Camera dei deputati - XVI Legislatura - Dossier di documentazione
(Versione per stampa)
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Autore: | Servizio Studi - Dipartimento bilancio | ||
Titolo: | Rendiconto 2007 Assestamento 2008 A.C. 1416 e A.C. 1417 Commissione Bilancio | ||
Riferimenti: |
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Serie: | Progetti di legge Numero: 23 Progressivo: 5 | ||
Data: | 23/07/2008 | ||
Descrittori: |
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Organi della Camera: | V-Bilancio, Tesoro e programmazione |
Camera dei deputati
XVI LEGISLATURA
SERVIZIO STUDI
Progetti di legge
Rendiconto 2007
Assestamento 2008
A.C. 1416 e A.C. 1417
n. 23/5
22 luglio 2008
SIWEB
I dossier
dei servizi e degli uffici della Camera sono destinati alle esigenze di documentazione
interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari.
File:BI0011.doc
I N D I C E
PARTE I – Rendiconto 2007 (A.C. 1416)
1. Funzioni e disciplina del Rendiconto generale dello Stato
3. La relazione della Corte dei Conti sul Rendiconto 2007
3.1.Il giudizio di parificazione della Corte dei conti sul Rendiconto finanziario per il 2007
4. I saldi del conto del bilancio
4.4 Le regolazioni contabili e debitorie
5.3 Spese per rimborso prestiti ed entrate da accensione di prestiti
6.2 Entità complessiva dei residui al termine dell’esercizio 2007
6.3 I residui provenienti dagli esercizi precedenti
6.4 I residui di nuova formazione
8. Il conto generale del patrimonio
8.2 I risultati generali della gestione patrimoniale per l’esercizio finanziario 2007
9. I rendiconti delle Amministrazioni e aziende autonome
PARTE II - Assestamento 2008 (A.C. 1417)
1. L’assestamento del bilancio dello Stato
1.1 Funzione dell’assestamento del bilancio dello Stato
1.2 La struttura del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008
1.3 Il contenuto del disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008 (A.C. 1417)
2. I saldi di competenza del bilancio dello Stato risultanti dal ddl di assestamento
2.1 Le variazioni di competenza
3. I saldi di cassa del bilancio dello Stato risultanti dal ddl di assestamento
4. L’accertamento dei residui passivi
5. Le regolazioni debitorie e contabili
5.1.I saldi al lordo delle regolazioni debitorie e contabili
5.2 L’entità delle regolazioni debitorie e contabili
PARTE I – Rendiconto
2007
(A.C. 1416)
Il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario) adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
La disciplina del rendiconto generale dello
Stato è dettata dagli articoli da
1) il conto del bilancio, che espone l’entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;
2) il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.
L’esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita, su appositi stampati, dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell’entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.
Ai sensi della legge n. 94/1997 e del D.Lgs. 279/1997, anche i conti consuntivi sono redatti per unità previsionali di base.
Fino al bilancio 2007, le unità previsionali di base sono state ripartite per centri di responsabilità amministrativa, evidenziando l’insieme delle risorse finanziarie affidate alla gestione di un unico centro di responsabilità. In sede di predisposizione del bilancio di previsione a legislazione vigente per il 2008, il Governo ha proceduto ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del bilancio dello Stato.
La nuova classificazione delle voci di bilancio ha determinato il superamento dello schema previgente, che il disegno di legge di rendiconto per il 2007 ancora riflette, incentrato sulle strutture amministrative preposte alla gestione delle risorse stanziate (articolazione delle unità previsionali di base in centri di responsabilità amministrativa), in favore di una nuova articolazione delle unità previsionali di base volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa pubblica piuttosto che l’aspetto gestionale ed organizzatorio delle Amministrazioni (a tale riguardo si rinvia alla Parte II, paragrafo 1.2)
Per ciascuna unità previsionale di base vengono esposti i risultati relativi alla gestione dei residui, alla gestione di competenza e alla gestione di cassa.
La gestione di competenza evidenzia l’entità complessiva degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa effettuati nel corso dell’esercizio finanziario.
La gestione di cassa evidenzia, per la parte di entrata, le somme riscosse e versate nella tesoreria dello Stato e, per la parte di spesa, i pagamenti compiuti dalle amministrazioni statali.
Nella gestione dei residui vengono registrate le operazioni di incasso e di pagamento effettuate in relazione ai residui (rispettivamente, attivi e passivi) risultanti dagli esercizi precedenti.
Un apposito allegato tecnico, predisposto per ogni conto consuntivo, espone i risultati disaggregati per i singoli capitoli che sono compresi in ciascuna unità previsionale di base, che costituiscono la voce contabile ai fini della gestione e rendicontazione.
In appendice al conto del bilancio, i dati di consuntivo della spesa sono classificati, con riferimento a ciascun Ministero, per funzioni-obiettivo, attraverso le quali si evidenziano le finalità della spesa medesima.
La classificazione per funzioni obiettivo è articolata su quattro livelli, di cui i primi tre sono definiti in base alla classificazione COFOG (SEC95) adottata in sede comunitaria, mentre il quarto livello, relativo alle “missioni istituzionali”, indica gli obiettivi perseguiti da ciascuna amministrazione. La ripartizione per “funzioni-obiettivo” di 1° livello delle spese complessive (spese finali + rimborso prestiti) è articolata in 10 voci:
Funzioni-obiettivo – 1° livello |
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1. |
Servizi generali delle pubbliche amministrazioni |
2. |
Difesa |
3. |
Ordine pubblico e sicurezza |
4. |
Affari economici |
5. |
Protezione dell’ambiente |
6. |
Abitazioni e assetto territoriale |
7. |
Sanità |
8. |
Attività ricreative, culturali e di culto |
9. |
Istruzione |
10. |
Protezione sociale |
A fini conoscitivi, le previsioni del bilancio sono classificate, oltre che in relazione all’analisi funzionale (ripartizione delle spese per funzioni-obiettivo), anche in relazione all’analisi economica (ripartizione delle entrate e delle spese per categorie).
La classificazione economica delle spese finali del bilancio dello Stato, è articolata in 19 voci di 1° livello, di cui 12 di parte corrente e 7 di conto capitale, così definite:
Spese finali: Classificazione per Categorie economiche – Sec95 |
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Titolo I – Spese correnti |
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Categoria 1 |
Redditi da lavoro dipendente |
Categoria 2 |
Consumi intermedi |
Categoria 3 |
Imposte pagate sulla produzione |
Categoria 4 |
Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche |
Categoria 5 |
Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private |
Categoria 6 |
Trasferimenti correnti a imprese |
Categoria 7 |
Trasferimenti correnti a estero |
Categoria 8 |
Risorse proprie CEE |
Categoria 9 |
Interessi passivi e redditi da capitale |
Categoria 10 |
Poste correttive e compensative |
Categoria 11 |
Ammortamenti |
Categoria 12 |
Altre uscite correnti |
Titolo I – Spese in conto capitale |
|
Categoria 21 |
Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni |
Categoria 22 |
Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche |
Categoria 23 |
Contributi agli investimenti ad imprese |
Categoria 24 |
Contributi agli investimenti a famiglie e istituz. sociali private |
Categoria 25 |
Contributi agli investimenti a estero |
Categoria 26 |
Altri trasferimenti in conto capitale |
Categoria 31 |
Acquisizioni di attività finanziarie |
Per quanto riguarda le entrate, la classificazione per categorie è la seguente:
Entrate finali: Classificazione per Categorie economiche |
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Titolo I – Entrate Tributarie |
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Categoria I |
Imposte sul patrimonio e sul reddito |
Categoria II |
Tasse e imposte sugli affari |
Categoria III |
Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
Categoria IV |
Monopoli |
Categoria V |
Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco |
Titolo II - Entrate Extratributarie |
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Categoria VI |
Proventi speciali |
Categoria VII |
Proventi dei servizi pubblici minori |
Categoria VIII |
Proventi dei beni dello Stato |
Categoria IX |
Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione |
Categoria X |
Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro |
Categoria XI |
Recuperi, rimborsi e contributi |
Categoria XII |
Partite che si compensano nella spesa |
Titolo III – Alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti |
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Categoria XIII |
Vendita di beni ed affrancazione di canoni |
Categoria XVI |
Ammortamento di beni patrimoniali |
Categoria XV |
Rimborso di anticipazione e di crediti vari del tesoro |
L’articolo 1 del disegno di legge dispone l’approvazione del Rendiconto generale delle amministrazioni dello Stato e dei rendiconti delle amministrazioni e delle aziende autonome secondo le risultanze indicate negli articoli successivi.
Gli articoli
da
In particolare, l’articolo 2 espone i risultati delle entrate:
- totale degli accertamenti di entrata: 682.418 milioni di euro;
- totale dei residui attivi alla fine dell’esercizio 2007: 143.878 milioni di euro;
- totale delle somme versate: 633.143 milioni di euro.
L’articolo 3 espone i risultati delle spese:
- totale degli impegni di spesa: 654.545 milioni di euro:
- totale dei residui passivi alla fine dell’esercizio 2007: 92.356 milioni di euro;
- totale dei pagamenti: 642.951 milioni di euro.
L’articolo 4 espone il risultato della gestione di competenza, pari a un avanzo di 27.873 milioni di euro, derivante dalla differenza tra il totale di tutte le entrate accertate[1] e il totale di tutte le spese impegnate[2].
L’articolo 5 espone la situazione finanziaria del conto del Tesoro, che evidenzia, al 31 dicembre 2007, un disavanzo di 290.534 milioni di euro, derivante dall’avanzo della gestione di competenza relativo all’esercizio 2007, sommato al disavanzo del conto del Tesoro al 31 dicembre 2006. Quest’ultimo dato viene calcolato in base alla rideterminazione, nel corso della gestione 2007, dei residui attivi e dei residui passivi lasciati dall’esercizio 2006.
L’articolo 6 reca l’approvazione dell’allegato previsto dall’articolo 9 della legge n. 468/1978, contenente l’elenco dei decreti del Presidente della Repubblica, adottati su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, con i quali sono stati effettuati, nel corso dell’esercizio 2007, i prelevamenti dal “Fondo di riserva per le spese impreviste”.
L’allegato indica altresì, per ciascun decreto di prelevamento, le spese per le quali sono state utilizzate le somme prelevate, specificando l’amministrazione e l’unità previsionale di base destinataria del prelievo.
Nel complesso il totale dei prelevamenti effettuati dal Fondo risulta pari a 188 milioni di euro in competenza e in cassa.
Con l'articolo 7 viene proposta la sanatoria per le eccedenze di impegni e di pagamenti risultate in sede di consuntivo, rispettivamente sul conto della competenza, sul conto dei residui e sul conto della cassa. Le eccedenze sono indicate per unità previsionale di base di riferimento e corrispondono a quelle rilevate dalla Corte dei conti nella decisione sul rendiconto generale dello Stato.
Le eccedenze di spesa sono state complessivamente pari a 2.666 milioni di euro in conto competenza, a 21 milioni di euro in conto residui e a 393 milioni di euro in conto cassa.
Si indicano di seguito le eccedenze di maggiore consistenza in conto competenza, in conto residui e in conto cassa:
- Ministero dell’economia e delle finanze, UPB 3.1.6.1, “Pensioni privilegiate”, eccedenza pari a 82,9 milioni di euro (competenza e cassa);
- Ministero dello sviluppo economico, UPB 6.1.1.0, “Funzionamento”, eccedenza pari a 951 mila euro (competenza) e 643 mila euro in conto residui;
- Ministero degli affari esteri, UPB 5.1.1.1, “Uffici centrali” del centro di responsabilità “Direzione generale del personale”, eccedenza pari a 2,5 milioni di euro (competenza) e 2,5 milioni di euro (cassa);
- Ministero delle infrastrutture, UPB 3.2.3.29, “Mobilità ciclistica”, eccedenza pari a 2,5 milioni di euro (competenza);
- Ministero per i beni e le attività culturali, UPB 7.1.1.0 “Funzionamento”, eccedenza pari a 201,7 milioni di euro (competenza) e 182,7 milioni di euro (cassa);
- Ministero della salute, UPB 2.1.2.12, “Indennizzi alle vittime di trattamenti da emoderivati”, eccedenza pari a circa 4 milioni di euro (residui); UPB 4.1.1.0, “Funzionamento” del centro di responsabilità “Dipartimento della prevenzione e comunicazione”, eccedenza pari a 6,1 milioni di euro (competenza);
- Ministero dei trasporti, UPB 3.2.3.1 “Autostrade del mare”, eccedenza pari a 12,5 milioni di euro (competenza), 13,8 (residui) e 94,1 (cassa); UPB 4.2.3.7. “Sicurezza in mare e nei porti”, eccedenza pari a 5,2 milioni di euro (competenza) e 21,7 milioni di euro (cassa);
- Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, UPB 1.4.2, “Lotterie nazionali”, eccedenza pari a 2.318 milioni di euro (competenza).
L’articolo 8 espone la situazione, al 31 dicembre 2007, del patrimonio dello Stato (conto generale del patrimonio), da cui risultano attività per un totale di 530.179 milioni di euro e passività per un totale di 2.004.178 milioni di euro.
