milioni di persone ricevono trattamenti antiretrovirali; 79 milioni hanno potuto usufruire di consulenze mediche e test; 3,7 milioni di orfani sono inseriti in programmi di assistenza e circa mezzo milione di donne incinte sieropositive sono sottoposte a specifici trattamenti per impedire il contagio del nascituro.

Riguardo la TBC, invece, il 45% circa degli sforzi globali per l’individuazione e la cura dei nuovi casi (attraverso DOTS[3]) è da attribuirsi, per il 2008, a programmi finanziati dal Fondo.

Per combattere la malaria, infine, sono state distribuite 88 milioni di zanzariere da letto impregnate di insetticida e sono stati forniti 74 milioni di trattamenti.

Come si può leggere su un rapporto del Fondo Globale risalente al marzo 2009 (Scaling up for impact – Results Report) 3,5 milioni di persone che sarebbero morte nei cinque anni precedenti, a causa di una delle tre malattie, erano invece ancora vive nel dicembre 2008, grazie agli interventi effettuati attraverso i programmi finanziati dal Fondi Globale.

A questi dati, che forniscono con evidenza i grandi risultati conseguiti, vanno però aggiunti quelli riferibili ai milioni di persone raggiunte da un ampio spettro di servizi, che producono risultati meno eclatanti ma altrettanto importanti, che riguardano, tra l’altro, l’accesso a consultori, la prevenzione, l’assistenza di base.

Il sistema di finanziamento, inizialmente costituito da contributi ad hoc da parte dei donatori (i governi di circa 40 Paesi, fondazioni, privati cittadini) è stato in seguito sostituito con un meccanismo basato su periodici rifinanziamenti su base volontaria. Questo nuovo meccanismo consente una maggiore pianificazione degli interventi, oltre che un migliore rapporto con i donatori.

E’ in corso attualmente il secondo ciclo di rifinanziamento (2008-2010); dal 30 marzo al 1° aprile si è tenuto a Caceres, in Spagna, un meeting per fare il punto sul processo, ormai giunto a metà del suo cammino (Mid-Term Review meeting). In quella occasione, Michel Kazatchkine, Direttore esecutivo del Fondo globale, ha messo in luce i progressi e i cambiamenti avvenuti nella struttura che, dall’essere un semplice polo di raccolta e di finanziamento di fondi, sta gradualmente ampliando il suo intervento su diversi piani: la richiesta di interventi è andata significativamente aumentando, così come la necessità di coprire sempre maggiori aree territoriali e di intervenire più puntualmente sul vasto panorama di aspetti che investono la salute.

Il Direttore esecutivo del Fondo ha messo inoltre in evidenza le innovazioni sul piano dei finanziamenti e la grande attenzione che in questa fase il Fondo pone sulle questioni dell’efficienza, della affidabilità e della riuscita degli interventi. Richiamandosi alle valutazioni effettuate nella riunione di Berlino del settembre 2007 (seconda riunione del secondo rifinanziamento volontario 2008-2010) Kazatchkine ha anche affermato che il Fondo necessita di risorse che vanno dai 12 ai 18 miliardi di dollari per far fronte alle iniziative in corso e per iniziarne di nuove. Ipotizzando un fabbisogno di 13,5 miliardi mancherebbero ancora al totale circa 4 o 5 miliardi di dollari. 

Kazatchkine ha ricordato che alla fine del 2008 i donatori hanno garantito la loro partecipazione al terzo rifinanziamento del Fondo che, per una larghissima parte, concorrerà a determinare la riuscita - o il fallimento – dell’Obiettivo del Millennio n. 6.

Come ha ricordato lo stesso Kazatchkine nel corso della sua audizione, svoltasi il 23 giugno scorso nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, promossa dalla Commissione Affari esteri della Camera, il Fondo vanta una “relazione speciale” con il nostro Paese poiché, come accennato, questo organismo fu promosso dalla Presidenza italiana del G8 nel 2001.

L’Italia è inoltre uno dei maggiori paesi donatori: in termini assoluti si è collocata al terzo posto (dopo USA e Francia) nel primo rifinanziamento del Fondo (2006-2007), mentre è risultata al quinto posto (superata questa volta anche da Germania e Giappone) nel secondo rifinanziamento (2008-2010). L’Italia è tuttavia il paese donatore che indirizza al Fondo la quota più elevata di finanziamenti se rapportata al totale dell’APS italiano.

Come si evince dal prospetto dei contributi forniti dai paesi donatori, elaborato dallo stesso Fondo globale, consultabile sul sito web del Fondo stesso[4], il nostro Paese ha fornito complessivamente, tra il 2001 ed il 2007 circa 821,4 milioni di dollari mentre nel 2008 ha regolarmente corrisposto il proprio contributo, pari a circa 186,9 milioni di dollari. Sul piano normativo, l’ultimo stanziamento, pari a 130 milioni di euro, è stato disposto dall’art. 18, lett. b) del D.L. 1 ottobre 2007, n. 159[5].

Per gli anni 2009 e 2010 il rapporto “Updated Demand Estimate. 2008-2010, presentato dal Fondo nel richiamato meeting di Caceres prevede che l’Italia versi a questo organismo, per ciascuna delle due annualità, 130 milioni di euro.

Nella scorsa legislatura una proposta di legge per l’istituzione del Fondo di finanziamento del Fondo globale fu presentata dall’on. Leoni (A.C. 1194). Nel corso dell’esame, iniziato presso la Commissione Affari esteri della Camera l’8 marzo 2007, si registrò una convergenza tra le forze di maggioranza e di opposizione circa i contenuti della proposta il cui iter di approvazione, tuttavia, non fu portato a termine.

 

Necessità dell’intervento con legge

L’utilizzazione della fonte primaria appare necessaria in quanto la proposta dispone l’istituzione di un nuovo Fondo recante oneri a carico del bilancio dello Stato.

 

Rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite

Il provvedimento, essendo volto ad agevolare l’adempimento di impegni di carattere internazionale, appare riconducibile, ai sensi dell’articolo 117, comma secondo, lettera a), della Costituzione (Politica estera e rapporti internazionali dello Stato), alla potestà legislativa esclusiva dello Stato.

 

Formulazione del testo

In relazione all’articolo 2, comma 3, di entrambi i progetti di legge riguardante la dotazione del Fondo di finanziamento, si segnala la necessità di aggiornare all’anno 2010 la decorrenza dell’istituzione del Fondo e al triennio finanziario 2010-2012 la relativa clausola di copertura.

In tal caso, si porrebbe tuttavia il problema dell’effettività della copertura, posto che l’accantonamento di competenza del Ministero dell’economia e delle finanze di cui si prevede l’utilizzo non presenta, limitatamente al triennio in questione, le necessarie disponibilità, secondo quanto riportato nel ddl finanziaria 2010, attualmente

all’esame dell’altro ramo del Parlamento (A.S. 1790).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Servizio Studi – Dipartimento Affari esteri

( 066760-4939 – *st_affari_esteri@camera.it

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File: es0292_0.doc



[1] Riforma di alcune norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio.

[2] Dati aggiornati al 1° luglio 2009

[3] DOTS (Directly Observed Treatment, Short-course) è una strategia di lotta alla TBC, approvata a livello internazionale, che combina la diagnosi, la registrazione di ogni paziente e la cura con un trattamento standardizzato.

 

[4]http://www.theglobalfund.org/documents/pledges_contributions.xls

[5] Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equità sociale. Il decreto-legge è stato convertito con modificazioni, dalla L. 29 novembre 2007, n. 222,