Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione (Versione per stampa)
Autore: Servizio Studi - Dipartimento bilancio
Titolo: Rendiconto 2007 Assestamento 2008 A.C. 1416 e A.C. 1417 Commissione Bilancio
Riferimenti:
AC N. 1416/XVI   AC N. 1417/XVI
Serie: Progetti di legge    Numero: 23    Progressivo: 5
Data: 23/07/2008
Descrittori:
BILANCIO DI ASSESTAMENTO   RENDICONTO GENERALE DELLO STATO
Organi della Camera: V-Bilancio, Tesoro e programmazione


Camera dei deputati

XVI LEGISLATURA

 

 

 

 

 

SERVIZIO STUDI

Progetti di legge

 

 

 

 

 

Rendiconto 2007

Assestamento 2008

A.C. 1416 e A.C. 1417

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 23/5

 

 

22 luglio 2008


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SIWEB

 

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File:BI0011.doc


I N D I C E

PARTE I – Rendiconto 2007 (A.C. 1416)

1.    Funzioni e disciplina del Rendiconto generale dello Stato. 3

2.    Il disegno di legge (A.C. 1416) recante il Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 – Sintesi del contenuto. 6

3.    La relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto 2007. 8

3.1.Il giudizio di parificazione della Corte dei conti sul Rendiconto finanziario per il 2007  9

4.    I saldi del conto del bilancio. 13

4.1  I saldi di competenza. 13

4.2  I saldi di cassa. 14

4.3  I risultati di competenza a raffronto con il livello dei saldi fissato nella legge finanziaria: serie storica. 15

4.4  Le regolazioni contabili e debitorie. 16

5.    La gestione di competenza. 18

5.1  Entrate finali19

5.2  Spese finali20

5.3  Spese per rimborso prestiti ed entrate da accensione di prestiti21

6.    La gestione dei residui23

6.1  Disciplina dei residui23

6.2  Entità complessiva dei residui al termine dell’esercizio 2007. 25

6.3  I residui provenienti dagli esercizi precedenti27

6.4  I residui di nuova formazione. 28

7.    La gestione di cassa. 29

8.    Il conto generale del patrimonio. 29

8.1  Struttura e funzioni29

8.2  I risultati generali della gestione patrimoniale per l’esercizio finanziario 2007  29

9.    I rendiconti delle Amministrazioni e aziende autonome. 29

Tavole riepilogative. 29

PARTE II - Assestamento 2008 (A.C. 1417)

1.    L’assestamento del bilancio dello Stato. 29

1.1  Funzione dell’assestamento del bilancio dello Stato. 29

1.2  La struttura del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008  29

1.3  Il contenuto del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008 (A.C. 1417)29

2.    I saldi di competenza del bilancio dello Stato  risultanti dal ddl di assestamento  29

2.1  Le variazioni di competenza. 29

3.    I saldi di cassa del bilancio dello Stato  risultanti dal ddl di assestamento  29

3.1.Le variazioni di cassa. 29

4.    L’accertamento dei residui passivi29

5.    Le regolazioni debitorie e contabili29

5.1.I saldi al lordo delle regolazioni debitorie e contabili29

5.2  L’entità delle regolazioni debitorie e contabili29

Tavole riepilogative. 29

 


PARTE I – Rendiconto 2007
(A.C. 1416)


1.Funzioni e disciplina del Rendiconto generale dello Stato

Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario) adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.

La disciplina del rendiconto generale dello Stato è dettata dagli articoli da 21 a 24 della legge n. 468/1978; in particolare, l’articolo 22 stabilisce che il rendiconto generale dello Stato è costituito da due parti:

1)   il conto del bilancio, che espone l’entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;

2)      il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.

L’esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita, su appositi stampati, dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell’entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.

Ai sensi della legge n. 94/1997 e del D.Lgs. 279/1997, anche i conti consuntivi sono redatti per unità previsionali di base.

 

Fino al bilancio 2007, le unità previsionali di base sono state ripartite per centri di responsabilità amministrativa, evidenziando l’insieme delle risorse finanziarie affidate alla gestione di un unico centro di responsabilità. In sede di predisposizione del bilancio di previsione a legislazione vigente per il 2008, il Governo ha proceduto ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del bilancio dello Stato.

La nuova classificazione delle voci di bilancio ha determinato il superamento dello schema previgente, che il disegno di legge di rendiconto per il 2007 ancora riflette, incentrato sulle strutture amministrative preposte alla gestione delle risorse stanziate (articolazione delle unità previsionali di base in centri di responsabilità amministrativa), in favore di una nuova articolazione delle unità previsionali di base volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa pubblica piuttosto che l’aspetto gestionale ed organizzatorio delle Amministrazioni (a tale riguardo si rinvia alla Parte II, paragrafo 1.2)

 

Per ciascuna unità previsionale di base vengono esposti i risultati relativi alla gestione dei residui, alla gestione di competenza e alla gestione di cassa.

La gestione di competenza evidenzia l’entità complessiva degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa effettuati nel corso dell’esercizio finanziario.

La gestione di cassa evidenzia, per la parte di entrata, le somme riscosse e versate nella tesoreria dello Stato e, per la parte di spesa, i pagamenti compiuti dalle amministrazioni statali.

Nella gestione dei residui vengono registrate le operazioni di incasso e di pagamento effettuate in relazione ai residui (rispettivamente, attivi e passivi) risultanti dagli esercizi precedenti.

 

Un apposito allegato tecnico, predisposto per ogni conto consuntivo, espone i risultati disaggregati per i singoli capitoli che sono compresi in ciascuna unità previsionale di base, che costituiscono la voce contabile ai fini della gestione e rendicontazione.

 

In appendice al conto del bilancio, i dati di consuntivo della spesa sono classificati, con riferimento a ciascun Ministero, per funzioni-obiettivo, attraverso le quali si evidenziano le finalità della spesa medesima.

 

La classificazione per funzioni obiettivo è articolata su quattro livelli, di cui i primi tre sono definiti in base alla classificazione COFOG (SEC95) adottata in sede comunitaria, mentre il quarto livello, relativo alle “missioni istituzionali”, indica gli obiettivi perseguiti da ciascuna amministrazione. La ripartizione per “funzioni-obiettivo” di 1° livello delle spese complessive (spese finali + rimborso prestiti) è articolata in 10 voci:

 

Funzioni-obiettivo – 1° livello

1.

Servizi generali delle pubbliche amministrazioni

2.

Difesa

3.

Ordine pubblico e sicurezza

4.

Affari economici

5.

Protezione dell’ambiente

6.

Abitazioni e assetto territoriale

7.

Sanità

8.

Attività ricreative, culturali e di culto

9.

Istruzione

10.

Protezione sociale

 

A fini conoscitivi, le previsioni del bilancio sono classificate, oltre che in relazione all’analisi funzionale (ripartizione delle spese per funzioni-obiettivo), anche in relazione all’analisi economica (ripartizione delle entrate e delle spese per categorie).

 

La classificazione economica delle spese finali del bilancio dello Stato, è articolata in 19 voci di 1° livello, di cui 12 di parte corrente e 7 di conto capitale, così definite:

 


Spese finali: Classificazione per Categorie economiche – Sec95

Titolo I – Spese correnti

Categoria 1

Redditi da lavoro dipendente

Categoria 2

Consumi intermedi

Categoria 3

Imposte pagate sulla produzione

Categoria 4

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

Categoria 5

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

Categoria 6

Trasferimenti correnti a imprese

Categoria 7

Trasferimenti correnti a estero

Categoria 8

Risorse proprie CEE

Categoria 9

Interessi passivi e redditi da capitale

Categoria 10

Poste correttive e compensative

Categoria 11

Ammortamenti

Categoria 12

Altre uscite correnti


Titolo I – Spese in conto capitale

Categoria 21

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

Categoria 22

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

Categoria 23

Contributi agli investimenti ad imprese

Categoria 24

Contributi agli investimenti a famiglie e istituz. sociali private

Categoria 25

Contributi agli investimenti a estero

Categoria 26

Altri trasferimenti in conto capitale

Categoria 31

Acquisizioni di attività finanziarie

Per quanto riguarda le entrate, la classificazione per categorie è la seguente:

Entrate finali: Classificazione per Categorie economiche

Titolo I – Entrate Tributarie

Categoria I

Imposte sul patrimonio e sul reddito

Categoria II

Tasse e imposte sugli affari

Categoria III

Imposte sulla produzione, consumi e dogane

Categoria IV

Monopoli

Categoria V

Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

Titolo II - Entrate Extratributarie

Categoria VI

Proventi speciali

Categoria VII

Proventi dei servizi pubblici minori

Categoria VIII

Proventi dei beni dello Stato

Categoria IX

Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

Categoria X

Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

Categoria XI

Recuperi, rimborsi e contributi

Categoria XII

Partite che si compensano nella spesa

Titolo III – Alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti

Categoria XIII

Vendita di beni ed affrancazione di canoni

Categoria XVI

Ammortamento di beni patrimoniali

Categoria XV

Rimborso di anticipazione e di crediti vari del tesoro

2.Il disegno di legge (A.C. 1416) recante il Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2007 – Sintesi del contenuto

L’articolo 1 del disegno di legge dispone l’approvazione del Rendiconto generale delle amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle amministrazioni e delle aziende autonome secondo le risultanze indicate negli articoli successivi.

Gli articoli da 2 a 5 espongono i risultati complessivi relativi alle amministrazioni dello Stato per l’esercizio finanziario 2006.

In particolare, l’articolo 2 espone i risultati delle entrate:

-          totale degli accertamenti di entrata: 682.418 milioni di euro;

-          totale dei residui attivi alla fine dell’esercizio 2007: 143.878 milioni di euro;

-          totale delle somme versate: 633.143 milioni di euro.

L’articolo 3 espone i risultati delle spese:

-          totale degli impegni di spesa: 654.545 milioni di euro:

-          totale dei residui passivi alla fine dell’esercizio 2007: 92.356 milioni di euro;

-          totale dei pagamenti: 642.951 milioni di euro.

L’articolo 4 espone il risultato della gestione di competenza, pari a un avanzo di 27.873 milioni di euro, derivante dalla differenza tra il totale di tutte le entrate accertate[1] e il totale di tutte le spese impegnate[2].

L’articolo 5 espone la situazione finanziaria del conto del Tesoro, che evidenzia, al 31 dicembre 2007, un disavanzo di 290.534 milioni di euro, derivante dall’avanzo della gestione di competenza relativo all’esercizio 2007, sommato al disavanzo del conto del Tesoro al 31 dicembre 2006. Quest’ultimo dato viene calcolato in base alla rideterminazione, nel corso della gestione 2007, dei residui attivi e dei residui passivi lasciati dall’esercizio 2006.

L’articolo 6 reca l’approvazione dell’allegato previsto dall’articolo 9 della legge n. 468/1978, contenente l’elenco dei decreti del Presidente della Repubblica, adottati su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, con i quali sono stati effettuati, nel corso dell’esercizio 2007, i prelevamenti dal “Fondo di riserva per le spese impreviste”.

L’allegato indica altresì, per ciascun decreto di prelevamento, le spese per le quali sono state utilizzate le somme prelevate, specificando l’amministrazione e l’unità previsionale di base destinataria del prelievo.

Nel complesso il totale dei prelevamenti effettuati dal Fondo risulta pari a 188 milioni di euro in competenza e in cassa.

Con l'articolo 7 viene proposta la sanatoria per le eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa. Le eccedenze sono indicate per unità previsionale di base di riferimento e corrispondono a quelle rilevate dalla Corte dei conti nella decisione sul rendiconto generale dello Stato.

Le eccedenze di spesa sono state complessivamente pari a 2.666 milioni di euro in conto competenza, a 21 milioni di euro in conto residui e a 393 milioni di euro in conto cassa.

Si indicano di seguito le eccedenze di maggiore consistenza in conto competenza, in conto residui e in conto cassa:

-          Ministero dell’economia e delle finanze, UPB 3.1.6.1, “Pensioni privilegiate”, eccedenza pari a 82,9 milioni di euro (competenza e cassa);

-          Ministero dello sviluppo economico, UPB 6.1.1.0, “Funzionamento”, eccedenza pari a 951 mila euro (competenza) e 643 mila euro in conto residui;

-          Ministero degli affari esteri, UPB 5.1.1.1, “Uffici centrali” del centro di responsabilità “Direzione generale del personale”, eccedenza pari a 2,5 milioni di euro (competenza) e 2,5 milioni di euro (cassa);

-          Ministero delle infrastrutture, UPB 3.2.3.29, “Mobilità ciclistica”, eccedenza pari a 2,5 milioni di euro (competenza);

-          Ministero per i beni e le attività culturali, UPB 7.1.1.0 “Funzionamento”, eccedenza pari a 201,7 milioni di euro (competenza) e 182,7 milioni di euro (cassa);

-          Ministero della salute, UPB 2.1.2.12, “Indennizzi alle vittime di trattamenti da emoderivati”, eccedenza pari a circa 4 milioni di euro (residui); UPB 4.1.1.0, “Funzionamento” del centro di responsabilità “Dipartimento della prevenzione e comunicazione”, eccedenza pari a 6,1 milioni di euro (competenza);

-          Ministero dei trasporti, UPB 3.2.3.1 “Autostrade del mare”, eccedenza pari a 12,5 milioni di euro (competenza), 13,8 (residui) e 94,1 (cassa); UPB 4.2.3.7. “Sicurezza in mare e nei porti”, eccedenza pari a 5,2 milioni di euro (competenza) e 21,7 milioni di euro (cassa);

-          Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, UPB 1.4.2, “Lotterie nazionali”, eccedenza pari a 2.318 milioni di euro (competenza).

L’articolo 8 espone la situazione, al 31 dicembre 2007, del patrimonio dello Stato (conto generale del patrimonio), da cui risultano attività per un totale di 530.179 milioni di euro e passività per un totale di 2.004.178 milioni di euro.

Gli articoli da 9 a 18 espongono i dati relativi ai conti consuntivi delle aziende e amministrazioni autonome (Istituto agronomico per l’Oltremare, Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, Archivi notarili, Fondo edifici di culto), indicando per ciascuna il totale delle entrate e il totale delle spese.


3.La relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto 2007

Nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per il 2007 trasmessa al Parlamento dalla Corte dei conti, si evidenzia che i saldi di bilancio nello scorso esercizio scontano, dal lato dell’entrata, il buon andamento del gettito legato alla crescita economica, ai provvedimenti tributari e all’accresciuto livello di adesione agli obblighi fiscali; sul versante della spesa si riflettono invece le contrapposte spinte provenienti dalle misure di contenimento recate dalla legge finanziaria e dagli interventi espansivi adottati in corso d’anno.

Il saldo delle partite finali di competenza mantiene un valore positivo, anche se inferiore a quello del precedente esercizio. Il risparmio pubblico consolida l’attivo; migliorano, inoltre, i corrispondenti saldi di cassa.

La Corte sottolinea, peraltro, come restino aperte le problematiche che si riferiscono alla trasparenza e alla leggibilità del Rendiconto generale dello Stato, solo in parte avviate a soluzione con la nuova classificazione della spesa per missioni e programmi (sulla quale si rinvia alla Parte II, paragrafo 1.2 del presente dossier), rilevando, inoltre come ulteriori passi debbano essere compiuti – soprattutto sul piano dei meccanismi legislativi di spesa e degli assetti organizzativi – al fine di recuperare il ruolo del bilancio nell’allocazione delle risorse e di valorizzare l’utilità del consuntivo come strumento di verifica dell’attuazione delle politiche pubbliche di settore.

Permangono, altresì, i limiti di significatività del bilancio dello Stato, riconducibili, da un lato, al suo progressivo ridimensionamento rispetto alle grandezze del Conto economico delle Amministrazioni pubbliche e, dall’altro, alla presenza di sistemazioni contabili di varia natura, che tolgono visibilità agli effettivi andamenti gestori dell’anno di riferimento.

La Corte rileva, inoltre, segnali di preoccupazione derivanti dalle vicende gestorie degli ultimi anni, sottolineando, al riguardo, come a fianco del fenomeno delle regolazioni contabili e debitorie, peraltro insufficientemente monitorate dalla stessa Amministrazione, si sia venuta formando una considerevole massa di debiti pregressi, che mette in crisi l’annualità del bilancio e la reale rappresentatività del conto consuntivo.

 

Per quanto concerne i saldi di bilancio, la Corte sottolinea come il 2007 sia stato un anno positivo per i conti pubblici in un contesto economico ancora favorevole ma declinante.

La crescita del prodotto si è infatti attestata all’1,5 per cento, un valore più che doppio rispetto al tasso medio registrato nella prima metà del decennio, ma inferiore alle attese e allo stesso risultato del 2006.

Il rapporto deficit/Pil è sceso all’1,9 per cento, mezzo punto al di sotto del valore originariamente programmato, mentre il saldo “strutturale” è migliorato, nel biennio 2006-2007, di circa tre punti percentuali, ossia quasi il doppio di quanto richiesto dalle raccomandazioni della Commissione europea.

L’avanzo primario è tornato su valori rilevanti (oltre il 3 per cento del Pil), con un incremento rispetto al 2006 di poco meno di due punti.

Il rapporto debito/Pil ha invertito la tendenza alla crescita passando dal 106,5 al 104 per cento, migliorando l’obiettivo posto dai documenti programmatici.

Grazie a questi risultati si sono creati i presupposti per la avvenuta cancellazione della Procedura di disavanzo eccessivo aperta dalle autorità europee nei confronti dell’Italia nell’estate del 2005.

Come per il 2006, la Corte rileva come il merito per i risultati macro-contabili non consenta di trascurare che il riequilibrio ha continuato a realizzarsi con modalità difformi da quelle prescritte dagli stessi documenti programmatici governativi e dalle tendenze osservate negli altri principali paesi europei.

Anche per il 2007, infatti, si ripetono le considerazioni avanzate nella Relazione dello scorso anno: mentre si è consolidata la tendenza alla crescita della spesa per interessi (+12 per cento), modeste sono risultate le azioni di contenimento della spesa corrente primaria, che appare ridotta di solo lo 0,2 per cento sul Pil tra il 2005 e il 2007 e della spesa primaria totale, sostanzialmente invariata sul prodotto al netto degli oneri straordinari.

I progressi ottenuti in termini di saldi e di debito pubblico sono, pertanto, riferibili ancora per il 2007 al forte incremento delle entrate delle Amministrazioni pubbliche e, in particolare, alla crescita delle entrate fiscali, la cui pressione sul Pil è aumentata di 1,2 punti rispetto al 2006, raggiungendo il 43,3 per cento: valore inferiore di solo lo 0,4 per cento al massimo storico verificato nel 1997.

Viene infine rimarcata, in tema di entrate, l’inattesa rapida espansione del gettito tributario delle amministrazioni locali (quasi il 7 per cento rispetto al 2006, anno di per sé di forte crescita), soprattutto nel comparto delle imposte dirette, a seguito dell’ampio ricorso, molto superiore alle previsioni, alla leva fiscale, anche sotto forma di maggiorazione di aliquote disposte dalle regioni in disavanzo strutturale sanitario.