Gli articoli
da
Nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per il 2007 trasmessa al Parlamento dalla Corte dei conti, si evidenzia che i saldi di bilancio nello scorso esercizio scontano, dal lato dell’entrata, il buon andamento del gettito legato alla crescita economica, ai provvedimenti tributari e all’accresciuto livello di adesione agli obblighi fiscali; sul versante della spesa si riflettono invece le contrapposte spinte provenienti dalle misure di contenimento recate dalla legge finanziaria e dagli interventi espansivi adottati in corso d’anno.
Il saldo delle partite finali di competenza mantiene un valore positivo, anche se inferiore a quello del precedente esercizio. Il risparmio pubblico consolida l’attivo; migliorano, inoltre, i corrispondenti saldi di cassa.
Permangono, altresì, i limiti di significatività del bilancio dello Stato, riconducibili, da un lato, al suo progressivo ridimensionamento rispetto alle grandezze del Conto economico delle Amministrazioni pubbliche e, dall’altro, alla presenza di sistemazioni contabili di varia natura, che tolgono visibilità agli effettivi andamenti gestori dell’anno di riferimento.
Per quanto
concerne i saldi di bilancio,
La crescita del prodotto si è infatti attestata all’1,5 per cento, un valore più che doppio rispetto al tasso medio registrato nella prima metà del decennio, ma inferiore alle attese e allo stesso risultato del 2006.
Il rapporto deficit/Pil è sceso all’1,9 per cento, mezzo punto al di sotto del valore originariamente programmato, mentre il saldo “strutturale” è migliorato, nel biennio 2006-2007, di circa tre punti percentuali, ossia quasi il doppio di quanto richiesto dalle raccomandazioni della Commissione europea.
L’avanzo primario è tornato su valori rilevanti (oltre il 3 per cento del Pil), con un incremento rispetto al 2006 di poco meno di due punti.
Il rapporto debito/Pil ha invertito la tendenza alla crescita passando dal 106,5 al 104 per cento, migliorando l’obiettivo posto dai documenti programmatici.
Grazie a questi risultati si sono creati i presupposti per la avvenuta cancellazione della Procedura di disavanzo eccessivo aperta dalle autorità europee nei confronti dell’Italia nell’estate del 2005.
Come per il 2006,
Anche per il 2007, infatti, si ripetono le considerazioni avanzate nella Relazione dello scorso anno: mentre si è consolidata la tendenza alla crescita della spesa per interessi (+12 per cento), modeste sono risultate le azioni di contenimento della spesa corrente primaria, che appare ridotta di solo lo 0,2 per cento sul Pil tra il 2005 e il 2007 e della spesa primaria totale, sostanzialmente invariata sul prodotto al netto degli oneri straordinari.
I progressi ottenuti in termini di saldi e di debito pubblico sono, pertanto, riferibili ancora per il 2007 al forte incremento delle entrate delle Amministrazioni pubbliche e, in particolare, alla crescita delle entrate fiscali, la cui pressione sul Pil è aumentata di 1,2 punti rispetto al 2006, raggiungendo il 43,3 per cento: valore inferiore di solo lo 0,4 per cento al massimo storico verificato nel 1997.
Viene infine rimarcata, in tema di entrate, l’inattesa rapida espansione del gettito tributario delle amministrazioni locali (quasi il 7 per cento rispetto al 2006, anno di per sé di forte crescita), soprattutto nel comparto delle imposte dirette, a seguito dell’ampio ricorso, molto superiore alle previsioni, alla leva fiscale, anche sotto forma di maggiorazione di aliquote disposte dalle regioni in disavanzo strutturale sanitario.
Il Rendiconto generale dello Stato, predisposto dal Ministro dell’economia e delle finanze entro il mese di giugno dell'esercizio successivo a quello di riferimento, è trasmesso alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione (art. 23 della legge n. 468/1978). Successivamente, il Rendiconto viene presentato al Parlamento attraverso apposito disegno di legge (art. 24), unitamente al giudizio della Corte ed alla relazione da questa predisposta.
Oggetto del giudizio
di parificazione da parte della Corte dei conti è la verifica di conformità dei dati sulla gestione finanziaria contenuti
nel rendiconto con le scritture contabili in possesso della Corte [3].
Sono stati peraltro esclusi dal giudizio di regolarità:
I) per quanto concerne il conto dell’entrata:
a) le voci di bilancio concernenti alcuni capitoli (indicati negli allegati da B1 a B8)[5], per i quali emergono discordanze tra il conto consuntivo e i conti periodici definitivi;
b) le somme riscosse e versate in conto residui di cui agli allegati G1-G2 e H1-H2, che espongono, rispettivamente, riscossioni e versamenti netti negativi imputabili a residui di segno negativo;
c) le risultanze relative alle somme rimaste da versare, diverse da quelle relative alle somme acquisite direttamente dalle regioni Sicilia e Sardegna, come esposte all’allegato 23 del conto consuntivo;
d) la classificazione delle somme residue da riscuotere relative alle entrate extratributarie da parte delle amministrazioni diverse da quella tributaria, riportata all’allegato 24 al conto consuntivo;
II) per quanto concerne il conto della spesa:
a) le eccedenze di spesa relative alla gestione di competenza, dei residui e di cassa riscontrate con riferimento alle UPB indicate nell’allegato L. In tale allegato si riportano i capitoli che registrano spese effettuate in mancanza di stanziamenti di bilancio che, per il 2007, si sono verificate nei Ministeri dell’economia, dello sviluppo economico, del lavoro, degli affari esteri, dell’istruzione, delle infrastrutture, delle comunicazioni, della difesa, delle politiche agricole, dei beni culturali, della salute, dei trasporti, dell’università e del commercio internazionale, nonché nell’Amministrazione dei monopoli di Stato e Nell’Istituto Agronomico per l’Oltremare. Per tali eccedenze sussiste l’esigenza di specifica sanatoria legislativa: a ciò provvede l’articolo 7 del disegno di legge di rendiconto;
b) le UPB che comprendono capitoli (indicati in dettaglio nell’allegato M) per i quali non è stato possibile esprimere il giudizio di parificazione per mancato visto e registrazione dei decreti di accertamento dei residui da parte della Corte, a causa della mancata conclusione del procedimento di controllo ovvero perché i decreti medesimi non sono pervenuti;
c) i capitoli riportati nell’allegato N, con riferimento all’importo dei residui concernenti le voci di bilancio rientranti nella suddetta lettera a). In particolare, essi ricomprendono le somme perente ai sensi dell’articolo 3, comma 36, della legge finanziaria per il 2008.
Inoltre,
Si segnala, infine, che nella relazione al giudizio di parificazione del Rendiconto, il relatore Presidente di Sezione ha osservato come i saldi di bilancio per il 2007 scontino un buon andamento del gettito legato tra l’altro, dal lato dell’entrata, all’accresciuto livello degli obblighi fiscali e, sul versante della spesa, agli effetti - di segno opposto - delle misure di contenimento previste dalla legge finanziaria e degli interventi espansivi adottati in corso d’anno.
Pertanto, complessivamente, il saldo delle partite finali di competenza mantiene un valore positivo, ma inferiore a quello del precedente esercizio.
Il relatore sottolinea inoltre che restano aperte le problematiche relative alla trasparenza e alla leggibilità del Rendiconto generale che solo per una parte sono state superate dalla nuova esposizione delle voci di bilancio mediante la riclassificazione della spesa per missioni e programmi.
Nelle tavole seguenti sono esposti i saldi del bilancio dello Stato registrati a consuntivo nel 2007, sia in termini di competenza che di cassa, posti a confronto con le previsioni iniziali di bilancio e con quelle definitive, nonché con i saldi relativi all’esercizio precedente.
(dati in milioni di euro)
|
2006 |
2007 |
Differenza 2007/2006 |
||
|
Consuntivo |
Previsioni iniziali |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
|
Saldo netto da finanziare |
12.949 |
-35.492 |
-32.446 |
9.325 |
-3.624 |
Risparmio pubblico (saldo corrente) |
49.983 |
11.787 |
15.960 |
56.361 |
6.378 |
Saldo primario |
83.750 |
38.558 |
44.092 |
77.527 |
-6.223 |
Ricorso al mercato |
-150.671 |
-224.591 |
-223.640 |
-154.874 |
-4.203 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.
Il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato per il 2007, per quanto riguarda la gestione di competenza, risulta pari (al lordo delle regolazioni debitorie e contabili) a 9.325 milioni di euro, con un peggioramento di 3.624 milioni di euro rispetto al saldo registratosi nel 2006. Il risultato mostra, peraltro, un miglioramento rispetto alle previsioni iniziali (-35.492 milioni) e rispetto a quelle definitive (-32.446 milioni).
Al netto delle regolazioni contabili e debitorie, pari a 3.081 milioni di euro, il saldo netto da finanziare nel 2007 assume un valore pari a 12.406 milioni di euro, peggiore di 8.386 milioni di euro rispetto a quello registrato nel 2006 (pari a 20.792 milioni di euro).
Il valore del saldo netto da finanziare, come determinato dai risultati di gestione, rientra pertanto nel limite massimo di 29.000 milioni di euro, fissato, al netto delle regolazioni debitorie (pari a 12.520 milioni di euro), dalla legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).
Il saldo corrente (risparmio pubblico) nel 2007 si è mantenuto positivo, risultando pari a 56.361 milioni di euro, superiore rispetto all’anno precedente, il cui valore è stato pari a 49.983.
Il risparmio pubblico registra un miglioramento rispetto sia alle previsioni iniziali (11.787 milioni di euro) che a quelle definitive (15.960 milioni di euro).
L’avanzo primario di bilancio, pari a 77.527 milioni di euro, è diminuito di 6.223 milioni di euro rispetto a quello registrato nel 2006 (83.750 milioni di euro).
Il ricorso al mercato si è attestato a 154.874 milioni di euro, evidenziando un peggioramento di 4.203 milioni di euro rispetto al 2006 (-150.671 milioni di euro). Il risultato è migliore rispetto alle previsioni iniziali e definitive (-223.640 milioni di euro).
Anche il valore del ricorso al mercato nei risultati di gestione risulta pertanto inferiore al limite massimo, pari a 240.500 milioni di euro, fissato dalla legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296/2006).
(dati in milioni di euro)
|
2006 |
2007 |
Differenza 2007/2006 |
||
|
Consuntivo |
Previsioni iniziali |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
|
Saldo netto da finanziare |
-31.513 |
-74.211 |
-75.760 |
-25.565 |
5.948 |
Risparmio pubblico (saldo corrente) |
4.552 |
-20.579 |
-13.079 |
14.009 |
9.457 |
Saldo primario |
38.838 |
-158 |
1.357 |
43.281 |
4.443 |
Ricorso al mercato |
-189.662 |
-263.310 |
-269.145 |
-192.556 |
-2.894 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili.
In termini di cassa, i saldi del bilancio dello Stato nel 2007 risultano migliori rispetto ai risultati dell’esercizio 2006, eccetto che per il solo ricorso al mercato.
Il saldo netto da finanziare è risultato pari a 25.565 milioni di euro, con un miglioramento di 5.948 milioni di euro rispetto al risultato raggiunto l’anno precedente (31.513 milioni di euro).
Al netto delle regolazioni debitorie e contabili, pari a 2.880 milioni di euro, il saldo netto da finanziare è risultato pari a 22.685 milioni. Rispetto all’anno precedente, in cui si evidenziava un saldo netto da finanziare in termini di cassa pari a 25.484 milioni di euro, si registra pertanto un miglioramento di 2.799 milioni di euro.
Il risparmio pubblico evidenzia un valore positivo di 14.009 milioni di euro, segnando un miglioramento pari a 9.457 milioni di euro rispetto al corrispondente valore del 2006.
Anche l’avanzo primario, che si attesta, al lordo delle regolazioni debitorie, a 43.281 milioni di euro, risulta maggiore di 4.443 milioni di euro rispetto al risultato raggiunto nell’esercizio finanziario precedente (+38.838 milioni di euro).
Viceversa, la voce del ricorso al mercato, che ammonta a circa 192,5 miliardi di euro, evidenzia un peggioramento di quasi 3 miliardi di euro rispetto al dato del 2006 (189,7 miliardi di euro).
Anche per i saldi di cassa, i dati a consuntivo risultano migliori delle previsioni, sia iniziali che definitive.
Ai sensi dell’art. 11, comma 3, lettera a), della legge 468/1978, e successive modificazioni, nella legge finanziaria viene stabilito il livello massimo, in termini di competenza, del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario.
