Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento cultura
Titolo: Riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per il 2012 - Schema di Decreto n. 467 (art. 7, D.Lgs. 204/1998) - Elementi per l'istruttoria normativa
Riferimenti:
SCH.DEC 467/XVI     
Serie: Atti del Governo    Numero: 414
Data: 15/05/2012
Descrittori:
CENTRI E ISTITUTI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE   DL 1998 0204
FONDI PER LA RICERCA     
Organi della Camera: VII-Cultura, scienza e istruzione

SIWEB

 

15 maggio 2012

 

n. 414/0

 

 

Riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per il 2012

Schema di Decreto n. 467
(art. 7, D.Lgs. 204/1998)

Elementi per l’istruttoria normativa

 

Numero dello schema di decreto

467

Titolo

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l’anno 2012

Ministro competente

Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca

Norma di riferimento

Decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, art. 7

Numero di articoli

17

Date:

 

presentazione

3 aprile 2012

assegnazione

18 aprile 2012

termine per l’espressione del parere

18 maggio 2012

Commissione competente

VII (Cultura)

 

 


Presupposti normativi

Per inquadrare l’argomento occorre fare riferimento al D.lgs. n. 204 del 1998, che ha disposto l’istituzione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziati dal MIUR, e al D.lgs. n. 213 del 2009 che, nel procedere al riordino degli enti di ricerca vigilati dal MIUR[1], ha fissato nuove regole per la ripartizione dello stesso Fondo.

In particolare, il D.lgs. n. 204 del 1998 ha stabilito, all’art. 1, che il Governo, nel Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF), determina gli indirizzi e le priorità strategiche per gli interventi a favore della ricerca scientifica e tecnologica, definendo il quadro delle risorse finanziarie da attivare[2].

Sulla base degli indirizzi citati, nonché di altri elementi[3], è predisposto, approvato e aggiornato annualmente dal CIPE (le cui funzioni in materia sono coordinate dal MURST, ora MIUR) il Programma nazionale per la ricerca (PNR), di durata triennale, che definisce gli obiettivi generali e le modalità di realizzazione degli interventi.

L’art. 7 del medesimo D.lgs. ha previsto, quindi, che, a partire dal 1° gennaio 1999, gli stanziamenti da destinare, ai sensi di varie disposizioni legislative, al CNR, all’Agenziaspaziale italiana (ASI),all’Osservatorio geofisico sperimentale (OGS)[4],agli enti di ricerca (di minori dimensioni) già confluiti in un unico capitolo ai sensi dell’art. 1, commi 40-44, della L. 549/1995,e all’Istituto nazionale per la fisica della materia (INFM) (poi soppresso e confluito nel CNR ai sensi dell’art. 23 del D.lgs. 127/2003),fossero determinati con unica autorizzazione di spesa e affluissero ad un unico Fondo, denominato Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca finanziato dal MURST, istituito nello stato di previsione del medesimo ministero. Ha, altresì, previsto che allo stesso Fondo dovesseroaffluire i contributi che sarebbero stati stabiliti per legge in relazione alle attività, oltre che dello stesso INFM e relativi laboratori di Trieste e di Grenoble, di: Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN),Programma nazionale di ricerche in Antartide, Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna (ora, soppresso[5]).

Sempre l’art. 7 ha stabilito che l’ammontare del Fondo è determinato in tabella C della legge finanziaria (ora, legge di stabilità) ed è ripartito annualmente fra gli enti interessati - sulla base dei programmi pluriennali, che il Ministro è chiamato ad approvare[6] - con uno o più DM, comprensivi di indicazioni per i due anni successivi, emanati previo parere parlamentare. Nelle more del perfezionamento dei decreti di riparto, il MIUR può erogare acconti, calcolati sulla base delle previsioni contenute negli schemi dei medesimi decreti e degli importi assegnati nell’anno precedente.

Successivamente, l’art. 4 del DPR 213/2009 ha stabilito che la ripartizione del Fondo è effettuata sulla base della programmazione strategica preventiva di cui all’art. 5[7],nonché tenendo conto della valutazione della qualità dei risultati della ricerca, effettuata dall’ANVUR[8].

Il medesimo art. 4 (co. 2) ha stabilito, altresì, che, a decorrere dal 2011, una quota del fondo ordinario non inferiore al 7% – con progressivi incrementi negli anni successivi – è destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, anche congiunti, proposti dagli enti, sulla base di criteri e motivazioni di assegnazione disciplinati con decreto del MIUR avente natura non regolamentare.

Ancora in seguito, l’art. 12, co. 7, del DPR 76/2010 ha previsto che a valere, tra l’altro, sul medesimo Fondo ordinario per gli enti di ricerca[9] possono essere riservate risorse all’ANVUR, sentita la CRUI, in relazione alle esigenze connesse alle attività di valutazione.

Da ultimo, l’art. 11 della legge di stabilità 2012 (L. 183/2011) ha disposto che il MIUR assicura la coerenza dei piani e dei progetti di ricerca proposti dagli enti di ricerca sottoposti alla sua vigilanza con le indicazioni del PNR, anche in sede di ripartizione della quota del 7% del fondo di finanziamento ordinario.

 

La prima ripartizione del Fondo ordinario è stata quella relativa all’esercizio finanziario 1999. Dal 2000 è stata prevista una voce autonoma per l’area della ricerca di Trieste, fino a quel momento ricompresa nel CNR, ed è stata disposta l’inclusione tra gli enti finanziati dell’Istituto per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna (ora soppresso) e del Museo storico della fisica[10].

Dal 2002 sono compresi nel Fondo i contributi all’INFN e all’INFM (poi confluito, come già detto, nel CNR)[11].

Dal 2004, l’ammontare del Fondo comprende anche le risorse del Fondo per il finanziamento ordinario degli osservatori (destinato all’Istituto nazionale di astrofisica – INAF[12], e in misura minore all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – INGV) precedentemente allocate in altra u.p.b[13]. Nel riparto del Fondo sono stati inoltre inclusi dal 1999, in assenza di esplicita previsione normativa, il Centro studi per l’alto medioevo[14] e l’Istituto italiano di studi germanici[15].