3.1.Il giudizio di parificazione della Corte dei conti sul Rendiconto finanziario per il 2007

Il Rendiconto generale dello Stato, predisposto dal Ministro dell’economia e delle finanze entro il mese di giugno dell'esercizio successivo a quello di riferimento, è trasmesso alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione (art. 23 della legge n. 468/1978). Successivamente, il Rendiconto viene presentato al Parlamento attraverso apposito disegno di legge (art. 24), unitamente al giudizio della Corte ed alla relazione da questa predisposta.

Oggetto del giudizio di parificazione da parte della Corte dei conti è la verifica di conformità dei dati sulla gestione finanziaria contenuti nel rendiconto con le scritture contabili in possesso della Corte [3]. La Corte verifica inoltre la conformità dei dati sulle entrate e sulle spese agli stanziamenti contenuti nel bilancio di previsione. Qualora si registrino eccedenze di spesa, la Corte formulerà giudizio di parificazione con riserva di sanatoria delle stesse in sede di legge di approvazione del rendiconto[4].

 

La Corte dei conti, a Sezioni riunite, con decisione del 26 giugno 2008, ha disposto la parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2007.

La Corte ha dichiarato regolare il conto del bilancio e i conti allegati per l’esercizio 2007.

Sono stati peraltro esclusi dal giudizio di regolarità:

I)   per quanto concerne il conto dell’entrata:

a)      le voci di bilancio concernenti alcuni capitoli (indicati negli allegati da B1 a B8)[5], per i quali emergono discordanze tra il conto consuntivo e i conti periodici definitivi;

b)      le somme riscosse e versate in conto residui di cui agli allegati G1-G2 e H1-H2, che espongono, rispettivamente, riscossioni e versamenti netti negativi imputabili a residui di segno negativo;

c)      le risultanze relative alle somme rimaste da versare, diverse da quelle relative alle somme acquisite direttamente dalle regioni Sicilia e Sardegna, come esposte all’allegato 23 del conto consuntivo;

d)      la classificazione delle somme residue da riscuotere relative alle entrate extratributarie da parte delle amministrazioni diverse da quella tributaria, riportata all’allegato 24 al conto consuntivo;

 

 

II)  per quanto concerne il conto della spesa:

a)      le eccedenze di spesa relative alla gestione di competenza, dei residui e di cassa riscontrate con riferimento alle UPB indicate nell’allegato L. In tale allegato si riportano i capitoli che registrano spese effettuate in mancanza di stanziamenti di bilancio che, per il 2007, si sono verificate nei Ministeri dell’economia, dello sviluppo economico, del lavoro, degli affari esteri, dell’istruzione, delle infrastrutture, delle comunicazioni, della difesa, delle politiche agricole, dei beni culturali, della salute, dei trasporti, dell’università e del commercio internazionale, nonché nell’Amministrazione dei monopoli di Stato e Nell’Istituto Agronomico per l’Oltremare. Per tali eccedenze sussiste l’esigenza di specifica sanatoria legislativa: a ciò provvede l’articolo 7 del disegno di legge di rendiconto;

b)      le UPB che comprendono capitoli (indicati in dettaglio nell’allegato M) per i quali non è stato possibile esprimere il giudizio di parificazione per mancato visto e registrazione dei decreti di accertamento dei residui da parte della Corte, a causa della mancata conclusione del procedimento di controllo ovvero perché i decreti medesimi non sono pervenuti;

c)      i capitoli riportati nell’allegato N, con riferimento all’importo dei residui concernenti le voci di bilancio rientranti nella suddetta lettera a). In particolare, essi ricomprendono le somme perente ai sensi dell’articolo 3, comma 36, della legge finanziaria per il 2008.

 

La Corte dei conti ha dichiarato altresì la regolarità del conto del patrimonio per l’esercizio 2007 e dei conti delle Amministrazioni ed Aziende autonome ad esso allegati, ad eccezione delle poste e degli allegati riportati nell’allegato Q (che riporta le voci relative a poste di bilancio irregolari).

 

La Corte rileva, inoltre, la mancata corrispondenza tra l’importo dei residui finali riportati nel rendiconto ed il corrisponde importo ricavato sottraendo dai residui iniziali i versamenti in conto residui dell’anno e aggiungendovi i residui di competenza. La Corte, oltre a richiamare l’urgenza della correzione dei predetti dati, invita a chiarire le ragioni delle incongruenze relative ai riaccertamenti e alle insussistenze riportate, rispettivamente, agli allegati D1, D2, E1 e E2.

Inoltre, la Corte afferma la necessità che le amministrazioni interessate diano conto dello scostamento peggiorativo dei risultati dell’entrata, rispetto a quelli previsti dalla legge di bilancio per il 2007[6], con riferimento ai capitoli indicati negli allegati C1 e C2 (rispettivamente minori entrate di competenza e di cassa).

 

Si segnala, infine, che nella relazione al giudizio di parificazione del Rendiconto, il relatore Presidente di Sezione ha osservato come i saldi di bilancio per il 2007 scontino un buon andamento del gettito legato tra l’altro, dal lato dell’entrata, all’accresciuto livello degli obblighi fiscali e, sul versante della spesa, agli effetti - di segno opposto - delle misure di contenimento previste dalla legge finanziaria e degli interventi espansivi adottati in corso d’anno.

Pertanto, complessivamente, il saldo delle partite finali di competenza mantiene un valore positivo, ma inferiore a quello del precedente esercizio.

Il relatore sottolinea inoltre che restano aperte le problematiche relative alla trasparenza e alla leggibilità del Rendiconto generale che solo per una parte sono state superate dalla nuova esposizione delle voci di bilancio mediante la riclassificazione della spesa per missioni e programmi.


4.I saldi del conto del bilancio

Nelle tavole seguenti sono esposti i saldi del bilancio dello Stato registrati a consuntivo nel 2007, sia in termini di competenza che di cassa, posti a confronto con le previsioni iniziali di bilancio e con quelle definitive, nonché con i saldi relativi all’esercizio precedente.

4.1    I saldi di competenza

(dati in milioni di euro)

 

2006

2007

Differenza 2007/2006

 

Consuntivo

Previsioni iniziali

Previsioni definitive

Consuntivo

Saldo netto da finanziare

12.949

-35.492

-32.446

9.325

-3.624

Risparmio pubblico (saldo corrente)

49.983

11.787

15.960

56.361

6.378

Saldo primario

83.750

38.558

44.092

77.527

-6.223

Ricorso al mercato

-150.671

-224.591

-223.640

-154.874

-4.203

N.B.:  Dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.

 

Il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il 2007, per quanto riguarda la gestione di competenza, risulta pari (al lordo delle regolazioni debitorie e contabili) a 9.325 milioni di euro, con un peggioramento di 3.624 milioni di euro rispetto al saldo registratosi nel 2006. Il risultato mostra, peraltro, un miglioramento rispetto alle previsioni iniziali (-35.492 milioni) e rispetto a quelle definitive (-32.446 milioni).

 

Al netto delle regolazioni contabili e debitorie, pari a 3.081 milioni di euro, il saldo netto da finanziare nel 2007 assume un valore pari a 12.406 milioni di euro, peggiore di 8.386 milioni di euro rispetto a quello registrato nel 2006 (pari a 20.792 milioni di euro).

Il valore del saldo netto da finanziare, come determinato dai risultati di gestione, rientra pertanto nel limite massimo di 29.000 milioni di euro, fissato, al netto delle regolazioni debitorie (pari a 12.520 milioni di euro), dalla legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).

 

Il saldo corrente (risparmio pubblico) nel 2007 si è mantenuto positivo, risultando pari a 56.361 milioni di euro, superiore rispetto all’anno precedente, il cui valore è stato pari a 49.983.

Il risparmio pubblico registra un miglioramento rispetto sia alle previsioni iniziali (11.787 milioni di euro) che a quelle definitive (15.960 milioni di euro).

L’avanzo primario di bilancio, pari a 77.527 milioni di euro, è diminuito di 6.223 milioni di euro rispetto a quello registrato nel 2006 (83.750 milioni di euro).

Il ricorso al mercato si è attestato a 154.874 milioni di euro, evidenziando un peggioramento di 4.203 milioni di euro rispetto al 2006 (-150.671 milioni di euro). Il risultato è migliore rispetto alle previsioni iniziali e definitive (-223.640 milioni di euro).

Anche il valore del ricorso al mercato nei risultati di gestione risulta pertanto inferiore al limite massimo, pari a 240.500 milioni di euro, fissato dalla legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).

4.2    I saldi di cassa

(dati in milioni di euro)

 

2006

2007

Differenza 2007/2006

 

Consuntivo

Previsioni iniziali

Previsioni definitive

Consuntivo

Saldo netto da finanziare

-31.513

-74.211

-75.760

-25.565

5.948

Risparmio pubblico (saldo corrente)

4.552

-20.579

-13.079

14.009

9.457

Saldo primario

38.838

-158

1.357

43.281

4.443

Ricorso al mercato

-189.662

-263.310

-269.145

-192.556

-2.894

N.B.:  Dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.

 

In termini di cassa, i saldi del bilancio dello Stato nel 2007 risultano migliori rispetto ai risultati dell’esercizio 2006, eccetto che per il solo ricorso al mercato.

Il saldo netto da finanziare è risultato pari a 25.565 milioni di euro, con un miglioramento di 5.948 milioni di euro rispetto al risultato raggiunto l’anno precedente (31.513 milioni di euro).

Al netto delle regolazioni debitorie e contabili, pari a 2.880 milioni di euro, il saldo netto da finanziare è risultato pari a 22.685 milioni. Rispetto all’anno precedente, in cui si evidenziava un saldo netto da finanziare in termini di cassa pari a 25.484 milioni di euro, si registra pertanto un miglioramento di 2.799 milioni di euro.

Il risparmio pubblico evidenzia un valore positivo di 14.009 milioni di euro, segnando un miglioramento pari a 9.457 milioni di euro rispetto al corrispondente valore del 2006.

Anche l’avanzo primario, che si attesta, al lordo delle regolazioni debitorie, a 43.281 milioni di euro, risulta maggiore di 4.443 milioni di euro rispetto al risultato raggiunto nell’esercizio finanziario precedente (+38.838 milioni di euro).

Viceversa, la voce del ricorso al mercato, che ammonta a circa 192,5 miliardi di euro, evidenzia un peggioramento di quasi 3 miliardi di euro rispetto al dato del 2006 (189,7 miliardi di euro).

 

Anche per i saldi di cassa, i dati a consuntivo risultano migliori delle previsioni, sia iniziali che definitive.

4.3    I risultati di competenza a raffronto con il livello dei saldi fissato nella legge finanziaria: serie storica

Ai sensi dell’art. 11, comma 3, lettera a), della legge 468/1978, e successive modificazioni, nella legge finanziaria viene stabilito il livello massimo, in termini di competenza, del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario.

Nella tabella seguente sono riportati, in termini di competenza, i dati a raffronto tra i valori del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario fissati dalla legge finanziaria ed i risultati di consuntivo registrati in ciascuno degli anni del periodo 1995-2007 (dati in milioni di euro, competenza).

 


 

Saldo netto da finanziare

Ricorso al mercato finanziario

 

L. finanziaria

Consuntivo

Differenza

L. finanziaria

Consuntivo

Differenza

1995

86.803

73.273

-13.530

192.406

170.424

-21.982

1996

82.788

64.770

-18.018

190.159

162.656

-27.504

1997

55.909

21.725

-34.183

190.418

134.258

-56.160

1998

60.222

43.547

-16.675

221.973

214.184

-7.789

1999

63.618

29.814

-33.805

199.869

206.604

+6.735

2000

58.336

16.312

-42.024

181.173

181.735

+558

2001

55.958

32.775

-23.183

235.091

219.059

-16.032

2002

47.806

43.941

-3.865

224.636

234.733

+10.097

2003

53.960

32.122

-21.838

283.000

262.916

-20.084

2004

61.996

21.156

-40.840

267.000

214.084

-52.916

2005

57.494

35.209

-22.285

245.000

203.523

-41.447

2006

48.077

12.949

-35.128

246.000

150.671

-95.329

2007

41.520

9.325

-32.195

240.500

154.874

-85.626

N.B.:     I dati sono al lordo delle regolazioni debitorie. I dati di consuntivo sono riferiti alla gestione (differenza tra accertamenti di entrata e impegni di spesa).

 

Il raffronto fra il valore del livello massimo del saldo netto da finanziare contenuto nella legge finanziaria ed il valore corrispondente risultante dal consuntivo, evidenzia come, a partire dal 1995, i valori di consuntivo si siano costantemente mantenuti inferiori ai “tetti” stabiliti con la legge finanziaria.

Il ricorso al mercato, a consuntivo, è risultato inferiore al valore stabilito dalla legge finanziaria negli anni 1995-1998; una eccedenza del risultato di consuntivo rispetto al limite posto nella legge finanziaria si è invece registrata nel biennio 1999-2000. Dal 2001, fatta eccezione per il 2002 in cui si evidenzia un’eccedenza pari a 10.097 milioni di euro, il ricorso al mercato ha fatto registrare nuovamente una tendenza a mantenere i valori al di sotto del tetto stabilito dalle leggi finanziarie.

 

Al netto delle regolazioni debitorie, il raffronto tra il valore del livello massimo del saldo netto da finanziare contenuto nella legge finanziaria ed il valore di saldo risultante dal consuntivo è riportato nella tabella seguente, con riferimento agli ultimi cinque anni (dati in milioni di euro):

 

 

Saldo netto da finanziare

 

L. finanziaria

Consuntivo

Differenza

2002

33.157

35.356

+2.199

2003

48.200

30.971

-17.229

2004

54.600

15.680

-38.920

2005

50.000

30.218

-19.428

2006

41.000

20.792

-20.208

2007

29.000

12.406

-16.594

4.4    Le regolazioni contabili e debitorie

L’importo delle regolazioni contabili e debitorie nel 2007, in conto competenza, registra una diminuzione rispetto all’anno precedente. Nel 2006, infatti, le regolazioni debitorie in competenza risultavano, a consuntivo, pari a 7.881 milioni di euro, mentre nel 2007 sono state pari a 3.081 milioni di euro.

 

Dall’apposita tavola contenuta nella relazione illustrativa al disegno di legge di approvazione del Rendiconto, emerge che il consuntivo relativo all’esercizio 2007 espone regolazioni di bilancio in competenza, iscritte per pari importo sia in entrata che in spesa, con riferimento esclusivamente ai rimborsi IVA per l’esercizio 2007, pari a 17.612 milioni di euro. Infatti, l’anticipo ai concessionari non costituisce più una voce tipica delle regolazione contabili, in quanto la regolazione dell’anticipo delle società concessionarie della riscossione avviene in modo definitivo ai sensi dell’art. 36, co. 1 e 2, del decreto-legge n. 248 del 2007[7].

Ulteriori regolazioni di entrata hanno interessato il Fondo di ammortamento dei titoli di Stato per 3.500 milioni di euro.

Sul versante della spesa, si sono registrate regolazioni contabili con riferimento a regolazioni debitorie per rimborsi relativi a periodi d’imposta precedenti per l’importo complessivo di 2.765 milioni di euro.

Sempre dal lato della spesa, sono state, altresì, registrate in bilancio regolazioni contabili di tesoreria per complessivi 816 milioni di euro, di cui 146 milioni per regolazioni debitorie relative a entrate erariali di Sicilia e Sardegna e 670 milioni quale saldo IRAP relativo al Fondo sanitario nazionale.

 

Non si registrano regolazioni debitorie relative alle spese correnti, mentre quelle relative alle spese in conto capitale (pari, in termini di competenza, a 3.000 milioni di euro) si riferiscono alle regolazioni dovute per il ripiano dei disavanzi USL e per il Fondo globale.


5.La gestione di competenza

L’analisi della gestione di competenza relativa all’esercizio finanziario 2007 fa riferimento, per la parte “Entrate”, agli accertamenti, e, per la parte “Spese”, agli impegni.

I dati sono posti a raffronto, nella tavola che segue, con le previsioni iniziali (A), come risultanti dal bilancio di previsione per il 2007, e con le previsioni definitive (B), nonché con i risultati relativi all’esercizio finanziario precedente.

 

(dati in milioni di euro)

 

2006

2007

Differenza
2007/2006

Variazioni %
2007/2006

 

Consuntivo

Previsioni iniziali
(A)

Previsioni definitive
(B)

Consuntivo

(C)

Differenza
(*)
(C-B)

Entrate tributarie

429.363

431.600

440.510

444.168

3.658

14.805

3,4

Entrate extratributarie

48.759

25.497

33.216

49.382

16.166

623

1,3

Totale entrate correnti

478.122

457.096

473.726

493.550

19.824

15.428

3,2

Alienaz., ammort., riscoss.

1.921

2.139

6.368

6.121

-247

4.200

218,6

Entrate finali

480.043

459.235

480.094

499.671

19.577

19.628

4,1

Accensione prestiti

182.127

224.591

211.314

182.747

-28.567

620

0,3

Entrate complessive

662.170

683.827

691.408

682.418

-8.990

20.248

3,1

Spese correnti

428.139

445.309

457.767

437.189

-20.578

9.050

2,1

Spese conto capitale

38.954

49.419

54.773

53.157

-1.616

14.203

36,5

Spese finali

467.094

494.728

512.540

490.346

-22.194

23.252

5,0

Rimborso prestiti

163.620

189.099

191.194

164.199

-26.995

579

0,4

Spese complessive

630.714

683.827

703.734

654.545

-49.189

23.831

3,8

Risparmio pubblico (Saldo corrente)

49.983

11.787

15.960

56.361

40.401

6.378

 -

Saldo netto da finanziare

12.949

-35.492

-32.446

9.325

41.771

-3.624

 -

Saldo primario

83.750

38.558

44.092

77.527

33.435

-6.223

 -

Ricorso al mercato

-150.671

-224.591

-223.640

-154.874

68.766

-4.203

 -

(*)     Maggiori o minori entrate - economie o maggiori spese.

N.B.:  Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

L’entità complessiva degli accertamenti di entrata (comprensivi delle entrate per accensione di prestiti) è risultata, nel 2006, pari a 682.418 milioni di euro, con una evoluzione positiva rispetto al 2007 (+20.248 milioni di euro, +3,1%).

L’incidenza del totale delle entrate rispetto al PIL è pari al 44,4 per cento.

Gli impegni di spesa assunti nel 2007 ammontano complessivamente (incluse le spese per rimborso prestiti) a 654.545 milioni di euro e rappresentano il 42,6% del PIL. Rispetto ai risultati dell’anno precedente, la gestione presenta un complessivo aumento degli impegni di spesa (23.831 milioni di euro, +3,8%).