Nella tabella seguente sono riportati, in termini di competenza, i dati a raffronto tra i valori del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato finanziario fissati dalla legge finanziaria ed i risultati di consuntivo registrati in ciascuno degli anni del periodo 1995-2007 (dati in milioni di euro, competenza).
|
Saldo netto da finanziare |
Ricorso al mercato finanziario |
||||
|
L. finanziaria |
Consuntivo |
Differenza |
L. finanziaria |
Consuntivo |
Differenza |
1995 |
86.803 |
73.273 |
-13.530 |
192.406 |
170.424 |
-21.982 |
1996 |
82.788 |
64.770 |
-18.018 |
190.159 |
162.656 |
-27.504 |
1997 |
55.909 |
21.725 |
-34.183 |
190.418 |
134.258 |
-56.160 |
1998 |
60.222 |
43.547 |
-16.675 |
221.973 |
214.184 |
-7.789 |
1999 |
63.618 |
29.814 |
-33.805 |
199.869 |
206.604 |
+6.735 |
2000 |
58.336 |
16.312 |
-42.024 |
181.173 |
181.735 |
+558 |
2001 |
55.958 |
32.775 |
-23.183 |
235.091 |
219.059 |
-16.032 |
2002 |
47.806 |
43.941 |
-3.865 |
224.636 |
234.733 |
+10.097 |
2003 |
53.960 |
32.122 |
-21.838 |
283.000 |
262.916 |
-20.084 |
2004 |
61.996 |
21.156 |
-40.840 |
267.000 |
214.084 |
-52.916 |
2005 |
57.494 |
35.209 |
-22.285 |
245.000 |
203.523 |
-41.447 |
2006 |
48.077 |
12.949 |
-35.128 |
246.000 |
150.671 |
-95.329 |
2007 |
41.520 |
9.325 |
-32.195 |
240.500 |
154.874 |
-85.626 |
N.B.: I dati sono al lordo delle regolazioni debitorie. I dati di consuntivo sono riferiti alla gestione (differenza tra accertamenti di entrata e impegni di spesa).
Il raffronto fra il valore del livello massimo del saldo netto da finanziare contenuto nella legge finanziaria ed il valore corrispondente risultante dal consuntivo, evidenzia come, a partire dal 1995, i valori di consuntivo si siano costantemente mantenuti inferiori ai “tetti” stabiliti con la legge finanziaria.
Il ricorso al mercato, a consuntivo, è
risultato inferiore al valore stabilito dalla legge finanziaria negli anni
1995-1998; una eccedenza del risultato di consuntivo rispetto al limite posto
nella legge finanziaria si è invece registrata nel biennio 1999-2000. Dal 2001,
fatta eccezione per il
Al netto delle regolazioni debitorie, il raffronto tra il valore del livello massimo del saldo netto da finanziare contenuto nella legge finanziaria ed il valore di saldo risultante dal consuntivo è riportato nella tabella seguente, con riferimento agli ultimi cinque anni (dati in milioni di euro):
|
Saldo netto da finanziare |
||
|
L. finanziaria |
Consuntivo |
Differenza |
2002 |
33.157 |
35.356 |
+2.199 |
2003 |
48.200 |
30.971 |
-17.229 |
2004 |
54.600 |
15.680 |
-38.920 |
2005 |
50.000 |
30.218 |
-19.428 |
2006 |
41.000 |
20.792 |
-20.208 |
2007 |
29.000 |
12.406 |
-16.594 |
L’importo
delle regolazioni contabili e debitorie
nel
Dall’apposita tavola contenuta nella relazione illustrativa al disegno di legge di approvazione del Rendiconto, emerge che il consuntivo relativo all’esercizio 2007 espone regolazioni di bilancio in competenza, iscritte per pari importo sia in entrata che in spesa, con riferimento esclusivamente ai rimborsi IVA per l’esercizio 2007, pari a 17.612 milioni di euro. Infatti, l’anticipo ai concessionari non costituisce più una voce tipica delle regolazione contabili, in quanto la regolazione dell’anticipo delle società concessionarie della riscossione avviene in modo definitivo ai sensi dell’art. 36, co. 1 e 2, del decreto-legge n. 248 del 2007[7].
Ulteriori regolazioni di entrata hanno interessato il Fondo di ammortamento dei titoli di Stato per 3.500 milioni di euro.
Sul versante della spesa, si sono registrate regolazioni contabili con riferimento a regolazioni debitorie per rimborsi relativi a periodi d’imposta precedenti per l’importo complessivo di 2.765 milioni di euro.
Sempre dal lato della spesa, sono state, altresì, registrate in bilancio regolazioni contabili di tesoreria per complessivi 816 milioni di euro, di cui 146 milioni per regolazioni debitorie relative a entrate erariali di Sicilia e Sardegna e 670 milioni quale saldo IRAP relativo al Fondo sanitario nazionale.
Non si registrano regolazioni debitorie relative alle spese correnti, mentre quelle relative alle spese in conto capitale (pari, in termini di competenza, a 3.000 milioni di euro) si riferiscono alle regolazioni dovute per il ripiano dei disavanzi USL e per il Fondo globale.
L’analisi della gestione di competenza relativa all’esercizio finanziario 2007 fa riferimento, per la parte “Entrate”, agli accertamenti, e, per la parte “Spese”, agli impegni.
I dati sono posti a raffronto, nella tavola che segue, con le previsioni iniziali (A), come risultanti dal bilancio di previsione per il 2007, e con le previsioni definitive (B), nonché con i risultati relativi all’esercizio finanziario precedente.
(dati in milioni di euro)
|
2006 |
2007 |
Differenza |
Variazioni % |
|||
|
Consuntivo |
Previsioni iniziali |
Previsioni
definitive |
Consuntivo |
Differenza |
||
Entrate tributarie |
429.363 |
431.600 |
440.510 |
444.168 |
3.658 |
14.805 |
3,4 |
Entrate extratributarie |
48.759 |
25.497 |
33.216 |
49.382 |
16.166 |
623 |
1,3 |
Totale entrate correnti |
478.122 |
457.096 |
473.726 |
493.550 |
19.824 |
15.428 |
3,2 |
Alienaz., ammort., riscoss. |
1.921 |
2.139 |
6.368 |
6.121 |
-247 |
4.200 |
218,6 |
Entrate finali |
480.043 |
459.235 |
480.094 |
499.671 |
19.577 |
19.628 |
4,1 |
Accensione prestiti |
182.127 |
224.591 |
211.314 |
182.747 |
-28.567 |
620 |
0,3 |
Entrate complessive |
662.170 |
683.827 |
691.408 |
682.418 |
-8.990 |
20.248 |
3,1 |
Spese correnti |
428.139 |
445.309 |
457.767 |
437.189 |
-20.578 |
9.050 |
2,1 |
Spese conto capitale |
38.954 |
49.419 |
54.773 |
53.157 |
-1.616 |
14.203 |
36,5 |
Spese finali |
467.094 |
494.728 |
512.540 |
490.346 |
-22.194 |
23.252 |
5,0 |
Rimborso prestiti |
163.620 |
189.099 |
191.194 |
164.199 |
-26.995 |
579 |
0,4 |
Spese complessive |
630.714 |
683.827 |
703.734 |
654.545 |
-49.189 |
23.831 |
3,8 |
Risparmio pubblico (Saldo corrente) |
49.983 |
11.787 |
15.960 |
56.361 |
40.401 |
6.378 |
- |
Saldo netto da finanziare |
12.949 |
-35.492 |
-32.446 |
9.325 |
41.771 |
-3.624 |
- |
Saldo primario |
83.750 |
38.558 |
44.092 |
77.527 |
33.435 |
-6.223 |
- |
Ricorso al mercato |
-150.671 |
-224.591 |
-223.640 |
-154.874 |
68.766 |
-4.203 |
- |
(*) Maggiori o minori entrate - economie o maggiori spese.
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
L’entità complessiva degli accertamenti di entrata (comprensivi delle entrate per accensione di prestiti) è risultata, nel 2006, pari a 682.418 milioni di euro, con una evoluzione positiva rispetto al 2007 (+20.248 milioni di euro, +3,1%).
L’incidenza del totale delle entrate rispetto al PIL è pari al 44,4 per cento.
Gli impegni di spesa assunti nel 2007 ammontano complessivamente (incluse le spese per rimborso prestiti) a 654.545 milioni di euro e rappresentano il 42,6% del PIL. Rispetto ai risultati dell’anno precedente, la gestione presenta un complessivo aumento degli impegni di spesa (23.831 milioni di euro, +3,8%).
Il saldo netto da finanziare, pari a 9.325 milioni di euro, corrisponde alla differenza tra un ammontare complessivo degli accertamenti di entrata finali di 499.671milioni di euro e un ammontare complessivo degli impegni di spesa finali di 490.346milioni di euro.
Rispetto al consuntivo 2006, si evidenzia un incremento dell’entità complessiva degli accertamenti relativi alle entrate finali di complessivi 19.628milioni (4,1%), riconducibile per la maggior parte all’aumento degli accertamenti relativi alle entrate tributarie (+14.805 milioni di euro). Tale entità è risultata in ogni caso superiore sia alle previsioni iniziali che a quelle definitive.
Gli impegni per spese finali assunti complessivamente nel 2007 evidenziano, rispetto all’anno precedente, un aumento di 23.252 milioni di euro (+5%), dovuto per quasi 2/3 all’aumento di impegni di spesa di conto capitale (+14.203 milioni). Il dato di consuntivo degli impegni relativi alle spese finali, inoltre, si è dimostrato inferiore alle sia alle previsioni iniziali, sia a quelle definitive.
Come già accennato, le entrate finali (tutte le entrate del bilancio dello Stato, tranne quelle derivanti dall’accensione di prestiti) hanno registrato, rispetto al 2006, un incremento di 19.628 milioni di euro.
Più in particolare, su un valore di accertamenti di entrate complessive pari a 682.418 milioni di euro, gli accertamenti relativi a entrate tributarie, pari a 444.168 milioni di euro, hanno evidenziato un aumento di 14.805 milioni di euro rispetto al 2006 (+3,4).
Anche dal confronto tra i risultati e le previsioni si rileva che le entrate tributarie accertate sono risultate maggiori di 12.568 milioni di euro rispetto alle previsioni iniziali e di 3.658 milioni di euro rispetto alle previsioni definitive, evidenziando pertanto un buon andamento delle entrate.
Per quanto riguarda gli accertamenti relativi
alle entrate extratributarie, si è
registratounvalore superiore rispetto all’esercizio finanziario
Gli accertamenti per entrate derivanti da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti,pari a 6.121 milioni di euro sono invece risultati in aumento rispetto al 2006 di 4.200 milioni di euro (+219%).
Nell’ambito delle entrate tributarie, la variazione degli
accertamenti rispetto al
Anche gli accertamenti concernenti la categoria del lotto, lotterie e altre attività di gioco hanno evidenziato un aumento rispetto al 2006, di 813 milioni di euro, attestandosi a 11.594 milioni di euro (inferiore di 521 milioni di euro rispetto alle previsioni definitive).
Le tasse e imposte sugli affari hanno fatto registrare accertamenti
pari a 157.713 milioni di euro (+1.408 milioni rispetto al 2006) (cfr.
Relativamente all’andamento delle singole imposte, nell’esercizio finanziario 2007 risultano aumentati sia gli accertamenti relativi all’IRE (ex IRPEF), da 155.344 milioni a 160.019 milioni di euro (+4.675 milioni di euro), sia quelli relativi all’IRES (ex IRPEG),aumentati da 43.556 milioni a 54.994 milioni di euro (+11.438 milioni di euro).
Anche gli accertamenti relativi all’IVA risultano incrementati di 4.558
milioni di euro rispetto al 2006, risultando pari a 134.070 milioni di euro, a fronte di 129.512 milioni di euro di
accertamenti relativi all’esercizio 2006 (cfr.
Per le entrate
extratributarie si segnalano, soprattutto, sia l’aumento dei recuperi,
rimborsi e contributi (+4.260 milioni di euro), che hanno fatto registrare nel
2007 accertamenti pari a 30.292 milioni di euro, sia la riduzione di 2.585
milioni che riguarda la voce degli interessi su anticipazioni e crediti che
passano da 7.912 milioni nel
La
gestione
Rispetto alle previsioni definitive, gli impegni finali denotano invece una diminuzione di 22.194 milioni di euro.
Gli impegni relativi ad operazioni finali sono riconducibili per 437.189 milioni di euro a spese correnti, che risultano incrementate rispetto al 2006 di 9.049 milioni di euro(+2,1%), e per 53.157 milioni a spese in conto capitale (che presentano, invece, rispetto al 2006 un aumento di 14.204 milionidi euro (+36,5%).
Tra le spese correnti evidenziano un aumento, rispetto all’esercizio 2006, i trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche, che si sono attestati a 194.709 milioni di euro (+12.197 milioni rispetto al 2006), mentre le spese per redditi da lavoro dipendente hanno evidenziato una diminuzione (-3.430 milioni di euro, per un totale di 84.783 milioni nel 2007).
Hanno fatto registrare una diminuzione anche le spese per interessi passivi (68.203 milioni) risultate pari a 70.801 milioni di euro nel 2006 (-2.598 milioni).