 

Si evidenzia, infine, che la Corte dei conti ha svolto una indagine, ai sensi dell’art. 3, co. 4, della L. 20/1994[16], sulla gestione del Fondo ordinario per gli enti di ricerca negli anni 2008-2011, adottando la relazione finale - trasmessa anche alle Camere - il 22 marzo 2012 (Deliberazione n. 3/2012/G[17]).

Nel documento la Corte ha sottolineato, in particolare:

- il costante ritardo del procedimento di assegnazione delle risorse - che si conclude nell’anno successivo a quello di riferimento -, “con l’ovvia conseguenza che, l’incertezza sui tempi e sulle risorse, si riverbera sull’efficienza di un settore caratterizzato da una forte dinamicità”;

- il rilevante accumulo di residui (pur in diminuzione nel triennio 2008-2010, e riferiti soprattutto ai grandi enti) e la difficoltà manifestata nello smaltimento, che esige un intervento strutturale volto ad evitare che gli stanziamenti in favore della ricerca di base non raggiungano gli obiettivi ai quali sono finalizzati;

- la necessità che il PNR sia puntualmente adottato e aggiornato;

- la circostanza che il riparto della quota premiale 2011 avviene senza che sia stato emanato il decreto previsto dall’art. 4, co. 2, del d.lgs. 213/2009;

- la necessità che i progetti bandiera e di interesse strategico siano svolti all’interno degli enti e non con il ricorso a professionalità esterne, in modo che le risorse allocate sul cap. 7236 siano effettivamente destinate agli enti di ricerca.

Infine, il MIUR è stato invitato a descrivere in modo più analitico i progetti strategici, corredandoli con l’indicazione di obiettivi, costi previsti, tempistica, eventuali aree critiche e personale necessario.

La stessa relazione evidenzia che il MIUR ha concordato con le osservazioni della Corte[18] sottolineando, in particolare, che:

- il ritardo della procedura deriva dalla sua complessità;

- sarà assicurata ampia diffusione del quadro globale delle risorse disponibili, oltre quelle di cui al Fondo ordinario, in modo da consentire agli enti di ricerca di elaborare una programmazione strategica preventiva di medio periodo;

- proprio per consentire la piena operatività dell’ANVUR, lo schema di DM per il 2012 - redatto con anticipo - prevede un contributo di 1 milione di euro per il suo funzionamento;

- il decreto di natura non regolamentare contenente i criteri per l’attribuzione della quota premiale è in fase di revisione, a seguito di rilievi formulati dall’Ufficio di controllo preventivo della Corte dei conti;

- per quanto l’aggiornamento annuale del PNR sia difficoltoso per la complessità del procedimento, per il 2013 è ipotizzabile un suo rinnovo, al fine dell’adeguamento ai documenti approvati in sede UE.

Come prevede l’art. 6, co. 3, della L. 20/1994, le Amministrazioni interessate dovranno inviare alla Corte, entro 6 mesi del ricevimento della relazione, le misure consequenziali adottate, ovvero, qualora non ritengano di ottemperare ai rilievi, dovranno adottare, entro 30 giorni, ai sensi dell’art. 3, co. 64, della L. 244/2007, un provvedimento motivato.

Contenuto

Lo schema di decreto, composto di 17 articoli, è corredatodi una notache illustra sinteticamente le caratteristiche dei progetti destinatari dei contributi. Allo schema sono allegati i Piani triennali di attività 2012-2014 degli enti di ricerca, nonché alcunetabelle riepilogative.

Al riguardo,la notaillustrativa evidenzia che, nelle more dei risultati della Valutazione della Qualità della ricerca 2004-2010, di recente avviata dall’ANVUR[19] – e che, si ricorda, si concluderà con la relazione finale entro il 30 giugno 2013 –la verifica dei contenuti scientifici dei piani triennali è svolta dalla Direzione Generale del Ministero sulla base dei citati Piani triennali di attività.

 

L’importo stanziato per il 2012 sul cap. 7236 ammonta a € 1.824,0 milioni che comprende, oltre al consuetoimporto di € 14,0 mln destinato alla società Sincrotrone di Trieste, ai sensi dell’art. 2, co. 2, del D.L. 7/2005 (L. 43/2005), anche(per la prima volta) - come evidenziato nella tab. C della legge di stabilità 2012 (L. 183/2011) e nella scheda illustrativa del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca del DDL di bilancio 2012-2014, Tab. 7 - le risorse relative all’organico dell’Istituto nazionale di geofisica (ora, INGV), quale determinato dall’art. 23-septies del D.L. 6/1998 (L. 61/1998; 220 unità), pari a € 1.291.142 [20] (provenienti dal soppresso cap. 1681) e le risorse relative al piano straordinario di assunzione di ricercatori di cui all’art. 1, co. 651 e 652, della L. 296/2006, pari a € 30 mln(provenienti dal soppresso cap. 1714)[21].

Al riguardo, la premessa dello schema di decreto evidenzia che tali nuove somme integrano le assegnazioni ordinarie degli enti interessati (anche se, nella parte in cui si ricapitolano le assegnazioni ai singoli enti, le stesse somme sono indicate come distinte dal contributo ordinario. Si tratta di una distonia).

Con particolare riguardo alle risorse relative al piano straordinario di assunzione dei ricercatori, la ripartizione è proposta sulla base delle somme assegnate con DM 3 dicembre 2008, n. 1403/Ric (non allegato allo schema), relativo al riparto tra quegli enti vigilati dal MIUR che prevedono in organico personale afferente al profilo di ricercatore (si tratta di CNR, INFN, INGV, INAF, OGS, INRIM, Stazione zoologica “Anton Dohrn”, Museo storico della fisica).

La proposta di riparto per il 2012 tiene conto per tutti gli enti, tranne che per l’INGV, delle disposizioni dell’art. 13 del DM di riparto per il 2011(DM 28 novembre 2011 n. 1031/Ric., registrato dalla Corte dei conti il 30 gennaio 2012, non allegato allo schema), che ha fissato quale riferimento per la predisposizione dei bilanci di previsione degli enti per il 2012 il 100% dell’assegnazione ordinaria stabilita per il 2011.

Per l’INGV non è stato, infatti, compreso l’importo di € 1,5 mln[22] attribuito quale integrazione alle assegnazioni ordinarie per il 2011 dall’art. 6, lett. a), del DM 28 novembre 2011 e, conseguentemente, non escluso, ai fini del calcoloper il2012, dall’art. 13 dello stesso DM. Pertanto, la proposta di assegnazione ordinaria 2012 – al netto delle somme destinate alle assunzioni straordinarie dei ricercatori e dell’integrazione disposta per il 2012 sempre in favore dell’INGV – risulta inferiore al 100% dell’assegnazione ordinaria 2011 per un importo di € 1,5 mln.