 

Il saldo netto da finanziare, pari a 9.325 milioni di euro, corrisponde alla differenza tra un ammontare complessivo degli accertamenti di entrata finali di 499.671milioni di euro e un ammontare complessivo degli impegni di spesa finali di 490.346milioni di euro.

 

Rispetto al consuntivo 2006, si evidenzia un incremento dell’entità complessiva degli accertamenti relativi alle entrate finali di complessivi 19.628milioni (4,1%), riconducibile per la maggior parte all’aumento degli accertamenti relativi alle entrate tributarie (+14.805 milioni di euro). Tale entità è risultata in ogni caso superiore sia alle previsioni iniziali che a quelle definitive.

 

Gli impegni per spese finali assunti complessivamente nel 2007 evidenziano, rispetto all’anno precedente, un aumento di 23.252 milioni di euro (+5%), dovuto per quasi 2/3 all’aumento di impegni di spesa di conto capitale (+14.203 milioni). Il dato di consuntivo degli impegni relativi alle spese finali, inoltre, si è dimostrato inferiore alle sia alle previsioni iniziali, sia a quelle definitive.

5.1    Entrate finali

Come già accennato, le entrate finali (tutte le entrate del bilancio dello Stato, tranne quelle derivanti dall’accensione di prestiti) hanno registrato, rispetto al 2006, un incremento di 19.628 milioni di euro.

 

Più in particolare, su un valore di accertamenti di entrate complessive pari a 682.418 milioni di euro, gli accertamenti relativi a entrate tributarie, pari a 444.168 milioni di euro, hanno evidenziato un aumento di 14.805 milioni di euro rispetto al 2006 (+3,4).

Anche dal confronto tra i risultati e le previsioni si rileva che le entrate tributarie accertate sono risultate maggiori di 12.568 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali e di 3.658 milioni di euro rispetto alle previsioni definitive, evidenziando pertanto un buon andamento delle entrate.

 

Per quanto riguarda gli accertamenti relativi alle entrate extratributarie, si è registratounvalore superiore rispetto all’esercizio finanziario 2006. In particolare, le entrate extratributarie accertate sono stati pari a 49.382 milioni di euro, con un incremento, rispetto all’esercizio 2006, di 623 milioni di euro. Le entrate extratributarie registrano un’evoluzione positiva sia rispetto alle previsioni iniziali (+23.885 milioni di euro), sia rispetto alle previsioni definitive (+16.166 milioni).

 

Gli accertamenti per entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti,pari a 6.121 milioni di euro sono invece risultati in aumento rispetto al 2006 di 4.200 milioni di euro (+219%).

 

Nell’ambito delle entrate tributarie, la variazione degli accertamenti rispetto al 2006 ha interessato, in particolare, le imposte sul patrimonio e sul reddito, che hanno evidenziato, rispetto al 2006, un aumento di 11.554 milioni di euro, raggiungendo accertamenti pari a 234.212 milioni di euro (cifra inferiore di 162 milioni rispetto alle previsioni definitive).

Anche gli accertamenti concernenti la categoria del lotto, lotterie e altre attività di gioco hanno evidenziato un aumento rispetto al 2006, di 813 milioni di euro, attestandosi a 11.594 milioni di euro (inferiore di 521 milioni di euro rispetto alle previsioni definitive).

Le tasse e imposte sugli affari hanno fatto registrare accertamenti pari a 157.713 milioni di euro (+1.408 milioni rispetto al 2006) (cfr. la Tavola I riportate in Appendice).

 

Relativamente all’andamento delle singole imposte, nell’esercizio finanziario 2007 risultano aumentati sia gli accertamenti relativi all’IRE (ex IRPEF), da 155.344 milioni a 160.019 milioni di euro (+4.675 milioni di euro), sia quelli relativi all’IRES (ex IRPEG),aumentati da 43.556 milioni a 54.994 milioni di euro (+11.438 milioni di euro).

 

Anche gli accertamenti relativi all’IVA risultano incrementati di 4.558 milioni di euro rispetto al 2006, risultando pari a 134.070 milioni di euro, a fronte di 129.512 milioni di euro di accertamenti relativi all’esercizio 2006 (cfr. la Tavola II riportate in Appendice).

 

Per le entrate extratributarie si segnalano, soprattutto, sia l’aumento dei recuperi, rimborsi e contributi (+4.260 milioni di euro), che hanno fatto registrare nel 2007 accertamenti pari a 30.292 milioni di euro, sia la riduzione di 2.585 milioni che riguarda la voce degli interessi su anticipazioni e crediti che passano da 7.912 milioni nel 2006 a 5.327 milioni.

5.2    Spese finali

La gestione 2007 ha dato luogo ad impegni di spesa relativi ad operazioni finali (tutte le spese del bilancio dello Stato tranne quelle relative al rimborso di prestiti giunti in scadenza nell’esercizio di riferimento) per 490.346 milioni di euro, con un andamento in aumento di circa il 5% (+23.253 milioni di euro rispetto al 2006).

Rispetto alle previsioni definitive, gli impegni finali denotano invece una diminuzione di 22.194 milioni di euro.

 

Gli impegni relativi ad operazioni finali sono riconducibili per 437.189 milioni di euro a spese correnti, che risultano incrementate rispetto al 2006 di 9.049 milioni di euro(+2,1%), e per 53.157 milioni a spese in conto capitale (che presentano, invece, rispetto al 2006 un aumento di 14.204 milionidi euro (+36,5%).

 

Tra le spese correnti evidenziano un aumento, rispetto all’esercizio 2006, i trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche, che si sono attestati a 194.709 milioni di euro (+12.197 milioni rispetto al 2006), mentre le spese per redditi da lavoro dipendente hanno evidenziato una diminuzione (-3.430 milioni di euro, per un totale di 84.783 milioni nel 2007).

Hanno fatto registrare una diminuzione anche le spese per interessi passivi (68.203 milioni) risultate pari a 70.801 milioni di euro nel 2006 (-2.598 milioni).

 

Hanno altresì evidenziato una diminuzione rispetto all’esercizio precedente le spese per consumi intermedi, passate da 12.163 milioni nel 2006 a 10.980 milioni nel 2007, con una riduzione di 1.183 milioni (inferiori anche alle previsioni definitive di 1.021 milioni di euro).

 

Relativamente alle spese in conto capitale, che registrano un incremento pari a 14.204 milioni di euro rispetto al 2006, aumentano sia gli investimenti fissi lordi, pari a 6.120 milioni (+1.982 milioni rispetto al 2006), sia i contributi agli investimenti alle amministrazioni pubbliche che si attestano a 19.547 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2006 di 4.778 milioni di euro.

 

Aumentano altresì sia i contributi agli investimenti ad imprese che registrano un valore di 10.373 milioni nel 2007, con un aumento di 266 milioni di euro rispetto al 2006, sia gli impegni di spesa per gli altri trasferimenti in conto capitale (da 8.626 milioni a 15.008 milioni di euro nel 2007).

5.3    Spese per rimborso prestiti ed entrate da accensione di prestiti

Per quanto concerne la spesa per rimborso prestiti, i relativi impegni, pari a 164.199 milioni di euro, hanno registrato un aumento rispetto al dato del 2006 di 579 milioni di euro (il rimborso prestiti nel 2006 era stato pari a 163.620 milioni di euro).

Gli accertamenti di entrata derivanti da accensioni di prestiti, infine,sono stati pari a182.747 milioni di euro, con un aumento di 620 milioni di euro rispetto all’esercizio 2006, nel quale tali accertamenti erano stati pari a 182.127 milioni di euro.


6.La gestione dei residui

6.1    Disciplina dei residui

Nel corso dell’esercizio, alla gestione di competenza si affianca la gestione dei residui. Si definiscono residui attivi le entrate accertate, ma rimaste da versare e da riscuotere; residui passivi le spese impegnate, ma rimaste da pagare.

Tra i residui occorre altresì distinguere quelli provenienti dagli esercizi precedenti e quelli formatisi nel corso dell’esercizio considerato (residui di nuova formazione).

Si distinguono, inoltre, i residui c.d. “propri” (vale a dire somme impegnate e non pagate nell’esercizio di competenza), dai residui c.d. “impropri”, detti anche “di stanziamento”, relativi a somme stanziate ma non impegnate nell’esercizio di competenza.

 

In base alla normativa vigente, i residui “propri” relativi alle spese correnti sono mantenuti in bilancio per i due esercizi successivi a quello nel quale le somme corrispondenti sono state inizialmente stanziate (art. 36, comma 1, R.D. n. 2440/1923), mentre le somme stanziate e non impegnate nell’esercizio di competenza (residui di stanziamento di parte corrente) sono registrate in economia.

Tra i residui di parte corrente si ricorda che hanno un regime particolare quelli concernenti spese per lavori, forniture e servizi, che possono essere mantenuti in bilancio per tre esercizi.

 

Per gli stanziamenti relativi a spese in conto capitale, in generale, è autorizzata la conservazione in bilancio anche se, entro la fine dell’esercizio finanziario, tali spese non sono state impegnate (residui di stanziamento).

Per tale tipologia di residui, l’art. 1, comma 6, del D.L. n. 194/2002[8], che ha modificato l’articolo 36, comma 2, del R.D. n. 2440/1923, limita ad un solo anno, dopo l’esercizio di iscrizione in bilancio, il periodo di conservazione dei residui di stanziamento, quali disponibilità di conto capitale non impegnate alla chiusura dell’esercizio. Per gli stanziamenti iscritti in bilancio in forza di disposizioni legislative che siano entrate in vigore nell'ultimo quadrimestre dell'esercizio finanziario, il periodo di conservazione è protratto di un ulteriore anno.

Con riferimento al mantenimento dei residui propri in conto capitale, ossia il termine di iscrizione in bilancio delle somme di conto capitale impegnate ma non pagate nel corso degli esercizi precedenti, la legge finanziaria per il 2008 (art. 3, comma 36, legge n. 244 del 2007) ha ridotto il periodo di conservazione in bilancio di tale tipologia di residui,dai 7 anni originariamente previsti dalla disciplina contabile[9] a 3 anni successivi all’esercizio in cui è stato iscritto il corrispondente stanziamento.

Inoltre, la citata legge finanziaria per il 2008 (art. 3, comma 37-39[10]),con riferimento ai residui passivi propri in conto capitale,prevede che con cadenza triennale, a partire dal 2008, debba essere effettuata l'analisi e la valutazione delle somme riferibili ad impegni registrati dalle amministrazioni in base ad atti formali, al fine di verificare la permanenza dei presupposti per il loro mantenimento in bilancio, come indicati dalla legge nazionale di contabilità[11], cioè l’esistenza di obbligazioni giuridicamente perfezionate.


6.2    Entità complessiva dei residui al termine dell’esercizio 2007

Al 31 dicembre 2007, il conto dei residui presenta residui attivi per un valore complessivo di 143.879 milioni di euro (di cui 80.040 attribuibili a residui pregressi e 63.839 a residui di nuova formazione) e residui passivi, al lordo dei residui relativi al rimborso di prestiti, per 92.356 milioni di euro (di cui 33.943 attribuibili a residui pregressi e 58.413 a residui di nuova formazione), con una eccedenza attiva di 51.522 milioni di euro.

(valori in milioni di euro)

 

2006

2007

Var.% totali 2007/2006

Provenienti da esercizi precedenti

Di nuova formazione

Totale

Provenienti da esercizi precedenti

Di nuova formazione

Totale

Residui attivi

69.956

64.493

134.449

80.040

63.839

143.878

7,0

Residui passivi

67.582

53.293

120.875

33.943

58.413

92.356

-23,6

 

Dal confronto tra lo stato dei residui al termine dell’esercizio 2007 e quello al termine dell’esercizio precedente, si rileva che i residui attivi hanno fatto registrare un incremento del 7%, mentre i residui passivi sono diminuitidel 23,6%.

L’aumento dei residui attivi è dato dall’effetto netto tra l’incremento rispetto al 2006 dei residui provenienti da esercizi precedenti (+10.084 milioni, con una variazione relativa del 14,4%) e il decremento, rispetto allo stesso anno dei residui di nuova formazione (-654 milioni, con una variazione relativa dell’1%).

 

Per i residui passivi, invece, si registra un aumento di quelli di nuova formazione (+5.120 milioni, con una variazione relativa del 9,6%) e un decremento dei residui provenienti dagli esercizi precedenti (-33.639 milioni, vale a dire circa il 50% in meno rispetto al 2006) che mostra un processo di smaltimento dei residui pregressi non trascurabile.

In base a quanto indicato nella relazione illustrativa del disegno di legge di rendiconto, i residui passivi rimangono su livelli considerevoli anche nel 2007, benché abbiamo fatto registrare un notevole decremento. Sull’aumento complessivo dei residui passivi incidono varie cause di natura legislativa e amministrativo-contabile, alcune delle quali relative al perfezionamento in legge delle varie iniziative di spesa.

 

Per quanto concerne i residui passivi, la tabella seguente mette a raffronto l’andamento dei residui di parte corrente, di conto capitale e relativi a rimborso prestiti registrati alla conclusione degli esercizi 2006 e 2007, indicando distintamente i residui provenienti dagli esercizi precedenti ed i residui di nuova formazione.

(valori in milioni di euro)

 

Residui passivi 2006

Residui passivi 2007

Var.% totale 2007/2006

Pregressi

Nuova formazione

TOTALE

Pregressi

Nuova formazione

TOTALE

Spese correnti

12.375

27.410

39.785

11.806

26.230

38.036

-4,4

Spese c/capitale

53.295

18.989

72.284

21.367

29.206

50.573

-30,0

Spese finali

65.670

46.399

112.069

33.173

55.436

88.609

-20,9

Rimborso prestiti

1.912

6.893

8.805

771

2.978

3.749

-57,4

Spese complessive

67.582

53.293

120.875

33.943

58.413

92.356

-23,6

 

I residui passivi relativi a spese finali, vale a dire al netto dei residui relativi al rimborso di prestiti, ammontano a 88.609 milioni di euro (di cui 33.173 attribuibili a residui pregressi e 55.436 a residui di nuova formazione).

Poiché alla fine dell’esercizio precedente, i residui passivi per spese finali ammontavano a 112.069 milioni di euro, nel 2007 la diminuzione dei residui passivi per spese finali è del 20,9%, imputabile in prevalenza alla diminuzione dei residui passivi relativi a spese in c/capitale e, in particolare, di quelli provenienti da esercizi precedenti.

 

Per ciò che attiene invece ai residui passivi relativi a rimborso prestiti, si rileva una notevole diminuzione rispetto all’esercizio 2006 (da 8.805 milioni di euro a 3.749 milioni di euro, vale a dire oltre il 57% in meno).

 

Nelle tavole seguenti viene riportata la serie storica della consistenza dei residui attivi e passivi negli ultimi 10 anni, distinti per titoli della entrata e della spesa (relativamente ai residui passivi sono riportate tra parentesi le percentuali sugli impegni dell'esercizio).

Residui attivi nel periodo1998-2007

(consistenza - valori in milioni di euro)

 

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Entrate tributarie

80.635

91.191

64.362

74.374

68.324

77.961

64.229

79.343

72.831

72.230

Entrate extratribut.

13.552

16.768

48.395

52.208

49.065

60.556

52.594

71.870

71.570

71.590

Entrate correnti

94.187

107.959

112.756

126.582

117.389

138.516

116.823

151.213

134.401

143.820

Alienaz. e ammort.

13

14

106

141

28

34

33

34

48

59

Entrate finali

94.200

107.974

112.863

126.723

117.417

138.551

116.856

151.247

134.449

143.879

N.B.:          Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Consistenza dei residui passivi a fine esercizio nel periodo 1998-2007

(consistenza - valori in milioni di euro – percentuale su impegni d’esercizio)

 

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

Spese correnti

71.547

62.528

64.907

63.544

55.183

43.099

39.497

42.049

39.785

38.026

% su impegni

21,6

17,9

18,3

16,8

14,6

11,0

9,9

10,0

9,3

8,7

Spese c/capitale

44.137

53.696

62.520

67.697

74.609

71.460

72.531

73.755

72.284

50.573

% su impegni

86,3

87,1

139,8

125,6

128,2

119,0

153,1

157,6

185,6

95,1

Spese finali

115.683

116.224

127.427

131.241

129.792

114.559

112.028

115.804

112.069

88.609

% su impegni

30,3

28,3

31,9

30,3

29,7

25,4

25,0

24,8

24,0

18,1

Rimborso prestiti

2.008

4.172

5.037

3.938

2.682

364

9.266

3.334

8.805

3.749

% su impegni

1,2

24,0

3,0

2,1

1,4

0,2

4,8

2,0

5,4

2,3

Spese complessive

117.692

120.397

132.464

135.179

132.475

114.923

121.294

119.138

120.875

92.356

% su impegni

21,3

20,5

23,4

21,8

21,1

16,8

18,9

18,7

19,2

14,1

N.B.:     Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Le due serie evidenziano una tendenza ad un incremento dei residui finali, sia per i residui passivi che per i residui attivi, fino all’esercizio finanziario 2001.

A partire dal 2002 inizia una nuova fase di riduzione dei residui. In particolare, per i residui attivi, si conferma un andamento altalenante. Nel 2005, in particolare, il livello dei residui attivi si è incrementato, attestandosi ad un livello superiore rispetto ai risultati del decennio, per poi tornare a scendere nel 2006 e risalire nel 2007.

Per i residui passivi, l’andamento nell’ultimo quinquennio non ha subito forti oscillazioni. Per il 2006 si registra un lieve incremento rispetto all’anno precedentee una consistente variazione in diminuzione nel 2007 (-24%).

6.3    I residui provenienti dagli esercizi precedenti

(valori in milioni di euro)

 

Residui attivi

Residui passivi

Consistenza al 1° gennaio 2007

134.449

120.874

Operazioni di riaccertamento (maggiori o minori entrate/spese)

-39.846

-40.113

Accertamenti nel corso dell’esercizio 2007

94.603

80.761

Residui incassati/pagati nel corso dell’esercizio 2007

14.563

46.819

Residui da esercizi precedenti al 31.12.2007

80.040

33.943

N.B.:     Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

I residui attivi provenienti dall’esercizio 2006 ammontavano, il 1° gennaio 2006, a 134.449 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2007 la consistenza è stata rideterminata in 94.603 milioni di euro, di cui sono stati incassati 14.563 milioni di euro e sono rimasti da versare e da riscuotere 80.040 milioni di euro.

I residui passivi (con riferimento alle spese complessive, comprensive del rimborso prestiti) provenienti dall’esercizio 2006 ammontavano a 120.874 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2007 la consistenza dei residui provenienti dall’esercizio 2005 è stata rideterminata in 80.761 milioni (-40.113 milioni per minori spese), di cui pagati 46.819 milioni e rimasti da pagare 33.943 milioni di euro.