Hanno altresì evidenziato una diminuzione
rispetto all’esercizio precedente le spese
per consumi intermedi, passate da 12.163 milioni nel
Relativamente alle spese in conto capitale, che registrano un incremento pari a 14.204 milioni di euro rispetto al 2006, aumentano sia gli investimenti fissi lordi, pari a 6.120 milioni (+1.982 milioni rispetto al 2006), sia i contributi agli investimenti alle amministrazioni pubbliche che si attestano a 19.547 milioni di euro, con un aumento rispetto al 2006 di 4.778 milioni di euro.
Aumentano altresì sia i contributi agli investimenti ad imprese che registrano un valore di 10.373 milioni nel 2007, con un aumento di 266 milioni di euro rispetto al 2006, sia gli impegni di spesa per gli altri trasferimenti in conto capitale (da 8.626 milioni a 15.008 milioni di euro nel 2007).
Per quanto concerne la spesa per rimborso prestiti, i relativi impegni, pari a 164.199 milioni di euro, hanno registrato un aumento rispetto al dato del 2006 di 579 milioni di euro (il rimborso prestiti nel 2006 era stato pari a 163.620 milioni di euro).
Gli accertamenti di entrata derivanti da accensioni di prestiti, infine,sono stati pari a182.747 milioni di euro, con un aumento di 620 milioni di euro rispetto all’esercizio 2006, nel quale tali accertamenti erano stati pari a 182.127 milioni di euro.
Nel corso dell’esercizio, alla gestione di competenza si affianca la gestione dei residui. Si definiscono residui attivi le entrate accertate, ma rimaste da versare e da riscuotere; residui passivi le spese impegnate, ma rimaste da pagare.
Tra i residui occorre altresì distinguere quelli provenienti dagli esercizi precedenti e quelli formatisi nel corso dell’esercizio considerato (residui di nuova formazione).
Si distinguono, inoltre, i residui c.d. “propri” (vale a dire somme impegnate e non pagate nell’esercizio di competenza), dai residui c.d. “impropri”, detti anche “di stanziamento”, relativi a somme stanziate ma non impegnate nell’esercizio di competenza.
In base alla normativa vigente, i residui “propri” relativi alle spese correnti sono mantenuti in bilancio per i due esercizi successivi a quello nel quale le somme corrispondenti sono state inizialmente stanziate (art. 36, comma 1, R.D. n. 2440/1923), mentre le somme stanziate e non impegnate nell’esercizio di competenza (residui di stanziamento di parte corrente) sono registrate in economia.
Tra i residui di parte corrente si ricorda che hanno un regime particolare quelli concernenti spese per lavori, forniture e servizi, che possono essere mantenuti in bilancio per tre esercizi.
Per gli stanziamenti relativi a spese in conto capitale, in generale, è autorizzata la conservazione in bilancio anche se, entro la fine dell’esercizio finanziario, tali spese non sono state impegnate (residui di stanziamento).
Per tale tipologia di residui, l’art. 1, comma 6, del D.L. n. 194/2002[8], che ha modificato l’articolo 36, comma 2, del R.D. n. 2440/1923, limita ad un solo anno, dopo l’esercizio di iscrizione in bilancio, il periodo di conservazione dei residui di stanziamento, quali disponibilità di conto capitale non impegnate alla chiusura dell’esercizio. Per gli stanziamenti iscritti in bilancio in forza di disposizioni legislative che siano entrate in vigore nell'ultimo quadrimestre dell'esercizio finanziario, il periodo di conservazione è protratto di un ulteriore anno.
Con riferimento al mantenimento dei residui propri in conto capitale, ossia il termine di iscrizione in bilancio delle somme di conto capitale impegnate ma non pagate nel corso degli esercizi precedenti, la legge finanziaria per il 2008 (art. 3, comma 36, legge n. 244 del 2007) ha ridotto il periodo di conservazione in bilancio di tale tipologia di residui,dai 7 anni originariamente previsti dalla disciplina contabile[9] a 3 anni successivi all’esercizio in cui è stato iscritto il corrispondente stanziamento.
Inoltre, la citata legge finanziaria per il 2008 (art. 3, comma 37-39[10]),con riferimento ai residui passivi propri in conto capitale,prevede che con cadenza triennale, a partire dal 2008, debba essere effettuata l'analisi e la valutazione delle somme riferibili ad impegni registrati dalle amministrazioni in base ad atti formali, al fine di verificare la permanenza dei presupposti per il loro mantenimento in bilancio, come indicati dalla legge nazionale di contabilità[11], cioè l’esistenza di obbligazioni giuridicamente perfezionate.
Al 31 dicembre 2007, il conto dei residui
presenta residui attivi per un
valore complessivo di 143.879 milioni di
euro (di cui 80.040 attribuibili a residui pregressi e
(valori in milioni di euro)
|
2006 |
2007 |
Var.% totali 2007/2006 |
||||
Provenienti da esercizi precedenti |
Di nuova formazione |
Totale |
Provenienti da esercizi precedenti |
Di nuova formazione |
Totale |
||
Residui attivi |
69.956 |
64.493 |
134.449 |
80.040 |
63.839 |
143.878 |
7,0 |
Residui passivi |
67.582 |
53.293 |
120.875 |
33.943 |
58.413 |
92.356 |
-23,6 |
Dal confronto tra lo stato dei residui al termine dell’esercizio 2007 e quello al termine dell’esercizio precedente, si rileva che i residui attivi hanno fatto registrare un incremento del 7%, mentre i residui passivi sono diminuitidel 23,6%.
L’aumento dei residui attivi è dato dall’effetto netto tra l’incremento rispetto al 2006 dei residui provenienti da esercizi precedenti (+10.084 milioni, con una variazione relativa del 14,4%) e il decremento, rispetto allo stesso anno dei residui di nuova formazione (-654 milioni, con una variazione relativa dell’1%).
Per i residui passivi, invece, si registra un aumento di quelli di nuova formazione (+5.120 milioni, con una variazione relativa del 9,6%) e un decremento dei residui provenienti dagli esercizi precedenti (-33.639 milioni, vale a dire circa il 50% in meno rispetto al 2006) che mostra un processo di smaltimento dei residui pregressi non trascurabile.
In base a quanto indicato nella relazione illustrativa del disegno di legge di rendiconto, i residui passivi rimangono su livelli considerevoli anche nel 2007, benché abbiamo fatto registrare un notevole decremento. Sull’aumento complessivo dei residui passivi incidono varie cause di natura legislativa e amministrativo-contabile, alcune delle quali relative al perfezionamento in legge delle varie iniziative di spesa.
Per quanto concerne i residui passivi, la tabella seguente mette a raffronto l’andamento dei residui di parte corrente, di conto capitale e relativi a rimborso prestiti registrati alla conclusione degli esercizi 2006 e 2007, indicando distintamente i residui provenienti dagli esercizi precedenti ed i residui di nuova formazione.
(valori in milioni di euro)
|
Residui passivi 2006 |
Residui passivi 2007 |
Var.% totale 2007/2006 |
||||
Pregressi |
Nuova formazione |
TOTALE |
Pregressi |
Nuova formazione |
TOTALE |
||
Spese correnti |
12.375 |
27.410 |
39.785 |
11.806 |
26.230 |
38.036 |
-4,4 |
Spese c/capitale |
53.295 |
18.989 |
72.284 |
21.367 |
29.206 |
50.573 |
-30,0 |
Spese finali |
65.670 |
46.399 |
112.069 |
33.173 |
55.436 |
88.609 |
-20,9 |
Rimborso prestiti |
1.912 |
6.893 |
8.805 |
771 |
2.978 |
3.749 |
-57,4 |
Spese complessive |
67.582 |
53.293 |
120.875 |
33.943 |
58.413 |
92.356 |
-23,6 |
I residui
passivi relativi a spese finali,
vale a dire al netto dei residui relativi
al rimborso di prestiti, ammontano a 88.609
milioni di euro (di cui 33.173 attribuibili a residui pregressi e
Poiché alla fine dell’esercizio precedente, i residui passivi per spese finali ammontavano a 112.069 milioni di euro, nel 2007 la diminuzione dei residui passivi per spese finali è del 20,9%, imputabile in prevalenza alla diminuzione dei residui passivi relativi a spese in c/capitale e, in particolare, di quelli provenienti da esercizi precedenti.
Per ciò che attiene invece ai residui passivi relativi a rimborso prestiti, si rileva una notevole diminuzione rispetto all’esercizio 2006 (da 8.805 milioni di euro a 3.749 milioni di euro, vale a dire oltre il 57% in meno).
Nelle tavole seguenti viene riportata la serie storica della consistenza dei residui attivi e passivi negli ultimi 10 anni, distinti per titoli della entrata e della spesa (relativamente ai residui passivi sono riportate tra parentesi le percentuali sugli impegni dell'esercizio).
Residui attivi nel periodo1998-2007
(consistenza - valori in milioni di euro)
|
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
Entrate tributarie |
80.635 |
91.191 |
64.362 |
74.374 |
68.324 |
77.961 |
64.229 |
79.343 |
72.831 |
72.230 |
Entrate extratribut. |
13.552 |
16.768 |
48.395 |
52.208 |
49.065 |
60.556 |
52.594 |
71.870 |
71.570 |
71.590 |
Entrate correnti |
94.187 |
107.959 |
112.756 |
126.582 |
117.389 |
138.516 |
116.823 |
151.213 |
134.401 |
143.820 |
Alienaz. e ammort. |
13 |
14 |
106 |
141 |
28 |
34 |
33 |
34 |
48 |
59 |
Entrate finali |
94.200 |
107.974 |
112.863 |
126.723 |
117.417 |
138.551 |
116.856 |
151.247 |
134.449 |
143.879 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
Consistenza dei residui passivi a fine esercizio nel periodo 1998-2007
(consistenza - valori in milioni di euro – percentuale su impegni d’esercizio)
|
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
2002 |
2003 |
2004 |
2005 |
2006 |
2007 |
Spese correnti |
71.547 |
62.528 |
64.907 |
63.544 |
55.183 |
43.099 |
39.497 |
42.049 |
39.785 |
38.026 |
% su impegni |
21,6 |
17,9 |
18,3 |
16,8 |
14,6 |
11,0 |
9,9 |
10,0 |
9,3 |
8,7 |
Spese c/capitale |
44.137 |
53.696 |
62.520 |
67.697 |
74.609 |
71.460 |
72.531 |
73.755 |
72.284 |
50.573 |
% su impegni |
86,3 |
87,1 |
139,8 |
125,6 |
128,2 |
119,0 |
153,1 |
157,6 |
185,6 |
95,1 |
Spese finali |
115.683 |
116.224 |
127.427 |
131.241 |
129.792 |
114.559 |
112.028 |
115.804 |
112.069 |
88.609 |
% su impegni |
30,3 |
28,3 |
31,9 |
30,3 |
29,7 |
25,4 |
25,0 |
24,8 |
24,0 |
18,1 |
Rimborso prestiti |
2.008 |
4.172 |
5.037 |
3.938 |
2.682 |
364 |
9.266 |
3.334 |
8.805 |
3.749 |
% su impegni |
1,2 |
24,0 |
3,0 |
2,1 |
1,4 |
0,2 |
4,8 |
2,0 |
5,4 |
2,3 |
Spese complessive |
117.692 |
120.397 |
132.464 |
135.179 |
132.475 |
114.923 |
121.294 |
119.138 |
120.875 |
92.356 |
% su impegni |
21,3 |
20,5 |
23,4 |
21,8 |
21,1 |
16,8 |
18,9 |
18,7 |
19,2 |
14,1 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
Le due serie evidenziano una tendenza ad un incremento dei residui finali, sia per i residui passivi che per i residui attivi, fino all’esercizio finanziario 2001.
A partire dal
2002 inizia una nuova fase di
riduzione dei residui. In particolare, per i residui attivi, si conferma un
andamento altalenante. Nel
Per i residui passivi, l’andamento nell’ultimo quinquennio non ha subito forti oscillazioni. Per il 2006 si registra un lieve incremento rispetto all’anno precedentee una consistente variazione in diminuzione nel 2007 (-24%).
(valori in milioni di euro)
|
Residui attivi |
Residui passivi |
Consistenza al 1° gennaio 2007 |
134.449 |
120.874 |
Operazioni di riaccertamento (maggiori o minori entrate/spese) |
-39.846 |
-40.113 |
Accertamenti nel corso dell’esercizio 2007 |
94.603 |
80.761 |
Residui incassati/pagati nel corso dell’esercizio 2007 |
14.563 |
46.819 |
Residui da esercizi precedenti al 31.12.2007 |
80.040 |
33.943 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
I residui attivi
provenienti dall’esercizio 2006 ammontavano, il 1° gennaio
I residui passivi (con riferimento alle spese complessive, comprensive del rimborso prestiti) provenienti dall’esercizio 2006 ammontavano a 120.874 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio 2007 la consistenza dei residui provenienti dall’esercizio 2005 è stata rideterminata in 80.761 milioni (-40.113 milioni per minori spese), di cui pagati 46.819 milioni e rimasti da pagare 33.943 milioni di euro.
La rideterminazione è dovuta ad economie di gestione per 4.127 milioni di euro e a somme perenti agli effetti amministrativi per 36.007 milioni, a fronte delle quali si sono verificate eccedenze di spesa per circa 21 milioni di euro.