Al riguardo appare, dunque, opportuno un chiarimento.

L’art. 14 del medesimo decreto di riparto 2011ha stabilito, altresì, che, per il 2012, il 7% del Fondo è destinato, con apposito decreto, ai sensi del già citato art. 4 del D.lgs. 213/2009, al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti proposti dagli enti, e che un’ulteriore quota, pari all’8%, è destinata a finanziare i progetti bandiera inseriti nel PNR[23] e progetti di ricerca di particolare interesse.

 

L’art. 1 reca la ripartizione del Fondo ordinario fra gli enti di ricerca (v. tabella allegata) – al netto delle somme destinate alla società Sincrotrone di Trieste, al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, e alle attività di valutazione dell’ANVUR – per un importo pari a 1.674,5 mln.

Rispetto al 2011 (€ 1.655,1 mln), si registra un aumento di € 19,4 mln (+ 1,2%).

 

Complessivamente, i contributi ai singoli enti sono determinati come somma di due addendi, assegnazioni ordinarie (costituite, oltre che dal 100% dell’assegnazione ordinaria 2011 – tranne che per l’INGV –, dalle risorse per le assunzioni straordinariedei ricercatori e dall’integrazione 2012 per lo stesso INGV)per un totale di € 1.448,9 mln, e contributi straordinari (costituiti dalle somme per i progetti bandiera e i progetti di interesse, per le attività internazionali, per le particolari progettualità) per un totale di € 225,6 mln.

In particolare, i contributi in favore di progettualità di carattere straordinario ammontano, nel complesso, ad € 44,4 mln, mentre quelli per attività internazionali ammontano ad € 54,2 mln.

Le risorse complessivamente destinate ai progetti bandiera e ai progetti di ricerca ritenuti di particolare interesse ammontano, invece, ad € 127,0 mln, a fronte di un importo di € 142,3 mln indicato nella premessa dello schema.Lo stesso risulta essere stato calcolato sull’importo risultante dallo stanziamento iniziale al netto delle somme destinate alla società Sincrotrone – che, invece, nel DM di riparto 2011 erano state incluse nella base di calcolo – , nonché al nettodi quelle relative all’organico INGV e al piano straordinario di assunzione di ricercatori.

Al riguardo, si fa tuttavia presente chela nota illustrativa evidenzia che la quota del Fondo accantonata per i progetti bandiera e i progetti di interesse corrisponde a “circa 8% della sua disponibilità complessiva”, mentre la premessa dello schema riferisce che come base di calcolo (utilizzata anche per il 7%) è stato utilizzato “lo stanziamento di competenza 2012 del cap. 7236al netto delle somme da accantonare per le specifiche esigenze di carattere normativosopra evidenziate” (integrazione in favore dell’INGV, risorse finalizzate alle assunzioni straordinarie dei ricercatori).

In relazione al minor importo destinato ai progetti bandiera e ai progetti di interesse, pari a € 15.297.040, la premessa dello schema evidenzia che per l’anno 2012 si è ritenuto di operare tale riduzione, destinando:

§    € 10 mln per il maggior finanziamento della quota relativa ai progetti premiali (in quanto,come evidenzia la nota illustrativa, il progetto bandiera ‘L’ambito nucleare’ non èpiù di attualità”[24]);

§    € 3.297.040per l’incremento delle risorse destinate a sostenere attività internazionali degli enti.La nota illustrativa aggiunge che ciò è in previsione dell’avvio del nuovo programma europeo Horizon 2020[25];

§    € 1 mln per il finanziamento delle attività di valutazione dell’ANVUR (v. infra, art. 2);

§    € 1 mln per il finanziamento del progetto Gran Sasso Science Institute (GSSI) (v. infra, art. 5). Al riguardo, la nota illustrativa fa riferimento a “quanto previsto da un apposito emendamento approvato dalla Camera dei deputati al decreto legge n. 5/2012 in fase di conversione”.

Con riferimento a tale ultima voce, si ricorda che l’art. 31-bis del citato provvedimento, convertito in L. 35/2012, istituendosperimentalmente per un triennio, a decorrere dall’a.a. 2013-2014, la Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute (GSSI), attivata dall’INFN, ha autorizzato la spesa di € 12 mln per ciascuno degli anni dal 2013 al 2015 cui si fa fronte, quanto a € 6 mln annui a valere sui fondi per la ricostruzione dell’Abruzzo (art. 14, co. 1, DL 39/2009), quanto a € 6 mln annui a valere sulle risorse destinate alla regione Abruzzo nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione (art. 4, D.lgs. n. 88 del 2011).

Occorre, pertanto, un chiarimento al riguardo.

Inoltre, sempre con riferimento ai progetti bandiera e ai progetti di interesse, la nota illustrativa fa presente che il monitoraggio delle relative attività, anche al fine dell’erogazione delle risorse, è stato affidato al Gruppo di lavoro PNR.

La nota illustrativaevidenzia, infine, che, come già negli anni precedenti, si è ritenuto di non operare alcuna riduzione delle assegnazioni relative a determinati enti di ricerca – CNR, ASI, OGS – a favore del Fondo speciale per lo sviluppo della ricerca di interesse strategico[26], “in considerazione degli altri strumenti a disposizione del Ministero per interventi di valenza strategica nel settore della ricerca”[27].

 

L’art. 2 dispone l’accantonamento della somma di € 149.509.911, di cui:

§    € 14,0 mln per la società Sincrotrone di Trieste;

§    € 134.509.911 per il riparto della quota destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, pari al 7% del Fondo (calcolato come ante evidenziato) (€ 124.509.910), incrementato di 10 mln di  euro, di cui sempre ante si è detto. Ai sensi dell’art. 15, tale somma sarà ripartita con successivo decreto.

In entrambi gli articoli si segnala la differenzadi un euro (in più) rispetto al calcolo effettivo.

§    € 1,0 mln per il finanziamento delle attività di valutazione dell’ANVUR.