La rideterminazione è dovuta ad economie di gestione per 4.127 milioni di euro e a somme perenti agli effetti amministrativi per 36.007 milioni, a fronte delle quali si sono verificate eccedenze di spesa per circa 21 milioni di euro.

Per tali eccedenze di spesa viene proposta sanatoria nell’articolo 7 del disegno di legge di rendiconto.

6.4    I residui di nuova formazione

(valori in milioni di euro)

 

Residui attivi

Residui passivi

Previsioni definitive di competenza

691.408

703.734

Accertamenti/impegni

682.418

654.545

Incassi/pagamenti

618.580

596.132

Residui al 31.12.2007 provenienti dalla competenza 2007

63.839

58.413

N.B.:  Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

La gestione di competenza dell’esercizio 2007 ha fatto registrare, rispetto ad una previsione definitiva di 691.408 milioni di euro, accertamenti di entrata per un valore complessivo di 682.418 milioni, in corrispondenza dei quali sono state effettuate operazioni di riscossione e versamento, relative alla gestione di competenza, per un valore complessivo di 618.580 milioni. Si sono formati pertanto residui attivi per un valore complessivo di 63.839 milioni.

I residui attivi di nuova formazione si riferiscono per 39.428 milioni di euro alle entrate tributarie, per 24.394 milioni alle entrate extratributarie e per 17 milioni ai proventi da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali.

 

Dal lato delle spese di competenza dell’esercizio 2007, a fronte di stanziamenti pari a 703.734 milioni di euro, si sono avuti impegni per un valore complessivo di 654.545 milioni di euro, in corrispondenza dei quali sono stati effettuati pagamenti, relativi alla gestione di competenza, per un valore complessivo di 596.132 milioni di euro. Si sono formati pertanto residui passivi (sempre riferiti alle spese complessive, compreso il rimborso prestiti) per un valore di 58.413 milioni di euro.

Questi sono riferibili per 26.230 milioni di euro a spese correnti, per 29.206 milioni di euro a spese in conto capitale e per 2.978 milioni di euro a rimborso prestiti.

Al netto del rimborso prestiti, i residui passivi di nuova formazione ammontano a 55.436 milioni di euro.


7.La gestione di cassa

La gestione di competenza e la gestione dei residui concorrono a determinare i risultati della gestione di cassa, che è rappresentata, per la parte di entrata, dagli incassi e, per la parte di spesa, dai pagamenti.

Nella tavola seguente i dati relativi ad incassi e pagamenti (C) sono messi a confronto con le previsioni iniziali di bilancio (A) e con quelle definitive (B), nonché con i risultati di cassa del rendiconto relativo all’esercizio 2006.

 

 

(dati in milioni di euro)

 

2006

2007


Differenza 2007/2006


 % var. 2007/2006

 

Consuntivo

Previsioni iniziali
(A)

Previsioni definitive
(B)

Consuntivo

(C)

Differenza

(C-B)

Entrate tributarie

398.826

415.612

424.522

417.843

-6.679

19.017

4,8

Entrate extratributarie

27.577

20.281

28.000

26.442

-1.558

-1.135

-4,1

Totale entrate correnti

426.383

435.893

452.523

444.285

-8.238

17.902

4,2

Alienaz., ammort., riscoss.

1.906

2.139

6.368

6.110

-258

4.204

220,6

Entrate finali

428.289

438.032

458.890

450.395

-8.495

22.106

5,2

Accensione prestiti

182.127

263.310

258.204

182.747

-75.457

620

0,3

Entrate complessive

610.416

701.341

717.094

633.143

-83.951

22.727

3,7

Spese correnti

421.831

456.472

465.602

430.276

-35.326

8.445

2,0

Spese conto capitale

37.971

55.771

69.048

45.685

-23.363

7.714

20,3

Spese finali

459.802

512.243

534.650

475.961

-58.689

16.159

3,5

Rimborso prestiti

158.149

189.099

193.386

166.990

-26.396

8.841

5,6

Spese complessive

617.951

701.341

728.036

642.951

-85.085

25.000

4,0

Risparmio pubblico (Saldo corrente)

4.552

-20.579

-13.079

14.009

27.088

9.457

-

Saldo netto da finanziare

-31.513

-74.211

-75.760

-25.565

50.195

5.948

-

Saldo primario

38.838

-158

1.357

43.281

42.025

4.443

-

Ricorso al mercato

-189.662

-263.310

-269.145

-192.556

76.589

-2.894

-

N.B.:     Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Dall’analisi della gestione di cassa, risultano incassi complessivi per 633.143 milioni di euro (con un aumento dell’3,7% rispetto agli incassi dell’esercizio precedente), di cui 450.395 milioni di euro derivanti da operazioni finali e 182.747 milioni di euro da operazioni di indebitamento patrimoniale.

In particolare, per quanto concerne gli incassi finali nel 2007:

-          le entrate tributarie, pari complessivamente a 417.843 milioni di euro, hanno registrato un aumento di 19.017 milioni di euro rispetto al 2006 (+4,8%);

-          le entrate extratributarie, pari complessivamente a 26.442 milioni di euro, hanno evidenziato una riduzione di 1.135 milioni di euro rispetto al 2006 (-4,1%);

-          le entrate derivanti da alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti, dopo la notevole diminuzione nell’esercizio 2006, hanno fatto registrare un consistente incremento passando da 1.906 milioni di euro nel 2006 a 6.110 milioni di euro nel 2007 (+220,6%).

 

Le entrate da accensione prestiti hanno registrato un lieve incremento di 620 milioni di euro nel 2007 (+0,3%).

 

Dal lato della spesa, i pagamenti complessivi ammontano a 642.951 milioni di euro, con un aumento del 4% rispetto ai pagamenti dell’esercizio precedente (+25.000 milioni di euro).

I pagamenti complessivi riguardano per 475.961 milioni di euro le operazioni finali (dato in incremento del 3,5% rispetto al 2006) e per 166.990 milioni di euro il rimborso delle passività finanziarie. L’incremento delle operazioni finali è imputabile in prevalenza all’andamento dei pagamenti di parte corrente, che risultano aumentati di 8.445 milioni (da 421.831 a 430.276 milioni di euro), segnando un aumento del 2% rispetto al 2006.

Anche i pagamenti di conto capitale risultano in incremento rispetto al 2006, passando da 37.971 a 45.685 milioni di euro (20,3%).

 

Riguardo ai pagamenti, la relazione illustrativa evidenzia che le economie realizzate sono state pari complessivamente a 85.478 milioni di euro, a fronte delle quali sono state effettuate in vari stati di previsione spese eccedenti le somme stanziate per complessivi 393 milioni di euro (di cui viene proposta la sanatoria a livello di U.P.B. con l’articolo 7 del disegno di legge in esame, cfr. supra).

 

Nella tavola seguente i risultati della gestione di cassa sono analizzati evidenziando distintamente le operazioni (incassi e pagamenti) relativi alla gestione dei residui sussistenti all’inizio dell’esercizio 2007 e quelle relative agli stanziamenti di competenza per il 2007. In questo modo è possibile evidenziare il rapporto tra l’entità delle operazioni di incasso e di pagamento rispetto al complesso della massa acquisibile (residui attivi provenienti dagli esercizi precedenti + previsioni di entrata) e al complesso della massa spendibile (residui passivi provenienti dagli esercizi precedenti + stanziamenti di spesa).

 

Analisi della gestione di cassa

(dati in milioni di euro)

 

Residui

Competenza 2007

Totale

 

Al 1/1/2006


(A)

Incassi o pagamenti

(B)

Previsioni definitive

(C)

Incassi o pagamenti

(D)

Massa acquisibile o spendibile
(E=A+C)

Totale incassi o pagamenti
(F=B+D)

Rapporto
%

(F/E)

Entrate tributarie

72.832

13.103

440.510

404.740

513.342

417.843

81,40

Entrate extratributarie

61.570

1.454

33.216

24.988

94.786

26.442

27,90

Totale entrate correnti

134.402

14.557

473.726

429.728

608.128

444.285

73,06

Alienaz., ammort., riscoss.

47

6

6.368

6.104

6.415

6.110

95,25

Entrate finali

134.449

14.563

480.094

435.832

614.543

450.395

73,29

Accensione prestiti

-

-

211.314

182.747

211.314

182.747

86,48

Entrate complessive

134.449

14.563

691.408

618.580

825.857

633.143

76,66

Spese correnti

39.786

19.316

457.767

410.959

497.553

430.275

86,48

Spese conto capitale

72.284

21.734

54.773

23.951

127.057

45.685

35,96

Spese finali

112.070

41.050

512.540

434.910

624.610

475.960

76,20

Rimborso prestiti

8.805

5.768

191.194

161.222

199.999

166.990

83,50

Spese complessive

120.875

46.819

703.734

596.132

824.609

642.951

77,97

N.B.:     Dati al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Nella gestione di competenza i pagamenti finali risultano pari a 434.910 milioni di euro; essi rappresentano oltre 84 per cento delle previsioni definitive (pari a 512.540 milioni di euro) e il 88,7 per cento dell’ammontare complessivo degli impegni di spesa assunti nel 2007 (pari a 490.346 milioni di euro, cfr. la tavola relativa alla gestione di competenza al § 6).

Con riferimento alla gestione dei residui, sono stati effettuati pagamenti finali per 41.050 milioni di euro, a fronte di residui accertati pari a 112.070 milioni di euro (il 36,6%).

 

Di seguito vengono esposte gli incassi realizzati nell’esercizio 2007, sulla base delle risultanze evidenziate nella situazione di cassa al 31 dicembre 2007, contenuta nella Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica presentata al Parlamento nel marzo 2008.

I dati relativi alle singole imposte sono stati rettificati sulla base degli elementi evidenziati nella Relazione medesima.

 

 

 

Incassi rettificati realizzati

(dati netti in milioni di euro)

 

Anni

Variazioni

 

2006

2007

Assolute

%

IMPOSTE DIRETTE(1)

203.324

219.220

15.896

7,82

- IRE (ex IRPEF)

142.032

150.283

8.251

5,81

- IRES (ex IRPEG)

39.468

50.530

11.062

28,03

- Sostitutiva

8.664

10.626

1.962

22,65

- Ritenuta sui dividendi

733

528

-205

-27,97

- Condoni, concordati e pendenze tributarie

-

-

-

-

- Rivalutazione beni d’impresa

4.316

313

-4.003

-92,75

- Altre

8.110

6.940

-1.170

-14,43

IMPOSTE INDIRETTE

176.142

184.630

8.488

4,82

Affari(2)

131.772

138.635

6.863

5,21

- IVA

111.272

116.633

5.361

4,82

- Registro, bollo e sostitutiva

10.947

11.395

448

4,09

- Condoni, concordati e pendenze tributarie

-

-

-

-

Produzione

28.899

28.455

-444

-1,54

- Oli minerali

21.354

21.082

-272

-1,27

Monopoli

9.355

9.791

436

4,66

- Tabacchi

9.349

9.785

436

4,66

Lotto(3)

6.166

7.749

1.583

25,67

TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE

379.467

403.850

24.383

6,43

ALTRE ENTRATE (*)

27.509

28.327

818

2,97

TOTALE ENTRATE FINALI (4, 5 e 6)

406.975

432.177

25.202

6,19

 

(*)  Al netto delle retrocessioni e dietimi (cap. 3240) pari a 4.596 mln per il 2006 e 3.368 mln per il 2007.

(1)I dati del 2007 comprendono la quota di condono (nella voce “Altre”), ancora da ripartire, di spettanza dell'erario, stimata in 44 mln, attribuibile per 35 mln alle imposte dirette e per 9 mln alle indirette.

(2)Al netto della regolazione contabile dell’acconto concessionari che, nel 2006, è stata pari a 4.511 mln. Tale acconto non è stato effettuato nel 2007 in base alle disposizioni di cui all’art. 36, commi 1 e 1-bis, del D.L. n. 248/2007.

(3)Al netto delle regolazioni contabili relative al LOTTO, pari a 4.078 mln. per il 2006 e a 4.048 mln. per il 2007.

(4)Comprende le giacenze di struttura di gestione versate nel mese di gennaio dell’anno successivo (90 mln. per il 2006 e 1.360 mln. per il 2007).

(5)Al netto delle regolazioni contabili Sicilia e Sardegna pari 7.996 mln. per il 2006 e 8.475 mln. per il 2007.

(6)I dati del 2007 comprendono le ripartizioni della quietanza dell’acconto IVA pari a 792 milioni.

Fonte:  Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica (marzo 2008).


8.Il conto generale del patrimonio

8.1    Struttura e funzioni

Il conto generale del patrimonio è il documento contabile che fornisce annualmente la situazione patrimoniale dello Stato, quale risulta alla chiusura dell’esercizio.

Il conto generale del patrimonio comprende:

a)  le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le relative variazioni prodottesi durante l’esercizio di riferimento;

b)  la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.

 

Nell’ambito della riforma del bilancio dello Stato[12], è stata prevista una ristrutturazione del Rendiconto, concernente non solo il conto del bilancio, ma anche il conto generale del patrimonio.

In particolare, per quanto riguarda il conto del patrimonio, la ristrutturazione è stata ritenuta necessaria ai fini di una nuova impostazione del conto stesso sotto il profilo di una sua maggiore significatività in riferimento alla economicità della gestione patrimoniale. Sono state introdotte alcune disposizioni volte a individuare i beni suscettibili di utilizzazione economica e a permettere una analisi economica della gestione patrimoniale[13].

La ristrutturazione è stata attuata con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2002[14] e ha ricevuto prima applicazione con riferimento al conto patrimoniale presentato nel rendiconto per l’esercizio 2002.

La nuova struttura del conto del patrimonio ha trovato successivamente illustrazione con la circolare del Ministero dell’economia e delle finanze 12 marzo 2003, n. 13.

 

Il conto generale del patrimonio, nella nuova struttura, risulta dunque distinto in due parti.

La Sezione I contiene la classificazione patrimoniale degli elementi attivi e passivi, definiti in modo che possano raccordarsi con il sistema di contabilità nazionale SEC 95.

Le attività, in particolare, si distinguono in tre categorie di primo livello:

1)      attività finanziarie (attività economiche comprendenti i mezzi di pagamento, gli strumenti finanziari e le attività economiche aventi natura simile agli strumenti finanziari);

2)      attività non finanziarie prodotte (attività economiche ottenute quale prodotto dei processi di produzione. Esse comprendono beni materiali e immateriali prodotti, beni mobili di valore culturale, biblioteche e archivi);

3)      attività non finanziarie non prodotte (attività economiche non ottenute tramite processi di produzione. Esse comprendono beni materiali quali terreni, giacimenti, risorse biologiche non coltivate).

Dette attività sono distinte in successivi livelli di ordine analitico inferiore.

 

Per quanto concerne le passività è prevista un’unica voce di primo livello, denominata “passività finanziarie”, comprensiva di mezzi di pagamento, strumenti finanziari e simili.

Anche in questo caso, la voce di primo livello è distinta in ulteriori livelli di maggior dettaglio. Essa comprende tanto i debiti (a breve termine e a medio-lungo termine) quanto le anticipazioni passive.

 

La Sezione II del conto del patrimonio illustra gli elementi di raccordo tra i dati patrimoniali e quelli del bilancio, mostrando l’incidenza dei risultati della gestione di bilancio sulle componenti patrimoniali attive e passive. La struttura della Sezione II tiene conto, in particolare, dell’articolazione del bilancio dello Stato sinora adottata, e cioè l’articolazione per unità previsionali di base e della classificazione delle spese per funzioni-obiettivo corrispondenti, al livello di maggior dettaglio, con le missioni istituzionali perseguite da ciascuna amministrazione.

In tale sezione si determina altresì l’ammontare dell’entrata netta e quello della spesa netta corrispondenti al beneficio o alla perdita apportati dalla gestione di competenza del bilancio al patrimonio.

A ciò si aggiungono la classificazione delle attività e passività per Ministeri, le tabelle, gli altri allegati e appendici al conto generale.

 

Per effetto dell’articolo 22 della legge n. 468/1978 e successive modifiche ed integrazioni, il Conto del patrimonio contiene anche il Conto del “dare e avere” della Banca d’Italia, in qualità di organo cui è attribuito il servizio di tesoreria per conto dello Stato e le funzioni di cassiere speciale.

 

Infine, il conto generale del patrimonio si compone della “nota preliminare”, contenente una serie di tavole analitiche e riassuntive delle attività e passività patrimoniali dello Stato, nonché di alcune rappresentazioni grafiche che ne evidenziano l’evoluzione della sostanza patrimoniale.

8.2    I risultati generali della gestione patrimoniale per l’esercizio finanziario 2007

A partire dal rendiconto relativo all’esercizio 1997, la legge di approvazione del rendiconto generale dello Stato fa riferimento anche al conto del patrimonio.

In particolare, l’articolo 8 del disegno di legge in esame dispone l’approvazione dei risultati generali della gestione patrimoniale, evidenziati nella successiva tavola.

Risultati generali della gestione patrimoniale 2007

(dati in milioni di euro)

Conti generali

consistenza al
31 dicembre 2006

consistenza al
31 dicembre 2007

differenza

Attività finanziarie

459.100

417.406

-41.694

Attività non finanziarie prodotte

105.027

109.682

4.655

Attività non finanziarie non prodotte

2.808

3.090

282

Totale attività

566.935

530.179

-36.756

Passività finanziarie

1.985.816

2.004.178

18.362

Totale passività

1.985.816

2.004.178

18.362

Eccedenza passiva

1.418.881

1.473.999

55.118

 

Il totale delle attività ammonta a 530.179 milioni di euro, di cui:

-          417.406 milioni di euro di attività finanziarie (con una diminuzione di 41.694 milioni di euro rispetto al 2006);

-          109.682 milioni di euro di attività non finanziarie prodotte, che comprendono beni materiali e immateriali prodotti, materie prime e prodotti intermedi, prodotti finiti, oggetti di valore e d’arte (beni mobili di valore culturale, biblioteche e archivi); si registra un aumento di 4.655 milioni di euro rispetto al 2006;

-          3.090 milioni di euro di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono i beni materiali non prodotti, ossia terreni, giacimenti e risorse biologiche non coltivate (+282 milioni di euro rispetto al 2006).

 

Il totale delle passività ammonta a 2.004.178 milioni di euro e si riferisce interamente a passività di natura finanziaria. Rispetto alla chiusura dell’esercizio 2006, l’entità delle passività finanziarie ha registrato un incremento di 18.362 milioni di euro.

Dai risultati generali della gestione patrimoniale emerge pertanto una eccedenza passiva di 1.473.999 milioni di euro, con un peggioramento di 55.118 milioni di euro rispetto alla situazione patrimoniale a fine 2006, derivante da una diminuzione delle attività per 36.756 milioni di euro e da un contestuale aumento delle passività per 18.362 milioni di euro.

 

In particolare, con riferimento alle attività finanziarie, nel 2007 si è registrata una diminuzione netta sia delle attività finanziarie di breve termine (per un ammontare di 41.638 milioni di euro), sia di quelle a medio-lungo termine (per un ammontare di soli 56 milioni di euro).