Per tali eccedenze di spesa viene proposta sanatoria nell’articolo 7 del disegno di legge di rendiconto.
(valori in milioni di euro)
|
Residui attivi |
Residui passivi |
Previsioni definitive di competenza |
691.408 |
703.734 |
Accertamenti/impegni |
682.418 |
654.545 |
Incassi/pagamenti |
618.580 |
596.132 |
Residui al 31.12.2007 provenienti dalla competenza 2007 |
63.839 |
58.413 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
La gestione di competenza dell’esercizio
I residui attivi di nuova formazione si riferiscono per 39.428 milioni di euro alle entrate tributarie, per 24.394 milioni alle entrate extratributarie e per 17 milioni ai proventi da alienazione e ammortamento di beni patrimoniali.
Dal lato
delle spese di competenza dell’esercizio
Questi sono riferibili per 26.230 milioni di euro a spese correnti, per 29.206 milioni di euro a spese in conto capitale e per 2.978 milioni di euro a rimborso prestiti.
Al netto del rimborso prestiti, i residui passivi di nuova formazione ammontano a 55.436 milioni di euro.
La gestione di competenza e la gestione dei residui concorrono a determinare i risultati della gestione di cassa, che è rappresentata, per la parte di entrata, dagli incassi e, per la parte di spesa, dai pagamenti.
Nella tavola seguente i dati relativi ad incassi e pagamenti (C) sono messi a confronto con le previsioni iniziali di bilancio (A) e con quelle definitive (B), nonché con i risultati di cassa del rendiconto relativo all’esercizio 2006.
(dati in milioni di euro)
|
2006 |
2007 |
|
|
|||
|
Consuntivo |
Previsioni iniziali |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
Differenza |
||
Entrate tributarie |
398.826 |
415.612 |
424.522 |
417.843 |
-6.679 |
19.017 |
4,8 |
Entrate extratributarie |
27.577 |
20.281 |
28.000 |
26.442 |
-1.558 |
-1.135 |
-4,1 |
Totale entrate correnti |
426.383 |
435.893 |
452.523 |
444.285 |
-8.238 |
17.902 |
4,2 |
Alienaz., ammort., riscoss. |
1.906 |
2.139 |
6.368 |
6.110 |
-258 |
4.204 |
220,6 |
Entrate finali |
428.289 |
438.032 |
458.890 |
450.395 |
-8.495 |
22.106 |
5,2 |
Accensione prestiti |
182.127 |
263.310 |
258.204 |
182.747 |
-75.457 |
620 |
0,3 |
Entrate complessive |
610.416 |
701.341 |
717.094 |
633.143 |
-83.951 |
22.727 |
3,7 |
Spese correnti |
421.831 |
456.472 |
465.602 |
430.276 |
-35.326 |
8.445 |
2,0 |
Spese conto capitale |
37.971 |
55.771 |
69.048 |
45.685 |
-23.363 |
7.714 |
20,3 |
Spese finali |
459.802 |
512.243 |
534.650 |
475.961 |
-58.689 |
16.159 |
3,5 |
Rimborso prestiti |
158.149 |
189.099 |
193.386 |
166.990 |
-26.396 |
8.841 |
5,6 |
Spese complessive |
617.951 |
701.341 |
728.036 |
642.951 |
-85.085 |
25.000 |
4,0 |
Risparmio pubblico (Saldo corrente) |
4.552 |
-20.579 |
-13.079 |
14.009 |
27.088 |
9.457 |
- |
Saldo netto da finanziare |
-31.513 |
-74.211 |
-75.760 |
-25.565 |
50.195 |
5.948 |
- |
Saldo primario |
38.838 |
-158 |
1.357 |
43.281 |
42.025 |
4.443 |
- |
Ricorso al mercato |
-189.662 |
-263.310 |
-269.145 |
-192.556 |
76.589 |
-2.894 |
- |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
Dall’analisi della gestione di cassa, risultano incassi complessivi per 633.143 milioni di euro (con un aumento dell’3,7% rispetto agli incassi dell’esercizio precedente), di cui 450.395 milioni di euro derivanti da operazioni finali e 182.747 milioni di euro da operazioni di indebitamento patrimoniale.
In particolare, per quanto concerne gli incassi finali nel 2007:
- le entrate tributarie, pari complessivamente a 417.843 milioni di euro, hanno registrato un aumento di 19.017 milioni di euro rispetto al 2006 (+4,8%);
- le entrate extratributarie, pari complessivamente a 26.442 milioni di euro, hanno evidenziato una riduzione di 1.135 milioni di euro rispetto al 2006 (-4,1%);
-
le entrate derivanti da alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di
crediti, dopo la notevole diminuzione nell’esercizio 2006, hanno fatto
registrare un consistente incremento passando da 1.906 milioni di euro nel
Le entrate da accensione prestiti hanno registrato un lieve incremento di 620 milioni di euro nel 2007 (+0,3%).
Dal lato della spesa, i pagamenti complessivi ammontano a 642.951 milioni di euro, con un aumento del 4% rispetto ai pagamenti dell’esercizio precedente (+25.000 milioni di euro).
I pagamenti complessivi riguardano per 475.961
milioni di euro le operazioni finali (dato in incremento del 3,5% rispetto al
2006) e per 166.990 milioni di euro il rimborso delle passività finanziarie.
L’incremento delle operazioni finali è imputabile in prevalenza all’andamento
dei pagamenti di parte corrente, che
risultano aumentati di 8.445 milioni (da
Anche i pagamenti
di conto capitale risultano in incremento rispetto al 2006, passando da
Riguardo ai pagamenti, la relazione illustrativa evidenzia che le economie realizzate sono state pari complessivamente a 85.478 milioni di euro, a fronte delle quali sono state effettuate in vari stati di previsione spese eccedenti le somme stanziate per complessivi 393 milioni di euro (di cui viene proposta la sanatoria a livello di U.P.B. con l’articolo 7 del disegno di legge in esame, cfr. supra).
Nella tavola seguente i risultati della
gestione di cassa sono analizzati evidenziando distintamente le operazioni
(incassi e pagamenti) relativi alla gestione dei residui sussistenti all’inizio
dell’esercizio 2007 e quelle relative agli stanziamenti di competenza per il
Analisi della gestione di cassa
(dati in milioni di euro)
|
Residui |
Competenza 2007 |
Totale |
||||
|
Al 1/1/2006
|
Incassi o
pagamenti |
Previsioni definitive |
Incassi o pagamenti |
Massa
acquisibile o spendibile |
Totale incassi o pagamenti |
Rapporto |
Entrate tributarie |
72.832 |
13.103 |
440.510 |
404.740 |
513.342 |
417.843 |
81,40 |
Entrate extratributarie |
61.570 |
1.454 |
33.216 |
24.988 |
94.786 |
26.442 |
27,90 |
Totale entrate correnti |
134.402 |
14.557 |
473.726 |
429.728 |
608.128 |
444.285 |
73,06 |
Alienaz., ammort., riscoss. |
47 |
6 |
6.368 |
6.104 |
6.415 |
6.110 |
95,25 |
Entrate finali |
134.449 |
14.563 |
480.094 |
435.832 |
614.543 |
450.395 |
73,29 |
Accensione prestiti |
- |
- |
211.314 |
182.747 |
211.314 |
182.747 |
86,48 |
Entrate complessive |
134.449 |
14.563 |
691.408 |
618.580 |
825.857 |
633.143 |
76,66 |
Spese correnti |
39.786 |
19.316 |
457.767 |
410.959 |
497.553 |
430.275 |
86,48 |
Spese conto capitale |
72.284 |
21.734 |
54.773 |
23.951 |
127.057 |
45.685 |
35,96 |
Spese finali |
112.070 |
41.050 |
512.540 |
434.910 |
624.610 |
475.960 |
76,20 |
Rimborso prestiti |
8.805 |
5.768 |
191.194 |
161.222 |
199.999 |
166.990 |
83,50 |
Spese complessive |
120.875 |
46.819 |
703.734 |
596.132 |
824.609 |
642.951 |
77,97 |
N.B.: Dati al lordo delle regolazioni debitorie.
Nella gestione di competenza i pagamenti finali risultano pari a 434.910 milioni di euro; essi rappresentano oltre 84 per cento delle previsioni definitive (pari a 512.540 milioni di euro) e il 88,7 per cento dell’ammontare complessivo degli impegni di spesa assunti nel 2007 (pari a 490.346 milioni di euro, cfr. la tavola relativa alla gestione di competenza al § 6).
Con riferimento alla gestione dei residui, sono stati effettuati pagamenti finali per 41.050 milioni di euro, a fronte di residui accertati pari a 112.070 milioni di euro (il 36,6%).
Di seguito vengono esposte gli incassi realizzati nell’esercizio 2007, sulla base delle risultanze evidenziate nella situazione di cassa al 31 dicembre 2007, contenuta nella Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica presentata al Parlamento nel marzo 2008.
I dati relativi alle singole imposte sono stati rettificati sulla base degli elementi evidenziati nella Relazione medesima.
Incassi rettificati realizzati
(dati netti in milioni di euro)
|
Anni |
Variazioni |
||
|
2006 |
2007 |
Assolute |
% |
IMPOSTE DIRETTE(1) |
203.324 |
219.220 |
15.896 |
7,82 |
- IRE (ex IRPEF) |
142.032 |
150.283 |
8.251 |
5,81 |
- IRES (ex IRPEG) |
39.468 |
50.530 |
11.062 |
28,03 |
- Sostitutiva |
8.664 |
10.626 |
1.962 |
22,65 |
- Ritenuta sui dividendi |
733 |
528 |
-205 |
-27,97 |
- Condoni, concordati e pendenze tributarie |
- |
- |
- |
- |
- Rivalutazione beni d’impresa |
4.316 |
313 |
-4.003 |
-92,75 |
- Altre |
8.110 |
6.940 |
-1.170 |
-14,43 |
IMPOSTE INDIRETTE |
176.142 |
184.630 |
8.488 |
4,82 |
Affari(2) |
131.772 |
138.635 |
6.863 |
5,21 |
- IVA |
111.272 |
116.633 |
5.361 |
4,82 |
- Registro, bollo e sostitutiva |
10.947 |
11.395 |
448 |
4,09 |
- Condoni, concordati e pendenze tributarie |
- |
- |
- |
- |
Produzione |
28.899 |
28.455 |
-444 |
-1,54 |
- Oli minerali |
21.354 |
21.082 |
-272 |
-1,27 |
Monopoli |
9.355 |
9.791 |
436 |
4,66 |
- Tabacchi |
9.349 |
9.785 |
436 |
4,66 |
Lotto(3) |
6.166 |
7.749 |
1.583 |
25,67 |
TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE |
379.467 |
403.850 |
24.383 |
6,43 |
ALTRE ENTRATE (*) |
27.509 |
28.327 |
818 |
2,97 |
TOTALE ENTRATE FINALI (4, 5 e 6) |
406.975 |
432.177 |
25.202 |
6,19 |
(*) Al netto delle retrocessioni e dietimi (cap. 3240) pari a 4.596 mln per il 2006 e 3.368 mln per il 2007.
(1)I dati del 2007 comprendono la quota di condono (nella voce “Altre”), ancora da ripartire, di spettanza dell'erario, stimata in 44 mln, attribuibile per 35 mln alle imposte dirette e per 9 mln alle indirette.
(2)Al netto
della regolazione contabile dell’acconto concessionari che, nel 2006, è stata
pari a 4.511 mln. Tale acconto non è stato effettuato nel
(3)Al netto delle regolazioni contabili relative al LOTTO, pari a 4.078 mln. per il 2006 e a 4.048 mln. per il 2007.
(4)Comprende le giacenze di struttura di gestione versate nel mese di gennaio dell’anno successivo (90 mln. per il 2006 e 1.360 mln. per il 2007).
(5)Al netto delle regolazioni contabili Sicilia e Sardegna pari 7.996 mln. per il 2006 e 8.475 mln. per il 2007.
(6)I dati del 2007 comprendono le ripartizioni della quietanza dell’acconto IVA pari a 792 milioni.
Fonte: Relazione unificata sull’economia e la finanza pubblica (marzo 2008).
Il conto generale del patrimonio è il documento contabile che fornisce annualmente la situazione patrimoniale dello Stato, quale risulta alla chiusura dell’esercizio.
Il conto generale del patrimonio comprende:
a) le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le relative variazioni prodottesi durante l’esercizio di riferimento;
b) la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.
Nell’ambito della riforma del bilancio dello Stato[12], è stata prevista una ristrutturazione del Rendiconto, concernente non solo il conto del bilancio, ma anche il conto generale del patrimonio.
In particolare, per quanto riguarda il conto del patrimonio, la ristrutturazione è stata ritenuta necessaria ai fini di una nuova impostazione del conto stesso sotto il profilo di una sua maggiore significatività in riferimento alla economicità della gestione patrimoniale. Sono state introdotte alcune disposizioni volte a individuare i beni suscettibili di utilizzazione economica e a permettere una analisi economica della gestione patrimoniale[13].