 

Gli articoli da 3 a 11 specificano alcuni progetti inclusi nella previsione di assegnazione (ordinaria e straordinaria) a favore degli Istituti.

La nota illustrativaspecifica, in particolare, che anche per il 2012, in virtù del nuovo assetto organizzativo del MIUR – e, in particolare, della nuova organizzazione del Dipartimento per l’Università, l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca –, nella ripartizione delle disponibilità finanziarie del Fondo, la Direzione generale per il coordinamento e lo sviluppo della ricerca ha operato in stretto contatto con la Direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca (che ha competenza sulla vigilanza e il finanziamento dell’ASI), anche al fine di individuare le principali necessità di intervento finanziario straordinario finalizzato a sostenere attività di carattere internazionale cui l’Italia partecipa.

 

L’art. 3 riguarda il CNR, la cui assegnazione ordinaria,pari a € 516,8 mln,comprende, in particolare, € 2,6 mln a favore dell’Istituto di biologia cellulare per attività internazionale afferente all’area di Monterotondo (art. 7, co. 4, L. di bilancio 2012) e € 24,7 mln per le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

I contributi straordinari ammontano complessivamente a € 139,8 mln. Al riguardo, si segnala che il calcolo effettivo porta auna differenza di un euro (in  meno)rispetto a quanto indicato all’art. 16. Di questi, € 70 mln riguardano i progetti bandiera ed € 18 mln i progetti di ricerca ritenuti di particolare interesse.

Si tratta dei progetti bandiera Epigenomica[28], La fabbrica del futuro, NanoMax, InterOmics, Ritmare - di cui il CNR è capofila[29] - e dei progetti di interesse NEXTDATA, Invecchiamento: innovazioni tecnologiche per un miglioramento della condizione dell’anziano, Controllo della crisi nei sistemi Socio economici complessi[30].

Ulteriori € 16,6 mln riguardano lo svolgimento di attività internazionali relative alla partecipazione dell’Italia all’Associazione scientifica internazionale Von Karman[31], a ESRF di Grenoble e ai programmi ITER-Fusion for energy F4E[32] e Human Frontier Science Program (HFSP), nonché all’implementazione dialcuni progetti della Roadmap europea ESFRI[33].

Infine, € 35,2 mln sono destinati a progettualità di carattere straordinario. Si tratta del sostegno alConsorzio “Collezione naturale di composti chimici e Centro di screening – CNCCS”, del quale il CNR è socio, del progetto triennale per la creazione di un Centro per la ricerca di nuovi farmaci per le malattie rare trascurate e della povertà[34], dei progetti TALMUD[35], GENHOME[36], Sportello della MATEMATICA[37] e SHARE[38], nonché del Programma nazionale di ricerche in Antartide (PNRA)[39].

 

Lart. 4 concerne l’assegnazione di € 502,8 mln in favore dell’Agenzia spaziale italiana (ASI), senza, tuttavia, specificarne l’articolazione.

Al riguardo, la premessa dello schemariferisce che l’ASI provvederà, “nell’ambito dello stanziamento ordinario e delle risorse annualmente assegnate” alla realizzazione dei progetti bandiera COSMO-SKYMed II Generation, SIGMA e Satellite ottico per il telerilevamento, secondo le modalità di programmazione ed il profilo pluriennale di spesa previsti dal PNR 2011-2013, nonché al coordinamento del progetto bandiera IGNITOR, a valere sulle specifiche risorse previste dal Fondo integrativo speciale per la ricerca[40], in collaborazione con l’INAF per aspetti e contenuti di carattere scientifico.

Sembrerebbe doversi dedurre, dunque, che, come già lo scorso anno, nel caso dell’ASI i progetti bandiera sono finanziati con modalità diverse da quelle previste per altri enti.

 

L’art. 5 concerne l’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN), la cui assegnazione ordinaria, pari a € 243,1 mln,comprende € 1,6 mln per le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

I contributi straordinari ammontano complessivamente a € 40,3 mln. Di questi, € 24,0 mln sono destinati al progetto bandiera SuperB Factory e € 15,3 mln sono destinati ad attività internazionali, di cui:

- 6,0 mln per il finanziamento dei programmi ITER e Broader Approach “e per il 50% della quota di partecipazione al programma Fusion for Energy” (v. infra, par. Formulazione del testo);

- € 285.890 quale integrazione della quota di partecipazione dell’Italia a ITER-Fusion for energy F4E (v. art. 3);

La quota residua è assegnata quale contributo alla convenzione internazionale sottoscritta dall’Italia con riferimento al progetto X-FEL Gmbh, e quale contributo alla partecipazione ai progetti EUROFEL, ESS European Spallation Source, ELI NuclearPhysic[41]. Si segnala che tutti questi progetti risultano finanziati anche attraverso l’assegnazione disposta dallo schema in favore del Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (v. infra, art. 11).

Infine, € 1,0 mln è destinato al finanziamento del progetto GSSI (v. ante). La nota illustrativa inserisce tale finanziamento nell’ambito delle particolari progettualità di carattere straordinario.

 

L’art. 6 riguarda l’Istituto nazionale di astrofisica (INAF), la cui assegnazione ordinaria, pari a € 82,2 mln, comprende € 1,7 mln per le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

I contributi straordinari ammontano complessivamente a € 9,8 mln. Al riguardo, si segnala che il calcolo effettivo porta a una differenza di 100 euro (in più) rispetto a quanto indicato all’art. 16 (v. infra). Di questi, € 2,0 mln sono destinati al progetto bandiera ASTRI – astrofisica con specchi a tecnologia replicante italiana e € 1,8 mln sono destinati ad attività internazionali e, in particolare, al sostegno dei progetti Square Kilometre Array - radio-astronomy (SKA) e FLY-EYE.

L’assegnazione comprende, altresì, l’importo di € 6,0 mln per il finanziamento del progetto di carattere straordinario ELT ESO Extreme Large telescope.

 

L’art. 7 concerne l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), la cui assegnazione ordinaria, pari a € 46,2 mln, comprende € 0,8 mln per le assunzioni straordinarie dei ricercatori. Non viene, invece, citato l’importo di € 1.291.142, di cui si è detto ante.

Al riguardo è opportuno un chiarimento.

I contributi straordinari, per un totale di € 1,5 mln, sono interamente destinati ad attività internazionali e, in particolare, al coordinamento dei programmi European Multidisciplinary Seafloor Observatory (EMSO) e European Plate Observing System (EPOS)[42].