Tra le attività non finanziarie prodotte, il conto del patrimonio evidenzia un incremento di 4.655 milioni di euro, determinando una consistenza a fine 2007 pari a 109,7 miliardi di euro.

L’incremento delle attività non finanziarie non prodotte di circa 282 milioni di euro è riconducibile pressoché interamente alla voce relativa ai “terreni”, con una consistenza finale di circa 3,4 miliardi di euro.

L’aumento delle passività finanziarie è dovuto integralmente all’incremento delle passività finanziarie di medio-lungo termine (+140.874 milioni di euro), a fronte di una flessione nelle passività a breve termine (-105.666 milioni di euro) e nelle anticipazioni passive ad organismi internazionali (-1.621 milioni di euro).


9.I rendiconti delle Amministrazioni e aziende autonome

Gli ultimi articoli del disegno di legge di approvazione del Rendiconto (articoli da 9 a 18) si riferiscono all'approvazione dei conti consuntivi delle amministrazioni e aziende autonome per l'esercizio 2007.

 

Sono ricompresi nelle ricordate disposizioni la gestione dell’Istituto agronomico per l'Oltremare (artt. 9 e 10), l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (artt. 11-14), gli Archivi notarili (art. 15) e il Fondo per gli edifici di culto (artt. 16-18).

A tale riguardo, l'Istituto Agronomico per l'Oltremare presenta, per la gestione di competenza propria dell’esercizio 2007, un ammontare di entrate accertate pari all’ammontare degli impegni di spesa assunti (oltre 9,1 milioni di euro ); analogamente, il bilancio della Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato presenta un ammontare di entrate correnti, in conto capitale e per accensione di prestiti accertate per la competenza propria dell’esercizio corrispondente all’ammontare delle spese correnti, in conto capitale e per rimborso di passività finanziarie impegnate ( pari a circa 13.712 milioni euro); la gestione del bilancio degli Archivi notarili presenta un avanzo di gestione pari a 44,4 milioni di euro, mentre il Fondo per gli edifici di culto presenta, per la gestione di competenza propria dell’esercizio, un saldo passivo di 1,2 milioni di euro, che si aggiunge al saldo effettivo risultante a conclusione dell’esercizio 2006, il quale, per effetto della rideterminazione dei residui, ammonta a circa 2 milioni di euro; pertanto, al 31 dicembre 2007, il Fondo registra un saldo attivo pari a circa 0,8 milioni di euro.

 


 

Tavole riepilogative

Rendiconto 2007


Tavola i - Andamento delle entrate finali per categorie economiche e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

CATEGORIE

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

I -      Imposte sul patrimonio e sul reddito

189.302

189.865

43,9

208.648

222.658

46,4

234.374

234.212

46,9

II -          Tasse e imposte sugli affari

141.102

139.118

32,2

144.491

156.305

32,6

155.459

157.713

31,6

III -    Imposte sulla produzione, consumi e dogane

30.032

29.658

6,9

29.108

29.676

6,2

28.359

30.303

6,1

IV -    Monopoli

9.457

9.020

2,1

9.183

9.943

2,1

10.203

10.346

2,1

V -    Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

11.538

10.193

2,4

10.917

10.781

2,2

12.115

11.594

2,3

Totale Entrate Tributarie

381.431

377.854

87,5

402.347

429.363

89,4

440.510

444.168

88,9

VI -    Proventi speciali

670

795

0,2

608

772

0,2

917

803

0,2

VII -   Proventi dei servizi pubblici minori

6.994

6.943

1,6

5.408

7.267

1,5

5.066

7.330

1,5

VIII –Proventi dei beni dello Stato

653

327

0,1

392

293

0,1

452

255

0,1

IX -    Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

2.426

3.019

0,7

4.075

4.109

0,9

3.690

2.935

0,6

X -     Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

5.850

9.524

2,2

5.134

7.912

1,6

4.968

5.327

1,1

XI -    Recuperi, rimborsi e contributi

10.968

21.478

5,0

11.071

26.032

5,4

15.846

30.292

6,1

XII -   Partite che si compensano nella spesa

1.859

2.019

0,5

 2.011

2.374

0,5

2.277

2.439

0,5

Totale Entrate Extratributarie

29.420

44.105

10,2

28.699

48.759

10,2

33.216

49.381

9,9

XIII -   Vendita di beni ed affrancazione di canoni

12.272

5.631

1,3

1.025

223

0,0

4.772

3.628

0,7

XIV -  Ammortamento di beni patrimoniali

833

163

0,0

840

163

0,0

841

162

0,0

XV -   Rimborso di anticipazioni e crediti vari del Tesoro

3.281

4.281

1,0

1.467

1.535

0,3

755

2.331

0,5

Totale Alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali
e riscossione crediti

16.386

10.075

2,3

3.332

1.921

0,4

6.368

6.121

1,2

Totale Entrate Finali

427.237

432.034

100

434.378

480.043

100

480.094

499.670

100,0


Tavola II - Andamento delle principali imposte e loro incidenza percentuale sulle entrate tributarie

(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

 

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

 

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

entrate tributarie

364.956

380.062

100

402.347

429.363

100

440.510

444.168

100

di cui:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ire (ex irpef)

145.648

139.283

36,9

147.292

155.344

36,2

160.425

160.019

36,0

ires (ex irpeg)

28.410

36.305

9,6

40.492

43.556

10,1

54.393

54.994

12,4

ilor

531

239

0,1

165

339

0,1

85

129

0,0

imposte sostitutive

12.381

11.162

3,0

16.205

19.104

4,4

16.188

15.874

3,6

ritenute a titolo di imposta definitiva

829

1.036

0,3

1.148

1.398

0,3

1.125

1.124

0,3

iva, di cui

112.168

114.925

30,4

119.083

129.512

30,2

131.135

134.070

30,2

- scambi interni ed intracomunitari

99.239

102.432

27,1

104.671

115.063

26,8

116.845

119.678

26,9

- importazione

12.929

12.493

3,3

14.412

14.449

3,4

14.290

14.392

3,2

altri introiti diretti

1.039

1.258

0,3

1.904

2.736

0,6

2.095

2.009

0,5

condoni e sanatorie, di cui:

514

851

0,2

1.782

278

0,1

64

92

0,0

. - su tributi diretti

464

582

0,2

1.442

180

0,0

63

63

0,0

. - su tributi indiretti

50

269

0,1

340

98

0,0

1

29

0,0

lotto, lotterie e giuochi

11.538

10.193

2,7

10.917

10.781

2,5

12.115

11.593

2,6

accisa e imposta erariale di consumo su:

29.946

29.284

7,8

29.027

29.473

6,9

28.285

30.199

6,8

- olii minerali

23.327

22.028

5,8

22.390

22.219

5,2

21.593

23.026

5,2

- altri prodotti

6.619

7.256

1,9

6.637

7.254

1,7

6.692

7.173

1,6

imposte sui generi di monopolio

9.454

9.014

2,4

9.181

9.940

2,3

10.200

10.342

2,3

imposte sugli affari

1.546

1.454

0,4

1.431

2.122

0,5

2.798

2.571

0,6

altri tributi indiretti

27.428

22.850

6,0

23.720

24.780

5,8

21.602

21.152

4,8

totale entrate

381.432

377.854

100

402.347

429.363

100

440.510

444.168

100


Tavola III – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

Dati di competenza
(milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)


STATO DI PREVISIONE

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Economia e finanze

287.417

271.123

58,0

274.247

260.673

55,8

297.033

279.110

56,9

Sviluppo economico

4.250

4.248

0,9

3.439

3.402

0,7

5.048

4.870

1,0

Lavoro e politiche sociali

68.956

68.864

14,7

72.866

72.103

15,4

57.957

57.849

11,8

Giustizia

7.655

7.425

1,6

8.155

7.983

1,7

8.128

7.514

1,5

Affari esteri

2.511

2.340

0,5

2.283

2.129

0,5

3.279

3.094

0,6

Istruzione

51.604

51.835

11,1

53.841

57.046

12,2

44.359

43.291

8,8

Interno

26.749

25.581

5,5

28.311

27.971

6,0

26.693

26.128

5,3

Ambiente e tutela mare

1.376

1.357

0,3

1.199

1.187

0,3

1.598

1.567

0,3

Infrastrutture

7.779

7.414

1,6

8.040

7.885

1,7

6.089

5.939

1,2

Comunicazioni

396

384

0,1

271

259

0,1

336

323

0,1

Difesa

21.335

21.276

4,6

20.533

20.398

4,4

22.443

21.743

4,4

Politiche agricole

1.767

1.687

0,4

1.715

1.645

0,4

2.066

2.004

0,4

Beni e attività culturali

2.392

2.263

0,5

2.210

2.152

0,5

2.213

2.065

0,4

Salute

1.497

1.446

0,3

1.576

1.568

0,3

1.817

1.764

0,4

Trasporti

-

 -

-

3

 2

0,0

4.297

4.183

0,9

Università e ricerca

-

 -

-

690

688

0,1

11.370

11.115

2,3

Solidarietà sociale

 

 

 

 

 

 

17.551

17.530

3,6

Commercio internazionale

-

 -

-

2

2

0,0

265

236

0,0

Totale spese finali

485.684

467.243

100

479.381

467.093

100

512.542

490.325

100

 


Tavola V – Evoluzione delle spese finali per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 


FUNZIONI-OBIETTIVO

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

1 -   Servizi generali delle pubbliche amministrazioni

238.537

226.306

48,4

234.367

225.326

48,2

252.415

238.454

48,6

2 –  Difesa

20.976

20.770

4,4

19.291

19.319

4,1

21.219

20.508

4,2

3 -   Ordine pubblico e sicurezza

22.526

21.971

4,7

23.717

23.437

5,0

22.393

21.346

4,4

4 -   Affari economici

52.891

51.164

11,0

50.450

48.272

10,3

59.791

56.907

11,6

5 -   Protezione dell'ambiente

2.067

2.016

0,4

1.866

1.833

0,4

2.259

2.198

0,4

6 -   Abitazioni e assetto territoriale

1.841

1.649

0,4

1.973

1.891

0,4

2.319

2.270

0,5

7 -   Sanità

14.970

14.636

3,1

11.910

11.706

2,5

15.842

14.168

2,9

8 -   Attività ricreative, culturali e di culto

14.797

12.675

2,7

12.798

9.832

2,1

10.613

10.176

2,1

9 –  Istruzione

49.242

49.441

10,6

52.651

55.848

12,0

53.012

51.821

10,6

10-  Protezione sociale

67.837

66.615

14,3

70.360

69.629

14,9

72.677

72.498

14,8

Totale spese finali

485.684

467.243

100

479.383

467.093

100

512.540

490.346

100

 

 


Tavola VI – Evoluzione della spesa finale per categorie ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)


CATEGORIE

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Redditi da lavoro dipendente

82.601

 81.743

17,5

 85.642

 88.213

18,9

87.445

84.783

17,3

Consumi intermedi

13.198

 12.782

2,7

 12.593

 12.163

2,6

12.001

10.980

2,2

Imposte pagate sulla produzione

4.414

4.391

0,9

 4.667

4.844

1,0

4.699

4.550

0,9

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

177.800

 175.285

37,5

183.939

 182.512

39,1

196.828

194.709

39,7

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

4.218

3.862

0,8

 4.920

4.668

1,0

6.922

6.746

1,4

Trasferimenti correnti a imprese

 5.074

4.875

1,0

 4.739

4.598

1,0

5.974

5.805

1,2

Trasferimenti all'estero

 1.704

1.615

0,3

 1.739

1.576

0,3

2.728

2.629

0,5

Risorse proprie cee

15.700

 14.480

3,1

 15.850

 14.577

3,1

16.080

14.410

2,9

Interessi passivi e redditi da capitale

76.413

 70.671

15,1

 75.695

 70.801

15,2

76.538

68.203

13,9

Poste correttive e compensative

51.824

 49.294

10,5

 46.750

 43.274

9,3

44.482

43.628

8,9

Ammortamenti

833

 18

0,0

840,0

163,0

0,0

841

163

0,0

Altre uscite correnti

 4.094

1.433

0,3

 2.184

 751

0,2

3.229

583

0,1

Totale spese correnti

437.873

 420.449

90,0

439.558

 428.140

91,7

457.767

437.189

89,2

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

 6.199

6.170

1,3

 4.196

4.138

0,9

6.420

6.120

1,2

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

16.931

 16.768

3,6

 14.817

 14.769

3,2

20.192

19.547

4,0

Contributi agli investimenti ad imprese

 8.383

8.233

1,8

 10.223

 10.107

2,2

10.698

10.373

2,1

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private

122

 122

0,0

130

 130

0,0

152

152

0,0

Contributi agli investimenti a estero

404

 396

0,1

399

 399

0,1

1.034

1.016

0,2

Altri trasferimenti in conto capitale

 9.215

8.730

1,9

 9.190

8.626

1,8

15.256

15.008

3,1

Acquisizioni di attività finanziarie

 6.557

6.375

1,4

868

 784

0,2

1.021

941

0,2

Totale spese conto capitale

47.811

 46.794

10,0

 39.823

 38.953

 8,3

54.773

53.157

10,8

Totale spese finali

485.684

 467.243

100

479.381

 467.093

100

512.540

490.346

100


Tavola VII – Andamento delle U.P.B. (III livello) ed incidenza percentuale sulle spese finali del bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

U.P.B. (III livello)

RENDICONTO 2005

RENDICONTO 2006

RENDICONTO 2007

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Funzionamento

83.642

 82.498

17,7

 87.774

 90.325

19,3

88.777

85.928

17,5

Interventi

254.709

 248.126

53,1

257.142

 250.540

53,6

270.160

265.037

54,1

Oneri comuni

21.396

 17.378

 3,7

 17.330

 14.856

 3,2

20.342

16.093

3,3

Trattamenti di quiescenza

 1.081

1.169

 0,3

 1.164

1.187

 0,3

1.381

1.452

0,3

Oneri del debito pubblico

77.045

 71.278

15,3

 76.147

 71.232

15,3

77.107

68.679

14,0

Totale spese correnti

437.873

 420.449

90,0

439.557

 428.140

91,7

457.767

437.189

89,2

Investimenti

44.904

 44.253

 9,5

 36.509

 36.098

 7,7

50.839

49.449

10,1

Altre spese in conto capitale

362

 243

 0,1

492

 413

 0,1

246

167

0,0

Oneri comuni

 2.545

2.298

 0,5

 2.823

2.444

 0,5

3.688

3.541

0,7

Totale conto capitale

47.811

 46.794

10,0

 39.824

 38.955

8,3

54.773

53.157

10,8

Totale spese finali

485.684

 467.243

100

479.381

 467.095

100

512.540

490.346

100

 


PARTE II - Assestamento 2008
(A.
C. 1417)


1.L’assestamento del bilancio dello Stato

1.1    Funzione dell’assestamento del bilancio dello Stato

L’articolo 17 della legge n. 468/1978 prevede l'istituto dell'assestamento di bilancio per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.

 

Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il disegno di legge di rendiconto relativo all’esercizio precedente: l’entità dei residui, sia attivi che passivi, sussistenti all’inizio dell’esercizio finanziario, che al momento dell’elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.

 

Più in generale, con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione:

a)      per quanto riguarda le entrate, all’eventuale revisione delle stime del gettito;

b)      per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute;

c)      per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento (in termini di cassa), alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell’esercizio precedente.

 

Per quanto riguarda le previsioni di entrata, poiché esse sono il frutto di una valutazione di carattere tecnico, eventuali modifiche possono essere determinate dall’evoluzione della base imponibile e dagli effetti derivanti dall’applicazione della normativa vigente.

 

In riferimento alle variazioni di spesa, la legge di assestamento presenta il medesimo vincolo che sussiste per il bilancio di previsione, cioè il rispetto della legislazione sostanziale vigente.

Non possono pertanto essere modificati, in sede di assestamento, gli stanziamenti di spesa direttamente determinati da norme vigenti.

 

Va infine ricordato che, ai sensi del comma 2 dell’articolo 17 della legge n. 468/1978, anche dopo l’approvazione della legge di assestamento possono essere presentate al Parlamento, comunque entro il 31 ottobre, ulteriori variazioni delle dotazioni di competenza e di cassa per l’esercizio in corso.

1.2    La struttura del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008

Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008 riflette la nuova struttura del bilancio dello Stato, riclassificato per missioni e programmi.

 

Si ricorda che in sede di predisposizione del bilancio di previsione a legislazione vigente per il 2008, il Governo ha proceduto ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del bilancio dello Stato, volta a chiarire meglio la relazione fra l’insieme complessivo delle risorse disponibili e le specifiche finalità pubbliche perseguite.

La riclassificazione è stata attuata in via amministrativa all’interno della struttura vigente del bilancio dello Stato, senza incidere sulla vigente disciplina di contabilità[15].

La nuova classificazione delle voci di bilancio ha determinato il superamento dello schema previgente incentrato sulle strutture amministrative preposte alla gestione delle risorse stanziate (articolazione delle unità previsionali di base in centri di responsabilità amministrativa), in favore di una nuova articolazione delle unità previsionali di base volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa pubblica piuttosto che l’aspetto gestionale ed organizzatorio delle Amministrazioni.

 

A tal fine, per quanto concerne gli stati di previsione della spesa, sono state individuate 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica.

Per la realizzazione concreta delle missioni sono stati individuati 168 Programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, ai fini del perseguimento degli obiettivi strategici, riconosciute al Dicastero competente. Essi sono prevalentemente di competenza di un unico Ministero, anche se non mancano Programmi condivisi tra più Amministrazioni.

Nell’ambito di ciascun programma sono infine individuate le unità previsionali di base(c.d.“macroaggregati”), le quale evidenziano le diverse tipologie di spesa attribuite al programma medesimo (funzionamento, investimenti, ecc.). Essecostituisconole unità fondamentali di voto nell’esame parlamentare del disegno di legge di bilancio.

A seguito della riclassificazione, tali unità hanno registrato una diminuzione di circa il 60 per cento, passando da 1.716 nel 2007 a 714 nel 2008.

 

Ciascuna unità previsionale di base a sua volta è divisa in capitoli, che costituiscono le unità elementari di riferimento per le operazioni di gestione e di rendicontazione.

La ripartizione delle unità previsionali di base in capitoli non ha luogo nella legge di bilancio, ma viene effettuata, in via amministrativa, con successivo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.

A seguito della nuova classificazione delle spese del bilancio dello Statoper missioni e programmi, attuata con la legge di bilancio per il 2008, negli stati di previsione dei singoli Ministeri i capitoli sono esposti raggruppati per centri di responsabilità amministrativa (CDR), che rappresentano la struttura amministrativa cui compete la gestione delle risorse stanziate, e, specificamente, l’assunzione degli impegni di spesa e l’emissione dei titoli di pagamento.