La ristrutturazione è stata attuata con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2002[14] e ha ricevuto prima applicazione con riferimento al conto patrimoniale presentato nel rendiconto per l’esercizio 2002.
La nuova struttura del conto del patrimonio ha trovato successivamente illustrazione con la circolare del Ministero dell’economia e delle finanze 12 marzo 2003, n. 13.
Il conto generale del patrimonio, nella nuova struttura, risulta dunque distinto in due parti.
Le attività, in particolare, si distinguono in tre categorie di primo livello:
1) attività finanziarie (attività economiche comprendenti i mezzi di pagamento, gli strumenti finanziari e le attività economiche aventi natura simile agli strumenti finanziari);
2) attività non finanziarie prodotte (attività economiche ottenute quale prodotto dei processi di produzione. Esse comprendono beni materiali e immateriali prodotti, beni mobili di valore culturale, biblioteche e archivi);
3) attività non finanziarie non prodotte (attività economiche non ottenute tramite processi di produzione. Esse comprendono beni materiali quali terreni, giacimenti, risorse biologiche non coltivate).
Dette attività sono distinte in successivi livelli di ordine analitico inferiore.
Per quanto concerne le passività è prevista un’unica voce di primo livello, denominata “passività finanziarie”, comprensiva di mezzi di pagamento, strumenti finanziari e simili.
Anche in questo caso, la voce di primo livello è distinta in ulteriori livelli di maggior dettaglio. Essa comprende tanto i debiti (a breve termine e a medio-lungo termine) quanto le anticipazioni passive.
In tale sezione si determina altresì l’ammontare dell’entrata netta e quello della spesa netta corrispondenti al beneficio o alla perdita apportati dalla gestione di competenza del bilancio al patrimonio.
A ciò si aggiungono la classificazione delle attività e passività per Ministeri, le tabelle, gli altri allegati e appendici al conto generale.
Per effetto dell’articolo 22 della legge n. 468/1978 e successive modifiche ed integrazioni, il Conto del patrimonio contiene anche il Conto del “dare e avere” della Banca d’Italia, in qualità di organo cui è attribuito il servizio di tesoreria per conto dello Stato e le funzioni di cassiere speciale.
Infine, il conto generale del patrimonio si compone della “nota preliminare”, contenente una serie di tavole analitiche e riassuntive delle attività e passività patrimoniali dello Stato, nonché di alcune rappresentazioni grafiche che ne evidenziano l’evoluzione della sostanza patrimoniale.
A partire dal rendiconto relativo all’esercizio 1997, la legge di approvazione del rendiconto generale dello Stato fa riferimento anche al conto del patrimonio.
In particolare, l’articolo 8 del disegno di legge in esame dispone l’approvazione dei risultati generali della gestione patrimoniale, evidenziati nella successiva tavola.
Risultati generali della gestione patrimoniale 2007
(dati in milioni di euro)
Conti generali |
consistenza al |
consistenza al |
differenza |
Attività finanziarie |
459.100 |
417.406 |
-41.694 |
Attività non finanziarie prodotte |
105.027 |
109.682 |
4.655 |
Attività non finanziarie non prodotte |
2.808 |
3.090 |
282 |
Totale attività |
566.935 |
530.179 |
-36.756 |
Passività finanziarie |
1.985.816 |
2.004.178 |
18.362 |
Totale passività |
1.985.816 |
2.004.178 |
18.362 |
Eccedenza passiva |
1.418.881 |
1.473.999 |
55.118 |
Il totale delle attività ammonta a 530.179 milioni di euro, di cui:
- 417.406 milioni di euro di attività finanziarie (con una diminuzione di 41.694 milioni di euro rispetto al 2006);
- 109.682 milioni di euro di attività non finanziarie prodotte, che comprendono beni materiali e immateriali prodotti, materie prime e prodotti intermedi, prodotti finiti, oggetti di valore e d’arte (beni mobili di valore culturale, biblioteche e archivi); si registra un aumento di 4.655 milioni di euro rispetto al 2006;
- 3.090 milioni di euro di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono i beni materiali non prodotti, ossia terreni, giacimenti e risorse biologiche non coltivate (+282 milioni di euro rispetto al 2006).
Il totale delle passività ammonta a 2.004.178 milioni di euro e si riferisce interamente a passività di natura finanziaria. Rispetto alla chiusura dell’esercizio 2006, l’entità delle passività finanziarie ha registrato un incremento di 18.362 milioni di euro.
Dai risultati generali della gestione patrimoniale emerge pertanto una eccedenza passiva di 1.473.999 milioni di euro, con un peggioramento di 55.118 milioni di euro rispetto alla situazione patrimoniale a fine 2006, derivante da una diminuzione delle attività per 36.756 milioni di euro e da un contestuale aumento delle passività per 18.362 milioni di euro.
In particolare, con riferimento alle attività finanziarie, nel 2007 si è registrata una diminuzione netta sia delle attività finanziarie di breve termine (per un ammontare di 41.638 milioni di euro), sia di quelle a medio-lungo termine (per un ammontare di soli 56 milioni di euro).
Tra le attività non finanziarie prodotte, il conto del patrimonio evidenzia un incremento di 4.655 milioni di euro, determinando una consistenza a fine 2007 pari a 109,7 miliardi di euro.
L’incremento delle attività non finanziarie non prodotte di circa 282 milioni di euro è riconducibile pressoché interamente alla voce relativa ai “terreni”, con una consistenza finale di circa 3,4 miliardi di euro.
L’aumento delle passività finanziarie è dovuto integralmente all’incremento delle passività finanziarie di medio-lungo termine (+140.874 milioni di euro), a fronte di una flessione nelle passività a breve termine (-105.666 milioni di euro) e nelle anticipazioni passive ad organismi internazionali (-1.621 milioni di euro).
Gli ultimi articoli del disegno di legge di
approvazione del Rendiconto (articoli da
Sono ricompresi nelle ricordate disposizioni la gestione dell’Istituto agronomico per l'Oltremare (artt. 9 e 10), l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (artt. 11-14), gli Archivi notarili (art. 15) e il Fondo per gli edifici di culto (artt. 16-18).
A tale riguardo, l'Istituto Agronomico per l'Oltremare presenta, per la gestione di competenza propria dell’esercizio 2007, un ammontare di entrate accertate pari all’ammontare degli impegni di spesa assunti (oltre 9,1 milioni di euro ); analogamente, il bilancio della Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato presenta un ammontare di entrate correnti, in conto capitale e per accensione di prestiti accertate per la competenza propria dell’esercizio corrispondente all’ammontare delle spese correnti, in conto capitale e per rimborso di passività finanziarie impegnate ( pari a circa 13.712 milioni euro); la gestione del bilancio degli Archivi notarili presenta un avanzo di gestione pari a 44,4 milioni di euro, mentre il Fondo per gli edifici di culto presenta, per la gestione di competenza propria dell’esercizio, un saldo passivo di 1,2 milioni di euro, che si aggiunge al saldo effettivo risultante a conclusione dell’esercizio 2006, il quale, per effetto della rideterminazione dei residui, ammonta a circa 2 milioni di euro; pertanto, al 31 dicembre 2007, il Fondo registra un saldo attivo pari a circa 0,8 milioni di euro.
Tavola i - Andamento delle entrate finali per categorie economiche e incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
CATEGORIE |
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
|
I - Imposte sul patrimonio e sul reddito |
189.302 |
189.865 |
43,9 |
208.648 |
222.658 |
46,4 |
234.374 |
234.212 |
46,9 |
II - Tasse e imposte sugli affari |
141.102 |
139.118 |
32,2 |
144.491 |
156.305 |
32,6 |
155.459 |
157.713 |
31,6 |
III - Imposte sulla produzione, consumi e dogane |
30.032 |
29.658 |
6,9 |
29.108 |
29.676 |
6,2 |
28.359 |
30.303 |
6,1 |
IV - Monopoli |
9.457 |
9.020 |
2,1 |
9.183 |
9.943 |
2,1 |
10.203 |
10.346 |
2,1 |
V - Lotto, lotterie ed altre attività di giuoco |
11.538 |
10.193 |
2,4 |
10.917 |
10.781 |
2,2 |
12.115 |
11.594 |
2,3 |
Totale Entrate Tributarie |
381.431 |
377.854 |
87,5 |
402.347 |
429.363 |
89,4 |
440.510 |
444.168 |
88,9 |
VI - Proventi speciali |
670 |
795 |
0,2 |
608 |
772 |
0,2 |
917 |
803 |
0,2 |
VII - Proventi dei servizi pubblici minori |
6.994 |
6.943 |
1,6 |
5.408 |
7.267 |
1,5 |
5.066 |
7.330 |
1,5 |
VIII –Proventi dei beni dello Stato |
653 |
327 |
0,1 |
392 |
293 |
0,1 |
452 |
255 |
0,1 |
IX - Prodotti netti di aziende autonome e utili di gestione |
2.426 |
3.019 |
0,7 |
4.075 |
4.109 |
0,9 |
3.690 |
2.935 |
0,6 |
X - Interessi su anticipazioni e crediti vari del tesoro |
5.850 |
9.524 |
2,2 |
5.134 |
7.912 |
1,6 |
4.968 |
5.327 |
1,1 |
XI - Recuperi, rimborsi e contributi |
10.968 |
21.478 |
5,0 |
11.071 |
26.032 |
5,4 |
15.846 |
30.292 |
6,1 |
XII - Partite che si compensano nella spesa |
1.859 |
2.019 |
0,5 |
2.011 |
2.374 |
0,5 |
2.277 |
2.439 |
0,5 |
Totale Entrate Extratributarie |
29.420 |
44.105 |
10,2 |
28.699 |
48.759 |
10,2 |
33.216 |
49.381 |
9,9 |
XIII - Vendita di beni ed affrancazione di canoni |
12.272 |
5.631 |
1,3 |
1.025 |
223 |
0,0 |
4.772 |
3.628 |
0,7 |
XIV - Ammortamento di beni patrimoniali |
833 |
163 |
0,0 |
840 |
163 |
0,0 |
841 |
162 |
0,0 |
XV - Rimborso di anticipazioni e crediti vari del Tesoro |
3.281 |
4.281 |
1,0 |
1.467 |
1.535 |
0,3 |
755 |
2.331 |
0,5 |
Totale
Alienazione
ed ammortamento di beni patrimoniali |
16.386 |
10.075 |
2,3 |
3.332 |
1.921 |
0,4 |
6.368 |
6.121 |
1,2 |
Totale Entrate Finali |
427.237 |
432.034 |
100 |
434.378 |
480.043 |
100 |
480.094 |
499.670 |
100,0 |
Tavola II - Andamento delle principali imposte e loro incidenza percentuale sulle entrate tributarie
(Competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
|
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
|
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
entrate tributarie |
364.956 |
380.062 |
100 |
402.347 |
429.363 |
100 |
440.510 |
444.168 |
100 |
di cui: |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ire (ex irpef) |
145.648 |
139.283 |
36,9 |
147.292 |
155.344 |
36,2 |
160.425 |
160.019 |
36,0 |
ires (ex irpeg) |
28.410 |
36.305 |
9,6 |
40.492 |
43.556 |
10,1 |
54.393 |
54.994 |
12,4 |
ilor |
531 |
239 |
0,1 |
165 |
339 |
0,1 |
85 |
129 |
0,0 |
imposte sostitutive |
12.381 |
11.162 |
3,0 |
16.205 |
19.104 |
4,4 |
16.188 |
15.874 |
3,6 |
ritenute a titolo di imposta definitiva |
829 |
1.036 |