 

L’art. 8 specifica che l’assegnazione ordinaria all’Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM), pari a € 19,0 mln, include€ 0,4 mlnper le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

Anche in questo caso i contributi straordinari, per un totale di € 0,3 mln, sono interamente destinati ad attività internazionali e finalizzati alla partecipazione al programma comunitario EMRP (European Metrology Research Programme) ed all’associazione europea EURAMET e.V.

 

L’art. 9 concerne l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS), la cui assegnazione ordinaria, pari a € 13,0 mln, è comprensiva di € 0,5 mlnper  le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

I contributi straordinari ammontano complessivamente a € 3,0 mln. Di questi, € 1,0 mln è finalizzato ad attività internazionali e, in particolare, alla partecipazione al programma Euro-Argo e all’infrastruttura PRACE – The Partnership for Advanced Computing in Europe. Sono, inoltre, comprese anche quest’anno risorse per € 2,0 mln quale contributo straordinario per la manutenzione della nave oceanografica EXPLORA. La nota illustrativa classifica tale intervento tra le progettualità di carattere straordinario.

 

L’art. 10 stabilisce che l’assegnazione ordinaria in favore della stazione zoologica “Anton Dohrn”, pari a € 13,0 mln, è comprensiva di € 0,2 mln per le assunzioni straordinarie dei ricercatori.

I contributi straordinari, per un totale di € 0,2 mln, sono destinati ad attività internazionali, per il coordinamento delle attività per la realizzazione dell’infrastruttura European Marine Biology Resource Centre (EMBRC).

 

L’art. 11, che riguarda il Consorzio per l’area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste, non reca specifiche circa l’assegnazione dei contributi ordinari, che ammontano a € 8,0 mln.

Nell’ambito dei contributi straordinari, complessivamente pari a € 30,5 mln, un importo pari a € 13,0 mln viene destinato al progetto bandiera Elettra-Fermi-Eurofel, realizzato dalla Società Sincrotrone di Trieste, di cui il Consorzio è socio di maggioranza. Anche le attività internazionali, alle quali è assegnato un contributo di € 17,5 mln, sono realizzate dalla Società Sincrotrone. Si tratta, in particolare, dei progetti (cui si è già accennato con riferimento alle assegnazioni in favore dell’INFN) X-FEL[43], ESS European Spallation Source[44], ELI-Estreme Light Infrastructure[45] e del coordinamento di EUROFEL[46], nonché del coordinamento del progetto NFFA (Nano Foundry and Fine Analysis).

 

Anche l’art. 12, concernente l’assegnazione in favore dell’Istituto nazionale di alta matematica “Francesco Severi”, non reca specifiche relative ai contributi ordinari, che ammontano complessivamente a € 2,3 mln.

I contributi straordinari, per un totale di € 0,2 mln, sono interamente destinati al programma europeo per borse di studio Bando COFUND 2008.La nota illustrativa classifica tale intervento tra le progettualità di carattere straordinario[47].

 

L’art. 13 concerne le assegnazioni in favore del Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche “Enrico Fermi”. In particolare, si specifica che il contributo ordinario, complessivamente pari a € 1,9 mln, è comprensivo dell’importo di € 43.520 relativo alle assunzioni straordinarie dei ricercatori. Non sono previste assegnazioni straordinarie.

 

L’art. 14 stabilisce l’assegnazione ordinaria in favore dell’Istituto italiano di studi germanici per € 0,7 mln, senza ulteriori specifiche. Anche in questo caso non sono previste assegnazioni straordinarie.

 

L’art. 16 reca le indicazioni per il 2013.

Per tale anno si stabilisce che gli enti, ai fini dell’elaborazione dei bilanci di previsione, potranno considerare come riferimento il 95% dell’assegnazione ordinaria stabilita per il 2012 (ricapitolata negli allegati allo schema), conesclusione, cioè, degli importi assegnati quali contributi straordinari e ivi esplicitamente indicati (art. 3, lett. c), d), e) ed f); art. 5, lett. b), c), d); art. 6, lett. b), c), d); art. 7, lett. b); art. 8, lett. b); art. 9, lett. b) e c); art. 10, lett. b); art. 11, lett. a) e b); art. 12).

Al riguardo si segnala che l’inclusione nella base di calcolo per l’ammontare dell’assegnazione ordinariadelle risorse relative alle assunzioni dei ricercatori, nonché di quelle specifiche per l’organico dell’INGV, determinerà nel 2013, solo per gli enti interessati, una quota di fatto inferiore al 95% dell’assegnazione ordinaria 2012[48].

Si segnala, altresì, che non è presente alcuna indicazione per il 2014 come, invece, previsto dal d.lgs. 204 del 1998.

L’art. 17 dispone, per il 2013, un incremento della percentuale da destinare al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti proposti dagli enti, disponendo che la stessa non sarà inferiore all’8% dello stanziamento del Fondo (ancora una volta, dunque, il riferimento è all’intero ammontare del Fondo). Si conferma che i criteri e le motivazioni di assegnazione saranno disciplinati con DM di natura non regolamentare. Per i progetti bandiera inseriti nel PNR e i progetti di ricerca di particolare interesse si dispone, invece, che la quota del Fondo da destinare agli stessi non sarà superiore all’8% del Fondo (a fronte della previsione di una quota pari  all’8% per il 2012 recata, come ante si è detto, dal DM 28 novembre 2011). Sono fatte salve successive rimodulazioni eventualmente da stabilirsi con successivo provvedimento.

 

Nel prospetto allegato si dà contodella ripartizione del Fondo nell’esercizio 2011, a confronto con i fondi di cui si propone la ripartizione per il 2012.

La prima cifra indicata in grassetto per ciascun ente è relativa all’importo totale assegnato. I contributi straordinari e gli ordinari sono indicati, rispettivamente, in corsivo e in carattere sottolineato.

Per la proposta relativa all’esercizio 2012 sono specificate le risorse relative alle assunzioni dei ricercatori (RIC) e all’organico dell’INGV (ORG). Un’ulteriore colonna consente di effettuare il confronto con il contributo ordinario 2011.

Osservazioni

Nella premessa dello schema, il riferimento corretto alla VII Commissione permanente della Camera dei deputati è “Cultura, scienza e istruzione”.