 

La nuova impostazione del bilancio, fondata sulla classificazione delle risorse finanziarie secondo Missioni e Programmi, è rapportabile con i primi tre livelli la classificazione funzionale della spesa, introdotta con la riforma del bilancio del 1997 (legge n. 94).

Si ricorda, in proposito, che l’articolo 6 della legge n. 468 del 1978, come modificato dalla legge n. 94/1997, ha introdotto una classificazione analitica delle speseper funzioni-obiettivo (analisi funzionale), con l’intento di evidenziare la ripartizione delle risorse tra le diverse finalità della spesa, ovvero tra le diverse politiche di settore che si intendono attuare.

La classificazione per funzioni obiettivo è articolata su quattro livelli, di cui i primi tre esprimono la classificazione COFOG (SEC95)[16] adottata in sede comunitaria, mentre il quarto livello di codificazione, relativo alle “missioni istituzionali”, indica gli obiettivi perseguiti da ciascuna amministrazione:

-          il primo livello (n. 10 Divisioni), rappresenta i fini primari perseguiti dalle Amministrazioni;

-          il secondo livello, (n. 63 Gruppi), esprime le specifiche aree di intervento delle politiche pubbliche;

-          il terzo livello, (n. 90 Classi), identifica i comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento del livello precedente;

-          il quarto livello, rappresentato dalle missioni istituzionali, rappresenta gli obiettivi perseguiti da ciascuna Amministrazione, in modo esclusivo o condiviso con altre Amministrazioni, rispetto al settore di riferimento. Esso non è determinato nell’ambito della classificazione COFOG–SEC95, ma è individuato a livello nazionale. Il numero delle missioni istituzionali varia dunque con le esigenze delle singole amministrazioni.

 

A tale riguardo, la relazione illustrativa del disegno di legge di assestamento precisa che per garantire la coerenza della classificazione funzionale delle spese dello Stato con i criteri utilizzati dalla contabilità nazionale e per consentire il confronto dei dati del nostro Paese con quello degli altri in sede europea, la Ragioneria Generale dello Stato ha svolto, di concerto con l’ISTAT e il coinvolgimento di tutti i Ministeri, una attività volta a stabilire i criteri di raccordo fra i nuovi Programmi e le Classi (3° livello) della classificazione COFOG.

 

In relazione alla nuova struttura del bilancio, si segnala che il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, attualmente all’esame della Camera, reca all’articolo 60, commi 3-7, come modificato nel corso dell’iter alla Camera, disposizioni per la flessibilità del bilancio, finalizzate alla possibilità di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie delle missioni di spesa, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito, individuando proprio nel disegno di legge di assestamentola sede in cui proporre tali rimodulazioni[17].

Occorre inoltre segnalare che il disegno di legge di assestamento in esame recepisce la nuova struttura del Governo, definita dal D.L. n. 85/2008, in modo da allineare l’assetto del bilancio di previsione per il 2008 a quanto previsto dal citato D.L. n. 85.

Il nuovo assetto di Governo ha comportato, infatti, l’istituzione dei seguenti nuovi Ministeri:

-        Ministero per lo sviluppo economico (che accorpa l’ex Ministero dello sviluppo economico, l’ex Ministero del commercio con l’estero e l’ex Ministero delle comunicazioni);

-        Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (che accorpa l’ex Ministero delle infrastrutture e l’ex Ministero dei trasporti);

-        Ministero dell’istruzione e dell’università e della ricerca (che accorpa l’ex Ministero della pubblica istruzione e l’ex Ministero dell’università e della ricerca scientifica);

-        Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (che accorpa l’ex Ministero del lavoro e della previdenza sociale, l’ex Ministero della salute e l’ex Ministero della solidarietà sociale).

1.3    Il contenuto del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008 (A.C. 1417)

L’articolo 1 del disegno di legge di assestamento dispone l’approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2008 (approvato con la legge n. 245/2007), indicate nelle annesse tabelle.

Le tabelle si riferiscono allo stato di previsione dell’entrata, agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome.

 

Il disegno di legge di assestamento contiene, infatti, sia per lo stato di previsione dell’entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, che vengono effettuate tramite il disegno di legge medesimo e che costituiscono oggetto di approvazione da parte del Parlamento.

 

In allegato al disegno di legge è invece evidenziata, a fini conoscitivi, sia per lo stato di previsione dell’entrata che per gli stati di previsione della spesa, l’evoluzione, in termini di competenza e di cassa, delle singole poste di bilancio, per effetto sia delle variazioni apportate in forza di atti amministrativi fino al 31 maggio, sia delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento medesimo.

 

Per ciascuna U.P.B. si indicano, inoltre, le variazioni che si registrano nella consistenza dei residui, in linea con le risultanze definitive esposte nel Rendiconto dell’esercizio precedente.

A partire dalla previsione iniziale, le eventuali variazioni intervenute per atto amministrativo o proposte con il disegno di assestamento determinano, per ciascuna U.P.B., la previsione assestata.

 

Le variazioni disposte in bilancio nel periodo gennaio-maggio con atto amministrativo derivano dall’applicazione di nuovi provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all’approvazione del bilancio (per le quali il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni), oppure dall’applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.

La maggior parte delle variazioni apportate con atto amministrativo non ha effetto sui saldi (variazioni compensative)perché si tratta o dello spostamento di somme tra capitoli di spesa, oppure di modifiche della stessa entità ma di segno contrario dell’entrata e della spesa.

Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, le variazioni compensative dipendono:

-       dall’utilizzo dei fondi speciali recanti gli accantonamenti di parte corrente e in conto capitale destinati alla copertura di provvedimenti legislativi da approvare nel corso dell’esercizio finanziario;

-       dai prelievi dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (ivi compresi i prelievi necessari alla reiscrizione dei residui passivi perenti di conto corrente[18]);dal fondo di riserva delle spese impreviste (articoli 7 e 9 della legge n. 468/1978); dal fondo di riserva per l'integrazione delle autorizzazioni di cassa (di cui all’articolo 9-bis della legge n. 468/1978, inserito dall'articolo 8 della legge n. 94/1997), nonché da altri fondi;

-       dalla riassegnazione ai capitoli di spesa di somme affluite all'entrata nei primi cinque mesi dell’anno in corso, in base alla procedura disciplinata con D.P.R. 10 novembre 1999, n. 469[19].

 

Tra le variazioni delle dotazioni di bilancio apportate con atti amministrativi hanno invece natura non compensativa, e incidono quindi sui saldi di bilancio:

-       le riassegnazioni ai capitoli di spesa di somme affluite in entrata nell’ultimo bimestre dell’anno precedente (periodo 1° novembre - 31 dicembre), ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, comma 2, del citato D.P.R. n. 469/1999;

-       il trasporto all’esercizio in corso di titoli di spesa rimasti insoluti alla chiusura dell'esercizio precedente, con la conseguente integrazione delle autorizzazioni di cassa, ai sensi dell’articolo 17, ultimo comma, della legge n. 468/1978[20].

L’articolo 2 dispone l’incremento di 200 milioni di euro delle risorse per il 2008 del Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, il quale passa da una dotazione di 797,9 milioni di euro circa a 997,9 milioni di euro[21].

A tal fine, si modifica l’articolo 2, comma 7 della legge di bilancio per il 2008 (legge n. 245/2007)

Si ricorda che il Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine è oggetto, per l’anno 2008, di accantonamenti ai sensi dell’articolo 1, comma 507 della legge finanziaria per il 2007. Lo schema di decreto di rimodulazione degli accantonamenti per l’anno in corso, attualmente all’esame della Commissione bilancio della Camera (schema di decreto n. 13), dispone un incremento dell’accantonamento relativo a tale Fondo, che passa dai circa 110 milioni di euro iniziali a 282 milioni di euro.

La previsione, contenuta nel disegno di legge in esame, di un incremento della dotazione del Fondo per le spese obbligatorie e d’ordine, sembra avere l’effetto di sterilizzare gli effetti dei maggiori accantonamenti su di esso disposti dallo schema di decreto di rimodulazione per il 2008, adottato ai sensi dell’art. 1 comma 507, della legge finanziaria per il 2007.

 

Gli articoli da 3 a 7 introducono modifiche agli articoli della legge di bilancio 2008 che approvano alcuni stati di previsione della spesa, al fine di omogeneizzare gli stessi stati di previsione al nuovo assetto dei Ministeri, disposto dall’articolo 1 del decreto legge 16 maggio 2008, n. 85.

 

In particolare, l’articolo 7 abroga gli articoli della legge di bilancio dello scorso anno (legge n. 254/2007) che recano l’approvazione degli stati di previsione dei Ministeri che sono stati soppressi ai sensi del D.L. n. 85. Si tratta, in particolare:

-         degli artt. 15 e 18 della legge n. 245/2007, relativi, rispettivamente, allo stato di previsione del Ministero della Salute e allo stato di previsione del Ministero della solidarietà sociale. Ai sensi dell’articolo 3 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nei due stati di previsione soppressi, vengono inserite nell’articolo 4 della legge n. 245/2008, relativo allo stato di previsione del Mistero del lavoro e della previdenza sociale, che viene contestualmente rinominato “Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali”;

-         dell’art. 17 della legge n. 254/2008, relativo allo stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca. Ai sensi dell’articolo 4 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nel soppresso stato di previsione, vengono inserite nell’articolo 7 della legge n. 245/2008, relativo allo stato di previsione del Mistero della pubblica istruzione, il quale viene contestualmente rinominato “Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”;

-         dell’art. 16 della legge n. 245/2007, relativo allo stato di previsione del Ministero dei trasporti. Ai sensi dell’articolo 5 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nel soppresso stato di previsione, vengono inserite nell’articolo 10 della legge n. 245/2008, relativo nello stato di previsione del Mistero delle infrastrutture, il quale viene contestualmente rinominato “Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti”;

-         degli artt. 11 e 19 della legge n. 254/2008, relativi, rispettivamente, allo stato di previsione del Ministero delle comunicazioni e allo stato di previsione del Ministero del commercio internazionale, le cui funzioni e risorse sono state trasferite, ai sensi del D.L. n. 85/2007, al Ministero dello sviluppo economico.


2.I saldi di competenza del bilancio dello Stato
risultanti dal ddl di assestamento

La relazione al disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per il 2008 (A.C. 1417) evidenzia, in termini di competenza, sulla base delle previsioni assestate poste a confronto con le previsioni iniziali, un peggioramento del saldo netto da finanziare e degli altri saldi del bilancio.

Come sottolineato dalla Relazione illustrativa al disegno di legge, si fa presente che il bilancio assetato comprende gli stanziamenti relativi ai rimborsi connessi alla sentenza della Corte di giustizia europea in materia di IVA auto.

I saldi di competenza

(dati in milioni di euro)

 

Rendiconto 2007

Previsioni iniziali 2008

Variazioni per atto amministrativo

Variazioni proposte ddl assestamento

Previsioni assestate 2008

Saldo netto da finanziare

12.406

-33.337

-1.782

-21.079

-56.198

Risparmio pubblico

59.942

24.843

-2.552

-19.466

2.825

Saldo primario

80.608

45.188

32

-15.985

29.236

Ricorso al mercato (*)

-150.671

-239.455

-1.720

-14.951

-256.126

N.B.:  Dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili. I dati di rendiconto sono riferiti alla gestione.

(*)            Il ricorso al mercato è al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Le previsioni assestate per il 2008, risultanti dalle variazioni apportate per atto amministrativo fino al 31 maggio scorso e da quelle proposte con il disegno di legge di assestamento in esame, evidenziano, rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, un aumento del saldo netto da finanziare,al netto delle regolazioni debitorie e contabili, da 33.337 milioni di euro a 56.198 milioni di euro, con un peggioramento di circa 22.861 milioni di euro, per la gran parte imputabile alle variazioni proposte dal disegno di legge in esame.

 

Al lordo delle regolazioni debitorie, pari a 8.740 milioni di euro, il saldo netto da finanziare si attesta a 64.938 milioni di euro (rispetto ad una previsione iniziale di 41.242 milioni di euro).

 

In corrispondenza con l’evoluzione del saldo netto da finanziare, le previsioni assestate evidenzianoun peggioramento, rispetto alle previsioni iniziali, anche del saldo corrente (risparmio pubblico) e del saldo primario (differenza tra entrate finali e spese finali al netto della spesa per interessi).

In particolare, il saldo corrente passa dalla previsione iniziale di 24.843 milioni di euro ad una previsione assestata pari a 2.825 milioni di euro, con una diminuzione di 22.018 milioni di euro. Rispetto alle previsioni iniziali, l’avanzo primariopassada 45.188 milioni di euro a 29.236 milioni di euro, riducendosi di 15.953 milioni di euro.

 

Anche il ricorso al mercato (differenza tra le entrate finali e il totale delle spese, incluse quelle relative al rimborso di prestiti) evidenzia un peggioramento di 16.671 milioni di euro, passando da 239.455 milioni di euro a 256.126 milioni di euro(il dato comprende anche le regolazioni debitorie).

 

Il valore del saldo netto da finanziare che si determina sulla base delle previsioni contenute nel disegno di legge di assestamento risulta superiore al limite massimo stabilito dalla legge finanziaria per il 2008[22], che lo ha fissato in 34.000 milioni di euro.

 

La tavola seguente riepiloga i valori del limite massimo del saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, come fissato dalla legge finanziaria, come risultante dal bilancio di previsione e quello derivante dalle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento, a raffronto con il dato di consuntivo.

Evoluzione del saldo netto da finanziare nel ddl di assestamento

(milioni di euro, competenza)

Anno

Legge finanziaria

Legge di bilancio

Ddl di assestamento

Consuntivo

Limite massimo

Regolazioni debitorie

2001

38.218

17.740

38.136

43.087

16.685

2002

33.157

14.649

32.763

36.155

35.356

2003

48.200

5.760

47.764

56.105

30.971

2004

54.600

7.396

53.873

62.223

15.680

2005

50.000

7.494

48.643

51.102

30.218

2006

41.000

7.077

36.664

38.463

36.114

2007

29.000

9.310

22.972

18.806

12.406

2008

34.000

7.905

33.337

56.198

 

N.B.:     Dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili. I dati di consuntivo sono riferiti alla gestione.

 

Anche il valore del ricorso al mercato che si determina sulla base delle previsioni assestate risulta superiore al limite massimo stabilito dalla legge finanziaria per il 2008 in 245.000 milioni di euro (compreso l’indebitamento all’estero per un importo non superiore a 4.000 milioni).

2.1    Le variazioni di competenza

Il peggioramento del saldo netto da finanziarie che risulta dalle previsioni assestate è da porre in relazione all’andamento delle spese finali, che registrano, nel complesso, un incremento di oltre 21.900 milioni di euro, principalmente ascrivibile alla spesa corrente primaria, cui si è aggiunta una riduzione delle entrate finali, di 941 milioni di euro.

 

In particolare, in termini di competenza, le entrate finali, come determinate sulla base delle previsioni contenute nel disegno di legge, risultano pari a 457,4 miliardi di euro e registrano un lievissimo calo (di solo 1 miliardo di euro rispetto alle previsioni iniziali di bilancio - 458,4 miliardi di euro).

Le spese finali, sulla base delle previsioni assestate, ammontano a circa 513,6 miliardi di euro, a fronte di una previsione iniziale di 491,7 miliardi di euro, denotando, come già detto, un incremento di circa 21,9 miliardi di euro.

 

Nella tavola seguente è esposto, in termini di competenza, al netto delle regolazioni debitorie e contabili e dei rimborsi IVA, il quadro delle previsioni iniziali contenute nel bilancio per l’esercizio in corso, delle variazioni intervenute mediante atti amministrativi, delle variazioni proposte e delle previsioni assestate come risultanti dal disegno di legge di assestamento in esame. I dati sono posti altresì a raffronto con i risultati di consuntivo relativi all’anno 2007, come esposti nel disegno di legge di Rendiconto (A.C. 1416).

Variazioni al bilancio 2008 - Competenza

(milioni di euro)

 

Rendiconto 2007

Previsioni iniziali
2008

Variazioni per atto amministrativo

Variazioni proposte ddl assestamento

Previsioni assestate 2008

                   Entrate

Entrate finali:

478.559

458.373

2.009

-2.951

457.432

- Entrate tributarie

 

426.484

0

-3.293

423.191

- Entrate extratributarie

 

29.636

921

319

30.876

- Alienazione, ammortam.

 

2.254

1.088

23

3.365

                   Spese

Spese finali:

466.153

491.711

3.792

18.128

513.630

-Spese correnti netto interessi

 

352.751

1.659

11.399

365.808

- Interessi

 

78.526

1.815

5.094

85.434

- Spese conto capitale

 

60.434

318

1.636

62.388

 

Saldo netto da finanziare

12.406

-33.337

-1.782

-21.079

-56.198

Risparmio pubblico

59.942

24.843

-2.552

-19.466

2.825

Saldo primario

80.608

45.188

32

-15.985

29.236

Ricorso al mercato (*)

-150.671

-239.455

-1.720

-14.951

-256.126

N.B.:  Dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili. I dati di rendiconto sono riferiti alla gestione.

(*)            Il ricorso al mercato è al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Come indicato, le variazioni conseguenti ad atti amministrativi adottati sulla base della legislazione vigente nei primi cinque mesi dell’esercizio finanziario sono esposte, negli allegati al disegno di legge di assestamento, a scopo meramente conoscitivo[23].

Sono invece oggetto di approvazione parlamentare le variazioni alle previsioni di bilancio che il Governo propone con il disegno di legge di assestamento.

 

Per quanto riguarda le entrate, il disegno di legge di assestamento registra, nel complesso, una riduzione delle entrate finali di 941 milioni di euro.

 

In particolare, le variazioni conseguenti ad atti amministrativi adottati nei primi cinque mesi dell’esercizio finanziario hanno determinato un incremento delle entrate finali di 2.009 milioni di euro, derivante essenzialmente da un aumento delle entrate per alienazioni ed ammortamenti (+1.088 milioni di euro) e delle entrate extratributarie (+921 milioni di euro);

Le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento evidenziano, invece, una riduzione delle previsioni di entrate, in particolare, delle entrate tributarie di 3.293 milioni di euro.

La relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento per il 2008 precisa che, con riguardo al comparto tributario, le variazioni proposte per le entrate tributarie sono state determinate tenendo conto dei recenti andamenti del gettito dei singoli tributi e del quadro macroeconomico aggiornato, contenuto nel DPEF 2009-2013, presentato a giugno 2008.

Relativamente alle altre entrate, il disegno di legge in esame apporta una variazione in aumento di 319 milioni di euro, riferite alle entrate extratributarie.

 

Per quanto concerne le spese, l’incremento complessivo di oltre 21.900 milioni di euro delle spese finali, è in larga parte derivante dalle proposte del disegno di legge di assestamento e principalmente ascrivibile alla spesa corrente primaria.