0,3 |
1.148 |
1.398 |
0,3 |
1.125 |
1.124 |
0,3 |
iva, di cui |
112.168 |
114.925 |
30,4 |
119.083 |
129.512 |
30,2 |
131.135 |
134.070 |
30,2 |
- scambi interni ed intracomunitari |
99.239 |
102.432 |
27,1 |
104.671 |
115.063 |
26,8 |
116.845 |
119.678 |
26,9 |
- importazione |
12.929 |
12.493 |
3,3 |
14.412 |
14.449 |
3,4 |
14.290 |
14.392 |
3,2 |
altri introiti diretti |
1.039 |
1.258 |
0,3 |
1.904 |
2.736 |
0,6 |
2.095 |
2.009 |
0,5 |
condoni e sanatorie, di cui: |
514 |
851 |
0,2 |
1.782 |
278 |
0,1 |
64 |
92 |
0,0 |
. - su tributi diretti |
464 |
582 |
0,2 |
1.442 |
180 |
0,0 |
63 |
63 |
0,0 |
. - su tributi indiretti |
50 |
269 |
0,1 |
340 |
98 |
0,0 |
1 |
29 |
0,0 |
lotto, lotterie e giuochi |
11.538 |
10.193 |
2,7 |
10.917 |
10.781 |
2,5 |
12.115 |
11.593 |
2,6 |
accisa e imposta erariale di consumo su: |
29.946 |
29.284 |
7,8 |
29.027 |
29.473 |
6,9 |
28.285 |
30.199 |
6,8 |
- olii minerali |
23.327 |
22.028 |
5,8 |
22.390 |
22.219 |
5,2 |
21.593 |
23.026 |
5,2 |
- altri prodotti |
6.619 |
7.256 |
1,9 |
6.637 |
7.254 |
1,7 |
6.692 |
7.173 |
1,6 |
imposte sui generi di monopolio |
9.454 |
9.014 |
2,4 |
9.181 |
9.940 |
2,3 |
10.200 |
10.342 |
2,3 |
imposte sugli affari |
1.546 |
1.454 |
0,4 |
1.431 |
2.122 |
0,5 |
2.798 |
2.571 |
0,6 |
altri tributi indiretti |
27.428 |
22.850 |
6,0 |
23.720 |
24.780 |
5,8 |
21.602 |
21.152 |
4,8 |
totale entrate |
381.432 |
377.854 |
100 |
402.347 |
429.363 |
100 |
440.510 |
444.168 |
100 |
Tavola III – Evoluzione della spesa finale dei singoli stati di previsione ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
Dati di
competenza
(milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
|
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
|
Economia e finanze |
287.417 |
271.123 |
58,0 |
274.247 |
260.673 |
55,8 |
297.033 |
279.110 |
56,9 |
Sviluppo economico |
4.250 |
4.248 |
0,9 |
3.439 |
3.402 |
0,7 |
5.048 |
4.870 |
1,0 |
Lavoro e politiche sociali |
68.956 |
68.864 |
14,7 |
72.866 |
72.103 |
15,4 |
57.957 |
57.849 |
11,8 |
Giustizia |
7.655 |
7.425 |
1,6 |
8.155 |
7.983 |
1,7 |
8.128 |
7.514 |
1,5 |
Affari esteri |
2.511 |
2.340 |
0,5 |
2.283 |
2.129 |
0,5 |
3.279 |
3.094 |
0,6 |
Istruzione |
51.604 |
51.835 |
11,1 |
53.841 |
57.046 |
12,2 |
44.359 |
43.291 |
8,8 |
Interno |
26.749 |
25.581 |
5,5 |
28.311 |
27.971 |
6,0 |
26.693 |
26.128 |
5,3 |
Ambiente e tutela mare |
1.376 |
1.357 |
0,3 |
1.199 |
1.187 |
0,3 |
1.598 |
1.567 |
0,3 |
Infrastrutture |
7.779 |
7.414 |
1,6 |
8.040 |
7.885 |
1,7 |
6.089 |
5.939 |
1,2 |
Comunicazioni |
396 |
384 |
0,1 |
271 |
259 |
0,1 |
336 |
323 |
0,1 |
Difesa |
21.335 |
21.276 |
4,6 |
20.533 |
20.398 |
4,4 |
22.443 |
21.743 |
4,4 |
Politiche agricole |
1.767 |
1.687 |
0,4 |
1.715 |
1.645 |
0,4 |
2.066 |
2.004 |
0,4 |
Beni e attività culturali |
2.392 |
2.263 |
0,5 |
2.210 |
2.152 |
0,5 |
2.213 |
2.065 |
0,4 |
Salute |
1.497 |
1.446 |
0,3 |
1.576 |
1.568 |
0,3 |
1.817 |
1.764 |
0,4 |
Trasporti |
- |
- |
- |
3 |
2 |
0,0 |
4.297 |
4.183 |
0,9 |
Università e ricerca |
- |
- |
- |
690 |
688 |
0,1 |
11.370 |
11.115 |
2,3 |
Solidarietà sociale |
|
|
|
|
|
|
17.551 |
17.530 |
3,6 |
Commercio internazionale |
- |
- |
- |
2 |
2 |
0,0 |
265 |
236 |
0,0 |
Totale spese finali |
485.684 |
467.243 |
100 |
479.381 |
467.093 |
100 |
512.542 |
490.325 |
100 |
Tavola V – Evoluzione delle spese finali per funzioni-obiettivo ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
|
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
|
1 - Servizi generali delle pubbliche amministrazioni |
238.537 |
226.306 |
48,4 |
234.367 |
225.326 |
48,2 |
252.415 |
238.454 |
48,6 |
2 – Difesa |
20.976 |
20.770 |
4,4 |
19.291 |
19.319 |
4,1 |
21.219 |
20.508 |
4,2 |
3 - Ordine pubblico e sicurezza |
22.526 |
21.971 |
4,7 |
23.717 |
23.437 |
5,0 |
22.393 |
21.346 |
4,4 |
4 - Affari economici |
52.891 |
51.164 |
11,0 |
50.450 |
48.272 |
10,3 |
59.791 |
56.907 |
11,6 |
5 - Protezione dell'ambiente |
2.067 |
2.016 |
0,4 |
1.866 |
1.833 |
0,4 |
2.259 |
2.198 |
0,4 |
6 - Abitazioni e assetto territoriale |
1.841 |
1.649 |
0,4 |
1.973 |
1.891 |
0,4 |
2.319 |
2.270 |
0,5 |
7 - Sanità |
14.970 |
14.636 |
3,1 |
11.910 |
11.706 |
2,5 |
15.842 |
14.168 |
2,9 |
8 - Attività ricreative, culturali e di culto |
14.797 |
12.675 |
2,7 |
12.798 |
9.832 |
2,1 |
10.613 |
10.176 |
2,1 |
9 – Istruzione |
49.242 |
49.441 |
10,6 |
52.651 |
55.848 |
12,0 |
53.012 |
51.821 |
10,6 |
10- Protezione sociale |
67.837 |
66.615 |
14,3 |
70.360 |
69.629 |
14,9 |
72.677 |
72.498 |
14,8 |
Totale spese finali |
485.684 |
467.243 |
100 |
479.383 |
467.093 |
100 |
512.540 |
490.346 |
100 |
Tavola VI – Evoluzione della spesa finale per categorie ed incidenza percentuale sul bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
|
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
|
Redditi da lavoro dipendente |
82.601 |
81.743 |
17,5 |
85.642 |
88.213 |
18,9 |
87.445 |
84.783 |
17,3 |
Consumi intermedi |
13.198 |
12.782 |
2,7 |
12.593 |
12.163 |
2,6 |
12.001 |
10.980 |
2,2 |
Imposte pagate sulla produzione |
4.414 |
4.391 |
0,9 |
4.667 |
4.844 |
1,0 |
4.699 |
4.550 |
0,9 |
Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche |
177.800 |
175.285 |
37,5 |
183.939 |
182.512 |
39,1 |
196.828 |
194.709 |
39,7 |
Trasferimenti correnti a famiglie e istituzioni sociali private |
4.218 |
3.862 |
0,8 |
4.920 |
4.668 |
1,0 |
6.922 |
6.746 |
1,4 |
Trasferimenti correnti a imprese |
5.074 |
4.875 |
1,0 |
4.739 |
4.598 |
1,0 |
5.974 |
5.805 |
1,2 |
Trasferimenti all'estero |
1.704 |
1.615 |
0,3 |
1.739 |
1.576 |
0,3 |
2.728 |
2.629 |
0,5 |
Risorse proprie cee |
15.700 |
14.480 |
3,1 |
15.850 |
14.577 |
3,1 |
16.080 |
14.410 |
2,9 |
Interessi passivi e redditi da capitale |
76.413 |
70.671 |
15,1 |
75.695 |
70.801 |
15,2 |
76.538 |
68.203 |
13,9 |
Poste correttive e compensative |
51.824 |
49.294 |
10,5 |
46.750 |
43.274 |
9,3 |
44.482 |
43.628 |
8,9 |
Ammortamenti |
833 |
18 |
0,0 |
840,0 |
163,0 |
0,0 |
841 |
163 |
0,0 |
Altre uscite correnti |
4.094 |
1.433 |
0,3 |
2.184 |
751 |
0,2 |
3.229 |
583 |
0,1 |
Totale spese correnti |
437.873 |
420.449 |
90,0 |
439.558 |
428.140 |
91,7 |
457.767 |
437.189 |
89,2 |
Investimenti fissi lordi e acquisti di terreni |
6.199 |
6.170 |
1,3 |
4.196 |
4.138 |
0,9 |
6.420 |
6.120 |
1,2 |
Contributi agli investimenti ad amministrazioni pubbliche |
16.931 |
16.768 |
3,6 |
14.817 |
14.769 |
3,2 |
20.192 |
19.547 |
4,0 |
Contributi agli investimenti ad imprese |
8.383 |
8.233 |
1,8 |
10.223 |
10.107 |
2,2 |
10.698 |
10.373 |
2,1 |
Contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali private |
122 |
122 |
0,0 |
130 |
130 |
0,0 |
152 |
152 |
0,0 |
Contributi agli investimenti a estero |
404 |
396 |
0,1 |
399 |
399 |
0,1 |
1.034 |
1.016 |
0,2 |
Altri trasferimenti in conto capitale |
9.215 |
8.730 |
1,9 |
9.190 |
8.626 |
1,8 |
15.256 |
15.008 |
3,1 |
Acquisizioni di attività finanziarie |
6.557 |
6.375 |
1,4 |
868 |
784 |
0,2 |
1.021 |
941 |
0,2 |
Totale spese conto capitale |
47.811 |
46.794 |
10,0 |
39.823 |
38.953 |
8,3 |
54.773 |
53.157 |
10,8 |
Totale spese finali |
485.684 |
467.243 |
100 |
479.381 |
467.093 |
100 |
512.540 |
490.346 |
100 |
Tavola VII – Andamento delle U.P.B. (III livello) ed incidenza percentuale sulle spese finali del bilancio dello Stato
(competenza – milioni di euro – dati al lordo delle regolazioni debitorie e contabili)
U.P.B. (III livello) |
RENDICONTO 2005 |
RENDICONTO 2006 |
RENDICONTO 2007 |
||||||
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
Previsioni definitive |
Consuntivo |
% |
|
Funzionamento |
83.642 |
82.498 |
17,7 |
87.774 |
90.325 |
19,3 |
88.777 |
85.928 |
17,5 |
Interventi |
254.709 |
248.126 |
53,1 |
257.142 |
250.540 |
53,6 |
270.160 |
265.037 |
54,1 |
Oneri comuni |
21.396 |
17.378 |
3,7 |
17.330 |
14.856 |
3,2 |
20.342 |
16.093 |
3,3 |
Trattamenti di quiescenza |
1.081 |
1.169 |
0,3 |
1.164 |
1.187 |
0,3 |
1.381 |
1.452 |
0,3 |
Oneri del debito pubblico |
77.045 |
71.278 |
15,3 |
76.147 |
71.232 |
15,3 |
77.107 |
68.679 |
14,0 |
Totale spese correnti |
437.873 |
420.449 |
90,0 |
439.557 |
428.140 |
91,7 |
457.767 |
437.189 |
89,2 |
Investimenti |
44.904 |
44.253 |
9,5 |
36.509 |
36.098 |
7,7 |
50.839 |
49.449 |
10,1 |
Altre spese in conto capitale |
362 |
243 |
0,1 |
492 |
413 |
0,1 |
246 |
167 |
0,0 |
Oneri comuni |
2.545 |
2.298 |
0,5 |
2.823 |
2.444 |
0,5 |
3.688 |
3.541 |
0,7 |
Totale conto capitale |
47.811 |
46.794 |
10,0 |
39.824 |
38.955 |
8,3 |
54.773 |
53.157 |
10,8 |
Totale spese finali |
485.684 |
467.243 |
100 |
479.381 |
467.095 |
100 |
512.540 |
490.346 |
100 |
PARTE II - Assestamento
2008
(A.C. 1417)
L’articolo 17 della legge n. 468/1978 prevede l'istituto dell'assestamento di bilancio per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il disegno di legge di rendiconto relativo all’esercizio precedente: l’entità dei residui, sia attivi che passivi, sussistenti all’inizio dell’esercizio finanziario, che al momento dell’elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.
Più in generale, con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione:
a) per quanto riguarda le entrate, all’eventuale revisione delle stime del gettito;
b) per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute;
c) per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento (in termini di cassa), alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell’esercizio precedente.
Per quanto riguarda le previsioni di entrata, poiché esse sono il frutto di una valutazione di carattere tecnico, eventuali modifiche possono essere determinate dall’evoluzione della base imponibile e dagli effetti derivanti dall’applicazione della normativa vigente.
In riferimento alle variazioni di spesa, la legge di assestamento presenta il medesimo vincolo che sussiste per il bilancio di previsione, cioè il rispetto della legislazione sostanziale vigente.
Non possono pertanto essere modificati, in sede di assestamento, gli stanziamenti di spesa direttamente determinati da norme vigenti.
Va infine ricordato che, ai sensi del comma 2 dell’articolo 17 della legge n. 468/1978, anche dopo l’approvazione della legge di assestamento possono essere presentate al Parlamento, comunque entro il 31 ottobre, ulteriori variazioni delle dotazioni di competenza e di cassa per l’esercizio in corso.
Il disegno di legge di assestamento del bilancio per l’esercizio 2008 riflette la nuova struttura del bilancio dello Stato, riclassificato per missioni e programmi.