Nella stessa premessa, si valuti l’opportunità di fare riferimento in un solo passaggio al finanziamento di 10 milioni di euro destinati ad incremento della quota per i progetti premiali.

All’art. 3, lett. d), primo punto, il nome corretto del progetto è “NEXTDATA”[49].

All’art. 5, lett. c), primo punto, è necessario sopprimere le parole da “e per il 50%”, fino alla fine della voce, in quanto, anche alla luce dei chiarimenti resi dalla nota illustrativa, all’importo di € 285.890, corrispondente al 50% della quota destinata all’Agenzia Fusion For Energy (F4E), è dedicato il secondo punto della medesima lettera c).

All’art. 8 il nome corretto dell’associazione europea è “EURAMET e.V.[50]”.

All’art. 15, le parole “secondo quanto indicato all’art. 2 del presente decreto” devono essere sostituite con le parole “come indicato nella premessa del presente decreto”.

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Servizio Studi – Dipartimento Cultura

( 066760-3255 – *st_cultura@camera.it

I dossier dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

File: CU0389a.doc

 


 


Ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e gli istituti di ricerca

(esercizio 2011 e proposta 2012)

(migliaia di euro)

Destinatari dei contributi

2011
(DM 28.11.2011)

proposta 2012

Importo assegnato

Importo assegnato

 

contributi straordinari

contributo ordinario

contributi straordinari

contributo ordinario
       di cui:

 

(RIC)[51]

(ORG)[52]

contributo ordinario – (RIC+ORG)

Consiglio nazionale delle ricerche - CNR

646.853,3

656.595,6

 

154.841,4

492.011,9

139.841,4

516.754,2

492.011,9

 

 

 

24.742,3

 

Agenzia spaziale italiana - ASI

502.790,3

502.790,3

 

--

502.790,3

--

502.790,3

502.790,3

 

 

 

--

 

Istituto nazionale di fisica nucleare - INFN

277.738,9

283.353,6

 

36.279,4

241.459,5

40.285,9

243.067,7

241.459,5

 

 

 

1.608,2

 

Istituto nazionale di astrofisica - INAF

91.515,7

91.914,2

 

11.060,0

80.455,7

9.750,0

82.164,2

80.455,7

 

 

 

1.708,5

 

Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - INGV

49.151,8

47.706,5

 

3.500,0

45.651,8

1.500,0

46.206,5

44.151,8

 

 

 

763,5

 

 

 

 

1.291,1

 

Istituto nazionale di ricerca metrologica - INRIM

19.200,5

19.353,0

 

580,0

18.620,5

320,0

19.033,0

18.620,5

 

 

 

412,5

 

Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale - OGS

15.985,1

15.981,1

 

3.500,0

12.485,1

3.000,0

12.981,1

12.485,1

 

 

 

496,0

 

Stazione zoologica  “A. Dohrn”

13.776,7

13.223,3

 

1.000,0

12.776,7

221,2

13.002,1

12.776,7

 

 

 

225,4

 

Consorzio per l’Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste

33.062,4

38.493,2

 

25.069,2

7.993,2

30.500,0

7.993,2

7.993,2

 

 

 

--

 

Istituto nazionale di alta matematica “F. Severi”

2.498,6

2.498,6

 

200,0

2.298,6

200,0

2.298,6

2.298,6

 

 

 

--

 

Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche “E. Fermi”

1.860,1

1.903,6

 

--

1.860,1

--

1.903,6

1.860,1

 

 

 

43,5

 

Istituto italiano di studi germanici

681,4

681,4

 

--

681,4

--

681,4

681,4

 

 

 

--

 

TOTALE GENERALE

1.655.114,6

1.674.494,2

 

Totale contributi straordinari/ordinari

236.030,0

1.419.084,6

225.618,5

1.448.875,8

 

Totale RIC

 

 

 

30.000,0

 

Totale ORG

 

 

 

1.291,1

 

Totale contributi ordinari – (RIC+ORG)

 

 

 

 

1.417.584,6

 



[1]  Il riordino in questione ha fatto seguito a quello attuato in applicazione della L. 137/2002, sulla cui base erano stati adottati, fra gli altri, i d.lgs. per il riordino di CNR (127/2003), ASI (128/2003) e INAF (138/2003). Il D.lgs. 213/2009, emanato in attuazione della L. 165/2007, ha previsto, tra l’altro: l’autonomia statutaria degli enti di ricerca (art. 2); nuove modalità di designazione di presidenti e componenti dei consigli di amministrazione e la riduzione del numero dei componenti degli organi (artt. 3, 8, 9, 10); la gestione coordinata delle infrastrutture di ricerca (art. 15);nuovi strumenti di finanziamento e partecipazione al capitale di rischio (art. 16).

    In base all’art. 3, co. 3, del D.lgs. 213/2009, i nuovi statuti degli enti (http://www.istruzione.it/web/ricerca/statuti-enti-ricerca) sono stati elaborati dai consigli di amministrazione in carica alla data di emanazione dello stesso d.lgs., integrati da cinque esperti nominati dal Ministro. Con nota del 13 agosto 2011 (http://www.istruzione.it/web/ministero/cs130811) il MIUR ha poi comunicato la nomina dei Presidenti e dei consigli di amministrazione degli enti. La relazione illustrativa dello schema di decreto di riparto 2012 riferisce che gli enti stanno espletando le procedure per l’adozione dei nuovi regolamenti del personale e di amministrazione, contabilità e finanza.

[2]  Nella nota metodologica del Documento di economia e finanza (DEF) 2012 (Doc. LVII, n. 5) strumento che, in base alla nuova legge di contabilità e finanza pubblica (L. 196/2009, come modificata dalla L. n. 39/2011), sostituisce il DPEF – si sottolinea che i conti tendenziali degli enti di ricerca sono stati elaborati sia sulla base delle disposizioni recate dall'art. 2, co. 9, della L. 191/2009 (che hanno confermato le dinamiche di crescita annuale del fabbisogno finanziario e dell'indebitamento netto già previste per il triennio 2007-2009dalla L. finanziaria 2007), sia sulla crescita effettiva del fabbisogno realizzato nel corso degli anni precedenti dai principali enti pubblici di ricerca (CNR, INFN, ASI, ENEA,Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste e INGV), soggetti alla “regola del fabbisogno” (ai sensi dell’art. 2, co. 9, L. n. 191/2009, per ciascun anno del triennio 2010-2012, il fabbisogno finanziario non può essere superiore al fabbisogno determinato a consuntivo nell'anno precedente, incrementato del 4%).