Le variazioni conseguenti ad atti amministrativi adottati nei primi cinque mesi dell’esercizio finanziario hanno determinato un incremento delle spese finali di 3.792 milioni di euro, dovuto essenzialmente alle spese correnti (+3.474 milioni di euro).

 

Le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento comportano infatti un incremento complessivo delle spese finali di 18.128 milioni di euro.

 

Come già accennato, tale variazione è essenzialmente dovuta all’aumento delle spese correnti primarie per complessivi 11.399 milioni di euro, della spesa per interessi di 5.094 milioni di euro e della spesa in conto capitale per 1.636 milioni di euro.

 

Per quanto concerne in particolare l’aumento delle spese correnti, le variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento interessano, in particolare, le dotazioni relative a:

§      trasferimenti correnti alle autonomie territoriali per 4.378 milioni di euro, di cui:

-          trasferimenti alle Regioni (+3.972 milioni di euro), determinati per la gran parte dalle maggiori occorrenze necessarie per le regolazioni contabili delle entrate erariali della Sicilia e della Sardegna;

-          trasferimenti ai Comuni (+587 milioni di euro), quali contributi compensativi di minori introiti ICI; trasferimenti compensativi di minori introiti ICI conseguenti alle esenzioni dei fabbricati di tipo D;

§      trasferimenti per redditi da lavoro dipendente (+1.727 milioni di euro), consistenti principalmente nell’incremento dei capitoli delle retribuzioni del comparto scuola (+1.400 milioni), in relazione allo slittamento al 2008 dell’erogazione dei rinnovi contrattuali di cui ai CCNL 2006-2007 sottoscritti a novembre 2007;

§      consumi intermedi (+350 milioni di euro);

§      spesa per interessi (+5.094 milioni di euro), conseguente soprattutto all’adeguamento degli interessi su titoli del debito pubblico (+4.150 milioni).

 

Nell’ambito della spesa in conto capitale si registra, invece, un aumento di 1.636 milioni di euro, ascrivibile per la gran parte ai maggiori contributi agli investimenti alle amministrazioni pubbliche, in particolare in favore di ANAS (+1.500 milioni di euro), per garantire, come indicato nella relazione illustrativa, il pagamento delle opere in corso nell’anno 2008.

 


Le variazioni rispetto alle dotazioni del bilancio 2008 delle singole categorie di spesa sono evidenziate nella tabella seguente (dati di competenza):

 

CATEGORIE

Legge Bilancio
2008

Atti amministrativi

Ddl assestamento

Assestato
2008

Redditi da lavoro dipendente

89.183

624

1.727

91.534

Consumi intermedi

9.794

795

350

10.940

Imposte pagate sulla produzione

4.533

71

88

4.692

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

198.534

1.918

4.475

204.926

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

4.206

45

56

4.307

Trasferimenti correnti a imprese

4.323

320

312

4.956

Trasferimenti all'estero

1.931

122

3

2.057

Risorse proprie cee

15.800

0

0

15.800

Interessi passivi e redditi da capitale

78.526

1.815

5.094

85.434

Poste correttive e compensative

14.070

3

4.164

18.237

Ammortamenti

847

0

23

870

Altre uscite correnti

9.529

-2.241

200

7.489

Totale spese correnti

431.276

3.473

16.492

451.242

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

6.801

1.643

100

8.544

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

24.475

-1.336

1.481

24.620

Contributi agli investimenti ad imprese

9.970

37

39

10.045

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private

120

8

0

128

Contributi agli investimenti a estero

215

136

0

351

Altri trasferimenti in conto capitale

9.333

-197

14

9.151

Acquisizioni di attività finanziarie

9.520

28

1

9.549

Totale spese conto capitale

60.434

318

1.636

62.388

Totale spese finali

491.711

3.792

18.128

513.630

N.B:      Dati al netto delle regolazioni debitorie, contabili e rimborsi IVA.

 


3.I saldi di cassa del bilancio dello Stato
risultanti dal ddl di assestamento

In termini di cassa, il saldo netto da finanziare, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, si attesta a 101.763 milioni di euro, con un peggioramento di 20.738 milioni rispetto alle previsioni iniziali (81.025 milioni di euro).

I saldi di cassa

(dati in milioni di euro)

 

Rendiconto 2006

Previsioni iniziali 2008

Variazioni per atto amministrativo

Variazioni proposte ddl assestamento

Previsioni assestate 2008

Saldo netto da finanziare

-22.685

-81.025

433

-21.171

-101.763

Risparmio pubblico

17.344

-17.857

216

-20.131

-37.773

Saldo primario

46.162

-2.457

2.250

-16.081

-16.287

Ricorso al mercato (*)

-189.662

-287.157

-1.796

-15.029

-303.983

N.B.:  Dati al netto delle regolazioni debitorie e contabili.

(*)            Il ricorso al mercato è al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Anche il saldo corrente (risparmio pubblico) in termini di cassa mostra un peggioramento, passando da un valore negativo di 17.857 milioni di euro ad un valore negativo di 37.773 milioni di euro.

Il saldo primario, che già nelle previsioni iniziali evidenziava un valore negativo di 2.457 milioni di euro, nelle previsioni assestate evidenzia un peggioramento passando a -16.081 milioni di euro.

Il ricorso al mercato in termini di cassa, che nel bilancio di previsione era quantificato in 287.157 milioni di euro, aumenta, nelle previsioni assestate, a 303.983 milioni di euro (al lordo delle regolazioni debitorie), con un peggioramento di circa 16.825 milioni di euro.

3.1.   Le variazioni di cassa

Nella tavola successiva viene riepilogata l’evoluzione delle entrate, delle spese e dei saldi del bilancio dello Stato in termini di cassa, al netto delle regolazioni debitorie e contabili, con riferimento ai risultati di consuntivo per il 2007, alle previsioni iniziali del bilancio per il 2008 e alle previsioni assestate contenute nel disegno di legge in esame.

 


Variazioni al bilancio 2008 - Cassa

(milioni di euro)

 

Rendiconto 2007

Previsioni iniziali 2008

Variazioni per atto amministrativo

Variazioni proposte ddl assestamento

Previsioni assestate 2008

                   Entrate

Entrate finali:

429.962

432.105

2.009

-2.925

431.189

- Entrate tributarie

 

407.208

0

-3.293

403.915

- Entrate extratributarie

 

22.644

921

345

23.910

- Alienazione, ammortam.

 

2.254

1.088

23

3.365

                   Spese

Spese finali:

452.647

513.130

1.576

18.246

532.952

-Spese correnti netto interessi

 

369.141

-1.112

12.093

380.122

- Interessi

 

78.568

1.818

5.090

85.475

- Spese conto capitale

 

65.421

871

1.063

67.354

 

Saldo netto da finanziare

-22.685

-81.025

433

-21.171

-101.763

Risparmio pubblico

17.344

-17.857

216

-20.131

-37.773

Saldo primario

46.162

-2.457

2.250

-16.081

-16.287

Ricorso al mercato (*)

-189.662

-287.157

-1.796

-15.029

-303.983

N.B:   Dati al netto delle regolazioni debitorie, contabili e rimborsi IVA. I dati di rendiconto sono riferiti alla gestione.

(*)     Il ricorso al mercato è al lordo delle regolazioni debitorie.

 

Dal quadro delle variazioni delle autorizzazioni di cassa, si evidenzia una proposta di aumento delle autorizzazioni ai pagamenti finali per 19.822 milioni, mentre dal versante delle entrate si prevedono minori incassi per 916 milioni di euro.

In particolare, le variazioni apportate in conseguenza di atti amministrativi nei mesi gennaio-maggio 2007 comportano, in termini di cassa, un incremento delle entrate finali per 2.009 milioni di euro (corrispondente a quello registrato in termini di competenza) e un incremento delle spese finali per 1.576 milioni di euro.

 

Le variazioni proposte del disegno di legge di assestamento relativamente agli incassi da entrate finali sono negative per 2.925 milioni di euro, e riguardano interamente le entrate tributarie (-3.293 milioni di euro);le entrate extra-tributarie registrano, invece, un aumento di 345 milioni di euro.

 

Per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa relative a spese finali, con il disegno di legge di assestamento si propone un aumento complessivo di 18.246 milioni di euro, risultante, essenzialmente, da una maggiore spesa corrente al netto degli interessi per 12.093 milioni di euro, da una maggiore spesa in conto capitale per 1.063 milioni di euro, nonché da una maggiore spesa per interessi di 5.090 milioni di euro.


4.L’accertamento dei residui passivi

Nella definizione del bilancio di previsione l’entità dei residui passivi viene stimata, in modo presuntivo, sulla base di un calcolo che fa riferimento alla massa spendibile e alle autorizzazioni di cassa risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso a quel momento.

Solo con l’assestamento viene iscritta in bilancio la consistenza effettiva dei residui al 1° gennaio dell’esercizio in corso, quale è stata accertata sulla base delle risultanze del Rendiconto per l’esercizio precedente. Pertanto, il disegno di legge di assestamento del bilancio per il 2008 tiene conto dell’entità effettiva dei residui esistenti all’inizio dell’esercizio, come determinata nel disegno di legge di approvazione del Rendiconto per l’esercizio 2007.

 

Dal lato della spesa, i residui passivi accertati al 31 dicembre 2007 ammontano complessivamente a 92.356 milioni di euro.

Al netto dei residui relativi al rimborso prestiti (3.749 milioni di euro), i residui passivi relativi a spese finali ammontano a 88.608 milioni di euro.

 

In sede di formazione del bilancio di previsione per il 2008, la consistenza complessiva dei residui passivi era stata determinata in via presuntiva in 84.822 milioni di euro (comprensivi del rimborso prestiti).

Il Rendiconto relativo al 2007 ha pertanto evidenziato una consistenza complessiva dei residui passivi effettivamente accertati maggiore di 7.534 milioni di eurorispetto a quella dei residui presunti nel bilancio di previsione.

Lo scostamento rispetto alle previsioni ha interessato, in particolare, il Ministero dell’economia e delle finanze per 3.960 milioni di euro, il Ministero del lavoro, salute e politiche sociali per 3.615 milioni e, e il Ministero della difesa per 2.466 milioni; in diminuzione, il Ministero dello sviluppo economico, per –2.998 milioni di euro e il Ministero dell’interno per 1.790 milioni.

 

Per un’analisi più dettagliata dei residui attivi e passivi, risultanti alla fine dell’esercizio 2007, si rinvia al paragrafo 6.1 della Parte prima del presente dossier.


5.Le regolazioni debitorie e contabili

5.1.   I saldi al lordo delle regolazioni debitorie e contabili

Nel presente dossier, come nella relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento, si è fatto riferimento alle variazioni delle previsioni di bilancio e alle conseguenti variazioni dei saldi considerate al netto delle regolazioni debitorie e contabili.

Le regolazioni debitorie esposte nel bilancio assestato 2008 ammontano, in termini di competenza, a 8.740 milioni di euro.

Più in particolare, sulla base delle previsioni assestate si registrano, sul lato delle entrate, regolazioni di bilancio per 28.400 milioni di euro e, sul lato della spesa, regolazioni di bilancio, contabili e debitorie per 37.140 milioni di euro.

 

A fini di confronto, il bilancio di previsione iniziale per il 2008 esponeva regolazioni debitorie per 7.905 milioni di euro.

 

Il saldo netto da finanziare, in termini di competenza, al lordo delle regolazioni debitorie, contabili e dei rimborsi IVA, passa da una previsione iniziale di bilancio di 41.242 milioni di euro ad una previsione assestata di 64.938 milioni di euro, con un peggioramento di 23.696 milioni di euro.

5.2    L’entità delle regolazioni debitorie e contabili

La legge di bilancio per il 2008 esponeva, in termini di competenza, nella parte di entrata, regolazioni di bilancio per 33.010 milioni di euro, (di cui 28.400 milioni per rimborsi IVA e 4.610 per anticipo ai concessionari) e, nella parte di spesa, regolazioni per complessivi 40.915 milioni di euro, con un saldo negativo di 7.905 milioni di euro, corrispondente all’importo per regolazioni debitorie indicato dall’articolo 1, comma 1, della legge finanziaria per il 2008.

Le regolazioni debitorie indicate nella legge di bilancio si riferivano (in termini di competenza e di cassa) alle seguenti voci di parte corrente:

-          33.010 milioni destinati ai rimborsi IVA;

-          4.610 milioni quale anticipo concessionari;

-          3.150 milioni di euro, per rimborsi di imposte dirette relativi ad esercizi pregressi;

-          830 milioni di euro conseguenti alle minori entrate IRAP destinate al finanziamento della spesa sanitaria.

Per quanto concerne le voci in conto capitale, nel bilancio iniziale di previsione per il 2008 erano iscritte regolazioni debitorie per 3.700 milioni quali rimborsi connessi alla sentenza della Corte di giustizia europea in materia di IVA auto.

 

Il disegno di legge di assestamento espone, per la parte dell’entrata, regolazioni contabili in diminuzione per 4.610 milioni di euro, sia in competenza che in cassa.

Analogamente, per la parte di spesa corrente, propone minori regolazioni debitorie per 3.716 milioni di euro, sia in termini di cassa che di competenza.

Tali minori regolazioni debitorie sono date da -4.610 milioni di euro di anticipo ai concessionari della riscossione e da un aumento di 922 milioni di euro quali entrate erariali da assegnare a Sicilia e Sardegna.

Per la parte di spesa in conto capitale, il disegno di legge di assestamento non prevede maggiori regolazioni debitorie in termini di competenza, ma registra un aumento della previsione di pagamento dei disavanzi USL derivante da variazioni per atto amministrativo (+2.291 milioni di euro).


Tavole riepilogative

Assestamento 2008


Tavola i – Andamento delle entrate finali per categorie economiche e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

 

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2008

 

Previsioni Definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

i - imposte sul patrimonio e sul reddito

234.374

234.212

46,9

245.355

49,9

245.328

50,5

ii - tasse e imposte sugli affari

155.459

157.713

31,6

163.020

33,2

157.645

32,4

iii - imposte sulla produzione, consumi e dogane

28.359

30.303

6,1

28.454

5,8

27.625

5,7

iv – monopoli

10.203

10.346

2,1

10.523

2,1

10.219

2,1

v - lotto, lotterie ed altre attività di giuoco

12.115

11.594

2,3

12.142

2,5

10.774

2,2

totale entrate tributarie

440.510

444.168

88,9

459.494

93,5

451.591

93,0

vi - proventi speciali

917

803

0,2

671

0,1

671

0,1

vii - proventi dei servizi pubblici minori

5.066

7.330

1,5

5.373

1,1

5.423

1,1

viii - proventi dei beni dello stato

452

255

0,1

874

0,2

797

0,2

ix -  prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione

3.690

2.935

0,6

3.690

0,8

3.935

0,8

x -   interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro

4.968

5.327

1,1

4.745

1,0

5.608

1,2

xi - recuperi, rimborsi e contributi

15.846

30.292

6,1

11.620

2,4

11.777

2,4

xii - partite che si compensano nella spesa

2.277

2.439

0,5

2.664

0,5

2.665

0,5

totale entrate extratributarie

33.216

49.381

9,9

29.637

6,0

30.876

6,4

xiii - vendita di beni ed affrancazione di canoni

4.772

3.628

0,7

1.380

0,3

1.380

0,3

xiv - ammortamento di beni patrimoniali

841

162

0,0

847

0,2

870

0,2

xv -    rimborso di anticipazioni e crediti vari del tesoro

755

2.331

0,5

26

0,0

1.114

0,2

Totale alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione crediti

6.368

6.121

1,2

2.253

0,5

3.364

0,7

Totale entrate finali

480.094

499.670

100,0

491.384

100,0

485.831

100,0


Tavola II – Andamento delle principali imposte e loro incidenza percentuale sulle entrate tributarie

(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2007

 

Previsioni Definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

Entrate tributarie, di cui:

440.510

444.168

100

459.494

100

451.590

100

entrate ricorrenti:

 

 

 

458.228

 

450.877

 

1 - redditi

160.425

160.019

36,0

168.737

36,7

170.393

37,7

2 - reddito delle società

54.393

54.994

12,4

56.342

12,3

56.997

12,6

3 - imposte sostitutive

16.188

15.874

3,6

15.778

3,4

14.015

3,1

4 - altre imposte dirette (*)

2.095

2.009

0,5

3.360

0,7

3.261

0,7

5 - iva

131.135

134.070

30,1

133.473

29,0

133.469

29,6

6 - registro, bollo e sostitutive (*)

2.798

2.571

0,6

12.899

2,8

12.570

2,8

7 - accisa e imposta sugli oli minerali

21.593

23.026

5,2

21.497

4,7

21.709

4,8

8 - accisa e imposta su altri prodotti

6.692

7.173

1,6

6.860

1,5

5.820

1,3

9 - imposte sui generi di monopolio

10.200

10.342

2,3

10.514

2,3

10.216

2,3

10 - lotto (*)

12.115

11.593

2,6

6.082

1,3

5.911

1,3

11 - imposte gravanti sui giochi (*)

 

 

 

2.424

0,5

2.515

0,6

12 - lotterie ed altri giochi (*)

 

 

 

3.636

0,8

2.348

0,5

13 -altre imposte indirette (*)

21.602

21.152

4,8

16.626

3,6

11.653

2,6

entrate non ricorrenti:

 

 

 

1.266

 

713

 

1 -imposte sostitutive

 

 

 

1.104

0,2

624

0,1

2 - altre imposte dirette

 

 

 

-

0,0

-

0,0

3 - condoni dirette

63

63

0,0

34

0,0

37

0,0

4 - altre imposte indirette

 

 

 

127

0,0

50

0,0

5 - condoni indiretti

1

29

0,0

1

0,0

2

0,0

(*) Nel quadro della revisione dello stato di previsione dell’entrata, operata con la legge di bilancio per il 2008, fermo restando il primo livello (Titoli), è stata introdotta al secondo livello, una distinzione tra entrate ricorrenti ed entrate non ricorrenti. In particolare, tra le entrate non ricorrenti, sono state ricomprese le entrate da condoni, sia diretti che indiretti, nonché quella parte delle imposte sostitutive, delle altre imposte dirette e indirette riconducibili alla nuova classificazione. Per quanto riguarda le entrate ricorrenti si segnala in particolare che:

·       la voce “Lotto, lotterie e giochi” è stata suddivisa in tre voci: Lotto; Imposte gravanti sui giochi; Lotterie ed altri giochi;

·       è stata creata la voce “Registro, bollo e sostitutive” nella quale sono confluite le imposte precedentemente ricomprese nella voce “Imposte sugli affari” nonché quella parte di entrate precedentemente conteggiate nella voce “Altre imposte indirette”, che sono ora imputabili alla nuova voce.