Si ricorda che in sede di predisposizione del bilancio di previsione a legislazione vigente per il 2008, il Governo ha proceduto ad una profonda revisione in senso funzionale del sistema di classificazione del bilancio dello Stato, volta a chiarire meglio la relazione fra l’insieme complessivo delle risorse disponibili e le specifiche finalità pubbliche perseguite.
La riclassificazione è stata attuata in via amministrativa all’interno della struttura vigente del bilancio dello Stato, senza incidere sulla vigente disciplina di contabilità[15].
La nuova classificazione delle voci di bilancio ha determinato il superamento dello schema previgente incentrato sulle strutture amministrative preposte alla gestione delle risorse stanziate (articolazione delle unità previsionali di base in centri di responsabilità amministrativa), in favore di una nuova articolazione delle unità previsionali di base volta a privilegiare il contenuto funzionale della spesa pubblica piuttosto che l’aspetto gestionale ed organizzatorio delle Amministrazioni.
A tal fine, per quanto concerne gli stati di previsione della spesa, sono state individuate 34 missioni, che rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica.
Per la realizzazione concreta delle missioni sono stati individuati 168 Programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, ai fini del perseguimento degli obiettivi strategici, riconosciute al Dicastero competente. Essi sono prevalentemente di competenza di un unico Ministero, anche se non mancano Programmi condivisi tra più Amministrazioni.
Nell’ambito di ciascun programma sono infine individuate le unità previsionali di base(c.d.“macroaggregati”), le quale evidenziano le diverse tipologie di spesa attribuite al programma medesimo (funzionamento, investimenti, ecc.). Essecostituisconole unità fondamentali di voto nell’esame parlamentare del disegno di legge di bilancio.
A seguito della
riclassificazione, tali unità hanno registrato una diminuzione di circa il 60
per cento, passando da 1.716 nel
Ciascuna unità previsionale di base a sua volta è divisa in capitoli, che costituiscono le unità elementari di riferimento per le operazioni di gestione e di rendicontazione.
La ripartizione delle unità previsionali di base in capitoli non ha luogo nella legge di bilancio, ma viene effettuata, in via amministrativa, con successivo decreto del Ministro dell’economia e delle finanze.
A seguito della nuova classificazione delle spese del bilancio dello Statoper missioni e programmi, attuata con la legge di bilancio per il 2008, negli stati di previsione dei singoli Ministeri i capitoli sono esposti raggruppati per centri di responsabilità amministrativa (CDR), che rappresentano la struttura amministrativa cui compete la gestione delle risorse stanziate, e, specificamente, l’assunzione degli impegni di spesa e l’emissione dei titoli di pagamento.
La nuova impostazione del bilancio, fondata sulla classificazione delle risorse finanziarie secondo Missioni e Programmi, è rapportabile con i primi tre livelli la classificazione funzionale della spesa, introdotta con la riforma del bilancio del 1997 (legge n. 94).
Si ricorda, in proposito, che l’articolo 6 della legge n. 468 del 1978, come modificato dalla legge n. 94/1997, ha introdotto una classificazione analitica delle speseper funzioni-obiettivo (analisi funzionale), con l’intento di evidenziare la ripartizione delle risorse tra le diverse finalità della spesa, ovvero tra le diverse politiche di settore che si intendono attuare.
La classificazione per funzioni obiettivo è articolata su quattro livelli, di cui i primi tre esprimono la classificazione COFOG (SEC95)[16] adottata in sede comunitaria, mentre il quarto livello di codificazione, relativo alle “missioni istituzionali”, indica gli obiettivi perseguiti da ciascuna amministrazione:
- il primo livello (n. 10 Divisioni), rappresenta i fini primari perseguiti dalle Amministrazioni;
- il secondo livello, (n. 63 Gruppi), esprime le specifiche aree di intervento delle politiche pubbliche;
- il terzo livello, (n. 90 Classi), identifica i comparti di attività in cui si articolano le aree di intervento del livello precedente;
- il quarto livello, rappresentato dalle missioni istituzionali, rappresenta gli obiettivi perseguiti da ciascuna Amministrazione, in modo esclusivo o condiviso con altre Amministrazioni, rispetto al settore di riferimento. Esso non è determinato nell’ambito della classificazione COFOG–SEC95, ma è individuato a livello nazionale. Il numero delle missioni istituzionali varia dunque con le esigenze delle singole amministrazioni.
A tale riguardo, la
relazione illustrativa del disegno di legge di assestamento precisa che per
garantire la coerenza della classificazione funzionale delle spese dello Stato
con i criteri utilizzati dalla contabilità nazionale e per consentire il
confronto dei dati del nostro Paese con quello degli altri in sede europea,
In relazione alla nuova struttura del bilancio, si segnala che il D.L. 25 giugno 2008, n. 112, attualmente all’esame della Camera, reca all’articolo 60, commi 3-7, come modificato nel corso dell’iter alla Camera, disposizioni per la flessibilità del bilancio, finalizzate alla possibilità di rimodulare tra i programmi le dotazioni finanziarie delle missioni di spesa, con la sola eccezione delle spese di natura obbligatoria, in annualità e a pagamento differito, individuando proprio nel disegno di legge di assestamentola sede in cui proporre tali rimodulazioni[17].
Occorre inoltre
segnalare che il disegno di legge di assestamento in esame recepisce la nuova struttura del Governo, definita dal D.L. n.
85/2008, in modo da allineare l’assetto del bilancio di previsione per il
Il nuovo assetto di Governo ha comportato, infatti, l’istituzione dei seguenti nuovi Ministeri:
- Ministero per lo sviluppo economico (che accorpa l’ex Ministero dello sviluppo economico, l’ex Ministero del commercio con l’estero e l’ex Ministero delle comunicazioni);
- Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (che accorpa l’ex Ministero delle infrastrutture e l’ex Ministero dei trasporti);
- Ministero dell’istruzione e dell’università e della ricerca (che accorpa l’ex Ministero della pubblica istruzione e l’ex Ministero dell’università e della ricerca scientifica);
- Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali (che accorpa l’ex Ministero del lavoro e della previdenza sociale, l’ex Ministero della salute e l’ex Ministero della solidarietà sociale).
L’articolo 1 del disegno di legge di assestamento dispone l’approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2008 (approvato con la legge n. 245/2007), indicate nelle annesse tabelle.
Le tabelle si riferiscono allo stato di previsione dell’entrata, agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome.
Il disegno di legge di assestamento contiene, infatti, sia per lo stato di previsione dell’entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, che vengono effettuate tramite il disegno di legge medesimo e che costituiscono oggetto di approvazione da parte del Parlamento.
In allegato al disegno di legge è invece evidenziata, a fini conoscitivi, sia per lo stato di previsione dell’entrata che per gli stati di previsione della spesa, l’evoluzione, in termini di competenza e di cassa, delle singole poste di bilancio, per effetto sia delle variazioni apportate in forza di atti amministrativi fino al 31 maggio, sia delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento medesimo.
Per ciascuna U.P.B. si indicano, inoltre, le variazioni che si registrano nella consistenza dei residui, in linea con le risultanze definitive esposte nel Rendiconto dell’esercizio precedente.
A partire dalla previsione iniziale, le eventuali variazioni intervenute per atto amministrativo o proposte con il disegno di assestamento determinano, per ciascuna U.P.B., la previsione assestata.
Le variazioni disposte in bilancio nel periodo gennaio-maggio con atto amministrativo derivano dall’applicazione di nuovi provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all’approvazione del bilancio (per le quali il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, le conseguenti variazioni), oppure dall’applicazione di procedure previste dalla normativa contabile.
La maggior parte delle variazioni apportate con atto amministrativo non ha effetto sui saldi (variazioni compensative)perché si tratta o dello spostamento di somme tra capitoli di spesa, oppure di modifiche della stessa entità ma di segno contrario dell’entrata e della spesa.
Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, le variazioni compensative dipendono:
- dall’utilizzo dei fondi speciali recanti gli accantonamenti di parte corrente e in conto capitale destinati alla copertura di provvedimenti legislativi da approvare nel corso dell’esercizio finanziario;
- dai prelievi dal fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine (ivi compresi i prelievi necessari alla reiscrizione dei residui passivi perenti di conto corrente[18]);dal fondo di riserva delle spese impreviste (articoli 7 e 9 della legge n. 468/1978); dal fondo di riserva per l'integrazione delle autorizzazioni di cassa (di cui all’articolo 9-bis della legge n. 468/1978, inserito dall'articolo 8 della legge n. 94/1997), nonché da altri fondi;
- dalla riassegnazione ai capitoli di spesa di somme affluite all'entrata nei primi cinque mesi dell’anno in corso, in base alla procedura disciplinata con D.P.R. 10 novembre 1999, n. 469[19].
Tra le variazioni delle dotazioni di bilancio apportate con atti amministrativi hanno invece natura non compensativa, e incidono quindi sui saldi di bilancio:
- le riassegnazioni ai capitoli di spesa di somme affluite in entrata nell’ultimo bimestre dell’anno precedente (periodo 1° novembre - 31 dicembre), ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, comma 2, del citato D.P.R. n. 469/1999;
- il trasporto all’esercizio in corso di titoli di spesa rimasti insoluti alla chiusura dell'esercizio precedente, con la conseguente integrazione delle autorizzazioni di cassa, ai sensi dell’articolo 17, ultimo comma, della legge n. 468/1978[20].
L’articolo 2 dispone l’incremento di 200 milioni di euro delle risorse per il 2008 del Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’economia e finanze, il quale passa da una dotazione di 797,9 milioni di euro circa a 997,9 milioni di euro[21].
A tal fine, si modifica l’articolo 2, comma 7 della legge di bilancio per il 2008 (legge n. 245/2007)
Si ricorda che il Fondo di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine è oggetto, per l’anno 2008, di accantonamenti ai sensi dell’articolo 1, comma 507 della legge finanziaria per il 2007. Lo schema di decreto di rimodulazione degli accantonamenti per l’anno in corso, attualmente all’esame della Commissione bilancio della Camera (schema di decreto n. 13), dispone un incremento dell’accantonamento relativo a tale Fondo, che passa dai circa 110 milioni di euro iniziali a 282 milioni di euro.
La previsione, contenuta nel disegno di legge in esame, di un incremento della dotazione del Fondo per le spese obbligatorie e d’ordine, sembra avere l’effetto di sterilizzare gli effetti dei maggiori accantonamenti su di esso disposti dallo schema di decreto di rimodulazione per il 2008, adottato ai sensi dell’art. 1 comma 507, della legge finanziaria per il 2007.
Gli articoli da
In particolare, l’articolo 7 abroga gli articoli della legge di bilancio dello scorso anno (legge n. 254/2007) che recano l’approvazione degli stati di previsione dei Ministeri che sono stati soppressi ai sensi del D.L. n. 85. Si tratta, in particolare:
- degli artt. 15 e 18 della legge n. 245/2007, relativi, rispettivamente, allo stato di previsione del Ministero della Salute e allo stato di previsione del Ministero della solidarietà sociale. Ai sensi dell’articolo 3 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nei due stati di previsione soppressi, vengono inserite nell’articolo 4 della legge n. 245/2008, relativo allo stato di previsione del Mistero del lavoro e della previdenza sociale, che viene contestualmente rinominato “Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali”;
- dell’art. 17 della legge n. 254/2008, relativo allo stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca. Ai sensi dell’articolo 4 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nel soppresso stato di previsione, vengono inserite nell’articolo 7 della legge n. 245/2008, relativo allo stato di previsione del Mistero della pubblica istruzione, il quale viene contestualmente rinominato “Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”;
- dell’art. 16 della legge n. 245/2007, relativo allo stato di previsione del Ministero dei trasporti. Ai sensi dell’articolo 5 del disegno di legge in esame, le disposizioni della legge di bilancio 2008, concernenti la gestione delle risorse iscritte nel soppresso stato di previsione, vengono inserite nell’articolo 10 della legge n. 245/2008, relativo nello stato di previsione del Mistero delle infrastrutture, il quale viene contestualmente rinominato “Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti”;
- degli artt. 11 e 19 della legge n. 254/2008, relativi, rispettivamente, allo stato di previsione del Ministero delle comunicazioni e allo stato di previsione del Ministero del commercio internazionale, le cui funzioni e risorse sono state trasferite, ai sensi del D.L. n. 85/2007, al Ministero dello sviluppo economico.
La relazione al disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per il 2008 (A.C. 1417) evidenzia, in termini di competenza, sulla base delle previsioni assestate poste a confronto con le previsioni iniziali, un peggioramento del saldo netto da finanziare e degli altri saldi del bilancio.
Come sottolineato dalla Relazione illustrativa al disegno di legge, si fa presente che il bilancio assetato comprende gli stanziamenti relativi ai rimborsi connessi alla sentenza della Corte di giustizia europea in materia di IVA auto.
I saldi di competenza
(dati in milioni di euro)
|
Rendiconto 2007 |
Previsioni iniziali 2008 |
Variazioni per atto amministrativo |
Variazioni proposte ddl assestamento |
Previsioni assestate 2008 |
Saldo netto da finanziare |
12.406 |
-33.337 |