    Nel Programma nazionale di riforma 2012, che costituisce la Parte III del DEF, si ricorda che, in relazione all’obiettivo di raggiungere un livello di investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo pari al 3% del PIL, posto dalla Strategia Europa 2020, l’Italia si è posta l’obiettivo di raggiungere, nel 2020, un livello di spesa pari all’1,53%, partendo da un livello 2009 pari all’1,26%. Si sottolinea, inoltre, che nel 2009, rispetto al 2008, è aumentata sia la spesa relativa alla ricerca di base (2,2%) -soprattutto nelle università e negli enti pubblici di ricerca -  sia quella relativa alla ricerca applicata (5,2%).

[3]  Risoluzioni parlamentari di approvazione del DEF, direttive del Presidente del Consiglio, proposte delle amministrazioni statali.

[4]  L’art. 7 del D.lgs. 381/1999 ha disposto il riordino dell’Osservatorio, modificandone la denominazione in “Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale – OGS”.

[5]  L’EIM - che nel 2009 aveva ricevuto un contributo di € 2,8 mln a valere sulle risorse del Fondo (art. 41, co. 15, D.L. 207/2008) - è stato soppresso dall’art. 7, co. 19, del D.L. 78/2010.

[6]  Così, in base all’art. 2, c. 1, lett. b-ter), della L. 168/1989, come modificato dall’art. 7 del d.lgs. 204/1998.

[7]  La norma citata dispone che in conformità alle linee guida enunciate nel PNR, i consigli di amministrazione dei singoli enti, previo parere dei rispettivi consigli scientifici, adottano un piano triennale di attività, aggiornato annualmente, ed elaborano un documento di visione strategica decennale. Il piano è valutato e approvato dal MIUR, anche ai fini della identificazione e dello sviluppo degli obiettivi generali di sistema, del coordinamento dei PTA dei diversi enti di ricerca, nonché del riparto del fondo ordinario.

[8]  Si ricorda che l’ANVUR (DPR 76/2010) ha sostituito il Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca (CIVR), istituito dall’art. 5 del D.lgs. 204/1998.

[9]  Oltre che sul Fondo di finanziamento ordinario delle università (FFO).

[10]  Le prime due variazioni derivano, rispettivamente, dagli artt. 9, co. 3, lett. g), e 10, co. 1, lett. g), del d.lgs. 381/1999; la terza è stata disposta con L. 62/1999, istitutiva del Museo.

[11]  Art. 10, co. 2, della L. 370/1999.

[12]  Già dal 2001, senza una esplicita previsione normativa, la proposta di riparto prevedeva un contributo a favore dell’INAF, aggiuntivo rispetto a quello derivante dal finanziamento dei singoli osservatori.

[13]  Tale spostamento era stato richiesto dalle Commissioni parlamentari nei pareri relativi al riparto per il 2003.

[14]  Privatizzato con DPCM 24 maggio 2002, ai sensi dell’art. 2, co. 1, lett. a), D.lgs. 419/1999. L’ente percepisce un contributo dal MIUR ai sensi di una convenzione che viene stipulata con cadenza biennale e il cui ultimo rinnovo è avvenuto il 1 ottobre 2009. Ai sensi dell’art. 3 della L. n. 169 del 2011, a decorrere dal 2012, alla Fondazione Centro italiano di studi sull’alto medioevo è concesso un contributo annuo di € 450 mila, utilizzabile esclusivamente per lo svolgimento delle attività istituzionali.

[15]  Riordinato e trasformato in ente pubblico di ricerca nazionale, a carattere non strumentale, dall’art. 1-quinquies, D.L. 250/2005.

[16]            Ai sensi della disposizione citata, la Corte svolge il controllo sulle gestioni delle amministrazioni pubbliche, verificandone la legittimità e la regolarità, e valutando comparativamente costi, modi e tempi di svolgimento dell’attività amministrativa, nonché la corrispondenza dei risultati della stessa attività agli obiettivi stabiliti dalla legge.

[17] http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2012/delibera_3_2012_g.pdf

[18]            Nota del 19.3.2012, prot. 444/DGR/12.

[19]  Il bando per la valutazione della qualità della ricerca 2004-2010è stato approvatoin via definitiva dal Consiglio direttivo dell’ANVUR il 3 novembre 2011 http://www.anvur.org/?q=schema-dm-vqr-definitivo.

[20]  Originariamente, 2,5 miliardi di lire.

[21]  Nel DDL di bilancio 2012-2014, Tab. 7, la nota al cap. 1681 evidenzia che lo stesso è soppresso e lo stanziamento trasportato al cap. 7236 per una più corretta allocazione della spesa; la stessa motivazione è presente nella nota al soppresso cap. 1714, il cui stanziamento è trasportato ai capp. 7236 e 1694.

[22] Di cui all’art. 2, co. 16-octies, D.L. 225/2010 (L. 10/2011).

[23]  Il PNR 2011-2013 – approvato dal CIPE con deliberazione del 23 marzo 2011 (GU n. 198 del 26 agosto 2011, S.O. n. 195) – ha individuato un primo gruppo di 14 progetti di interesse strategico, denominati “Progetti Bandiera” (http://www.miur.it/Documenti/ricerca/pnr_2011_2013/PNR_2011-2013_23_MAR_2011_web.pdf).

[24]  L’importo di € 10 mln, infatti,era stato assegnatoal CNR, in qualità di capofila del progetto, dall’art. 3,lett. e), del DM di riparto 2011.

[25]  Il 23 gennaio 2012 la Commissione europea ha presentato alla Commissione Industria Ricerca ed Energia (ITRE) del Parlamento europeo il pacchetto relativo al programma quadro “Horizon 2020” che si inserisce nel quadro delle nuove prospettive finanziarie 2014-2020. L’obiettivo è di sostenere la ricerca e l'innovazione attraverso l’unificazione dei finanziamenti attualmente erogati dall’UE nell’ambito del VII Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico (7PQ), del Programma per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e dei finanziamenti per l'Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT). Il totale della somma messa a disposizione è di 80 miliardi di euro per il periodo dal 2014 al 2020, 26 miliardi in più rispetto agli ultimi 7 anni. Due terzi della somma saranno destinati alla ricerca applicata e all'innovazione, mentre un terzo riguarderà la ricerca accademica. La proposta della Commissione individua tre settori di intervento: eccellenza scientifica, leadership industriale e sfide per la società.