Tavola III – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

STATO DI PREVISIONE

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2008

 

Previsioni Definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

Economia e finanze

297.033

279.110

56,9

319.621

60,0

330.414

60,0

Sviluppo economico

5.048

4.870

1,0

7.990

1,5

8.690

1,6

Comunicazioni

336

323

0,1

351

0,1

-

 

Commercio internazionale

265

236

0,0

276

0,1

-

 

Lavoro e politiche sociali

57.957

57.849

11,8

61.417

11,5

80.481

14,6

Salute

1.817

1.764

0,4

1.597

0,3

-

 

Solidarietà sociale

17.551

17.530

3,6

17.252

3,2

-

 

Giustizia

8.128

7.514

1,5

7.575

1,4

7.850

1,4

Affari esteri

3.279

3.094

0,6

2.546

0,5

2.722

0,5

Istruzione

44.359

43.291

8,8

42.458

8,0

55.266

10,0

Università e ricerca

11.370

11.115

2,3

11.333

2,1

-

 

Interno

26.693

26.128

5,3

25.256

4,7

26.681

4,8

Ambiente e tutela mare

1.598

1.567

0,3

1.649

0,3

1.833

0,3

Infrastrutture

6.089

5.939

1,2

3.475

0,7

10.016

1,8

Trasporti

4.297

4.183

0,9

4.923

0,9

-

0,0

Difesa

22.443

21.743

4,4

21.132

4,0

23.014

4,2

Politiche agricole

2.066

2.004

0,4

1.754

0,3

1.793

0,3

Beni e attività culturali

2.213

2.065

0,4

2.019

0,4

2.011

0,4

Totale Spese Finali

512.542

490.325

100

532.624

100

550.771

100


Tavola IV – Le spese complessive per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

SPESE FINALI PER FUNZIONI-OBIETTIVO

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2008

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl
assestato

%

1 -Servizi generali delle pubbliche amministrazioni

252.415

238.454

48,6

281.205

52,8

284.346

51,6

2 –     Difesa

21.219

20.508

4,2

18.678

3,5

22.933

4,2

3 -Ordine pubblico e sicurezza

22.393

21.346

4,4

21.146

4,0

20.535

3,7

4 -Affari economici

59.791

56.907

11,6

61.913

11,6

50.759

9,2

5 -Protezione dell'ambiente

2.259

2.198

0,4

2.028

0,4

2.213

0,4

6 -Abitazioni e assetto territoriale

2.319

2.270

0,5

1.566

0,3

3.305

0,6

7 -Sanità

15.842

14.168

2,9

11.976

2,2

10.306

1,9

8 -Attività ricreative, culturali e di culto

10.613

10.176

2,1

10.068

1,9

6.361

1,2

9 –     Istruzione

53.012

51.821

10,6

51.168

9,6

52.760

9,6

10- Protezione sociale

72.677

72.498

14,8

72.877

13,7

97.252

17,7

Spese complessive

512.540

490.346

100

532.625

100,0

550.770

100,0


Tavola V – Evoluzione della spesa finale per categorie ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

CATEGORIE

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2008

Previsioni definitive

Consuntivo

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

Redditi da lavoro dipendente

87.445

84.783

17,3

89.183

16,7

91.535

16,6

Consumi intermedi

12.001

10.980

2,2

10.019

1,9

11.078

2,0

Imposte pagate sulla produzione

4.699

4.550

0,9

4.533

0,9

4.692

0,9

Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche

196.828

194.709

39,7

199.364

37,4

206.678

37,5

Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private

6.922

6.746

1,4

4.206

0,8

4.307

0,8

Trasferimenti correnti a imprese

5.974

5.805

1,2

4.323

0,8

4.955

0,9

Trasferimenti all'estero

2.728

2.629

0,5

1.931

0,4

2.057

0,4

Risorse proprie cee

16.080

14.410

2,9

15.800

3,0

15.800

2,9

Interessi passivi e redditi da capitale

76.538

68.203

13,9

78.526

14,7

85.434

15,5

Poste correttive e compensative

44.482

43.628

8,9

50.230

9,4

49.787

9,0

Ammortamenti

841

163

0,0

847

0,2

870

0,2

Altre uscite correnti

3.229

583

0,1

9.529

1,8

7.489

1,4

Totale spese correnti

457.767

437.189

89,2

468.491

88,0

484.682

88,0

Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni

6.420

6.120

1,2

6.801

1,3

8.544

1,6

Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche

20.192

19.547

4,0

24.475

4,6

24.620

4,5

Contributi agli investimenti ad imprese

10.698

10.373

2,1

9.970

1,9

10.045

1,8

Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private

152

152

0,0

120

0,0

128

0,0

Contributi agli investimenti a estero

1.034

1.016

0,2

215

0,0

351

0,1

Altri trasferimenti in conto capitale

15.256

15.008

3,1

13.033

2,4

12.851

2,3

Acquisizioni di attività finanziarie

1.021

941

0,2

9.520

1,8

9.549

1,7

Totale spese conto capitale

54.773

53.157

10,8

64.134

12,0

66.088

12,0

Totale spese finali

512.540

490.346

100,0

532.625

100,0

550.770

100,0


Tavola VI – Andamento delle Missioni ed incidenza percentuale sulle spese finali del bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

Missione

Legge Bilancio 2008

%

ddl
Assestato
 2008

%

Missione

Legge Bilancio 2008

%

ddl
Assestato
 2008

%

1 - Organi costituzionali

3.341

0,6

3.410

0,6

18 - Sviluppo sostenibile

1.717

0,3

4.654

0,8

2 - Amm.ne generale territorio

352

0,1

369

0,1

19 - Casa e assetto urbanistico

1.052

0,2

1.148

0,2

3 - Relazioni autonomie territoriali

113.465

21,3

119.300

21,6

20 - Tutela della salute

928

0,2

993

0,2

4 - L'Italia in Europa e nel mondo

27.187

5,1

27.492

5,0

21 - Tutela beni culturali

1.646

0,3

1.646

0,3

5 - Difesa e sicurezza del territorio

19.022

3,6

22.406

4,0

22 - Istruzione scolastica

41.618

7,8

43.275

7,8

6 - Giustizia

7.278

1,4

7.683

1,4

23 - Istruzione universitaria

8.683

1,6

8.683

1,6

7 - Ordine pubblico e sicurezza

9.375

1,8

10.000

1,8

24 - Diritti sociali e solidarietà sociale

24.284

4,6

24.292

4,4

8 - Soccorso civile

3.910

0,7

4.003

0,7

25 - Politiche previdenziali

68.216

12,8

68.484

12,4

9 - Agricoltura e pesca

1.414

0,3

1.437

0,3

26 - Politiche per il lavoro

3.657

0,7

3.711

0,7

10 - Energia e fonti energetiche

59

0,0

59

0,0

27 - Immigrazione

1.558

0,3

1.527

0,3

11 - Competitività e sviluppo imprese

4.065

0,8

4.127

0,7

28 - Sviluppo e riequilibrio territoriale

4.653

0,9

4.654

0,8

12 - Regolazione dei mercati

16

0,0

16

0,0

29 - Politiche finanziarie e di bilancio

63.141

11,9

63.101

11,4

13 - Diritto alla mobilità

10.967

2,1

12.538

2,3

30 - Giovani e sport

963

0,2

962

0,2

14 - Infrastrutture pubbliche e logistica

3.245

0,6

5.159

0,9

31 - Turismo

111

0,0

111

0,0

15- Comunicazioni

1.386

0,3

1.417

0,3

32 - Servizi generali amministrazioni

2.842

0,5

3.359

0,6

16 - Commercio internazionale

265

0,0

265

0,0

33 - Fondi da ripartire

19.963

3,7

14.014

2,5

17 - Ricerca ed innovazione

4.092

0,8

4.156

0,8

34 - Debito pubblico

78.161

14,7

85.047

15,4


 

Tavola VII – Andamento delle U.P.B. (III livello) ed incidenza percentuale sulle spese finali del bilancio dello Stato

(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)

 

U.P.B. (III LIVELLO)

RENDICONTO 2007

BILANCIO 2008

ASSESTATO 2008

Previsioni definitive

Impegni di spesa

%

Legge Bilancio

%

ddl assestato

%

Funzionamento

88.777

85.928

17,5

81.530

15,3

87.034

15,8

Interventi

270.160

265.037

54,1

273.187

51,3

281.259

51,1

Oneri comuni

20.342

16.093

3,3

34.646

6,5

30.370

5,5

Trattamenti di quiescenza

1.381

1.452

0,3

 

-

-

-

Oneri del debito pubblico

77.107

68.679

14,0

79.128

14,9

86.019

15,6

Totale spese correnti

457.767

437.189

89,2

468.491

88,0

484.682

88,0

Investimenti

50.839

49.449

10,1

60.478

11,4

62.473

11,3

Altre Spese in conto capitale

246

167

0,0

122

0,0

123

0,0

Oneri comuni

3.688

3.541

0,7

3.534

0,7

3.492

0,6

Totale conto capitale

54.773

53.157

10,8

64.134

12,0

66.088

12,0

Totale spese finali

512.540

490.346

100,0

532.625

100,0

550.770

100,0


 



[1]     Dato dal totale tra somme versate, somme rimaste da versare e somme rimaste da riscuotere.

[2]     Dato dal totale tra somme pagate e somme rimaste da pagare.

[3]     In particolare, l'istruttoria del giudizio di parificazione è volta ad accertare se i dati siano conformi, sul versante dell'entrata, ai dati contenuti nei conti periodici e nei conti riassuntivi generali trasmessi alla Corte dalle varie amministrazioni e, sul versante delle spese, alle scritture tenute dalla Corte stessa (per gli impegni di spesa assoggettati al controllo preventivo di legittimità) ovvero alle scritture che le ragionerie centrali (adesso uffici centrali del bilancio) sono tenute ad inviare alla Corte (anche attraverso il sistema informativo di collegamento diretto).

[4]     A rigore, sono da ritenersi sanabili con l'approvazione del disegno di legge di rendiconto unicamente quelle eccedenze relative ad impegni (o pagamenti) che oltrepassano i limiti dell'autorizzazione contenuta nel bilancio di previsione, ma che comunque risultano conformi alle leggi di merito che dispongono la spesa. Diverso è il caso di eccedenza in violazione non solo della legge formale di bilancio, ma anche della legge sostanziale che dispone la spesa. In tal caso, il giudizio contabile si concluderà con una decisione di parificazione parziale del rendiconto e la sanatoria in sede di approvazione del rendiconto non sembra legittima, dovendosi allo scopo far ricorso ad apposita norma di legge sostanziale.

[5]     Si ricorda che i citati allegati B alla decisione della Corte dei conti che dispone la parificazione del Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio 2007 riportano le tabelle relative alle discordanze di consuntivo rispetto ai conti periodici. In particolare, l’allegato B2 è relativo alle riscossioni dei residui; B3 ai versamenti; B4 ai residui attivi totali; B5 e B6 alle somme rispettivamente da riscuotere per competenza e in conto residui; B7 e B8 alle somme rispettivamente da versare per competenza e in conto residui.

[6]     L. n. 298 del 2006.

[7]     Si ricorda che i comma 1 del citato decreto-legge n. 248 dispone, a decorrere dal 2007, la soppressione dell’obbligo del versamento dell’acconto dovuto dai concessionari della riscossione. Il comma 2 prevede inoltre che la riscossione coattiva dei tributi e delle altre entrate degli enti locali continui ad essere effettuata attraverso la procedura dell’ingiunzione ovvero mediante l’iscrizione a ruolo, se la riscossione coattiva è affidata agli agenti della riscossione.

[8]     Convertito dalla legge 31 ottobre 2002 n. 246. Si ricorda, peraltro, che il comma 6-bis del citato D.L. n. 194/2002 ha previsto una disciplina transitoria, per effetto della quale: i residui di stanziamento derivanti da somme iscritte in bilancio negli esercizi 2000 e 2001 (nonché nell’ultimo quadrimestre dell’esercizio 1999) sono mantenuti in bilancio fino alla chiusura dell’esercizio 2003; i residui di stanziamento derivanti da somme iscritte in bilancio nell’esercizio 2002 (nonché nell’ultimo quadrimestre dell’esercizio 2001) sono mantenuti in bilancio fino alla chiusura dell’esercizio 2004; i residui di stanziamento derivanti da somme iscritte in bilancio nell’esercizio 2003 (nonché nell’ultimo quadrimestre dell’esercizio 2002) sono mantenuti in bilancio fino alla chiusura dell’esercizio 2005.

[9]     Art. 36, 3° comma, del Regio decreto n. 2440 del 1923.

[10]    Il comma 38 detta le modalità con le quali opera la ricognizione dei residui passivi propri in conto capitale di cui al comma 37. In particolare, si prevede che il programma di ricognizione, promosso dal MEF, d’intesa con le amministrazioni interessate, dovrà concludersi entro il 30 aprile, con l'individuazione dei residui passivi per i quali non ricorrono più i presupposti (cioè l’esistenza di un’obbligazione giuridicamente perfezionata sottostante) per il loro mantenimento in bilancio. Il comma 39 prevede altresì che, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, venga quantificato l’ammontare degli stanziamenti in conto residui da eliminare, che devono essere conseguentemente versati dalle amministrazioni interessate all’entrata del bilancio dello Stato; l’ammontare degli stanziamenti da iscrivere, compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica e comunque nei limiti degli effetti positivi stimati in ciascun anno in termini di indebitamento netto conseguenti alla eliminazione dei residui, in appositi fondi da istituire negli stati di previsione delle amministrazioni medesime per il finanziamento di nuovi programmi di spesa o di quelli già esistenti.

[11]    Legge n. 468/1978, art. 20, terzo comma.

[12]    Legge n. 94/1997 e D.Lgs. n. 279/1997.

[13]    L’art. 5 della L. 94/1997, nel delegare il Governo ad emanare un decreto legislativo diretto ad individuare le unità previsionali di base del bilancio, ha stabilito al comma 2 che con il medesimo decreto si provvedesse anche a ristrutturare il rendiconto generale dello Stato. Per quanto riguarda, in particolare, il conto del patrimonio, la disposizione di delega ha previsto che venisse introdotto un livello di classificazione idoneo ad individuare i beni dello Stato suscettibili di utilizzazione economica, anche ai fini di un’analisi economica della gestione patrimoniale.

Le disposizioni della legge delega relative al conto generale del patrimonio hanno trovato riscontro nell’art. 14 del D.Lgs. 279/1997.

Ferma restando la vigente suddivisione in categorie dei beni dello Stato, l'articolo 14, comma 1, ha previsto l’introduzione nel conto generale del patrimonio una ulteriore classificazione, indicata nella Tabella C allegata al decreto legislativo, al fine di consentire l'individuazione dei beni suscettibili di classificazione economica. E’ stata altresì prevista la possibilità di modificare o integrare la suddetta tabella C con decreto del Ministro del tesoro, di concerto con i Ministri interessati. Detta tabella è stata sostituita dall’allegato 1 di cui all’art. 1, comma 1, del D.M. 18 aprile 2002 (cfr. supra nel testo).

Il comma 2 ha stabilito che i beni indicati all'articolo 822 del Codice civile (Demanio pubblico) siano valutati in base a criteri economici ed inseriti nel Conto generale del patrimonio dello Stato. Il comma 3 ha disposto che ai fini dell'analisi economica della gestione dei beni dello Stato, al conto generale del patrimonio, sia allegato un documento contabile in cui sono rappresentati i “componenti” positivi e negativi, nonché gli indici di redditività della gestione stessa.

[14]    G.U. n. 24 del 30 gennaio 2003

[15]    La struttura del bilancio dello Stato è delineata con il decreto legislativo n. 279/97, emanato in attuazione della delega contenuta nella legge di riforma n. 94/97, che ha modificato sul punto la legge di contabilità generale dello Stato (legge n. 468/78).

[16]    Il sistema COFOG (relativo alla classificazione delle funzioni di governo comune a tutti i paesi dell’Unione Europea e a livello OCSE) è articolato secondo il sistema dei conti SEC95 (Sistema europeo di contabilità nazionale) con la classificazione delle funzioni obiettivo risultante dalla ricognizione delle attività e dei servizi.

[17]    In particolare. ai sensi del comma 5 dell’articolo 60, la sede in cui proporre rimodulazioni tra le dotazioni finanziarie delle missioni è individuata nel disegno di legge di assestamento, e negli ulteriori provvedimenti di variazione delle previsioni che possono essere presentati al Parlamento entro e non oltre il termine del 31 ottobre (ai sensi dell’art. 17 della legge n. 468/1978); per interventi più tempestivi, le rimodulazioni possono essere altresì operate con decreti del Ministero dell’economia e finanze da inviare alla Corte dei Conti per la registrazione e alle Commissioni parlamentari per l’espressione del parere

Nel caso di rimodulazioni proposte con il disegno di legge di assestamento, dopo la presentazione al Parlamento dei relativi disegni di legge, le rimodulazioni possono essere attuate in via provvisoria, con decreto del Ministro competente di concerto con il Ministro dell’economia.

[18]    La perenzione dei residui, vale a dire l’eliminazione contabile dal bilancio non implica il venir meno dell’obbligazione assunta per contratto o in compenso di opere prestate o di lavori e di forniture eseguiti; nel momento in cui deve essere effettuato il relativo pagamento; le somme di volta in volta occorrenti vengono prelevate dal fondo in questione con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e reiscritte nei capitoli pertinenti (la procedura è stata disciplinata con D.P.R. 24 aprile 2001, n. 270).

[19]    Recante “Norme di semplificazione del procedimento per il versamento di somme all'entrata e la riassegnazione alle unità previsionali di base per la spesa del bilancio dello Stato, con particolare riferimento ai finanziamenti dell'Unione europea, ai sensi dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59”.

[20]    Ai sensi dell’articolo 17, ultimo comma, della legge n. 468/978, il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad integrare, con propri decreti da registrarsi alla Corte dei conti, le dotazioni di cassa in correlazione al trasporto all'esercizio successivo di titoli di spesa rimasti insoluti alla chiusura dell'esercizio precedente, limitatamente a quei capitoli di spesa le cui dotazioni di cassa non presentino, nelle more dell'assestamento, sufficienti disponibilità per il pagamento dei titoli trasportati.

[21]    La legge n. 468/1978, all’articolo 7, dispone l’istituzione di tale Fondo nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e demanda la determinazione annuale delle dotazioni dello stesso alla legge di bilancio. Il Fondo in questione è finalizzato ad aumentare gli stanziamenti dei capitoli di spesa aventi carattere obbligatorio o connessi con l'accertamento e la riscossione delle entrate. L’elenco dei capitoli dei diversi stati di previsione in cui sono iscritte spese obbligatorie e d’ordine è l’elenco 1, allegato allo stato di previsione dell’economia, nella legge di bilancio per il 2008.

[22]    Cfr. articolo 1, comma 1, della legge n. 244/2007.

[23]    Negli allegati al disegno di legge di assestamento (A.C. 1417/I-II-III) sono esposte, a fini conoscitivi, le variazioni agli stanziamenti di bilancio determinate da atti amministrativi e intervenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 maggio 2008.