[26]  Art. 51, co. 9, della L. 449/1997.

[27]  Ad es., l’art. 1, co. 870, della L. finanziaria 2007 ha istituito nello stato di previsione del MURST il Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST).

[28]  A tale progetto sono assegnati € 9,0 mln. La nota illustrativa riferisce che il costo complessivo del progetto è previsto in € 30 mln in 3 anni. I decreti di riparto per 2010 e 2011 assegnavano, rispettivamente, € 1 mln (art. 3, lett. o) e € 8 mln (art. 3, lett. c).

[29]  A tale progetto sono assegnati € 40 mln. La nota illustrativa ricorda che il valore totale del progetto, previsto inizialmente in € 450 mln, è stato ridefinito a decorrere dal 2011 in complessivi € 250 mln in 5 anni. I decreti di riparto per 2010 e 2011 assegnavano, rispettivamente, € 10 mln (art. 3, lett. p) e € 47 mln (art. 3, lett. h).

[30]  La nota illustrativaevidenzia che il contributo è corrisposto quale seconda annualità del progetto.

[31]  La nota illustrativa  evidenzia che l’importo (€ 194.530) è stato indicato dalla rappresentanza permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico di Bruxelles.

[32]  La nota illustrativa specifica che l’importo (€ 285.890)copre il 50% della quota italiana per la partecipazione dell’Italia a Fusion For Energy (F4E) e che il restante 50% verrà erogato per il tramite dell’INFN (v. art. 5 dello schema). Fusion For Energy è l'organizzazione dell'UE che gestisce il contributo europeo al progetto internazionale per l'energia da fusione ITER: (http://europa.eu/agencies/euratom_agencies/agencies_bodies/index_it.htm).

[33]  A tale progetto sono assegnati € 11,3 mln. La nota illustrativa  evidenzia che alcuni progetti sono di specifico interesse del CNR, altri sono da realizzarsi su specifica indicazione del MIUR e, in proposito, vengono specificate le iniziative selezionate come mature e prioritarie dalla Direzione generale per l’internazionalizzazione della ricerca.

[34]  La nota illustrativaricorda che nel 2011, in sede di riparto del FOE, sono stati assegnati in favore del progetto € 6 mln, evidenziando, altresì, che l’assegnazione per il 2012 viene disposta nelle more della rendicontazione della fase di avvio.

[35]  La nota illustrativaspecifica che il progetto prevede un finanziamento complessivo di € 5 mln, per l’importo annuale di € 1 mln.

[36]  A tale progetto sono assegnati € 3 mln. La nota illustrativa evidenzia che il costo complessivo è previsto in € 9 mln a decorrere dal 2011.

[37]  A tale progetto sono assegnati € 220.000. La nota illustrativa evidenzia che il finanziamento complessivo è previsto in € 660.000 per tre anni a decorrere dal 2011.

[38]  A tale progetto sono assegnati € 3 mln. Al riguardo, si ricorda che, nel corso dell’esame alla Camera del DDL di stabilità 2011, il Governo ha accolto l’odg 9/3778-A/65, con il quale si è impegnato a destinare per il triennio 2011-2013 risorse almeno pari agli anni precedenti per la prosecuzione degli impegni adottati a livello internazionale tramite il progetto SHARE.

[39]  A tale progetto sono assegnati € 22,0 mln. Si ricorda, in particolare, l’art. 7 del D.I. 30 settembre 2010, che ha assicurato il finanziamento del PNRA, con assegnazioni tratte dal FOE, attraverso il CNR. Al riguardo, la nota illustrativaricorda che l’incremento proposto al finanziamento (nel 2011 l’assegnazione è stata di € 18 mln) nasce da esigenze rappresentate congiuntamente dalla Commissione Antartide, dal CNR e dall’ENEA.

[40]  Art. 1, comma 3, D.lgs. 204/1998.

[41]  Si tratta di uno dei 3 pilastri di Eli- Extreme Light Infrastructure.

[42]  La nota illustrativa evidenzia che l’Italia è il coordinatore internazionale di entrambi i progetti.

[43]  Per tale progetto risultano assegnati € 10 mln, di cui € 2 mln in base all’art. 5 e € 8 mln ai sensi dell’art. 11. La nota illustrativa evidenzia che l’Italia ha firmato l’accordo impegnandosi a contribuire con una quota complessiva di € 33 mln distribuita su più anni.

[44]  Per tale progetto risultano assegnati € 4,8 mln, di cui € 1,8 mln in base all’art. 5 e € 3 mln ai sensi dell’art. 11.

[45]  Per tale progetto risultano assegnati € 4,5 mln, di cui € 2,5 mln in base all’art. 5 e € 2 mln ai sensi dell’art. 11.

[46]  Per tale progetto risultano assegnati € 6,2 mln, di cui € 2,7 mln in base all’art. 5 e € 3,5 mln ai sensi dell’art. 11.

[47]  La medesima nota chiarisce, altresì, che si tratta della terza e ultima annualità del contributo e che il programma ha già ottenuto il finanziamento nell’ambito del VII Programma Quadro UE.

[48]  Ad esempio, si evidenzia che nel caso del CNR – l’ente su cui incidono in misura maggiore le risorse stanziate per le assunzioni straordinarie di ricercatori – la differenza fra l’assegnazione ordinaria calcolata applicando la percentuale del 95% all’importo ordinario totale, così come indicato dal presente schema, e il calcolo effettuato sull’importo ordinario al netto delle risorse per l’assunzione dei ricercatori, risulta pari a € 1,2 mln.

[49]  Si veda, tra l’altro, PNR 2011-2013 (pagg. 91 e ss.).

[50]  http://www.euramet.org/

[51]            Risorse relative al piano straordinario di assunzione di ricercatori (art. 1, co. 651 e 652, L. 296/2006).

[52]            Risorse relative all’organico dell’Istituto nazionale di geofisica(ora, INGV) (art. 23-septies, D.L. 6/1998 conv. dalla L. 61/1998).